4,472 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_114_object_5833490.png
Page 114 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Emanuela Fronza Il Tribunale intemazionale per il perseguimento dei crimi ni di guerra compiuti nella ex Iugoslavia si è insediato ufficialmente all’AJa il 17 novembre 1993 dopo essere stato istituito dal Consiglio di Sicurezza (CdS) delle Na zioni Unite, sempre nel 1993, con le risoluzioni 808 e 827. Il Tribunale è stato dunque istituito direttamente dal CdS senza un apposito accordo internazionale. Il CdS ha ope rato sulla base del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite (“Azioni

. Esso costituisce un documento di indubbia importanza per il diritto intemazionale penale e contiene disposizioni sia di carattere sostanziale (ad esempio quelle relative ai crimini contro l’umanità, al genocidio, alle violazioni del le leggi e consuetudini di guerra), sia di carattere più stret tamente procedurale (norme in materia di cooperazione giudiziaria, di composizione delle camere, ecc. ...). I primi articoli di questo Statuto determinano le compe tenze del Tribunale in ordine alle gravi

violazioni delle Convenzioni del 1949 (art. 2), alle violazioni delle leggi e consuetudini di guerra (art. 3), al genocidio (art. 4), ai crimini contro l’umanità quando siano commessi in con flitti armati e diretti contro la popolazione civile (art. 5). L’art. 7 sancisce la responsabilità penale personale di chi abbia progettato, istigato, ordinato o commesso o in qua lunque modo abbia aiutato a progettare, preparare o ese guire uno dei crimini prima elencati. Questa disposizione inoltre esclude

rispetto alla minaccia alla pace, violazioni della pace ed atti di aggressione”) e dell’art. 29 della carta che permette al CdS di “istituire gli organi sussidiari ne cessari all’adempimento delle sue funzioni”. Con questa decisione molto importante si è riuscito a garantire l’isti tuzione in tempi brevi del Tribunale. Lo statuto del Tribu nale è stato proposto al CdS dal Segretario generale sulla base di un rapporto elaborato da un’ apposita commissione convocata dallo stesso Boutros Boutros Girali

che hanno competenza a giudicare dei medesi mi crimini. Come è noto, l’unica esperienza di Tribunale internazio nale per i crimini di guerra è stata quella di Tokjo e No rimberga e di conseguenza è necessario rilevare che le circostanze storiche in cui quei processi ebbero luogo era no completamente diverse da quelle in cui nasce il Tribu nale per la ex Jugoslavia. In Germania infatti, alla fine del conflitto non esistevano più né un’organizzazione statale, né un ordinamento giudiziario e quindi

1
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/242669-1970/242669-1970_35_object_5829308.png
Page 35 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
, n, 5, è isti tuito il seguente articolo 77-bis: « Per la provincia di Bolzano sono istituiti ruoli dei personale civile, distinti per carriere, relativi alle amministrazioni statali aventi uf fici nella provincia.Tali ruoli sono determinati sulla base degli or ganici degli uffici stessi, quali stabiliti, ove occorra, con apposite norme. li comma precedente non si applica per le carriere direttive del l’amministrazione civile deii’intemo, per il personale della pubblica sicurezza e per quelio amministrativo

regionali e provinciali ». Art. 47 Dopo l’articolo- 78 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è istituito il seguente articolo 78-ter: « Gii atti amministrativi degli enti ed organi della pubblica ammi nistrazione aventi sede nella regione, ritenuti lesivi del principio di parità dei cittadini in quanto appartenenti ad un gruppo lingui stico, possono essere impugnati dinnanzi all’autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale

è necessario il voto favorevole deila maggioranza dei con siglieri deila provincia di Trento e di quelli della provincia di Bol zano. Se tale maggioranza non si forma, l'approvazione stessa è data da un organo a livello regionale. Detto organo non può modi ficare le decisioni in ordine ai capitoli di bilancio eventualmente contestati in base a quanto previsto ai commi terzo, quarto e quin to del presente articolo e definiti con la procedura ivi contem plata ». Art. 42 La denominazione dei titolo VAI dello

Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: « Rapporti fra Stato, regione e provincia ». Art. 43 L’articolo 76 dello Statuto speciale per i! Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito da' seguente: « Ne! territorio regionale sono istituiti un commissario del governo per ia provincia di Trento e un commissario del governo per la provincia di Bolzano. Spetta

ad essi: 1] coordinare, in conformità alle direttive del governo, lo svolgi mento delle attribuzioni delio Stato nella provincia e vigilare sul l’andamento dei rispettivi uffici, salvo quelli riflettenti l'ammi nistrazione della giustizia, !a difesa e le ferrovie; 2] vigilare sull’esercizio da parte delle province e degli altri enti pubblici locali delle funzioni ad essi delegate dallo Stato e co municare eventuali rilievi al presidente della giunta provinciale; 3] compiere gli atti già demandati

2
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_111_object_5833487.png
Page 111 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Mentre l'Europa "scopre" che in Bosnia un popolo è stato massacrato nel nome della pulizia etnica , il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia assume un ruolo fondamentale per una futura soluzione del confitto. Luca Fregano I fatti parlano chiaro: in Bosnia c’è una guerra di aggressio ne (a danno della popolazione musulmana), si sta consu mando il genocidio di un intero popolo e vengono commes si continuamente orrendi crimini che offendono l’umanità intera. E ora di chiamare le cose con

il loro nome. La pulizia etnica non è una “semplice guerra civile” e le parti coinvolte nel conflitto non sono “tutte uguali”. La comunità intema zionale ha dovuto, con estremo ritardo, rendersene final mente conto. Resta il rammarico per una reazione comun que tardiva e probabilmente insufficiente. (Ritornerà mai la Bosnia multietnica e multiculturale, ora che Croazia e Ser bia si sono divise la torta?). Già nell’estate del 1992 la pulizia etnica, sistematicamente realizzata in Bosnia-Erzegovina sia

dalle tmppe croate che da quelle serbe, era ampiamente documentata. La spartizio ne era stata decisa a tavolino sin dall’inizio: bastava togliere di mezzo la popolazione musulmano-bosnica. Detto, fatto. E così migliaia di persone sono state rastrellate e racchiuse nei campi di concentramento o costrette a fuggire. Già nel ’92 l’opindone pubblica intemazionale era a conoscenza del ramificato sistema di lager serbi (oltre cento), dislocati nella Bosnia settentrionale, con oltre centomila prigionieri

