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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 3 of 8
Date: 15.11.1913
Physical description: 8
di eruttare le sollte impertinenze o le sollte volgaritä banal! contro 1’Austria, ma avevano fatto i conti, senza l’oste. E l’oste in questo easo e'rä il Prefetto della Provincia di Yenbzia; il ,quäle fece recapitare all’ avv. Giovanni Giuriati, organizzatdre, della pagliaeciata, un decreto di divieto al pfogettato convegno, e ciö per motivi d’ordine puhhlice. - „Il Lavoratore“ di Trieste, ntzl puhhlicare la notizia dol divieto, fa segul re i seguonti pepati eömmenti: — „Dunque il progettato convegno

di protesta contro il Governo austriaco ö fallito 1 Sappiamo che a rappresen- tare la quintessenza del pensiero nazionalista italiano... all’estero, sarebbero intervenuti i podestü di Trieste e di Trento. — E’ difficile immaginare l'esasperazione suscitata dal divieto poliziesco di Giolitti-tra le flle della forcaiuoleria monarchica del Veneto; quella gente d fuori della grazia di Dio, mastica chiodi, e hei propri giornali di partito si d abbandonata — contro il governo — ad un linguaggio addirittura

la gran patria dei buffoni e dei ciarlataui. A Roma p. es. si ft svolta una gustosa scenotta da „Gran Via“. Copiamo dal „Corriere della Sera“: — „Un riformista aveva appena cominciato- a parlare che si sono uditi gli squilli, e il locale ö stato invaso da un nugolo di questurini e di carabinieri. L’oratore continuava importorrito ed allora d stato tolto dbpeso dalla iinprovvisata tribuna, inutilmente difeso da un gruppo di compagni. Sono seguiti collutazioni e batti- becehi vivaci. La folla ha tentato

, imporre il bavaglio alla libertü di stampa, forse in omaggiö a quella strombazzata libertä che tanto invocano per i loro iratelli siamesi oppressi dal „duro giogo austriaco“!! Buffonil Nazlonallsti bastonati. — Durante la campagna elettorale, che an che a Milano si svolse assai vivace e movimentata, a. cinque eoriiei del nazionalismo b capitata un esilarante avvqntura eroicomica ehe merita venir narrata ai nostri lettori. Paria il „Corriere della SeraV (vedi n.ro del 17, ottobre 1913): ■— : „Iersera

.“ Ecco: a dirla francamente, questo b il piü helle episodio della campagna elettorale svoltasi a Milano. I socialisti banne fatto ne piü ne mono che un loro dovere a bastonarc di santa ragione quei cinque gaglioffi, emeriti scribacchini della „Grande Italia“, agenti provocatori d’irredentismo, e insieme spioni famigerati della R. Questura milanese. Rompere i corni a quei farabutti con nodos! hastoni 6 opera altamento salutare. „Botte, hotte a quella schifosa genla di nazionalisti — scrive il „Grido

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 4 of 8
Date: 15.11.1913
Physical description: 8
aiutarci nellä compiläzione dei fogliö. Oggi p. es. rice- viamo da Venezia, in busta cbiusa, bultimo numero uscito : del nuovo organo ufficiale della famigerata associazibne. „Trento-Trieste“, che s’intitola :„La Voce della Pätria“. Nella terza pagina troviamo uno spunto di cronaca ehe oi riguaida. Gli scribacchini di quel giornalaccio, anti-austriäco, annunziano ai lottori cho la nostra .-„DiEesa“ „ha träsportato le siie tende a Merano, giaziosa eittü e Inogo di curä invernale, facente parto dei

bapprovazione piü o mono tacita delle autoritk dei viciuo Regnö l ' R prima di chiudere la rubrica, accenniamo a una certa circolare diramata dalla famigerata associazione „Trento-Trieste“, con la quäle si batte cassa per rac- eogliere „spontanes“ oLerte da una llrä, quäle „mani- festazione di solidarietä albindirizzo dei fratelli colpiti eoppressi(l) dai barbari“, e insieme di protesta contro il Prefetto di Venezia che ebbe a proibire il Gonvegno Nazionale. „Le adesioni cosl raceolte — scrive la circolare

— saranno trascritte sopra una pergamena e Offerte, insieme ad una medaglia d’oro, al Podestä di Triests e a quelle di Trento“. Da notarsi che la circolare ci venne spedita diretta- mente in busta cbiusa da Venezia 1 Vodremo ora se le autoritär nostrane permetteranno al podestii di Trieste o a quelle di Trento di accettare in forma pubblica l'omaggio d'una associazione anti- austriaca. Poiche nella circolare si parla chiaro „Sulla importanza della manifestazione proposta, la quäle ■ varrä a incoraggiaro

di comizi popppolari, proteste, dimostrazioni ecc. I giorni 18 e 19 ottobre furono teuuti comizi in. tutte le cittä e borgate dei Tirolo italiano. Sul . comizio di Trento, tenuto al Toatro Modena, il ,;Tren- tino“, nel fare il resoconto della pagliacciata. studen- tesca, scrisse: „L’intervento fu discreto. Predominava, natuialmente, b elemento giovanile“. — L’inevitabile ’ conte Manci fu ebiamato a presiederc il.Oomizio, Dopo di lui parlö, da par suo, quell’emerito intrigante politicastro, nonehfe

altamente come il console. italiano . di Innsbruck non äbbia ancora sentito il dovere di protestare. contro la „Difesa“ „che insulta periodicamente non solo la nazione italiana, ma anebe i Reali d'Italia ecc.“ Di rimando noi si potrebbe scriyere; — „Oi meravigliamo altamente come il console austriaco di Venezia non genta il suo dovere di prp- testare presso. quella Prefettüra contro il linguaggio triviale e infame adoperato dalla „Voce della Patria“, che insulta periodicamente non solo b Austria e gli

