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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1925
Führer durch das Ortlergebiet u. Vinschgau = Gruppo dell'Ortler e Val Venosta.- (Ellmenreichs Etschlandführer ; 2)
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Page 11 of 143
Author: Reinthaler, Marie / neu verf. von Marie Reinthaler
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: 140 S. : Ill., Kt.. - 4. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Ortlergruppe;f.Führer
Location mark: II 59.187
Intern ID: 350027
da diese Täler an schwer zu überschreitenden Pässen enden, Fußsteige geleiten im Innern zu den Schutz hütten des Club Alpino Italiano (Italienischer Alpen klub), der Capanna Milano im Zebrutale und der Capanna Cedeh im Forno-Cedehtale, das bei Santa Catarina vom Furvatal abzweigt. Aus dem südwärts streichenden Gaviatale werden die Schutzhütten Ri fugio di Gavia und Rifugio Bernasconi erreicht. Eine fahrbare Straße führt über den Gaviapaß nach Ponte di Legno zur Tonalestraße. Von dieser Straße

Alpino Italiano. Regelmäßige Fahrtverbindungen Meran bis Ortlergebiet. I, Mit Vinschgaubahn Merano (Meran) nach Spon- digna (Spondinig) an den Eingang der Täler Trafoi und Sulden täglich im Sommer drei, an den Sonn- und Feiertagen von Anfang Juli bis Mitte September vier Zugspaare, im Winter, Frühling und Herbst zwei Zugspaare nach jeder Richtung. Von der Bahnstation Spondigna (Spon-

aus werden die Gipfel der südlichen Ortlergruppe er reicht. Auf der Ostseite des Tonalepasses trifft man bei Malè die elektrische Bahn durch den Sulzberg und Nonsberg und kurz vorher mündet auch die Garda- see — Campiglioroute ein. Von diesem großen Verkehrsweg aus steigen die beiden, durch ihre Heilquellen bekannten Täler von Pejo und Rabbi ins Ortlergebiet empor; von den bis zu den Bädern gehenden Straßen erreicht man auf Fußpfaden im Pejotale das Rifugio Cevedale, im Rabbitale das Rifugio Dorigoni des Club

4
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre
Year:
[1963?]
¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Page 75 of 300
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 295 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900 g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Location mark: II Z 759/1(1960)
Intern ID: 117196
5) II pericolo di interpretare i due romanticismi in termini di polarità e di contrasto (Prof. von Rintelen, Praf. Riidiger e Prof. Wandruszka), 6) La necessità di chiarire il concetto di infinito (prof. von Rin- telen). 7) L'influsso della filosofia sulla letteratura (Prof. Wilhelm). 8) II Romanticismo italiano quale movimento poco «personalista». II Prof. Sciacca risponde che il Romanticismo italiano e tede- sco sono indubbiamente diversi, cosi come entrambi differiscono da quello francese

, spagnolo, ecc. Ma intanto è possibile parlare di distinzioni Ín quanto hanno una base comune, per cui in tutti questi casi si parla di Romanticismo. Su questa base comune sorge la possibilità della distinzione, e questa non esclude, ma implica Yunità concreta; dunque non si deve escludere che esista la molte- plicità nella unità interiore del Romanticismo. Posto ció, afferma che il Romanticismo italiano è diverso da quello tedesco; infatti essi si sviluppano su tradizioni culturali di- verse e pongono

problemi non identificabili. Ad es., manca in quello italiano, il senso della natura: il panteismo e il naturalismo mistico sono piíi affermazioni del Romanticismo tedesco che di quello italiano. Quanto alla concezione dell'uomo piccolo Dio, che rac- chiude in sé quei caratteri che il Prof. Sciacca attribuisce al romantico, egli insiste precisando che non si riferiscono solo allo Sturm und Drang, ma incominciano con lo Sturm und Drang, in ció seguendo la tesi del Cassirer, che vi vede

un preromanticismo; del resto, il Romanticismo scaturisce da elementi presenti nell'Illu- minismo medesimo. Non si vede dunque perché limitare la pro- blematica romantica allo Sturm und Drang, dal momento che si trova pienamente espressa, ad es., in Novalis, il cui concetto di « magia », che ha riscontro con quello proprio del Rinascimento italiano, viene interiorizzato: il mago diventa il poeta stesso, capa- ce di trasfigurare con la sua magia interiore la realtà. Ancora, questo concetto è piü fortemente

