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Books
Category:
History
Year:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Page 40 of 42
Author: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Place: Rovereto
Publisher: Marchesani
Physical description: 40 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.612
Intern ID: 321774
getture, sulle quali ancor a, nostri giorni si è senza mag gior successo disputato. Secondo questi autori abbracciava il Ducato di Trento la Valle dell’Adige da Bolzano fino ad Ossenigo, le Valli Sugali a , di Non, di Sole, di Fieni- jne, di Ledro, del Sarca.colle Giudicane. Se non che possono muoversi fondati dubbi se al tempo de Langobardi le Giudicarle alla Provincia di Tren to, oppur di Brescia appartenessero, e gli storici monu menti al testano anzi la loro appartenenza a Brescia,

Egli è dunque su queste moderne denominazioni cbe 6 *j sono fabbricati i nomi antichi di Meta Langobardica fì Teutonica Iraducendo la parola Mezzo corrompimento di Medium per Meta. Cadeva così in acconcio a piantare una ipotesi storica derivando le parole Lombardo e Te desco da una antichità che in questo rapporto non eb bero mai. Se dunque rimane provato sul fondamento della sto.* Ha, dei documenti, e della lingua, cbe Eppan era Lon gobardo. meli’anno 5 go cioè 21 anni dopo l’ingresso dei

Langobardi nel Trentino, che Formigaria era nel regno d’Italia nel 9^6; che Langobardi sì dicevano gli abitanti di Caldaio e di Termeno, che il vero nome delle due ville è Medium e. non Meta, ne verrà di conseguenza, <clie i moderni loro nomi non possono marcare conlini antichi, cadrà l’ipotesi fondata sopra quei nomi, e per ciò male si appongono coloro che a nostri giorni usano in latino Mela Langobardica, e Teutonica in luogo dj jMedulin Scinoti Peiri , e Medium Corona ], Dimostrato il contine del

Ducato di Trento col Du calo Franco della Bajoaria non sarà fuor di luogo..il far parola degli altri suoi confini. Ma se fu possibile di..determinarlo a settentrione egli è perchè da questa parte toccando L’estero pbbe la storia occasione di .rammemorarne i limiti. Ma vano tornò ogni studio di conterminarlo in quelle parli, ove coi Ducati di Brescia, di Verona, di Vicenza e di Treviso confinava, Girolamo Tarlami l i, Clemente. Baroni, il bar. di Morniayr altro non seppero fornire die verosimili con

1
Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 51 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
La stessa istituzione imperiale dei così detti principati vescovili di Trento e di Bressanone (a. 1027) riceve il principale schiarimento dal posto eh’ essi occupano, e dal- T interesse dell’ Impero che colà non si piantassero delle grandi signorie feudali o delle monarchie ereditarie. Dove è pur da notate che al primo di que’ principati fu in origi ne assegnata anche la contea della Venosta e Bolzano, ossia la parte occidentale del Quadrilatero; e che la giurisdizione, almeno parziale

, su questa città gli rimase di di ritto per 5 secoli (fino al 1531). Parimente la postura della Venosta, alla porta di Re- schen, come aveva favorita la germanizzazione di quel distretto, diede una base oppor tuna al sorgere e crescere dei Conti del Titolo. I quali, sorti poco dopo 1’ istituzione de’principati suddetti, seppero ben presto stendersi arditamente al di là delle loro Alpi; e verso il sud, introdottisi quali avvocati ossia protettori del principato di Trento, ne divennero in realtà i più

audaci e insistenti tribolatori e ' smozzicatoti. Al che dava loro bollissimo gioco l’intrinseca debolezza dei principi vescovi di Trento, spesso stranieri, quasi sempre imbelli, i quali altresì consumavano le poche loro forze a domare qualche feudatario laico, o le sciupavano a contenere il rigoglio delle libertà municipali dei Co muni maggiori, sopra tutto della città di Trento. E del resto, anco i feudatari tridentini ebbero dalla conformazione orografica del paese molta agevolezza a piantarsi

