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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 25 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
di Dante spiegando quel suo passo dell'Inferno Luogo è nel mezzo.là dove il Trentino Pastore, e quel di Brescia e '1 Veronese Segnar potria ciascuno in suo cammino ; fissano i confini della provincia di Trento (ai tempi di Dante s’intende) al Prato così detto della Fame vìcin di Campione. Il principe di Trento possedette eziandio la contea di Garda nella riviera veronese. L’ imperator Bar barossa la diede in feudo ad Adalberto principe di Trento li 4 7 settembre 4 4 56 , eolia condizione: « JVe

de’ve- seovi di Trento ». In questi ultimi tempi navigli guerrieri solcarono le acque del Garda in occasione dell’assedio di Peschiera del 1800, il ix.° anno della Repubblica francese. In quanto ai confini delle provinole di Verona, di Brescia e di Trento, andarono del contìnuo soggetti ad alterazioni. Il principato di Trento, per darne un esempio, si protendeva assai più dentro nel lago di Garda che noi faccia al presente, sia da parte della riviera bresciana che della veronese. I commentatori

22 Veneti il di 9 maggio 4440, nel potere dei quali rimase, perchè nella susseguita pace di Cremona dell'anno 4 444, Riva colle sue pertinenze venne giudicata alla Repubblica. Il prìncipe vescovo di Trento non intervenne a quel trattato di pace, nè punto acconsentì alla cessione di Riva; ma egli non aveva forze per ricuperarla, ed essa rimase in potere de'Veneti fino al princìpio del secolo seguente, in cui, dopo la famosa lega di Cambra!, Riva colle sue pertinenze ritornò nuovamente in potere

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 85 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
di questi bagni sono fra le altre le seguenti: le malattie erpetiche, l’oftalmia scrofolosa cronica, le piaghe delle estremità inferiori croniche sordide e circo- scritte da varici ed altre molte. L’apertura di nuove strade dalla parte di Trento e di Riva, l’erezione di un nuovo edificio ad uso di bagno e di albergo fa sì che d’anno in anno cresca il numero dei concorrenti non solo della nostra provincia trentina, come negli anni andati, ma ben anche forestieri delle provincie di Verona, di Venezia

e di Brescia. Quest’anno in meri di due mesi furono falli 5000 e più bagni. Vici» di Cornano trovasi Castel Campo^ celebre nelle storie trentine. Quivi ebbe origine la famiglia Galasso. Àgli estremi fianchi della valle sorgono i castelli di Spine e di Ristoroj beni feudali della nobile famiglia dei conti d’Àreo. Seguitando ora il cammino dal quale ci siamo alquanto dilungati, eccoci in una valletta , che è la pupilla della provincia trentina. Quante naturali bellezze racchiuse in così breve recinto! Ne sta

mercio di seta con tondri e si rendette in altre guise benemerito assai della patria, . A Cornano nelle Giudicane v’ha un rinomato stabili mento di bagni d’acque termali. Un’analisi di quest’acque instituiva anni sono il chimico Demetrio Leonardi, ed ora ne sta facendo una seconda il chiarissimo doti. Fran cesco Ragazzini, professare di chimica in Padova. Il signor doti. Liberato Paoli, direttore dello stabilimento, mi assi curava che le malattie alle quali porta una certa gua rigione l’uso

dinanzi una valle di qual che largura, nel bel mezzo della quale v’ha un lago di sponde amenissime. Una lingua di terra si protende per éntro a quelFacque, e termina in uno scoglio, sulla punta vàodel quale sorge colle sue lorricclle Castel Toblino. Dai