6
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Philosophy, Psychology , Linguistics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Page 70 of 254
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Publisher: [k.A.]
Physical description: 43 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Location mark: II Z 759/12(1972)
Intern ID: 62128
nel male, per i quali conia anche un termine nuovo: megalandri, super- uomini. Questo inglese del Cinquecento sprezza VUtopia del suo grande connazionale ed esalta Machiavelli e il suo eroe Cesare Borgia. 4. Umanesimo italiano e umanesimo spagnolo. I rapporti fra umanesimo italiano e umanesimo spagnolo presentano molte analogie con quelli già esaminati fra umanesimo italiano e umane- simo francese e inglese, ma anche caratteristiche proprie, connesse con la natura dei piú generali rapporti fra

fra i rappresentanti delle due nazioni legami non solo ideali, ma personali. Alfonso d’Aragona fu colui che, come scrisse il Croce, «amicó gli Spagnuoli con l’umanesimo italiano, e piú forse ancora Pu- manesimo italiano con gli spagnuoli». Conferma il Valbuena Prat che ca- talani e aragonesi si fusero con Pambiente italiano e accettarono senza ri- serve una cultura che consideravano superiore e mediante questa convi- venza si giunse alla vera acclimatazione del Rinascimento in elementi ispanici

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Books
Category:
Law, Politics , Social sciences
Year:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Page 56 of 452
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XXXIII, 413 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Location mark: II Z 759/18(1983)
Intern ID: 62150
mo degli idiomi figliati dal latino». Ma la piú autentiea, la piu profon- da fonte del primato italiano è quella religiosa; anzi, il primato italia- no si identifica col primato religioso che deriva all’Italia dal costituire la sede della Chiesa Cattolica. Certo, la Chiesa Cattolica è una «società cosmopolitica», che non conosce distinzioni fra Í popoli. Ma come in Israele l’appartenenza ad una stirpe era legata ad una gerarchia di uffici, e i Leviti erano i cu- stodi del Tempio, cosi nella

Chiesa Cattolica i diversi popoli sono le- gati «agli ordini speciali della gerarchia ecclesiastica». II popolo pres- so il quale risiede il Capo della Chiesa, ha, per decreto della Prowi- denza, una «moral preminenza»: gli italiani sono i leviti della cristia- nità. Certo, Santa Sede e Italia sono due entità separate, diverse, che non debbono confondersi. Ma una comunione di diciotto secoli le ha vincolate in modo che, se si puó essere cattolico senza essere italiano, non si potrà mai essere

completamente italiano senza essere cattolico. Anche se il Papato, in quanto autorità religiosa, non appartiene piú allTtalia che ad ogni altra nazione, tuttavia, «negli ordini civili» è il creatore del «genio» italiano: si può dire che l’Italia è contenuta spi- ritualmente nel Papato, come il Papato materialmente nelTItalia. Scindere l’Italia dal cattolicesimo sarebbe privarla della sua anima. La separazione fra la personalità spirituale dell’Italia e il principio reli- gioso col quale si identifica

, è la causa vera della decadenza italiana, è una forma di suicidio spirituale. Se l’Italia vuole risorgere, deve por- re termine a questa separazione: il Risorgimento dTtalia si identifica col ritorno al cattolicesimo. Solo attraverso il cattolicesimo, il Risor- gimento italiano puó acquistare un significato universale; solo attra- verso il eattolicesimo l’Italia pué esercitare la sua missione nel mon- do. La missione «sacerdotale» dellTtalia è segnata nell’atto della Prowidenza, che le ha assegnato come

cuore la capitale religiosa del mondo. II mito giobertiano si riduce, cosi, ad una affermazione puramente spirituale, a un primato «morale e civile», ma pur sempre un primato, anche se non si traduce in termini politici di supremazia e di guida. II mito giobertiano obbedisce ad una ispirazione fondamentale: dare una sua giustificazione, un significato universale al Risorgimento na- zionale, alla lotta che il popolo italiano combatte per la sua libertà e la sua indipendenza. Una forma, anche cjuesta

