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Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 82 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
. Selbstbehauptung lehrte Vater Scholl seine Kinder: „Al len Gewalten zum Trotz sich erhalten!“ Selbst die Hin richtung kann Sophie nicht brechen. „Sie richtete aufrecht und ohne mit der Wimper zu zucken noch ihre letzten Grüße an den ihr unmittelbar folgenden innigst geliebten Bruder aus.“ (Pfarrer Alt) Sophie Scholl wird heute als Außerordentliche, schwer Verstehbare, aber bewunderte und geliebte Frau in der Weißen Rose-Gruppe gesehen. Jungen Frauen ist sie Vor gängerin zu wirklicher Unabhängigkeit

, zu personaler Autonomie. Sophie Scholl könnte auf ihre Weise für Deutsche sein, was Jeanne d’Arc für die Franzosen ist: Märtyrerin für die Freiheit. Der Unterschied zu ihrer französischen Schwe ster bestünde darin, daß sie niemals widerrufen hat. Gestapo-Verhör 20. Febmar 1943: Franz J. Müller wird voraussichtlich im November zur geplanten Vortragsreihe der SH/ASUS nach Bozen kom men, um über die „Weiße Rose“ zu sprechen. g ^cljluSsfrage: Ääfrcitts feer @c§amtbemel)nmng t feie §idj über piei batte Sage

Stufen anpbelfen iät t ba§ feie §cl>örf§te iöerurteitung finfeen mu§§. Sintmort: Sun meinem @ianbf»unbt au§ mit§§ idj feiere fftagc berneinen, Sei) bin naef) toie bar feer Meinung, fea§ $8e§te getan p Ijaben, mag ielf gerafee fetjt fit* mein ^oöt tun bannte, 5c| bereue feeSljalb meine tgjanfelnnggmeige nicJjt nnfe mill feie ffalgen, feie mir au§ meiner £>anfelnnggmeige ermadjgen, auf jitidj nelptctt. Franz Josef Müller (1924 in Ulm geboren) ist heute Prä sident der „ Weiße Rose Stiftung

“. Er hat, noch Oberschüler, zuletzt bei der Verbreitung der Flugzettel der Weißen Rose mitgeholfen, Umschläge be sorgt und adressiert. Kurz nach der Hinrichtung der Ge schwister Scholl und Christoph Probsts am 22. Februar 1943 wird er von der Gestapo festgenommen und im zwei ten spektakulären Prozeß am 19. April 1943 als jüngster der 14 Angeklagten — lSjährig - zusammen mit seinem Freund Hans Hirzel zu fünf Jahren Haft verurteilt.

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Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 73 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
la categoria dell’“etica della responsabilità”, della cui astrattezza sono consapevole, ma che dalla lettura de gli scritti e dei documenti emerge come la vera chiave interpretativa comune dell’azione dei giovani della Weis- se Rose. La stessa consapevolezza della necessità di fare subito, personalmente qualcosa si ritrova nelle decine di persone che hanno diffuso i volantini, ricopiandoli sulle macchine per scrivere, ciclostilandoli: ciascuno di loro, e non solo a Monaco ma anche a Ulna, a Stoccarda

, a Amburgo, a Ber lino e in altre città, ha scritto una pagina di quella giovane ma non per questo meno importante resistenza. Se gli appartenenti alla Weisse Rose sono riusciti a tradur re il pensiero in azione, il dissenso individuale in prassi di resistenza, se hanno trovato la forza, è perché hanno sen tito su di sé ima responsabilità individuale che non pote vano delegare ad altri, perché la coscienza morale, illumi nata intensamente -per molti di loro - dalla fede cristiana, li ha spinti a sentire

erano pulite. Oggi, mezzo secolo dopo, nell’Europa che sembrava libe rata dai fantasmi del nazismo e dalla cappa del comuni Smo, quel grido ci arriva da Sarajevo. Chissà che, rileg gendo la storia della Weisse Rose, riascoltando le loro parole e osservando i loro valori, non sentiremo anche noi - che abbiamo la fortuna di vivere in sistemi democratici - la colpa per quello che succede a due passi da qui, al di là dell’Adriatico .“Ognuno vuol liberarsi da questa com plicità, ciascuno cerca di farlo

ma poi ricade nel sonno con la più grande tranquillità di coscienza” diceva il se condo volantino della Weisse Rose, nell’estate del 1942. Ecco, queste parole dimostrano che si tratta di un messag gio impegnativo anche per l’oggi: il culto della resistenza ha un significato solo se diventa, oggi per ciascuno di noi, un impegno a fare Resistenza in nome della libertà. Impa rando da Hans e Sophie Scholl, da Willi Graf, da Alexan der Schmorell,da Christoph Probst, da Kurt Huber, da Hans Leipelt

e da tutti gli altri, un po’ della loro giovane inquietudine, un po’ della loro rabbia, un po’ della loro intensità esistenziale. Dipende da noi, insomma, se sarà mantenuta la promessa “Die Weisse Rose làsst euch keine Ruhe”, la Rosa Bianca non vi darà pace. Dipende da noi, perché essi, mezzo secolo fa, la loro parte l’hanno fatta. Fino in fondo. “Ognuno è responsabile per ciò che fa e corresponsabile di ciò che lascia fare. La vera politica è l’impegno perso nale. Nel momento più buio della storia