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Tiroler Wastl
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Page 2 of 8
Date: 25.07.1915
Physical description: 8
würde in Italien nicht geduldet werden, wohl aber eine Provincia di Trento. Dem Ausdrucke Trentino eine politische Bedeutung geben zu wollen, ist also rein unmöglich, weil es dem italienischen Sprachgebrauchc widerspricht und direkt falsch wäre; deswegen ist es der Trienter Presse heute noch nicht gelungen, den Aus druck in Italien populär zu machen und man schrieb von dorther immer (zuin großen Verdrusse der Trien- tiner Unerlösten natürlich) „Trento nel Tirols". Wie wenig historische Bedeutung der Ausdruck

von »einem Trentino schreiben, ist erklärlich, denn man spricht ja auch von einem Roveretano, Perginese, von einem Fiorentino und Napolitano in ähnlichem Sinne. Nie aber haben diese Ausdrücke historische oder politische Bedeutung, sondern bezeichnen nur die nähere oder weitere Umgebung einer Stadt oder eines Ortes, z. B. „Campo trentino". Ja, selbst wenn die kühnsten Träume der Irredenta sich verwirklichen soll ten, müßte sie den Ausdruck Trentino erst recht aufge ben, denn eine Provincia mit dem Namen Trentino

„Trentino" hat, ist auch daraus zu ersehen, daß sich die Bischöfe von Trient schon rein gar nicht einmal heute „principi del Trentino" nennen, sondern „Prin- cipi-vescovi di Trento e principi". Wenn der Franzose Voltaire, der den Uebergang des Prinzen Eugen über die lessinischen Alpen be schreibt, diese „Monti trentini" nennt, so meint er Berge, die in der Nähe der Stadt Trient sich befinden; er hätte ebenso „monti Roveretani" sagen können, wenn er nicht gedacht hätte, Trient sei bekannter als Rovereto

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 2 of 8
Date: 15.10.1913
Physical description: 8
e ,si spaceiä fandonio di similü nsma e eolove su una provincia esolusiyamente slava. Si vuol gabellare la Dalmaziacome terra italiana? Proprio da ridere! „Nomi, usi, tradizioni ecc. tutti italiani“ I Acoidenti agli impostori e a chi ei credo. So si eccettui Zara, capitale della Dalmazia, che conta circa 16.000 abitanti, e che conserva ancorä un carattere pseudo-italiano, iiresto della provincia conta 'ben 500 mila slavi, e quindi non ö il caso, di parlare d’italianiUi. ÄUa Dieta del Regno, su 29 deputati

croati e 6 serbi, solo 6 deputati sono italiani, cioü quelli eletti dalla cittä di Zara. Al Parlamente di Vienna poi, la Dalmazia e rap- ■ presentata ;da ben .12 deputati tra croati e serbi; gli italiani sono. esclusi. La cittä, di Zara ha l’unico Municipio italiano in Dalmazia; un' unico Ginnasio, scuola reale e popolare con lingua d’istruzione italiana. La lingua italiana non ö usata negli uffici pubblici, nelle scuöle e nei comuni della provincia, perchö la popolazione ehe vi ahita ö slava. Gome

Spaiato, la citlä piü popolata e piü importante della provincia?- Ed e questa la tanto deeantata „Dalmazia italiana“ dei ponnajuoli della „G. Italia?“ . . Decisamente,' monümento, piü sfacciato di incoe- "Fenza,. di mala fede e di disonestä politica non si potrehbe immaginare l im Aussichtsturm auf Psnegal-Kulm eine Anzahl Welschtiroler mit ihren Damen. Auf dem Turme zogen sie die dort gehißte Tiroler Fahne nieder und hißten unter großer „Begeisterung" eine reichsitalienische Fahne

gegen Nationalitäten des Staates ver bietet, und wünscht dessen Anwendung gegen die Deut schen. Nur gemach! Wenn dieses Gesetz zur Anwen dung käme, dann säßen die Jtalianissimi südwärts vom Brenner samt der „Adige" und dem „Alto Adige" längst im Dunkeln der Staatshaft. ■La Questione Romana e il contegno della stampa pseudo-cattolica di Trento. Ho letto con piacere sulF ultimo numoro della „Difesa“ il bell’ articolo di : fondo XX Settembre. Bravi! Il ricordare ai lettori quella data nofasta per lä liberta della

) della „Grande Italia“, nel leggere dopo due numeri dalla comparsa. di quel tal articolo inneggianle all’italianilä dalmata, il seguente trafiletto di cronaca nel „Notiziario“: — „Se la,,0ester- reichische Volkszoitung“ non ha scritto bugia, il Go- yerno .di Vienna ha pensato e .deciso di infliggere. un ..nuoyo oltraggio all'italianitä di'Zara: oltraggio_grave e profondo,. (!) cui förse solo ...F onesta anima. di Jago , poteva dare forma e sostanza l Zara, Zara minacciata dall’ingordigia

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 1 of 8
Date: 15.03.1913
Physical description: 8
provinciale, che oggi e innestato nelle teste dei nostri irrcdentisti. Ogni ragionevole ed imparziale italiano coraprende per il „Trentino“ il territorio confinante dclla cittä di Trento coi possedimenti e le villeg- gia’ure dclla cittadinanza. Gli irredentisti invecb, intendöno per „Trentino" una Provincia per se, sull' estcnsione della. quäle non sonö pienamente in .chiaro, estcnsione perö che deve adjBgpJ,uiddo, ! abHracjg j ä 4 $ del, Tirolo, meri- dionale. Nessimo" in tutto il mondo c neppurein

della valle del Fersina,. sull' altipiäno di Luserna e Fölgheria; ladini äbitano iii Fassa, parte anche in Fiemrne,. in Val di Non, Val di Sole, Rendena, ecc. Le condirioni della lingua italiana erano dapprima ahcor piü sfavorevoli, perche anche ; la Valle di Ter- ragnolo ed i paesi veneti .delle montagne circostanti fino a Vicenza contavano abitanti che., parlavano il ledcsco. Da Trento. in sti, nella Val d Adige, c'erano molti tedeschi, e. Trento stcssa ne contava piü di oggi. CosFpure. nella

ltälia, qualora non si tratti di irredentisti, sa alcunche di questo „Trentino“,. sebbene certi, fanatici. si servino anchc della geografia per jar ihdubbiamehte conoscere resistenza di. tina simile assurditä. A noi perö non yenne mai sott' occhio nessun libro di geografia che siä stato, in, grädö di därci dati statistici .su questo fantasticö „Trentino“, A Treiito naturalmente si pubblicäno di sovenle di questi oscuri opuscoli ed i nöstri ,irredentisti si sono talmente attaccati a questa

immaginaziörie fantastica che, effettivamente, semhra ci credino. .Noi vogliamo ora vedere se dal lato nazionale e storico abbia mai esistito questo „Trentino“; e per ultimo vögliamo illustrare lo scopo ed.il punto di mira d'unä tale mcnzpgna. V Nel , Tirolo meridionale abitahö, italiani, ladini e tedeschi; devesi perö notare che questi tre elementi popölari non söno separati esclusivamente l'unö dal- l'aitro, iha inyece .sono. framischiati sehza nessuna regola, Tedeschi p. e. äbitano in.prossimita di Trento

