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Schlern
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Page 33 of 116
Date: 01.02.2004
Physical description: 116
tri ste, afflitto, vedendo che il Demonio impedi- sce li miei santi disegni; et non tutti Canoni ci sono contrarii, ma alcuni, che fanno poi il nome di Capitolo“, wo doch die Kapuzi ner als „veri imitatori del Santissimo Fran cesco, loro fundatore“ von so großem Nutzen in der Welt sind „con la loro vita santa“A Den Domdekan von Trient und Domherrn von Brixen Aliprando oder Hillebrand v. Madruzzo 65 als einen der abwesenden Domherren ersuchte der Fürstbischof am 28. Mai 1602, dem Vorhaben

„difabricare qui in Bressanone un monasterio a ‘ Reverendi Padri Capuci ni, al che fare, era necessario l’havere la Chiesiola di Santa Catherina qui in Run- catto come luogo per tal’effetto commodo“ und dem diesbezüglichen Breve zuzu stimmen. 66 Am 30. Mai 1602 bat der Fürstbi schof den Agenten Fabritio Decio, er solle den Kardinal Paravicino darüber informieren, „che il mio Capitolo non ha voluto consentire per adesso al Breve di Sua Santitä di eriger il Convento per li Reverendi Padri Cappuccini

“, sie würden dem Papst schreiben, „che essi pensano il contrario, et perciö non hanno consentito, ma se pur Sua Santitä vorrä, che sia eretto, che finalmente obediranno“. Der Kardinal Paravicino solle beim Papst insistieren, dass er „commettei alli Canonici, che consentino a talopera santa, che senz’altro obediranno, et sarö poi consolato, altrimente dovendo essi otteneP il loro cattivo intento contra di me, io sareo tutto confuso, ne‘potrei maipiü con honor mio far cosa buona nel mio Vescova- do, et lascierei andar

le raccomando di nuo- vo con ogn’affetto, poiche quello cipreme as- saissimo “A Fabritio Decio schrieb auch am 8. Juni 1602 an den Fürstbischof Chris toph Andreas v. Spaur nach Straßburg/ Gurk, „me dispiace molto, che li Signori Ca nonici vogliano differire un ’opera si santa et molto utile per salute delle anime de tutti quelli popoli, sP della cittä, come ancho de tutti li convicini, io non mancaro de consul- tare questo negotio co ‘ il Signor Cardinale Paravicino et gli darrö aviso; in tanto quella

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Schlern
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Page 30 of 116
Date: 01.02.2004
Physical description: 116
er ersucht, „che avendo essi appresso ilmo- nastero delle monache di Bressanone una chiesicciola dedicata a Santa Catherina con un ’horticello et casa, dove hora non e adope- rata, volessero dar‘ il loro consenso, che il be- neficiato di quella cappella fasse transferito a un altra cappella di Santa Catherina nel duomo Weiters berichtete er dem Nun tius über die ablehnende Haltung des Domkapitels und die verschiedenen, aber erfolglosen Bemühungen, das Ka pitel doch noch umzustimmen

Canonici di Bres- senone, st per non poter’ ottenere questo mio santo intento com’ancora, perch'e non voglio- no dar la loro risposta in scrittura“. Im nächsten Brief an den Nuntius vom 8. September 1601 drückte er wieder den Wunsch aus, „dipoter con il Venerabile Ca- pitolo in cosi santa mia intentione potergli mostrare l’authoritä mia circa l’introdurre de‘Reverendi Padri Cappucini“P Hieronymus de Portia, Bischof von Adria, 35 antwortete am 12. September 1601 aus Graz dem Fürstbischof Chris toph

Andreas v. Spaur auf dessen Schreiben vom 31. August 1601 „inpro- posito della renitenza, che fa il Capitolo di Bressenone nell’erigere il Monas terio a’ Pad ri Cappuccini“. Er war auch durchaus der Meinung, „potrebbe ella applicare alla fabrica del designato Monasterio la Casa et Chiesa di Santa Catherina “P Hieronymus de Portia, Bischof von Adria, kannte Brixen, denn als Legat des Papstes Klemens VIII. 37 durch das „Ober-Teutschlandt“ war er am 13. Fe bruar 1601 in Brixen, wo er das Frau enkloster

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Page 34 of 116
Date: 01.02.2004
Physical description: 116
poträ con bei modo persuadere alli Signori Canonici, che non vogliano retardare questa santa Opera, acciö appresso il mondo non vengano biasimati et dal Signore Dio final mente castigati“. 70 Der Fürstbischof antwortete am 22. Juni 1602 dem Agenten, er habe beim Domkapitel versucht, „per causa de' Capucini non una volta, ma piü etpiü volte tutto quello che sapevo et potevo et con ogni bei modo“ eine Einwilligung zu errei chen, „ma il tutto non hagiovato, ne giova niente, a talche me ne staro

de Padri Capuccini, starb aspettando detta lettera perfiare instan tia appresso a detto Padre, accio se eseguisca la mente de Vostra Signoria lllustrissima in un ‘ opera si santa et molto utile in quelle par- ti“. 75 Der Fürstbischof mahnte am 1. Juli 1602 aus Straßburg/Gurk das Domkapi tel in Brixen, er erwarte dessen verspro chene Antwort auf das Breve vom 2. April 1602. 76 Das Domkapitel teilte ihm darauf mit, es hätte „nit unnderlas- sen, Ihrer Heylligkheit die Dijficulteten, so ge dachter Fratrum

ri- solutissimo di non cessar mai, sin che non ve- do lo desiato fine di questa si santa opera, la quäle, benche nelli principii patisce qualche difficoltade, non dimeno sarä infallibilmente favorita dal Nostro Signore Christo et suo Vicario “ 78 Am 6. Juli 1602 meldete der Agent Fabritio Decio aus Rom an den Fürstbi schof nach Straßburg/Gurk, „ho parlato di novo al Signor Cardinale Paravicino cir ca al negotio di Padri Capuccini et dettoli, CM 4^ o>

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