5.315 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/218520/218520_239_object_5430408.png
Seite 239 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
LA RIVIERA LIGURE. 287 preso dalle arti in Italia si riverberò anello tra i monti di Carrara, che videro di nuovo i cava tori a centinaia nelle loro valli, cd è noto che Michelangelo soggiornò a più riprese colli per sor vegliare in persona 1’ estrazione dei marmi occorrenti alla chiesa di San Lorenzo di Firenze e a quella di San Pietro di Roma. Dopo d’ allora il lavoro delle cave di Carrara segui 1’ andamento delle arti in Italia; scemato nel XYI c XVII secolo, riprese vigore nel XVII1

e s'allargò spe cialmente dopo il primo Impero. In questi ultimi anni si è potuto accertare che esistono tra le Alpi Apuane quasi mille cave di marmo bianco , nelle quali cinquecento circa su quel di Carrara, duecento su quel di Massa, centocinquanta nel territorio circostante. Carrara, che è la citth ove l'industria si esercita su più vasta scala, esporta annualmente circa ottantacinque mila tonnellate di marmo, Massa ne esporta circa SIESTA. quindici mila, Serravetfza venticinque mila. Calcolandosi

vi si connettono, principalissima quella della navigazione. Abbiamo detto che Carrara ò la città, dove principalmente si accentra la produzione e lavorazione de’marmi. Essa non conta più che diecimila abitanti, ma tremila circa di questi sono addetti al lavoro delle cave, delle quali ve n'ha trecento, che sono di proprietà privata, centosettantotto, ohe il Comune concede in affitto agli industriali. Il marmo viene estratto nei posti previamente segnati, col mezzo di mine, il cui scoppio si ode fre-

1
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1980)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 4. 1980
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/329264/329264_278_object_5163897.png
Seite 278 von 332
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 325 S. : Ill., Kt., Noten
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Aschenbrenner, Max: ¬Die¬ Hexen in der Sage der Dolomitenladiner / Max Aschenbrenner, 1980</br>Corai, Paolo: ¬Le¬ più antiche culture preistoriche della «Ladinia» : (paleolitico e mesolitico) / Paolo Corai, 1980</br>Daverda, Albert: ¬La¬ ladinitè tla vita pratiga da vigne dé : en ejëmpl: les scrites tles cortines / Albert Daverda, 1980</br>Faggin, Giorgio: ¬La¬ grafia del friulano : appunti storici / Giorgio Faggin, 1980</br>Gangale, Giuseppe: ¬Le¬ vanère por Marèo / Giuseppe Gangale, 1980</br>Goebl, Hans: Dialektgeographie + numerische Taxonomie = Dialektometrie : anhand rätoromanischer und oberitalienischer Dialektmaterialien (AIS) / Hans Goebl, 1980</br>Höglinger, Elisabeth: Interferenzen des Ladinischen und Italienischen in das Deutsch von Grödner Schülern : Beitrag zur Problematik des Deutschunterrichts in den Schulen der ladinischen Ortschaften Südtirols / Elisabeth Höglinger, 1980</br>Irsara, Alfred: ¬Die¬ gesetzlichen Bestimmungen zum paritätischen Unterricht an den Schulen der ladinischen Ortschaften Südtirols / Alfred Irsara, 1980</br>Kuen, Heinrich: ¬Die¬ Eigenart des ennebergischen Wortschatzes / Heinrich Kuen ; 1, (1980)</br>Kuen, Heinrich: Tirolese = «ladinisch» im Vocabolario Poligloto von 1787 des Don Lorenzo Hervás / Heinrich Kuen, 1980</br>Śliziński, Jerzy : ¬Die¬ Darstellung der Ladiner in tschechischen Enzyklopädien des XIX. und XX. Jahrhunderts / Jerzy, Slizinski, 1980</br>Richebuono, Giuseppe: Von der einstigen zur heutigen Ausdehnung des ladinischen Sprachraumes / Josef Richebuono, 1980</br>¬Il¬ vecchio e il nuovo : dei Weiler ed altre questioni / F. Bortolotti ; H. Abram, 1980</br>Zaremba, Aleksander: ¬Il¬ comparatico a S. Martino in Val Badia / Aleksander Zaremba, 1980
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: D II Z 1.092/4(1980) ; II Z 1.092/4(1980)
Intern-ID: 329264
10 ha offerto. La stessa donna che mi raccontò il caso della sorella che rifiutò il madrinaggio e la sostituzione formale perchè si era trasferita e non poteva essere presente alla cerimonia, disse che a quel punto si rivolse a una cugina del marito perchè si sentiva in obbligo con lei dopo che questa le aveva fatto fare da madri na ai propri figli. L’espressione usata fu: «Le offrii di restituire il lavoro.» In questo caso il comparatico è oggetto di scambio. Ma non ci troviamo qui nel

