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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 164 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
la scintilla che mette a fuoco il mondo moderno.» Replica del relatore II problema posto dal Prof. Riidiger deirimportanza della provincia è eminentemente un problema di sociologia. Che la provincia sia attiva dipende nel maggior numero dei casi dal fatto che in provincia ci sono meno cervelli che nel capoiuogo e questi cervelli appoggiano in ogni caso le esigenze delle istituzioni importanti. Quando un genio nasce in una città di provincia ha un successo piü rapido che in un sobborgo viennese. II vero

volte piccoíe località che si conoscono solo perché hanno dato loro i na- tali. Questi artisti son diventati grandi quando vivevano nella provincia e prima ancora di andare nelle grandi città hanno contribuito ad un cambiamento del mondo, a distruggere la borghesia intesa nel sensa tradizionale. Come si puó spiegare it fatto che sorgano forze rivoluzio- narie nella provincia senza avere contatti con la vita delle grandi città? Anche gli scrittori e gli artisti di oggi trovano nella provincia

ed è stato anche il tema della mia dissertazione. Tuttavia una questione del genere è considerata dalla maggior parte degli storici come «nebulosa». Anche Ranke parla sol- tanto di «idee» e non di ideologie. In queste confluiscono filosofia e storia; ed è la prima ad avere la prevalenza. 106 ~

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1923
Obstsortenschau für den Bezirk Meran vom 14. bis 21. Oktober 1923 im Kleinen Saal des Kurhauses
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Page 30 of 36
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: [10] Bl.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Nebent.: Esposizione frutta circondario di Merano dal 14 al 21 ottobre 1923 nella Sala Piccola del Kurhaus. - Text dt. und ital.;
Subject heading: g.Meran;s.Obst;f.Ausstellung;g.Meran <1923>
Location mark: II 59.320
Intern ID: 244137
. RENETTA DI CHAMPAGNE, Patria e diffusione; Ha origine della Ger mania. Da due dicenni T impianto è stato forzato specialmente nella zona viticola della provincia. Epoca di maturazione; Ottobre-Dicembre- Maggio, Vantaggi della varietà; Frutto che dura lungamente, non appassisce. La pianta è di fruttificazione pronta e regolare. Resiste contro il vento e soffre poco, le malattie. La fioritura non è sensibile al gelo. Svantaggi della varietà; Formazione irre golare delle frutta in una fruttificazione

GIALLO, Sinonimi'. Calvilla gialla. Patria e diffusione; Ha origine da New- Jersey America. Ha trovato diffusione in tutti i territori di frutticoltura. Maturazione: Secondo la posizione Ago sto-Settembre-Ottobre, si conserva fino a Febbraio. Vantaggi della varietà: Un frutto bello e grande. Il raccolto nel magazzino non pa tisce e perde poco di peso. La fioritura è resistente contro il gelo. La pianta si presta per tutte le forme. Svantaggi della varietà: Il frutto è di buc cia sensibile, vuol

. Uno sviluppo troppo vario delle frutta in annate di ricca raccolta. Esigente in riguardo al terreno. La vigorosità della corona è soi- soltanto media. Osservazione per la coltura: La Renetta Champagne e da raccomandare per terreni sabbiosi e paludosi della pianura Andriano- Merano e per la Venosta bassa, dove il frutto arriva alla grossezza necessaria pel commercio e dove riceve il contenuto di zucchero abbastanza alto. Per posizioni alte, ombregiate e terreni magri non si adatta. La pianta serve

per forme alte e basse. RENETTA DI BAUMANN. Patria e diffusione: Ha origine dal Belgio ed è accettata nei più tanti assortimenti normali. Maturazione; Ottobre (sulla pianta), Gen naio, Maggio nel fruttaio. Vantaggi della varietà: Frutto bello, rosso non appassisce in deposito, perde poco di peso e si adatta benissimo per il trasporto. La fruttificazione dell’ albero e pronta, ab bondante e regolare. Non è esigente in riguardo al terreno e posizione. Si presta per tutte le forme. Svantaggi della

varietà: Frutto da tavola di secondo rango. La forma della mela molto variabile. La vegetazione delle piante vecchie è debole. Osservazione per la coltura: Le colture più estese sono nella Venosta alta e valle d‘ Isarco, dove merita essere forzata, essendo che possa sostituire lo Stettino rosso d'inverno, varietà troppo esaurita e degenerata. STETTINO GIALLO D’INVERNO. Nome locale-. Mela bolzanina. Diffusione: In tutti i paesi di pomicoltura. Maturazione: Ottobre-Marzo, Vantaggi della varietà

