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Books
Category:
History
Year:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Page 10 of 13
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Trento
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 9 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/21
Intern ID: 165299
. Aveva nominato a suo procuratore in Rovereto don Saverio Trenner, il quale in data 7 agosto 1811, a rogiti Francesco Baldessarini ( J ), vendeva per l'importo di lire 8461, a Carlo Maria fu Agostino Tacchi la casa Orefici in piazza Pretoria in Rovereto, e in data 30 ottobre 1815 per fiorini 250 a Francesco Masotti il proprio palco in teatro. Nel 1815 era consigliere del tribunale d’Appello di Venezia; di là passò poi a Trieste e Klagenfurt e nel 1824 fu nominato vicepre sidente del tribunale

d’Appello di Milano, poi presidente del tri bunale di Trieste, presidente del tribunale d’Appello di Venezia e col titolo di Eccellenza, con decreto 5 agosto 1841, fu nominato primo vice presidente del supremo tribunale di giustizia dirigente il senato lombardo-veneto con sede in Verona. Nel 1834 fu inscritto tra i soci della Accademia degli Agiati in Rovereto (-). L’imperatore Ferdinando 1 con diploma 26 marzo 1839 volle premiare l’illustre giureconsulto concedendogli la ba ronia dell’impero con

commenda dell’ordine di Leopoldo. Morì a Venezia il giorno 16 settembre 1854, Aveva sposato Maria Anna de Althammer, dalla quale ebbe una figlia Margherita ma ritata ed un conte Foscolo e un figlio Giuseppe, nato a Lavis nel (') Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. F) Memorie dell’Accademia degli Agiati M. 720 col nome erroneo di Fer mando e la data falsa di nascita 1772.

Francesco Innocente, unico figlio di Gio Ferdinando, attese agli studi legali e raggiunse le piu alte cariche ed arrivò ai più alti onori. Nato il giorno 28 dicembre 1771, si dottorò in ambo le leggi e fu nel 1797 nominato vicario della giurisdizione del castello di Nomi per Teresa contessa Gonzales de Riviera e Elena baronessa Monteuffel, condomine di quella giurisdizione. Fu poi giudice a Lavis, segretario a Bissingen, e nel 1811 fu nominato consigliere del tribunale di commercio in Vienna

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Category:
History
Year:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Page 7 of 13
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Trento
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 9 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/21
Intern ID: 165299
, fu eseguito l'inventario di tutti i suoi possedimenti.,. Di Benvenuto, un altro figlio di Francesco, morto nel 1643, nell'archivio notarile non esiste che un documento in data 6 luglio ( 5 ) Archivio notarile dì Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 2 ) Biblioteca civica di Rovereto, documenti per la storia della Vallagarina (copia). ( 3 - 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

Ferdinando, un altro figlio di Francesco, nato a Rovereto il giorno 17 aprile 1607, si avviò al sacerdozio dopo aver assolto gli studi nel collegio germanico di Roma. In data 5 febbraio 1640 fu nominato canonico della beata Vergine ad Nives di Salisburgo, occupò la carica di amministratore del vescovato di Gurg (insieme col fratello Bortolarneo) prima per l’arciduca Sigismondo poi per l’arciduca Francesco, fu consigliere del concistoro della metropoli di Salisburgo e beneficiato di San Girolamo

. Testò una prima volta a Rovereto in data 11 ottobre 1660, a rogiti Antonio Ma- linverno ( ] ), lasciando erede il nipote dottor Giovanni, una seconda in data 9 luglio 1668, a rogiti Turner di Salisburgo ( 2 ), legando la maggior parte dei suoi possedimenti alla città di Rovereto, perchè fosse istituita una scuola pubblica con cinque maestri, sacerdoti secolari, e con cinque classi per l’insegnamento graduale dei ru dimenti e della grammatica. Patrono del ginnasio (secondo l’istruzione) doveva essere

l’eredità e nel 1672 diede prin cipio all’istruzione ginnasiale. Da poco tempo l’onorevole Consiglio municipale di Rovereto, per eternare la memoria di questo benemerito cittadino e figlio, battezzò col suo nome una via della città. Il giorno 18 dicembre 1669, a rogiti Pietro Malinverno ( :! ), fu fatto l’inventario degli oggetti di proprietà di Ferdinando, che si trovavano depositati al monte di Pietà, beni lasciati alla comu nità di Rovereto, e in data 9 giugno 1690( 4 ), a rogiti dello stesso notaio