(con qualche eccezione in Ger mania e Francia). Anzi, qualche autorevole commentatore si è spinto persino a scrivere che i massacri dei miliziani serbi erano il frutto della fantasia propagandistica di qual che giornalista nostalgico ostile verso Belgrado. Ma la pianificazione sistematica del genocidio nelle zone occupate dai serbi non è affare di oggi. La commissione “Bassiouni” aveva già portato prove incontestabili in un dossier consegnato nel maggio del 1994 al Presidente del Tribunale

barbarie delle città sottopo ste ad assedio continuo per anni: Srebrenica, Zepa, Goraz- de, Bihac, Tuzla, Sarajevo. Crimini che adesso devono essere puniti. I macellai dei balcani, i Tudjman, i Karadzic, i Milosevic, i Mladic, de vono essere perseguiti dal Tribunale internazionale come i mandanti e gli esecutori del genocidio di un popolo. E con loro tutta quella schiera dì soldati, burocrati, merce nari che un giorno magari si difenderanno dicendo che “obbedivano solo agli ordini”. Molte speranze sono

3
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_113_object_5833489.png
Page 113 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
D: Il Tribunale viene criticato per la sua natura ad “hoc Mentre c’è che vorrebbe un tribunale con competenze “generali”. E una. crìtica fondata? Langer: L’aspirazione ad un Tribunale internazionale pe nale è molto forte fra i cittadini. Il fatto che l’emozione per i crimini orrendi nella ex Jugoslavia abbia fatto saltare tante remore e abbia portato il Consiglio di Sicurezza a decidere per questo tribunale ad hoc, secondo me, è un segno positivo e non negativo. È vero che è un tribunale solo

ad hoc, però intanto è un tribunale imparziale, non dei vincitori. Penso che, se lavorerà bene, sarà assai faci litata l’istituzione di un Tribunale permanente. Potremmo avere una giustizia penale intemazionale per i crimini contro l’umanità come le violazioni delle Convenzioni di Ginevra, il trattamento inumano dei prigionieri, l’uso di armi proibite, il delitto di genocidio, il grande traffico di droga. Crimini intemazionali definiti come tali che sor passano i limiti della giurisdizione nazionale

. La Com missione affari legali dell’ONU ha all’ordine del giorno l’istituzione di un tribunale permanente e quindi il Tribu nale neo-istituito sulla ex Jugoslavia sarà una sperimenta zione per vedere se un tribunale internazionale e perma nente sarà possibile. Certamente a questo proposito bisognerà che si raffreddino alcune speranze eccessive, bisognerà definire molto chiaramente un catalogo dei de litti internazionali che potranno essere sottoposti ad un tribunale di questo genere e poi sarà

i criminali del nostro popo lo.” Lo hanno chiesto i croati contro i criminali croati, i serbi contro i criminali serbi, i bosniaci contro i criminali bosniaci. Questo dà la vera autorità. Non è Norimberga o Tokjo, imposti dagli americani contro i tedeschi e i giap ponesi, ma è la parte sana e democratica di questi popoli che chiede che sia fissato un argine. Mi sembra che sia il precedente più importante per un Tribunale intemaziona le realmente autorevole e che speriamo possa presto costi tuirsi. m

4
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_115_object_5833491.png
Page 115 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
nire, sia chiedendo il trasferimento dei procedimenti, sia prendendo in riesame i giudizi nei casi previsti dall’art. 10 dello Statuto. A queste disposizioni seguono un insieme di norme relative all''organizzazione del Tribunale, alla composizione delle camere, ai requisiti e all’elezione dei giudici, al procuratore, alle indagini e alla redazione del l’atto d’accusa. Lo statuto individua il responsabile delle indagini e del l’accusa nella figura del procuratore. Il procuratore agisce in modo

indipendente come organo separato del Tribunale ed ha l’obbligo di assoluta indipendenza da qualsiasi Sta to o Governo. Egli viene nominato dal CdS su proposta del Segretario generale. Presta in carica quattro anni e può essere rieletto. Il procuratore avvia le indagini d’ufficio sulla base di informazioni ottenute da qualunque fonte, in particolare da governi, organi delle Nazioni Unite, orga nizzazioni intergovernative e non-govemative. Il procura tore può interrogare sospetti, vittime e testimoni per

conto dei fattori quali la gravità del fatto. Lo Statuto detta anche una disposizione circa l’esecuzione delle pene: la detenzione si svolgerà in uno Stato indicato dal Tribunale Intemazionale su una lista di Stati che abbia no segnalato la loro disponibilità ad accogliere il condanna to. La detenzione si svolgerà secondo le norme in materia dello Stato interessato, sotto la supervisione del Tribunale intemazionale (art. 27). Infine viene espressamente prevista una causa di estinzione della pena

, ovvero la possibilità di godere di una grazia o della commutazione della pena, in base alla legge dello Stato in cui la pena viene scontata, dopo che il Presidente del Tribunale abbia deciso in merito in senso favorevole, tenendo presente gli interessi della giu stizia e sulla base dei principi generali di diritto (art. 28). Queste disposizioni ci sembrano interessanti perché, pur non trattando ciascun crimine in particolare e pur non pre vedendo per ogni tipo di crimine internazionale una pena

processuali. Questa considerazione è valida anche se il Tribunale di cui parliamo, è competente a giudicare solo dei crimini nella ex Jugoslavia e non è quindi un Tribunale intemazionale permanente. Emanuela Fronza, si è laureata in giurisprudenza a Bolo gna con una tesi sul Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia. Questo articolo è apparso sulla pubblicazio ne “La Giustizia contro la barbarie ”, Associazione per i popoli minacciati, Bolzano, 1994. H

5
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_112_object_5833488.png
Page 112 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
nire in questo sanguinoso conflitto con un organo super partes in grado di portare giustizia e di evitare il continuo ricorso alla vendetta e alla rappresaglia. Questa intervista è stata raccolta da Radio Tandem nel giugno del 1994 e in parte riportata nella pubblicazione “La Giustizia contro la barbarie, il Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia”, redatta da Luca Fregona ed Emanuela Fronza, edita dal l’Associazione per i popoli minacciati, Bolzano 1994. Domanda: Lei ha promosso una

risoluzione al Parlamen to Europeo che chiede un maggiore impegno all’Unione Europea a favore del Tribunale internazionale penale per la ex Jugoslavia. Eppure questo Tribunale viene visto an cora come un istituto sì necessario, ma privo dei mezzi necessari per un ’efficace azione. Langer: Penso che questo Tribunale internazionale sia an cora un po’ come una carta di riserva. Gli Stati maggiori della comunità internazionale mi pare siano ancora incerti se usare questo Tribunale come una specie di arma