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Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre
Year:
[1963?]
¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Page 42 of 300
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 295 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900 g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Location mark: II Z 759/1(1960)
Intern ID: 117196
valido appoggio. Nella primavera del 1958 ITstituto, da me diretto, estende la sua attività in Provincia, promuove manifestazioni culturali anche a BolzanÓ ed a Bressanone, ottiene plausx e consensi in tutte le persone animate da nobili sentimenti e desiderose di integrare la loro formazione educativa. Oggb 20 aprile 1960, alla vigilia delTundÍcesimo anniversario della sua fondazione, l’Istituto porta un innovamento nelle sue basi statutarie e ne arricchisce nello stesso tempo le libertà, costituen

- dosi promotore di attività di carattere internaziondle nell'interesse non solo della nostra Provincia ma anche degli Stati compartecipi e dell'Europa intera. Già sin dall'inizio del corrente anno accademi- co ITstituto aveva rinnovato il suo appello agli studiosi dell'Europa di lingua italiana ed a quelli di lingua tedesca, aífinché inviassero la loro adesione all'iniziativa e ora, airinaugurazxone di questo pri- mo convegno di studi italo-tedeschi, ho I'onore di annunciarne il primo risultato: ben

56 sono le personalità 1 ) che hanno inviato il loro consenso ; 20 studiosi 2 ), qui convenuti, concorreranno alla chia- rificazione dei problemi richiesti dal tema; 150 professori della no- stra Provincia parteciperanno al convegno; 6 relazioni e 7 comu- nicazioni tratteranno problemi ed aspetti dell’« argomento genera- le » del convegno nel campo della filosofia, della letteratura e del- l’arte, portando cosi un nuovo contributo all'approfondimento de- gfi. studi italo-tedeschi e alla collaborazione

LUIGI COTTERI: Direttore dellTstituto Gentili Signore e Signori, il 25 maggio 1949, in un clima di solidarietà collegiale ed uma- na, alcuni dei piú autorevoli professori dei due gruppi linguistici di Merano sentono la necessità di fondare la nostra Istituzione cul- turale, con l'intento di giovare alla cittadinanza attraverso la reci- proca conoscenza della cultura italiana e di quella tedesca, A tale scopo pubblicano un nobile manifesto, rivolgendosi agli uomini di cultura per avere il loro

culturale européa. Questo é, in sintesi, il quadro della storia del nostro Istituto dal 1949 ad oggi; questo è Vesito della organizzazione del nostro « 1° convegno internazionale di studi italo-tedeschi ». L'Istituto non Q Vedasi a pag. 19 e 21. 2 ) Vedasi a pag. 19.

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre
Year:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Page 156 of 252
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Place: Meran
Physical description: 244 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Subject heading: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Location mark: I Z 759/5(1964),2
Intern ID: 116796
di perfezionamento per insegnanti e indicendo riunioni periodiche durante l’anno per coordinare programmi di lavoro fra i direttori delle università popolari austriache e noi, in modo da distri- buire organicamente il nostro contributo: conferenze, proiezioni di film, concerti, ecc. Né accanto all’opera che si svolge nella capitale per la diffusione della cultura italiana, bisogna dimenticare quello che fanno i nostri benemeriti Comitati nelle città della provincia: sono complessivamente dieci oltre agli

austriaca. Quindi il fatto che a Spittal/Drau, per esempio, il presidente del nostro Comitato sia il prefetto di quella provincia, che a Salisburgo sia il capo dell'azienda turistica, è servita anche a me, in altra sede, per incoraggiare talvolta i miei colleghi, presidenti di altri Comitati, o qualche collaboratore che per certe circostanze sembrava seoraggiarsi nella propria attività. I dati numerici relativi ai frequentanti i corsi tenuti dai Comitati della « Dante Alighieri » in Austria sono noti

