l’Istria ed i paesi vicini 9 * * 12 . Infatti la penisola istriana per la sua fertilità ed abbondanza d’abitatori doveva apparire preda agognata da popoli più potenti. L’Istria era divisa, come tutte le regioni alpine, fra varie tribù, delle quali Pli nio nomina i Secusses, i Sùbocrmi, i Calali, i Menoncaleni. Fin da tempi antichi essa era ricca di città, fra le quali primeggiava Fola (Fola'", Jló/.a u ), che da Au gusto ebbe l’appellativo di Pietas Fu,Ha. Da Licofrone e Callimaco si. ascrive la fon
dazione di questa città ai Colobi, il che indica che la sua origine si perde nelle tenebre dell’antichità, e che fosse prosperosa e ricca, lo prova il fatto che vi con vergevano le vie commerciali dall’Illùdo e. dalla Venezia. Tolomeo, oltre Trieste, le foci- del Furimene e Pela, nomina fra le città litoranee dell’ Istria, Nesazio (Ne- sactium x% , Ncsalium l3 * , Néocmtov u ), oggi Visa z e presso Altura 15 * 17 , detta Isacium in diplomi del medio evo, e Parenzo (Parcntium 15 , ITagévuov n ), che
, al tempo d’Augu sto; ebbe il nome di. colonia ; Julia Parcntium 18 . Delle città mediterranee Tolomeo 19 20 * 22 rammenta ITovxivov, Fucinimi Su (presso Nabresina), castello noto nell’ antichità per 1’ eccellente suo vino, vino nobile, lodato da Pliniog', quindi Pinguente (Ihxovev- t ov, Piquentium -*). In fine Tolomeo nomina una città Ai.ovov, che non è ricordata da altri scrittori, e della quale è perduta ogni memoria. Per la corrispondenza del nome 1 pag. 500. 2 Plin., Ili, 18, 127; Munì