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Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 68 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
% ■4 Zè ■ fs; ■i f ?g. • U ■■1' olia. Significativo, a questo ri guardo, il passaggio nel breve saggio di Hans Mommsen che fu pubblicato nel 1983 nel catalogo della mostra sulla resistenza tede sca, promossa dalla presidenza della Bundesrepublik: “Il gruppo studentesco della Weisse Rose - scriveva Mommsen - fu scoperto e liquidato a causa delle insuffi cienti misure di segretezza adotta te dai suoi membri.” Queste parole fanno tornare alla mente il severo giudizio espresso da Christian Retry

nel suo famoso libro del ’68, “Studenten aufs Schafott”: la Weisse Rose era un gruppo idealisti co-borghese, animato da nobili intenzioni, ammi revole dal punto di vista morale, ma del tutto sprovveduto sul piano politico e strategico, e dunque destinato a un precoce fallimento. Questa era in sostanza la sua tesi. Insomnia, secondo una linea interpretativa pragmatico- realistica, la Weisse Rose sarebbe stata un’avventura gio- vanilistica e velleitaria, una luce accesa nella notte, una pagina

poetica ma di scarso spessore storico. Nel 1993, in occasione del 50 Q anniversario dell’arresto dei fratelli Scholl all’Università di Monaco, il presidente Ri chard Von Weizsàcker ha efficacemente confutato queste tesi “riduzionistiche”, affermando che l’appello al ripristino dell’etica e dell a legalità - lanciato dai volantini della Weis se Rose - è in realtà un atto propriamente politico. Ma ci sono altre due ragioni per cui la storia della Weisse Rose merita di essere riletta, riscritta

organizzativi e finanziari, e di un retroterra politico ben più importanti di quelli degli studenti dell’università di Monaco? La seconda ragione è sostanziale: la Weisse Rose non può essere valutata in base al drammatico epilogo del 18 feb braio 1943 e alle brevi, seppure intense, biografie dei suoi protagonisti. Il gruppo che si era formato attorno a Hans Scholl e Alexander Schmorell, per quanto fosse di matrice borghese e di ispirazione cristiana, per quanto imbevuto di cultura letteraria e pervaso

equivoco di tipo giovanilistico-romantico, abbandonano lo stesso nome della Weisse Rose, per defi nirsi Volantini del Movimento di Resistenza in Germania: Flugblätter der Widerstandsbewegung in Deutschland. E sappiamo che, proprio per i giorni successivi all’arresto, era stato programmato un appuntamento a Berlino tra Hans Scholl e Falk Hamack, che doveva metterlo in con tatto con il circolo Bonhoeffer e quindi con gli ambienti più importanti della resistenza tedesca. Dunque erano gio vani, illusi

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Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 72 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
o nulla sapeva della Weisse Rose, una chiave di lettura della vicenda che fosse al tempo stesso attenta allo sfondo sto rico e anche focalizzata sulle ricchissime individualità umane dei protagonisti. Ciascuno dei componenti il nu cleo originario della Weisse Rose merita di essere acco stato senza trascurare i dettagli biografici ed esplorando il percorso spirituale, culturale e politico che alla fine li ha portati a vivere insieme qualche mese di irripetibile sinto nia umana e progettualità

resistenziale. In questa prospet tiva, fondamentale è stato lo studio dei suggestivi episto lari e diari di Hans Scholl, Sophie Scholl e Willi Graf, che sono stati pubblicati a cura delle rispettive sorelle, Inge Aicher-Scholl e Annalicse Rnoop-Graf, in collaborazione con Inge Jens. Quanto alle interpretazioni che della storia della Weisse Rose sono state date, le ho riassunte in un apposito capi tolo, che resta idealmente aperto ai nuovi apporti e contri buti degli storici di professione - categoria alla

quale non posso onorarmi di appartenere - che volessero scavare più a fondo nei rapporti tra quelle giovani ma già definite personalità e il contesto sociale, politico e culturale in cui hanno vissuto gli anni decisivi della loro esistenza. Della liquidazione della Weisse Rose come velleitario episodio di idealismo borghese ho già detto accennando alle tesi di Petry; ma anche V antifascismo studentesco dei fratelli Scholl così religiosamente coltivato nell’ex Ddr e il pacifismo democratico con cui

si è tentato di rivernicia re e attualizzare il messaggio della Weisse Rose all’inizio Se non avessero reagito sì sarebbero sentiti colpevoli,

