¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
stesso originale. Quanto all’epoca in cui fu collocato il dipinto nel Duomo, 1’annotatore del cod. riccard. dice soltanto che frate Àntonió. leggeva nel 1430 la Commedia in quel tempio; i versi, per quanto oscuri, «Ma già dai cieli veggo iriitiata » etc. fanno supporre che la tavola vi fosse posta quando appunto'trattavasi nuòvamente per il rimpatrio delle ossa. Intorno’a frate Antonio d’ Arezzo, che fu più volle. lettore pubblico di Dante in Fi renze, vedi Ricci,' Ultimo rifugio, p. 330 sg., e cfr
.'sopra n. io. (20) I versi di Ser Domenico e di Colacelo Salutati presso il Mehus, A, Traversarii Epistolae, Firenze 1739, in Praefat., p. CCLXV sg. {21) V. il carine del Bencivieni impresso nell’edizione giuntina del 1506 della Commedia. — Sugli antichi rittàtti di Dante, sulla questione di quelli dipinti da Giotto, vedi il Giornale del Centenario di D, A., passim, e specialm. p. 362 sgg. Per gli «altri dipinti del Rinascimento che si riferiscono «all’Alighieri v. anche Muntz, Histoire de Vart pend
. la Renaissance (Italie), v. I, Paris 1890, pp. zi, 65, 277; P. Selvatico, Delle belle arti in relazione a Dante, nel voi. Dante e il suo secolo, Firenze, 1865; M. Barbi, Della fortuna ■ di Dante nel sec . XVI, Pisa 1890, cap. Vili. Per le medaglie dantesche della stessa epoca cfr. À. Heisse. Les vtedailleurs de la Renaissance; Florence, I.e P.tie, Paris 1893, p. 124 sgg. (22) Il dipinto fu lungamente attribuito all’ Orcagna, finché il Gaye ( Carteggio inedito d’artisti, v. I, p. 562) non ebbe pubblicata
la Provvisione della Signoria che lo concerne. L'effigie del Poeta in questo quadro credesi copiata dal ritratto oggi scomparso dipinto da Taddeo Caddi in S. Croce, secondo narra il Va sari; cfr. Cavalcasene, in Giornale d. Cenlen., p. 3(12. 1 versi latini di Bartolommeo Scala sono stampati, con la traduzione italiana, in C. Del Balzo, Poesie di mille autori intorbo a Dante, voi. IV, Roma 1893. XJn’ imitazione quasi servile del quadro di Domenico ri presenta il. rovescio d’ una medaglia dantesca del Rina
tandem divinitus impìetum est yaticinium Dantis. » E qui cade in. acconcio d’ osservare, come i versi del 25 0 del Paradiso, cui si allude nella ìettara, Con altra voce ornai, con altro vello ' ' Ritornerò poeta; ed in sul fonte ' Del mio battemmo prenderò’1 cappello si debbono probabilmente interpretare, come fa il Ficino, nel senso che Dante augurava il ritorno c l'in coronazione in S..Giovanni non a sè vivo, ma al suo cenere. Tale spiegazione -non è accolta nò accennata ' che noi sappiamo