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 2 of 8
Date: 15.02.1913
Physical description: 8
in quelle parti portano ,1a grande iscrizione „Douane italienne“. Altro che l'iscrizione del bigliettaio di Desenzano! In tutta questa provincia i benestanti prendono 1‘abitudme di parlare fra di loro il francese nella stolta convinzione di fare cosa piü distinta e il popolino senz’altro li imita. Siccome ogni autunno .üna fiumana di quel popolo dalle vallate delle Alpi Ligure emigra nelle regioni vicine della Francia per ivi collocarsi durante la saisön, tutti i terrieri cönosconö il francese

„cattolici“ italiani. Ora si annunzia che il cardinale Giuseppe Calasänzio Vives y Tuto, prefetto della Congregazione dei religiös! ha diretto in data 15 gennaio ai superiori. degli ordini regolari e a tutti gli istituti religiös! d'Italia la seguente circolare! „Nel fascicolo N. 21 dell'Acta apöstolicae sedis del 2 dicembre 1912 si pubblicö la seguente avver- tenzä: >„A togliere l'equivoco che certi giomali vanno creando in mezzo al clero e ai fedeli.si dichiara che la Santa Sede non riconosce per

(s. v. v.) di quella regione crede di aver il dovere di mostrare un odio partico- lare per la sua razza d'origine, Questa constatazione e triste ma inattaccabile. La Francia non pud desi- derare di meglio nel suo proprio Interesse che questo stato di cose, perche esso soccorre al, suo naturale desiderio di cancellare dalla memoria della popo- laziohe oghi ricordo del suo passato, La Costa azzurra al di lä del ponte di San Luigi presso.Mentone, e cioe tutto il territorio dal confine italiano fino al Varo, e ormai

perduta per 1‘italianitä etnografica, come e perduta,,, politicamente per 1‘Italia^ questa terra ricchissima, da cinquantatre anni.“ E qui il Conte Voltolini fa un confronto assai opportune sui pretesi pericoli di germanizzazione e conclude il suo dire: „L'altro pericolo consiste nella lenta ma continua penetrazione dell'idioma straniero nella provincia di Porto Maurizio, 1 Tempo fa in Italia si sono mosse molte lagnanze per Je iscrizioni in tedesco nella .regfone del lago' mGarifa e per 1‘adozlone

dello stile neo-germanico nelle nuove costruzioni nel Bresciano; ma tale penetrazione tpdesca appare addirittura irrisoria in paragone della penetrazione effettiva e innegabile della lingua e dei costumi francesi in tütta la Riviera di Ponente. Beninteso non si tratta di una penetrazione ufficiale; ma intanto c'e la penetrazione privata, che nön e meno pericolosa. Una cinquantina di collegi maschili e femminili, fondati dalle rieche con- gregazioni francesi immigrate dopo la legge della sepa

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 3 of 8
Date: 15.02.1913
Physical description: 8
contro il Tolpei per contrav- venzione contro la sicurezza dell’onore. (I?) Al dibattimento furono escussi molti testimoni, Dalle deposizioni di questi testi, tutti caporioni del partito irredentista, si rileva un particolare assai interessante, che cioe tutti sono assidui lettori della „Difesa del Tirolo", Fra gli avventori del „Calle Romana“ di Trento il nostro foglio conta dunque il maggior numero di lettori. E poiche la reclame e l’anima del commercio, noi ringraziamo questi volonterosi per

tive pontificie e alle norme della lettera di S, S. all'episcopato, lombardo, in data del 1 luglio 1911, i giornali seguenti: L’Avvenire d'Italia, II Momento, II Corriere d'Italia, II Corriere di Sicilia, 1‘Italia, e altri dello stesso genere, checche ne sia delle intenzioni di alcune egregie persone che li dirigono ed aiutano." „Ora sebbene questa sacra congregazione sia per- suasa che nessuna famiglia religiasa abbia rinnovato l'abbönamento dei suddetti giornali, in seguito a tale avvertenza

, pure, avendo saputo che ad essa si danno le piü strane interpretazioni, crede opportun» di di- chiarare a togliere ogni equivoco che ai religiös! e proibito non solo 1‘abbonamento ma anche la lettura dei summentovati giornali. Che se qualche religiös» per giuste ragioni si trovasse nella necessitä di leg- gerne qualcuno, egli dovrä riceverne speciale autoriz- zazione in iscritto dai suoi superiori maggiori, — Roma 15 gennaio 1913. — Cardinale Vives y Tuto prefetto — Donato arcivescovo di Efeso

segretario.“ II documento e dei piü gravi nei riguardi della disciplina ecclesiastica. Inlatti esso riafferma in modo reciso il carattere di condanna assoluta da parte del Vaticano dei giornali cattolici suddetti e stabilisce in confronto dei religiosi regolari norme severissime per la lettura dei giornali proscritti, specificando che di essi e victata la lettura senza uno speciale per- messo, come dei libri condannati dalla Congregazione dell'Indice o da quella del Santo Ufficio. La circolare del

Cardinale Vives sarä seguita, si assicura nei dicas- teri ecclesiastici, da un'altra del cardinale De Lay, segretario della Congregazione Concistoriale della quäle e preletto il Papa; e contemporaneamente i vescovi delle diocesi italiane nei loro bolletini dioce- 'sani.pubblicheräimo 1’a.vveiTenza pontificia, facendola seguire dalla pröibizione per i- sacerdöti della lettura dei’ giornali pröseritti;“ E sapeLe i motivi di queste misure severissime? Perche quei tali giornali anzicche occuparsi del

