Trentino occidentale ; P. 1 : Valle del Sarca e del Chiese.- (Guida del Trentino ; Vol. 2)
) F antica pertinenza bresciana di questi paesi; la quarta ricorda la stessa tribù, una delle 35 in cui era divisa F Italia. Altre lapidi, almeno in parte ancora esistenti, o ricordate da qualche scrittore, dimostrano ohe questo seno felice era ben noto sino dai tempi romani. Di Riva, (Ripa) si trova per la prima volta menzione in un diploma del 983, doli'imperatore Ottone J! (Ughelli, Italia sacra f V, 74.6), Dagli Ottoni affidata alla custodia dei ve scovi di Verona, fu poi per qualche anno soggetta
al mar chese Tedaldo, progenitore della marchesa Matilde ; ma nel 993 fu riconsegnata ai vescovi dì Verona. Non si sa a chi appartenesse la città sul principio del secolo seguente; ma non è a dubitarsi clic aneli'essa facesse parte di quel Co mitato Trentino, concesso da Corrado 11 il Salino, con suo diploma segnato- a Brescia il 31 Maggio 1 1027, in feudo ad Udalrìco 11 vescovo dì Trento, con tutti i diritti coi q avevano «ito i conti, ducili e marchesi, vescovo Altemanno ne! 1121 investi di Arco
una famiglia bavarese, ina continuò-, come i suoi successori, a governare Riva col mezzo dei suoi luogotenenti, cd a Riva concesse in quel l'anno il permesso di fabbricare un castello o fortezza per -difendersi dai nemici (Bonelli, L, p. 282). Col diploma rila sciato in iwritotuo JSononiensi apuli Jiuvffutn li unì ffui J f l'- a ld, Febrttwrj dall’ imperatore Federigo Barba rossa al vescovo di Trento Adalpreto' Il per Ini e successori si conferiva di nuovo questo feudo cttm omnibus perltnenins
intus et fons et cuin foto districtu. Anche Limono, Tignalo e Gargnano appartenevano anticamente al principato di Trento, e di ciò è prova il trovarsi, in tutti i diplomi coi quali ad ogni mu tarsi della persona del principe si confermavano a. Ri va i suoi privilègi e "diritti, la promessa con cui il vescovo dichia rava che se quelle comunità unfjuam redìerint in suam he- clesiam et potestatem, sidnjcinnlur jurisdicAìoni Ripete, Da ciò appare eli® la città di Riva godeva il diritto di scorrere