Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Author:
Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place:
Laives
Publisher:
Cassa Rurale
Physical description:
476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language:
Italienisch
Notations:
Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading:
g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark:
II 156.177
Intern ID:
142349
Le vecchie vie di comunicazione La strada del Brennero La strada romana, chiamata Via Claudia Augusta perche fatta costruire verso il 46 dopo Cristo dall’imperatore Claudio, da Trento passava per Egna/Neumarkt, Ora/Auer, Caldaro/Kaltern, Ep- pan/Appiano, Nals/Nalles, Lana, Marling/Marlen- go per poi percorrere la Val Venosta. Si suppone perö che esistesse anche una strada secondaria che da Ora, passando per Bronzolo/Branzoll e Leifers/Laives, portava a Bolzano/Bozen, perche i paesi esistevano
, esistono an- cora le rovine di una robusta torre di guardia e nei pressi tracce di un’antica strada. Il tracciato successivo e incerto; Georg Innerebner suppone che la via salisse sul declivio fino alLaltura ove sorse poi il castello Haselburg e, superando il colle del Virgolo, scendesse sull’Isarco a Kampill. Verso il 220 l'imperatore Settimio Severo fe- ce costruire la strada militare del Brennero lungo la gola dell’Isarco e quindi fu certamente rifatto a regola d’arte anche il tratto Ora-Laives
-Bolza- no; considerando la concezione romana delle strade, si presume che evitasse la ripida salita al Virgolo. 2 Ad Ora c’era clunque un bivio; bisognerebbe compiere indagini sulla «vecchia strada maestra» che fino al 1560 da Gmund proseguiva in rettili- neo verso l’attuale stazione di Ora e Bronzolo at- traversando il fondovalle; appena in seguito si spostö la strada ai piedi del monte, allungando il tratto di circa un terzo. 3 La deviazione suscitö il malumore dei commercianti in transito
. Il vecchio percorso era infestato «costantemente da rischiose pozze d’acqua»; essendo perö il tragitto piü breve e diretto fra Gmund e Bronzolo, risponderebbe alla prassi dei Romani che, co- struenclo le strade, di solito tracciavano fra due punti la linea piü corta. Ammettendo lo stesso criterio anche piü a nord, sembra piü probabile per la strada romana il tracciato attuale, piuttosto che un’erta salita al castello Haselburg; inoltre al margine del conoi- de di Sissa il terreno e molto paludoso fino
a tut- toggi. A favore del tracciato in piano parla anche la gigantesca figura di san Cristoforo sulla chiesa di san Giacomo, eseguita a fresco nel 1495 sulla parete ovest visibile dal fondovalle; i pellegrini, i viandanti, i carrettieri volevano vedere l'immagi- ne del loro patrono. Nel medioevo la strada del Brennero diven- ne importante anche per gli imperatori germani- ci diretti a Roma per Lincoronazione papale, co- minciando da Ottone I nel 956, e per i numerosi pellegrini che dal nord