in luoghi muniti da natura, ,ed ivi adoprarsi ad aumentare i possessi e 1’ autonomia, in un tempo in cui il feudalismo era la base dell’ ordinamento politico europeo. Per T opposto le moltiplici aperture del vestibolo trentino verso il sud diedero ne' vari tempi occasione a contese e lotte coi vicini Stati italiani: coi vescovi di Feltre, i Carraresi, gli Scaligeri, i Visconti, i Veneziani. Quest’ ultimi in particolare tennero per del tempo Riva, e per quasi un secolo (1411-1509) Rovereto. Nè, per

d’autonomia e di nazionalità; sopra.di, che si hanno documenti singolari fin dalli ultimo quarto del secolo scorso. A cagion d’esempio, il Capitolo della Cattedrale di Trénta (ossia il Corpo elet torale del principe) volle protestare formalmente — il 4 e 1’ 11 dicembre 1778 — con tro una Carta geografica pubblicata in quell’anno, soltanto perchè il suo titolo (in la tino) diceva : « Titolo meridionale contenente il vescovato e principato trentino » (1). Pochi anni dopo, un manualetto destinato

2
Books
Year:
1896
Sommario della storia trentina : dai tempi più antichi sino agli ultimi avvenimenti ; con un saggio di bibliografia storica trentina
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Page 28 of 305
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Borgo Valsugana
Publisher: Marchetto
Physical description: 304 S.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 4.797
Intern ID: 350298
ORIGINI DEL PRINCIPATO DI TRENTO ECC. 27 antichi diritti e delle libertà già possedute, e non meno che il garantimento dei loro possessi, a patto però che pagassero , al Vescovo un' annuo tributo e ricevessero un gastaldione o Vicario vescovile, il quale due volte all’ an no, in Màggio e in Novembre, tenesse in Cavalese ra gione tanto nel civile che nel criminale, assistito dallo Scario (*) e da quattro giurati. I patti presero il titolo di Gabardini, e si contengono in due documenti firmati

di Garlomagno li auto rizzava a tenere Avvocati che li sostenessero contro i laici nemici della loro autorità ed opulenza ; e da noi furono primi Avvocati della Chiesa trentina i Conti di Venosta (*) Lo Scario di Fiemme era il capo della Comunità generale la quale si divideva in quattro quartieri, il primo per Moena, Pre- dazzo e Dajano, il secondo per Tesero co’suoi masi, il terzo per Cavalese e Varena, ed il quarto per Castello, Carano e Trodena. Avea 1’ obbligo di amministrare insieme coi Regolani

in Bolzano (14 Luglio mi, e 13 Luglio 1112), primi che parlassero di Fiemme. ’ Gebardo visse sino all’anno 1120, e a lui successe Adelberto e Adelpreto primo. I Vescovi come furono por tati al governo delle cose temporali venivano eletti dal- l’Imperatore ed elevati al grado di Grandi Vassalli del- l’Impero ; aveano diritto al godimento delle proprietà dello stato ed erano tenuti a rendere a tutti pronta giu stizia, a conservare la pace nel paese e a difenderlo-dalle esterne aggressioni. Un diploma

di Comune la pubblica cosa, di sedere al banco della ragione e d’assistere coi giu rati alle udienze del Gastaldione dal principio alla fine. Rimaneva in carica un anno, dopo il quale, nel primo giorno di Maggio, invitava i Regolani di Comune e delle Regole e ville per la nomina del nuovo Scario secondo le consuetudini antiche,