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Philosophy, Psychology , Linguistics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Page 62 of 254
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Publisher: [k.A.]
Physical description: 43 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Location mark: II Z 759/12(1972)
Intern ID: 62128
Riassumendo (e le indicazioni saranno necessariamente assai generi- che e approssimative) caratteri comuni dei movimenti umanistici france- se, inglese e spagnolo rispetto a quello italiano sembrano essere: 1) ritardo nello sviluppo e dipendenza piü o meno larga e intensa dairumanesimo italiano; 2) piú accentuata persistenza, nella personalità e nell’opera degli uma- nisti, di motivi tradizionali accanto ai motivi nuovi; 3) orientamento piuttosto pratico e morale che speculativo e artistico

delle sottigliezze concettuali, ispirato direttamente al Vangelo e ai Padri, al di là delle definizioni astratte e dei virtuosismi diaiettici degli aristotelici e degli scolastici. Questo orientamento spirituale contribuisce, credo, alla fortuna in Europa di due manifestazioni caratteristiche dell’umanesimo italiano, anche se, almeno in apparenza, assai lontane fra di loro: il neoplatonismo e la letteratura pastorale. Le generalizzazioni fatte si prestano, ovviamente, a molte critiche. E la sorte

di tutte le generalizzazioni: inevitabili d’altronde, a un certo pun- to, in ogni discorso storico. Vediamo ora di seendere su di un terreno piü concreto esaminando piú specificamente, sia pure^ per necessità, anche questi in maniera veloce e sommaría, i rapporti fra l’umanesimo italiano e i singoli umanesimi europei. 2. Umanesimo italiano e umanesimo francese. I rapporti fra umanesimo italiano e umanesimo francese sono quelli che presentano la problematica piú complessa e difficile, ma anche la piú

9
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Philosophy, Psychology , Linguistics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Page 117 of 254
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Publisher: [k.A.]
Physical description: 43 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Location mark: II Z 759/12(1972)
Intern ID: 62128
sola a collocare il Rinascimento italiano alla testa di tutta la nostra epoca» (17) , va molto al di là di quelli che sono stati ritenuti elogi dettati da un «impulso patriottico» e da un’enfasi risorgimentistica (18) : degli elogi di uno Spaventa per il quale «l’Italia apre le porte della civiltà modema con una falange di eroi del pensiero» come Pomponazzi, Telesio, Bruno, Va- nini, Campanella, Cesalpino che «paiono figli di piu nazioni» e «prelu- dono piu o meno a tutti gli indirizzi

posteriori, che costituiscono il peri- odo della filosofia da Cartesio a Kant» (19) ; o di un Fiorentino, secondo il quale «noi iniziammo la nuova speculazione nel Rinascimento, noi af- francammo l’Europa dal giogo delFautorità, nostri furono i campioni ed i martiri del pensiero: TEuropa ce ne deve tener conto e deve serbar per noi qualche senso di riconoscenza» (20) . Un’«idea» creata da Burckhardt quella della «cultura superiore» del Rinascimento italiano, come è stato sostenuto da K. Brandi

troppo rigido i con- fini spaziali del nascente Rinascimento» (24) . La ragione è evidente: il Rinascimento italiano é, di fatto, come epoca culturale, caratterizzato dal- la sua peculiarissima ed originalissima «scoperta del mondo esteriore e dell’uomo», dalla quale dipende tutto lo svolgimento della civiltà moder- na e contemporanea. 3. La valutazione burckhardtiana della cultura rinascimentale ed il suo senso antihegliano. È, intanto, in quanto tale epoca, il Rinascimento italiano un momento della

storia dello spirito destinato ad essere dialetticamente superato? La domanda, si capisce, è posta in vista della valutazione hegeliana del Rinascimento italiano (25) , che lo dà appunto come antitesi destinata ad essere superata nella sintesi della Riforma. La valutazione hegeliana é, indubbiamente, condizionata all’uso e all’abuso dello schema della dia- lettica, secondo il quale all’arte succede necessariamente la religione e la filosofia: ed è valutazione che, se dà un posto adeguato

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Books
Category:
History , Philosophy, Psychology
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Page 214 of 564
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XV, 540 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Location mark: II Z 759/21(1989)
Intern ID: 62158
(16) Cfr. E. Mast, II Risorgimento italiano, con prefazione di P.D. Pasolini, Firenze, Sansoni, 1917, due voll. (17) Cfr. F. Olmo, La Rivoluzione francese nelle relazioni diplomatiche di un ministro pie- montese a Roma (1792-1796), Milano, 1915. (18) Cfr. A. Oriani, La rivolta ideale, prefaz, di B. Mussolini, 8° ediz., Bologna, Cappelli, 1943 (1° ediz. 1907); A. Oriani, La lotta politica in Italia. Origini della lotta attuale (476-1887), Prefaz. di G. Gentile, vol, I, 3° ediz., Bologna

