83.152 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/GAPA/GAPA_26_object_3987231.png
Seite 26 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
storici che archeologici dell’epoca romana, relativi alle regioni italiche alpine, e specialmente ài bacino dell’Eisak e dell’Inn. Di questi pure abbiamo fatto capitale, in particolar modo degli scritti del Kink 2J , del Daum 21 , del Jager 24 , di I. Iung 23 , del Kallee 24 , di G. Mair 25 , del Douglass 26 , del Mairhofer 27 e delle opere di carattere più generale del Pall- 1 Memorie storiche della ciltù. e del territorio di Trento. (Trento, 1821-1824). 2 Della storia e delle condizioni del Trentino

sotto la dominazione romana (Trento, 1840). s Statistica del trentino (voi. 2. Trento, 1852). Nel voi. 1“ pag. 1-9 : Parte antica. 4 Sommario della Storia Trentina (Borgo, 1881). Tempi antichi, pag. 7-18. 6 1 primi tempi di Ala (Ala, 1883). • ' ’ 6 Pelle numerose pubblicazioni del conte Benedetto Giovanelli hanno maggiore attinenza cogli studi che stiamo facendo: Discorso sopra un’iscrizione Trentina del tempo degli Antonini (Trento, 1824). — Ara Dianae (Bolzano, 1824). — "Trento città dei liex

-i e colonia romana (Trento, 1825). . • 7 Dissertazione sopra i sepolcri romani scoperti in Rovereto l’anno 1819 (Rovereto, 1828) e l’ Esame di alcuni scritti archeologici del Conte Benedetto Giovanelli (Verona, 1827). 8 La conquista della Re,zia per opera dei Romani (Saggi scientifici letterari per la società degli studenti s candidati Trentini in Innsbruck (Rovereto, 1872, pag. 37-59). •* Scritti di storia antica trentina (Milano, 18901. 18 Dei dialetti comunemente-chiamati romanici (Trento, 1855

). 31 Pianta antica della città di Trento (Trento, 1869). *•* Degli idiomi parlati antic. nel Trentino e dei dialetti odierni. Livorno, 1878. Etnografia Trentina- (Àrch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino, 1881). 18 Topografia del Trentino alt epoca romana. '— Viaggio archeologico nelle vallate occid. del Trentino. —Le an tichità preromane, romane e cristiane di Vezzano. — Un gruppo di Aes gravi trovati a Trento. — Scoperte arekeologico- epigrafiche nel Trentino. — Saggio di toponomastica tridentina

nella ralle, di Fon (Arch. Trentino, X, 1 p. 5-37). Le antiche iscrizioni romane della valle di-Non (Arch. Trentino, XII, 1, p. 68 segg.). Il nome della valle di Non, i Tulliassi e i Sinduni, (Arch. Trentino, XIV, 1, p. 3-16). Laguerra- retica (Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e Ictt. Serie II, Voi. XXXII, 1899). 13 L ’ Anatmia aulica (Arch. Trentino, XIV, 1, p. 17-28). 18 Cronaca di Folgaria (Trento, 1860). Memorie di Pergine e del Perginese (Trento, 1882). 39 II Trentino. Saggio

1
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_149_object_5750315.png
Seite 149 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
sanamente 5 perocché non s’ini ernia già di negare che ad onta degli sforzi dell’impero per asservirle, e Trento, e Feltre,. e Belluno non mantenessero, ed a’ vescovi non facessero rispettare l’ordinamen to ìoro municipale, s’mtende solo provare, che quand’anche lo fossero state nel fatto, non era no però dall’impero per indipendenti riconosciute, giacché la questione si riduce per ora a ciò. Ri guardo poi al supporre nell’atto di Costanza intesa Trento sotto quell’e/ alme dedalea vede ciascuno

quanto debile argomento sia di per se, ed è egual mente aperto l’errore di Giovanelli nel chiamar Fanno 1182 tempo di guerra: il qual anno fu in vece il penultimo della tregua stipulata per sei an ni in Venezia nel 1 177. Che anzi mostrata la fal sità dell’asserto, essere stato il 1182 arino, di guerra, ne conseguita apertamente non aver il co mune di Trento appartenuto alla lega, verità che ci duole il dover confessare, ma che l’ostentar d’ignorare, o infirmare, ci farebbe al santo sco po della