In Austria insegnano l'italiano nei corsi serali, oltre al Comitato di Vienna della « Dante », anche le università popolari. Noi non ci siamo mai messi in concorrenza con insegnanti di italiano che operano in seno ad organismi austriaoi, perché sarebbe controproducente. Abbiamo sempre espresso gratitudine agli organismi locali, che operano in un campo, nel quale altrimenti dovremmo operare soltanto noi. Aiutiamo il lavoro che compiono le cinque università popolari, tenendo noi un corso speciale

Istituti di Vienna e di Innsbruek; essi si trovano a Salisburgo, a Linz, a Steyr, a Wels, a Viilach, a Kla- genfurt, a Spittal/Drau, a Graz, a St. Veit sul fiume Glan e a Amstetten, che si distingue per la sua instancabile attività dovuta ad un'unica maestra italiana residente sul posto. In generale gli insegnanti dei corsi di lingua della « Dante Alighieri », specialmente a Vienna, sono cittadini italiani diventati poi austriaci per matrimonio, ma laureati in Italia. I Comitati della « Dante

» in Austria sono, ad eccezione di quello di Vienna, presieduti tutti da cittadini austriaci. Noi abbiamo favorito questo e siamo anzi convinti che sia meglio cosi in quanto, per quelle ragioni politiche a tutti note, era necessario che una personalità locale si assumesse la responsabilità, proprio quando i Comitati della « Dante Alighieri » erano presi di mira con intendimenti polemici, non fondati, diffusi dalla stampa o dalla radio, come se si fosse trattato di una associazione contraria alla nazione

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 446 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
confessione ineliminabile fra il sistema di valori di un certo periodo e la situazione storico-economica di esso. In origine si tratta solo di ideologie particolari e si cerca di provare che le illusioni e gli errori sono condizionati dalla società inserita in un certo periodo storico. Ma, dal momento in cui si comincia a supporre che non solo gli errori, ma anche le stesse verità sono causate e condizionate dalla società e dalla storia, suona l'ora della nascita della cosiddetta sociologia del

- la conoscenza. Nell'ambito della lingua tedesca, fu Carlo Mannheim che sotto- lineó la problematica « sui generis » della sociologia della conoscenza nel suo fondamentale volume « Ideologia ed Utopia» (13). II Mannheim opina che solo l’idea della possibilità di una cono- scenza erronea in sé fu fatale per il concetto della ideologia totale. Disse che con il nascere di una formulazione generale del concetto della ideologia totale, la dottrina delle ideologie fece nascere la sociologia della conoscenza

. Mentre il concetto del- l'ideologia particolare si limitava a considerare come ideologie solo una parte delle asserzioni avversarie, il concetto dell’ideologia totale mise in dubbio tutta la concezione del mondo e della vita professata dall'avversario, ivi incluso il suo apparato delle proprie categorie. In questo senso Roberto Merton colloca «la rivoluzione coper- nicana» — l'espressione è sua — della sociologia della conoscenza nell'ipotesi che non solamente l'errore o l’illusione oppure una cre

- denza avventata e quindi non documentata, ma fin la stessa scoperta delle verità sia condizionata dalla società e dalla storia. Fra i volumi meno conosciuti bisogna mettere in rilievo il libro di Ernesto Grünwald « II problema della sociologia della conoscen- za», Vienna 1934 (14), che puó considerarsi un'opera che conserva anche a distanza di decenni dalla sua pubblicazione un valore attuale e che rimane uno dei contributi piü rilevanti e significativi nel campo scientifico che si occupa di questa

materia. II Griinwald concepisce la sociologia della conoscenza come una parte della sociologia della cultura, la quale è una forma della cosiddetta « prospettiva dall’ester- no » (« AuJSenbetrachtung »). La sociologia della cultura ha come suo scopo di mettere in comunicazione dei fenomeni culturali coll’essere sociale; la sociologia della conoscenza costituisce la parte della so- ciologia della cultura che considera come suo oggetto l’accoppiamento della scienza e della conoscenza coll'essere