- ne italiana insegnanti fascisti, 1929. (22) Cfr. E. Rota, Le origini del Risorgimento, Milano, Marzorati, 1938. (23) Cfr. A. Solmi, L’ unità fondamentale della storia d’Italia, Pavia, 1926 (24) Cfr. C. Calcaterra, II nostro imminente Risorgimento, Torino, Paravia 1935. (25) Cfr. G. Volpe, L’Italia in cammino, Milano, 1927. (26) Cfr. A. Luzio, La Massoneria e il Risorgimento italiano, Bologna, Zanichelli, 1925. (27) Cfr. N. Rodolico, II popolo agli inizi del Risorgimento nell’Italia meridionale, (1798

- 1801), Firenze, Le Monnier, 1925. (28) Cfr. G. Lumbroso, I moti popolari contro i francesi allafine del secolo XVIII (1796- 1800), Firenze, Le Monnier, 1932. (29) Cfr. G. Cingari, Giacobini e sanfedisti in Calabria nel 1799, Messina-Firenze, D’Anna, 1957, pp. 5-10. (30) Cfr. W. Maturi, Interpretazioni del Risorgimento, Torino, Einaudi, 1962. (31) Cfr. N. Cortese, Orientamenti storiografici intorno alle origini del Risorgimento italiano, Milano, 1938. (32) Cfr. A. M. Ghisalberti, Introduzione alla

storia del Risorgimento, Roma, 1942. (33) Cfr. P. Gobetti, Risorgimento senza eroi. Storia del pensiero: risorgimento, Torino, Edi- zioni del Baretti, 1926; P. Gobetti, Lafilosofia politica di Vittorio Alfieri, Torino, Gobetti, 1923. (34) Cfr. A. Ferrari, La preparazione intellettuale del Risorgimento italiano, Milano, 1923, p. 3. (35) Cfr. A. Ferrari, L’esplosione rivoluzionaria del Risorgimento italiano, (1789-1815), Mi- lano, II Corbaccio 1925, pp. 476-470. (36) Cfr. E. Codignola, La pedagogia

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Books
Category:
General, Reference works
Year:
(1929)
Adressbuch des Kurortes Meran (Meran, Obermais, Untermais, Gratsch), sowie der Gemeinden des politischen Bezirkes Meran mit den Gerichtsbezirken Meran, Lana, Passeier und dem Markte Schlanders ; 1929
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Page 332 of 438
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: 366 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Meran ; f.Adressbuch ; f.CD<br />g.Meran <Region> ; f.Adressbuch
Location mark: I Z 3.362/1929
Intern ID: 588255
. Um berto 11, Casino di cura. t. piano Caseifici consorzia 1 i, vedi alle rubriche Comuni di Lagundo. Parci- nes c 1 irolo C a s s a a m m alati dei maestr i artici a ni del m a n ri a rn e. n t 0 di Merano. 80 soci. Presidente: Francesco Sav. Fischer; vtcepresid. : Giovanni bill C 1 11 1 ) Alpino Italia n o, Sezione di Merano, I, Vicolo Haller 2, „Par- thanes'. 420 soci. Presidente : Prof. Vincenzo Cipriani; amministratore e segretario : Giovanni Marini ; pronto soccorso: Dr, Giov. Markart; ispet tore

dei rifugi: Dr. Carlo Erckert ; guide : Giovanni e Giuseppe Hille- brand. Le chiavi dei rifugi Ivigna, Cervina c Cima Fiammante si trovano nella sede sociale C ! u b C i c 1 i s t i c 0 di Meran o, III, Viale del Piave n. Campo Sportivo, Tel. 250 Club (internazionale) ippico per signori. Segreteria: HI, Via le del Piave n, Campo Sportivo, Tel. 250 Bridge-Club, I, Corso Princ. Um berto il, Kurhaus, 1. Stock Bürgerkapelle Maia bassa, Probelokal III, Via del Littorio, ex- Kathaus. Ohm,: Mattia Pöder