storia divenir infidi. Imperciocché se nei 1182 fosse Trento stata compresa nella lega, co me avrebbe potuto l’imperatore col suo diploma vio lare tanto infamemente la tregua? E se nel 1183 in forza pur della pace Trento fosse stata da Fe derigo riconosciuta per città libera, come avrebbe Arrigo VI nel 1191 potuto confermar quel diplo ma, nuovamente violare i patti? Se non che pare tolgano, anche prescindendo da questi argomenti, ogni difficoltà quelle due espressioni di Federigo recate ne’ suoi

2
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_192_object_5750955.png
Seite 192 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

3
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/GAPA/GAPA_91_object_3987358.png
Seite 91 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
, in Cassiodoro 5 * , in iridentinam re gionem civitatem, construi nostra 'praecepit Auctoritas, per la quale opera invocava 1’ aiuto de’ Feltrini, si riferiscano ad un ampliamento della città di Trento, e, come credono molti scrittori trentini, alla costruzione dell’ultima cerchia di mura, che furono in gran parte demolite alcuni lustri or sono, o non piuttosto a qualche altra fortifi cazione nel comitato tridentino 3 ; sembra però probabile che esse si riferiscano pre cisamente alla città di Trento, poiché

non resta memoria di altri luoghi tridentini, che si possano credere edificati all’epoca dei Goti 7 . Quando la regione tridentina passò sotto il dominio romano non ci fu ricordato da alcuno scrittore, nè da monumenti antichi. Ciò non ostante per mezzo di caute induzioni si può giungere a stabilire con certezza quando ciò avvenisse. Anzi tutti si sa positivamente che Trento col suo territorio al tempo di Augusto 1 Oltre alla citata opera del Uanzi, per gli edifici romani di Trento cf. Archili

è stata scoperta in un horto del Ciurlet, cittadino trentino, dentro la- città. (Cf. C. GllTLIAVr, Trento ai tempo del Concilio: Arch. Treni. I, 2, pag. 161.) In carte della parrocchia di S. Pietro in Trento è denominato orto del Ciurlet, il piazzale che è dietro fa chiesa di 8. Pietro, che anticamente era coltivato ad orto di proprietà di quella nobile famiglia. Ivi furono quindi trovate le tombe di cui parla il Massarello, e che dalla breve descrizione che ne fa, appariscono romane. ■’ Cf. Raxzi

attenta considerazione mi fa però associare all’opinione di coloro che la credono romana. Yar., V, 9. » Così crede il Frapporti, Della storia c delle condizioni del Trentino sotto la dominazione de’ Goti, pag. 108, segg. ’ Non regge l’osservazione fatta dal Frapporti, 0. e., pag. 108, che piuttosto dei lontani Feltrini, trat tandosi di' Trento, Tcodorieo avrebbe dovuto invocare l’aiuto dei vicini Veronesi, poichò abbiamo Dotato prima che il tenere di Feltro si stendeva su tutta la Valsugàna e quindi

fin quasi alle porte di Trento. Ancora meno serio ò il dubbio di G. A. Gaudknzi, Note ai libri sull’origine dei Cimbri Veronesi e Vicentini di M. Pezo Ms., che la Verruca non sia il Doss Trento, ma qualche altro colle presso il Natisene, che da Cassiodoro sarebbe stato confuso coll’ Athr.sis.