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Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 69 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
aastfar Agosto 1942, fronte russo: da sinistra Hans Scinoti, Wilii Graf, Alexander Schmorell. E si può dire tuttavia che la Weisse Rose non avesse una una strategia politica, e una precisa finalità di rovescia mento del regime? Certo, peccò di ingenuità, fece errori di valutazione e di calcolo, dovette soccombere alla sproporzione tra i mezzi e gli obiettivi. Ma non per que sto fu meno politica: come disse il professor Kurt Huber, che fu condannato con i suoi studenti, nella sua apologia

rinascere uno stato di diritto? La parola contro il totalitarismo Certo, nelle ricostruzioni della Weisse Rose c'è un altro pericolo, di segno opposto, in agguato. Quello di lasciarsi conquistare dall’intatta giovinezza dei suoi protagonisti, dalla loro morte coraggiosa, dalle parole così intense e poetiche che hanno lasciato nelle lettere e nei diari, per trasformare una concreta esperienza storica in un contesto atroce come quello della dittatura hitleriana, in una specie di avventura romantica. Non

è un caso che, se gli storici hanno perlopiù trascurato questa pagina resistenziale, vi si sono invece dedicati numerosi scrittori, giornalisti, re gisti. E per questo motivo che - giustamente diffidente - Franz Joseph Mfiller mi disse nella piccola sede della Weisse Rose Stiftung di Monaco: “Ma che intenzioni ha? Vuole scrivere un Heldenepos, un’epopea eroica?” Giusta preoccupazione, quella di Franz Joseph Miiller, che avendo vissuto in prima persona, seppure giovanissi mo, quegli avvenimenti

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 81 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
. Dies ist die Voraussetzung für Kultur und Moral. Dieses Ziel wird in den Flugblättern, - dieser magna Char ta der Weißen Rose - schon im 1. Flugblatt genannt. So phies Landsmann Friedrich Schiller wird zitiert mit seiner Kritik am absoluten Staat: „Der Staat selbst ist niemals Zweck, er ist nur wichtig als eine Bedingung, unter wel cher der Zweck der Menschheit erfüllt werden kann, und dieser Zweck der Menschheit ist kein anderer, als Ausbil dung aller Kräfte des Menschen, Fortschreitung. Flindert eine Staatsverfassung

: „II faut avoir un esprit dur et le coeur tendre.“ (J. Maritain) ... Es fehlt auch die Beschreibung anderer Frauen in der Wei ßen Rose. Sie waren Mitwisserinnen, Helferinnen, Ver bergerinnen. Nur Traute Lafrenz, Marie-Luise Jahn und Karin Friedrich hatten eine aktivere Rolle: Traute La frenz, weil sie Kontakte zu Hamburg herstellte; Marie- Luise Jahn, weil sie mit Hans Leipelt nach der Aburtei lung der Hauptgruppen das 5. Flugblatt weiterverbreitete; Karin Friedrich, weil sie mit ihrer Mutter in Berlin

Flu- blätter der Weißen Rose abschrieb und verteilte. Keine dieser jungen Frauen hatte jedoch die Bedeutung von Sophie Scholl. Außer Willi Graf, der von katholischen männlichen Ju gendgruppen geprägt, seine Schwester Anneliese strikt her aushielt, (in einem Abschiedsbrief aber doch beauftragte „([...] weitertragen, was wir begonnen haben!“) hatten Hans Scholl, Alexander Schmoreil, wohl auch Christoph Probst keine Vorurteile gegen die Mitwirkung von Frauen. Dies betraf Kommilitoninnen, also Frauen

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1988/1990)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 33 - 35. 1988 - 1990)
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Page 45 of 148
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Abschlussaufnahme von: 1988,1-3 ; 1989,1-3 ; 1990,1-3<br />Detomas du Pont, Daniela: S.O.S, Dolomites / Daniela Detomas du Pont. - 1989<br />Pallaver, Günther: "Ihr Deutsche, gebt uns Brüdern Raum, da wir nach Norden schreiten" : Thesen zur Soziogenese deutschnationalen Gedankengutes in Südtirol und der Mai 1938 / Günther Pallaver. - 1988<br />¬Die¬ geisteswissenschaftliche Fakultät in Innsbruck : 1938 - 1945. - 1990<br />Frau und Krankheit : Spielraum und/oder Engpaß. - 1990
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/33-35(1989-90)
Intern ID: 320990
. mit welchem Zynismus führende Vertreter des NS-Regimes auch in Innsbruck Verordnungen und Erlässe exekutierten, soll folgendes Beispiel zeigen: Am 19. Februar 1943 wurde Christoph Probst, der seit Herbst 1942 in Innsbruck Medizin inskribiert hatte, von der Gestapo verhaftet. Als Mitglied der Münchner Widerstandsgruppe "Weiße Rose" wurde er gemeinsam mit Hans und Sophie Scholl am 22. Februar im Ge fängnis Stadelheim in München enthauptet. Noch am Tage der Hinrichtung fühlten sich der Rektor der Uni versität

und an Gleichen Tuge Juatifi- ziert wurde. V fd/d/gS. ./ , Rektor. ' Schreiben des Rektors R. Klebeisberg an den Reichsminister für Wissenschaft, Erziehung und Volksbildung, vom 24.2. ’43. Klebeisberg schloß Christoph Probst, Mitglied der “ Wei ßen Rose" (Foto unten), noch am Tag seiner Hinrichtung vom Studium an allen deutschen Hochschulen aus

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