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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 76 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — APPENDICE. Tutte le esposizioni di questa mia opera sono fondate in prima linea sulla relazione che unitamente al progetto di ristauro presentai d. d. Trieste, 30 Ottobre 1896, all' i. r. Ministero pel Culto ed Istruzione. In essa indicai ì Luoghi principali in cui si trovano tutt'ora oggetti apparte nenti al Castello e che devono rimettersi al loro posto durante i ristauri. Inoltre nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza di Innsbruck

si trovano molti preziosi documenti, appartenenti all' Archivio Principesco Vescovile di Trento, che risguardano il Castello, dai quali vennero dedotti molti dati per la sua storia. Anche nella Biblioteca civica di Trento possiamo trovare lavori che trattano del Castello. Nel Museo annesso alla Biblioteca, come abbiamo detto altrove, sono conservati diversi frammenti appartenenti al Castello. Una grande quantità di atti preziosi appartenenti all'Archivio Princi pesco Vescovile in Trento la riscontriamo

specialmente nel* i. e. r. Archivio della Casa e Corte e dello Stato in Vienna. La fonte a cui ogni scrittore dovette ricorrere e il Poemetto-pubbli cato in Venezia presso Marcolini nel 1539 — del celebre Pier Andrea Mattioli, senese, il quale essendo adetto alla Corte di Bernardo Clesio, vide e descrisse il Castello nei tempi di sua pompa maggiore. Diamo in fine un elenco di autori ed opere pubblicate prima del 1905, anno in cui la presente opera fu mandata alle stampe, e che trattano più o meno del

Castello: Magister J. Pirrhus Pincius: „Cronacon Tridentinum,' scritto nel 1546. Lorenzo Schräder: „Monumentorum Italiae quae hoc nostro saeculo et a christianis posita sunt libri IV', Helmstadii 1592. Innocenzo Prato (1545—1615): „Historia tridentinae civitatis.' Michelangelo Mariani: „Trento con il sacro Concilio et altri notabili.' Trento 1673. Baldassare Hippoliti (1726—1780): „Compediosa Relazione delle cose di Trento dal suo principio sino all' anno 1518.' Miscellanee, raccolte dal Principe

.' August von Essenwein: Abbozzo (dichiarato ineseguìbile) dì ristauri con ingrandimenti e rinovamenti (tendenti al gotico). Circa il 1860. Luigi de Campi: „Documento inedito sui dipinti del Castello di Trento. Foglietto volante „Pro Tione', 1895. Dr. Luigi Wözl, i. e- r. Medico di Stato Maggiore: Descrizione del Castello pubblicata nelle Relazioni (Mitteilungen) dell' i. r. Commissione Centrale pei Monumenti artistici e storici 1897. Carlo Teodoro Postingher i. r. Capitano distrettuale: Traduzione

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Newspapers & Magazines
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Page 3 of 3
Date: 01.04.1944
Physical description: 3
jjy7 1 apttlè 194.4 '— N. 74 Foglio Annunzi Legali della Phovincia di Thento ciale dell'Agricoltura, l'autorizzazio ne alla vendita di sementi da orto sui pubblici mercati «delle Provincie in dicali nella licenza speciale per il commercio ambulante ad essi rila sci «va in base alla legge del 5 feb braio 1034. 1>. il Commissario Prefetto: firma illeggibili 1 101 eneo dei commercianti ambulanti del comune di Castello Tesino au torizzati alla vendita ambulante di sementi 1. N.ro di prot. 6396

; N.ro di licen za «48; Caldebella Pietro fu Do menico, Castello Tesino, Vendita ambulante sementi da orto. 2. N.ro di prot. 6398; N.ro di licen za 849; Braus Giusto fu Dome nico, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 3. N.ro di prot. 6399; N.ro di licen za 850 ; Boso Cesare di Pietro, Castello Tesino, 'vendita ambulante sementi da orto. 4. N.ro di prot. 6400; N.ro di licen za 851 ; Marighetto Livio fu Pao lo; .Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 5. N.ro di prot. 6408

; N.ro di licen za 852 ; Moranduzzo Domenico fu Giovanni Maria, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da : (irto. 6. N.ro di pròt. 6411: N.ro di licen za 853 ; Sordo Giuseppe di Ber nardo, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 7. N.ro di prot. 6413; N.ro di licen za 854; Sordo Alfredo di Luigi, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 8. N.ro 'di prot. 6415; N.ro di licen za 855 ; Ballerin Marino di Cas- siano, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto

, , !). N.ro di prot. 6416; N.ro di licen za 856, Zotta liemo eli Giacomo, . Castello Tesino, vendita ambulan te sementi da orto. 10. N.ro di prot. 6418 ; N.ro di licen za 857; Busana Savino di Gio vanni, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 11. N.ro di prot. 6419; N.ro di licen za 858; Zotta Giovanni Maria di Giovanni, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 12. N.ro di prot. 6420; N.ro di licen za 859 ; Sordo Rocco di Sordo Ma ria, Castello Tesino, vendita am bulante sementi

da orto. 13. N.ro di prot. 6421 ;. N.ro di licen za 860 ; Zampiero Agnese del fu Federico, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 14. N.ro di prot. 6422 ; N.ro dì licen za 801; Ballerin Giacomo fu An tonio, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 15. N.ro di prot. 6425; N.ro di licen za 862 f Sala Giovanni fu Giovan ni, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 1 (!. N.ro di prot. 8997 : N.ro di licen za 863 : Ballerin Giusto di Cassia- ìio. Castello Tesino

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Newspapers & Magazines
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Page 1 of 2
Date: 05.04.1944
Physical description: 2
jjy7 1 apttlè 194.4 '— N. 74 Foglio Annunzi Legali della Phovincia di Thento ciale dell'Agricoltura, l'autorizzazio ne alla vendita di sementi da orto sui pubblici mercati «delle Provincie in dicali nella licenza speciale per il commercio ambulante ad essi rila sci «va in base alla legge del 5 feb braio 1034. 1>. il Commissario Prefetto: firma illeggibili 1 101 eneo dei commercianti ambulanti del comune di Castello Tesino au torizzati alla vendita ambulante di sementi 1. N.ro di prot. 6396