8
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 551 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
rale per la necessità piü propria della filosofia di essere filosofia in quel modo per il quale essendo se stessa radicalmente, un tale essere no npuó mai risolversi nel soggetto delle determinazioni genitive: pro- prio un discorso autentico sulla cultura insomma, esclude il filosofi- smo della filosofia; ma proprio un tale discorso d’altra parte, indica da quale livello bisogna partire per individuare il nucleo unitario nel quale la cultura assume un determinato rapporto con una specificazione

assai particolare che proviene dal mondo della storia. Proprio per questo necessario intedere in tutta la sua complessità il dinamismo delle relazioni che lega la cultura a quello che per una parte ne fa un residuo e per l'altra ne fa una astrazione; il movimento non è allora dal segno della differenza del mondo e della storia alla divisione ristabilita, ma è piuttosto quello che inside, apparentemente statico, nella sicurezza, metafisicamente insicura, della decisione di reciprocità che la cultura

è fra il mondo della storia e la storia del mondo. Infatti proprio la determinazione tutta temporalmente radicata, della coscien- za della storia del mondo, rende insicura la sicurezza della cultura come decisione della reciprocità: poiché la borghesia è esattamente il soggetto storico e specifico di questa coscienza che non puó riconoscere altra radicazione che non sia una radicazione temporale e dunque non puó riconoscere altro mondo che non sia la sua stessa storia. Ma questo, questo apparire

storico della borghesia che non ha altro essere fuori da questo apparire, questo è un porre in crisi profondamente la cul- tura poiché è un fissarla nella insicurezza metafisica della sua deci- sione di reciprocità fino a distrarla dalla fecondità contraddittoria delle sue differenze e del suo rapporto alla divisione ristabilita. Ma se la borghesia non è questo, la borghesia non é: e d’altra parte che questo sia la borghesia, non è possibile contestare proprio perché la borghe- sia effettualmente

è stata addirittura; ed è ancora. La borghesia dun- que è sempre, per sua stessa costituzione, il soggetto della crisi che non riesce essa stessa ad entrare in crisi, proprio perché come sog- getto della crisi della cultura, entra in rapporto con la cultura in un nucleo unitario che appartiene sia alla cultura come tale sia alla bor- ghesia come tale: I'umanesimo è appunto questo nucleo, ma l'umane- simo non è piü o soltanto e istituzionalmente una dimensione anagra- fica e sociale della storia del

9
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1923
Obstsortenschau für den Bezirk Meran vom 14. bis 21. Oktober 1923 im Kleinen Saal des Kurhauses
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Page 32 of 36
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: [10] Bl.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Nebent.: Esposizione frutta circondario di Merano dal 14 al 21 ottobre 1923 nella Sala Piccola del Kurhaus. - Text dt. und ital.;
Subject heading: g.Meran;s.Obst;f.Ausstellung;g.Meran <1923>
Location mark: II 59.320
Intern ID: 244137
, dovrebbe venire coltivata nel territorio di Merano più intensivamente inquantochè per la sua longevità assicura un reddito ragguardevole, Trattando le piante con rimedi anticritto- gamici, lavorando adeguatamente il terreno e concimandolo bene, si ottiene della merce bellissima e rara, BUTIRRA DIEL. Origine e diffusione: Belgio, Varietà estesa in tutti i territori frutticoitori. Nella nostra provincia è coltivata principalmente nelle posizioni medie. Maturazione ; S ett embr e -011 obr e. Vantaggi

VIRGOLOSA, Maturazione; Novembre-Aprile, Origine e diffusione; Francia meridionale, Italia, Alto Adige. Vantaggi della varietà; Frutto da tavola finissimo, invernale, di lunga durabilità. Svantaggi della varietà: Soggeta al fusi- cladium, forte caduta dei frutti in posizioni ventose, esige terreno fertile, profondo e località calda. Osservazione per la coltura; Questa varietà pregevolissima di pera invernale che difficilmente trova in altri paesi le condi zioni necessarie alla vegetazione

