Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
verso la fine dello scorso secolo estese i suoi affari Bino in In ghilterra (Bartolomeo Stoffella, Necrologia di Gaetano Tacchi; Rovereto, 1828). Circa alla metà di questo secolo il distretto di Rovereto produceva pei* oltre 400,000 libbre di bozzoli, che davano 30,000 libbre di seta, alimentando circa 800 cal daie, e dando lavoro a meglio che 2000 persone. Giravano 30 filande e 45 filatoi, i quali producevano 200,000 libbre di organzino e 50,000 di trama. Ora esistono ancora tre grandi filande
e sei filatoi. Meno fiorenti d’un tempo sono pure la Concia delie pelli, con una media produzione annua di 150,000 pelli lavorate; la Cartiera L, Jacob e Comp. che forniva Veneto e Lombardia; l’industria delie Cere; ma dopo il 1866 le vecchie industrie sono in decadenza, in causa del confine troppo vi cino, che à escluso il Trentino dalle sue naturali piazze di commercio-. Oltre alle accennate, vivono ancora le industrie dei salami, stoviglie, velluti, tintorie, di macinatura grani e brilla tura
Tartarotti (1706-1761), dopo avere studiato a Roma,. Padova, Ve rona « Venezia, con vastità d’ idee, coraggio insolito''e nuove vedute, restaurò lo studio della critica storica. Il congresso notturno delle Lamie (Rovereto, 1749) combatte le credenze intorno alle streghe, e suscitò-una polemica col marchese Ma ilei. Piò vivace, e feroce, fu la polemica tra il Tartarotti ed, il .14,.molli (v. p. Si). Contro F illustre rovere tono si scatenò, prima e dopo la morte di lui, il'clero. trentino. ■ (Vedi