Alexander Langer sul Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia ìntervisfo o cura di Luco Freqona Alexander Langer è stato uno dei deputati europei che più si è impegnato per l’istituzione del Tribunale internazio nale per la ex Jugoslavia. Promotore di numerose risolu zioni del Parlamento europeo che impegnano gli Stati aderenti a sostenere finanziariamente e politicamente il tribunale, Langer vedeva in questa istituzione una possi bilità concreta per la comunità intemazionale di interve

tracciare una linea tra chi è colpevole e chi non lo è. D: Lei ha più volte dichiarato che il Tribunale è un po’ come un bambino abbandonato sulla soglia di una sacre stia. Cosa intende dire usando questa espressione? Langer: Intendo dire che questo Tribunale ha alle sue spalle delle risoluzioni dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza, ha alle sue spalle l’autorità del segreatrio delle Nazioni Unite, eppure non si sa ancora quanto gli stati membri dell’ONU e gli stati belligeranti prenderanno sul serio

le sue sentenze. È innanzitutto necessario che questo Tribunale possa lavo rare in modo credibile. E questo significa che deve poter contare su personale qualificato, che deve poter indagare, che deve poter usare le lingue del posto per poter sentire i testimoni, che deve avere una procedura convincente e che deve, quando emette un mandato di comparizione, essere in grado di farlo anche eseguire. Una persona chiamata a ri spondere deve comparire all’Aja e questo è possibile solo con la collaborazione

6
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_107_object_5833483.png
Page 107 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
è il pieno funzionamento del Tribunale del- l’Aja per stabilire mandanti ed esecutori di atrocità ai danni dei civili, purché non ci si serva di un tribunale (seppur internazionale) per fare politica (intemaziona le). Altrettanto auspicabile è la continuazione del dialo go tra gli oppositori ai governi di Pale e Sarajevo, questi ultimi fautori, benché con intenzioni e accanimento bel ligerante diverso, del protrarsi dell’assurda guerra in Bosnia. Assolutamente necessarie sono oramai operazioni

, pensan do: “il mio Dejan doveva veramente morire?”. Già, era veramente necessario tutto ciò? Chiamare in Italia un disertore significa sottrarre fisica- mente una persona a quest’ignobile guerra, affinché an che questa strada possa essere percorsa, anche questa pos sibilità sia data “per incarnare l’utopia nella convivenza e continuare a inseguire il sogno di sbattere la guerra fuori dalle nostre vite e fuori dalla storia“ 7 . Alberto Grossi, redattore del mensile Alfa Zeta, è tra i curatori

dell’edizione italiana del libro “Disertori della guerra in ex Jugoslavia ”, ed. Alfa Zeta, Parma 1995. 1 Bojan Aleksov, Disertori dalla guerra in ex Jugoslavia, Parma: ed. AlfaZeta, 1995. 2 Fonte ONU 3 Bruce Chatwin, le vie dei canti, Milano: ed. Adelphi, 1988. 4 H. M. Enzensberger, Prospettive sulla guerra civile, Torino: ed. Einaudi, 1994. 5 H. M. Enzensberger, op. cit. 6 Alexander Langer, Chiamiamo la polizia ..., Parma: Alfazeta, n. 38/94. 7 Gianni Caligaris, Da mani di donne, da “Disertori dalla

in Bosnia equivale a servire i signori della guerra, quelli che si mantengono e arricchiscono con i proventi del mer cato nero “di stato” - alimentato da aiuti umanitari e con la complicità dei caschi blu -- quelli che coprono il traffico intemazionale di armi, droga e prostituzione. La retorica dei mass media, le informazioni manipolate, la predispo sizione ad atteggiamenti violenti, e comunque non ostili alle forze politico-militari, la connivenza di sapere bellico e bellicistico cui parte

della popolazione civile non ha potuto (o non ha voluto) sottrarsi. La degenerazione dal nazionalismo in odio interetnico belligerante abbiamo vi sto essere stata rapida e vorticosa, vertiginosamente effi cace. A sentire i racconti di amici jugoslavi, fino al ’91 nessuno (ma proprio nessuno!) osava immaginare si sa rebbe giunti a tanto. «E il meccanismo assomiglia a quello della vendetta di sangue: sempre più uomini vengono tra scinati nel vortice dell’odio e della paura, finché non si è raggiunto

7
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199501/319184-199501_34_object_5833240.png
Page 34 of 113
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
ma questione del tribunale dei minorenni. Non ho capito bene questo lavorare ai fianchi dei giudici.” Maria Silvia Mari, Casa di accoglienza delle donne maltrattate, Milano: “Dunque nel concreto vuol dire questo. Diciamo subito che il lavoro, soprattutto della casa, prevede una grande quantità di rapporti con i servizi sociali, il tribunale dei minorenni, il tribunale ordinario, proprio per garantire che la prima fase del percorso legale si svolga in modo tale che la donna, che è costretta ad uscire

dire “sì, io voglio anche fargli vedere i miei figli, però queste sono le mie condizioni”, diventando quindi protagonista in questa storia. Il lavoro che è stato fatto con il tribunale dei minori è tale che quando una donna arriva dall’associazione casa di accoglienza del le donne maltrattate, c’è qualche giudice che dice: “Bè il maltrattamento sicuramente c’è”, perché un tempo si met teva in dubbio anche questo, “Se viene richiesto un allonta namento se pur temporaneo dal padre possiamo conceder

credere di avere diritti” Lia Cigarini propone addirittura di abolirlo, proprio perché non prevede l’intervento delle avvocatesse. Adesso io non me ne intendo tanto di questo aspetto, ma lei è un’ avvo catessa che si occupa di queste cose e dice che proprio questo tribunale dei minori impedisce l’intervento della madre e del padre nell’interesse dei minori come se l’in teresse dei minori possa essere tutelato soltanto dal giudi ce (o dai giudici) di quel tribunale, come se non fosse possibile che

di casa magari con i figli, sia garantita. Per non scendere troppo nel tecnico, nel momento in cui si allontana di casa la donna, se non vuole passare dalla parte del torto, deve fare una serie di passi legali ancora prima di aver maturato qualunque decisione sulla separazione lega le, perché nel momento in cui porta con se dei minori può essere passibile. Questo significa che in questa fase di inter regno tra l’essere uscita di casa e l’essere entrata in separa zione, i diritti sono uguali tra

il papà e la mamma. Così, spesso, noi ci troviamo di fronte a un diritto teorico assolu tamente ineccepibile, sacrosanto, ma nella pratica un padre che cerca i figli lo fa per per arrivare alla moglie e possibil mente anche per completare l’opera che aveva iniziato pre cedentemente a casa. Quindi, come impedire che la donna non venga ripresa, rimessa in gioco quando non ha nessuna intenzione di vedere il marito nella fase in cui si è appena allontanata da casa ed avrebbe bisogno di stare per conto