3
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 98 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
sottomettere tutto quel territorio alpino. Non era questo compito tanto facile, poiché i Reti contavano delle tribù molto nume rose .ed estese, ed alcune di esse godevano fama di singolare ferocia e valore. Nella valle superiore dell’ Adige, finitimi coi Vennoneti, erano i Venosi! (Ve- nostes),* che lasciarono il loro nome alla valle da loro abitata, (Val Venosta, Vint- schgau), che in carte del medio evo era, come ora, chiamata vali in Vetmsla 3 . Senza dubbio i Venosf.es occupavano anche tutti le valli

per uccidere tutti i merendanti che transitavano di lì; e, soggiunge Dione 1 2 , dal (pialo rileviamo tutti questi particolari, non venivano risparmiate nemmeno le donno gra vide, poiché, se per mezzo di loro divinazioni, venivano a scoprire che. portavano in seno un maschio, le uccidevano. Non contenti di commettere queste enormità entro i contini del loto territorio, facevano continue incursioni e rapine sul suolo italico e gallico. Perciò Augusto di spose di far loro una guerra regolare per

formate dai piccoli confluenti dell’ Adige superiore, e quindi tutta la regione a mezzodì del gruppo del- 1’ Oetztlml. Più numerosa ed estesa era la tribù degli Isarci (Inarchi) 4 , che, come è indicato dal loro stesso nome, abitavano la valle dell’ Eisack, 1 ’ Isarcus 5 dei latini, V Isargus, 1 ’ Isarchus 6 , e 1’ Ysarche 1 * 7 8 del medio evo, e forse 1’ ‘Iadoag di Strabene s . Essi quindi si stendevano dal Brenner fino a Klausen, occupando tutto il ter ritorio circostante, confinando ad occidente

coi Venosti, cioè colle sommità delle Sarn- thaler Àlpen, specialmente coll’ Hiinger Spitz e col Weisshorn. Quindi alla vigilia della guerra retica, tutta la regione che va dalle Alpi cen trali fino al confine italico, era occupata dalle due tribù dei Venosti ad occidente e dagli Isarci ad oriente. Le tavole itinerarie pongono in questo tratto di territorio retico lo stazioni Sublavione, Sebatmn (Schabs) e Vipiteno (Sterzing). Veramente il Dauin 9 10 pone gli Isarci dal ponfluente dell’Eisack fino

, primeggiavano sui declivi meridionali della catena centrale alpina, due altri, detti illirici da Strabono 14 , e Vin- 1 54, 22. 2 Pus., in, 22; C. I. L.. III. pag. 5SS e V, pag 747. 3 Cf. Molili, Cod-, I, n. 1)3, anno 967,in atto di donazione fatto «.la Ottono I a Vittore, vescovo «li Curia, è delta Vallisi Venusta. In documento del 931 in pago Vcivusta. Cf. Hormayk, GchkIi. Tiro/'s f, 1, pag. 35; Zkuss, 0. c., pag. 237. Da mi, Zar Urolischcn AttcHlnunskundr, pag, 13 li confonde coi Velinone» o Vennoneti

4
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 195 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
410 sina in Trento lo trasferì (4248). E qui si noti a prova del ghibellino animo d’ Egenone che solo nel precedente 1247 egli uvea ottenuta la consecra tione . trovandosi in tutti i documenti antecedenti a quell 5 anno nominato solo eletto di Brissina. Trasferitosi dunque in Trento l’anno 1248, previa la fama della inflessibilità e dell’intrapren dente animo, dovette le prime opposizioni patire da parte dei più illustri vassalli della sua chiesa, degli Arco, dei Cast roba rei e dei Vanga che

a danno suo s’eran legati coi Ghibellini. Volse in prima Egemone l’armi contro gli ultimi, e prodi gato in uno scontro Beraldo Vanga, e rinserratolo captivo nella torre di Salerno noi rilasciava se non dopoché Adalberone e Federigo suoi consanguinei aveano dalla sua chiesa riconosciuti in fendo i mu nimenti alì’ Adige, di coi si fece menzione parlan do dell’arcivescovo Federigo, ne’ quali fattisi forti e del comune non paventando, con danno ed onta de’ cittadini a rapine e ad incendi uscivano impu

nemente. Ma più dura impresa era il reprimer gli Arcensi che nel seno dei dominii loro aveano dato agli imperiali stabil ricetto già dal 1245. Appare da ano strumento del repertorio vescovile trenti no confermato poi con altro documento nel marzo 1253, aver in quell’anno Riprando d’Arco ad isti gazione del podestà vSodegerio amicissimo di Ecce llila, venduta a quest’ultimo la metà di castel del Dosso, e del monte d’Àrco con tutti i feudi, e di ritti ad esse cose attinenti per lire 18000 verone