pun to riferimento a Hammel (1968) e al suo lavoro sul comparatico nei Balcani. Rispetto a questo problema Hammel dice che esiste un nesso tra alleanza asim metrica e non reciprocità di scelta. Dopo avere analizzato anche la situazione di San Martino, possiamo dire che queste due caratteristiche si affermano e si nega no reciprocamente. In termini più chiari, se esiste un tipo di comparatico in cui uno dei contraenti è su una posizione di privilegio rispetto all’altro, ci troviamo di fronte a una

stret tamente collegata al prestigio e alla seguente posizione di privilegio che deriva dall’essere scelto. In un suo lavoro anche Gudeman (1975: 222) si pone questa questione: se alla reciprocità di scelta corrisponda la messa in atto di un rapporto simmetrico e vi ceversa se la non reciprocità abbia come conseguenza un rapporto asimmetrico; e dice a questo proposito che la proibizione di una scelta reciproca è frequente mente associata al rapporto asimmetrico tra genitori e padrino. Fa a questo

2
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1905
Anauium : ricerche storiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/341973/341973_73_object_5650118.png
Seite 73 von 78
Autor: Bertagnolli, Mass. / M. Bertagnolli
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 73 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; s.Landeskunde
Signatur: II 102.605
Intern-ID: 341973
quello stesso nome. Sol tanto in seguito, quando le rovinò a poco a poco disparvero ed in immediata vicinanza sorse un villaggio portante altro nome, cioè S. Sisinnius 2 ), il nome d'Anagnis dovrebbe essersi definitivamente perduto. IX. E qui ha termine il nostro lavoro. — In esso, come il lettore avrà veduto, abbiamo cercato di combattere una lunga sequela di inveterate, ipotesi, senza però giammai dimenti care, che un’opinione e nuH’altro è anche ciò che propugniamo noi stessi; opinione che potrà

soltanto nel caso arrogarsi la preferenza in confronto delle avversarie, se ci sarà riuscito provare o dimostrare con fondati argomenti, essere la ragione dalla parte nostra. Al lettore la sentenza. Ù Se può venir riguardato per genuino ed autentico il frammento di Weingarten (Ronjsllt. Notizie istorico-eritiche della Chiesa di Trento. 1IT, pag. 483,) dovrebbe essere stato fra questi avanzi d’Anagnis che nell’anno 580 d. Or., ossia tre anni dopo la devastazione di questa città, fu tenuta la sinodo

trentina, a cui detto frammento pare si riferisca. (Cfr. A. Seccautzzi. Secondo da Trento. Trìdentiim, anno II, fase. I, pag. 17.) 11 posto già occupato dalla .città porta tuttodì il noino «Casalini» ; nome clic sembra ricordare rovine di fabbricati ivi esistiti (cfr. Da cange, Op. cit. Camlinum — luogo dove furono case, fabbricati eco.) -) Intorno alla fondazione di questo paesello, oggi chiamato Sanzeno, avvenuta evidentemente dopo la scomparsa della città,, è fatto cenno in altri luoghi.

9
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/218520/218520_112_object_5430281.png
Seite 112 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
Scala, sulle cui ro vine fu innalzato nel 1 778 l’odierno teatro, il quale, dopo il S. Carlo di Napoli, è il più vasto d' Europa e può contenere circa 4000 spettatori. L’ ampio recinto della platea è contornato da cinque file di palchetti, alle quali sovrasta una ultima, detta italianamente il Loggione. L'adorna mento è grandioso, ma alquanto decaduto, notevole-il grande lampadario di bronzo,.che porta 400 fiamme, e il sipario rappresentante l’ origine della commedia, lavoro di Berlini e Casnedi