8
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/242669-1970/242669-1970_15_object_5829288.png
Page 15 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
, da parte dei consiglieri regionali, provinciali e comunali, degli atti amministrativi aventi esecuzione nella provin cia di Bolzano e ritenuti lesivi del principio di parità in connessione con l'appartenenza ad un gruppo linguistico, e che concernono cit tadini residenti nella provincia dì Bolzano saranno deferite alla Sezione di Bolzano del Tribunale dì Giustizia Amministrativa, anche se si tratti di provvedimenti adottati da Enti ed Organi che hanno sede in provincia di Trento. In tal senso

si provvederà in sede normativa. Misura sub (90) 1) Nel presupposto che per assicurare integralmente la composi zione paritetica della Sezione del Tribunale di Giustizia ammini strativa di Bolzano II Collegio sarà composto da sei membri (tre di nomina dello Stato, di cui due dì lingua italiana e uno di lingua tedesca e tre di nomina della Provincia, di cui due di lingua tedesca e uno dì lingua italiana), il membro di lingua italiana di nomina del Consiglio Provinciale di Bolzano sarà scelto dal Consiglio

stesso su designazione dei consiglieri pro vinciali del gruppo linguistico italiano, mentre la nomina da parte dello Stato del membro di lingua tedesca di sua spettanza, sarà fatta con l’assegno del Consiglio Provinciale. 2) Il Presidente della Sezione di Bolzano dei Tribunale di giustizia amministrativa è nominato con decreto del Presidente della Re pubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si succedono quali presidenti per ugual periodo di tempo un giudice di lingua italiana

ed un giudice di lingua tedesca asse gnati al collegio. I componenti della Sezione sono nominati, nelle persone designate in osservanza di quanto previsto al n. 1, con decreto del Presidente della Repubblica. 3) Al Presidente della Sezione di Bolzano del Tribunale di Giustizia Amministrativa è dato voto determinante, tranne che per i ricorsi avverso provvedimenti amministrativi lesivi del principio di pa rità tra i gruppi linguistici e la procedura di approvazione dei bilanci regionali e provinciali. Misura

sub (91 ) In sede tecnica verranno adottate le appropriate soluzioni per at tuare il principio della rappresentanza del gruppo ladino in seno al Consiglio regionale e quello provinciale, senza con ciò escludere gli elettori delle Valli ladine dalle elezioni provinciali. Misura sub (94) ’ Per il personale che venisse impiegato in soprannumero ai ruoli o agli organici, previsti nella misura, si adotteranno gli stessi criteri stabiliti per il personale di ruolo. La ripartizione dei posti previsti

9
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_97_object_5833473.png
Page 97 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Bisognerà quindi considerare: * Ristabilire il valore del diritto: non deve stupire l’insi- stenza di tanti cittadini dell’ex Jugoslavia sul Tribunale intemazionale per i crimini contro l’umanità! La separa zione delle responsabilità individuali dalle generalizza zioni etniche o politiche e la supremazia del diritto contro l’arbitrio (e quindi la possibile tutela dei deboli contro i forti) è di cruciale importanza. Come può altrimenti rina scere la fiducia in un ordinamento giusto? Quante volte

del l’informazione. Molto potrebbe essere fatto anche tra l’emigrazione ex Jugoslava. * II ruolo della prevenzione del conflitto: ci sono oggi situazioni di pre-guerra, dove l’esplosione violenta del conflitto può essere, forse, ancora evitata (Kosovo, Macedonia, Vojvodina ...), ma dove occorre concen trare grande attenzione, forte presenza internazionale, intensa opera politica e civile. In questi casi si tratta di influenzare l’evoluzione delle cose in un senso o nel l’altro, e nulla dovrebbe

essere troppo complicato o troppo “costoso” per non essere tentato, visto che in ogni caso un conflitto armato comporterebbe costi umani, politici, economici e materiali assai più alti. Sostenere in queste regioni le forze della possibile convivenza e scoraggiare l’esclusivismo etnico, do vrebbe avere oggi un’alta priorità nell’opera di pace. * Perché non organizzare almeno una parte del volonta riato in corpo civile europeo di pace? Esistono oggi decine di,migliaia di volontari della solidarietà con

e diversificatissima esperienza del volontariato europeo per l’ex Jugoslavia, che in quasi tutti i paesi ha sviluppato straordinarie capacità, ini ziative, competenza e generosità. Ma ... Resta purtuttavia un “ma”, ed è quel “ma” da cui prende avvio l’appello di Cannes. Se, infatti, non arriva qualche segnale chiaro che l’aggressione non paga e che a nessuno può essere lecito partire per le proprie conquiste territoria li e conseguenti omogeneizzazioni etniche, allora ogni altro sforzo civile si sgretola

(ed in fondo la NATO è riuscita a contenere contemporaneamente greci e turchi!). Se si vuole promuovere pace in una regione nella quale la precedente casa comune si è dissolta, l’offerta più cre dibile è quella di entrare sotto un tetto comune più ampio e meno condizionato dai rispettivi nemici pre feriti. Ecco perché a tutti i paesi successori dell’ex Jugoslavia bisogna aprire le porte dell’Europa, a con dizione che scelgano la convivenza, al posto dell’e- sclusivismo etnico, lo Stato democratico invece

10
Books
Year:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/211904/211904_62_object_5379712.png
Page 62 of 87
Place: Bozen
Publisher: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Physical description: 88 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Location mark: III 101.253/5
Intern ID: 211904
— R3 — Beilage 25. Atto assunto nella cancelleria comunale di Castello li 23 Maggio 1895. Presenti Avanti i seguenti deputati ^rappresentanti n CBpo0 oxmine Antonio Eungaldier. Segretario comunale Cesare Bigotti. Corradini Battista, Betta Bortolo, Corradini Ermenegildo, Weber Aquilino, Demarchi Fi'ancesco, Mattordes Francesco, Larger Pietro Tisler, Nones Nicolò di Bortolo, Corradini Saverio, Larger Pietro Titall, Nones Nicolo fu Domenico, Girardi Adamo, Betta Giuseppe, Corradini Felice

Don Giovanni Zancanelia — ed in sua sostituzione il Eev. signor Curato di Molina Don Tomaso Dellafior coi seguenti incarichi: a) Di divulgare nella Valle di Fiemme l’opportunità d’una tramvia Lavis-Predazzo e la con venienza di fare in modo, che non venga assunto da speculatori forestieri, che succhiereb bero la valle. b) Di intervenire alla prossima revisione delle due traode Lavis - Predazzo ed Egna - Moena per sostenere collettivamente l’interesse dei comuni mandatari a favore del primo