5
Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 138 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
, passavano sul suo territorio per recarsi a Bolzano e di lì in Germania dal l’imperatore. Il principe vescovo in punizione del delitto com messo spogliò i tre fratelli de Enno di tutti i loro beni allodiali, e feudali, e gli obbligò anche a concedere la libertà a molti loro servi, tra quali a quelli che essi tenevano in Derniulo °). Ma pochi anni dopo, quando Oluradino era già morto, il vescovo Federico Vanga, essendosi essi riconciliati coi de Piano, e avendo fatto solennemente la pace con loro

molte decime e feudi e servi in Termòn, in Cunèvo, in Derniìdo, e certo poteva contarsi fra le più ricche di quel tempo. Ebbe bere questioni, di cui ignoriamo i motivi, coi Conti d’Eppan, tanto die nel 1204 i figli di Oluradino, che erano Giacomo, De perto, e Ottolino, uccisero i due fratelli Federico ed Enrico fi glinoli del conte Udalrico de Piano, quegli stesso che parecchi anni prima, nel 1158, aveva fatto prigionieri i legati pontifici, che accompagnati solennemente dal vescovo di Trento

, li rimise nuovamente nel godi mento di tutti i loro beni, li assolse dal bando, e restituì loro i castelli della Corona, di Pòrtolo e di Nano, mediante lo sborso di mille lire veronesi :! ). “) v. Maffei, Periodi storici ccc. pag. Ili- ") v. Con. Vang. docum. n-° 141, del 17 Fcb. 1218: quum feodum de m frascriptis hominibus de Ilcrmulo esset apertimi p)er laudimi Cune in dnm Federicum .,. cpiscopimi ... e jihis f/. dm Olui'Cidmi de Eno pi opta niorlem q. dui Comilis Federici de Piano (v. doc

8
Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 201 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
più, e scoppiava non di rado in atti di violenza contro i nobili o in aperta rivoluzione contro il governo del ve scovo, che si reputava loro protettore, donde vendette crudeli, seu ijttaftvis alias possessiones jacenles in praedìcta plebe Vulsanae, lam in monte guani in plano, Mas erti al, recipiat el habeat cimi omni onere et con- dicione et prestacione colleclarum , imposicionmn , serviciorum et aliarum factionum ordìnàriarum et eaalraordinariarum sub poemi nullitatis. (Da co pia notarile del

secolo XIV, nell’Àrclnv, d’ lnnsbruck ; 1 Archiv. lai. trent. IX, 124). — ivi pure (1 Rep. Capsa 105. u.o 1 fol. 633) v' ò una lunga serie di documenti, dall'anno 1313 in poi, elle si riferiscono a sifatto questioni: Exemplar sentenciarum factarum tempore Henrici episcopi Tridenti el alio- rum subsequentium in favorem nobilium et gentilium jurisdictionis Pergini cantra -exactores coliete , daciae, sive aliarum impositionum qnod videlicet elicti nobiles et gentiles ad eas imposiciones non teneantur

