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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 243 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
di Trieste. per Trento conduceva ad Augusta. Con molta probabilità, da Verona .ad Avio, la CARTA IV. . Provincia Retjca. CARTA V. Regione (Arnica eii Istriana.

quindi fino a Trento sulla riva destra, così clic dal Vò (Padani di Trento) fino a Verona la via non una, come abbiamo detto a pag. 92, ma due volte passava probabilmente il fiume. In tal modo sarebbe anche tolto il dubbio intorno ai posto della stazione Sarais della tavola Pentingeriana, poiché la direzione della via e la sua distanza da Ve rona la farebbero più ragionevolmente identificare con Serravalle, come dimostrò già Girolamo Tartarotti. Serve d’illustrazione al capitolo IV del libro terzo

. Delle popolazioni segnatevi o che figurano nell’iscrizione del trofeo, cioè dei Svelivi, Genaunes, Foennatcs, Licaf.es 'colla loro cittè^Damasia, de’ Galena,ter, Rueiiuiles, Consuanetes, come pure dello vicine tribù noriche degli Ala-uni, A-aibimafes ed Ambidrnvi nulla abbiamo d’ag giungere. Cosi pure dicasi delle molte vie che percorrevano la provincia, vie che riescono abbastanza chiaramente dalla carta senza ulteriori spiegazioni. Così pure podio cose sono da dirsi di questa carta

1
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 106 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
dall’epoca repubblicana. Quel M. Appuleio, che nel 23 a. Or. ebbe da Augusto l’incarico di co struire fortificazioni a Trento, avrà probabilmente dovuto prendersi cura anche delle vie; ma, dopo la conquista delle provincia transalpine, le cure di Augusto e de’ suc cessivi imperatori 6 devono di necessità essere state con maggiore insistenza rivolte a queste regioni per rendere più breve e comoda la viabilità militare, per congiungere Augusta, benché allora semplice forum, coll' Italia, e poi colle

eorum' divennero in seguito i principali contri della nuova provincia, mentre Avodia- euni. (Epfach) e Veldidena (Wilten) avevano l’importanza di principali luoghi fortificati 2 . Quale provincia imperiale fu retta da procuratori (procuratores Augusti), e più tardi, dopo Traiano, da legati imperiali (legali. A ugusti pro praetores) o presidi (prae sides provinciae Raetiae), il nome di alcuni de’ quali è ricordato dagli scrittori e dalle iscrizioni, ed infine, fra il terzo e il quarto secolo

da un dux Raetiarum con attribuzioni militari. Sotto l’aspetto militare, se non ebbe una stabile legione se non che al tempo di Marco Aurelio (la III italica), pure non possono esser mancati fin da’ tempi di Augusto quelle disposizioni militari che garantissero la sicurezza e la tranquillità delle regioni conquistate. Si sa infatti che otto coorti erano arruolate nella provincia, due delle quali con stabile dimora in essa 3 , come pure è noto che le coorti reti eh e e vindelicie diedero prova di valore

nelle guerre germaniche fin dal l’epoca di Augusto 1 . È probabile che Druso, al quale si ascriveva il principale merito della conquista, avesse pure avuto l’incarico di sistemare la nuova provincia e met terla in comoda relazione colle attigue regioni italiche. A tale scopo si venne orga nizzando una fitta rete di vie militari (viae publieae militares), 1’esistenza di alcune delle quali risale fino al tempo di Augusto. Nel libro precedente abbiamo parlato delle vie che mettevano in comunicazione

Milano e Como con Curia, e questa con Augusta Vindelicorum. Un’ altra arteria mi litare importantissima era quella che, quasi in linea retta, congiungeva Verona e Tri dente con Augusta. Naturalmente non tutto il tracciato di questa via risale alla mede sima epoca. Previdente infatti che il tratto da Verona a Trento e di li fino al con fine italico, dove passava per le Alpi una delle' quattro antichissime vie ricordate da Polibio, doveva esser stato ampliato e reso comodamente carreggiabile 5 fin

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 85 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
esclu sivamente alla parte inferiore della valle, a mezzodì delle Sarche; coni’è pur vero che, se è giusto quanto riferisce il Pinci o, fu Carlo magno colui che assegnò Rivnm oppidum et vallem ludicariar-um alla diocesi di Trento. Non credo però che questo si riferisca anche alla superiore valle delle Sarche presso Tione, e meno ancora alla valle di Rendena. Il fatto che questa valle fu nel 404 evangelizzata da 8. Vigilio, vescovo di Trento, mi pare già una prova che essa fino all’epoca romana

facesse parte della dio cesi e quindi anche del municipio di Trento, confinando però col municipio di Brescia 1 , poiché, come narrano gli atti della morte del martire vi fu aspra contesa fra i trentini ed alcuni popolani di Brescia che coll’armi ne contendevano la salma. Essendo forse il Sarca, dallo sbocco del Finale fino alle Sarche, linea di confine fra i due municipi, la via, in questo tratto, se, com’è probabile, teneva il percorso attuale, passava per il territorio Bresciano. Al municipio

di Trento deve di necessità aver apparte nuto la valle che da Tione conduce a Vezzano e di .lì alla valle dell’Adige. Nulla quindi vieta che questa fosse la sede dei Tulliassi della tavola Clesiana, come sup pose if Kiepertrche avrebbero lasciato ricordo del loro nome nel villaggio di Boi aso. Il rivo Finale, che scende dal monte Marzo e, presso Verdesina, entra nel Sarca, come indica il suo nome, pare segnasse da quella parte appunto il confine tra la pertica di Brescia e quella di Trento. Di questi

torrenti che segnavano il confine, e conservarono il fatto nel loro stesso nome, ne abbiamo altri esempi. Anche all’imboccatura della valle Passeier vi è un torrentello che si chiama Fin eie, e che il Roschmann suppone essere stato un antico rivum Finale-m 2 , perchè segnava il confine tra il tenere dei Triden tini e la provincia retica. È anche notevole che la causa del martirio di 8. Vigilio fu che egli gettò a terra 1’ idolo di Saturno, che quei montanari adoravano. Si sa essere Saturno una divinità

tutta locale trentina, onde anche questa sarebbe una prova-dei legami che stringevano quella valle col territorio tridentino.. Essendo infine la valle di Rendena unita per il passo di Campiglio colla valle di Sole, si comprende benissimo come i Tulliassi fossero nominati nell’editto di Claudio presso i Sindnni, che, come vedremo più innanzi, erano probabilmente gli abitatori della valle di Sole, e quindi anche presso gli Anauni, tutti ascritti al municipio di Trento. L’essere appunto i Tulliassi