6
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/GAPA/GAPA_85_object_3987346.png
Seite 85 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
esclu sivamente alla parte inferiore della valle, a mezzodì delle Sarche; coni’è pur vero che, se è giusto quanto riferisce il Pinci o, fu Carlo magno colui che assegnò Rivnm oppidum et vallem ludicariar-um alla diocesi di Trento. Non credo però che questo si riferisca anche alla superiore valle delle Sarche presso Tione, e meno ancora alla valle di Rendena. Il fatto che questa valle fu nel 404 evangelizzata da 8. Vigilio, vescovo di Trento, mi pare già una prova che essa fino all’epoca romana

facesse parte della dio cesi e quindi anche del municipio di Trento, confinando però col municipio di Brescia 1 , poiché, come narrano gli atti della morte del martire vi fu aspra contesa fra i trentini ed alcuni popolani di Brescia che coll’armi ne contendevano la salma. Essendo forse il Sarca, dallo sbocco del Finale fino alle Sarche, linea di confine fra i due municipi, la via, in questo tratto, se, com’è probabile, teneva il percorso attuale, passava per il territorio Bresciano. Al municipio

di Trento deve di necessità aver apparte nuto la valle che da Tione conduce a Vezzano e di .lì alla valle dell’Adige. Nulla quindi vieta che questa fosse la sede dei Tulliassi della tavola Clesiana, come sup pose if Kiepertrche avrebbero lasciato ricordo del loro nome nel villaggio di Boi aso. Il rivo Finale, che scende dal monte Marzo e, presso Verdesina, entra nel Sarca, come indica il suo nome, pare segnasse da quella parte appunto il confine tra la pertica di Brescia e quella di Trento. Di questi

tutta locale trentina, onde anche questa sarebbe una prova-dei legami che stringevano quella valle col territorio tridentino.. Essendo infine la valle di Rendena unita per il passo di Campiglio colla valle di Sole, si comprende benissimo come i Tulliassi fossero nominati nell’editto di Claudio presso i Sindnni, che, come vedremo più innanzi, erano probabilmente gli abitatori della valle di Sole, e quindi anche presso gli Anauni, tutti ascritti al municipio di Trento. L’essere appunto i Tulliassi

abitatori d’una remota valle confinante col ter ritorio di Brescia, tanto da non esser ben certo a quale dei due municipi appar tenesse, rese anche per essi necessario l’intervento di Claudio 3 per giudicare a quale de’ due municipi essi fossero ascritti, dichiarandosi l’imperatore per quello di Trento. - Sulla via che unisce il bacino del Sarca con quello dell’Adige si trovarono vetusti ricordi di considerevole importanza, e memoria di luoghi abitati nell’ anti- 1 Alti. II, n. 10. 2 Cf. Giovanelu, Ara

8
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/GAPA/GAPA_90_object_3987356.png
Seite 90 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
, si conservano nel Ferdinandeum di Innsbruck e nel Museo comunale di Trento, un gruppo di aes gravi trovati nel luogo stesso, fu illustrato dall’Orsi 5 , e nell’ i. r. Museo di Corte a Vienna, come provenienti da Doss Trento, si conservano un peso romàno di bronzo in forma di testa di maiale, portante sullo zoccolo anteriormente il numero del peso XXX (n. 1141 del Museo) ed un gran pendaglio d’oro, ben lavo rato (numero 256) 6 , e monete imperiali da Augusto a Vespasiano. Sebbene tutti questi, insieme coi

ampliamenti della città, tutte di forma quadrilatera, con torri e porte nelle po sizioni cardinali; i fossati poi che circondavano le mura sono tracciati dai canali o 1 Pianta antica detta città di Trento, pag. 45 segg. -• Ragionamento intorno mi una iscrizione trentina di Augusto (Trento. 1750) e Vara trentina di Ercole Saxano, Dissertazione epistolare inedita (Trento, 1882). 8 Anno 1813, n. 61. 4 Viaggio antiquario per la Rcx,ìa (Ms. 2134 della Biblioteca comunale di Trento). 6 Un gruppo di Aes gravi

trovati a Trento. (Arch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. 1, pag. 382). * Cf. Mittheilungcn der k. k. Central Commission zur Erforschung wul Erhaltung der Kunst und historischen Denkmäler (III Jahrg.). 7 Cassiod., Var., III, 48. * Paolo Düc., III, 31. 3 CÄssion., Var., III, 48.