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 13 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
Nè a questo i dolii si tennero paghi. Sottopose il chi mico l’acqua del lago all’analisi, e la trovò leggierissima non mista a sostanze terrose, imbevuta di puro ossigeno, del sapore dell’acqua piovana. L’antiquario credette veder traccia della supposta Beoaco nei cippi e nelle colonne scavate fra Tuscolano e Maderno : interrogò le rovine della villa di Catullo, e gli antichi marmi onde sono ricche le piagge del Garda, religiosamente raccolse e lesse ai profani. Lo storico narrò i popoli che

abitarono primi questi lidi, le loro leggi, le insti tu zioni loro civili e religiose, il commercio: ne disse quali altri popoli suc cedettero a questi, e le prepotenze dei feudatari, e le. guerre fraterne di che furono spettatrici queste rive; di che sangue contaminarono gli uomini quest’acque che solo respirano amore. Gli Scaligeri, i Visconti e i Prin cipi di Trento disputarono più volle coll’armi alla mano la signoria di queste belle contrade. Alle quali non trasse poeta o pittore che non le abbia

tutte o in parte disegnate o cantate. Le vedute di Vaiò., di Garda j di Sermione e di Malcesine di Fonale e di Miva di Trento sono diramate per tutta Europa, incise in rame e in pietra. I versi di Catullo e di Fante che ri cordano questo lago; i poemi di Giodoco s monaco di san Zeno, e dello Spolverinij quelli dellV/Hci e del Bucci lini j bresciani; del Beltelom* veronese e del Pompcatij tren tino, procacciarono al Benaco una bella celebrità. E cerio e’sarebbe degno d’essere visitato da maggior

frequenza di forestieri che non si fece finora. Giace il lago di Garda in una vaile profonda, aneli’essa in parte montuosa, fiancheggiato a mattina ed a sera da due catene di monti, le quali, di mano in arano che più s’inoltrano nella trentina provincia , 1’ una all’ altra per siffatto modo si accostano che danno al lago la figura di

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 784 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
INDICE DELLE INCISIONI Strada sopra il Moncenisio Via Mala. - Buco perduto U ponte del Diavolo, sul Gottardo ...... I lavori per la galleria del Gottardo Sulla strada del Brennero sotto Gossensass . . . Palazzo Sardegna, a Trento . . , Viaggiatori sulla strada del Brennero II castello di Trento Fontana sulla piazza del Duomo a Trento . . . Fruttivendoli a Trento Contadina del territorio di Trento La^o di Garda (veduto da Torbole) Riva. . . - Castello d'Arco, nella valle di Sarca Pietro murato

4 3 n 13 17 21 23 24 25 28 29 31 32 33 34 35 36 37 38 40 41 43 44 45 47 48 40 52 53 54 55 56 57 00 01 ivi 02 , 63 64 05 08 09 72 73 75 76 77 .78 79 ■80 81 Ponte de’Sospiri 83 Ghetto 84 Calle di Venezia 85 Sulle fondamenta 86 La Giudecca 87 Via in Venezia 88 Tomba di Canova nella chiesa de’Frari in Venezia. 89 L’altana sui tetti 91 Passeggio in gondola 83 A Chivggia 1)3 Dalle lagune 96 Trieste 97 Piazza della Borsa a Trieste 99 Grotta di San Servolo presso Trieste 100 Monumento Winkelmann a Trieste 101 Chiesa, di San Giusto a Trieste 104 Miramar 105 Mantova, veduta dal Ponte San Giorgio .... 108

Bersaglieri clic aspettano un convoglio 109 Colonne di San Lorenzo a Milano. ...... 112 Interno del Duomo a Milano Ilo Monumento a Leonardo da Vinci a Milano . . , 116 Corso Vittorio Emanuele .117 Signora Milanese 120 La galleria Vittorio Emanuele a Milano .... 121 Certosa di Pavia 125 Monaco al pozzo nella Certosa di Pavia .... 128 L’atrio della chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. . 129 L’interno della chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. 132 Il Palazzo della Ragione in Piazza Mercanti a Mi- i lano 137

La loggia degli Osii in Piazza Mercanti a Milano. 141 La torre di San Gottardo sopra il Palazzo Reale . 145 Santa Maria delle Grazie, veduta dall’abside a Mi lano 148 La Sacristia di Santa Maria presso San Satiro a Milano 149 Facciata della Chiesa di San Marco a Milano . . 132 Palazzo Marino.e San Fedele a Milano. .... 153 Cortile d’onore del Palazzo Marino a Milano. . . 156 Il Palazzo dei Giureconsulti, ora della Borsa, in Piazza Mercanti a Milano 101 Cortile dell’Ospitale Maggiore a Milano 165