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 90 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
, si conservano nel Ferdinandeum di Innsbruck e nel Museo comunale di Trento, un gruppo di aes gravi trovati nel luogo stesso, fu illustrato dall’Orsi 5 , e nell’ i. r. Museo di Corte a Vienna, come provenienti da Doss Trento, si conservano un peso romàno di bronzo in forma di testa di maiale, portante sullo zoccolo anteriormente il numero del peso XXX (n. 1141 del Museo) ed un gran pendaglio d’oro, ben lavo rato (numero 256) 6 , e monete imperiali da Augusto a Vespasiano. Sebbene tutti questi, insieme coi

sinistra dell’ Adige, mediante un vado, come dimostra il nome (Vò), che ancora conserva la opposta località. Il valore strategico della Ver ruca eretta, un dì a freno de’ barbari, chiave della provincia, fu riconosciuto poi anche da Teodorico, il quale, per mezzo di Leodifrido Vaiano, esortava a costruirsi delle stanze, i Goti e i Romani abitanti intorno a quel singolare macigno rotondo. Esso, sono parole del re gotico, sorge in mezzo ai campi in sembianza, di torre, nudo e dirotto all’ estremità

ampliamenti della città, tutte di forma quadrilatera, con torri e porte nelle po sizioni cardinali; i fossati poi che circondavano le mura sono tracciati dai canali o 1 Pianta antica detta città di Trento, pag. 45 segg. -• Ragionamento intorno mi una iscrizione trentina di Augusto (Trento. 1750) e Vara trentina di Ercole Saxano, Dissertazione epistolare inedita (Trento, 1882). 8 Anno 1813, n. 61. 4 Viaggio antiquario per la Rcx,ìa (Ms. 2134 della Biblioteca comunale di Trento). 6 Un gruppo di Aes gravi

trovati a Trento. (Arch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. 1, pag. 382). * Cf. Mittheilungcn der k. k. Central Commission zur Erforschung wul Erhaltung der Kunst und historischen Denkmäler (III Jahrg.). 7 Cassiod., Var., III, 48. * Paolo Düc., III, 31. 3 CÄssion., Var., III, 48.

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 96 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
, O. c„ pag. 01 e n. 3, invece ritiene che fosse rivolta contro la valle dell’Adige, e forse che in essa siano stati sottomessi i Tridentini. Egli pone erroneamente questa guerra nel 37 a. Cristo. ! Okelli, n. 590. ’ L’Hertzberg, Gcsch. des rSmùseh. Kaisèrrciehes, pag. 113, deve intendere degli hard del confluente dell’Eisack, dove dice che ossi appartenevano alla pertica di Trento; perchè gli [sarei dell’Eisack supcriore fecero parte della provincia retina. Erra perii dicendo che fu Claudio che aggregò

circostanza confermerebbe che i Reti vinti fossero quelli dell’alta Alalie dell’Adige e del confluente dell’ Eisack, essendo, come più volte abbiamo notato, Saturno italico la divinità più tipica del confinante territorio tridentino. Fu forse in questa circostanza che il confine da Tramin venne portato fino a Merano ed- a Klausen, cioè al punto al quale era al tempo dell’ Impero, aggregando quel territorio alla pertica di Trento 3 . Se Munazio Planco abbia eretto il tempio a Saturno in Trento, come

un freno ad esse che Augusto nel 731 d. R. (23 a. Cr.) mandò a Trento, in qualità di suo legato, Marco Appuleio 7 , coll’incarico di restaurare ed ampliare le fortificazioni della Verucca e de’ luoghi circostanti. Da ciò volle qualcuno 8 inferire che Augusto abbia spedito a Trento una co lonia, ed altri 9 perfino che M. Appuleio, in seguito ad una guerra, abbia sottomesso il 1 II Quadrio, 0. e., pag. SO, ritiene infatti che la spedizione di Munazio Planco fosse diretta contro la Valtellina. Il Pj.axta

gli Usarci alla pertica tridentina. Il Mal- patti, I Franchi nel Trentino , pag. 308, ritiene invece che il castrimi Mngrjisc, ed il pons Drusi appartenessero bensì all’Italia, ma non alla pertica di Trento. Ma questa è supposizione senza fondamento. Cf. a tale pro]W?ito anche Mommsen, C. I. L., V, 1, pag. 543. 4 Mairhofer, Zu Dio Cassius Coccdanm. (Zwan/.igstes Programm des k. k Gvmnasiiims zti Brixen) pag. 8. ‘ Veli,. Pat., II, 67; Plin„ XXXV, 10, 36, § 22. « Cf. Dione, 54, 22. ' G. I.L

. V, 1 ; n. 5027. Din . Causar . Divi . F— Augustus . Cos . xi . Tarn — Potestà tu . Deiht — m . Appulejus . Sex . f . Leo —Iussu . Eius . Fac . Curavit. Tanto il Cresseri, Ragionamento intorno mi una iscrmione, trentina d’Augusto, come il Giovanelli, Discorso sopra un’iscrizione trentina, thi tempo degli Antonini , pag. 74 seg., cd il Kink-, Akadem/ischc Vorlesungen iiher due Gcsch. Tirols, pag. 44, ritengono die il luogo affidato alle cure di M. Appuleio fosse il castello già prima esistente su Dos Trento