. — Gli antichi Statuii delle Valli contengono disposizioni minuziose allo scopo dì garantire i di ritti dei Comuni. Prescrivono infatti (§ 1) che i nobili e gli ecclesiastici deb bano pagare ìe collette poi nuovi beni stabili che avessero comperato, se questi non erano già prima esenti (al che è in contraddizione quanto fu con- ■ cesso ai nobili nel 1407. dal Duca Federico) e so non li facevano lavorare essi direttamente coi propri servi e buoi; — che nessuno (§2) possa vendere terre soggette

a colletta a nobili privilegiati; — che il diritto di privilegio', per nobiltà (§3) venga provato con documenti scritti: che i beni stabili di donna 1 non nobile siano soggetti ai pagamento delle collette anche quand’ essa andasse sposa ad uomo nobile privilegiato; e d’altro canto che la donna nobile perda il diritto di esenzione dalle collette quando prenda a marito un uomo non nobile; — che i figli naturali illegitimì de'nobili non siano esenti dalle collette; —; che i Siedaci e Regolali! non possano

9
Books
Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 42 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
in tutto il principato ed alcune torme dì contadi]]! sollevati a' erano avvicinate alla città. Si decise perciò di mandare due ambasciatori agli insorti per sentire con che intenzioni si avanzassero, ed a loro annunziassero, che Trento era «apparecchiata de far tutte le cose licite et honeste et de star al ben et al mal cum tutto el conta de Tyrol ». li- letti a portare l’ambasceria furono Gerolamo Toner e Tomaso Perenstetter 5 ), i quali dovevano andare in Bolzano presso i sollevati (che avevano

cui era divisa le città, cioè 8. Pietro, 8. Maria, S. Benedetto e Borgo Xuovo. A. proposito del consiglio dei 16 , ambidue i narratori contemporanei presero abbaglio e sono fra loro in contraddizione ; poiché lo Stellimauro^ dice : ì 10 sono stati eletti « quattuor pro nobilibus, quattuor pro doctoribus, quat tuor pro civibus et pro plebeis quattuor; ct insciis consu libus .» 1 ). 11 Pineio invece ei fa sapere che tutti furono eletti dai consoli' 2 ); il che noi possiamo tosto asserir falso

, poiché dai documenti che possediamo apparisce chiaro che poche volte ì consoli ed i 16 andarono intesi. Lo Stelli mauro poi ag giunge che furono eletti ((consentientibus Arciduci A.ustriae et Ducis Tridentini praefectis » 3 4 ), che tratto in buon volgare vuol dire : il v escovo e 1’ arcidu ca hanno fatto mostra d' n- d eri re alle idee popolari, per poter poi reprimerle più facil mente. Non mi so persuadere che i sedici fossero i rappre sentanti delle diverse classi sociali di Trento, perchè allora

non si potrebbe spiegare lo sdegno del popolo, perché 4 erano nobili. Invece si deve ritenere che questo consiglio dei 16 fu un vero consiglio repubblicano, che ci rappresenta l’in dirizzo dato alla rivolta nella città di Trento, egualmente come quello che fu istituito nella città al tempo del Be- Jenzanì l ). Questo consiglio popolare si radunò poscia coi consoli ed il Castellalo nella casa del capitano di Trento per deli berare sul da farsi, poiché nel frattempo V insurrezione s’era dilatata

10
Books
Category:
History
Year:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Page 7 of 42
Author: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Place: Rovereto
Publisher: Marchesani
Physical description: 40 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.612
Intern ID: 321774
0 Milano Baroni Di Bauli e Mazzetti, che più del difello no rende la soverchia farragine malagevoli le ricerche. Fra i punti storici che dubbj, e nei loro fondamenti vacillanti mi apparvero a tre fermai principalmente la mia attenzione, e sì della verità divenni sollecito, che posi studio in cerca di nuovi dati, sui quali diffmire le dubbie opinioni. E benché i punti che d impugnare im prendo difesi siano dall" autorità di valenti scrittori, non perciò temo d 5 essere di temerità notato, oVe