Anfiteatro dell’Arena a Milano 169 L’Arco del Soinpìone a Milano 173 Facciata del cimitero Monumentale a Milano. . . 177 Veduta di Malgrate da Lecco ISO Bellaggio, veduto da Villa Giulia 181 Una strada a Treinezzo . . . 182 Gola, della PÌoverna, a Bel lano 184 Como 185 Monte San Salvatore sul lago di Lugano .... 186 La questua in Brianza 189

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 90 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
76 Da Vezzano a Cadine, paesello a un’ ora da Trento , nulla havvi di notabile se non la villa di Terlago die vedesi da lontano a’ piè del monte , e non discosto un cadine piccolo lago. Cadine è celebre nella storia municipale di Trento per la sconfitta die toccarono quivi gli Ànnau- niesi da Odorici Paezeria, signor d’Arco, a’tempi del grande Egnone. Lo Slopi, professore di astronomia a Pisa, era di Cadine. A pochi passi da questa villetta si abbatte il viaggia tore in un genere nuovo

di bellezza, unico per avventura in tutta la provincia trentina. Dagl’incantevoli giardini del Garda, dagli uliveti dell’Archese, dallo sfasciume delle Marocche e dalla bella valletta di Toblino, eccoci metter piede negli orrori di Buco di Vela. Mezzo miglio circa prima di giungervi, le montagne che fiancheggiano il cammino, si tolgono alla linea paralella percorsa, e si appressano le une alle altre, per modo che ad un tratto s’incontrano in un solo punto. Si direbbe che l’andar oltre ci è tolto. Di mano

in mano però che ci avviciniamo vedesi come una piccola fenditura nel nudo macigno, per entro alla quale penetra la strada. Una tradizione rende sacra ai popoli trentini questa entrata. Vuoisi che s. Vigilio, vescovo e protettore di Trento, inseguito dalla popolazione ancor pagana di Rendena, alla quale annun ciava la buona novella, sia giunto fuggendo in questo luogo, e che trovando chiusa, dal monte la via, coman dasse allo scoglio si aprisse, e lo scoglio sì aperse; e si tolse in tal modo al furore

de’nemici. Veggonsi ancora nel macigno delle incavature che hanno qualche simiglianza ad una mano distesa, e non passa villeggiarla co’suoi bam bolotti che non racconti loro questa leggenda, e che non additi la mano, detta di s, Vigilio, e non si faccia il segno della croce, dopo averla toccata come cosa benedetta.

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 25 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
cilio (lai 1545 al 1566 tenne le sue ragunanze. Alla idea di questo Concilio si desta nellammo la memoria al passato, e Trento apparisce stu penda di quella gloria , onde fu adorna più che tre secoli indietro. Trattasi di un grande periodo della storia ecclesiastica, c ti par di vedere que'grandi nomini che levarono la. voce sotto lo volte di quel tempio. Che anzi, come tu volga lo sguardo a un quadro di' è sulla, parete settentrionale del coro, scorgi una ragunauza di padri di questo Concilio

Trento, in latino T'rhìentam. in tedesco Trìent. è capoluogo di votosi» regione (letta Trentino. È distante da Rovcredo circa 11 chilometri, e 20 da Bolzano. Giace sulla riva sinistra dell’Adige che si varca su T un ponte assai hello e magnifico. Le mura (die hall sembianza di antiche forti ficazioni. e il gotico castello ti richiamano a mente tempi di guerresche gesto e di baronali costumi. Xel castello veggonsi dipinture di molto pregio. .Magnifica è la chiesa cattedrale. Essa fu fondata nel

1018. e venuta poi a nuova forma in sul 1212. Bello è il suo carattere romano, con maestosi piloni c due cupole. TI fregio è ornato di leoni di marmo rosso. La memoria del martire Vigilio ucciso dagl' idolatri v’ c sacra. Celebri tombe son poste sotto le arcate del tempio , c 1’ ocelli e si volge a considerare il sepolcro del generale veneziano Sansercriuo , ucciso nel LIST dagli abita tori di Trento. E pur richiama il pensiero del viaggiatore la chiesa di 8. Maria Maggiore, ove il celebre Con