5
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 25 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
. 4. I due primi vo lumi contengono le notizie storiche. — Memorie storiche di Borgomanero e del suo mandamento (Prato, 1880). — La provincia romana dcll’Ossota ossia delle Alpi Alrczxiane, libri 3 (Firenze, 1892). 18 Gesell, von Gurrätien. 19 Arch. slor., A. XVIII. 29 Storia antica di Como (Milano, 1860). _ . 21 Musco di Brescia, e le memorie bresciane (Brescia, 1693). 22 Brescia, romana (Brescia, 1851) e Storia Bresciana (Brescia, 1850). 23 Das alte Raetien staatlich unti kulturhistorisch dargestellt

(Berlin, 1872). Cf. pure Büchner, Reise auf der Teufelsmaucr. — Die ròm. Alterlhiimer zu- Augsburg. — Mayer, Die r’óm. Alpenstrassen in der Schweix (in ch. anti q. Mittb., XIII.). 24 Oronicum Tridentinum (Mantuae, Ruffiuelli, 1546). M Relazione compendiosa delle cose di Trento et sue dipendenze dal principio all’ anno 1665 citati da Gir. Tartarotti nelle Meni, ant. di Rovereto. - 26 Storia di Trento dalle origini fino al 1689. (Ma. nella biblioteca comunale di Trento). V Trento con il sacro Concilio

ed altri notabili (Trento, 1671). • ■ : 2S Notizie storiche topografiche e religiose della Valsugana e di Primiero (Rovereto, 1793).

6
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 164 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
denclovi quindi probabilmente anche le tribù dei Qnariates e dei Savineates, non elio Ebrodunumj che comunemente si erede fosse stata unita alla provincia coziana Se mai vi fu un piccolo ampliamento, questo fu dalla parte di oriente, dove, per arro tondare la provincia, forse Augusto vi aggiunse le valli superiori del Po e della Maira, prima attribuite ai Vagienni. In tal modo la provincia delle Alpi Coz.ia veniva a tro varsi tutta sul declivio orientale delle Alpi. Che. cosa avrà fatto Augusto

di quella regione occidentale che faceva prima parte del regno cornano e di quel territorio eh’ era giù stato occupato da’ Ceut.roni, Oratoceli e Caturigi? Nella parte settentrionale, cioè nella regione ceutronica, istituì la provincia delle Alpi Graie. Il centro di essa fu da principio Forum Ccutronum, che noi conosciamo dalle iscrizioni e da Tolomeo solo col nome di Forum Claudi, o Forum Glcmdium Ceutronum Axima, come fu denominato poi in onore dell’impe ratore Claudio ; ma più tardi questo venne

perdendo la sua importanza e dal quarto secolo in poi Da.ra.nla.sia o Tarantasia. prese il suo posto come capoluogo della re gione. Questa provincia, come 1’ altre vicine, era retta da procuratori imperiali, di al cuni de’ quali rimase ricordq nelle iscrizioni, come un Grato, procurator Augusti' 1 2 , un T. Pomponio Vittore, che dedicò a Silvano un grazioso canne 3 , un Tiberio Claudio Pollione 4 ed altri di cui non è conosciuto il nome 5 . È ben vero hhe si vuol ritenere questa provincia di fondazione

avvenisse del territorio racchiuso fra essa e la provincia delle Alpi Marittime. Io credo, probabile che qui fosse sorta un’ altra provincia, 1’ esistenza della quale sfuggì agli studiosi della storia di queste regioni. Questa sarebbe la provincia delle Alpi Atrezziane o Atrazziane, della quale, come abbiamo già visto, fanno memoria tre diverse iscrizioni, che ricordano tre suoi procuratori, cioè un Tito Appalto Alpino Secondo, che, fra altre cariche da lui soste nute, ebbe pure quella di procurator

Alpium Atrectianarum; un C. Annio Flaviano ed un T. Cornasidio, che fu procurator Alpium Atractianarum et Poeninaruni iure gladìi. In altra parte di questo lavoro 6 ho già espostole varie opinioni emesse intorno a questa provincia, che il Desjardine, il Mommsen, 1’ Hirschfeld ed altri identificarono con quella delle Alpi Graie, ed il De Vit cercava nella valle delI’Ossola. Ho già confutato a suo luogo l’ultima di queste ipotesi, orami sia lecito notare, contro l’altra asserzione, che sarebbe molto

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 241 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
vano erano i Meditili, gli Aeilavones ed i Oratoceli. Anche i confini di essa erano trac ciati dalla natura. Le giogaie del Monte Bianco, il M. Joly, ed il C. Very ne formano un inarcato contorno, come a mezzodì gli elevati gruppi del Cenisio, del M. Tabor, il Mas des G.ds. Rousses, la dividono dalla provincia dalle Alpi Atrezziane. Solo l’er rore di aver identificata questa provincia con quella delle Alpi Graie, in grazia della presunta vicinanza, che doveva avere colla provincia delle Alpi