; N.ro di licen za «48; Caldebella Pietro fu Do menico, Castello Tesino, Vendita ambulante sementi da orto. 2. N.ro di prot. 6398; N.ro di licen za 849; Braus Giusto fu Dome nico, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 3. N.ro di prot. 6399; N.ro di licen za 850 ; Boso Cesare di Pietro, Castello Tesino, 'vendita ambulante sementi da orto. 4. N.ro di prot. 6400; N.ro di licen za 851 ; Marighetto Livio fu Pao lo; .Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 5. N.ro di prot. 6408

; N.ro di licen za 852 ; Moranduzzo Domenico fu Giovanni Maria, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da : (irto. 6. N.ro di pròt. 6411: N.ro di licen za 853 ; Sordo Giuseppe di Ber nardo, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 7. N.ro di prot. 6413; N.ro di licen za 854; Sordo Alfredo di Luigi, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 8. N.ro 'di prot. 6415; N.ro di licen za 855 ; Ballerin Marino di Cas- siano, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto

, , !). N.ro di prot. 6416; N.ro di licen za 856, Zotta liemo eli Giacomo, . Castello Tesino, vendita ambulan te sementi da orto. 10. N.ro di prot. 6418 ; N.ro di licen za 857; Busana Savino di Gio vanni, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 11. N.ro di prot. 6419; N.ro di licen za 858; Zotta Giovanni Maria di Giovanni, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 12. N.ro di prot. 6420; N.ro di licen za 859 ; Sordo Rocco di Sordo Ma ria, Castello Tesino, vendita am bulante sementi

da orto. 13. N.ro di prot. 6421 ;. N.ro di licen za 860 ; Zampiero Agnese del fu Federico, Castello Tesino, vendita ambulante sementi da orto. 14. N.ro di prot. 6422 ; N.ro dì licen za 801; Ballerin Giacomo fu An tonio, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 15. N.ro di prot. 6425; N.ro di licen za 862 f Sala Giovanni fu Giovan ni, Castello Tesino, vendita am bulante sementi da orto. 1 (!. N.ro di prot. 8997 : N.ro di licen za 863 : Ballerin Giusto di Cassia- ìio. Castello Tesino

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 17 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
Seminario, eretta sui disegni del P. Andrea del Pozzo, gesuita, nel 1701 ; — la Chiesa di San Pietro, in istile gotico, rimodernata sui disegni di Pietro Selvatico, a tre navate ed una magnifica can toria: — ed infine la piccola ina elegante Chiesa di San Martino, con un bellissimo dipinto del Gignaroli, bolognese. Castello del Baon Consiglio. — È fra gli edi lìzi profani di Trento il più importante per ragioni ar tistiche, architettoniche e storiche. Fu l'antica splen dida residenza dei principi

-vescovi di Trento, e per quanto mal ridotto dalle successive occupazioni militari serba in alcune parti buofii avanzi dell'antico splen dore. Il castello del Buon Consiglio sorge nella parte orientale d'ella città, che è anche la più elevata, e presso l'antica porta di Aquileja, alle falde quasi del monte Calisio, che si presentano irte e spezzate in lunga fila, come una scogliera battuta dal mare. La posizione, alta e sgombra da ogni parte nella quale sorge il ca stello, permette, dagli spalti

e dalle finestre, di domi nare, non solo sulla città, ma su l'intero bacino di Trento edi buona parte della vallata superiore dell' A dige fino alla piana di Lavis. Secondo le antiche memorie trentine, ove ora sorge il castello e precisamente nel luogo ove è il torrione rotondo, vuoisi sorgesse, al tempo della dominazione romana, una rocca di ri scontro a quella esistente sulla Verruca o Boss' Trento. Ma nessun monumento serio conferma questa leg genda : ed il torrione attuale, sebbene porti il nome

di Augusto, è evidentemente opera dei secoli di mezzo, nei quali tempi il castello di Trento, circoscritto alla sola parte superiore, raggruppantesi intorno alla torre rotonda, più che altro fu una rocca di presidio, un ar nese di guerra e dai feudatari, prima della venuta di Corrado Jl Salico, e dai principi-vescovi poscia vólto contro i nemici esterni ed anche contro i cittadini. Questa parte del forte, resistente all'urto di tanti eventi, serbò.per molto tempo il nome di Castello Vecchio. Verso

la metà del secolo XV i principi-vescovi di Trento pensarono di fare del castello Vecchio la re sidenza della loro Corte. Primo fu il vescovo Giorgio di Hach, che munì di torri e di propugnacoli il ca stello Vecchio ; continuò l'opera sua Giovanni di Hin- derbach (1165-86), che continuò i lavori del castello Nuovo; ma il merito di avere avviata vigorosamente la grande opera e condottala a termine spetta al prin cipe-vescovo cardinale Bernardo Clesio, il quale si affidò per i disegni al celebre

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 125 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
dell’epoca, apparve tale da poter competere colle più splendide reggie del tempo. Quanto di meglio in quel momento onorava l’arte italiana, lavorò per il Castello del Buon Consiglio. Le vaste sale, i loggiati, gli scaloni furono dipinti a fresco da Gerolamo Romanino, da Domenico Riccio detto il ‘Brìisasorei: dai due Palma, il giovane ed il vecchio: da Marcello Fogolino: dai ferraresi Dossi, dal Farinato, e perfino dal grandissimo Giulio Romana, l’emulo di Michelangelo. Il cardinale Clesio, che

oltre essere un uomo munifico, liberale, era un artista ed un gaudente, lasciò ai pittori, che lavorarono nelle sale e nelle loggie del nuovo castello, la più ampia libertà di soggetti e di metodi: ond’è che tutta la mitologia greco-romana, ardita e naturalista, venne, nei mille suoi episodi, illustrata sulle pareti e in ogni parte di quel castello destinato ad essere sede di una corte essenzialmente ecclesiastica. 1 nudi più arditi e scene della realtà più assoluta fra satiri e ninfe, fra pastori

e dee, fra naiadi e tritoni, fra Venere e Marte, adornarono e rallegrarono per molti anni le ampie sale del Castello; ma un bel giorno, indetto il sacro Concilio, dovendo o volendo il cardinale Cristoforo Madruzzo, successo al Clesio, dare ospitalità nel Castello ai porporati ed ai più illustri dottori della Chiesa, preso da un certo scrupolo per tutte quelle pitture, contrarie alla purezza dei costumi che i padri del Concilio sì diceva fosser chiamati ad instaurare nel cattolicismo, chiamò Daniele