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 6 of 8
Date: 15.06.1913
Physical description: 8
delle »Dante Alighieri« e della »Trento- Trieste s di Vicenza per non essere abbandonati ed b certo che quelle Societk faranno del loro meglio per aiutarli; ma non potranno certo esse completare la spesa necessaria e erigere un fabbricato scolastico.« Quando si dice pezzenti vanagloriosi!..; Altro che scalmane per la Libia. Ma il Governo d’italia, mentre sa trovare i milioni per far la guerra agil arabi, viccversa, quando si tratta di spendere qualche migliaio di lire per costruire una scuola

delle persone che Io avvicinarono, dovrebbe essere nativo della provincia di Brescia, parlando egli il dialetto lombardo. E dire che di questi „galantuomini" che ci piovono dal Begno d‘ Italia e che scorazzano per il nostro paese come cavalette affamate, se ne contano a centinaja! Ma i signorotti irredentisti, quando si tratta dei loro „cari fratelli regnicoli“ li ajutano in tutte le maniere possibili, e questi straccioni, per ricompensa, truflano e rubano a man salvä dbve possono, e il piü delle

Rievocando oggi alla memoria le persecuzioni, gl'insulti e le canagliate che )a teppa irredentista royeretana ha osato perpetrare impunemento contro la mia persona, rivedo eon gli occhi della mente l'antipatica figura di quel »dott.orazzo« dr. Gino Mar- zani, caporione e organizzatore di quelle bricconate. Nel vergäre il nome di qnel i'amigerato legulejo la mano trema d’indignazione e di sde'gno. Ma depongo la penna per oggi, non senza ricor- darvi, o illustre avvoeato dalle cause perse, quei

alpestri contrade di Valpegara. Maso, Grotta e Sella (fraziöni tutte del Comune di Forni in Val d’Astico) sono costretti di mandare i Ioro figli alla vicina scuola austriaca di Oasotto per iä’ difficolth di far loro percorrere specialmente d’inyerno, la grande distanza che li separa dalla scuola di Forni. La »Grande Italia« dopo. ayer commentato il fatto strano vi aggiunge: »In seguito a reclami e all’interessamento di autor&voli persone e delle Associazioni »Dante Alighieri« o »Trento-Trieste

ed ottenuto dal governo il sussidio di un terzo della spesa pre- ventivata. Purtroppo perö il Consiglio Gomunnle di Forni, per eonsiderazioni economiche, non dava voto favorevole a quella spesa e cosl gli abitanti delle 1 razioni suddette si troveranno fra breve nelia dolorosa necessitii di mandare di nuovo i loro figli alla scuola di Casotto, perchfe hanno venturo il locale del sig. Toldo non sarh piü disponibile per l’uso di scuola. Gli abitanti di Valpegara hanno rivolta una preghiora ai dirigenti

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 7 of 8
Date: 15.09.1913
Physical description: 8
riuscita piü che bene, benissimo. Vi parteciparono alla' stessa numerose personalitä alto locate, noncho rappresentanze di tutte le societä patriottiche della Provincia. La nota stonata la diede in qnesta oeeasione ih Municipio di: Cles, il quäle, benchö fosso state in- vitato a voce e in iscritto, non si degnö di mandare — almeno per creanza — nessun rappresentante. Questa ingiustificata astensione ö .stata biasimata vivamente da tutti i presenti, e tanto piü da biasimarsi, essendoche proprio

della nostra Patria. Un gruppo di veterani. Dali’ alta valle di Non. Qul uella nostra bella valle da qualclie tempo in qua succedono dei fatti disgustosi che fnettoDO in sinistra luce i nostri paesi. Ebbene, si deve protestare altamente, si. deve gridar forte che la buona popolazione indigena non c’entra per nnlla in questo lösche faccende. I nonesi sono tutti brav! patvioti austriaci' e fedeli alla’ :bandiera r.deil’-ImperatOre. Clii viene nei nostri paesi a' ssminar iä zizzania e -ia discordia

sono i signorotti „meze velade“ di Trento. Qul vengono ■ duranto la ’stagione . calda a passare; i cosidetti freschi, ■e qul si fanno lecito anche di inscenare le loro im- mancabili pagliacciate irredentiste. - Ma noi diciamo ’ che del contegno arrogante; prepotente, ineducato e villano dei cosidetti „magna finferli“ de Trent siamo piü che sink e nauseati. E se ci scapperä un bei giorno' la pazienza la faremo vedere a quei „ruganti“ live che la nostra bella valle no l'ö propri pan per i loro denti

. ‘Siamo ancora indignafi per due fatti' disgustosi awenuti di fresco nella nostra valle, e ci pare che si dovrebbe finirla una buona volta con certe provocazioni che suonano oifesa ai nostri sentimenti austriaci. Ecco p. es. durante le festivitä in oeeasione del Genetliaco Imperiale ehe ebbero luogo ai 18 agosto in Eonzone, nel mentre sulla piazza venivano innal- zati gli evviva a Sua Maestä, tutti i presenti si leva- rono il cappello ad eccezione di due „meze velade“ di Trento. E volete sapere chi

erano questi due sel- vadighi? Uno era il vendi salami Turrini, l’altro il famoso Montavon. A questi due teneva degna compagnia un regnicolo, certo conte Castellani, detto eonte dalle braghe onte. Questi tre mammalucchi si permisero di fare dellc stupide osservazioni sullo ini- ziali P. I. che si trovavano illuminati sulla cupola dell’edifieio della Eegina del bosco, dicendo: „ei vol dir: „fratelli- italiani“. E eontinuavano a ridere e beffeggiare in modo si triviale e sfacciato da sollevare

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 2 of 4
Date: 25.04.1916
Physical description: 4
tiranni, austriaci, borboni, lorenesi e papalini, 6 naturale die sieno scomparse nnche le relative 1 tirannidi. Dopo sono subentrati i principi uinani ed i governi dolci e paterni, ed b cominciata l’era della civilth, dellu fratellanza. E cosl, per es. Vittorio Emanuelo, sotto il cui governo furono fucilati 7000 napolötani, abbrnciati 7 interi villaggi, non risparmiando le vite doi miseri abitanti, b passato alla storia col titolo di «Re Galantuomo», mentre il Duca di Modena per aver i'aüo giu