Perniine, indusse molti geografi a protrarre i confini della provincia delle Alpi Graie fino al lago di Ginevra, inchiudendovi il territorio occupato dai Nani,ucdi, che, non già lungo il Ro dano, come alcuni credono, ma ivi abitavano (Cf. Mommsen, Hermes, XVI, p. 445). Tuttavia non v’ha dubbio, che, essendo questa popolazione concordemente dagli antichi scrittori ricordata insieme coi vicini Sedani e Veragri, tutte tre queste popolazioni concorrevano a formare la vicina provincia delle Alpi Perniine

apparteneva fors’ anco Vivi- scus (Vevéy), sebbene non sia precisamente da ritenere che tutto questo territorio fosse poi politicamente inchiuso nella Provincia delle Alpi Perniine; ed infatti alcuni geografi ne ascrivono parte al tenere degli Elvezi. Ma essendo tutto quanto riguarda le più minute condizioni e divisioni antiche di queste regioni ancora così poco ac certato, da render difficile una dicussione qualsiasi, così, nelle divisioni de’ confini, ho creduto più ragionevole seguire quelli che sono

offerti dalla stessa natura. L’importanza delle regioni segnate in questa carta è accresciuta dalle grandi vie che le attraversavano; due principalissime. Una, per la regione di Cozio e per il Monginevra, penetrava nella provincia dçlle Alpi Atrezziane, dove, giunta a Briga,nt/iuin (Briançon), si biforcava : un ramo andava lungo il Guisame e la Romanche, per Si,ab alio (Monestier), Durotincum (Vil- lar. d’Arène), Mellosedum (Misoens), e Catorissium (Le Bourg d’Oissans), Ad Fines (S. Pierre de Mézage

), ai confini della provincia, e di lì a Gratianopolis ( Grenoble) e a Vienna; l’altro, lungo la Durance, passava per i principali luoghi della provincia, Ebrodnnmn (Embrun), Ca.turigae (Chorges), Vcipincum (Gap), per passare, presso un’altra stazione Ad Fines, i confini della provincia e di lì a Davìa.imni . (Veynes) ecc. per congiungersi alla via Narbonese, che costeggiava il Rodano. Da Vapincum si staccava verso mezzodì un altro ramo che costeggiava la Drnentia. Un altro ramo di questa via pare che

8
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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 239 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
Entro i confini della provincia delle Alpi Marittime sono segnate le tribù ricor dato dall’iscrizione della Turbia, cioè i Nenia,turi, nella valle del Paglione; gli 0- ratelli, presso Uteile (Ornici far), nella valle della Vesnbia; i Trini lati, nell’alta valle del Cians e in quella del Varo, fino al confluente della Tinca (non come per ommis- sione tipografica fu stampato a pag. 134, nella, valle del Cians confluente della Tinca,); gli Eguiluri (non Equi e Turi), presso Entrevaux (Eguislurum

); gli Edenatcs nella valle della Legno; e finalmente i Brodi,orni presso Pigne (Dima), ed i Soyionzi al di là dalla Durancc, fra la montagna de Chambre e quella de Pure. Benché questi ultimi figurino, nell’iscrizione del trofeo, fra i popoli vinti da Augusto, pure sembra che non fossero uniti alla provincia delle Alpi .Marittime, ma, come i Voconzi, de’ quali, come ci dimostra la flessione del nome e la testimonianza degli antichi scrittori, e- rano una tribù, fossero invece uniti alla provincia

Narbonese. Sorte differente toccò ai loro vicini e consanguinei Brodionzi. Da Diocleziano Dinia, fu aggregata alla pro vincia delle Alpi Marittime, mentre si crede che prima anche i Brodionzi facessero parte‘della NiTrbonese, così che, all’epoca augustea, il confine della provincia delle Alpi Marittime sarebbe stato segnato dal gruppo montuoso Téle de Bronisses, ad oc cidente del fiume Verdon. Dalla via, che, costeggiando in parte il litorale, si dirigeva alla provincia delle Alpi Marittime, alla Turbia

, si staccavano due rami: uno portava a Ccmenelnm e di là nell’interno della provincia, dove, diramandosi in due vie, una perla valle della Tinea, l’altra per quella del Varo o del Verdon, si congiungeva coll’altra via princi pale, che da Pedona (Borgo 8. Dalmazzo), per la valle della Stura, conduceva al passo dell’Argenterà e di lì nella valle delI’Ubaye e della Dura irne e del Rodano fino a Mar siglia. Un altro ramo costeggiava il litorale, passando per i principali empori commer ciali come Nizza, Frejus

. (Forum Tuli) ecc. fino oltre Marsiglia. CARTA IL Provincie delle Alpi Atkez/.iaxe, Cozie, Graie e Pennine, e Regione dei Salassi. Si riferisce al libro quinto. Presenta quindi un interesse speciale, non solo per il numero di provincie e d’altre regioni che essa comprende; ma sopra tutto perchè vi sta praticamente segnato quanto fu da noi scritto intorno ai confini del regno o meglio della provincia Coziana, e della provincia delle Alpi A Rezzi a ne, alla quale abbiamo assegnato una posizione

9
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 165 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
indubitatamente così, e non provincie delle Alpi Atrezziane, era chiamata la regione eeutronica, così pure mi sem bra poco probabile che, come suppone alcuno, tale nome provenisse a quella provincia da un L. Atrectus Quielus, o da un Titus Flavius Adrettìo di un’iscrizione di Susa e .di Cannes 1 2 , personaggi del resto affatto sconosciuti; ma ritengo piuttosto, come si verifica in altri casi, che il nome personale derivasse da quello della regione 3 . Dicemmo già che monti di nome Adrets non sono infrequenti

in questa regione alpina, dove forse anche il fiume Drac, che potrebbe corrispondere ad un Adrax o Adractim an tico, conserva traccia del nome assegnato a questa provincia. Ma una ragione ben più forte mi conferma in questa mia opinione. L’iscrizione detta des Escoyeres, trovata presso Queyras, ricorda un Bmullm, che era praefectus CapU(latorum) Savinca(tium), Quarta (tium), e d’un altra popolazione sconosciuta (Oricianormn) 4 . Ora non è questa una prova che in quella regione esisteva una pro vincia

