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Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde

Comincerö con il registrare che, nonostante la povertä della documentazione, l’esi- stenza della scuola di grammatica presso la cattedrale di Trento risulta tuttavia fuori dub- bio 15 ; piü abbondanti ci vengono incontro le informazioni' 6 sui programmi, sulla condu- zione, sulla struttura della scuola di grammatica come esistettero presso la cattedrale di Bressanone e suppergiü come poi funzionarono, fin dalla relativa fondazione, presso i monasteri e i conventi della nostra regione. E ormai

pacifico, infatti, che giä dagli anni attorno al 1000 esistette scuola anche presso la nuova sede episcopale a Bressanone 17 mentre numerosi e autorevoli storici ri- tengono dimostrabile la sua esistenza giä fino dalla metä del secolo IX nell’antica sede episcopale di Sabiona. ls Secondo vari autori sembra probabile l’esistenza di attivitä didattica in epoca longo- bardica anche a Trento presso il convento francescano di S. Giorgio 19 dove, negli Ultimi anni della sua vita, si era ritirato e aveva

al vescovato di Bressanone 21 e la urgenza di avere notai, scrivani, segretari, giuristi, abbiano costretto ad istituire o a potenziare le scuole episcopali di Trento e di Bressanone. A San Candido, gli inizi della scuola sono documentati con l’anno 1142 22 , quando il cenobio era giä stato trasformato in collegiata ma non sembra azzardato ipotizzare l’esi stenza di una scuola giä prima, nell’abazia benedettina, date le caratteristiche generali delle fondazioni benedettine. 23 Documentazione sicura

, Bartolomeo, na to nel 1190 circa, scrive di avere celebrato la festa dell’ottava dell’Assunzione di un an no non precisato «in Novacellensi ecclesia ubi puer nutritus fui . ,.». 25 Anche dopo essere divenuto domenicano, frate Bartolomeo restö in ottimi rapporti con la comunitä degli agostiniani come dimostra anche una lettera da lui indirizzata nel 1241 al vescovo di Bressanone, ai canonici di quella cattedrale e ai monaci di Novacella da cui, secondo il Dondaine, «traspare una tale comunanza

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Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher

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1997

Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]

Page 295 of 750

Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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(H. LOTA- RII, Constitutiones Olonnenses, A. 825, Mon. Germ. hist, leges, II, pp. 248-250); Lotario lamentava che «lo Stu dio delle lettere, per colpa e dappocaggine dei ministri sacri e profani e affatto estinto in Italia e pero d’aver depu- tato maestri che insegnino le lettere, con raccomandar loro di usare tutta la premura possibile affinche i giovani ne cavino profitto» e stabiliva che gli studenti trentini confluissero a Verona. Parte dei vescovi di Sabiona-Bressanone hanno avuto la loro

di Bressanone e aveva studiato anche all’Universitä di Bologna «und dort die Würde eines Magisters erworben» (v. Sparber, Die Brixner Fürstbischöfe ..., p. 68). Altro vescovo che era stato Scholastikus fu Corrado von Roden eck (1200-1216) il quäle «... genoß die Ausbildung sicherlich an der Domschule in Brixen» (p. 74). La stessa co- sa vale per altri vescovi piü tardivi (v. Sparber, pp. 79, 86 ecc.). 3 II Petrucci ricava dai documenti francesi un totale di 138 sottoscrittori di cui 101 eseguono di propria

, il 65 % dei religiosi e il 71 % di tutti gli alfabetizzati). 5 v. WENDENHORST, Wer konnte im Mittelalter lesen wul schreiben? pp. 19-28. 6 Ancora nel 1370, nessuno dei tredici canonici dei duorno di Bressanone sapeva firmare (v. Santifaller, Das Brixner Domkapitel, p. 109). Del resto, anche piü tardi l’analfabetismo della scrittura era abbastanza diffuso. In calce al documento dei 23. 6. 1417 concernente Telezione dei vescovo Johannes Stampfl, due canonici dei Capitolo di Bressanone non sapevano scrivere

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1997

Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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coralisti che ad Egna ha fine contem- poranea alla scuola di latino. " Il Noggler ( Beiträge, p. 15), sulla base di testo scolastico del XII o XIII secolo descritto dal Roßbichler, conclude che nella scuola del duomo di Bressanone in quei secoli venne insegnato il Trivio soltanto e ad esso ci si limitava anche piü tardi, come risulta dagli atti visitali, a Novacella e a San Candido. 34 La frequenza di scuola di monastero o di cattedrale da parte di laici non fu episodica e riservata soltanto ai nobili