9
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_223_object_5750389.png
Seite 223 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
f. 438 - participazioue di questi tre ordini, il principe, la nobiltà, ed il popolo: della quale composizione avrà da se ad avvedersi il lettore, procedendo in code ste storie. Resta ad esaminarsi se alla seconda lega lom barda Trento prendesse come alla prima nessuna parte, o Stesse in contrario : la qual cosa nell’uni versale silenzio degli altri scrittovi, Nicolò Mac chi-avelli asserì. » Durava la lega che avevano fatta »la città di Lombardia cóntro Federigo Barbaros- » sa, le quali erano

Milano, Brescia, Mantova con » la maggior parte delle città di Romagna, e di » più Verona, Vicenza, Padova, e Trevigi. Nelle »parti dell’imperadore erano Cremona, Bergamo, »Parma, Reggio, Modena, e Trento, L’altre città » e castella di Lombardia. di Romagna , e della »Marca Trivigiana, favorivano, secondo la neces- » sita, ora questa ora quella parte ( t) ». L’essere Federigo II passato e ripassato di Trento con molte forze, l’aver lui lasciato presidio e vicari in quella città, avervi dopo Ini

dominato dispoticamente Ec cellili, "furono, a quanto si può conghìetturar, le appifenze che indussero Maechiavelli à quella as serzione, Ai quali fatti, per chi fosse del medesimo avviso, aggiungere si potrebbe che allorquando nel 1226 Arrigo re figlio di Federigo volle scendere per Verona, impedito alla chiuse trentine nella ca lata, con molti principi e gentiluomini alemanni ebbe |eripin di set set timane stanza e ricettò in Trento, (4)-Delle Istòrie Fiorentine Lib. I, ;

11
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_147_object_5750313.png
Seite 147 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
3Z7 „ per anco sussistente liberti! di Trento ci soramini- „ stra all’anno 1302 altra prova la cronaca pado- „ vana, da cui si ricava che in quell’anno i Trentini aerano tuttavia collegati ad altri popoli liberi, c „ che tuttora movevano Farmi e conchiudevano paci „ senza dipender da alcuno. — Ma della detta non „ coranza degli imperiali decreti non saprei addur- „ re altro maggiore e più probabil motivo , se non „ quello che la celebre pace di Costanza seguita „nel 1183 somministra. — È bensì

vero che il „ famoso atto di quella pace non nomina Trento „fra le città collegate, ma terminandosi là entro „il novero di quelle con asserire che vi s’inten- „ dono comprese et alme Civifates, si domanda, „ a qual altra città di Lombardia oltre le già no- „ minate possano queste parole riferirsi? Proba- „ bilmente l’imperatore non volle nominar Trento „ per non disdirsi troppo apertamente del decreto „del 1182. — 11 ripiego et aline CìvUates miti— „ gava un poco si aperta contraddizione, ìiè

si po- „ tea questa sfuggire più maestrevolmente, E se „ la città di Trento fece parte.della lega lombarda, „s’elFera compresa nel novero delle città consi-. „ derate nell’atto della pace di Costanza, ritorna la essa ancora in forza lei %. 4 di quello al „possesso di tutti gli antichi suoi dritti, poiché in „ quello l’imperatore aboliva tutte quelle conces- „ sioni e que’ privilegi, che tanto egli quanto i suoi » nunzi avessero accordati in tempo della guerra a „ chi che sia in pregiudizio delle città

15
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_257_object_5751020.png
Seite 257 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
ecclesiastici con temi po canea molilo, benefìci alle voi to situali in luoghi assai lontani tra loro, ovvero di concederli a canonici del Capitolo residente in Trento, i punii naturalmente non potevano amministrarli che per mezzo di vicari *), Nò mancarono, nò erano forse rari, i casi di simonia, di pievani cioè o sacerdoti che cedes sero ad altri per denaro le prebende della, loro parrocchia, o i benefìci goduti. Tali cessioni, fatte non solo a. sacerdoti, i quali per lo meno potevano

supplirli negli uffici ecclesiastici, ma qualche volta, anclie a laici, erano sopralutto noce voli, perchè così ogni cura spirituale e religiosa veniva a mancare ai fedeli. Nò paro che in quei secoli la pulizia e il decoro delle chiese fossero molto curati dai pievani, giacché negli Atti del Sinodo diocesano, tenuto in Trento nel 1336 troviamo la singolare proibizione fatta al cloro di tenere non nelle chiese deposito di fieno, di legna, di di Iettarne o concime, o derrate di varia specie, masserizie

