Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Autor:
Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort:
Egna
Verlag:
Verein für die Ortspflege
Umfang:
740 S. : Ill., Kt.
Sprache:
Italienisch
Schlagwort:
g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur:
II 153.498
Intern-ID:
135678
merose nel IX e X secolo e nemmeno soggetta a patronato di altra chiesa; deve quindi la sua origine al desiderio dei paesani che ambivano avere una propria cappella. II ricco materiale archivistico attinente inizia nel 1396; ciö e notevole, poiche san Michele rimase sempre una chiesa filiale della pievania di Ora e poi di Egna. II 2 feb- braio 1396 gli abitanti di Vill, dei mulini lungo il rio e di Mazon eleggono due delegati per le trattative col convento di san Lorenzo a Trento concernenti
la fondazione di una messa. 150 II 6 maggio dello stesso anno Jakob di Mazon, fabbriciere della chiesa di san Michele, promette ad Ulrich detto Mai, fabbriciere della chiesa della Madonna di Vill, di versargli ogni anno il giorno di san Martino 5 lire per una messa da celebrare quotidia- namente, ad eccezione di un giorno per settimana, alternativamente a Vill ed a Mazon 151 , messa concessa poco prima dall'abate di S. Lorenzo. 152 L’8 dicembre dello stesso anno Ulrich detto Schrambaumer fondö per
la salvezza dell'anima sua e di quella dei suoi pa- renti ed antenati una messa quotidiana nel santuario di Vill, che perö doveva esser letta a san Michele. 153 La chiesa era filiale della pievania di Ora, perciö il prete celebrante saliva a Mazon di lä. Nella lettera di lagnanze (giä vista) inviata il 2 agosto 1531 dal parroco Hieronymus de Hieronymis, apprendiamo che gli ricusavano l'obbedienza non solo gli egnesi ed oraroli, ma pure i paesani di Mazon. Secondo un’antica usanza il pievano di Ora mandava
, 5, 18) «L’operaio ha dirilto alla sua mercede.» 154 Nel 1631 Egna divenne curazia, come giä visto; allora l’obbligo di celebrare al ve nerdi la messa a san Michele fu tolto al pievano di Ora ed addossato al curato di Egna. 155 In forza di una decisione della «Camera» governativa (ufficio delle finanze) dei 1522 gli abitanti di Mazon dovevano assumere anche la fabbriceria di Vill perche venivano se- polti nel cimitero di quella chiesa; l’usanza si protrasse fino al 1808; da quell'anno i morti di Mazon venivano
inumati ad Egna. La sagra di Mazon si celebrava il 29 settembre, festa di san Michele patrono della chiesa. Nei libri si trova scritto spesso che il patrono dei paese e san Floriano; Perrore deriva dal fatto che il 4 maggio la processione di san Floriano saliva da Egna a Mazon; sui documenti non si parla mai di un patrocinio di quel Santo. Ciö e inoltre escluso dal fatto che esisteva giä un altro san Floriano (al confine con Salorno) e non ci potevano es- sere due chiese dedicate allo stesso santo