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Author:
Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place:
Rovereto
Publisher:
Grigoletti
Physical description:
104 S. : Ill.
Language:
Italienisch
Notations:
Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading:
g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark:
II 7.075
Intern ID:
204191
I'. !'<)>TI.\<;KI; — LI, CASTKIjl/J 1,1-!I. MUON CONSUiUo (2^43) 37 alternativamente dalle mani dei vescovi a quelle di altri pa droni, e convien dire che il suo possesso fino al tempo della secolarizzazione del principato, fu pei Vescovi mai sempre dubbio e condizionato. Lo stesso Vescovo Egnone non potè godere a lungo della sua installazione, che già nel 1265 i Trentini, chiamato Mainardo Conte del Tirolo, cacciarono il Vescovo dal Castello, e lo con segnarono al Conte. Rientrato il Vescovo
nella sua residenza, nel 1268, a condizioni gravose, già nel 1270 dovette di nuovo abbandonare la città, e morì in esigilo nel 1274. Il successore, Arrigo II, eletto dal Papa Gregorio X, venne al possesso della città di Trento e del Castello del Buon Consiglio soltanto con l’aiuto dei Signori d' Arco, e dei Nobili di Zwingenstein. Per salvare infine il Castello dalle mire prepotenti di Mainardo Conte del Tirolo, ai 2 di Aprile 1277 ne fece donazione per petua ed irrevocabile sull’altare a S. Vigilio
, presente l’intero Capitolo.') Da quell’epoca in poi il Castello chiamossi del Buon Consiglio, anzicchè Casfrum Mali Consifii, quantunque ricorra ancor qualche volta l’antica denominazione. La donazione non ebbe però l’esito desiderato dal Vescovo, di salvare, cioè, il Castello dalle usurpazioni di Mainardo, perchè tre anni dopo, questi era di nuovo in possesso della rocca donata a S. Vigilio. Per 26 anni durò l’occupazione da parte di Mainardo e dei suoi eredi, mentre in assenza dei vescovi