od altro di simile '). Le chiese dell'A n anni a dovevano contribuire annualmente, a titolo di beneficio, una somma determinata così al vescovo di Trento, come al Capitolo dei Canonici. L'elenco delle pievi del 1309 indica appunto la somma in marche che ciascuna parroc chia era tenuta a pagare al vescovo. Oltre a ciò v’erano nel- l'Auaimia dieci benefici canonicali, che rendevano complessiva mente al Capitolo quarantotto marcile veronesi, mentre a due cento ventò uno sommarono i contributi spettanti

alla cassa ve- ') Così [). e. noi 1464 era parroco di Ossami mi Ambrosio Slaspouk canonico in Tronto; nel 1408 c qualche anno prima era parroco di Sanzcno un Lodovico Simonetta, canonico di Coira, il quale si faceva supplire, con regolare contratto, da un suo Vicario, Pietro de Quota, elio a. quanto pare non era nemmeno sacerdote; nel 1507 era piovano di Samoliico Giovanni Ryeppcr, canonico di Trento: nel 4468 la parrocchia di Sanzcno restò va cante porcile il parroco non fu promosso ai sacri

ordini (prò piar non pro- molionein ad sacriti ordinibus Vàjilii Fruncisci da Fluido): nel 1515 Nicolò de Albis di Padova, Arcidiacono in Trento, era investito dello parrocchie di Mczocoroua, di Sanzcno e di altro nel Veneto. V. PumoKini Sciiniu.i.uh, Beilràf/e sur Crescili eh la de.s Bislhums Trioni , nella Zei/schrifl des Fardi- ■nandemns, del 1894. q v. Bonkm.i, Notìzie ecc. 2,o pag. 675.

16
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_50_object_5750813.png
Seite 50 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
I RUBI A NI anni prima di Cristo, fino alio scoppiare della guerra Retica, la città di Trento e 1’ An anni a segnarono dunque il confine, in questa parte centrale della catena alpina, fra la repubblica romana e i Reti delle valli più settentrionali, non ancora soggiogate da Roma. Nella valle dell’ Adige è probabile che il confine fosse poco più in su di Trento, forse fino al Lavis nella Valle di Non il confine era segnato dalle creste dei monti che ìa sepa rano dalla valle dell’ Adige. Era

da questi ‘) Lo deduco dal fatto elio Druso nella Guerra Retica prese le mosse da Trento; e che i Romani costruirono, assai probabilmente prima della guerra Retica, la via che dalla Zambana portava a Fai c in Val di Non, il che non avrebbero fatto se fosse stata in loro potere la gola della Roc chetta. Inoltre il paese di Gdrdolo a pochi chilometri a nord di Trento, ri corda torse ancora nel suo nomo un accampamento stabile, o luogo forti ficato romano, giacché cardus chiamavasi la via principale del

campo ; c anche altrove sorsero villaggi dì tal nome in luoghi fortificati dai Romani. Se il confine fosse stato molto più a .settentrione nella valle dell' Adige, non avrebbero costruito un campo fortificato cosi vicino a Trento.

17
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_109_object_5750872.png
Seite 109 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
chinino, rappresentante del principe vescovo nel governo e rid i'amministra/,ione temporale. Era detto Vicedomino deirAna.it- nia per distinguerlo dal Vicedomino generale del vescovato, il quale era detto Vicedomino di Trento. Quasi tutti i vescovi di quel tempo, e sopratutto quelli che, al pari del nostro, avevano dominio temporale, tenevano un Vice- dorninus,' che li assistesse e sostituisce nel governo così spiri tuale come temporale, e elle in caso di assenza o di malattia potesse, quale