Riccia relli, detto il Volterrano , a ritoccare, a correggere, a ricoprire di panneggiamenti,'di pudiche fronde, di foglie, le nudità, le soverchie arditezze dipinte dagli altri pittori. Fra gli ospiti insigni che il cardinale Clesio ricevette nella sua nuova reggia, va citato per il primo l’imperatore Carlo V, che nel 1530 si trattenne, con tutto il suo seguito, per otto giorni nel Castello del Buon Consiglio: e dopo l’imperatore vi iu don Giovanni d Austria, che doveva poi essere il comandante

supremo della fiotta alleata alla battaglia di Lepanto: e durante il Concilio una infinità di principi e magnati, fra cui don Filippo, infante di Spagna, e i figli di Ferdinando re dei Romani, nipoti all’augusto figlio di Juana la Loca. E per finirla, nei fasti del Castello del Buon Consiglio son rimaste celebri le feste date dal cardinale Madruzzo suddetto, nell’occasione della sua prima messa: e le teste date dall’ultimo dei Madruzzo, Carlo Emanuele — per compiacere alla bella Claudia •»Particella

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 103 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
CAS il villaggio dello stesso nome, compren deva Senale, con Malgaron, S. Felice, Brez, Ambiar, Don, Rufi'è e Tavoli. Aveva Un estimo di fiorini 226,153 car. 53, Sul territorio di Castelfondo non cre scono che cereali, la pastoreccia è l’og getto principale di rendita, Parocchia dipendente dal decanato di Fondo, diocesi di Trento. Ha una sola chiesa filiale in Doventi. CASTELLALTO. Antico castello fabri cato sopra un colle a settentrione di Telve nella Yalsngana. Aveva diritto di giuri sdizione

, H castello di questo nome, posto nelle vicinanze del villaggio, aveva diritto di giurisdizione ed apparteneva alla casa Ca- stelbarco. Nel 1456 Georgio vescovo e principe di Trento investì i conti di Lo- drone dei feudi di Castellano e Caslelnovo, spogliandone Giovanni di Castelbarco, per chè ricusava di riconoscere il diritto d’alto dominio della chiesa di Trento. I conti di Godrone, quantunque fossero imparen tati per donne coi signori di Castelbarco, non solo accettarono rinvestitura dei feudi

la giurisdizione di Nomi e alcuni comuni dell’antica giu risdizione di Roveredo e composto il pre sente distretto di Nogaredo. Castellano ha una curazia filiale della parocchia e decanato di Villa Lagarina, diocesi di Trento. CASTELLO. Frazione de' comune eli Li- vinalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria. CASTELLO. Circolo di Trento, co mune del distreUo di Male, Abitanti 240, case 37. Estimo fior, meranesi 6084 car. 45. Villaggio di monte alla sinistra del Noce nella valle di Sole, 7 miglia

a ponente da Malè, Curazìa filiale della parocchia di Ossa- na, decanato di Malè. CASTELLO. Circolo di Trento, distreUo di Cavalese, forma un comune eoi casali Predaja c Molina, Abitanti 4433, case 458. Estimo fior, meranesi 29,372 car. 47. Villaggio situato alla destra dell’Avisio nella valle di Flemme, un miglio a po nente da Cavalese. Anticamente Castello formava un vi cariato da sè 0 una piccola dinastia, la quale fu staccata da quella di Flemme alla restituzione della valle nel 4314 fatta dai conti

del Tiroto ai principi di Trento, La giurisdizione di Castello comprendeva i villaggi di Capriana, VaKloriana, Stra- mentizzo e Castello, i quali restarono sotto il dominio dell’Austria, che a titolo di pegno li cesse alla casa Zenobio. Nell’anno 4777 la giurisdizione di Castello fu data al principato di Trento in cambio di Le- vieo e Termeno, e da quell’epoca fu sem pre congiunta alla giurisdizione di Ca- yalesc.

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 124 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
che ove sorge ora questo castello, e più precisamente là dove s’alza l’antico torrione rotondo, sorgesse ai tempi romani una rocca a riscontro della Verruca; e se si considera la posizione rispettiva dei due, colli frontéggianti l’un l’altro, e fra. di loro l’Adige, che non peranco stretto dalle arginature nell’alveo attuale, dilagava a capriccio nel mezzo della'vallata; se si considera . tutto ciò, la ipotesi appare ragionevole, perchè le due rocche così poste, validamente avrebbero sbarrato

il passo a chiunque dall’Alpi per quella via fosse sceso in Italia. Ma dell’origiiie romana di questo castello, nulla oggidì havvi che parli in modo positivo all’infuori della vaga tradizione, che attraverso i secoli scese fino a noi, e delle induzioni dei dotti. Lo stesso torrióne rotondo, antichissimo, sebbene lo si chiami torre d’Augusto, è evidentemente opera dei tempi di mezzo, sorta forse sulle fondamenta dell’antica opera romana. Nei tempi peggiori del medio evo, il Castello di Trento

il nome di Ca stello vecchio. Verso la metà del secolo decimo- quinto i vescovi principi di Trento pensarono a fare di Castello vecchio la residenza della loro corte. Primo fu il vescovo Giorgio di Flach, che muni di torri e di propugnacoli il Castello vecchio : continuò l’opera sua Giovanni di Hinderbach (1465-1486) che cominciò i lavori del Castello nuovo: ma il merito di avviare vigorosamente la grande opera e condurla a termine spettò al principe vescovo cardinale Bernardo desio, il quale