speciale, sotto un proprio prefetto? Infatti Heron de Villefosse 5 riteneva che il prefetto Busullo doveva avere un’ autorità eguale a quella del prefetto delle Alpi Ma rittime, il che verrebbe a confermare sempre più resistenza di una provincia speciale, cioè quella delle Alpi Atrezziane, il cui centro dove fosse non è tanto facile ad asse rire. - 'Luoglìi~ popolosi e atti a essere la capitale d’una provincia erano parecchi. Briançon, da semplice viens, era giunta ad ottenere il diritto latino

e 1’ onore d’ esser fatta municipio; Chorges era d’origine antichissima e fu un centro di qualche im portanza all’ epoca imperiale ; ma le iscrizioni trovate nel territorio di queste due città non sono tali da autorizzarci a crederle il capoluogo d’ una provincia. Più con siderevole di tutte era Embrun. Essa ricevette il diritto latino da Augusto, salì più tardi al grado di 'municipio, e fu sempre considerata come luogo centrale, dove met tevano capo diverse vie, onde tutto fa credere che, fino al tempo

di Diocleziano, fosse stata essa alla testa della provincia atrezziana. Egli è ben vero che Strabone 6 dice che il regno di Cozio giungeva fino a questa città ; ma evidentemente egli si riferisce a quel tempo, nel quale il regno conservava ancora la sua antica grandezza, cioè prima che da Augusto fosse stato ridotto a provincia entro più modesti confini. Così pure l’asserzione di molti scrittori moderni, che s’ occuparono della storia di questa regione, che Embrun fosse stata aggiunta alla provincia coziana

10
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 142 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
la strada alla Furbi a, entrava, come s’è detto, nella provincia delle Alpi Marittime, per ' giungere alla capitale di essa, Cemcnelum. Di lì, come appare dagli itinerari, un ramo scendeva alle foci del Varo, donde proseguiva per Antipoli, e Mass ali a ; un altro invece s’internava nella provincia, risalendo il Varo, ed internan dosi, alcuni rami secondari penetravano nelle principali valli formate da’ suoi mag giori affluenti. Dal ramo principale partivano senza dubbio due vie, che mettevano

la provincia in nuove comunicazioni coll’Italia, una per il colle dell’Argenterà e la Amile di Stura, e 1’ altra per la valle della Maira, com’ è dimostrato dalle stazioni dei gabellieri, poste a Borgo S. Dalmazzo e presso- Busca. La prima di queste è proba bilmente quella che fu percorsa, nel 680 d. R., da Pompeo, il quale, in una sua let tera al senato, afferma d’ aver passato le Alpi, per una via differente da quella che era stata percorsa da Annibaie e per lui più comoda 1 2 . Queste erano

le condizioni della provincia delle Alpi Marittime, istituita da Augusto. Da Nerone, nel 64 d. Cr., i suoi abitanti ottennero il diritto latino 3 4 . Ma sostanziali cambiamenti non avvennero fino a Diocleziano. In questa epoca, nel nuovo ordinamento dato alla provincia, pare che essa fosse stata privata della piccola parte che teneva su’ declivi orientali, portando il confine fra la Gallia e l’Italia precisamente alla sommità delle Alpi; in compenso la provincia delle Alpi Marittime fu ampliata ad occidente

e a settentrione. Ad essa infatti fu aggiunta anche Binda \ Ama 5 * (Pigne), che forse prima apparteneva alla Narbonese Q ed Eburodu- ■num (Einbrun) de’ Caturigi, che venne ad aquistare tale importanza, da togliere a Cerne,nedum, l’onore d’essere la capitale della provincia 7 , come si vedrà più diffusa- mente nel prossimo libro. 1 II Possi, St. deliri città c diocesi d’Albenga, pag. 61 seg., sogna questo percorso, che fe reso certo dagli avanzi dell’antica via; a Villa Faraldi p. e. una fontana, ed un ponte

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 170 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
conferito il potere, non essendo avvenuti in seguirò de’fatti speciali, ciré giustifichino questa determinazione dell’imperatore. Soggiunge Dione che nel tempo stesso fu au mentato il territorio coziano. Il Rev 1 ritiene che tale ampliamento si effettuasse sul de clivio occidentale delle Alpi e che quel prefetto Bussullo, il quale precedentemente dicemmo esser stato preposto alla provincia delle Alpi Atrezziane, governasse, quale rappresentante del re Cozio, le nuove regioni, mentre questi

. Più di vent’ anni regnò Cozio il giovane senza agitazioni di sorta, continuando a godersi il tradizionale affetto de’ suoi sudditi. Venuto a morte senza eredi, nel 64 d. Cr., Nerone cambiò ancora, e questa volta definitivamente, il regno in provincia, come ci attestano Svetonio 7 , Eutropio 8 ed altri 9 . Questi ripetuti cambiamenti da re gno in provincia e da provincia a regno furono causa che anche gli antichi scrittori e le stesse iscrizioni denominarono regno questa regione anche quand'era

provincia, come fecero Svetonio 10 * e Vi travio " e la tavola Peutingeriana, dove la denomina zione di regno di Cozio è data alla regione delle Alpi Oozie 12 . D’ allora in poi la provincia fu costantemente retta da procuratori dell’ ordine equestre, la cui amministrazione rendeva cento mila sesterzi 13 Della maggior parte 1 0. pa<r. 148 seg. - C. I. L„ V, ». 783«. 8 In Pus., Ili, 47, pag. 535. A Dizionario, Al pes Cottiae, pag. 430. 8 C.T.L., V, 2; n. 7344, 734.6. 6 C. L L., V, 2; n. 7814 dove

ai nomina [a respublica Cabitr. Il nome di Foro Vibio gli venne, secondo il MOMMSEN’ (C. I. L., V, 2, pag. 825), nell’epoca repubblicana o Cesariana da 0. Vibio Pansa, proconsole dolia Gallia esteriore (709/10), che forse fece costruire la via che passava da questa regione. 7 Nerone, 18. Contemporaneamente per concessione di Polemone il regno del Ponto fu pur cambiato in provincia. B VII, 14. Dune tamen provinciae sub co faetac sunt; Pontus Polemoniacus, conc.cjìrnlc repe Polemone, et Alpes Cotiae