: sette cardinali , tre patriarchi , tren- tatrè arcivescovi, e duceentotreiitacinquc vescovi. Ma i ricordi antichi s’uniscono a’recenti. Una colonna eretta nel 1855. terzo centenario del celebrato Concilio, ritorna al pensiero le solenni feste che noi vedemmo, o di cui udimmo novella, e che i posteri sapranno per quel memore edificio. E (V edifici è bella Trento , eziandio dal lato profano. Son orrevoli i suoi palagi , le sue fon tane marmoree assai pregevoli. Il suo aspetto grave e ricco ricorda

1706 e del 1707 , c i generali Massella e deliberi bau lasciate le loro traccio (li vittoria c di sconfitta presso quelle memorabili mura die voglionsi edificate da Teodorico re de'Goti. Popolosa d'intorno 18 o 20.000 abitanti, ricca d'industrie, d'ingegno, di storia, non è a far meraviglia se aizzasse il desiderio della conquista. Eoi intanto sostiamo in sulla piazza maggiore nell' ora tranquilla di sera , e lasciamo che la fantasia erri liberamente nc'suoi campi graditi. Alla vista delle tacite

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 715 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
, gli produceva nausea. Egli passava le ore nel giardino della sua villa di Giove , dando con senile superstizione a mangiare alla sua serpe favorita, e chiamava sopra di sò la maledizione degli Dei, corno è scritto nella sua lettera al Senato : “ Possano gli Dei e le “ Dee farmi morire anello più miserabilmente di quel ch’io già ora mi sento giornalmente morire, se io.... „ E la maledizione fu adempiuta, e, come Augusto aveva ricevuto indizi! e saluti di pace, a lui manifestaronsi invece annunzi

sua vita. Egli arrivava, da Roma ; quando la sua nave passò veleggiando davanti al porto di Ro teali , dei marinai greci e alcuni viaggiatori d’ Alessandria lo riconobbero e celebrarono con liete offerte festive il protettore delle spiaggia a della navigazione, Allora nel tramonto della sua vita risplendette ancora un ultimo raggio di sole , ed egli se ne andò a Capri per continuare anche colà le gioconde solennità con giuochi ginnastici degli efebei, con banchetti coronati di rose, a cui erano

convitati anche gli abitatori della sua isola, con canti e liete facezie d’ogni maniera. II suo intelletto risplendette anco un’ultima volta lucido per guisa, odio egli stesso compose dei versi greci: quattro volte vide egli il sole alzarsi di dietro al Vesuvio ; poi , guidato già dalia mano della morte, egli fece ritorno sul continente. Ma a Nola l’ultima ora lo colse.... Passano dodici anni. Siamo nell’anno ventesimo sesto della nuova era, ed ecco approda a Capri un uomo dal torbido aspetto, uno

spirito in aperta rottura col mondo c cogli Dei. Egli è Tiberio, clic col suo astrologo Trasillo va a prender stanza nella villa di Giove. Egli era venuto a guisa di ragno , e da ragno aveva intessuto urna rete marmorea di splendidi luoghi di delizia sopra le dodici punto dall’isola. A guisa di ragno sedeva egli nel mezzo di codesta rete, i cui tentacoli stendevansi fino a Roma c per tutto il mondo conosciuto. Ma a ninna cosa prestava egli maggior attenzione che alle contrazioni della vittima, nulla

poteva recargli gioia più grande. La pace s’era dileguata dall’isola, e la oscura passione pose stanza negli appartamenti dorati. La nube della maledizione pesava grave su codeste rupi, c quando dal suo grembo luccicava un ba leno, c‘ era di sicuro qualcuno nell’ Impero condannato a morire. Questo baleno , ebe da Capri si sprigionava sul mondo, colpì da ultimo l’onnipotente Scjano. Così passarono altri undici anni : il cercbro dell’ imperatore vaneggiava nel delirio ; 1’ essere, che si chiama uomo