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Category:
History
Year:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Page 9 of 13
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Trento
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 9 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/21
Intern ID: 165299
la carica di provveditore della città negli anni 1746, 49, 53, 56, 57, 61, 64, 67, 70, 73, 76 e 79, di vicepodestà nel 1771. Egli testò in data 30 gennaio 1784, a ro giti Giuseppe Bettini ( cs ) ; il giorno dopo morì seguito a breve distanza dalia moglie Giovanna, figlia di Girolamo Savioli. ( l - 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. P) Archivio notarile di Rovereto, archivio bavaro N. 431. Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

nel 1690, ond’è che i figli passarono sotto la tutela di don Dio nisio Saibante. Erano: Margherita, che sotto il nome di suor Ce cilia Angelica si fece nel 1696 monaca nel monastero di San Carlo in Rovereto, fu due volte eletta badessa (1718 e 1727) e per molti anni funse da registratrice delle grazie ottenute per l'intercessione della venerabile Giovanna Maria Della Croce; Cecilia Teresa che sposò Ambrosio figlio di Nicolò Resmini; Francesco Antonio e Gio Ferdinando. Quest’ultimo si avviò alla

po destà di Riva nel 1729, vicepodestà di Rovereto nel 1731, e nello stesso anno capitano di giustizia del castello'di Brentonico e com missario generale dei Quattro Vicariati. Morì nel 1743. Da Dome nica, figlia di Bortolameo Piomarta, carta di dote iti data 25 set tembre 1719, a rogiti Gio Francesco Turbiti, aveva avuto alcuni figli: Cecilia Teresa, che sposò un Ballista di Brentonico; Giovanna Maria, che col nome di Suor Maria Luigia entrò nel monastero della visitazione di Santa Maria in Rovereto

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Category:
History
Year:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Page 4 of 13
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Trento
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 9 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/21
Intern ID: 165299
( J0 ), a rogiti del suddetto notaio, a favore della sorella Veronica, ve dova Savioli, per cui è da ritenersi, che i figli di Bortolameo siano nati dal primo matrimonio. {*-■) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. PÌ Arch. municip. di Rovereto. Processo Del Bene, pag. 684. p.ioj Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. 2. — „Tridentum*

La terza famiglia Orefici, che soggiornò per tre secoli nella nostra città e che diede molti uomini illustri alle scienze e alla giuris prudenza, discende da Volargne nel veronese. Il primo di questa famiglia, citato nei nostri documenti, si chiama Francesco Aurifex qm Domenico di Volargne veronese, esercitava in Rovereto l’arte dell’orefice e in data 16 agosto 1559 fu inscritto nella cittadinanza roveretana. Aveva sposato Elena, figlia di Cristoforo Roi, carta di dote in data 14 agosto 1549

, ( 7 ) ad un suo testamento in data dello stesso giorno e dello stesso notaio, che manca però nei rogiti. 11 giorno 16 novembre 1564 Bortolameo depose come testi monio nel castello di Rovereto nel noto processo per alto tradi mento a favore di Matteo Del Bene ( 8 ). S’era sposato in primi voti con Barbara di sconosciuto casato, in secondi con Anna figlia di Nicolò Lindegg, vedova di Marco Antonio Porta, carta di dote in data 5 gennaio 1577, a rogiti Giuseppe Resmini ( 9 ). Questa testò il giorno 17 marzo 1590

4
Books
Category:
History
Year:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Page 3 of 13
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Trento
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 9 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/21
Intern ID: 165299
dei suoi beni in data 26 aprile 1576, a rogiti dello stesso notaio. Una Teodora Orefici, figlia di Gerolamo nobile vicen tino, aveva sposato Girolamo, figlio di Sigismondo conte d’Arco, come da carta dotale 5 luglio 1558, a rogiti Benvenuto Benvenuti ( J ). Anche di questa famiglia non trovai più diffuse notizie. LANOESWBUÒTHEK „DR.FR.TÉSSMÀNN” • B p Z E N Lfd. Nr.: Li_ Slg.: Jl 2À P- 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