della varietà: Frutto grande, di peso considerevole e sapore gustoso. Sop porta bene il trasporto. Resistente alle malattie crittogamiche. Vegetazione vigorosa dell ‘albero, raccolta ricca, frutti proporzio nati, di forma regolare. Svantaggi della varietà; Il fiore non sop porta bene il freddo. In posizioni alte il frutto resta acerbo, In posizioni molto calde matura troppo presto. Tempo burrascoso durante 1‘ estate fa disseccare in parte le foglie. Osservazioni per la coltivazione: Il terri torio

alte Ottobre, Vantaggi della varietà: Frutto da tavola, bello, fino, molto adatto per 1‘ industria con serve. Prosperità ottima nel vivaio. Fronde folte e alte sul posto. Esigenza minima al terreno e al clima. Prospera bene tanto sul cotogno quanto sul selvatico. Resistente alle malattie. Fertilità sollecita e alternata. Si presta per tutte le forme. Svantaggi della varietà: I frutti si conser vano per poco tempo. Alquanto sensibile al vento. Osservazioni per la coltura: Raccomanda bile per

alle malattie e poco pretendente per terreno e posizione. Svantaggi della varietà: Fratto secondario per tavola, più per cuccere e essiccare. Sensibile al vento (Scavezzamento dei rami). Osservazione per la coltura: Raccomanda bile quale pera invernale per posizioni di 800 a 1O0Q m. Nella Val Venosta alta si conta fra le specie principali. Nei vivai si innesta con preferenza su cotogno e si usa anche spesso quale pianta intermediaria per gli innesti di varietà che non riescono sul- cotogno. BUONCRISTIANO

10
Books
Category:
Law, Politics
Year:
[1987?]
¬L'¬ unità d'Europa e i problemi del futuro : la tensione verso il futuro ; l'Europa alle soglie del futuro ; seminario pedagogico ; atti del XX convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 4 - 9 maggio 1987
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Page 22 of 412
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <20, 1987, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XXIX, 373 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und die Probleme der Zukunft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; s.Zukunft ; f.Kongress ; g.Meran <1987>
Location mark: II Z 759/20(1987)
Intern ID: 62153
. Ruth Ambasciatore della Re- pubblica Federale Tedesca, Ecc. Frölichstahl Ambasciatore delF Austria, Dott. Sen. Franca Falcucci Ministro della Pubblica Istruzione, Prof. Gullotti Ministro per i Beni Culturali e Ambientali, Dott. Bassanello Pre- sidente della Giunta Regionale, Ecc. Mario Urzi Commissario del Gover- no, Dott. Silvius Magnago Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Prof. Brandstatter Presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano. Ed ora non mi rimane che

dell’Austria Eccellenza Frölichstahl, l’addetto culturale presso il Consolato Generale della Repubblica Federale Tedesca Console Dr. Röder; il Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Franca Falcucci; il Ministro per i Beni Culturali On. Gullotti. Sono infine da ringraziare e ricordare le alte Autorità del comitato d’onore, sotto l’auspicio del quale si festeggia oggi il XX convegno in- ternazionale di studi italo-tedeschi, costituito dai Signori: Dott. Giulio Andreotti Ministro degli Affari Esteri, Ecc

12
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
[1966]
¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
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Page 40 of 542
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 528 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Location mark: II Z 759/3(1962)
Intern ID: 117559
dalllstituto. ESITO - II quadro degli studiosi e dei partecipanti di questo convegno è il seguente: 8 relatori ufficiali, 4 di lingua italiana e 4 di lingua tedesca; 34 specialisti*), numero superiore a quello pre- stabilito; 6 presidenti o delegati di associazioni culturali italo - te- desche e precisamente delle seguenti città: Hamburg, Hannover, München, Tübingen, Padova, Boíogna; un centinaio di partecipanti della nostra Provincia; 39 adesioni inviate da personalità della cultura 2 ), che sommate

da secoli hanno unito — pur nelle vivificanti diversità e nella dia- lettica storica dei contrasti: le due grandi e complementari civiltà della Germania e dell’Italia. Sono sicuro che nei prossimi giorni sentiremo cose molto in- teressanti, udiremo dibattiti amichevoli ma calorosi e — almeno per quanto mi coneerne — impareró molto nel seguire le vostre di- scussioni e poi nel Jeggere le vostre relazioni. LUIGX COTTERI: Direttore dellTstituto. Gentili Signore e Signori, sarei portato di esporre