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 364 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
si arrischiano di rimanere a sfidare compatti i rigori della malaria; ma chi viaggi in co- desta regione durante l’estate v'incontra assai di frequente uomini dalla faccia ingiallita c magra, tormentati dalle febbri, inetti a qualsiasi lavoro - evidente riprova della maledizione che pesa an cora su coleste terre. Grosseto è l’unica città di qualche importanza, ohe si incontri in tutta la Maremma toscana. E fortificata e ha circa tremila abitanti ; b capoluogo della provincia e perciò sede di una prefet tura

e di tutti gli altri uffici amministrativi, clic'le sogliono far corona; tutte le altre località della Maremma sono per sò stesse insignificanti. Tanto più ricchi d’interesse sono gli avanzi etruschi, che qua e ià con una certa frequenza si trovano. Abbiamo già ricordato, di passaggio, le mura etnische di Volterra: qui incontriamo Po- pulonia, Rosolie, OrbeUllo, Cosa, e sopratutto Cornuto, povere cittadette o anche soltanto villaggi moderni , che vegetano sulle rovine di possenti città,, delle quali

si vedono ancora le mura pode rose o si discoprono i sepolcri antichissimi - che è tutto quanto ci resta dell’epoca etnisca. Sono specialmente notevoli i sepolcri di Corneto, che sorge presso alla antichissima Tarquinia, una delle dodici città della lega, e dove or fa' pochi anni vennero a caso scoperte moltissime camere mor tuarie etnische ricche di pitture murali, di vasi, di iscrizioni, di lampade, di ornamenti, ecc.; per modo che non v’ ha oggidì paesello , il quale in coleste parti non possegga

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 22 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
IL CASTELLO DI TRENTO. IL TRENTO 0 L’Adige è uno di que’ fiumi elle sono stati benedetti dalla tradizione e dall’ amore dei popoli : o die non v’è anche per le terre e pe’mari e pe’fiumi l'avventurosa fama che fa cara ogni cosa? Par che questo padre Adige, come vien detto da noi, a quella guisa che i Tedeschi nomano padre il Reno, si rallegri nella varia sua vita, e che nel suo giocondo circuire in mezzo a’nostri paesi, acquisti quel non so che di brioso che ha il viaggiatore, il quale

fa tesoro di memorie e d’affetti. E vien formato da molti ruscelli che traggono dalle Alpi Elvetiche, presso il piccolo villaggio di Besclien, e ohe poi si uniscono nelle vicinanze di Glurns, ove il detto fiume , quasi fanciullo , toglie il nome di Etseh, sino a che, giunto a Bolzano, muta il suo nome tedesco in quello italiano di Adige. È quivi che s’ingrossa dell’ Aiclia e di vien navigabile. Quindi comincia il trionfale suo corso, e movendo dal nord al sud volge a Trento, entra nel Lombardo-Veneto

, passa vicino a Ko- veredo , e si rivolge al sud-ovest alquanto sopra Verona, indi entra in essa e la divide in due parti, e traendosi verso l’est, si precipita nel golfo di Venezia, Ih presso Porto Possono. Da quanto apparisce ne’luoghi ove passa, par ch’egli abbia mutato corso a cagione della ghiaia che seco tra-

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 55 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
48 dalla parte del Veronese, come da quella della contea del Tirolo. La maniera del cessato governo era questa. Il potere esecutivo stava in mano del Principe : il diritto di legi slazione, risguardo alla città ed al contado, egli condivi deva col Magistrato consolare, al quale spettavano di molte franchigie; e, se traltavasi di affari ecclesiastici, il partecipava eziandio col Capitolo. Un Podestà che durava in carica un anno, e che aveva ad essere un forestiero, amministrava la giustizia

il Salico a noi soggiacque il nostro paese a molte invasioni che lo desertaroxio. Le più famose per crudeltà e ruine si hanno a considerar quelle di Necci ino da Romano e degli Scaligeri, fra le connazionali; e quelle dei cariti del Tirolo, fra le stra niere. Pazze discordie fra Cucili e Ghibellini, sommosse frequenti, deserzioni de 1 vassalli, tirannie dei signorotti, d’ogni maniera vigliaccherie turbarono a lungo la pace di questa provincia, e posero un forte ostacolo alla ci viltà, che è frutto

di una pace non codarda. Del resto, se il principato di Trento avvantaggiò al quanto in arti, in lettere, in scienze, fu solo da che ten nero le redini del governo Principi, ai quali doveva na turalmente star a cuore il bene del paese, come i Clesio, i Madrucei, gli Alberti, ì Sizzo. La forma stessa di go-