FAMIGLIE NOBILI TRENTINE XXI. LA FAMIGLIA OREFICI DI ROVERETO QUINTILIO PERINI Fra le famiglie nobili della nostra città che lasciarono impe ritura e grata memoria di sè va annoverata la famiglia Orefici, fondatrice del nostro ginnasio. Tre erano le famiglie Orefici, distinte tra loro l’una dall’altra, che presero stabile dimora in Rovereto al principio del secolo XVI. Una era discendente da lacobo Orefici, che aveva spo sato Maddalena, figlia di Matteo Bazeghini e lasciava morendo dopo

, figlia del conte Antonio d’Arco, carta di dote in data 30 agosto 1526, a ro giti Gio Jacobo Cobelli ('-), e che rimasta vedova passava a seconde nozze col barone Simone qm Daniele Sporo e Valer; essa testò in data 6 aprile 1576, a rogiti Giuseppe Rosmini ( H ) a favore della figlia del primo Ietto, Cecilia, e dei figli del secondo, Ginevra maritata Wolkenstein, Paolo, Bianca maritata Sbandellati, Francesco e Andrea. Barbara mori a Rovereto in casa della figlia Bianca in piazza San Marco, inventario

7
Books
Year:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Page 268 of 283
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 280 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 58.564
Intern ID: 350296
Ei visse sino a 3,5 anni, e morì'in Bologna -presso la cara sua famiglia a dì 20 Giugno 1SB0. Pag. 198 lin. 4 (Rovereto, 1882). Si aggiunga: — Suo- amico e eòllega di professione è Giambattista ■ Debiasi di Ala trentina. Nacque il 16 Agosto 1838 e fatti i corsi ginnasiali in patria ed a Rovereto, si recò ad Innsbruck ed a Vienna, dove pose termine agli studi legali, e ne prese la laurea. Esercita l’avvo catura nella sua città natale, ed è tutto vita per ciò che riguarda il pubblico bene

del Trentino, osservazioni (Rovereto, 1883), oltre i molti Articoli di argomento legale e di cri tica letteraria dati nei patri Giornali, e segnata- mente nel Raccoglitore di Rovereto. „ 15 (Savona 1882 e 1883); Si aggiunga: — E di simili scritti ne diede parecchi il Cav. D.r Enrico Dalla Rosa di Tergine, egregio uomo, ottimo cittadino e magistrato integerrimo e dotto. Nacque l'anno 1832, ed è F attuale Procuratore del Re presso il R. Tri bunale di Modena. Di lui mi è noto il libro intito lato

: Rendimento di conto dell' amministrazione della Giustiziti nel circondario del' R. Tribunale civile e correzionale di. Tassano, relazione (Bussano, 1874).. Era allora Sostituto-Procuratore, e già preconizzato a fare una bella carriera nelle arringhe del Foro. „ 13 (Stresa, T857). Si aggiunga: E della stessa famiglia dei Puecher-Passavalli, e fratello degli egregi uo 203

8
Books
Year:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Page 196 of 283
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 280 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 58.564
Intern ID: 350296
Scrittori ed Artisti magistrati che abbia l’Italia, robusto pensatore e scrittore elegante versato in ogni genere di letteratura. Nacque in Nago li 19 Marzo del 1804 da Lorenz’ Antonio e Giuseppina degli Schuldhaus di Lavis ; ebbe la sua prima educazione in Trento, dove suo padre figurava quale Capo-Sezione nella Prefettura dell’Alto Adige durante il primo Régno d’Italia. Ad Innsbruck studiò la legge, e nel 1826 fu praticante di concetto nei Giudizio di Rovereto e Castole orno. Nel 1831

fu nominato attuario nel Giudizio di Mez zolombardo, e nell' anno successivo venne trasferito nella stessa qualità alla Pretura urbana di Belluno. Nel 1835 fu mandato Pretore a Moggio nel Friuli, e poi tolto di là, fu promosso al grado di Consigliere (gennaio 1838) nel Tribunale provinciale e Consolato marittimo di Rovìgno nell’ Istria ; indi fu traslocato (1841) al Tribunale provinciale di Trieste, e vi rimase anche dal gennajo del 1850, come Consigliere d’ Appello nella nuova Corte ivi istituita

. Introdotta in Austria la giurìa per le cause penali, fu nominato Presidente d’ Assise, prima pel Circolo dell’ Istria e poi per quello di Gorizia; ma abrogata la Costituzione, venne mandato in Dalmazia, e solo nel 1856 fu levato di là e trasferito al Tribunale d’Appello di Milano. Nel nuovo officio ebbe l’incarico (1857) della relazione d'un progetto di legge per l’ordinamento dell'Avvocatura, e sullo scorcio del 1858 fu eletto relatore per la compilazione del nuovo Codice di procedura civile, opera

