, Sulla Trentina Letteratura del decimo nono secolo memoria, (Padova, Giani. Ru gamo. N.o XXII, 1844); Viaggio da Desenzano a Trento (Milano, 1844); Egnone ossia Trento, che si toglie alla tirannide d' Ecce lino da Romano,, pensieri (Trento, 1848), cantica ingegnosissima meri tevole dei migliori encomj ; Sulla necessità della popolare educazione nei Trentino, Discorso letto nella tornata secolare dell’ Acca demia Rovcretana il giorno 9 novembre 1850, e riportato nel Giornale del Trentino dello stesso
colla famiglia in Monza. In Ala aveva ripigliato i suoi prediletti studi letterari, e se li impose quale sollievo nobilissimo della sua vita. In Monza ne continuò gli esercizi; ed avvocato presso quel R. Tribunale, salì a tale fama, che gli procacciò l’onore di essere nominato, a preferenza di molti altri suoi colleghi, ad avvocato consulente di quella Reale Casa (io ottobre 1869). Nel* 1880 si trasportò a Firenze per fare una sola famiglia col bravissimo suo figliuolo nominato Ingegnere presso
la Direzione Generale delle ferrovie meridionali, ed ora vive in Ancona, in compagnia della moglie, dama colta e gentilissima, e del figlio promosso a segre tario della Direzione stessa, che ha pure una sede in quella città. E uomo di elevati sentimenti e di profonda dottrina, noto a noi per vari scritti di patria letteratura, onorato della stima di molti amici, e di non pochi valenti scrittori, eli’ ebbero ad encomiare giustamente colle pubbliche stampe i parti del suo felice ingegno. Di lui abbiamo
, oltre le pubblicazioni accennate, le seguenti : Ida, pensieri (Trento, 1840), bellissima canzone in versi sciolti, assai lodata nel patrio Messaggere, nel Corriere delie Dame , e nella Gazzetta di Venezia colle espressioni più lusinghiere per lui e pel paese in cui nacque, da quell’eccellente critico che fu Nicolò Tommaseo ; Soccorrasi al povero (Ibid. 1842), raccolta di alcuni lavori in verso ed in prosa di scrittori trentini, da lui pubblicata a beneficio dei nascenti Asili infantili di Trento