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Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 518 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
seconda motivazione che la induce ad aprire alFinsegnamento della reli- gione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado: cioè essa è indotta a tener conto che i «principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano». La motivazione si fonda sulla storia del popolo italiano, ma non intesa come evento o suc- cessione di eventi staccati bensi come costruzione che è andata crescendo con contributi vari distribuiti nel tempo. Si parla

, infatti di «principi» che «fanno parte del patrimonio storico»: quei principi sono entrati nel patri- monio. Questo discorso va meditato in termini pedagogici, sempre a mo- tivo delle finalità educative per cui esso è fatto. A proposito di patrimonio storico ed educazione, scrive M. Peretti in «II concetto di cultura educa~ tiva» (Ed. La Scuola, Brescia, 1965 p. 108): «Esiste un patrimonio cultu- rale offerto dalla tradizione, considerato come esempio della migliore umanità, cioé, come risultato delle

a forme di vita sempre migliori. Questa motivazione «umanistica» non è ristretta o ridotta ai soggettivistici intenti del singolo, ma li supera per offrire qualcosa di comprovato come valido da genera- zioni che nel produrre e trasmettere il meglio per l’uomo hanno fatto cam- minare la civiltà con ciò che è piü proprio dell’uomo e utile alla sua ele- vazione. Che i principi del cattolicesimo facciano parte del patrimonio storico del popolo italiano nessuno puó criticamente rifiutare; ma che questi ven

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Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 269 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
di quella aristotelica ora richiamata. Che l’etica si configuri come una metafisica dei costumi è per Kant qualcosa di assolutamente necessario per potere «scoprire la fonte dei principi pratici a priori della nostra ragione» (5). II compito della filosofia morale è di determinare le leggi morali che de- vono comportare una necessità assoluta non solo per l’uomo, ma per tutti gli esseri ragionevoli: «ora, la legge morale nella sua purezza e genuinità (che è ciò che piü conta nella pratica) è da cercarsi

solo nella filosofia pu- ra; bisogna dunque che questa (la metafisica) preceda, altrimenti non può darsi alcuna filosofia morale» (6). Kant è ben eonsapevole della rivolu- zione che egli introduce in questo modo non solo nell’etica, ma anche sot- to forma di ampliamento del campo della metafisica. L’operazione com- piuta da Kant non consiste infatti in una fondazione dell’etica su principi offerti dalla metafisica (cosa di cui è ricca di testimonianze la storia del pensiero), ma, al contrario, nel

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Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 147 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
a dire l’indipendenza «compiuta», concetto estraneo alla cultura politica italiana nelle età precedenti - a costoro, dunque, Balbo ribatteva che la libertà cosi acquistata servirebbe male all’impresa d’indipen- denza; perché lascerebbe semi, anzi frutti di divisione tra principi e po- poli; lascerebbe quelle gravi e lunghe diffidenze reciproche, quelle con- tese che sono consuete in ogni libertà nuova ed acquistata per forza: la- scerebbe preoccupazioni di cose presenti, immediate

, appassionanti, le quali farebbero posporre o dimenticare l’impresa d’indipendenza, e ne scemerebbe l’impeto e la forza, se pur si facesse. Ma la cosa piú interessante ai nostri fini è la conclusione di questa nota, aggiunta successivamente da Balbo alla sua opera, dove lo storico pie- montese scriveva: Insomma, io ridico ai principi: Deh pensate e provvedete voi a quella libertà che, data, sarebbe forse strumento massimo; io dico ai popoli: Non ispreeate pensieri da voi, sarebbe impedimento massimo

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Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 279 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
entrambi sono «principi pratici» e quindi «contengono una determinazione universale della vo- lontà» (51). Di tutt’altranatura è invece il passaggio all’azione: qui l’uni- versale deve saltare oltre se stesso in ciò che gli è qualitativamente oppo- sto, nell’unicità singolarizzata dell’azione. Anche quando viene invocato l’intelletto, come la facoltà capace di mediare l’applicazione della legge morale «agli oggetti della natura» (52), questo non ha altro da offrire che la pura forma della legge

dovrebbe essere reso possibile daH’autodeterminazione della volontà finisce per non raggiungere mai la singolarità dell’azione, la quale si trova cosi sguamita della possibilità di sapersi come buona e cattiva. Beninteso qui non si tratta di pretendere dalla ragion pratica ciò che essa non puó offrire, se non cessando di essere «pratica» per se stessa e non in vista di altro da sé; non si chiede cioé che essa offra schemi di azione o principi da applicare alle situazioni e regole per quest’applicazione

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