9
Books
Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 144 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
™ ' ^portare pure la nostra esula innanzi al tribunale del " b l 1 c .°.> Jnnanzi al tribunale d’ogni uomo, il quale Biiìd ^u à il buon senso della natura, quella prima & a, che non inganna alcuno giammai, allorché ascoi*. 1 le lue voci. Egli ignora la scienza delle leggi, ma non ignora già i dettami della giuftizia, di cui ne ha il ln rnedefimo, nè quella legge immutabile ed- eterna, che chiamali tetta ragione, e cITè' ^scritta nel no* v flro cuore per mano del Supremo Autor delle cofe» . Supponghiamo

14
Books
Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 181 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
28 nuovo giudizio , Le Parti Fefti e Valentini oppofero dunque contro il Mandato fine ctaufula impetrato dalla Parte Mar zar. i 1 ’ eccezioni appunto fubreptioms , & obrcp « twnis , ed un nuovo giudizio quindi ebbe luogo tra le Fard. In questo fecondo giudizio fu portata li 26 Apri le 1787 dal prefato Supremo Tribunale una fentenza chiamata paritaria , colla quale furono giudicate irrele- levanti, e rigettate I 5 eccezioni opposte dalle Parti Fefti c Va] enti ni, e fu ordinata Y efecuzione del

concernente il poste sto . La verità di tutto ciò che abbiamo detto, appari, sce lucidamente da tutti gli atti della cauta feguiti innan zi al prefato Supremo Dicastero, che ora trovanti intera mente presto quefto Regio Tribunale.; Dopo che-dun que lo Scrittore avversario ha tentato, di sconvolgere in à mà Tede \ ^ Th 1 ^ 1 ' 6 T VCrÌlà C ° Ìk PÌÙ à- ' :x I tede, e nondimeno egli osa attribuire a noi c dice a Comico Romano mila psrfam d’ un Imbf h , gtio.

15
Books
Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 14 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
Marzani confessan do innanzi al Tribunale Imperiale la convenzione, che tra lui, ed il Teftatore era fegtiita, nella narrazione del fatto, che egli fa al prefato Supremo Tribunale, rac conta bensì, che il Telia ture ha voluto trasmettere tutti i Tuoi beni al giovine Lorenzo Marzani ; ma egli ciò racconta , perchè così appariva dalla cedola , che il De funto aveva lasciata. Egli narra inoltre, che il Teftato- re non volle, che quefta fua volontà, qualunque ne fof- fe la cagione, divenisse palese

16
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Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 140 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Tartarotti, ( t ) trovasi la terra ili Rovereto nomi nata in documenti del 1154 (2 ). giusta la cui autorità verrebbe la sua origine ad essere di qual che anno anteriore alla supposta dal Sansovino. Clemente Baroni che deli’ antichità di Rovereto ebbe pure a parlare, (3) recò in mezo altri docu menti dell’esistenza di questo luogo, parte del XUf parte del XIV secolo, il più antico de’ quali risale all’anno 1270. Riporta il Baroni 1 un’antica tradizione più plausibile della riferita dal Sanso

vino, ed è aver Guglielmo di Castel bare o inco minciato a dare a Rovereto forma di terra forte, averla cinta di mura, e munita di castello, che in documenti della prima metà del secolo qu.utodeei- mo chiamasi castel nuovo: prima di questo rifaci mento-, di’essa dee ai Castel bare hi, era il luogo di Rovereto un’attinenza del castel di Liciana, foro di mercati, e residenza d’un gastuldione castro- barcense: solo entro il 1430 cominciò a chiamarsi borgata. Rapporto alla etimologia del suo nome pare

abbia a dedursi piuttosto dalle piante che an ticamente devono averla ricinta, od esser cresciute in sua propinquità, che non dall’appellazione dei due fiamminghi di cui s’accennò. Poco dopo la morte di Alberto segui a pace fra il pontefice ed il Barbarossa, e Salamoile, prima dia cono della chiesa trentina, poi vescovo e principe ( « ) iVkm. antick di Rovereto, pag. xB, {■>.) Muratori Anlich. Estens. ed Ital. pag. 3 /j.i, (3} Idea della St. di Tal Lagarina pag. 2 Ò 9 .

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