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 54 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
, perchè in una di esse sono queste Alpi nominate accanto alle Pen- nine (Alpium Atractiancir. et Poeninar.) 1 2 , viene alla deduzione che le Alpi Atrezzia ne fossero quelle che sono tra le Retiche e le Pannine, che ora si chiamano Lepon- zie, e ché quindi~ia regione dei Leponzi fosse costituita fin da’ tempi di Augusto, e precisamente fin dall’anno 740 d. R., in provincia speciale, col nome di Provincia delle Alpi Atrezziane, con un procurator iure giacili. Tutta la dimostrazione del De Vit è- più

artificiosa che scientifica, e posa unicamente sulla vicinanza che deve esser stata fra la provincia delle Alpi Pennino con quella delle Alpi Atrezziane, poiché, se ad occidente di quella era la provincia delle Alpi Graie, comprovata da iscrizioni e da testimonianze di scrittori antichi, questa non poteva essere che ad oriente, cioè nel territorio dei Leponzi. Il Mominsen 3 , 1’Hirschfeld 4 , il Desjardins 5 , ed altri identificano la provincia delle Alpi Atrezziane con quella delle Alpi Graie, sebbene

in qualche particolarità discordino fra di loro. Ma se questa opinione è su scettibile di dubbi e di serie considerazioni in contrario, come fece il Detlefsen 6 , siamo però ben lontani dal poter ammettere 1’ asserzione del De Vit, non solo per la ra gione proposta dal Detlefsen, che le Alpi Lepontine erano in Italia a differenza delle provincia delle Alpi Pannine e Graie; ma ben anco perchè contraria allo stesso buon senso. Si vede chiaramente che, per assicurarsi il confine d’Italia, la sapiente opera

di Augusto e de’ suoi successori si rivolse alle Alpi fondando tutt’ intorno ad esse una cerchia di provincia, che mentre dovevano essere difesa della penisola, erano an- 1 La prov. rom. dell’ Ossola, ossia delle Alpi Atrczaiane, pag. 11 segg. , 2 Una di esse è nel "palazzo Municipale di Fermo e fu pubblicata dal Mommsen, C. I. L., IX, n. 5357. E dedicata a un Tito Appalio Alpino Secondo, che, fra gli altri titoli, porta quello di procurator Alpium Atrcdia- narum. La seconda fu scoperta verso il 1883

diverse iscrizioni in tre di versi modi è quindi scritto il nome di queste alpi (Atrectianae, Alrcdinac, e Àtractianae). È però probabile si riferi scano tutte alla stessa provincia. 3 C. I. L., V, pag. 757. Ephem. Epigraph., Voi. IV, pag. 506-520. 4 G. I. L., XII, pag. XII. 5 Geograph. histor. et administr. de la Baule Pomaine, Voi. Ili, pag. 322-328. 6 Hermes, XXI, pag. 497 segg. 7

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 139 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
stiinonianze- degli scrittori antichi assegnano appunto Nizza ai Marsigliesi 1 * 3 , non solo, ma conviene anche osservare che essa, con tuttala spiaggia adiacente, riconosceva, già da tempo, l’alto dominio dei Romani, e godette, perciò de’ privilegi, che non erano consentiti agli abitatori della provincia delle Alpi Marittime \ Tutto insomma fa ritenere che la spiaggia non appartenesse alla provincia, e che quindi i confini meridionali di questa fossero a breve distanza dalla costa, pur

mantenendosi Nizza in stretti rapporti colla vicina Cemenelo, come dimostra il fatto che in quest’ ultima città si trovava una cokors nautarwm z . Così si spiega benissimo, il che del resto era inesplicabile, che si ponga all ’ Alpe. Mariti-ma il confine d’Italia, come lo era difatti in riguardo della vicina provincia, e insieme concordemente si ritenesse il Varo come confine, quale era in realtà, fin da’ tempi di Siila 4 , e si spiega pure come, dal terzo secolo in poi, avesse Nizza un vescovo suo proprio

, benché un altro fosse nella vicina Cemenelo,'che precedentemente però estendeva la sua autorità anche su Nizza 5 . Capitale della provincia delle Alpi Marittime, dov’era perciò custodita dai fla mini 1’ ara provineiae 6 , ' fu ^Cemcnelum (Keuevéieov) , Cimella o Cimiez, villaggio oggi pressoché distrutto, ma città cospicua ne’ tempi antichi, come dimostrano i ruderi d’un anfiteatro, di templi, e d’altri vetusti monumenti 7 * . Era ascritto alla tribù Claudia. Oltre alle città della provincia

ricordate da Tolomeo, le iscrizioni ricordano un vicus Guntinus % (Contes), un pagus Licirrus, un vicus- Navelae 9 che non si sa con quali luoghi odierni si debbano identificare, come pure sono sconosciuti gli Almanicenses ricordati da un’iscrizione 10 * . La provincia delle Alpi Marittime, come quella che dovette essere sottomessa colle armi,non ottenne diritti e privilegi da Augusto; ma, come ci attesta 8trabone “,era retta, come terra straniera, da un prefetto dell’ ordine equestre. Di questi anzi

, Tacito 15 ricorda un Mario Maturo, come pure sono menzionati un Annio Rufo 16 , un C. Giunio Elaviano 17 , un L. Valerio Procolo 18 . Tali erano pure, secondo il Mommsen 19 , quei viri egregi nominati in varie iscrizioni. Così pure queste nominano 1 Tolom., Ili, 1, 2. Strab., IV, p. 180, 184. Pomi*. Mela, II, 70. 5 È ben vero che anche Barca, città posta entro i confini della provincia Tarraconesc, era ascritta a Betica (Plin., Ili, 1, 12) ma qui non si tratta di una sola città

