penna, che e diventato, grazie alla guerra, una personalitä di primo rango, ha pubblicato sid „Popolo d'Italia“ una lettera aperta al popolo inglese, in cui, fra altro, dice: „L’Italia e entrata volontariamente in guerra. (!?) Questa lotta e ora difricoltata dal- l’Inghilterra causa il carbone e le granaglie, che rendono la situazione insopportabile, Se il popolo italiano deve durarla, 1' Inghilterra deve portare soccorsi economic! '. II tradimento perpetrato dall' Italia contro di noi, come si vede
in quel brigantaggio organizzato che compi la rivoluzione dellltalia centrale e della meridionale, rea infine di parricidio nelle rapine perpetrate ai danni del padre comune: il Papa“. (P. G. Monetti S. J, „La questione romana“.) E a persuadersi di ciö basta leggere Le descri« zioni imparziali del modo con cui fu fatta la „grrrande Italia“ e osservare lo sforzo continuo del Uberalismo massonico nel celebrare e decan- tare gli autori delle rivoluzioni italiane, perche non appaia il modo vile
, ma diceva loro la veritä, perche per il regno d'Italia il possesso di Trieste sarebbe pieno di difficoltä e di gravissimi pericoli. E perciö come tale, questo possesso e impos- sibile da qualsiasi punto di vista. L' attuale guerra 10 ha poi dimostrato in un modo indubbio. La guerra ha ormai fatto comprendere anche alle teste esaltate in Italia che le cosi detto „terre irredente" sono piü che redente per la nostra Monarchia. II sangue dei nostri eroi, sparso lungo T Isonzo, per 11 vile tradimento, non