, Corradini Batta fu Bortolo, Corradini Giorgio, Zancanella Luigi, Bortolotti Giuseppe, Corradini Pietro Portoli, Bortolotti Giorgio Trenta, Eizzoli Isidoro e Corradini Domenico. In base alia currenda emessa dal capocomune di Castello in data odierna No. 800, veniva invitata la sopranominata rappresentanza comunale, onde pertrattare 1' oggetto sotto specificato e pro posto. Alla firma del presente protocollo venne nominato Corradini Pietro e Betta Bortolo. Oggetto. 1. Portato a conoscenza della

rappresentanza il progetto Lavis - Predazzo di un tram a scarta mento normale, la rappresentanza comunale, dopo esauriente esposizione e seria discussione, richiaman dosi al conchiuso già preso ai 14 Gennajo a. e., ad unanimità di voti dichiara e conferma, che il pro getto indicato ridonda senza dubbio di grande vantaggio del comune e dei privati. 3- Sviluppatosi poi una lunga e seria discussione sulle pratiche da farsi, per realizzare il suddetto progetto, si passò alla seguente deliberazione, cioè

di concorrere con 60.000 (sessanta mila) fiorini per P acquisto di azioni di fondazione del tramvia elettrico Lavis - Predazzo, la quale deliberazione venne accettata con 16 voti contro 8, e questi ultimi diedero voto negativo — non già perchè fossero contrari alla proposta, — ma perchè avrebbero preferita una dilazione. Finalmente dietro proposta del capocomune si nominarono a membri del comitato locale i signori Eungaldier Antonio, capocomune, Bizzoli Isidoro, Domenico Corradini ed il professore signor

11
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/242669-1970/242669-1970_32_object_5829305.png
Page 32 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
tenti hanno facoltà di presentare le proprie osservazioni ed oppo sizioni in qualsiasi momento fino all'emanazione del parere defini tivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Le province hanno altresì facoltà di proporre ricorso al tribunale superiore delle acque pubbliche avverso il decreto di concessione e di proroga. I presidenti delle giunte provinciali territorialmente competenti o loro delegati sono invitati a partecipare con voto consultivo alle riunioni del Consiglio superiore

, ì concessionari hanno i’obblìgo di fornire annualmente e gratuita mente aile province di Bolzano e di Trento — per servizi pubblici e categorie di utenti da determinare con legge provinciale — 220 Kwh per ogni Kw di potenza nominale media di concessione, da consegnare alla officina di produzione, o sulla linea di trasporto e distribuzione ad aita tensione coilegata con l’officina stessa, nel punto più conveniente alla provincia. Le province stabiliscono altresì con legge i criteri per la deter minazione del

delì'ENEL, ricavato dal bilancio consuntivo dell’ente stesso. Sulle domande di concessione per grandi derivazioni idroelettriche presentate, nelle province di Trento e di Bolzano, in concorrenza dall’ENEL e dagli enti locali, determinati in base a successiva legge dello Stato, provvede il Ministro dei lavori pubblici di concerto con il Ministro dell’industria, del commercio e dell'artigianato e d'in tesa con la provincia territorialmente interessata». L’articolo 63 dello Statuto speciale è soppresso

istanza del padre o di chi ne fa le veci. Contro il diniego di iscrizione è ammesso ricorso da parte del padre o di ohi ne fa le veci alla autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale di giustizia amministrativa. Per l'amministrazione delia scuola in lingua italiana e per la vigi lanza sulla scuola in lingua tedesca e su quella delie località ladine di cui al secondo comma, il Ministero della pubblica istruzione, sen tito il parere delia giunta provinciale di Bolzano, nomina un sovrin tendente

di finanziamento, il Ministero del l’industria, de! commercio e dell'artigianato assegna alle province di Trento e di Bolzano quote degli stanziamenti annuali iscritti nel bilancio dello Stato per l’attuazione di leggi statali che prevedono

12
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2008
uni.bz.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/494607-200802/494607-200802_36_object_5835896.png
Page 36 of 120
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 113 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: c.Bozen / Universität ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,2
Intern ID: 494607
momento in cui da privata divenne statale (1974), facendone un ateneo regionale. Ma anche all’interno del partito qualcosa si muoveva. Nel corso di una delle prime iniziative della mia attività politica come eletta della Lista Alternativa, organizzai (giugno 1990) un seminario non pubblico su questo tema, cui presero parte intellettuali, studenti, politici, di entrambi i gruppi linguistici e soprattutto di area interetnica e docenti universitari di Trento e Innsbruck. L’obiettivo era

un confronto aperto, che non avrebbe dovuto dare di per sé un risultato in un senso o nell’altro, e neppure necessariamente una proposta, ma che permettesse di far emergere e di scambiare considerazioni che prescindessero dall’impostazione “etnica” o dai pregiudizi di ognuno. In quell’occasione, credo molto fruttuosa per tutti i/ le partecipanti, Gregorio Arena, docente a Trento, estensore in seguito delle leggi sulla trasparenza adottate dai governi di centro sinistra in Italia, espresse in grande sintesi

che nel 1987 aveva provocato gravi danni alla Rai, dove lavoravo. La domanda del professor Arena però era una sfida a impostare la questione in modo del tutto diverso. Il Sudtirolo aveva e ha ancora oggi qualcosa “da dire al mondo”? Ancora oggi sono convinta che la risposta sia sì. Che il Sudtirolo abbia bisogno della sua università e che abbia qualcosa da dire. E che farebbe bene a dire queste cose, curando il suo ateneo per rafforzarlo e non facendolo crescere con troppi rami. Due esempi. L’Alto

Adige è una realtà geopolitica caratterizzata da una forte interazione fra persone e natura. Un fatto che affonda le sue radici nella tradizione, non sempre frutto di scelte libere, ma che ci consegna un territorio in cui il benessere presente e futuro è condizionato dalle risorse naturali, a partire dal paesaggio, ma che nel tempo a venire riguarderà l’acqua come risorsa di sopravvivenza per noi e per i popoli situati “a valle” delle Alpi. Secondo. Il Sudtirolo ha fatto un’esperienza di - difficile

- composizione di un conflitto fra gruppi etnici che condividono la stessa patria locale. Questa esperienza è stata studiata sul piano giuridico, ma molti altri aspetti sono poco conosciuti, come il ruolo della società civile e della

13
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_23_object_5833399.png
Page 23 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
, l’Alpenvorland e la Resistenza nell’Al- penvorland. Successivamente realizzerà una raccolta degli articoli ri guardanti il Lager ed i processi correlati pubblicati sul- VAlto Adige nel periodo 1945—1972. Svolgerà ricerche presso i seguenti archivi: l’Archivio dell’Istituto Luce di Roma, l’Archivio dell’Air Photo Library di Londra, l’Archivio Nazionale di Washin gton, l’Archivio dell’Air Force U.S.A., l’Archivio dell’Im- perial War Museum di Londra, l’Archivio comunale di Trento, l’Archivio del Tribunale

di Bolzano, l’Archivio del Tribunale di Trento, l’Archivio della Prefettura di Bolza no, l’Archivio della Prefettura di Trento. C. von Hartungen svolgerà ricerche presso l’Archivio di Coblenza. C. Romeo svolgerà ricerche presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, l’Archivio dell ’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Milano, Trento e Belluno, oltre ad interviste. L. Steurer svolgerà ricerche presso l’Archivio di Coblenza e l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, oltre