erteilt: Giuseppe Wassler, I, Via Passiria 13 Genossenschaften un d Ver bände der Handels- und Gewerbe treibenden, siche Syndikate, Seite 295 G e s cd I e n v crei n, k a t h o !., I, \' ia Leonardo da Vinci 7, „Gcsellcnhaus”. 100 Mitglieder, Präses: Hochw. Luigi Platter; Vizepräses : Chorregent Luigi Baurschafter; Senior: Gius. Marco; Schriftführer: Giov, Oberhammer „Gew er beb un siehe „Wohl fahrtsverein „Gewerbebund” Golf-Club Merano, III, Sport platz. 30 Mitglieder. Präsident: Si gm. Graf Palffv

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Law, Politics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
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Page 518 of 554
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <15, 1978, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: XXXIII, 514 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Aspekte und Probleme in der deutschen und italienischen Kulturwelt der Gegenwart Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; f.Kongress ; g.Meran <1978>
Location mark: II Z 759/15(1978)
Intern ID: 62143
— i datori di lavoro e i commercianti in genere, si sono sentiti stimolati a tenere in qualche conto la lingua del si. E puó acca- dere — fatto di ordine pratico non privo d’interesse — che nei negozi di generi di prima necessità, vengano esposti cartelli in lingua italiana: certi pubblici uffici, non ultimo il fisco, si sono provveduti non soltanto di stam- pati nella nostra lingua, ma anche di impiegati in grado di fornire spiega- zioni in italiano; ci sono giornali, sia pure soltanto Ínserzionistici

, che fanno posto ad articoli e a informazioni in italiano; naturalmente anche le scuole si sono occupate di quello che è e che dovrà essere l’insegnamento ai figli dei lavoratori d’Italia; senza contare, ben inteso, che in ogni città c’é almeno una chiesa con missionari cattolici italiani; in centri maggiori è Ín piena efficienza la «Missione cattolica italiana», con asilo, scuola elemen- tare, altri corsi, ristorante, camere per pensionanti, sale per raduni, e via dicendo. Si tratta insomma

di manifestazioni e di istituzioni che, nel loro complesso, oltre a testimoniare la varia ma pur sempre attuale affermazione del lavoro italiano in Svizzera, arriverei a dire che in qualche modo contri- buiscano ad animare o a valorizzare una delle doti costituzionali, il plurilin- guismo, della Confederazione elvetica. Non è esagerato l’asserire che in Svizzera, nella Svizzera non italiana, al- meno per determinati lavori, ad esempio nel campo dell’edilizia, la Íingua d’uso prevalente, almeno finché non

sopravvenne la recessione, ma in parte ancor oggi, era ed è lTtaliano. Di piu. Fra i molti operai stranieri presentinella Confederazione, oltre a un gruppo rilevante di spagnoli, vi erano e vi sono non pochi singoli lavoratori di altri paesi, jugoslavi, greci, turchi: in pratica avviene che, se gli spagnoli, piu o meno facilmente intendendosi con gli ita- liani, si attengono alla loro lingua, gli altri imparano in primo luogo, prima dello svizzero—tedesco, un po’ d’italiano, e in italiano si disbrigano

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Law, Politics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
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Page 513 of 554
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <15, 1978, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: XXXIII, 514 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Aspekte und Probleme in der deutschen und italienischen Kulturwelt der Gegenwart Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; f.Kongress ; g.Meran <1978>
Location mark: II Z 759/15(1978)
Intern ID: 62143
do fono a non molto tempo fa assai abitudinariamente tradizionale della Svizzera interna. Si puó aggiungere, inoltre, che un po" tutto il mondo stra- niero del lavoro in Svizzera si stringe intorno all’emigrato italiano, certo il meglio organizzato, e soprattutto il piú protetto dalle proprie autorità governative (non voglio cosi asserendo far finta di ignorare che esistono tut- tavia gravi problemi irrisolti e vivaci critiche anche contro la nostra politica dell’emigrazione) e ne acquisisce

, di orari, di sistemi di lavoro, di linguaggio. Di modi di vita in generale. Diven- tata indubbiamente meno «svizzera» e piú «italiana». Culturalmente piú ita- liana. E il cammino non sembra arrestarsi. Su questo punto il contributo pubblico italiano puó e deve essere vera- mente diretto: per dare, a poco a poco, all’immigrato italiano o rafforzare in lui una piú viva coscienza di sé, una migliore preparazione professionale, una sicurezza anche culturale che faccia progressivamente scomparire il senso