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 138 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
rittime 1 2 . Dalla posizione occupata dalle varie tribù vinte da Augusto si può anche approssimativamente dedurre quali fossero i confini assegnati alla nuova provincia. Ad oriente il confine è così chiaramente segnato dalia natura, che parrebbe non dover esser dubbio, dove questo si trovasse. In nessun’altra parto infatti, come qui, le Alpi formano una sì netta e formidabile barriera da dover apparire già tigli antichi come un muro di difesa, onde le magnificarono come il vero confine della

il confine era formato dallo sprone che, partendosi ad occidente del colle di Tenda, si protende fino alla Turbia (Alpe-Maritima 3 , Alpe Snmmaj che è designata, nell’itinerario di An tonino, come il punto, che divideva la Gallia dall’Italia 5 * . Il confine occidentale risulta abbastanza chiaramente dalle parole di Tolomeo s , che, ascrivendo alla provincia delle Alpi Marittime le città Kxpevéhov (Cimiez) e Zavvuov (Senez) dei Vedianzi, Oòlvuov (Vence) dei Nerusi e Zallvai (Castellane) dei Suettri

degli Albini da quello dei Catungi. Se non è cosa facile segnare in generale il confine della provincia, dovendo il più delle volte lasciarsi guidare dalle induzioni, le diffi coltà crescono poi a dismisura nella ricerca del confine meridionale. Il Mommsen 8 pone tale confine al mare, inchiudendo nella provincia delle Alpi Marittime tutta la spiaggia, che, ad occidente di Ventimiglia, va fino al fiume Loup. Egli è costretto ad ammettere nel tempo stesso che i municipi e le colonie, che si trovano

, anche in questo tratto, lungo la spiaggia, si consideravano come fuori della provincia. Infatti tutte le iscrizioni che riguardano Nizza e le altre città litoranee ce le mostrano come dipendenti non già dalle Alpi Marittime, ma bensì da’ magistrati massiliensi o dal proconsole della Gallia Narbonese. 8’ aggiunga a ciò che tutte le numerose te- 1 Cf. Mommsen', C. I. L., V, 2; pag. 902 segg. ; De Ruggiero, Dixion, epigrafe Alpes . Maritimac. 2 Cic., De prov. cons. 14; in Piu.. 34; Plix

e 912, ascrive l’uno e l’altro alla provincia delle Alpi Marittime, ma egli esagera quando inchiude in essa tutta la pro vincia di Cuneo (R. G. V. pag. 16), poiché oltre ad imprescindibili ragioni geografiche, che dovevano far considerare questi paesi alpestri come appartenenti alla regione dei Liguri Vagienni, ai quali era certo ascritto il territorio alpino fin sopra Cuneo, anche le divisioni delle diocesi fa ritenere Cuneo sempre estraneo alla provincia delle Alpi Ma rittime

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 240 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
nate Ad Fines, non ce ne dessero una chiara prova. La più settentrionale è 8. Pierre , de Mézage, non lungi da Vizili e sulla Romanche, un’altra non molto ad oriente di La Mure, ed infine una terza fra Vevncs (David numi) e Gap (Vapwcnm). Questa è una nuova prova, se pur fosse necessaria, che qui esisteva una provincia speciale, poiché non è nemmeno da pensare che tutte queste stazioni Ad Fines segnassero i confini occidentali del vasto regno di Donno, non essendosi esso mai esteso fino

a questi limiti, come dimostrano le tribù più occidentali ricordato dall’arco di Susa. Lo . tribù quindi che formarono questa provincia, la cui capitale era Embrun (Ebrodnmm), erano i Savincates presso Savines (Savinthm); i Quariatcs presso Queiras (Qua- dratinm) nella valle del Guil;.i Cafurigcs presse Chorges (Cainrigae); gli Alitici presso Gap (Vapincnm); i Trie,ori,i fra i fiumi Drac e Severaisse, a settentrione del . ■l'Saltm Tricorim; gli Ueenni nella valle della Romanche; ed i Brigiani presso

; Briançon’ (Brigantimn) ' La provincia Coziami si trovava invece tutta sul declivio italico delle Alpi, dalla stazione Ad Fines (Malano), presso Torino, al Monginevra (Ala,trono Mons). Dice infatti Strabone, che la regione Segusina è già compresa nell’Italia, fj ano Zxiyyogàyov òe rjòr} Tratta léyetat. E dico, contrariamente a quanto aveva asserito a pag. 157, che il Scingomago di Stradone è la città di Susa, non Champlas Seguin come vuole il D’An- ville; non Exilles, che per ragioni strategiche non può

errore a pag. 158), de’ Magri il, presso Macello (Ma- gellum). Ponemmo ancora, benché con qualche esitazione, i libelli sopra Forum Vilri (Cavour), i Vioelli nella valle del Pollice, ed infine i Veni sa mi nella superiore valle del Po. Il confine meridionale della provincia Coziana era probabilmente il contraf forte del Monviso, contrafforte che separa la valle del Po da quella della Varaita, onde probabilmente questa valle, come quelle, della Maira, della Stura e del Gesso, appartenevano alla

provincia delle Alpi Marittime, fino a Busca e a Borgo S. Dal- mazzo, dov’erano le stazioni de’ gabellieri. A settentrione della provincia Coziana e delle Alpi Atrezziane era quella delle Alpi Graie, ricordata dalle iscrizioni, che aveva il suo centro in Aime (Axima), che poi prese il nomo di Forimi Claudi Ccutronum Axima. Le tribù che la forma-

