Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
In Italia le cose non erano del resto acconciate : Pio IX avea disertata la causa della nazione, e tratto a Gaeta (25 novembre 1848), vi stava giuoeato dagli intrighi della diplomazia. Carlo Alberto non aveva dismesso il pensiero d’una nuova guerra, ein Piemonte si vo leva la riscossa, malgrado i pericoli che vi s’affacciavano. E questa volta il Re rinuncia al comando supremo dell’armata, e chiede un valente capitano dalla Repubblica - francese, che ricusò di darlo. Lo ebbe in Charnowsky
, nulla sapeva dei ne mico. Saputo che era entrato in Piemonte, i militi di lui fecero testa a Vigevano; ma a Mortara furono respinti. Alla Bicocca (23 marzo) vinsero e poi perdettero, e perdettero anche sotto le mura di Novara, onde costretti a ripararsi in città, vi recarono quella confusione che nel buio, dai bastioni, li portò ad offendere i loro, credendo di colpire i nemici. Carlo Alberto chiedeva una tregua ; ma, udite le condizioni, depose la corona in favore del figlio Vittorio Emanuele
e di Napoli ; il cardinale Antonelli pose tosto in opera le sue arti per riuscire nella ristaurazione del Pontefice; insorse Genova contro il Piemonte, e in altri luoghi avvennero scompigli e tumulti. Ma Ra detzky manda truppe in Brescia e contro Venezia, fa occupare i Ducati e poi la Toscana e Ferrara e Bologna e le altre città di Romagna; i Napoletani e gli Spagnuoli risalgono sino a Velletri e nell’ Umbria, e la Francia invia Oudinot ad impadronirsi di Civita vecchia. Roma protesta, resiste, e poscia