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 314 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
fu stabilita una colonia romana per tenere in rispetto i Liguri . audaci montanari delle Alpi Apuane ; a Lucca Cesare convocò Pompeo e Crasso per concertare il primo triumvirato. Sotto l’Impero, Lucca diventò il capoluogo ci lina provincia e si abbellì di un gran numero di monumenti. Quando tutto crollò e i Goti passarono gli Apennini, Odoacre vi si fermò. Il greco Narsete ne lo scacciò, ed avrebbe forse fatto della vecchia città romana una città neo greca come Ravenna, ma i Lombardi non gliene lasciarono

Mancava pelò uno dei compartimenti (il secondo a sinistra), sia che il disegno primitivo non com portasse clic sei storie, sia clic Andrea ed i suoi figli non avessero avuto il tempo di farlo. Solo nel 1584 si pensò a riempire quel vuoto, ma la famiglia dei Della Robbia era spenta, e fu il pit tore Filippo Paladini di Pistoia che ebbe l'incarico di quel lavoro. Rei secoli successivi, l’opera dei Della Robbia ebbe a soffrire dell’incuria di quelli che 1’ eb bero in loro balia. Solo nel 1826

fu intrapreso, non tanto il ristauro, quanto il consolidamento dei bassorilievi. Questa lunga cornice è divisa in sette compartimenti che rappresentano le sette opere della mi sericordia : vestir gli ignudi, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, ricoverare i pellegrini, visitare i prigionieri, assistere gli infermi, seppellire i morti. Osservando la progressione dei sette bassorilievi della facciata del Ceppo, il visitatore di Pi stola sentirà crescere in lui l'ammirazione per i Della

archeologici di questa graziosa città che si vanta a buon dritto d'essere una delle piu an tiche città della Toscana. Firenze non era ancora emersa dalle paludi, clic Lucca era di già città antica, piena di moto, piena di ricordi etruschi, e la cui fondazione si perdeva nella notte dei tempi storici. Essa contò tra i principali municipi romani dellTtalia centrale, e ricorda ohe le sue mura furono allargate dal console Sempronio Longo, quello stesso che fu battuto da Annidale sulla Trebbia. Rei 577 a Lucca

il tempo. Quei barbari del Nord, tru cidati i principali abitanti, rovinarono gli altri impossessandosi dei loro beni e dividendoseli tra loro. La gran contessa Matilde, c dopo di lei gli imperatori d’AIcmagna cd i Marchesi della Toscana, concessero privilegi e diritti alla città di Lucca, che sotto l’autorità nominale dell alto dominio si governava da sfe. co’suoi consoli eletti. Nell’undeciino e nel dodicesimo secolo, il commercio vi prese

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 755 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
, ma poi la città si arrende, cade la forte Agrigento e le sorti dell'isola sono de cise ; essa diventa e rimane da allora in poi provincia romana , la prima , che i Romani aggiun gono al continente italico , e insieme la pietra fondamentale del colossale edificio , che venne poi innalzando nel mondo la potenza romana. Ciò accadeva nell’anno 210 avanti Cristo. Àvidi e rozzi governatori succhiarono in breve il nuovo e pingue paese in guisa crudele. Essi non si diedero pensiero dell’arte e della

delle libertà ; altrettanto fece il crudele Ag'atocle , il quale da vasaio aveva saputo levarsi a ti ranno della sua patria. E cosi Greci e Cartaginesi lottarono con varia fortuna. La'seconda guerra punica era già incominciata, quando il partito cartaginese dell’isola strinse alleanza con Annibaie, provocando cosi la spada di Roma, la quale aveva già messo l’occhio cu pido sulla Sicilia. Ed ecco apparire Marcello colle legioni romane ad assediare Siracusa. Egli dura due anni nella sua impresa

gentilezza ellenica , né degli antichissimi diritti di quelli che occupavano il paese prima di loro ; e per tal modo le splendide città , elie sedevano sulla spiaggia del mare, vennero in decadenza e il popolo fu ridotto a dura schiavitù, obbligato a riem piere di grano le navi onerarie del conquistatore , clic quotidianamente approdavano ne’loro porti. La Sicilia divenne il granaio della lontana Roma, e imi l’altro ; perocché il commercio, l’industria e le arti illanguidirono e disparvero. In breve