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 166 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
parte che, senza ammettere una provincia fra quella delle Alpi Graie e quella delle Alpi Marittime, sarebbe rimasta una considerevole lacuna, non parrà inverosimile che in questo tratto del declivio occidentale delle 'Alpi sia sorta la provincia delle Alpi Atrezziane. Così che, mentre per custodire la sicurezza de'passaggi alpini dalla parte d' Oriente Augusto stabilì una colonia di veterani legionari a Torino *, dall’ altra istituì allo stesso scopo la provincia delle Alpi Atrezziane. A chi

staccate dal suo ter ritorio, quando da Augusto il regno fu ridotto a provincia, pure aveano voluto con tribuire ad innalzare quel monumento in omaggio al vincitore e all’organizzatore delle Alpi, quantunque dell’ antica regione coziana fossero state fatte due provincia amministrate separatamente 1’ una dall’ altra. Di questi diversi corpi politici, che sorsero nelle regioni sottomesse da Augusto nelle Alpi Occidentali, quella eh’ ebbe maggiore importanza, e perciò anche maggiore notorietà

, è la provincia coziana. Cozio era troppo sagace per non celare all’ impera tore il suo malcontento per la cambiata sua posizione da re a prefetto, anzi, conside rando questo come un atto di magnanimità da parte d’ Augusto, ed un grande onore per sè, cercò in tutti i modi di affermare la sua riconoscenza al vincitore. Fu appunto per magnificare le sue vittorie sugli Alpini, ed a ricordo del patto d’ amistà sancito fra lui e il popolo romano, che fece innalzare a Susa quell’arco trionfale, che ancor oggi dura

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Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 171 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
tempi della repubblica, dalie somme creste delle Alpi, per cui la provincia delle Alpi Cozie rimase inclusa completamente in. Italia. Ma nel tempo stesso essa andò perdendo la grande importanza che aveva avuto »fino a-qnesto termine. Nuove fazioni di guerra tennero bensì deste ancora una volta le valli coziane, quando Costantino, marciando contro Massenzio, sconfisse i Se gusini che gli erano ostili, prendendo a discrezione la città 10 , ma della provincia eoziana non rimase che il nome, con

un significato molto più esteso, se vogliamo, come sem plice definizione geografica 11 , ma senza importanza politica o amministrativa. Susa, aggregata prima alla diocesi Torinese, passò poi, per opera di G entrando, sotto 1’ e- piscopato della Morienna. Così pure considerevoli cambiamenti avvennero sul declivio ■ occidentale delle Alpi. Della provincia delle Alpi Attrezzane, scomparso perfino il nome, parte fu ag gregata alla provincia dell’Alpi Graie, e parte a quella delle Alpi Marittime, compre sevi

le città di Briançon, ed Embrun, la quale ultima divenne il centro della provincia così ampliata. . 1 Ornami, I. n. 215(3. 2 O. I. L., XII, ,1.1856. 3 C. I. L.. V, 2; n. 7251. ' C. I. U, V, 2 ; 11. 7253. C. I. L., V, 2; n. 7250. 11 C. /. L.. V, 2 ; ». 7234, 7235. 7 G.I.L., V, 2; n.7247, 7248, 7241, 7250. , s G. /. L, V, 2; ii. *23fi, 7200. Vi scarseggiano però le lapidi che ne ricordino i magistrati. Hi nominano solo i II viri (C. /. L., 2; n. 7233, 7236, 7260), un vilieus sumarum (n. 7264

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Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 108 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
e naturale confine all’Italia, sia perchè si apriva l’adito.ad imprese nuove e da lungo vagheggiate nella Germania, fu causa >di grande giubilo a Roma; per aderire al desiderio di Augusto 4 , il maggior lirico di quelFepoca-torneggio al valore dei fortunati vincitori; poeti e storici ne tesserono le glorie, e le vinte provincia offrirono al vincitore Tiberio una splendida spada ono rifica coll’impressione dell’immagine sua che presenta all’imperatore la vittoria 5 . Sorte non bella toccò ai vinti, poiché

quindi di essa uiia vasta provincia col nome di Rezia e Vindelicia, che comprendeva tutto il territorio dalla sommità delle Alpi al Danubio, dal lago Lemanno ai confini del Nerico 7 . Curia ed Augusta Vindeli- 1 Dioxz 54, 22; Strais., VII, 1, 292, 5. Kallee, 0. e. pag. 6. Altri suppongono ohe eiì> sia avvenuto presso Reichenuu. 3 Questo piano di battaglia, descritto dal Kallee, e dall’ Arsoli), nelle opere pii! volte citate, sarebbe stato secondo gli stessi autori, organizzato da Agrippa, occupato

Tiberio, essendo però stata trovata a Magonza par più probabile che fosse un ricordo onorifico delle due provincia vinte da Tiberio. 6 DlON'E, 54, 22, to' re xgàzwzor xai zò x/.eìozor zfjo fjhxlag avzmv ègr/yayov, xazahxóvzes zoaoiizovg, oaoi ztjv ftkv yyonc.r otxeTv txavol, veoy/iòioai òz zi aòvvaziot goav. " • Fu chiamata in origine provincia della Rezia e Vindelicia (Vell., II, 09. Suet., Aug., 31. Aurei,. Vitt., Epit., 1 , seg.) per cui si credette erroneamente che fossero due proviucie distinte

. (Cf. Forjurger, 0. Ili, pag. 438 segg.j Alla fine del primo secolo si chiama semplicemente provincia retica, elle poi probabilmente sotto Diocleziano, fu distinta in Radia prima, cioù la vera regione retica, e in Radia scarnila die corrisponde alla Vin delicia (cf. Cellario, Oeog. ani., II. pag. 422. Clcveri, Vindelicia, III, 2). In origine v’ora aggiunto anche il Vailese, che poi fu staccato' ed insieme coi declivi occidentali delle Alpi Graie formi) la provincia procuratoria delle Alpi Graie e Perniine

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