- stiziare tre persone convinte di fellonia e tradi* mento s’b meritato il titolo di «piccolo Tiberio I...» Giovanni Lanza, die fece fueilare il caporulo Barsanti per delitto di ribellione, non ostante la sua giovane ed inesperta etk, non ostanto la peti- zione di 40 mila domie, che in norao della Libertii imploravano grazia, ö passato come un eroo della pa...tria, mentre il Ro di Napoli passö sotto il notne di «Re Bomba» per avov tentato di puniro i traditori dello Stato. Il regio esercito replicate

volle volge tutta la forza dello suo artiglierie contro una cittii aperta come Gorizia, fino a ridurla un cnmulo di l'umanti rovino, e si vuole venga chia- rnato «osorcito redentore», mentre le truppe pon- tificie che di fronte alla bandiera bianca arrestano il fuoco e depongono le anni devono passaro alla storia col titolo di «barbari e tiranni»! I Cagnassi e Livraghi, pionieri della civilth italiana, arrestano, fucilano, massticrano, mutilano e inlerocincono come iene sopra gonte innocente

e vengono inandati as- solti segnati e benedotti, mentre si dk il titolo di tiranni e barbari a coloro che in base a veritk e giustizia arrestano i felloni, i delinquenti e i tradi tori. Signori millantatori della nnova civilta e libertii italiana, quando mai i governi cessati nelle dimoslrazioni popolari da voi provocate, distri- buirono pugni, sferravano calci, arrestarono ga lantnomini, traseinarono gli arrestati per le vie a forza di spintoni e a passo di corsa, usarono le artiglierie

ed i mosclietti?.... Quando mai quei governi fecero slrillare dalhi käme i loro popoli spogliandoli fino alla camicia, gravandoli di tasse e balzelli senza fino, e quando domandavano pane rispondendo con le fucilate? E tutto questo avviene nel decantato regno della cuccagna sotto la tutela della civilth. e della libertii 1 Ed alla tirannla e barbarie rispetto alla vita ed alle sostanze s’e accoppiata la piü schifosa e ributtante tirannla delle coscienze. Tirannla nel santuario della famiglia colla legge del

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 3 of 4
Date: 15.07.1914
Physical description: 4
- die, irredentisti e traditori della patrisi“. E come tali, meglio aarebbe, se abbando- nando il .nostro cavo ed amato Tirolo, si recassero a far corupagnia alle Taran toie delle Calabrie o a gracchiare colle rane delle. Maremtne di Koma. Una volta liberale il paese di sl losca geilte si avrebbe, ne siam certi, piü pace, piü concordia ed ancbe piü veligione. E per ora basta, osservando che, se di liuovo seriveranno nei giornali irre dentisti di Trento ingiurie e calunnie contro persone benemerite al nostro paese

di raccapriccio, alla orrenda hotizia dell’ assassinio. del com; plante Arciduca Francesco Ferdinande e della sua consorte. Tutto..il mondo civile si e. inchinato rispettoso davanti al doloro della Monarehia, davanti alla angöscia della Casa Augusta colpita da cosl grande lütto.. Ma nell’ora triste, mentre tutto il popolo cpmmosso si re; cäya in cliiesa aa impetrare l’eterna pace. alle auguste vittime assassinate, ci furono qul a Trento tre uialvivonti che osarono ä inettere in mostra tutto il loro fondaccio

il nostro infinite disprezzo. . r 1 regnicoll a Trento. —Mentre dalla nostra citth e dalla provincia la gente povera .emigra nel Tirolo. tedeseo, iii Germania, 0 persino in America in cerca dilavoro e di pane, vicevorsa i regnicoli üairitalia piovono a Trento a stormi come le cavallette affamate, e qul si'insediano 6 dopo qualche tempo di loro dimora la fanno da padroui, soatenuti e protetti dai signorotti irredentisti, che dünno loro ' migliori posti. Lungi da noi l’idea di Seminare l'antipatia contro

La Difesa -3 Ecco dunque perche si scrissero 0 si jfccero pubblicare quei articolil. Bella ri- conoscenza, uon e vero ? Ma qul non finisce 3a fila delle bugie e calunnie dei suacconnati articolisti. Essi hanno avuto uncora Ja sfacciatagine di asserire che tutto il popolo della sponda sinistra del Leno condiyide ed approva le loro idee. •Questa b una delle piü grandi castronerie •che si possa immaginare, e questa e ancho la vera causa per cui oggi noi protestiamo. Sl, noi, abitanti della sponda

- sinistra, dichiariamo solennemente di non condividere. le idee balzane degli artico listi dei giornali di Trento, noi siamo pieni invece di.riconoscenza e di grati- tudine pei nostri benefattori e li- preghia- mo anzi di voler continuare anclie in' futuro la loro opera patriottica e bene- fica. Mandiamo quindi gli articolisti suaecennati di liuovo alla scuola, perchö imparino -a eonoacer meglio il popolo che li circonda e far giudizi falsi su Io stesso. E q ui non tralasciamo di dir .loro, che per

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 2 of 8
Date: 15.07.1913
Physical description: 8
panee lavoro!" Nei giorni scorsi uno di.questi tragici episodi lo si e avuto a Francavilla, in provincia di Lecce. Si vede proprio che per: guarire la miseria in ■Italia .non le mancava altro che l'impresa pazza e disastrosa della conquista della Tripolitania ! E per colmo proprio d'ironia giungöno ora dalla' Cirenaica notizie punto piacevoli e punto consolanti, perche malgrado lä: tanto strombazzata pace si e in uno stato di guerra piü 1 di prima, Ad Ettangi gli arabi e i beduini inflissero

Prattanto !a scopa rimano abbandonata in cucina, mä se gli seärafaggi trentinisti insisteranno a penetrare nelle altro stanze, verranne ricaoeiati senza dubbio nelle löro tane, come avvonne nel mese di febbrajo 1911 a Salorno. Meminisse juvabitl Leggendo e annotando. Le delizie dell‘ Italia! — Scrive Giovanni Savoldi sul .yTrentino“ dd. 13 giugno 1913, N, 133 il seguente brano molto edificante risguardante il problema serio ed impellente della disoccupazione che affligge pre- sentemente Tltalia

:—■ Si ^oglia o non si voglia, e un fatto che in varie prövincie dTtalia la sempre crescente disoccupazione. cömincia rappresentare un vero e proprio pericolo. Ne si puö dare tutto il torto ai deputati socialisti quando ricollegano il fenomeno della disoccupazione con Je spese che il Paese ha dovuto, deve e dovrä sopportare per quella impresa libica che forma il vähto della morente legislatura. Fu subito osservato che 1‘attribuire. uh fenomeno cosi complesso come la disoccupazione. ad una causa transitoria

quäle la guerra libica e segnö di corta .vista. E fino ad un certo punto ( si puö ammettere, Ma e pure un fatto che la .conquista della Tripolitania e della Cirenaica ha. soltratfo alla vita economica del Paese molte cenfinaia di milioni. A base di cifre e non di chiac- chiereri’oh. Cahrini ha rilevato che il bilancio dello Stato,.'non. ha piu quella i elasticitä che aveva prima della guerra. . . ' . Dopo la .strombazzata pace, siamo appena al p'rmcipio, Il räggiungimento dei benefici effetti, che