. La durezza dei Romani, i quali eolia spada spingevano al lavoro l’aratro siciliano, trascinò i tormentati alle crudeli guerre servili, in cui tre eserciti romani furono distrutti, ma insieme andò morta la maggior parte della originaria popolazione valida. Allora si fece la quiete in Sicilia , e il paese sprofondò più e più nella miseria; ne compirono la rovina i due rapaci Pretori, M. Emilio Lepido e 1’ anche più terribile Verro , il quale con mano sacrilega saccheggiò perfino gli antichi santuari

di un altro. Il turbine della trasmigrazione dei popoli infuriò devastatore sopra le sue terre: schiere di barbari la percorsero e le succhiarono il sangue senza tregua. La storia incominciò da capo il suo corso. Come già in passato ai Siculi s’ erano sovrapposti gli Elleni, i Cartaginesi e i Romani, cosi ora si sospinsero un dopò 1’ altro nelle sue terre Germani , Bizantini, Saraceni e Normanni. E sempre più rapida e varia si volse la ruota della storia, schiacciando popoli ed eroi, che

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 246 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
296 DALI,’ALPI ALL’ETNA. ma rimasto incompiuto, si conservano le Gallerie ducali, ora regie, e il Museo dì antichità, pre ziosissimi 1’ uno e le altre. Nelle gallerie si trovano numerosi i quadri di Correggio , del Parmi- gianino, de’Caracci, di Giulio Romano, e in genere della scuola bolognese, nonché qualche Murillo e Van Dyck. La Biblioteca, ricca di codici e di manoscritti, conserva una collezione completa delle opere edite dal celebre Pedoni, che fu per lunghi anni direttore della

), si gloria di aver dato i natali a Lo dovico Ariosto, ha un Duomo di belle proporzioni, eretto nel secolo XIV , e capi d’ arte sparsi nelle varie sue chiese. Il Museo, annesso alla Biblioteca, conserva le collezioni naturali del celebre Spallanzani, che era appunto reggiano. L’orgoglio maggiore della città sta però nel Teatro, opera moderna e splendida , superiore forse alla importanza di essa ; ma in generale codeste città del l’Emilia hanno una passione vivissima per i divertimenti scenici, c ciascuna

di esse, anche le più piccole, volle avere e ha infatti teatri, che altrove farebbero la gloria di centri assai più ricchi e popolosi. Da Reggio si può in brev’ora fare una rapida escursione a Correggio , piccola città , che nel 1491 vide nascere tra le sue mura Antonio Allegri, celebre, come abbinili detto, nella storia dei- fi arte col nome appunto della sua città nativa. Non ci si incontra però alcun lavoro del grande artista. Più interessante per gli amatori delle reminiscenze storiche

VII, ospite di lei in quel castello, ricevette colà nelfiinverno del 1077 fi imperatore Enrico IV chiedente perdono e lo costrinse a far per tre giorni penitenza colla corda al collo e i piè scalzi nella corte del ca stello, esposto a tutte le intemperie della rigidissima stagione ! E ora la ferrovia ci conduce , sempre traverso alla uniforme ma fertile pianura della grande valle del Po, a Modena, la Mulina dei Romani, altra città ricca di storia nel medio evo, sede di un minuscolo principato fino

a poco fa e ora discesa anclvessa alle modeste proporzioni di un ca poluogo di provincia. Ma il visitatore vi incontra ancora traode stupende di una mirabile flori dezza artistica : è impossibile, p. e., non soffermarsi davanti al Duomo , costruzione compiuta in più epoche, ma che risale alla Confessa Matilde ed è sommamente interessante nella sua bizzarria; impossibile non alzare gli occhi alla . Ghirlandino, campanile altissimo sorgente lì presso, celebre negli annali delle discordie cittadine