Timpegno particolare che richiede l’organizzcLzione del convegno in otto mesi di laboriosa e complessa attività e di chiarire nello stesso tempo il piano dei lavori stabilito dal Presidente dellTstituto nelle varie discipline. Ritengo tuttavia troppo lunga l'esposizione e penso che potrete giudicare voi stessi leggendo e consultando i manifesti, i programmi, gli opuscoli stesi nelle due lingue. Mi limito soltanto ad esporre in breve l'esito della organizzazione e gli intendimenti perseguiti

a quelle del primoi e del secondo convegno fanno esattamente 140 adesioni; cioé 140 studiosi che hanno espresso il consenso all'iniziativa del nostro Istituto. INTENDIMENTI - II terzo convegno ha lo scopo di consolidare la tradizione di studi italo - tedeschi a Merano, di facilitare la collaborazione culturale e parascolastica nella nostra Provincia, di favorire i benefici influssi nei rapporti culturali tra l'Italia, l'Austria, la Germania e la Svizzera. La pubblicazione degli atti coronerà la nobile

opera dell'Istituto e nello stesso tempo sarà testimonianza degli incontri culturali italo-tedeschi, promossi nel nome della libertà della cultura e della persona umana. Ringrazio gli illustri Rappresentanti diplomatici e tutte le Auto- rità della loro gentile presenza ed auguro il miglior successo al terzo convegno internazionale di studi italo-tedeschi. D Vedi a pagina 21 2 ) Vedi a pagina 25 36 — I

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 70 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
Tuttava, riprendendo il filo del nostro discorso, mentre la nar- rativa veristica realizzava già in controluce e in suo particolar senso e modo una rappresentazione significante dei ceti diseredati, Ga- briele D’Annunzio, uno dei padri del Decadentismo italiano, mentre deformava, assoggettandolo al suo gusto sensuale e paesistico, i te- mi della letteratura veristica nella rappresentazione del suo Abruz- zo, consumava nei primi romanzi l’estrema ambizione della borghe- sia di provincia a salire

nei ceti aristocratici e a rappresentame i modi di vita (segno evidente della inconsapevole misura della clas- se borghese anche negli ingegni piu dotati) e scatenava la sua aperta polemica anti-borghese nella predicazione degii ideali eroici e su- perumani. Cosi quasi contemporaneamente già due poeti, allora i maggiori d'Italia, negli anni tra I'800 e il 900 circa, aggredivano la società borghese, e mentre il Carducci tuonava contro il tradi- mento degli ideali propriamente borghesi

, il D’Annuncio celebrava i suoi ideali di potenza, di esaltazione di sé, dell’individuo, di libero soddisfacimento di ogni bramosia edi ogni esperienza, e proprio e sempre in polemica contro l'accomodantismo borghese e la medio- crità borghese dell’Italia contemporanea. Una borghesia dunque sempre o quasi sempre in crisi nella rappresentazione della lette- ratura contemporanea. Ma in realtà la poesia del Carducei come quella del D’Annun- zio (come il romanzo realistico) rimangono fatti episodici in una

descrizione reale della crisi della borghesia attraverso la lettera- tura. Sono il segno delle sue inadempienze e della costituzionale incapacità della borghesia italiana o i presagi di una crisi di civil- tà, non tanto l'apertura di un capitolo consapevole che storicizzi quella crisi. La crisi in realtà, come consapevole critica all’ufficio, agli at- teggiamenti, alle pretensioni, alle velleità della borghesia italiana, si aprirà dopo la prima guerra europea, pur se preceduta da fatti estremamente

significanti sui quaii desideriamo fermarci un mo- mento. In un libro ancora assai importante, e oggi assai discusso, di Benedetto Croce, la «Storia d’Italia dal 1871 al 1915» è descritto in forma positiva il cammino della nazione italiana sino all'avvento della prima guerra europea e la funzione particolare che il Giolitti e Í'età giolittiana adempirono nello sviluppo della nostra vita civile. Quel disegno rimane, per nostro conto, nella prospettiva in cui è collocato, un fatto positivo, ed è il disegno