., La Libia, per il momentp, ;iion rappresenta e forsetnön. rappresenierä mal altro che. una passivitä, uhä persistente.sottrazione di risorse alla vita econo mica del Paese ed un pesante fardello per il bilancio dello Stato." . . E si badx bene; e uno scritfore regnicolo quello che scrive queste cose un po' bruttine e le pubblica sui: näzionalissimo . „Trentino" (di.,, - carta) giornale ch'e.-esce a Trento. Altro che smargiassate buffonesche e ridicole per l'impresa libica! E cosi, mentre il Governo

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Page 8 of 8
Date: 15.07.1913
Physical description: 8
sotto il muso quel : n.ro’dell’,,Alto A.i..“ (23 genriajo 1913) e ; rispohdete: „Tacete bugiardi, sfruttatori dei poveri contadini, che vi conösciamo abhastanza; voi tutti altro non siete che ipocriti e spudorati tradi- tori della patria nostra.“ Uh gruppo di volksbündisti. Corrispondenza aperta. Preghiamo ancora una volta e vivamente tutti quelli fra i nostri abbonati della provincia, che aves- sero ancora da regolare il loro conto con la nostra Amministrazione a volerlo fare con cortesc

. P. 8., Calliano. — Ma di che „Trentino“ della malora andate voi cianciando slupidamente! Siamo nel Tirolo e non nel! Italia. Sopra di noi sventola la bandiera dell' Imperators. Un lettore, Folgaria. — Per intanto non pubbli- chiamo i nomi. C. Ad. — Non siamo d’accordo aifatto su quanto ci scrive in argomento alla gia abbastanza arrufEata matassa circa le complicazioni balcaniche, special mente in riguardo all’ Albania. Il periodico „Gross- Oesterreich“ pubblicava recentemente un notevole articolo, a firma

la prossima espansione dell’Italia si effettuerii verso 1’Albania, il quäle paese diveria un seeondo Schleswig-Holstein per l'Austria e i'Italic. Se vogliamo — prosegne il „Gross-Oester reich“ — garantire l’avvenire dell’Austria, se; vogliamo garantire il nostro posto al sole, dovremo impadro- nirci doll’imboccatura dell’Adriatico, e ciö non sara possibile se'non mediante una guerra coll’Italia. . E’ dovere della nostra diplomazia, della direzione Gel nostro esercito e della nostra morina di persuadere

fin d’ora la popolazione deH'inevitabilith di questa guerra e di fare di lunga mano i necessari preparativ! nell'esei'citO; e neila marina affiuchfe possiamo affron- tar.e la guerra colla cohsapevolezza di aver-fatto tutto quanto era aeeessario per assicurärs,--por-q«Wl-S-!K. ossono le, previsioni 'ümane, -la vittoria alle nostre andiere". E'a queste argoinentazioni che sembrano a noi assennate e logiche per l’avvenire della nostra Monarehia, diamo la nostra . piena e incöndizionata adesione

. - . Un imparziale, Trento. —- Che vale strepifare, che vale ingiuriare? Basta capire e far capire che la Mafia non sta soltanto di casa in Sicilia! P. C. — Un poco alla volta e hon dubitate, le ragioni nostre trionferanno su tutti i pregiudizi, su tutti i losch! interessi, su tutti i mentiti patriotismi. Un socio, Valle di Pine. — Mandi di frequente! Il nostro grido di guerra e: morte all’ irredentismo! Veritas, Riva. — Leggeremo il sno scritto e Le risponderemo tra breve; intanto Le rinnoviamo

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 1 of 4
Date: 15.07.1914
Physical description: 4
in dono anche il giornale umori- La redazione ed amministrazione della „Difesa del Tirolo“ Casella postale 73, Merano. L'esecrando misiatto di Serajevo, Nel pomeriggio di domenica 28 giugno diffuse in un attimo per la vasta Mo- irchia l’annunzio ferale, ■ tremendo, in- edibile: L’Arciduca: Ereditario France- ) Ferdinande ela suaeonsorte Duchessa lßä"di~Hüirenb'erg~^t'ktTD^Btati'üc2isi'~ä 7olfcellate a Seraievo da uno ■ studente rbo. ' L’orribile notizia volö rapidamente 11a nostra provincia, e da ogni

piena- mente alle vostre assennate argomenta- zioni, che cioe nella provincia del Tirolo italiano manca un giornale schiettamente cattolico. „Il Trentino“ e la „Squilla“ sono giornali diretti, inspirati e....pagati da affaristi, i quali appunto hanno im- posto di sostituire alla vecchia gloriosa bandiera della „Voce Cattolica“, .e del - „Fede- e Lavoro" un altra bandiera piü moderna che copre il .contrabbando irre* dentista^ e siornain. Sembra La nostra gloriosa bandiera austriaca, oggi e coperta

d’indole nazionalista da farmi sussultare di giusto sdegno. E’ una vera gara nazionalista fra i giornali di Trento; b un’ossessione d’ita- lianitä che fa davvero. compass'ione. Che piü? Il medosimo „Alto A....“ tempo fa ospitava nelle sue eolonne uno scritto d’un collaboratore straordinario, il quäle, a ragioDe, si meravigliava dell’improwisa trasformazione nazionalista della stampa pseudo-cattolica di Trento. Che gatta ci covi sopra le eener! di questo strano risvoglio nazionalista? Ma quello che non

Anno V. Merano, 15; Luglio 1914. La Difesa O del Tirolo Periodico mensile per la tutela degl’interessi del partito dinastico tirolese. Prezzo d’abbonamento annuo: CO RONE 2. abbonamento e obbligatorio per un anno. — Un esemplare 6 helleri. — Redazione ed amministrazione: Merano, Wasser lauben n. 21, II. Stock. Abbonamenti, vaglia postali, inserzioni, lettere, manoscritti e tutto quanto concerne il giornale, spedire „impersonalmente“ all'ammi- : nistrazione, rispettivamente alla redazione della