alter ego, farne in tutto le veci. Anche il prin cipe vescovo di Trento ebbe un tale vicedomino. Scelto sempre tra le persone ecclesiastiche egli faceva parte del Capitolo de’canonici, risiedeva in Trento, e curava allato al vescovo o in nome suo, cosi gli interessi spirituali come gli interessi temporali e politici della città e del principato. Per 1’ autorità che questi Vicedo mini godevano grandissima nel Capitolo e per l’alto ufficio che già tenevano presso il vescovo avvenne, così a Trento come

tenne sempre un posto assai ragguardevole e importante fra tutte . le altre. Di fatti mentre in ognuna di queste non v’era che una Castaldia sola, e il Gastaldione poteva da solo bastare a governare la propria valle, corrispondendo direttamente col governo centrale di Trento, nella Valle di Non invece le Castaldie erano, come ; abbiamo veduto, cinque o sei. Per dare quindi uniformità d’indi rizzo all'opera de’ gastaldioni, e forse anche per invigilarla e per curare gli interessi generali e comuni

18
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/GAPA/GAPA_96_object_3987368.png
Seite 96 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
circostanza confermerebbe che i Reti vinti fossero quelli dell’alta Alalie dell’Adige e del confluente dell’ Eisack, essendo, come più volte abbiamo notato, Saturno italico la divinità più tipica del confinante territorio tridentino. Fu forse in questa circostanza che il confine da Tramin venne portato fino a Merano ed- a Klausen, cioè al punto al quale era al tempo dell’ Impero, aggregando quel territorio alla pertica di Trento 3 . Se Munazio Planco abbia eretto il tempio a Saturno in Trento, come

un freno ad esse che Augusto nel 731 d. R. (23 a. Cr.) mandò a Trento, in qualità di suo legato, Marco Appuleio 7 , coll’incarico di restaurare ed ampliare le fortificazioni della Verucca e de’ luoghi circostanti. Da ciò volle qualcuno 8 inferire che Augusto abbia spedito a Trento una co lonia, ed altri 9 perfino che M. Appuleio, in seguito ad una guerra, abbia sottomesso il 1 II Quadrio, 0. e., pag. SO, ritiene infatti che la spedizione di Munazio Planco fosse diretta contro la Valtellina. Il Pj.axta

, O. c„ pag. 01 e n. 3, invece ritiene che fosse rivolta contro la valle dell’Adige, e forse che in essa siano stati sottomessi i Tridentini. Egli pone erroneamente questa guerra nel 37 a. Cristo. ! Okelli, n. 590. ’ L’Hertzberg, Gcsch. des rSmùseh. Kaisèrrciehes, pag. 113, deve intendere degli hard del confluente dell’Eisack, dove dice che ossi appartenevano alla pertica di Trento; perchè gli [sarei dell’Eisack supcriore fecero parte della provincia retina. Erra perii dicendo che fu Claudio che aggregò

gli Usarci alla pertica tridentina. Il Mal- patti, I Franchi nel Trentino , pag. 308, ritiene invece che il castrimi Mngrjisc, ed il pons Drusi appartenessero bensì all’Italia, ma non alla pertica di Trento. Ma questa è supposizione senza fondamento. Cf. a tale pro]W?ito anche Mommsen, C. I. L., V, 1, pag. 543. 4 Mairhofer, Zu Dio Cassius Coccdanm. (Zwan/.igstes Programm des k. k Gvmnasiiims zti Brixen) pag. 8. ‘ Veli,. Pat., II, 67; Plin„ XXXV, 10, 36, § 22. « Cf. Dione, 54, 22. ' G. I.L

. V, 1 ; n. 5027. Din . Causar . Divi . F— Augustus . Cos . xi . Tarn — Potestà tu . Deiht — m . Appulejus . Sex . f . Leo —Iussu . Eius . Fac . Curavit. Tanto il Cresseri, Ragionamento intorno mi una iscrmione, trentina d’Augusto, come il Giovanelli, Discorso sopra un’iscrizione trentina, thi tempo degli Antonini , pag. 74 seg., cd il Kink-, Akadem/ischc Vorlesungen iiher due Gcsch. Tirols, pag. 44, ritengono die il luogo affidato alle cure di M. Appuleio fosse il castello già prima esistente su Dos Trento

21