piedistalli, quelle guglie sono dall’ alto al basso coperti di un vero tritume d’ orna mentazioni : fiori, fogliami, intrecci bizzarri di linee, teste di mostri, tutto s’avvicenda lungo quelle bianche corsie con una costanza, la quale non è superata clic dalla varietà infinita del lavoro, in cui s’è affaticata la fantasia dell’artefice. E tutto di candido marmo, tutto cosi silenzioso, eppur cosi eloquente ! Fra tutte le altre chiese della città vuol essere specialmente segnalata quella intitolata

straordinaria eotesta, la quale sapeva con eguale successo risolvere un problema d’idvuulica e fermar sulla tela le più pure concezioni del bello, trattare lo scalpello e il sestante, cavare accordi da un liuto e discutere di filosofia: epperò i Milanesi vollero eternare la loro riconoscenza all’uomo illustre in un grandioso monumento, che, dopo lunghe peripezie, sorse maestoso nel 1872 sulla Piazza della Scala ed è dovuto allo scalpello del Magni, imo dei più insigni tra gli artisti italiani. La Piazza

11
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/355106/355106_213_object_5166016.png
Seite 213 von 300
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/12(1988)
Intern-ID: 355106
”, il piccolo Battista, non si sa molto. La tras corse giocando coi ragazzi dei vicini, aiutando il padre nei lavori dei campi e facendosi raccontare leggende di ogni tipo da sua madre. Dopo aver fre quentato le scuole elementari al suo paese, all’età di undici anni Tita fu mandato a Bressanone nel convento di Novacella, dove frequentò la scuola diretta dagli Agostiniani. Terminato il ginnasio, egli si trasferì nel 1862 a Trento per frequentarvi il liceo tedesco. Due anni dopo si era iscritto all’università

di Vienna, perciò il nostro autore partì per Parigi, allo scopo di perfezionare la lingua e di approfondire i suoi studi. Dopo circa due anni trascorsi a Parigi Alton riprese la carriera di pro fessore presso il ginnasio dei Piaristi a Vienna. Egli trascorse nella capitale austriaca ben sedici anni, dove fece cono scenza con alcuni suoi compatrioti, tra i quali anche un suo lontano parente di nome Florian GroBrubatscher di La Villa, che prestava servizio nell’esercito austriaco. In data 8 novembre 1899

Alton venne nominato da S.M. l’Imperatore Francesco Giuseppe I. direttore del Ginnasio-Liceo di Rovereto e il 25 dello stesso mese il nuovo direttore intraprese con gioia e passione il suo nuovo lavoro. Lo seguì in via Rosmini, nella casa del cavalier Pasquali, anche la nipote Maria, di 27 anni, che lo accudiva. Il nuovo incarico di Alton purtroppo non durò che pochi mesi. Il 3 aprile dell’anno 1900 una mano crudele pose infatti fine alla sua vita e a quella della sua nipote. Il misfatto fu scoperto

13
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/334153/334153_81_object_5392740.png
Seite 81 von 486
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Pozzato
Umfang: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 101.436/3
Intern-ID: 334153
verso la fine dello scorso secolo estese i suoi affari Bino in In ghilterra (Bartolomeo Stoffella, Necrologia di Gaetano Tacchi; Rovereto, 1828). Circa alla metà di questo secolo il distretto di Rovereto produceva pei* oltre 400,000 libbre di bozzoli, che davano 30,000 libbre di seta, alimentando circa 800 cal daie, e dando lavoro a meglio che 2000 persone. Giravano 30 filande e 45 filatoi, i quali producevano 200,000 libbre di organzino e 50,000 di trama. Ora esistono ancora tre grandi filande

e sei filatoi. Meno fiorenti d’un tempo sono pure la Concia delie pelli, con una media produzione annua di 150,000 pelli lavorate; la Cartiera L, Jacob e Comp. che forniva Veneto e Lombardia; l’industria delie Cere; ma dopo il 1866 le vecchie industrie sono in decadenza, in causa del confine troppo vi cino, che à escluso il Trentino dalle sue naturali piazze di commercio-. Oltre alle accennate, vivono ancora le industrie dei salami, stoviglie, velluti, tintorie, di macinatura grani e brilla tura