14
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Law, Politics
Year:
[ca. 1991]
¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
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Page 250 of 554
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <15, 1978, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: XXXIII, 514 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Aspekte und Probleme in der deutschen und italienischen Kulturwelt der Gegenwart Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; f.Kongress ; g.Meran <1978>
Location mark: II Z 759/15(1978)
Intern ID: 62143
spezzettato in lingue nazionali, in tanti dialetti e in lingue mino- ritarie? Chi non ricorda lo scalpore sollevato dal libro di Sergio Slavi «Le lingue tagliate?» Questo scrittore fiorentino ha scoperto in Italia 11 lingue minoritarie e ci dice che la Costituzione Italiana nel suo articolo 6, (mi pare), dovrebbe salvaguardare, tutelare queste mino- ranze, che vanno dai Tedeschi della provincia di Bolzano agli Slo- veni della provincia di Udine e di Trieste, dai Francesi valdostani ai Provenzali della

provincia di Torino ecc. ecc., fino ai 100.000 Alba- nesi in Calabria, fino ai Greci delle isole greche. Come puó funzio- nare una vita pubblica, culturale, con 11 lingue minoritarie? Una lin- gua al giorno d’oggi deve definirsi a partire dalle sue funzioni: fun- zioni pubbliche, funzioni culturali. Tutto questo è un problema che non si può risolvere dicendo che tutto ció che esiste deve conservarsi, perché bisogna dire la verità ci sono tante lingue, tanti dialetti attra- verso i secoli che sono

estinti, semplicemente per ragioni culturali o economiche. Con i migliori programmi di conservazione, di tutela, si puó trasformare una Hngua minoritaria in un museo folcloristico. Certe condizioni economiche e culturali conducono inevitabil- mente alla morte lenta di certi dialetti, di certe lingue. Non si tratta solo della lingua, ma anche del costume, delle usanze, delle tradi- zioni, della vita economica e culturale, e quando questa vita va per- dendosi, con il turismo, con le centrali elettriche

15
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Page 194 of 692
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 686 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Location mark: II Z 759/4(1963
Intern ID: 116798
mento italiano, Firenze, 1961; Cronache della vita italiana contemporanea, Bari, 1955. 36) La storia della filosofia, in Verità e Storia, cit. 37) Osservazioni preliminari a una storia della filosofia, in Giornale cri- tico della Filosofia italiana, 1959, pp. 1-55; La filosofia come sapere storico, Bari, Laterza, 1961. 38) G. BONTADINI, Del far storia, in Giornale critico della Filosofia italiana, 1959, pp. 500-538; L. LUGARINI, Implicazioni dell’orientamento storiografico di E. Garin, ivi

, pp. 543-547; V. VERRA, L’originalità dello storico della filosofia, ivi, pp. 548-546; - E. DI CARLO, La filosofia liqui- data, in "Atti Accademia Scienze Lettere Arti di Palermo”, XX, parte 2% 1960-61, pp. 55-76. 39) Palermo, Palumbo, 1955. Tra i suoi saggi e discorsi si veda: La stori- cità della filosofia in '’Annali Scuola Normale Superiore di Pisa”, 1952, XXI, 1-12; Le angoscie della storia e II giudizio storico in Rivista Critica di Storia della Filosofia, 1954, pp. 567-580; L’esperimento

metafisico e la storicità della filosofia, in Giornale Critico della Filosofia Italiana, 1954; pp. 209-217. 40) V. i primi corsi di Storia della filosofia del Gentiie, redatti dal Carlotti e pubblicati da MARIA A. GIGANTI, Storia e Storia della Filosofia di G. Gentile (Palermo, Centro di Studi per la Cultura Siciliana, 1959). 41) Logo e Dialogo, Milano, 1950; Osservazioni sul metodo della storia della filosofia in Verità e Storia cit., pp. 43-51. - Alla problematica del Calogero si accosta, da un punto

di vista post-marxista, anche la Summa Dialogica di Aldo Testa (Bologna, Cappelli, 1959). 42) Intorno a certi caratteri del nostro studio del pensiero antico nel cit. vol. Società e filosofia d'oggi in Italia, pp. 239-249. 43) Come si deve fare la storia, in Verità e Storia cit., pp, 175-196. Sul si- gnificato operazionistico della storiografia filosofica vedi un'analisi di PAOLO ROSSI, Sul lavoro storico in filosofia, nel vol. La ricerca filoso- fica nella coscienza delle nuove generazioni (Bologna

