¬I¬ problemi dell'Illuminismo e la loro attualità nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : filosofia, pedagogia, religione, storia e storiografia, diritto, politica, sociologia ; atti del VI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1965
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Autor:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <6, 1965, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort:
Meran
Umfang:
XLVII, 452 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Probleme der Aufklärung und ihre Aktualität in der deutschen und italienischen Kultur im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Schlagwort:
s.Aufklärung ; g.Italienisches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
s.Aufklärung ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Signatur:
II Z 759/6(1965)
Intern-ID:
116790
GIUSEPPE SEMERARI IL NEO-ILLUMINISMO FILOSOFICO ITALIÀNO Essendomi proposto di presentare il neo - illuminismo filosofico ita- liano, cercherò di rispondere successivamente a tre domande: 1) che cosa deve intendersi per neo - illuminismo italiano?; 2) quali sono i suoi temi fondamentali?; 3) quale è il suo rapporto con la cultura contem- poranea? 1) Mi sembra opportuno accennare preliminarmente, seppure in mo- do assai schematico, allo svolgimento della filosofia italiana contempo- ranea
po- litica nella Nazione italiana. II positivismo costituiva allora il risultato piü maturo della civiltà filosofica occidentale e la sua introduzione in I- talia rispecchiava la influenza esercitata sulla cultura italiana da quella anglo-francese. Con il positivismo, tuttavia, la filosofia italiana, da un lato, si riallacciava alla tradizione naturalistica e scientifica del Rinasci- mento, da Pomponazzi a Telesio, da Bruno a Campanella e a Galilei e, dal- l'altro, tornava a darsi una dimensione
e un respiro europei. La esperien- za del positivismo, che in certo modo faceva da sfondo alla evoluzione in senso democratico (pur nei limiti della democrazia ottocentesca) della società italiana, non riusci, — nonostante il favorevole momento stori- co —, a radicarsi profondamente neWhumus filosofico italiano soprattut- to per la immaturità delle strutture della società italiana che, ancora al di qua di una vera civiltà industriale e scientifica, non potevano sostene- re e fecondare un tipo di cultura
presupponente la esistenza di una gene- rale organizzazione industriale e una non meno generalizzata coscienza scientifica. Ciò spiega perché, proprio quando il positivismo stava per raggiun- gere la sua massima espansione e profondità, si profiló la reazione del neo-idealismo col quale s'identifica la seconda fase della filosofia italiana contemporanea: dal primo al terzo decennio del secolo ventesimo. La reazione neo-idealistica, non meno dell'apertura positivistica, si collegó a fatti politici