Tartarotti (1706-1761), dopo avere studiato a Roma,. Padova, Ve rona « Venezia, con vastità d’ idee, coraggio insolito''e nuove vedute, restaurò lo studio della critica storica. Il congresso notturno delle Lamie (Rovereto, 1749) combatte le credenze intorno alle streghe, e suscitò-una polemica col marchese Ma ilei. Piò vivace, e feroce, fu la polemica tra il Tartarotti ed, il .14,.molli (v. p. Si). Contro F illustre rovere tono si scatenò, prima e dopo la morte di lui, il'clero. trentino. ■ (Vedi

14
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1895
Trentino orientale ; P. 2 : Valle media dell'Adige e valle dell'Eisack, valle dell'Avisio, valle del Cismone, Dolomiti trentine.- (Guida del Trentino ; Vol. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/334145/334145_142_object_5392006.png
Seite 142 von 418
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Pozzato
Umfang: IV, 401 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 101.436/1
Intern-ID: 334145
nel 1790). — 'Davanti alla porla è un atrio. li campanile è sottile. Oltre Ziano sorgeva il Casone, antico castello, che prima del sec. XII era feudatario di quello di 8. Giorgio (v. p. 90). . Nacque a Zìa no Antonio Vanzetta (1787-1839), professore di letteratura italiana ad Innsbruck. Lasciò alcuni pregiati manoscritti sulla storia della valle di Flemme. Di essi una parte si conserva nel Ferdinandeo d’Innsbruck, il lavoro del Vanzetta fu di .grande aiuto a Don Giorgio Del vaj nello stendere

mi a s. Zànon,- e giù à d. di là dal torrente La Roda ai piedi della verde costa che va a finire ai boschi che si prolungano su verso'la Vallo dii Siili ole. Sempre più si scorgono''-.le rovine prodotte dal* PA visio, male frenato dai nuovi ripari eretti dopo il 1882, cari, ma infelici perchè non. ^ resistono alla foga del torrente, Lungo questo, parecchie seghe. La strada sale leggermente, e la valle è un pò monotona. Si lasciano' su a s. Le Coste, elle sono* le falde del Dosso Cappello (in. 2177), e verso

E alza il Maìffóla (in. 1614; v. p. 128). Si passa il 'ponto (ni. 987), di ferro, costruito dopo le piene del 1882; s si con* tinua verso NE* allontanandosi dalla s. delPAvisio, ed'avvi cinandosi al Malgóla. Traverso un viale di pioppi si arri vii al ponte in, legno sul Travigoolo, e si è a Predazzo.

15
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/334153/334153_17_object_5392676.png
Seite 17 von 486
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Pozzato
Umfang: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 101.436/3
Intern-ID: 334153
. J'i abbandonate, Quelle di V, eli Fieno ino non sono ancora abbastanza studiate. In vece si coltivano ancora le cave di magnesia in V. di Ledro e quelle di terni verde a Brentonico. Si .trovano poi nel Trentino molti bellissimi marmi, come quelli, gialli di Brentonico, i neri eli Predazzo e dei Ragoli, i .bianchi e rossi di Trento, i quali forniscono materia ad una piccola esportai ione, e potrebbero 1 diventare sorgente anche dì più esteso 1 lavoro e guadagno pel paese, ove alla loro

la vorazione si desse maggiore sviluppo. Industria. — 1/industria più importante in paese, coinè 'quella che impiega maggior numero di operai, è la serica. Nel Trentino 1 si producono circa eh. 120,000 di seta greggia, 0 si riducono circa eli. 30,000 eli gregge in organzini e traine, dando lavoro 1 ad oltre 4000 operaie, occupate in piu di 2000 bacinelle dì filanda e circa 20,000 fusi di filatoi. La manifattura di tabacchi dello stato a Sacco impiega pure circa 2000 operai. .Le concerie di pelli

, Ja fabbrica di carta, la tessitura di cotone e le .macelline eia pizzi imi piegano 1 pure una. ragguar devole quantità di operai particolarmente a Rovereto, che è il maggior 1 centro industriale' del paese. Molte industrie del Trentino non poterono reggersi dopo elle colla separazione dal Veneto 1 e dalla Lombardia esso si. trovò (Tuo tratto circondato da barriere doganali. Cosi cessò l'industria dei vetri in Giudicarle, quella del ferro nella Pieve di Bono, quella dei cappelli in V. eli Ladre,. quella

