Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
; e vi si fermò vari giorni, occupati nella caccia,. Cosi fini,'-a Rovereto e. nella V, Laguri na, il dominio veneto, che avea durato circa un sècolo. . Li 3 Novembre 1510 l'imperatore Massimiliano confermò a Rovereto,', ed ai paesi-della valle, gli antichi privilegi. La pace di "Bruxelles (6 Dicembre 1516) lini la lunga guerra di Cambrai, è stabili che Ampezzo, Rovereto, Riva, Gradisca, prima terre veneziane, restassero all 11 imperatore, I quattro 1 vicariati vennero.poi in potere del cardinale Bernardo
-desio, vescovo di Trento', il quale, in pregiudizio dei Castelbarco, ne investì da propria famiglia. No sorso una lunghissima lite, finita, solo nel 1633, nel quale anno i baroni Castel barco si gnori di- Gresta .furono investiti dei quattro, vicariati dì Àia, Aviv, : BTeutonico e Mori. ■ ■ Nulla : di speciale avvenne a Rovereto o nella valle nel resto del sec. XVI e nel XVII. Nel 1701, al tempo della guerra per la successione di Spagna, giungeva a Rovereto il- generalis simo austriaco Eugenio
di Savoia,.il quale scéndeva poi nel Veneto per le valli ■del Leno e la Vaifredda; de! che parlerò toccando della Vallarsa. Nel 1703 i Francesi, venendo da Mori, si-■avanzarono sulla d. dell’Adige sino ad Isera, cui diedero alle fiamm.e ; ma poi si-ritirarono. A Rovereto passarono e stanziarono' a lungo truppe imperiali, e fra le altre un corpo eli 'Napoletani, comandati da un Don Pietro Marotta di Capua, spavaldo ed insolente.. Li 7 Luglio 1703 il Marotta,, invitato a presentarsi al podestà Carlo
Antonio de 1 Medici, fu-ammaz zato-ad archibugiate assieme con quattro de’suoi, sulla scala del palazzo pretorio, dai birri e da soldati appostati. La ve dova di Don Marotta,..presa la camicia elei marito bucherato di ; palle, -si presentò all 1 imperatore Leopoldo, il quale ordinò 1 la 'totale distruzione di Rovereto» -Li 16 Agosto 1704 1 furono arrestati il.'podestà ed altre persone, contro le quali si'co minciò un. processo; ma, tranne minacce e spaventi, tutto fini in. nulla,-per intercessione