¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
regolatore, che, vi presedeva. L’ ammassare numerosi Depositi in piccole locali là, in cui era difetto di caserme e (fogni altra risorsa, invece di collocarli in centri mag giori; il nominare ai comando dei depositi uno, o due ufficiali superióri, senza aiuto di subalterni, i! sottoporre i titoli degli ufficiali da nominarsi ad un minuzioso esame, il finire dove si doveva cominciare, cioè dalla nomina dei singoli comandanti di Reggimento e dei ri spettivi Stati Maggióri,-chiaramente rivelano
, che mente del governo era quella di ritardare piuttosto, che di se condare la sollecita formazione di tali Corpi. Se veramente si fosse voluto organizzarli presto ed in conformità della loro indole speciale, bisognava, d’ accordo con Garibaldi, procedere alla pronta nomina dei vari capi di Corpo e di servizio, prescindendo f nelle scelte' da ogni riguardo ad uomini politici, e badando solo .alla capacità militare ed alla speciale attitudine, che debbo avere un .coman dante di volontari. Poscia