si rifletta non valere nella storia 1' autorità in paragone de 5 fatti e de’ documenti. 1/ esito di queste ricerche io l'offro qui a lei sig: Conte, che della patria storia non meno che della patria è amantissimo, c de' buoni studj tenero coltivatore , ri putando a ventura di poter con questo lavoro, qual ch’ei pur sia, il suo al mio nome associare in un momento de' più solenni, e de 5 più avventurosi di sua vita , sì che testimonio per me a Lei faccia è rimanga d ossequio, d’ estimazione p d’ affetto

degli storici dissentiva erano in prima l’origine delle popolazioni tedesche sulle alpi Trentine, Veronesi e Vicentine derivata dai Cimbri sconfitti dal Console Mario : in secondo l’identità dei Nanni coi Ce narmi da qualche storico sostenuta , e finalmente il con line fra il Ducato di Trento del Regno de’ Longobardi, p il Ducato di Bajoaria del Regno de’ Franchi stabilito al Nosio sull’ appoggio di due paesi Mezzolombardo c Mezzotedesco.

11
Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 292 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
Presto dopo il castello passò a nuovi dinasti. Sia che i Fuclis desiderassero avere di ritorno la somma imprestata all’Arciduca, sia che questi avesse verso di loro qualche ragione di disgusto, fatto è che Sigismondo, fino dal 1469 entrò in trattative coi fra telli Baklassare e Si-mone de Tono ( Thunn ) por avere da loro la somma da rimborsare ai Fuclis di 2360 marche e avutala egli concesse in pegno, con atto del 25'Novembre 1471, per duo anni, ai fratelli Thunn il feudo di Faste!fondo

, o come oggidì e detto comunemente, Brughiere). Esso è posto presso a poco a mezza via fra Tajo e Córedo, in amena posizione, sul ciglio di un profondo e stretto avvallamento, che lo rendeva forte, a quel tempo, e di facile difesa. Aveva preso il nome da un Signore Bragherio de" Od redo, che primo 1 ’ aveva fatto edi ficare. Da un Mugo o Ungono discendente di lui lo comperò, nell’ anno suaccennato, Belvesino de Tono, figlinolo di 0uarim ber to 2\ che quivi trasportò la sua stabile dimora, insieme coi

Grande Maestro dell’ Ordino di Malta, e un duplicato dall’ I. R. Luogotenenza d’ Innsbruck, n.° 554. Fu steso in Bolzano,' presente, fra altri, nob. ac strenuus miles Leonard™ de Weinegk Vicarms Vallimi Anatmiae et Solis, et nob. dm Georgius de Gles miles. — Cfr. Schatz-Archiv. Il, 221, anno 1470; e li, 216 anno 1471,

12
Books
Category:
History
Year:
1893
Breve descrizione della pretura di Roveredo del 1766
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Page 40 of 51
Author: DeCristani de Rallo, Nicolò / Nicolò de Cristani de Rallo
Place: Rovereto
Publisher: Tipogr. Grigoletti
Physical description: IV, 43 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte 1766
Location mark: II 105.341
Intern ID: 149762
33 Essendo stata ultimamente ordinata dalla Corte una tavola, che indichi le merci , le loro qualità, quantità e prezzo airincirca, coi nomi dei fabbricanti , negozianti e corrispondenti, è indicibile quanto allarme abbia cagionato in Roveredo un tale comandamento. Benché non si abbia mancato di far intendere ai negozianti che la Corte desi dera queste notizie a solo oggetto di avanzare il com mercio, pure (oltre che non comunicano volontieri il se greto del loro traffico) temevano di vedere

perciò da lon tano un foriere infausto di qualche innovazione, e ciò tanto più accresceva il loro timore, quanto che poco prima, cioè nel mese d’ottobre 1763 videro introdotto nelli dazi il peso sporco, cosa, che gli aveva resi timidi preventiva mente. All'incontro si ponno fare con vantaggio stabilimenti, i quali non apportino cambiamento all’ essenza del com mercio, ma abbiano per oggetto l’ingrandimento di quello, in quanto dieno luogo alla diligenza ed assiduità, e la sag gia libertà promovano