anche oggidì si ammira e che fa di questo Castello uno dei piu bei campioni del genere. Basta osservarlo per persuadersene. La vecchia rocca colla torre d’Augusto, vennero, per una continuazione di fabbriche, riunite ed incorporate in una sol massa: tutto l’edificio prese il'nome di Castello del Buon Consiglio, perchè i-véscovi principi che v’abitavano e vi tennero corte, , non potevano ammettere che il Toro governo non fosse più che- umano, di buon consiglio — e per le lodi che ne cantano

il Mattioli ed altri cronisti Trento — Loggia interna del Castello.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 54 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — da Roma, dove dipingeva nella Basilica di S. Pietro, alla corte dei Papi in Avignone nel 1336, da dove ritornò poi a Siena e a Firenze) e Riconi d'Arezzo, inoltre i pittori Matteo di Giovanni e Pietro da Viterbo, dei tre ultimi è dimo strato che negli anni 1343 e 1344, ma certo anche prima dipinsero in Avignone insieme a pittori francesi, cosi si può ben ritenere che pittori italiani, che furono prima in Francia, siano venuti anche

a Trento a dipingere nel nostro Castello. — Simone Martini ebbe in Avignone speciale incarico di eseguire il ritratto del grande poeta Petrarca, che soggior nava alla Corte dei Papi. E certo che a Trento almeno non molto più tardi e non molto prima dell'esecuzione dei nostri quadri dei mesi, hanno lavorato pittori italiani, come appare dall'affresco sulla parete interna della facciata principale del Duomo, rappresentante una chiesa con campanile e in mezzo S.Vi gilio tra quattro Angeli, il quale

1300. Simili costumi appariscono anche in certe figure degli af freschi eseguiti nel 1332 in S. Maria in Porto Fuori in Ra venna, così pure negli affreschi di Simone Martini, affre schi che rappresentano la Vita della Vergine e che si trovano in S. Lorenzo in Napoli, come pure in qualche figura degli affreschi del palazzo dei Papi in Avignone. Nel Castello di Avio (edificato nel secolo XÌII), che an cora avanti pochi decenni apparteneva ai Conti di Castel- barco, vi sono affreschi che dovrebbero

esser stati dipinti da un contemporaneo di Giotto e che si trovano sulla pa rete di un locale al primo piano in un fabbricato staccato dal castello e rappresentano scene prese dalla storia di questa nobile famiglia. Da tutti gli argomenti fin qui portati possiamo con tutta ragione conchiudere che gli autori delle nostre opere siano pittori italiani, i quali però mostrano una influenza strani era, influenza dovuta specialmente ai Vescovi tridentini di quei tempi, che non erano italiani ed è ancor più

facile a spiegarsi, se gli stessi pittori, che lavorarono nel Castello, dipinsero forse anche in Avignone. Si deve però osservare che le figure secondarie e le parti accessorie in generale sono certo da attribuirsi a specialisti di questo genere, da non confondersi cogli autori delle figure e delle parti principali. Si aggiunga inoltre che l'uso della lettera ,,w' per ,,u' in Tawro nel quadro di aprile era una maniera di scrivere antica tedesca, che non può però formare una prova che il pittore sia

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 70 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — somma sia stata adoperata per lavori straordinari della „Stua Grande', perchè l'importo di 112 fiorini rainesi sborsati per i dipinti di questa sala sembra troppo esiguo per questi lavori. Dopo aver discussa ulteriormente la questione risguar- dante gli organi dell'esecuzione dei lavori, di quella parte del Castello che rìsale all'epoca del rinascimento, ritor niamo volentieri a trattare quanto concerne la compila zione dei progetti

S. Giovanni, nel 1530 la Porta Savonarola in Padova; pose le fondamenta della chiesa di S. Maria delle Grazie e del castello di Osopo. Nell'anno 1533 gli venne affidata la direzione dei lavori della cap pella del Santo in Padova. Quale pittore dipinse nel 1490 le ale dell'organo di S. Zeno in Verona, ove eseguì principalmente molti affreschi di grande importanza. Negli anni 1506—1508 Falconetto fu occupato a Trento, per incarico del Capitolo, nell' esecuzione del grande or gano del Duomo, quale

inclinazione per l'immediato abbellimento ed in grandimento della Residenza, non è da escludere il caso che Falconetto abbia ricevuto l'incarico di compilare il progetto della parte del rinascimento del Castello, tanto più che ambedue questi personaggi furono in Roma e co nobbero per certo le parti del Vaticano, donde, come ab biamo osservato più sopra, fu presa l'ispirazione per l'ese cuzione del Castello. Falconetto fu anche in Mantova, ed ha lavorato pei Gonzaga. In questa occasione egli dovrebbe aver

fatta la conoscenza del prima nominato Ingegnere Zaffran, diret tore dei lavori della parte del rinascimento del Castello, con che si spiegherebbero naturalmente i loro rapporti per la compilazione dei progetti, direzione ed esecuzione dei lavori dello stesso. Siccome Falconetto era partigiano dell'Imperatore Mas similiano passò, in tempi torbidi, da Verona a Trento. Tutto quindi ci fapresumere che egli abbiapresoparteattiva all'ese cuzione della parte del rinascimento del nostro Castello. Non v'ha

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 18 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
Alta Valle dell'Adige 179 lasciò ai pittori che lavoravano nelle sale e nelle logge del suo castello la sconfinata libertà di soggetto e di metodo ; sì che tutta la mitologia greco-romana, ardita e naturalista, venne, nei mille suoi episodi, illustrata nei soffitti, sulle pareti ed in ogni parte di quel ca stello, destinato ad essere sede di una Corte essenzialmente ecclesia stica, Ma indetto il Saero Concilio e fissata Trento pei 1 sua sede, il principe-vescovo del tempo, cardi nale Cristoforo