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Economy
Year:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Page 278 of 325
Author: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Place: Milano
Publisher: Hoepli
Physical description: VII, 304 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Location mark: I 108.717
Intern ID: 249694
commer ciale. Qualche po' di vino rosso della provincia, di Pesaro e Urbino si vende' in altre provincie; da Ancona si spediscono discrete quantità di vino in Lombardia, nel Veneto ed a Roma; la provincia di Macerata manda pochissime quantità di vino a'Roma, Milano-e Venezia; e dall’Umbria qualche piccola partita trova smercio in Roma. La Toscana smercia, i suoi vini in tutti i centri di consumo delle provincie italiane. Lucca vende principalmente in Liguria; la maggior parte della produzione della

, provincia di Pisa si esporta verso Roma, nella Liguria, 'in Lombardia ed anche nei mercati di Firenze e di Bologna. Dall’isola d’Elba si.fa attivo commercio in vini '-con Livorno, la Maremma toscana e la Liguria. -Da Firenze e da Siena si vendono vini in quasi tutte le altre provincie italiane, e in quantità tal volta notevoli ; Arezzo vende i suoi vini a Firenze, ed una discreta quantità della produzione vinaria della provincia di Grosseto va venduta nelle vi cine città di Roma e di Civitavecchia

à Ferrara si acquistano' vini dalle provincie li mitrofe e dalla regione Meridionale Adriatica, Da Bologna si spediscono notevoli quantità- di uve da vino, ammostate, in Lombardia; da; Ravenna si esportano vini, bianchi nel Piemonte e vini rossi nei mercati della Lombardia-, di Bologna e di Roma; da Porli si esportano vini ed uve nella vicina Bologna., nel Piemonte, nella Lombardia, e n. 61 Ve ii e t o , Nelle Marche e nell 1, Umbria soltanto in questi ultimi anni si nota un leggero risveglio

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Economy
Year:
1899
Produzione e commercio del vino in Italia.- (Manuali Hoepli)
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Page 264 of 325
Author: Mondini, Salvatore / Salvatore Mondini
Place: Milano
Publisher: Hoepli
Physical description: VII, 304 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; s.Weinbau<br>g.Italien ; s.Weinhandel
Location mark: I 108.717
Intern ID: 249694
7° in alcool, il 5.67 °/ 0O in acidità ed il 22,89 % 0 in sostanze estrattive pei vini: della provincia- di Cagliari; il 12.68 % in alcool, il 6.36 %o à acidità e il 23.69 Vqo in sostanze estrattive, per quelli della provincia di Sassari, Dall’analisi di 633 campioni di vino, la media alcoolica dei vini della Sardegna risulta del 13.06 per 100, quella in sostanze estrattive del 27.03 %o e quella dell’acidità totale del 6.18 Nelle due provinole sarde la composizione chi mica elei vini risulta come segue

: NATURA DEL VINO Ale in v c Num.° dei cam pi o n 3 ìool Diurne Media Est se In gì per Num.° dei. caiii- pioni ratto eco ■animi litro Media Additi (coni« tartar grammi Niim, 0 dei cani- p i o- n. i i totale 5 acido ico) in per litro Media Rossi ciella provincia di Cagliari .... 351 12.78 351 24.78 346 1 6.00 Rossi- della provincia di Sassari . . . . 145 12.88 145 28.17- 144 7.00 Rossi speciali.... * 'i * i iì * ■ 11 14.32 II 53.15 ii 5.87 Jiiai leni delia p io vinci a di Cagliari .... 82 13.02 82 22.13

258 Produzione e com,mencio dèi vino . 19 e 20' Vo* L’acidità complessiva varia dal 5 al 7 %o s le sostanze estrattive, assai variabili, per le qualità più pregiate variano tra il 24 ed il 45 % 0 , compreso il glucosio in decora pos Il Moscato segna un'alcoolicità dal 14 al 15 % ed una richezza in sostanze estrattive dal 60 al 90 %o* Il prof. Cettolini, direttore della R. a Scuola di viticoltura ed enologia" di Cagliari, dall’analisi di 404 campioni di vini sardi ottenne coinè inedie il 12.70

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