, come il Ragici che conosciamo (cfr. nota n. 17); nell’anno 1265, infatti, la scuola episcopale di Bressanone viene aperta o riaperta esplicitamente ai non nobili ai poveri e ai contadini (v. TINKHAUSER, Geschichte der alten Domschule, p. 12 e OSTI Giuseppe, La scuola popolare altoatesina, XV (1991), n. 43, p. 45) mentre nel 1281 il cavaliere Roberto di Castelrotto iscriveva i figli Ingenuin e Reppelin come alunni presso la scuola di Novacella. Non parliamo poi di San Candido le cui «benemerenze nei

di quello della scuola di grammatica, come manifestazione di assoluta autoritä del maestro e di soggezione dell’alunno, al quäle si impone pure come dovere morale la delazio- ne. Prima del XIV secolo e rarissima ogni allusione a pene corporali le quali, comunque, non avevano alcun carat- tere di umiliazione. 37 Lo Schulplan della scuola episcopale di Bressanone e riportato dal Tinkhauser, Geschichte der alten Domschule..., p. 684. 38 v. pure ÄUSSERER, Regestum Ecclesiae Tridentinae, I. Numerosi nomi

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1997

Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]

Page 237 of 750

Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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Nonostante ciö, specie in alcune occasioni, il comportamento degli studenti degene- rava e costringeva i superiori a modificare via via le norme. Ciö avvenne, per esempio, nel 1442 per la scuola del duomo di Bressanone quando il vescovo Georg deliberö che il maestro scegliesse Otto scolari fra i piü dotati al canto corale e li obbligasse a presen- ziare in coro alle funzioni e ai vespri festivi; quattro di essi dovevano inoltre accompa- gnare, in tonaca e cotta, nelle uscite il Santissimo

preciso dovere degli alunni piü maturi nei confronti dei condiscepoli. Il numero dei frequentanti queste scuole non era altissimo. Secondo il Roßbichler frequentavano albinizio la scuola del duomo di Bressanone 70 scolari. A metä secolo XV cinquanta in media, all’inizio del XVI secolo attorno a quaranta, mentre negli anni 1807-1822 ce n’erano soltanto ventidue. (Noggler, Beiträge, p. 7) Anche presso le scuole monasteriali gli scolari non erano numerosissimi. A Novacel la frequentavano di regola

. (Noggler, p. 18-19). Per il calendario e l’orario giornaliero dell’attivitä didattica, le vacanze, i testi nella scuola episcopale di Bressanone, si veda lo Schulplan del 1579.”

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1997

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Page 268 of 750

Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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di Bressanone», come il 14. 6. 1775 eil 18. 11. 1776. 217 Sembra superfluo proseguire. Anche ammettendo, quindi, che deve pur essersi verificato un qualche conflitto di in- teressi fra i due maestri a Egna nell’anno 1751, dobbiamo anche concludere che esso de ve essersi risolto senza interrompere la presenza del maestro originario, Franz Domini cus Hainz che resta documentato fino al 1 luglio 1765. Dopo la morte del maestro Hainz, avvenuta il 13 giugno 1766 a Egna 218 deve essere stato nominato il maestro

Antonio Constanz da Montagna, forse parente dell’organista di Chiusa e Bressanone che abbiamo conosciuto. L’omonimia di questo Anton con il Franz Anton che vive contemporaneamente a Chiusa e poi a Bressanone puö avere indotto lo Stolz a identificare i due Constanz che, invece, vengono distinti anche dai Li- bri di archiviazione. Il padre di Anton, Simon era proprietario dell’osteria intitolata «Am Löwen» a Montagna e di terreni in loco e altrove. Ebbe quindi i mezzi per fare studiare i figli. Anton

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Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]

Page 290 of 750

Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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le competenze dell’Ispettore Scolastico Provinciale (da noi i vescovi di Trento e di Bressanone) a funzionari statali e Part. 3 sulla nomina degli Ispet- tori Distrettuali (da noi precedentemente i decani) da parte del Ministero del Culto e Istruzione. 327 I vescovi di Bressanone e di Trento realizzarono una forma di resistenza passiva, mentre fecero divieto al clero di collaborare in qualsiasi modo alla esecuzione della nuo- va legge. Tutte le disposizioni emanate dal vescovo per il clero della diocesi

di Trento e tutta la sua corrispondenza anche con le autoritä civili 328 si mantengono fedeli alla diret- tiva di opporre resistenza passiva alle nuove disposizioni, quelle concernenti soprattutto le ispezioni alle scuole. Nessun membro del clero, nonostante le Offerte a volte lusin- ghiere delle autoritä civili, accettö alcuna carica secondo la nuova legge scolastica. In una sua circolare del 25 ottobre 1869, il vescovo di Bressanone, pur ribadendo la necessitä della resistenza passiva del clero nella