. A tal effetto, per rapporto alli lavori, sarebbe utile la diminuzione di molti giorni festivi. Siccome per lungo tratto di cammino non si trova sì facilmente un popolo, che con tanta utilità sìa diligente, così nessuno soffre tanto quant’egli in questo punto per la moltiplicità di feste. Ol tre di che, avendo li roveretani un genio sollevato e vi vace, non fanno altro i giorni festivi, che evitare in essi una vita voluttuosa, benché in sé loro costume non sia de’ piu attivi. In quanto al consumo poi

recherebbe un ottimo ser vizio l’erezione d J una o più fattorie, particolarmente in vari lontani paesi, come l’Inghilterra, e ciò principalmente quando il prodotto della seta diventasse molto maggiore. Li presenti negozianti di Roveredo bene spesso non s’arrischiano d’affidare la loro seta a mercatanti assai lontani, perchè abbastanza non li conoscono; non solo potrebbe essere rimediato a questo per mezzo d’una fat toria, ma oltre l’informazione della situazione attuale dei loro corrispondenti

15
Books
Year:
1824
Istruzione per li giudizi distrettuali del Tirolo, e Vorarlberg in affari non contenziosi = Instruktion für die Landgerichte in Tirol und Vorarlberg in den Geschäften außer Streit
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Page 62 of 143
Place: Innsbruck
Publisher: Rauch
Physical description: 140 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital. - Teilw. in Fraktur
Location mark: 795
Intern ID: 182328
a protocollo , ed esigere da essi la dichiarazione a) se essi abbiano pagate le tasse ed altre sportole dovute nei casi di morte, e b) se essi a misura delle circostanze abbia no adempiuti tutti gli obblighi loro im posti dalla legge c dal testatore. Se dalla dichiarazione degli eredi, c dai documenti prodotti, che sono da unirsi al protocollo, risulti, che nulla più osti alP ag giudicazione dell’ eredità, ed ai compimento dell* atto ereditario, viene chiuso il proto collo, sottoscritto dal Giudizio

c dalle parti, e custodito coi documenti esibiti negli atti crcditarjj nel caso opposto poi deve in eva sione di questo protocollo ordinarsi alle parti di eseguire entro congruo termine ciò, che Mancasse. Questa citazione non ha però luo go a riguardo di quell’ uno o tal’ altro degli

§. 46 .' ' Prima dell’ aggiudicazione delP eredità in combe agli credi di dimostrare, che essi ab biano soddisfatto a tutti gli obblighi loro im posti dalla legge. E’ dovere delP autorità della ventilazione di eredità l’invigilare, che la dimostrazione di ciò venga esibita senza ritardo, c che la ventilazione delP eredità sia condotta a termi ne colla possibile speditezza. Qualora’in questo riguardo si osservasse Ilei contegno degli eredi un ritardo, il Giudi zio deve citarli a se , sentirli

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Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Page 261 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
indulgenze e appoggio inoralo al nostro ospizio. Questo, come si lì detto, era tenuto da monaci e da suore: il numero loro va riava da sei a quattordici circa 1 ); che non fu in ogni tempo eguale; Io suore non vennero allontanate e soppresse che verso la fine del secolo XV. 11 priore veniva eletto dai frati stessi 2 ), ma ora necessaria sempre l'approvazione del vescovo. Il pili antico priore di cui sia ricordato il nome è un .Raimondo, verso il 1200, a cui segue, nel 1212, un Oprando

, sia coi Comuni, che non ne volevano riconoscere i privilegi. Così sappiamo che nel 1287 un Don Pietro, Arciprete di Rondèlla, sì era impossessato di certi beni, pertinenti all ospizio, eh’ ei pretendeva fossero suoi porche posti entro i confini della sua pieve. Reclamarono i frati presso il principe vescovo, il quale invitò il pievano a comparire in- genza di 40 giorni a chi facesse elemosina aU'ospizio di Campiglio; que st ‘ indulto venne pubblicato il 6 Nov. 1222 in l'in/.ólo dal priore Oprando