Madruzzo, successo al Clesio, dovendo dare nel castello ospitalità ai più eminenti porporati, ai più illustri dottori della Chiesa, preso da scrupolo per quelle pitture troppo profane e contrastanti cogli intendimenti coi quali, per far ar gine alla Riforma, il Concilio si radunava, chiamò Daniele Riccia relli, detto il Volterrano, a ritoc care, a correggere, a ricoprire di panneggiamenti, di fronde, di foglie e di fiori la soverchia arditezza lasciata dagli altri pittori. Fra gli ospiti insigni del

cardinale Clesio nella sua nuova reggia si ha per primo Carlo V imperatore, che, nel 1530, vi si trattenne col suo seguito per otto giorni; dopo di lui »vi fu Don Giovanni d'Austria, che doveva essere il comandante su premo alla battaglia di Lepanto, gloria della marina italiana e della veneta particolarmente. Durante il Concilio il castello albergò, ospite munificente, il cardinale Cristoforo Madruzzo, un'infinità di personaggi cospicui, principi e magnati, tra cui Filippo infante di Spagna ed i figli

di Ferdinando (l'Austria, re dei Ro mani. Sono poi rimaste celebri le feste date nei castello dal cardinale Madruzzo suddetto nell'occasione della sua prima messa; e dall'ultimo dei principi-vescovi di famiglia Ma druzzo — per compiacere alla bella e fantasiosa Claudia Particella — quando vi ricevette Anna de' Medici, l'imperatore Ferdinando IV e l'arciduchessa d'Austria, Anna Maria. Nei suoi bei tempi si entrava al castello del Buon Consiglio per la gran porta coll'effigie di San Vigilio, che si vede oggi

murata. 11 principe-vescovo teneva la sua Corte nella parte detta appunto Castello Nuovo o Domvs Aurea. Nel castello Vecchio c'erano gli iifiìci del Consiglio di Stelo, del Tribunale, nonché le abi tazioni dei numerosi dipendenti della Corte civile ed ecclesiastica del principe-vescovo. Nel torrione d'Au gusto ed adiacenze c'erano, oltre delle prigioni, gli alloggi del presìdio, per molti anni formato da milizia cittadina; ma dopo il libello dell'Undici, da truppe mercenarie, porlo più svizzere

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 159 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
scop piò la trainata congiura. La stia guardia, composta di soldati boemi, fu sorpresa c cacciata dal castello del Tiralo. Il prin cipe al suo ritorno trovò chiuse le porte del castello, ed alle rimostranze che fece pei ottenere 1 ingresso, gli si rispose che la pi incipessa aveva scelto altro sposo, e eh egal poteva andarsene ove più gli ag gradiva. Errante di castello in castello, cercò un asilo presso i suoi vassalli, ma venne ovunque scacciato. Così il destino vendicò in lui la vergognosa fuga

da Pra ga.» alla quale suo padre, aveva un giorno costretto il padre di Margherita. Lodovico di Brandeburgo, Margherita sposò in seguito questo principe della casa di Baviera: il matrimonio seguì con gran pompa il giorno 40 fehbrajo del l’anno d 342 nel castello del Tiralo, al quale intervenne l’imperatore padre dello sposo con gran seguito di principi. Il giorno seguente 1’ imperatore investi Lo dovico nella citta di Merano della conica del Tiralo e del ducato di Corinzia. Il papa, che con

nel duomo di Trento in abito imperiale, c vassembralo poscia il suo esercito, si avanzò lungo le sponde dell’ Adige senza ritrovare opposizione. Era giunto nell’ «mena pianura di Me rano, e Margherita, rinchiusa col figlio Mainando nel castello del .Tiralo, faceva una vigorosa resistenza al principe boemo, che l’aveva stretta d’assedio, quando per venne il consorte con un rinforzo dalla Baviera, e coslrinsc Cario a piegare alle superiori sue forze. La città di Merano venne incendiata, e tutte

sbruck trasferivano sovente la loro corte nel castello del Tirolo ove si tenevano per qualche tempo, e le Diete degli Stati della provincia si congregarono sovente nella città di Merano. In quesLa città havvi un ginnasio, ed un convento di dame inglesi fondato nel 4722. La chiesa parocchiale di Merano fu fabbricata fra il 4310 e il 4335, e Bur- cardo vescovo di Bressanone la consacrò nel 4367. Il decanato è soggetto alfa diocesi di Trento; in esso vi sono 40 parecchie, 8 chiese minori e 63 sacerdoti

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Alpenzeitung
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Page 1 of 6
Date: 31.10.1936
Physical description: 6
àegenrollte — war auch der prächtige Parade- Imuck des Domplatzes fertiggestellt. Zahlreiche Dlich geschmückte Tribünen, ein farbenbünter von Fahnen, Triumphbögen und Säulen u. digs der Häuserfront die Inschrift „E» leb« der tice, der Gründer des Imperiums'. iBom Loreto-Platz zum Castello Sforzesco er« M das Auge nicht anderes als' rötimeiß^rünt phnen und riesige Bilder des Duce und symbo- Iche Abbildungen der Revolution der Schwarz- Imden und der Ruhmestaten im ostafrikanischen Me. lEchwarze Transparents

dem Bahnhof, ^ Zum Castello Sforzesco, Via Doria, Loreto- M. Corso Buenos Aires, Corso Venezia, Corso k» °rio Emanuele, Domplatz, Via Mercanti, Piaz- f vordusio. Via Dante. Der brausende Menschen- M würde überlaufen, würden ihn nicht die W er aufhalten, die ihrerseits alle Fenster mit Men vollgepfropft aufweisen, tàz „nch g uhr, als der Zug mit dem Duce be- W an den Toren > von Milano ist, ist bereits v^iir die bevorstehende Stunde des Triumphes 1,^°' einem Ende der Stadt bis zum anderen er- k'»gen

!' Die Jungfascisten winken mit ihren Tüchern in den Farben Romas. Immer stärker wird der Druck der Menge. Am Domplatz! Wie «ine unverrückbare Mauer staut sich die Menschenmasse auf den Tribünen. Taltsende von Händen strecken sich dem Duce von den Zinnen der hohen Paläste entgegen. Via Mer canti, Via Dante. Blumenteppiche bedecken die Straßen. Und als der Duce über den Cairöli-Platz das Schloß betrat, jauchzten ihm im Chor 20.00V Ba- lilia entgeg«n. Zm Castello Sforzesco Es ist 10 Uhr. Im Zentralhof des Castello