19
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1979)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 3. 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/329272/329272_222_object_5163573.png
Seite 222 von 268
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 263 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Agostinetti, Nino: ¬La¬ cacciata dei Grigioni da Padova / Nino Agostinetti, 1979</br> Arbeiten von Univ. Prof. Dr. H. Kuen über das Ladinische / Kuen, Heinrich, 1979</br> Craffonara, Lois: Vorromanische Elemente in der Gadertaler Toponomastik : (briefliche Mitteilung) / Lois Craffonara, 1979</br> Craffonara, Lois: Zur Palatalisierung von CA und GA in den Sellatälern / Lois Craffonara, 1979 Esser, Wilhelm Martin: Zum Themenkreis vom »Europäischen Helden« und seiner »Dämonin« : (mit Einbezug von einigen in ihrer eigentlichen Wesenheit bislang unerkannt gebliebenen Texten aus der Rätoromania und aus Italien) / Wilhelm Martin Esser, 1979</br> Garlato, Francesco: A proposito di identità etnica - Lettura della tradizione : comunicazione e messaggio, storicità e continuità / Francesco Garlato, 1979</br> Goebl, Hans: Glottonymie, Glottotomie und Schizoglossie : drei sprachpolitisch bedeutsame Begriffe / Hans Goebl, 1979</br> Heller, Karin: Richtungsbezeichnungen im Ladinischen des Gadertales / Karin Heller, 1979</br> Huber, Konrad: Baff! (REW 878) : tractatus logico-ethymologicus von den Arschbacken / Konrad Huber, 1979</br> Kuen, Heinrich: Rätoromanisches bei Oswald von Wolkenstein / Heinrich Kuen, 1979</br> Śliziński, Jerzy : August Lewald über die Ladiner Grödens / Jerzy Slizinski, 1979</br> Lunz, Reimo: Zur Vor- und Frühgeschichte von Abtei und Enneberg mit Ausblicken auf Gröden / Reimo Lunz, 1979</br> Messner, Dieter: Probleme rätoromanischer Neologismen / Dieter Messner, 1979</br> Richebuono, Giuseppe: ¬Die¬ Bevölkerung von Sëlva und Calfosch (Wolkenstein und Colfuschg) im Jahr 1762 / Josef Richebuono, 1979</br> Stefenelli, Arnulf: Zur Latinität des rätoromanischen Wortschatzes / Arnulf Stefenelli, 1979</br> Valentini, Erwin: ¬Il¬ motivo della patria nella poesia della Val Badia : aspetti di una letteratura periferica / Erwin Valentini, 1979</br> Zuccolo, Laura: Aquileia Romana-Friulana : una delle più importanti sedi antiche nell'intaglio delle pietre dure / Laura Zuccolo, 1979
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: D II Z 1.092/3(1979) ; II Z 1.092/3(1979)
Intern-ID: 329272
si vogliono esclusi tutti li Forestieri, che non hanno acquisito il carattere di sudditanza . . . « 52) . Il provvedimento che colpiva teoricamente tutti i mestieri, ma in particolare i venditori di acquavite e gli scaleteri, era in funzione discriminatoria; dopo aver cacciato i grigioni da Padova, si voleva impedire loro ogni probabile rientro, inibendo qualsiasi lavoro in generale, i mestieri tradizionali in particolare. Il proverbiale scrupolo inquisitorio delle autorità trovava conferma nella

richiesta fatta da Venezia, nel 1770, al podestà padovano di una nuova statistica degli svizzeri residenti in provincia. La scusa era piuttosto banale: la loro attività poteva togliere lavoro alle mae stranze venete, »... di cui nasce sensibile depauperamento del capitale nazionale . . . «; sem brava infatti che gli svizzeri con le carte in regola per esercitare un mestiere nelle terre di S. Marco, cioè i nativi di Berna e di Zurigo, erano appena 30 sugli ancora 600 presenti 53) . La risposta di Padova

da Padova da un provvedimento politico e per ordine delle autorità, non per volere della popolazione, esclusa una piccola frangia di mercanti concorrenti. L’arciprete di Arzergrande quando, nel 1766 doveva relazionare, come abbiamo visto, al podestà di Padova sull’esistenza o meno di grigioni nel suo territorio, scriveva: »... li soliti Griggioni«. In quell'aggettivo c’era tutto l’animo dei padovani di allora, uniti ai grigioni e, al di sopra di trattati e decreti, nella fatica e nel lavoro quotidiani

20