, 1. o. n.° '168, doeum. del 24 Aprile 1324: « Nella chiesa «di Campiglio, il capitolo congregato (14 frati) a suono di campana eleggo « il neo-priore Ira Bosco da Mortaso, e delega procuratori por ottenere ornolo- « gazione, in assenza del vescovo, dal vicario generale Corrado». ■<) v. nota 2 pag. 255. ■') Ne c prova la maggior parie do’ documenti registrati dal D.r Va lenti, I. c.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1986)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 10. 1986
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Page 145 of 240
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 231 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Hornung, Maria: ¬Die¬ Bedeutung des Ladinischen für die Germanistik / Maria Hornung, 1986</br> Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ ersten Enqueten für den ALD : Erfahrungen und Ergebnisse ; (ALD-Arbeitsbericht 1) / Dieter Kattenbusch ; Hans Goebl, 1986</br> Kattenbusch, Dieter: Raetia antiqua et moderna : W. Theodor Elwert zum 80. Geburtstag / Dieter Kattenbusch, 1986</br> Śliziński, Jerzy : ¬"L'¬ istorgia da l'aula da la vita" und "Das Wasser des Lebens" der Brüder Grimm / Jerzy Slizinski, 1986</br> Śliziński, Jerzy : ¬Eine¬ rätoromanische und eine polnische Variante des Märchens vom "Grossen Räuber" / "Madej" / Jerzy Slizinski, 1986</br> Munarini, Giuseppe: Giovanni di Giacomo Gera: Padre fortunato da Cadore / Giuseppe Munarini, 1986</br> Rampold, Reinhard: ¬Die¬ Siedlungs-, Hof- und Hausformen in Buchenstein (Fodom) / Reinhard Rampold, 1986</br> Richebuono, Giuseppe: ¬L'¬ uccisione del "Gran Bracun" nelle deposizioni dei testi / Bepe Richebuono, 1986</br> Strassoldo, Raimondo: ¬La¬ tutela del friulano in provincia di Udine : una ricerca sociologica / Raimondo Strassoldo, 1986</br> Wolfsgruber, Karl: Predigten auf Grödnerisch : ein 200 Jahre altes Dokument / Karl Wolfsgruber ; Bepe Richebuono, 1986
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/10(1986)
Intern ID: 355077
(documenti, audizioni, questionari postali ad esperti ed esponenti dei gruppi in questione, ecc.). Tra questi figura anche un’ampia ricerca socio-linguistica, affidata all’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia. Per ragioni tecnico-statistiche ognu no dei quattro gruppi linguistici fu studiato mediante un campione simile per tutti (circa 330 individui, 385 per l’area friulana). L’area identificata dagli esperti linguisti come "friulanofona” comprendeva, oltre alla provin cia di Udine, parti

di quelle di Pordenone e di Gorizia. Il questionario era piuttosto complesso, per tener conto della grande varietà di situazioni e problemi delle quattro "parlate minori”, e toccava un ampio numero di tematiche sociolinguistiche. I risultati furono piuttosto ricchi ed interes santi, ma purtroppo poco conosciuti: la Regione (Assessorato all’Istruzio ne) non ha ritenuto opportuno dar loro pubblicità. Due brevi e parziali resoconti sono stati pubblicati in riviste di non grande diffusione. La diver

sa estensione dell’area studiata e la diversa formulazione di molte doman de non permettono una rigorosa comparazione tra la ricerca del ’77 e quella dell’ ’85; ma il confronto di alcuni dati può essere significativo e suggestivo di certi mutamenti di atteggiamenti nel tempo, mentre la costanza o quasi di molti altri dati può essere indice dell’attendibilità delle due ricerche. 4-1 risultati Le informazioni raccolte con tre questionari, in parte diversi, per un totale di un centinaio di "domande

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