Giorgio Delle Donne .V” ç||f; 'ft. " W : Polizeiliches Durchgangslager Bozen Nel quadro delle iniziative per celebrare i cinquantesimo an niversario della Liberazione dal nazifascismo la Giunta Co munale di Bolzano ha incaricato un gruppo di ricercatori locali di svolgere una ricerca riguardante il Lager di Bolzano. Il progetto di ricerca, che si svolgerà nei prossimi due anni, prevede questa suddivisione del lavoro: G. Delle Donne realizzarà una bibliografia riguardante il Lager di Bolzano

ad interiste. M. Verdorfer svolgerà interviste, ricerche in archivi locali e sulla stampa. C. Villani svolgerà ricerche presso l’Archivio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano e l’Archivio dell’Unione delle Comunità Israelitiche di Ro ma, oltre ad interviste. Per quanto riguarda le ricerche già pubblicate inerenti il Lager di Bolzano, il lavoro più sistematico risulta essere quello di Luciano Happacher intitolato “Il Lager di Bol zano. Con appendice documentaria ”, edito nel 1979

a Trento dal Comitato Provinciale per il trentesimo anniver sario della Resistenza e della Liberazione, di cui il presen te articolo costituisce una sintesi sommaria. Il lavoro di Happacher nasce dalla disponibilità di un do cumento costituente l’elenco numerico degli internati pre-

14
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/242669-1970/242669-1970_11_object_5829284.png
Page 11 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
di mancata intesa, decide il Ministro del l’Interno; .10) riconoscimento dei diplomi di dentisti conseguiti in (115) Germania o in Austria da ex optanti; 11) determinazione di una procedura abbreviata e gra- (116) tuita per il ripristino di nomi di battesimo e dei cognomi nella forma tedesca; 12) aggregazione della Pretura di Egna al Tribunale (117) di Bolzano e dei Comuni di Sonale e di S. Felice alla Pretura di Merano (già parzialmente attuato con D.P.R. 31 dicembre 1963, n. 2105); , 13) facoltà

Indice (HO) ( 111 ) (113) v. Note (114) (115) (116) (117) (118) (119) ( 120 ) 5) delega dallo Stato ai Presidenti delle Giunte provin- (110) cìali a riconoscere enti svolgenti la propria attività nell’ambito provinciale (modifica deH’art. 12 cod. civile); 6) modifica delie circoscrizioni elettorali per le eie- (111) zioni dei Senato, allo scopo di favorire la parte cipazione al Parlamento dei rappresentanti dei gruppi linguistici italiano e tedesco della Provincia di Bolzano, in proporzione

alia consistenza dei gruppi stessi (modifica della legge-27 febbraio 1958, n 64); 7) attribuzione alla Provincia della competenza per (112) la predisposizione del piano provinciale per Io svi luppo economico, nel rispetto dei principi e degli obiettivi essenziali del programma economico na zionale e d'intesa con le Amministrazioni statali e con gli organi della Regione. Eventuali iniziative industriali di enti pubblici a partecipazione statale e di capitale estero avvengono d’intesa tra lo Stato

amministrativi adottati in materia anagra fica. Al Presidente della Giunta provinciale verrebbe inoltre attribuito il diritto di ottenere ispezioni e di partecipare alla loro effettuazione, tanto per quelle richieste quanto per quelle ordinarie, nonché una legittimazione a proporre ricorsi nelle compo nenti sedi in materia anagrafica. A parte le ispe zioni, gli altri poteri del Vice Commissario del Governo in materia di anagrafe saranno esercitati di intesa col Presidente della Giunta Provinciale. In caso

interessate. 5. Delegierung der Befugnis vom Staat an die Präsidenten der Landesausschüsse, Körperschaften anzuerkennen, die ihre Tätigkeit im Rahmen der Provinz ausüben, (Abänderung des Art. 12 Codice Civile.) 6. Abänderung der Wahlkreise für die Senatswahlen, um so die Teilnahme der Vertreter der italienischen und deutschen Sprachgruppe der Provinz Bozen im Parla ment im Verhältnis zur zahlenmäßigen Stärke der Gruppen zu begünstigen. (Abänderung des Gesetzes Nr. 64 vom 27. Februar 1958.) 7. Übertragung

15
Books
Year:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/211904/211904_74_object_5379724.png
Page 74 of 87
Place: Bozen
Publisher: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Physical description: 88 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Location mark: III 101.253/5
Intern ID: 211904
75 Beilage 35. La Sezione di Trento del consiglio provinciale d’Agricoltura in omaggio al principio di appog giare ogni azione tendente a migliorare la viabilità nel territorio da essa rappresentato, deve non sola mente approvare, ma salutare con entusiasmo speciale la progettata congiunzione tramviaria di Lavis con Predazzo, quale fu presentata dal Comitato centrale della città di Trento. Per essa in fatto verrebbe supplito alla attuale deficiente comunicazione costituita dalla strada

laboriosità, sobrietà e patriottismo avrebbero meritato e meritano una sorte migliore. Non sembra però azzardato il ritenere, ohe la causa principale, che riuscì sempre a frustrare ogni tentativo fatto per mutare condizioni sì deplorevoli debba rintracciarsi nella lunghezza del percorso d’una via, ohe avesse collegata con la valle dell’Adige tutta la valle dell’Avisio al punto del suo sbocco. La realizzazione d’un tale collegamento era riservata ad un tempo, in cui la scienza e l’arte avessero trovato

di concorrenza, che per un percorso di circa 25 km con larghezza, pendenze e svolte frequentemente sfavorevolissime, congiunge Lavis con Grumes e riuscirebbe finalmente dotata di una comunicazione corrispondente la vasta plaga compresa fra Grumes e Molina e costituita dai comuni di Granno, Val li oriana, Capriana, Rover-Carbonare, Anterivo e Stramentizzo, la cui popolazione ammontante a 4000 anime si trova condannata a vivere segregata dal consorzio civile, e ciò quantunque tal plaga sia la naturale

tempo trascurata. Dal punto di vista agricolo una via di comunicazione corrispondente non mancherebbe di riuscire di potente impulso a razionali e benefici miglioramenti. Là parte superiore del distretto di Lavis e l’inferiore di quello di Cembra si spingerebbero più alacremente alla coltura intensiva della vite sì lodevolmente spiegata in questi ultimi anni. Tale evoluzione si manifesterebbe anche nei comuni superiori del distretto di Cembra ed in quelli sulla sinistra dell’Avisio pertinenti

a questo distretto ed in parte a quello di divezzano, abitati da oltre 5000 anime. ’ È vero che per questi sarebbe stato preferibile, che la traccia avesse percorso la riva sinistra dell’Avisio, ma opponendovi»! speciali difficoltà, è innegabile, che mediante vie d’accesso alla linea pro gettata ne risentiranno indiscutibili vantaggi. 1 comuni superiori del distretto di Cembra: Segonzauo, Sover, Valda e Grumes e quelli di Cavalese, specialmente Capriana, Valfloriana e Stramentizzo e sopratutto