» di una simile massa migratoria italiana, qualificata o riqualificata culturalmente, per indubbia capacità intima e con doveroso con- tributo italiano ed elvetico gioverà inevitabilmente per rafforzare la compo- nente linguistico--culturale italiana nella risultante sociocultura elvetica. Con conseguenti allargamento ed elevazione della cerchia dei simpatizzanti, dei fruitori, degli operatori culturali nell’ambito del dialogo italo—elvetico. Ho schermatizzato tre momenti di una situazione generale

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Law, Politics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
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Page 512 of 554
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <15, 1978, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: XXXIII, 514 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Aspekte und Probleme in der deutschen und italienischen Kulturwelt der Gegenwart Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; f.Kongress ; g.Meran <1978>
Location mark: II Z 759/15(1978)
Intern ID: 62143
Cosi tutto il dialogo culturale italo—elvetico finisce per essere ispirato, guidato, condotto, a volte, dal solo nostro povero Centro di Studi italiani (non ci possiamo chiamare «Istituto Italiano di Cultura» perché, appunto, un Istituto «italiano» per la cultura Ítaliana in Svizzera non si giustifica). Ma sia la mancanza di un accordo culturale sia, soprattutto, l’assenza di una politica culturale programmata provocano stridenti scompensi. Credo, infatti, che sia proprio attribuibile alla

elvetica. Rimane il terzo punto: l’apporto delle masse migratorie italiane alla «ita- lianizzazione» e contro la «de-italianizzazione» della Svizzera. E vorrei ancora chiarire perché pongo tra virgolette i vocaboli. Non proselitismo contro altri apporti culturali o linguistici, bansi come contributo alla vita- lità della minoranza linguistica italiana e all’ampliamento del panorama socioculturale e collettivo elvetico. La politica dell’„associanismo” italiano tra l’emigrazione ha mutato sensi- bilmente

rotta, in questi ultimi anni, e l’opera di convinzione in favore di un se- reno, cosciente e volontario inserimento dell’emigrato italiano nella società elvetica ha superato molte delle riserve di carattere soprattutto psicologico acuite da campagne discriminatorie ormai scordate, o ricordate, se ricorda- te, con certo distacco storicistico. Se nella sola circoserizione consolare ita- liana zurighese le scuole svizzere ospitano quattordicimila bambini o giova- ni italiani; se a Bienne, non molto

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
[1966]
¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
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Page 275 of 542
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 528 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Location mark: II Z 759/3(1962)
Intern ID: 117559
II Prof. MICHELE FEDERICO SCIACCA si dichiara fondamen- talmente d’accordo con Vesposizione dell’amico Prof. Gentile, al quale lo unisce un’affinità intellettuale, oltre che una viva amicizia e stima; si propone di integrare qualche punto della sua relazione. „Per esempio, sul neomarxismo italiano io direi qualche cosa di piii. In questo senso: innanzi tutto avrei accennato a una forma di neomarxismo che è propria del dopoguerra: quella di Banfi, dal 1945 in poi e che è diversa da quella

di Gramsci; sarebbe risultata la differenza tra Íl neomarxismo italiano prima della guerra e quel- lo dopo la guerra. Ma mi interessa di piü notare quello che si puó dire il dramma interno del neomarxismo non solo italiano, ma occi- dentale. II marxismo è nato netl’Europa occidentale (non dobbiamo dimenticarlo); poi è emigrato in Russia, dove trovo un ambiente culturale diverso; rna l’ambiente culturale russo mancava di tutte quelle esperienze che ha fatto l’Europa occidentale e dalle e nelle quali

sapere umano del domani e basta; non c’é né il sapere filo- sofico, né religioso e nessun altro, in quanto tutto si riduce alla scienza. Gramsci polemizza contro la scienza, panacea universale, unica forma di conoscenza umana; e potrei continuare. Di qui una lezione importantissima: il marxismo come leninismo è di difficile digestione per l’intellettuaie occidentale. Si potrebbe dire: perché il comunismo italiano considera come suo classico Gramsci? Per il fatto che è morto; come oggi accetta molti