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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Bassa, Mazzone (sic); Laghetti e una parte di Cauria. L’elenco statistico delle localitä abitate al censimento 1981 riporta Egna, Mazzon, case sparse; Laghetti, San Floriano, case sparse. 2 Dal punto di vista dell’organizzazione ecclesiastica, Egna nel 1921 e anche nel 1926 2 chiede l’aggregazione alla diocesi di Bressanone, ma il trasferimento avviene solo nel 1964 quando la Chiesa, anticipando il «pacchetto», crea la nuova diocesi di Bolzano- Bressanone, erigendo contestualmente a diocesi

l’amministrazione apostolica di Inns bruck, fino al 1918 soggetta a Bressanone. Anche per queste ragioni, la Bassa Atesina e ritenuta, nel piccolo, quasi un manome- tro della pressione linguistica; taluni sostengono che Egna e pure un indicatore del varia- re degli schieramenti politici. Se questo fosse vero, allora Egna potrebbe rappresentare un osservatorio privilegiato del mutamento dei sentimenti collettivi, delle grandi svolte (il 1919, il 1939. il 1943, il 1961 e seguenti) che lasciano profonde tracce

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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coloro che vengono ai mercati. 78 Rinnovamento religioso e morale e missioni II Concilio di Trento (1545-1564) pose le basi per il rinnovamento religioso e morale del clero e della popolazione. L’istituzione dei seminari (probabilmente nel 1578 a Tren to; nel 1607 a Bressanone) 79 e l’apertura di conventi degli Ordini mendicanti 80 portarono ad una migliore formazione del clero locale. Dopo lunghe trattative e forte partecipazio- ne del Comune e dei paesi vicini, iniziö ad Egna nel 1618

prediche autunnali; il 27 settembre svolse il tema del vangelo: nessuno puo servire a due padroni. 83 Il governo di Innsbruck favoriva l’invio di preti tedeschi nella zona tedesca della dio- cesi di Trento. mandando anche prelati di Bressanone a coadiuvare il clero locale, dato che Trento non mostrava molto zelo nelTattuazione della controriforma. Appena nel XVII secolo ordinö di effettuare ad intervalli regolari le «visitazioni» previste dal Conci lio; nella pievania di Ora, in cui rientrava Egna

, consacrati dal prevosto del duomo di Bressanone Antonio Crosini il 9 marzo 1640. 85 Gli abilanti di Vill fondarono la confraternita di sant’Isidoro patrono dei contadini. «Poiche i miracoli che il buon Dio ha operato per mano del suo fedele servitore sant’Isi- doro sono giunti alle orecchie di molti fedeli e zelanti parrocchiani, essi si sono rivolti al pievano di Ora Valentino Rizzi, affinche li assistesse col suo aiuto e consiglio per fonda- re la lodevole confraternita del glorioso sant’Isidoro nella

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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a Bressanone fu sempre diretta, organizzata e finanziata dal capitolo. Ciö ri- sulta chiaro specialmente negli statuti. In quello del 1256 il capitolo decise l’introduzione del sostituto laico alle dipendenze dello scolastico che era sempre stato un canonico e che allora venne esonerato dall’insegnare e dal convivere con gli scolari: la sua divenne carica onorifica, mentre il «Substitut» divenne il maestro effettivo e retto- re degli scolari. E probabile che lo stesso passaggio sia avvenuto anche nelle

maestro per gli studenti esterni, eliminö le usanze degenerate nel tempo (il cosiddetto «vescovo degli scolari») e ribadi la propria competenza a nominare lo Scola- sticus. 17 La frequenza di scuola di monastero o di cattedrale da parte di laici resta da noi documentata fino dagli anni attor- no al ntille quando il nobile Ragici pagava in natura l’educazione del figlio e il sostentamento del suo servo presso la scuola vescovile di Bressanone (v. SINNACHER, Beiträge, II, p. 68, Nr. 42). Il Noggler

