Andrea Palladio : 1508 - 1580 ; 1980 - Celebrazioni nel IV. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 4 )
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Author:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place:
Merano
Publisher:
Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description:
80 S. : Ill.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading:
p.Palladio, Andrea ; f.Kongress ; g.Meran <1980>
Location mark:
II 128.052
Intern ID:
62090
dignità alla suprema potestà religiosa, raccolta sotto il segno della croce. A questo vertice «laico» si attribuiscono addirittu- ra facoltà al limite del taumaturgico, di redenzione per il genere umano e di correzione della stessa autorità religiosa qualora traligni dal mandato divino: giustificando cosi, quasi in una luce di mistica redenzione attraverso la punizione ed il sangue, tragedie quali il «sacco di Roma» del 1527 per mano dei Lanzichenecchi. E a Carlo, «il piu virtuoso et il piu degno
1530 - dedicherà com- mosso il suo lungo ed amatissimo poema sulla «guerra gotica» e le gesta di Belisario e di Narsete, costatogli vent’anni di dura ininter- rotta fatica. Da questo punto di vista l’emblematica introduzione di due sce- ne profetiche, nei libri IX e XXIII del poema, concorre a far emerge- re il filo conduttore di una devozione costante ed appassionata, tesa per tutta una vita senza tentennamenti né rimpianti. Allo stupefatto Belisario un angelo anticipa la visione di «Carlo filio
di Philippo», mandato agli uomini «da la Divina altezza per adornare, e rassettare il mondo», e capace, «col suo valore immenso», di «far ritornare a l’Italia il secol d’oro»; piú avanti, la Sibilla mostrerà a Narsete il grande Carlo «correttor del mondo», vincitore a Mühlberg, il fatidi- co 24 aprile 1547, sulla «Lega smalcaldica» degli inquieti vassalli protestanti. L’evento è solenne e vi spira un indiscutibile afflato di commozione che riscatta la troppo spesso insistita opacità del canto trissiniano