„Difesa del Tirolo“ casella postale 73: in Merano. „Soltanto con la creazione di un partito dinastico, che abbia per fondamento di propugnare i diritti arcisecolari della Casa d’Absburgo si poträ avere forza e mezzi di conciliare tutte le nazionalita e costiitiire la nostra Monarchia unita, torte e compatta.“ II nostro programma. Ai lettori. ßiprendiaino le pubblicarioni del lostro periodico per continuarle regolar- nente come per lo passato. Le ragioni di questo prolungato ri- ardo 'furono

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Page 5 of 8
Date: 15.11.1913
Physical description: 8
, vari öratori, tutti fiemmesi, in favore della tramvia Egna—Pre- dazzo—Möena. Aicuni disturbatori — nove di numero — venuti da Trento sotto il comando dell’ ineffabile cialtrone dr. Battisti, tentarono una debole dimostrazione contraria, ma ben presto doyettero mettere lo piye nel sacco e’ starsene zitti, visto il vehto infido che spirava pfer essi. . Credevanö qiiei tali di trovarsi nel cortile del palazzö municipale di Trento, dove si usa patro- cinare cosl comodamente ' gl’intetessi. della valle

di Fiemme senza il consenso della popolazione hemmess. Ma" si sbagliarono, e devono ormäi essere persuasi che Fiemme vuol fare .i propri interessi anche senza l’approvaziono di Trento, e che a malgrado tutte le manovre' schifose degli italianissimi, la tramvia Egna- Predazzo-Moena ö la söla linea che risponde agli inte ressi di quella- Regione. L’ordine del giorno votato ad unanimitb in questo senso dal popolo presente b uh'docümentotale che non ammette. ulterioridiscussioni accademiche. Il pensiero del

presidente della. famigerata associa- zione irredentista „Trento-Trieste“, e quindi un nemico accanito dell’ Austria e degli austriaci. Comunque, parce sepulto! Nostre Corrispondenze. Da Cavalese. In un articolo di fondo, il famigerato „Alto A....“ del 2 ottobre n. 225 cerca di attribuire a recenti iniziative della cittä di Trento un nuovo progetto ferroviario, il quäle dovrebbo riuscire una vera panacea in mezzo alle questioni Sorte per. dare a Fiemme una ferro via. Si tratta di un progetto..ferroyia

progetto b atto ad assopire tutte le rivalitk nazionali,'a dare legittima ■ sodd.isfaziöne a'tutti gli -itL-teressi“.' ’ “ - • Dite chiaro e netto che voi tirato in campo questo' yeccbio progetto tramviario di undici anni fa unica- ' mente per’ far assopire in Fiemme I’idoa dol trani', e per ostacolare e impedire la soluzione bniea'possibile' della linea Egna-Predazzo. E Fiemme saprh ricordare per lungo tempo queste indegnß manovre. Vi furono parecchi anni.dopo il 1904 duränte i quali Trento

si disinteressava affatto della nostra questione ; tramviaria. Ghiesti. i di rigenti della cittb. sul perchö di tale apatia, ne ebbimo avuto in risposta che la eittä di Trento, se ne disinteressava perchö gih si sapeva che una sola linea avisiana era esclusa, e che non valeya la pena agitarsi per una cosa di cui si riconosceva in antecedenza. la irraggiungibilitk, Capite l E forse adesso vi sono migliori prospettiye a di riuscita? Proprio da riderel : Ma qul in Fiemme invece di risa, regna indignazione per

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 4 of 4
Date: 15.08.1914
Physical description: 4
, ,ed essendosi il giornalista mo- strato sorproso. della sua pbrfetta ( .cono- scenza dell’italiano, Ella gli disse: —; „Ma io sono italiana 1 Sono. nata alla Villa delle Pianore. Id famiglia parliamo sempre di preferenza. l'itaüano...“ La nostm Uptliem tirolese. Abbiamo ricavuto unalettera da parte d’un nostro ottimo .patriota di Trento, contenenie un giusto lngno circa, la.man- canza di bandiere tirolesi in una festa ch’ebbe luogo settimane fa a Piedicastello. Noi ci uniamo pure a ; tale lagno

e' protestiamo anzi contro tale disprezzo e noncuranza pella bandiera della nostra provincia, l'onore della quäle venne di questi giorni’negato; chd, vivaddio, non c’e di che vergognarsi; ed anzi questo tz il momento piü opportune d’inalberare in segno di protesta ilvessillo della nostra Provincia./ : f Ma comuuque sia la eosa,; padronö chi comanda le feste d’inalberäre quella bandiera che piü gli piace süi propri fondi, ma noi" dobbiamo fare il nostro dovere come patrioti e non c'fe Mimicipio e irre

, cura di dargli una educazione tale da metterlo in grado da ,potere attendere un. giorno al grave cbmpito che gli, sarebbe spettato. L’Ar ciduchessa, fra . tutte le.. Arciduchesse della Ciasa Imperiale di Austria, ö forse la piü religiosa, e questa circostanza ha fatto .si. che ella ebbe cura di dare al figlio anzitutto una educazione rigorosa- mente religiosa. .. , Dopo avere frequentato a Vienna il ginnasio congregazionista , dell’, online degli Scozzesi,.il . nuovo Principe Eredi- tario, e.stato

si sapeva. Essa e figlia del defunto duca Roberto di Parma, e della seconda moglie di lui, duchessa Maria Antonia di Bra- ganza. .Questa non ö la prima unione fra la casa. di Parma e la Casa di Abs-- burgo. Anche la prima moglie dellTm-- peratore Giuseppe II era una Borbone di Parma. L’ Arciduchessa Zita fe anche essa molto giovane: tz nata alla Villa delle Pianore, presso Viareggio, il 9 maggio 1892. I suoi modi affabili e la sua intelli- genza la rendono molto simpatica. Ella ha ,dimostratö in questi

Ultimi tempi di possedere le qualitk necessarie per conqui- starsi l’afietto dei popoli della Monarchia.; . E' stato un vero matrimonio di amore, e da . tutti. si dice ehe 1 Arciduca Carlo Francesco Giuseppe b 1 molto affezionato a sua moglie. I giovani sposi si fanno vedere .spesso a braccetto e nelle loro frequenti passeggi&te. amano intrattenersi in bene- vole conversazion'i con geilte del popolo. .L’Arciduchessa Zita.gode anche fama di essere molto caritatevole.Nella sua nuo- va qualitä.di