Sfor zesco hatte sich die geschlossene Masse der alten Garde des Mailänder Fascismus eingefunden, die sich mit stürmischer Begeistemng um dèn Duce schart. Vom Castello Sforzesco begab sich der Duce in die Triennale, die er eingehend besichtigte. Dort begrüßte er auch seine Nichte Rosina, die Tochter Arnaldos. Er besichtigte gleichfalls die auslän dischen Pavillons der Ausstellung, wo er von den Vertretern der einzelnen Nationen begrüßt wurde. Mit besonderer Herzlichkeit unterhielt

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Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Page 3 of 4
Date: 22.02.1936
Physical description: 4
e Cor radini Augusta nata Filippi residenti in Molina di Fiemme : 1) di quelli siti in Molina di Flem me : I lotto: casa di abitazione e rustica con cortile in Molina civ. N.ro 31 porz. 1, della p. edif. 355-4 con an nessa legnaia; p. edif. 629 in P. T. 1144 C. C. di Castello, cui alla casa: 1) strada comunale, 2), 3) e 4) transiti consortali, ed alla legnaia: 1) transito consortale e: 2) Ida Holneider, 3) Ca- vada eredi fu Roberto, 4) il debitore; p. fond. 946 orto in Molina in P. T. 493

C. C. di Castello/ cui: 1) e 2) tran siti consortali e legnaia, 3) Gavada eredi fu Roberto, 4) strada comunale p. f. 918-3 e 918-4 arativo con apiario in Molina in P. T. 493 C. C. Castello, cui 1 e 4 transiti consortali 2 Cano nica Molina, 3 Zorzi Egidio II lotto..: p. f. 1041 prato in Molina «Prati al'Maso» in P. T. 493 C. C. Castello cui: 1) Corradini Antonio, Tomela, 2) roccia, 3) Corradini Ago stino, 4) strada comunale. p. f. 1159-3 arativo ai piani delle Seghe in P. T. 493 C. C. Castello cui: 1) Demarchi

eredi fu Bartolomeo 2) Corradini eredi fu Giovanni, 3) Gava da Domenico fu Gio Batta, 4) Borto- lotti eredi fu Emilio III lotto: p. f. 1254-4, 1254-2 prato I. di Rusia alle Vallene in P. T. 493 C. C. di Castello cui: 1) e 4) Corradini eredi fu Margherita; 2) Corradini e- redi fu Davide, 3) Zancanella eredi fu Luigi e Bortolotti eredi fu Giuseppe II) di quelli siti in Albiano IV lotto: p. f. 1769 località alla Cro ce arativo detto Porcion classe 2, a- rea mq. 1822 in P. T. 35 C. C. di Al biano

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 78 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE T0MMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Pag. 28, Fig. 31 Pag. 28, Fig-. 32 Pag-. 28, Fig. 33 Pag. 29, Fig. 34 Pag-. 29, Fig. 35 Pag-. 29, Fig. 36 Pag. 31, Fig. 37 Iscrizione sul modiglione a sinistra entrando nel cortile mediocvale del Castello vecchio risguardante il Principe Vescovo Giovanni IV Hinderbach. Capitello primo del cortile del Castello vecchio, con iscrizione. Capitello secondo, con iscrizione e MCCCCLXXV. Capitello terzo d'angolo, con iscrizione. Capitello della

galleria laterale con iscrizione. Cortile del Castello vecchio, in prospettiva. Tabella di marmo a specchio colle iscrizioni greca e latina : Conoscite stesso; al terzo piano. Galleria con nove fori di finestre gotiche del Castello vecchio al terzo piano. Iscrizione risguardante l'acquedotto del Castello vecchio. Stemma con le imprese del Principe Vescovo Bernardo Clesio c sovrastante iscrizione della data del principio della parte del rinascimento, sull'angolo della rustica. Stemma del Principe

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 21 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
dell'Adige. Sono : Castello di Belvedere . — Sorgeva presso Til— lamonlagiia, nel luogo chiamato Castel de la Mol; non ne rimangono che poche vestigia ed un pozzo. Quivi si rifugiò Egnone, vescovo-principe di Trento, quando la città col suo territorio furono occupati da Ezzelino da Romano, vicario dell'imperatore Federico II : che di là, per tre volte, lanciò la scomunica contro l'in vasore efferato ed i suoi partitanti (1286). . Castello di Povo (Castrum Povi ), — Sorgeva sul Doss' Sant'Agata, a circa

560 metri sul livello del mare; fu feudo della famiglia comitale dei Povo, dalla quali uscì un patriarca d'Aquileja. Non ne rimangono che pochi avanzi. Castello di Mattaiìello ( Castrum MaUarelli), — Su un altipiano, nel luogo detto Matiarello di Sopra. È abbastanza ben conservato ed ha apparenza di un palazzotto forte, con quattro torri rotonde e mer late agli angoli ed una torre quadrata nel mezzo,. Ap parteneva ai principi-vescovi di Trento, che lo diedero in feudo ai Castelbarco e ad altri

- Quivi è fama si ri fugiasse Siccone da Caldonazzo allorché, nel 1412, l'arciduca Federico d'Austria, sceso in Yalsugana con molte forze, se ne impossessò. Ora appartiene alla famiglia dei conti Martini. Castello di Beseno . — Non lungi, sopra il co cuzzolo di un colle alla sinistra dell'Adige, si vedono ancora gli avanzi del castello di Beseno, esteriormente abbastanza conservato, ma all'interno in completa ro vina. Fu feudo dei Castelbarco, indi ritornò alla Mensa vescovile, che lo cedette alla

famiglia Trapp, la quale lo conservò fino ai tempi nostri. Castello di Vicolo . — Sovrastante al paese già ricordato di questo nome. Appartenne alla Mensa