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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Domkapitel, p. 111). Ci si basa pure sulla presenza di clericelli nel secolo X (v. Noggler, Beiträge, pp. 4-5 che cita il Probst, Gymnasien, p. 5); abbiamo visto (v. nota 2) che giä il vescovo Albuin ebbe la sua formazione a Sabiona- Bressanone. 19 Per Francesco Ambrosi, per il Bonelli e per il Tovazzi il monastero di S. Giorgio che esisteva al tempo dei Longo- bardi ai piedi della Verruca era probabile sede di Secondo. v. de FINIS, Dai maestri di grammatica .... pp. 78-82 che riporta pure

e di Bressanone ..., pp. 177-179. 22 v. OSTI Giuseppe, La scuola popolare ..., p. 50. che riporta e commenta i pareri dei vari autori sugli inizi della scuola a S. Candido, per la prima volta sicuramente documentata nel 1141 (v. pure Stoll, Geschichte der Lehrerbil dung, p. 20) 23 Ecco il parere dell’OSTI, La scuola popolare ..., p. 50: «E assai improbabile comunque che i benedettini sul cui impegno educativo e culturale non sembrano proponibili dei dubbi, non abbiano corrisposto alla precisa richiesta

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richieste. Nella riunione generale a Bressanone del 28 agosto 1905, infatti, l’Unione dei Mae stri Cattolici Tirolesi («Katholischer-Tiroler-Fehrerverein») illustrerä a tinte vivaci all’Ordinario di Bressanone le tristi esperienze dei maestri ai quali i comuni e le chiese

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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; anzitut- to, dei ginnasi: quello istituito nel 1552 dai Gesuiti a Innsbruck, quello aperto qualche anno piü tardi a Hall, dapprima assai frequentato ma poi sempre meno 223 o come quello inaugurato il 10 ottobre 1540 a Trento. 224 Va anche ricordato che, con i seminari per la formazione del clero, istituiti nel 1608 a Bressanone 225 , nel 1593 a Trento 226 dopo aver vinto la tenace opposizione dell’arciduca Ferdinando che favoriva la frequenza dei collegi dei PP. Gesuiti di Innsbruck e di Hall

studi, donde avvenne che in quest’epoca troviamo molti sacerdoti insigniti dei gradi accademici». 228 L’elevazione della cultura nel clero e documentata anche a Bressanone dal Santifal- ler 229 secondo cui, mentre nel XIV secolo su 130 canonici soltanto 27 erano laureati, nel XV secolo erano giä 72 su 120 con una proporzione, quindi, dei 3 A circa. Effettivamente, nel secolo XVII anche ad Egna troviamo sacerdoti culturalmente molto piü preparati che nel Cinquecento. Dei sette curati o cooperatori

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Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch

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L’autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno, Garzanti, 1978, vol. VII, pp. 845-881. PROBST Jakob, Beiträge zur Geschichte der Gymnasien in Tirol, in «Zeitschrift des Ferdinandeums», VII (1858), pp. 1-168. ROGGER Iginio, I principati ecclesiastici di Trento e di Bressanone dalle origini alla secolarizzazione del 1236, in / poteri temporali dei vescovi in Italia e Germania nel medioevo, a cura di Carlo Guido MOR e Heinrich SCHMIDINGER, il Mulino, Bologna, 1979. SANTIFALLER Leo

, Spoleto, 1972, Atti del convegno 15-21 aprile 1971, voll. 3 SINNACHER Franz Anton, Beiträge zur Geschichte der bischöflichen Kirche Säben und Brixen in Tirol, 1-9, Brixen, 1820-1837. SOAVE Francesco, Compendio del metodo delle scuole normali per uso delle scuole d’ltalia, Venezia, 1792. SO AVE Francesco, Dei doveri dell’uomo. Trattato elementare ad uso delle pubbliche scuole, Bressanone, 1849 SPARBER Anselm, Die Brixner Fürstbischöfe im Mittelalter, Ihr Leben und Wirken, Bozen, 1968. SPARBER Anselm

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von Trauttmansdorff, sorella della contessa Arco di Egna e vedova di Jörg von Waltenhofen, giudice di Michelsburg in Pusteria. Le autoritä emisero un mandato di cattura contro tale Agnese; il vicario ed i consiglieri di Bressanone erano pronti ad agire nel 1539, poiche scrissero a Wilhelm von Liechten stein, governatore della regione, che la dama ed altri anabattisti stavano dirigendosi ad Egna, dove essa poteva essere facilmente presa in casa della sorella. 62 Probabilmente an che la contessa era favorevole alla

nuova dottrina; in una lettera del giudice di Michels burg Christoph Ochs e del giudice di Schöneck Paul Troyer al governo di Bressanone si dice che la Waltenhofer e la moglie del conte Arco di Egna venivano attese ad una con- venticola in Pusteria. 63