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Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Page 2 of 9
Date: 15.05.1920
Physical description: 9
, Emanuele viene diffidato a compa rire innanzi al-sottoscritto Giudizio, oppure a far conoscer in altra guisa allo stesso la sua esistenza,. Scorso il giorno 15 novembre 1920 il Giudi zio, dietro nuova istanza, deciderà stdla domandili concernente'la dichiarazione' di ■ irprte. TRIBUNALE CIRCOLARE DI TRENTO Sez. IV, 4 'maggio 1920. ' SICHER ' 1297 T IV 44-g0 11 AVVIAMENTO della procedura allo scopo della dichiarazione di morto di Pigagnelli ' Angelo fu Antonio, di Jleaaio (Lavis), nato ai 18 settembre

y dichiarazione di morte ideila suddetta persona as- sente. - • ' ■ Viene quindi 'ognuno diffidato a dare al Giu- dizio od al curatore sig. Massimo Less di .Meano notizia della sunnominata pensiona. Pigagnelli Angelo viene diffidato a compa rire innari al sottoscritto Giudizio, oppure a far conoscer in altra .guisa allo /stesso la sua esistenza. Scorso il giorno 15 novembre 1920 il Giudi zio, diètro nuova istanza, decider^ sulla dómand'a . concernente la dichiarazione di morte. TRIBUNALE, CIRCOLARE DI TRENTO

Giudizio oppure a far conoscer in altra guisa allo stesso la sua esistenza. Scorso il giorno 10 novembre 1920 il Giudi zio, dietro nuova istanza, deciderà sulla domanda concernente la dichiarazione di morte. TRIB'pN ALE CIRCOLARE DI TRENTO ' ' Sez. ,IV, 25 aprile 1920. • -SICHER 12&9 « T' IV 187-19 6 AVVIAMENTO della procedura allo scopo della dichiarazione di morte rli Caz,zolli Domenico-Silvio fu Luigi, nato ai 25-7-78 alle Ville del Monte, e dimorante in Trento, il quale' fatto prigioniero dai Serbi

nel dicembre .1914, dovrebbe esser morto di tifo in un ospitalo della Serbia' in sul principio del 1915. Ad ogni modo dopo quell 'epoca non si eb bero più notizie di lui. Dovendosi supporr© ohe verrà a subentrare la. presunzione legale della morte in senso.a par. 24 C. C. G. in relazione alla legge 31-3'18 N. 128 B. L. I., viene avviata dietro istanza di'Maria Caz- zolli di Trento, la procedura ; allo scopo della di chiarazione di morte d'ella suddetta persona as sente. Viene quindi ognuno

diffidato a dare al Giù- . dizio od al 'curatore sig. Ernesto Segantini di' Trento (Piazza Cesare Battilsiti N. 9-IV,) noti zia, della sunnominata persona. Cazzolli. Domenico Silvio viene diffidato a com parire innanzi al sottoscritto Giudizia oppure a far conoscere in altra gi^isa allo stesso la sua esi- . sten za. ' Scorso il giorno 10 novembre,>1920 il Giudi zio, dietro nuova istanza, deciderà sulla domanda concernente la dichiarazione di morte. TRIBUNALE CIRCOLARE^ DI TRENTO Sez. IV, 25 aprile 1920

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Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Page 4 of 8
Date: 15.09.1913
Physical description: 8
patria, Hofer con altri uomini'deL süo paese prese il fucile ed andö a com- battere per il Tirolo e per lTmperatore. Quando poi ’scoppiö 'la .güerra del 1809 Hoffer fu nominato comändänte,, dei Tirolesi e dopo diverse gloriose vit- lone fece per'qualche, niese il governatore della provincia... Ma söpr'afat'to .infine dalla grande potenza militare 'di: . l'lapoleone , dovette rifugiarsi in una capahiuLalpeätre.. Quivi, tradito da xin äbbominevole prezzölätö, il 28 Gfehnajo 18l0 fit fatto prigioniero

scuole elementari del Tirolo italiano, i rispettivi Maestri non si sonb mai scömodati di insegnäre ai loro allievi chi fasse Andrea Hofer. Che piü? A Caxiezza presso Pei-gine il maestruncolo Attilio Eccel feceievare il ritratto di Andrea Hofer che da anni stavä appeso su und parete della scuola, collocandolo dietroT armadio. Questa circostanza venne giä resa pubblica sulle colonne del nostro periodico, ma le autoritä scolastiche non si presero mai la briga di richiamärfe al suo dovere'quel tale

dai soldati;' dell'. _ armata italo-francese, i quali per Merano, Bolzano e Trent o lo tradussero a Mantova. A'Trentd' jihä' ciurma‘ : di miserabili ebbe il triste, coraggio di deriäere e beffare il povero Andrea Hofer, cbe pässava colle'hlähi legate siilla schiena. Da cid si vedekche 1 giä ällora lä cittä "di Trento era un covo : di nemici dell' Austria e del Tirolo,' Vergogna! Invece ieittä'dixd di 'Mantovamostrarono: cbtnmi- serazione pbP : ,1‘ infelicb . comahdante dei 'Tirolesi, quando'qüesto

, ma e il numero a cui ascendono ogni anno i minorenni condannati in Italia, .secondo gli Ultimi calcoli! .. Pare, incredibile; la gioventü e 1‘etä della genti- lezza, dei buoni sentimenti, la etä in cui non si e ancora perduto l'orrore al male e al vizio; eppure, in Italia,, quest'etä offre un buon contingente alla galera e alle • prigioni, quest'etä si distingue dalle altre per coi-ruzione,, per .delitti e per ogni specie di malvagitä! Perche mai! Dove la gioventü apprende.' il male e il vizio? Entrate nelle

scuole moderne dello Stato e vedete cosa insegnasi; la dottrina crisliana che insegnava: „onora il padre e la madre, non rubare, non fornicare, non far falso testimone, non bestemmiare, non ammazzare“, e stata bandita dalle scuole, ed e stata sostituita da insegnanti atei, nemici della religione, che ogni giorno dalle cattedre vomitano le piü hasse calunnie contro il clero e contro la nostra fede. Andate per le vie e voi troverete esposte nelle vetrine e sulle piazze cartoline e figure ' oscerie

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