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[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Page 80 of 142
Author: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Place: Firenze
Publisher: Bemporad
Physical description: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 926
Intern ID: 182685
Poco dopo anche il generale, cercando un sentiero che aggirasse la posizione nemica, saliva da altra via la costa, esplorando lui stesso,' come sempre, seguito da nn plotone. Arrivò in un punto scoperto, preso d'infilata. L'avevano vi sto; il piombo austriaco grandinava sulla roccia. I soldati esitarono un istante e si gettarono istintivamente a terra, ai lati del sentiero. Cantore rimase in piedi, la faccia verso il nomine, immobile sopra una sporgenza della roccia, im passibile come una

statua. Poi cinese un fucile, e lentamente, con un'attenzione da tiratore al bersaglio in un giorno di gara, cominciò a far fuoco. Non gridò ordini, non disse nulla, ma un minuto dopo tutto il plotone, calmo, avevà preso po sizione intorno al generale e nulla più lo mosse. Due settimane fa, nella mattinata della domenica, in mezzo adun quadrato di truppe che'presentavano le armi, la si gnorina Maria Àbriani, l'eroica guida, ha ricevuto la me daglia al valor militare, come tin sol flato. Essa

ne è fiera, ma a chi si congratula con lei, modestamente osserva: « Tante altre donne avrebbero fatto lo stesso nelle mie cir costanze ». « Non ha avuto neppure un momento di paura? » - le ho chiesto conversando con lei proprio sull'alto della posi zione alla quale essa aveva guidato le truppe, dopo essermi fatto narrare Ja scena. « Non ci pensavo - ini ha risposto, - ero così contenta. E poi i soldati erano tanto calmi, allegri, che pareva eli© non ci fosse nessun pericolo ». Dopo un istante, sorridendo

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Year:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Page 133 of 142
Author: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Place: Firenze
Publisher: Bemporad
Physical description: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 926
Intern ID: 182685
di spesa nuova, ma sì trasferisce allo Stato una spesa che al trimenti i privati avrebbero sostenuta da sè, in tempo di pace. Finita la guerra, l'economia si troverà in uno stato la borioso di assestamento. L'Italiano, dopo la guerra, sarà quello di prima? È noto il risveglio nelle nascite che succede alle grandi guerre: è il risveglio biologico. E non è possibile che al ri sveglio biologico non vada accompagnato quello morale ed economico. L'Italia non sarà seconda in questo ringagliar dirsi

i paesi. Ma la speranza d'Italia deve posarsi su tutta la popola zione, non solo come forza di lavoro, ma anche come' forza inorale. Oh© l'Italia sarà anche moralmente migliore che in passato si deduce dalla meravigliosa, eroica prova che danno di sè le nuove generazioni, lavoratori e figli della borghesia. i E sempre avvenuto che le generazioni le quali sostengono le guerre sopportino sacrifici gravi a beneficio delle genera zioni che verranno. Nessun sacrificio, per ciò, sia risparmiato. Tutto

si faccia, tutto si dia affinchè i nostri combattenti tornino vittoriosi, in mezzo ad una popolazione pur essa vittoriosa per i mezzi economici e morali offerti e per la compressione di ogni moto egoistico che al fine supremo contrasti. Francesco Goletti (1). . (1) Togliamo questo riassunto di una conferenzii del prof. Coletti da 1 ' Kconomici italiana, organo per la difesa del lavoro nazionale diretto a Milano ti a Luigi Loiacoiio, periodico, eh© al pari-della Riforma- Sociale diretta da L, Einaudi

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Year:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Page 90 of 142
Author: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Place: Firenze
Publisher: Bemporad
Physical description: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 926
Intern ID: 182685
preoccupazioni agli agricoltori, che nel bove hanno il migliore .strumento di lavoro. La ascesa elei prezzi si osserva essere dovuta ai bisogni cresciuti dell' esercito, ed altresì al modo con cui il riforni mento dei buoi da macello, affidato alle imprese, è stato fatto. Il censimento ufficiale del bestiame del 1908 - l'ultimo compiuto - ha stabilita la esistenza di oltre sei milioni di bovini nel Regno. Da allora ad oggi il numero di essi è cer tamente aumentato. Stabilir© pertanto che

al mese. Vi sono difficoltà gravi a provvedervi? Se si raffrontano i 250.000 capi necessari coi sette milioni esistenti, sembra che il patrimonio zootecnico nazionale non possa aver© difficoltà a sopportare lo sforzo. Ma il raffronto va posto in altro modo. I sette milioni di bovini non costi tuiscono una . massa unica, la quale tutta e soltanto attenda la macellazione ; non abbia, cioè, altra funzione se non quella di produrre carne. Bisogna avere riguardo ai buoi da lavoro, alle mucche da latte

e ai capì da allevamento che servono a produrre gli uni e le altre. La produzione economica della carne è data dai due. milioni di capi - di cui un milione sol tanto capi grossi - che si Macellano ogni anno e, rispettiva mente, circa 170.000 e 85.000 al mese. Se si forza il sistema, aumentando la macellazione, si ottiene, a parte ogni altro ef fetto, quello immediato dì rincarare la carne per i consuma tori e il costo del lavoro dato dagli animali. Per colmare il vuoto lasciato dai 40.000 capi bovini

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Books
Category:
History
Year:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Page 131 of 151
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Firenze
Publisher: Ed. "La Voce"
Physical description: 145 S. : zahlr. Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturangaben
Subject heading: g.Tirol ; z.Geschichte
Location mark: II 88.776 ; II A-3.986
Intern ID: 155047
. XIX era di grave nocumento al l'economia e alla vita sociale di tutta la regione cisalpina del Tirolo. Il conte Tosti, incaricato della direzione degli Affari Esteri del Begno Itàlico, poco dopo tale delimita zione scriveva al Viceré « di sentire la convenienza di rivolgersi a S. M. I. K., pregandola di voler estendere il con fine del regno, dalla linea attualmente tracciata, alla som mità delle montagne, facendo che la linea del nuovo con fine sia determinata dalla sommità di quei monti che

si dividono le acque, per cadere a nord verso FAlemagna, a mezzodì verso l'Italia »(2). Fin d'allora, s'imponeva il /problema del conline naturale ! 2. — Il trattato segreto di Toeplitz (9 settembre 1313), confermato, dopo la caduta di Napoleone, dal Congresso di Vienna (1815), ritornò tutto il Tirolo all'Austria, entro i confini anteriori al periodo napoleonico, compreso quindi l'Ampezzano e Livinallongo, che già erano stati assegnati al Dipartimento del Piave Superiore. Col ritorno del do minio

austriaco, e dopo l'annessione formale del Trentino al Tirolo (Bisoluzione sovrana di Francesco I, sotto la data (on Cfr. G alante (A.), I confini storici ecc., cit., pag. 524, nota 1. (2) Cfr. Galante (A.), I confini storici ecc., cit k , pag. 526,

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