16
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319184-199503/319184-199503_98_object_5833474.png
Page 98 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
il riconoscimento dei risultati del l’aggressione. 3) Chiediamo che il Tribunale Internazionale per i cri mini contro l’umanità commessi nell’ex Jugoslavia identifichi al più presto gli individui che hanno com messo, ordinato ed incoraggiato crimini di guerra, e che li condanni sulla base dei criteri del diritto internazionalmente riconosciuto. 4) Chiediamo che tutti gli espulsi e rifugiati possano tornare incondizionatamente a casa loro. 5) Di particolare importanza è l’aiuto - sia materiale che in altre forme

la democrazia e la tolleranza, particolarmente nella difesa della legalità e nella promozione dello spirito di una società civile. 10) L'Europa democratica, della convivenza multicultu rale e dell’antifascismo si trova di fronte ad una scelta: o si aiuta il “modello Tuzla” a diventare un esempio per tutte quelle comunità in Bosnia-Her zegovina dove ai cittadini sinora è stato impedito di esprimere la loro innata aspirazione verso una so cietà civica, multi-culturale e tollerante, o si contri buirà - anche

Risoluzione finale della Conferenza internazionale a Tuzla (Bosnìa-Herzegovina) iroi Ci promossa dal t-orum Civico di rnzla e dal Verona forum per la pace e riconciliazione nell'ex Jugoslavia-Tuzla (Hotel Tuzla), 3-5 novembre 1994 con la partecipazione di una sessantina di rappresentanti di istituzioni ed organismi pubblici, di organizzazioni culturali e politiche dì 15 paesi dell’Europa, Nordamerìca e Sudamerica (tra i quali significativi esponenti democratici della Croazia, della Serbia e del

~ ai mezzi di informazione ad orientamento civico, che svolgono un ruolo indi spensabile nella lotta contro l’odio e l’intolleranza. 6) È necessario porre termine all’isolamento teleco municativo della Bosnia-Herzegovina. Un impor tante passo in quella direzione sarebbe il sostegno dato ai progetti concreti che esistono già, al fine di togliere il blocco della telecomunicazione intorno a Tuzla. 7) Chiediamo alle Forze di pretezione delle Nazioni Unite (UNPROFOR) di agire d’ora in poi con deci sione

17
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/242669-1970/242669-1970_34_object_5829307.png
Page 34 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
dell'imposta erariale, riscossa nei rispettivi territori, per l’energia ed ii gas ivi consumati ». Art. 35 L’articolo 62 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito dal seguènte: « Per le concessioni di grande derivazione di acque pubbliche esi stenti nella provincia, accordate o da accordarsi per qualunque scopo, io Stato cede a favore delia provincia i nove decimi del l'importo del canone annuale stabilito a norma di legge

province autonome al rag giungimento delle finalità e all'esercìzio delle funzioni stabilite dalla legge, è devoluta a ciascuna provincia autonoma una quota del gettito dell'imposta generale sull’entrata relativo al territorio re gionale e delle tasse ed imposte sugli affari non indicate nei pre cedenti articoli, al netto delle quote attribuite dalle leggi vigenti alle province e ad altri enti. Nella determinazione di detta quota sarà tenuto conto — in base ai parametri della popolazione e del terri

torio — anche delle spese per gli interventi generali dello Stato disposti nella restante parte dei territorio nazionale negli stessi settori di competenza delle province. La quota sarà stabilita annual mente d’accordo fra il Governo e il presidente della giunta provin ciale ». Art. 68-quater «L’articolo 119, terzo comma, della Costituzione si applica anche alle province autonome di Trento e dì Bolzano », Art. 39 L'articolo 69 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, ap provato con legge

commissione non si raggiunge la maggioranza su una pro posta conclusiva, il presidente del consiglio regionale o di quello provinciale trasmette, entro sette giorni, i! progetto dei bilancio e tutti gli atti e verbali relativi alla discussione svoltasi in consiglio e in commissione, all’autonoma sezione di Bolzano dei tribunale regionale di giustizia amministrativa che, entro trenta giorni, deve decidere con lodo arbitrale la denominazione dei capitoli non ap provati e l’ammontare dei relativi

approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è isti tuito il seguente articolo 54-ter: «Per l'esercizio del diritto elettorale attivo nelle elezioni dei con sigli comunali della provincia di Bolzano si applica la disposizione dì cui all'ultimo comma dell’articolo 19». Art. 30 La denominazione del titolo V dello Statuto speciale per il Trentino- Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: «Demanio e patrimonio della regione

18
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1971/1974)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 16 - 19. 1971 - 1974)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319173-197402/319173-197402_22_object_5831079.png
Page 22 of 28
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/16-19(1971-74)
Intern ID: 319173
Vltti, Via Veneto 19, 38100 Trento. Ma rt i n Schweiggl Io sottoscritto . . . nato : il . . , residente a . . . in Via . . . chiedo di. prestare il servizio civile alternativo a quello militare, come previsto dalia leege la dicembre 1.972, n. 772. Dichiaro non soio di essere contrarie!, in litica, di principio e per imprescindibili motivi di coscienza, all'uso personale delle armi, in ogni circostanza, ma ancor più a! ioro uso organizzato, istituzionalizzato, coiìettivo e legale, ir! qualsiasi

conflitto, civile o internazionale e con qualsiasi occasione o pretesto, che si Ghiaini. Impero o Repubblica, difesa o conquista. .La violenza delie istituzioni mi appare più grave di quella delle persone, die pure condanno, quella degli eserciti, di tutte la piti .inaccettabile, perché estrema e .irreparabile nella sua destinazione, antidemocratica e incivile più di ogni altra pel la sua struttura. Dichiaro inoltre che la mia concezione generale delia vita, che i miei convincimenti religiosi

civile non potrà essere utilizzato a fini di lucro, sostitu tivo del lavoro disponibile secondo gli elenchi apprestati presso gli uffici regionali e pro vinciali del lavoro c della massima occupazione; sostinfiivo del lavoro di coloro che sbatto esercitando il diritto di sciopero; consistente in aUiviià elle abbiano relazione con la preparazione bellica. Dichiaro inoltre di non essere titolare di licenze o autorizzazioni relative alle armi indi cate, rispettivamente, negli articoli 28 e 30 del testo

al di fuori della coscienza, nelle sue dimensioni moraii, filosofiche, religiose. Chiedo dunque, in conformi Là alia costituzione, alla Convenzione Europea dei. Diritti delL'uoino, alla legge, di svolgere un servizio civile alternativo a quello militare dichia randomi obiettore di coscienza e. professando con forza il carattere pienamente politico delia mia obiezione, proprio per le necessarie, indubitabili premesse, implicazioni e con seguenze morali che ciò comporla e prova. Dichiaro che il mio servizio

unico della legge di. pubblica sicurez za e di non essere stato condannato per detenzione o porto abusivo di anni. Intendo prestare servizio civile presso . . „ (indicare, se possibile, il settore o meglio bis Muto o comunità).

