, IZàano, capitale della nostra regione, à congiunta direttamente con la grande storna, anima del mondo nei secoli, con stoma clie riprende a parlare un lin guaggio universale ciie il mondo attonito «scolta. l.e altissime e pur sobrie parole del Duce consacrano, con una formula religiosa, un siffatto avvenimento. Ire concetti nudi, iermi, potenti^ lavoro, disciplina, fede, legai ^ à un comune aggettivo: fascistiI anisc!^' ^ per gli alto-atesini un nuovo ZI! ita »>»»'« u. vn 1- z la loro missione
tridentina pur lasciando intatta la sua fisionomia storica, vada un saluto ai fratelli di Irento nobiiis» sima ciie custodisce la fiamma e il ricordo del suoi martiri, a tutto il trentino labo rioso e insieme ai saluto l'assicura/ione cke gii alto-atesini, per il lavoro comune clie incomberà alle du«5 Provincie sorelle, saranno pronti ad agire concordi. l.« nuove opere ciie da oxgi danna inizio dediciiiamolo con forte fedo alla ?atri» im- mortale e al Duce clie oggi è tutta la patria. Z>je neue Pflicht
quale sono cittadini: Da oggi l'alto Hdige à legato alla k^a?ione da un legame più stretto e confidando ad essa I frutti del proprio lavoro, si attende dal vigile governo >! piü ampio interessamento übe k doveroso per clii lavora, labbra silenziose, cuore saldo, lerma fede, leale amor di patria. il nuovo dovere si estende a tutti I citta- clini delle nuove Provincie qualunque lingua essi parlino, sia nella valle della Dora, cbe in quella dell'!son?o, ci?e in quella deli'lsarco. dovere verso
la piccola patria alla quale il governo fascista dà un saldo ordinamento amministrativo: dovere verso la grande patria, »>>a quale, come si volgono i fiumi, devono rivolgersi per naturale for-a gli animi. Oli alto-atesini sanno le vis del dovere e del lavoro. I.'Italia ka ridato loro una sistrla, la loro patria antica, quella Italia die con stoma Imperlale diede loro la prima, ^ita civile, apri le prime strade s insegiid ^ eulto della terra; quella Italia clie con Vene?!» irreti di trattici li paese