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 90 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
i ? t. i 1 e l $■ -l immaginoso avchcofilo risuscitavo il castello con quell’ amore biz zarro e perseverante e con quell’ ingentissima spesa, con cui il ri spettabile gentiluomo inglese Giovanni Tempie Leader rifece quello di Vincigliata presso Firenze La strettissima lingua di terra, che a guisa di ponte con giungeva la descritta ròcca colla scogliera .opposta, era 1* unico punto, che potesse dirsi vulnerabile. Qui non poteva che l’arte supplire al difetto della natura. Laonde con baluardi

scoglio. Era quindi agevole non solo barricare 1’ in gresso, ma difenderlo con poche forze contro gli assalitori, i quali per 1’ angustia del passo non potevano penetrarvi che ad uno ad uno. Se adunque ì Turchi, un secolo dopo Y assedio posto al ca stello dai Veneziani, riuscirono a penetrarvi, cosa del resto non accertata, sarebbe segno che, abbandonato il castello antico, la vera difesa siasi concentrata noi castello nuovo, edificato in quel frat tempo. Ma è probabile che il fuoco dei Turchi

castello fa già supporre da sè, che esso non fosse isolato e che la numerosa famiglia d’ uomini d’ arme e di servizio, da cui orano circondati quei facinorosi dinasti, se dimorava anche intorno alla forre romana che servo d’appoggio al castello dei WaUec-Torrìani, in gran parte dovesse però con centrarsi intorno alla rócca dei Duinali L’ una e 1’ altro sem- 1 Tedi l’opuscolo; Il Castello di Vincigliata e t suoi contorni , Fi renze 1871. 5 Mècca dei Bainoti è il castello antico finora descritto

; ma quando si dico in genere Castello di Duino, s’intende il moderno, dei Walsoe e dei Tornasi. -, ' Sk

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Alpenzeitung
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Page 7 of 8
Date: 13.12.1929
Physical description: 8
. Von S m ci l i s - P à l v e t t a.' ' Die „Alpsnzeitung' konnte in,Nr 293 die für jeden Kunstfreund hocherfreuliche Tatsache ver melden. daß die Nationalreginerung für die Restaurierung des ehemaligen fürstbischöflichen Palastes in Trento, gewöhnlich Castello del Präsidenten begeistert und von überzeugender ' zur -v^ugung gejleitt ^ ^ , Wirkung. Es wurde dann auf die Notwendig- Damit ist einem seit vielen Jahreil sehnlichst reit einer intensiven Mitarbeiterschaft seitens der Ortsgruppe an der Zeitschrift der i,Anik' (Sektion der Professoren

zu einem anderen Turine auf der Verruca (Doß Trento), von dem heute nur noch Spuren vorhanden find. Als Anbau an dieses alle Zeiten überdauernde Bauwerk entstand im 13. Jahrhundert das sogen. „Castello vecchio', nachdem ein früher ebenfalls um den Turm er bautes Schloß von den Veronese?» unter den Herzogen della Scala zerstört worden mar. Dieser Bau erhielt seine heutigen schönen For men durch Fürstbischof Johann IV. von Hinder bach (1468---1485). Er ist in den herrlichen, zarten Formen des venezianisch-gotischen

erweitern. Dieser Bau, das „Castello nuovo', wurde von Mar tino di Como in italienischer Spätrenaissance aufgeführt und durch die bedeutendsten Künstler der damaligen Zeit init schönen Fresken bematt. Beim Erdgeschoße, wo später die Garnisons- arreste untergebracht waren, werden wir kei nen Augenblick verweilen, denn keines der köstlichen Gemälde, die ehemals jene Räumlich keiten schmückten, ist mehr vorhandene Wir gelangen über eine steinerne Treppe auf den «Cortile dei Leoni' (Likvenhofj. Von Löwen

, eine Sämmetstätte hervorragender Kunst gewesen sein. Durch den großen Saal und ein ganz geräumiges, aber nicht mehr sehr bemerkenswertes Zimmer kommt man durch die vom Fürstbischof , Francesco degli Alberti angelegte Vergrößerung und erreicht dann das Castello vecchio, welches aus , dein Hauptbau, wo sich die zu den Festlichkeiten und Empfängen bestimmten Säle befanden, und aus zwei mit den Frontgebäuden einen ^ gewaltigen Flügel bildenden FlügelgebäudeN) besteht. Dieser Vau ist dreistöckig und steht

— woran bei der Tüchtigkeit und dem guten Geschmacke unserer heutigen Negis- rungs-Architekten und der italienischen Künst lerschaft kein Zweifel besteht —. das Castello del Buon Consiglio auch nur einigermaßen in seiner alten Pracht wiederherzustellen, so wird Italien um ein Kunstwerk reicher sein, das alle Welt bewundert. Rosp. — Vsravtv?.: àloolo Sorglo vruok ösr 3. l. L. L. - volitino IM »IIS Miài öle .»àsl

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 87 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
Trento ed il Trentino cotesto Aliprando, inspiratore di versi tanto pietosi e gentili da meritare d’essere tramandati fra i secoli, di generazione in generazione. Alla morte del principe vescovo Carlo Emanuele — quello stesso coinvolto nella pietosa leggenda di Claudia Particella e di Castel Toblino — ultimo di casa Madruzzo, la proprietà del castello rimasto feudo della Mensa vescovile di Trento passo per trattative alla lorenese Carlotta di Lenoncourt: indi da questa alla famiglia del

Carretto da Finale — che ne vendette, dodici anni or sono, gli avanzi ad un signore di Trento, il dott. Francesco Larcher. Quale fosse questo antico castello, per tante ragioni rammentato nella storia del Trentino, ancora due o tre secoli or sono, vai la pena di trascriverlo da ciò che ne riferisce il crona chista Mariani, in un brano curioso del suo: Trento con-il sacro Conalio. « Castel Madrutio — scrive il Mariani — è posto sul sentiero del monte che domina « vai di Cavedine. È di fabbrica in isola