19
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
-1997
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, 3/4)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/331947-199703/331947-199703_15_object_5834246.png
Page 15 of 114
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 112 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40(1997), 3/4
Intern ID: 331947
1994 - chiamiamo la popolazione all' autodifesa, perché quando si è attaccati l'autodifesa è un diritto e un dovere. Al contempo le as sociazioni della società civile cercano di aiutare le famiglie vittime del terrorismo e soprattutto i bambini, perché i bambini sono delle vittime molto speciali. Quanto alle donne vittime del terrorismo, ci sono solo le associazione delle donne che cercano di aiutarle. Vi cito un esempio recen tissimo: lo scorso venerdì, il 17 ottobre, si è tenuto un importante

annunciava la tregua a partire dal 10 ottobre: un evento storico, qualcosa di impossibile fino al 28 settembre scor so. Dunque l'esercito ha ottenuto uffi cialmente la tregua dell'Ais il 28 set tembre, una settimana dopo ha otte nuto la tregua della Lida e la settimana ancora successiva, due giorni fa (il 17 ottobre, Ndr), la tregua del Fida, il gruppo specializzato nell'assassìnio di giornalisti, di intellettuali, di personalità politiche. Seconda cosa: parallelamen te a questo, i militari

hanno occupato i luoghi dei massacri del Già. L'esercito ha occupato il terreno e qualcosa di storico dall'indipendenza si è prodotto in Algeria: un generale ha convocato i giornalisti e ha parlato con*loro. Ogni tre quattro giorni li convoca e mostra loro le operazioni, se vogliono andare sul terreno delle operazioni li conduce, eoe.: cosi, dal 28 settembre, noi algerini ogni tre quattro giorni apriamo il gior nale per leggere il feuilleton del gene rale Foudil (é anche la prima volta che conoscia

- mo, ufficialmente, il nome di un generale) e leggiamo: "ecco, oggi l’esercito ha sminato 20 chilometri quadrati di territorio, oggi l'esercito ha fatto questo e quello..." E ci passano anche le operazioni in diretta televisiva: quello che trovano, le interviste dei terroristi catturati vivi, le testimonianze delle donne terroriste - perché ora sap piamo che ci sono delle donne terrori ste... E 1 la prima volta nella nostra vita che questo succede. E noi civili, noi democratici? Dal 1994 - ripeto ed insisto: dal

colloquio ad Algeri, organizzato dalla moglie di un grande professore di pediatria assas sinato dal Fida, la signora Belkhenchir. Tema del colloquio, cui hanno parte cipato specialisti, genitori, bambini, era come farsi carico dei bambini: sia i bambini vittime del terrorismo, ossia che hanno perso la famiglia e/o che hanno essi stesso subito violenze e soprusi, sia i bambini degli stessi terroristi. Per cominciare a riflettere, perché non si sa come fare affinché questi bambini possano continuare

20
Books
Category:
History , Law, Politics
Year:
2009
Skolast.Widerstand. (Der fahrende Skolast ; 2009, 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/519964-200902/519964-200902_66_object_5836122.png
Page 66 of 136
Author: Südtiroler Hochschülerschaft
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 133 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Nationalsozialismus ; s.Widerstand ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Faschismus ; s.Widerstand ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),2
Intern ID: 519964
note: 1 Relazione al CLNAI di Milano, ISMLI, Clnai, Cvl veneto, b.7, f.5. L’intera relazione è pubblicata in: Piero Agostini/Carlo Romeo, Trentino e Alto Adige province del Reich, Trento 2002, pp. 265-6. 2 Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri, Affari politici 1946- 1950, Italia-Alto Adige, Conferenza di pace, busta 254, fase. Memorie e appunti vari, “Memoriale sull’Alto Adige” (anonimo) 3 Ibidem, Testo tedesco del volantino. 4 Ibidem, Promemoria del Generale Delegato presso

su «Erneuerung», la versione tedesca del settimanale «Rinnovamento», organo del PCI locale. 12 Cfr. «Alto Adige», 2.6.1946 e «Dolomiten», 3.6.1946. 13 «Corriere delle Dolomiti», 6.10.1946. 14 Sulla figura di Karl Gufler e sulle vicende alla base dei processi mi permetto di rinviare al mio romanzo documentario Sulle tracce di Karl Gufler il bandito (Bolzano 1993), uscito in edizione tedesca nel 2005 (Flucht ohne Ausweg. Auf den Spuren des Banditen Karl Gufler). 15 Corte di Assise di Bolzano sezione penale

, Sentenza contra Pixner Francesco, Pircher Giovanni (e altri), 5 gennaio 1952, p. 14. 16 Regio Decreto 5 aprile 1944, n. 96, prorogato dal Decreto 8 giugno 1945, n. 455. 17 Corte di Assise di Appello di Trento, Sezione penale, Sentenza contro Pixner Francesco, Pircher Giovanni Kneissl Mainardo (e altri), 26 febbraio 1954, fogli 7-8. 18 L’avvocato Giambattista Lazagna (Genova 1923-2003) fu vicecomandante della Divisione partigiana Garibaldi «Pinan-Cichero» attiva sull’Appennino ligure; fu decorato con

la Commissione Confini del Ministero Affari Esteri Luigi Chatrian, 25.11.1944. 5 II documento fu prodotto da Egarter come allegato al processo del 1951 (vedi in seguito). È stato pubblicato più volte, tra gli altri da Leopold Steurer in: Südtirol 1939- 45: Option, Umsiedlung, Widerstand, num. monografico di «Föhn» 6/7,1980 (ristampato anastaticamente dalla rivista «Sturzflüge» nel 1989). Cfr. anche P. Agostini, C. Romeo (2002), op. cit., p. 282. 6 Sul «Wehrverband Patria» e sul suo fondatore Wilhem Bruckner

21