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altrove in regione e scoprirne le attribuzioni in modo da capire per analogia 1 ’attivitä che svolgeva e se possibile anche lo statuto, i compiti, le finalitä della scuola cui era legato. Troviamo il termine nella scuola episcopale di Bressanone, ricordato dal capitolare del 1256 che consenti allo Scholasticus di limitarsi alla supervisione della scuola, asse- gnando l’insegnamento ad altra persona, detta appunto rector scholae, rector puerorum o subscholasticus. 49 Per Bressanone quindi rector

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Lugano ed Anterivo che nel 1893 appartenevano ancora al decanato di Cavalese. Con la bolla di papa Paolo VI dell’8 agosto 1964 avvenne per Egna e per la Bassa Atesina un cambiamento epocale. II papa staccö il territorio compreso entro la provincia di Bolzano dalla diocesi di Trento, assegnandolo alla diocesi di Bressanone, che prese il nome di diocesi di Bolzano-Bressanone. Cosi la millenaria Stretta connessione di Egna con Trento cessö di esistere. 50 II periodo dei rivolgimenti religiösi

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von Eschenloch e Gemold von Seefelden, che li passarono l’anno dopo a Mai nardo II. 48 Nel 1294 il terzo fratello Ulrich von Enn vendette la sua parte di ereditä in be- ni, castelli e diritti ad Arnold von Völs, che a sua volta li cedette nel 1303 ad Ottone, Lu- dovico ed Enrico figli di Mainardo II. 49 Heinrich IV von Enn lasciö una figlia Agnes ed un figlio Albert che nel 1323 diven- ne vescovo di Bressanone 50 ; sul suo operato riferisce l’epitaffio sulla tomba nel chiostro del convento di Novacella

e ci si scusa per eventuali imprecisioni. Brenner/Brennero, Brixen/Bressanone, Klausen/Chiusa, Bozen/Bolzano, Leifers/Laives, Branzoll/Bronzolo, Auer/Ora, Vill/Villa, Neumarkt/Egna, Montan/Montagna, Truden/Trödena, Aldein/Aldino, Altrei/Anterivo, Salurn/Salorno, Buchholz/Pochi, Gfrill/Cauria, Kurtinig/Cortina, Margreid/Magre, Kurtatsch/Cortaccia, Tramin/Termeno, Kaltern/Caldaro, Eppan/Appiano, Pfatten/Vädena, Meran/Merano, Castelfeder/Castelvetere, Enn/Enna, Kaldiff/Caldivo, Leuchtenburg/Castelchiaro, Gmund

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, p. 13. 228 FLABBI, Il seminario principesco vescovile di Trento, Trento, Artigianelli, 1907, pp. 33-35. 229 II SANTIFALLER ( Das Brixner Domkapitel, p. 126), perö, prese in esame i canonici della cattedrale. Diverso, in- vece, sembrava essere il livello culturale dei sacerdoti in diocesi. Secondo il Probst ( Geschichte der Gymnasien, p. 22), il vescovo Andre di Bressanone trova ancora nel 1602 gran parte del clero «in den Glaubensartikeln und Kir chengebote nicht unterrichtet und unter 100 Priestern kaum

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Vill. II curato di Egna di allora Anton Schgachnes (1754-1777) notö il disastro sul libro dei morti. Delle vittime cinque erano di Egna: Johann Selcher, Josef Pigneter, Anton Si- benförcher falegname e due suoi garzoni; le altre erano pusteresi e di Bressanone; 17 di Trodena, donde tre cadaveri furono trasportati dalla corrente fino a Vill; dei morti uno di Trodena fu seppellito a Vill, tutti gli altri dei posto nel cimitero di Egna. 100 La catastrofe diede l’impulso all’introduzione

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della recita, diede alla luce piacevoli improvvisazioni per lo spasso di palco, quinte e galleria. Fuis Walter, Emanuel Schmied, Carl F. Pichler, Roland Selva chiamarono per alcune parti principali e secon- darie - come se ci fosse stata una differenza - interpreti dal Teatro Popolare di Bolzano, da Merano, Vipiteno e Bressanone, dalle valli Gardena e Pusteria, dal Tirolo del Nord e Carinzia. In questo svariato assortimento - cosi pareva - i protagonisti sul palco elargi- vano ciö che il rispettivo

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