. «Sotto il castello verso ostro sta il.-villaggio Madrutio, che dipende; et a ponente « sta in declivio un gran parco piantato d’alberi, che per essere cinto di mura, serve non « men di serraglio per la caccia. Nel resto il castello ha il suo recinto con balouardi; è pro- « visto di pozzo e cisterna, d’acqua et ha un molino da mano. Si come nell’arsenale stanno « varie armature di guerra et alcuni pezzi di cannone, non essendovi più quel grande detto « la Madrutia, al peso di 7500 libre, il tutto

s’è devoluto questo castello, per linea « femminile ne’marchesi di Lenoncourt che lo ritenevano dallà Mensa Episcopale di Trento, « Patrona del dominio diretto. Cosi un castello stato per. tanti anni da fama e il fasto de’Ma- « drutiani Principi, e dove soggiornarono i figli dell’imperatore Ferdinando primo, in tempo che '« il baron Giovanni Gaudentio Madrutio fu loro aio, al presente non tiene altro di Madrutio « che il nome. Tanto , è vero, che Omnia oria occidunt, et aucta senescunt, dice

Sallustio. » E con questo di casa Madruzzo e del suo castello, per ora, basta. Nei dintorni di Vezzano si mostrano due dì quei pozzi glaciali, simili, à. quelli che già vedemmo sulla strada di Nago e di Loppio, detti «marmitte dei giganti». Uno di essi e il più notevole, detto dalla gente del paese buco di Maria la morta, fu scoperto dal chiaro geologo

18
Books
Category:
History
Year:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Page 25 of 50
Author: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Place: Pisa
Physical description: 40 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Subject heading: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Location mark: III 102.494
Intern ID: 236700
Paolo tiglio il’Enrico YHI fu Cavaliere celebre ne’ tornei, ed acquistò il castello d’ Altrasen nel 1398. Sposò Dorotea Botseh de Zwingenburg, e morì nel 1427 lascian do un’ unica figlia Anna de Welsperg ere de del castello di Zellheim presso Welsperg, la quale sposò nel 1.427 il potente signore Giorgio de Liechtenstein, di quella celebre famiglia alla quale appartengono gli attuali Principi-Sovrani di Liechtenstein. Ulrico VI de Welsperg tìglio d’Enri co Vili, morì nel 1426 e lasciò un figlio

: Giorgio IH de Welsperg, signore di Meisen- reut, il quale ricevette 1’ ordine di Cava liere nel 1427, e morì nel 1470 lasciando da sua moglie Margherita de Woìkenstein una figlia, Barbara de Welsperg, la quale sposò nell’anno 1469 Giovanni IV de Wel sperg, della linea di Neurasen. Ulrico IV de Welsperg altro figlio di Enrico VII, ereditò da suo padre il castel lo di Tliurn, e da suo cugino Giossellino de Welsperg il castello di Haus, situati ambedue presso il borgo di Welsperg. In causa della

IV, divise i beni pater ni con suo fratello Giorgio , e ricevette in appannaggio il castello di Zellburg presso il borgo di Welsperg ed il castello di Neu- rasen, tre ore distante da Welsperg, ver so occidente. Fu cavaliere dì molto senno, prese per moglie nell’ anno 1397 Dorotea figlia di Giorgio di Gulidaun, e venne no minato nel 1411 qual Reggente della Ca- rinzia e di Gorizia dal Conte Gian Mai- nardo di Gorizia, Conte Palatino di Ca- rinzia, il quale intraprese una crociata in Palestina. Nell’anno

sperg e 3. Cristoforo i/Canonico e Deca no del duomo di Salisburgò. Giovanni IV de Welsperg signore di Neurasen e Zellburg sposò sua cugina Bar bera de Welsperg-Meisenreut figlia ed ere de di Giorgio III de Welsperg Meisen reut e di Margarita di Woìkenstein. Ereditò con questo matrimonio il castello di Meisenreut. Nell’ anno 1479 venne nominato Gover natore della fortezza di Lamprechtsburg. Morì nel 1803 lasciando un figlio e due fi glie, cioè Giorgio IV, Margherita moglie di Baldassare de 'Pandori

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Page 255 of 335
Author: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Place: Milano
Publisher: Civelli
Physical description: XLVI, XIII, 278 S.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Location mark: III 154.332
Intern ID: 138326
del Monte, fior. 74,401, car; 40. ' Villaggio con un fòrte castello situato sopra una rupe, il quale guarda la via die da Riva -conduce alle Giudicane. Questa giurisdizióne apparteneva al principe ve scovo di Trento lino a questi ultimi anni. In essa risiedeva un capitano o luogote- TER 499, nenie ed un vicario come in Levico ed altre giurisdizioni vescovili. Essi -risiede vano nel castello ; il vicario giudicava nelle cause ordinarie civili e criminali della giu risdizione; le appellazioni

- passavano al capitano, il quale riscuoteva anche le ren dite dell'erario vescovile. In tutte le guerre coi Visconti e'coi Veneziani che ebbero luogo nelle Giudicarle e ih Riva, il,castello di Tentio ebbe una parte importante. Il machiavelli nelle Storie fiorentine racconta un fatto singolare di questo castello. Nel-, Panno 4449 Nicolò Piccinino era stato rotto dai Veneziani e le sue gènti sbaragliate presso il lago di Garda; egli si ridusse in Tenno ? venuta la notte p^nsò che s’egli aspettava in quel

luogo il 'giorno non po teva scappare di non venir nelle inani del nemico., e per fuggire un certo pericolo 1 ne tentò un dubbio. Aveva Nicolò seco di 'tanti suoi un, solo servitore di nazione te desco, fortissimo del corpo e a lui sempre svolo fédelissimo. A costui persuase Nicolò che méssolo in un ■ sacco se lo ponesse in i.spalia; e come se portasse armen del suo padrone lo conducesse in luogo sicuro. Era il campo intorno al castello di Tenno, ma per la vittoria qvuta il ( giorno precedente

, senza-guardie e senza ordine-alcuno. Di- tiiioclo'chè al tedesco .fu facile salvare ir suo signore, perchè levatoselo ìli ispnlla, vestito come sùèco.mano, passò per tutto il campo'senza affcttn impediih.eiito, tantoché salvo alle-sue 'genti ,ìl.condusse. . Cessate le guerre Riva.restò., bensì in potere dei Veneziani', ma i principi di -Trento si tennero in possesso della giuri sdizione e dèh castello di Tenno, il quale era- guardia e difesa .verso il mezzodì del loro dominio nelle Giudicane

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