¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
, fu eseguito l'inventario di tutti i suoi possedimenti.,. Di Benvenuto, un altro figlio di Francesco, morto nel 1643, nell'archivio notarile non esiste che un documento in data 6 luglio ( 5 ) Archivio notarile dì Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 2 ) Biblioteca civica di Rovereto, documenti per la storia della Vallagarina (copia). ( 3 - 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.
Ferdinando, un altro figlio di Francesco, nato a Rovereto il giorno 17 aprile 1607, si avviò al sacerdozio dopo aver assolto gli studi nel collegio germanico di Roma. In data 5 febbraio 1640 fu nominato canonico della beata Vergine ad Nives di Salisburgo, occupò la carica di amministratore del vescovato di Gurg (insieme col fratello Bortolarneo) prima per l’arciduca Sigismondo poi per l’arciduca Francesco, fu consigliere del concistoro della metropoli di Salisburgo e beneficiato di San Girolamo
. Testò una prima volta a Rovereto in data 11 ottobre 1660, a rogiti Antonio Ma- linverno ( ] ), lasciando erede il nipote dottor Giovanni, una seconda in data 9 luglio 1668, a rogiti Turner di Salisburgo ( 2 ), legando la maggior parte dei suoi possedimenti alla città di Rovereto, perchè fosse istituita una scuola pubblica con cinque maestri, sacerdoti secolari, e con cinque classi per l’insegnamento graduale dei ru dimenti e della grammatica. Patrono del ginnasio (secondo l’istruzione) doveva essere
l’eredità e nel 1672 diede prin cipio all’istruzione ginnasiale. Da poco tempo l’onorevole Consiglio municipale di Rovereto, per eternare la memoria di questo benemerito cittadino e figlio, battezzò col suo nome una via della città. Il giorno 18 dicembre 1669, a rogiti Pietro Malinverno ( :! ), fu fatto l’inventario degli oggetti di proprietà di Ferdinando, che si trovavano depositati al monte di Pietà, beni lasciati alla comu nità di Rovereto, e in data 9 giugno 1690( 4 ), a rogiti dello stesso notaio