¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Autor:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort:
Meran
Umfang:
295 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Schlagwort:
g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Signatur:
II Z 759/1(1960)
Intern-ID:
117196
principi di valutazione delle opere d'arte. La scuola viennese anche in questo ha la sua parte, per merito soprattutto di un altro sacerdote, scolaro prediletto dello Dworak, Giuseppe Weingartner, la cui Guida artistica dell'Alto Adige, pubblicata fra il 1923 e il 1930, non meno della sua opera energica e penetrante di convin- zione e di educazione del clero locale attraverso continui diretti contatti, esercitó un influsso difficilmente misurabile, ma molto esteso e profondo, nell'aggiornamento
culturale del nostro am- biente. La sua precisa conoscenza dell'arte barocca e la sua ammi- razione per essa, contribui a salvare numerosi monumenti ed opere d'arte della nostra regione e ad esercitare una benefica e durevole influenza. Allo stesso gruppo appartennero pure alcuni studiosi locali, fra i quali il Garber, purtroppo morto ancora giovane, va parti- colarmente ricordato. In conclusione dobbiamo ammettere che l'Alto Adige passó nell'Ottocento un periodo di grande decadenza culturale dovuto
in buona parte alla politica accentratrice, anche cuituralmente, della capitale del Tirolo, che chiamava a sé ed assimilava le mi- gliori energie del paese, al quale non rimaneva che una modesta vita provinciale. Ma mentre nei vicini centri del Trentino, a Trento stessa e a Rovereto, la vita culturale manteneva un alto livello, documentato da numerosi e dotti periodici storici e dalle opere di una lunga schiera di studiosi capaci, nell'Alto Adige nessuna forza, ad eccezione del gruppo attorniante
il dinamico don Atz, si presentava con proprie energie per dare impulso agli studi ed alla cultura del proprio paese. Anzi col 1902 il periodico fondato dallo Atz passava ad Innsbruck in altre mani e da allora la cultura locale era espressa solamente da una modesta rivistina meranese (« Der Sammler » e poi « Die Heimat ») creata e sostenuta da un volonteroso e dotto medico locale, l'Innerhofer. Solo col 1918 maturavano le condizioni adatte ad una ripresa culturale nell'Alto Adige: l'isolamento