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Page 623 of 692
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 686 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Location mark: II Z 759/4(1963
Intern ID: 116798
me- dievale germanico, per Lutero, Goethe, Bismarck, Hitler, Mussolini. 15 ) Essendo di Braunschweig, era fiera di potersi dire « Norddeutsche », di quella gente cioé di cui la perpetua lotta con gli elementi aveva tem- prato la fibra. Era infatti di carattere indipendente ed insofferente, ener- gica ed orgogliosa, ed in ogni ambiente che frequentava appariva sem- pre come « die Überlegene, Starke Schenkende ». 10 ) Con questo temperamento si accostò ad un uomo italiano piü gio- vane di lei, il dentista

Ermanno Ceconi, che incontrò a Vienna, sposó nel 1898 e abbandonó per divorzio nel 1906. Da questo rapporto coniu- gale la Huch trasse il convincimento che lei, la Norddeutsche, fosse la parte attiva, operosa e normativa, mentre lui era la parte sottomessa, devota, affezionata. Questo convincimento era già un punto di partenza per un giudizio generale su tutto il popolo italiano come noi lo tro- viamo nel racconto Aus der Triumphgasse, sorto proprio nel periodo triestino del matrimonio col Ceconi

. Poco dopo invece, studiando le grandi figure del Risorgimento italiano, questo giudizio si rnuterà, ma sono poste intanto le premesse per una elaborazione psicologico-lette- raria dei rapporti con l'uomo italiano, come la troviamo nelle opere che la scrittrice trarrà da questo fondo di studi e di esperienze. Fra Celeste, un breve racconto del 1899, è il primo tentativo di rap- presentare l’Italia nella forma vivente di una personalità straordinaria che statuariamente si eleva al di sopra

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 93 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
stra letteratura. Ma ci sono state due ragioni, per cui non ho par- lato di una letteratura che da Fogazzaro attraverso una linea co- stante arriva sino a Piovene e oltre (per es. Barolini). Questa let- teratura è quasi tutta veneta: e questi scrittori veneti portano nel cuore il piü inquieto cattolicesimo italiano. E Fogazzaro è il segno di una letteratura e di una condizione che rimarrà permanente nei cattolici italiani, vale a dire il senso di una fede che non si acquieta in se medesima

costume italiano. Ma mi pare di essere stato sufficientemente severo, quando ho ac- cennato a questa grave deficienza. Se l'Italia oggi fosse tutta cat- tolica, per ragione effettiva del ritrovamento del cattolicesimo, ben verrebbe il cattolicesimo. Ma ho i miei bravi dubbi, non sol- tanto sul nuovo cattolicesimo italiano: si tratta in realtà di un al- tro indizio dell'eterno conformismo italiano, e ritengo che neanche l'attuale predominio cattolico in Italia sia riuscito ad inverare nella coscienza

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 323 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
MICHELE CATAUDELLA IL CONCETTO DIAMICIZIA E AMICIZIE INTELLETTUALI NEL ROMANTICISMO ITALIANO In linea generale la letteratura romantica italiana non ha, o quasi, rac- conti o canti in cui l’amicizia è rappresentata come sentimento forte, tale da mostrare attraverso la sublimazione nel sommo patetico o nel sommo tragico la sua natura di sentimento d’elezione. D’altra parte manca quasi del tutto la speculare rappresentazione dell’amore nella sua accezione di sentimento estremo ed esclusivo

, di amore e morte. II Ro- manticismo italiano si connota piuttosto lontano dagli estremi, e se gli estremi sono il carattere proprio del Romanticismo, allora sarà il caso di dar ragione a Luigi Russo che in un noto libro del 1923 dubitava esserci stato un Romantieismo italiano. 1 La rappresentazione dell’amicizia come sentimento patetico-tragico si riscontra piuttosto nel Medioevo come derivazione classica. Si pensi alla vii della decima giornata del Decameron dove Boccaccio nella novella di Gisippo

mortali». E il con- cetto di amicizia come sentimento della massima oggettività e dell’altruismo che appunto puó allignare nel mondo eroico degli antichi e non a caso la novella di Gisippo è ambientata al tempo di Augusto. Anche il Salviati ancora nel 1564 nei Dialogi di amicizia la definisce «onesta coincidentia di volontà perpetua». 2 Sono modelli che non hanno vita nell’Ottocento italiano, la nostra cultura romantica è piú contigua eon la medietà del concetto che aveva avuto diffusione in area

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