, il Mulino, 1958), pp. 69-83. 44) Dal problematicismo all’onnicentrismo, in Giornale Critico della Filo- sofia italiana, 1959, pp. 56-75. 45) Problemi fondamentali della filosofia europea, Roma, 1948; Le origini della filosofia nel mondo greco, Roma, 1954; Nascita del mondo moderno, Roma, 1953; La filosofia italiana negli ultimi cento anni, Roma, 1958; Concetto e problemi della storia della filosofia, Roma, 1953, 1957 2 ; Dopo lo Storicismo, Roma, 1955; II piano del nostro sapere, Roma, 1958

16
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 555 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
fica la riconquista di un senso metafisico della storia che comincia dal fatto che il significato della borghesia puó non esaurirsi nel fatto tem- porale; e tanto che puó addirittura cancellare la temporalità se la co- scienza da parte della borghesia, della borghesia stessa comincia da una perentoria abolizione di carattere temporale. L'atto dell'autocon- futazione della borghesia è allora un atto fondamentale che pone di verificare l'autenticità dello stato della borghesia come stato critico

e non semplicemente storico; e questa verifica è possibile a sua volta perché storicamente la divisione della coscienza temporale del fonda- mento dalla parenesi storica del fondamento è esattamente quello che attualmente ed intrinsecamente la borghesia é. Questa verifica, possi- bile a questa condizione, presuppone d'altra parte e pur sempre un dinamismo di rapporto al fondamento stesso esattamente perché il fondamento è disponibile: la disponibiltà storica del fondamento signi- fica che sono

di un approfondimento di questo discorso, I'evidenza della crisi riguarda proprio il fatto che, storicamente, protagonista di questo processo che ha diviso la coscienza dalla parenesi, è stata la borghesia: talmente che una teoria come questa della borghesia presuppone in realtà il fatto storico delle teorie cosiddette borghesi che hanno diretto tanta parte non soltanto della evoluzione storica del mondo e della società ma della evoluzione critica della borghesia stessa. La disponibilità storica del fondamento

significa, dal punto di vi- sta della borghesia, la possibilità che la borghesia è di verificare l'au- tenticità del suo stato critico dal grado di efficacia che il fondamento riesce a determinare per sé nella storia: ed anche questo è un modo di impegnare la pluralizzazione del mondo dei principi alla singolarità del principio perché la necessità della efficacia del fondamento non significa soltanto la problematica contemporanea della divisione della testimonianza e della idea, ma significa anche

il problema di una valu- tazione piu rigorosa del rapporto dei principi alle ideologie e della ideologia al principio. Ma anche questo è ancora un altro discorso, poiché viceversa la divisione della borghesia dalla sua parenesi storica se pone in essere la borghesia come atto, necessariamente assume dal- la necessità di un controllo rigoroso dell’estendersi della borghesia alla storia, la possibilità e il rischio di riconoscere il mondo della storia valido per se stesso: che è poi anche un riconoscere

17
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1923
Obstsortenschau für den Bezirk Meran vom 14. bis 21. Oktober 1923 im Kleinen Saal des Kurhauses
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Page 28 of 36
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: [10] Bl.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Nebent.: Esposizione frutta circondario di Merano dal 14 al 21 ottobre 1923 nella Sala Piccola del Kurhaus. - Text dt. und ital.;
Subject heading: g.Meran;s.Obst;f.Ausstellung;g.Meran <1923>
Location mark: II 59.320
Intern ID: 244137
Annotazioni per le varietà principali GRAVENSTEIN. Sinomini: Calvilla-Gravensfein, Patria e diffusione: Ha origine dal luogo Gravenstein in Hollstein ed ha Ja maggiore diffusione nelle provincia del Mar Baìtico, Nell' ultimo tempo Ja coltura è stata estesa per il valore commerciale anche nell' Alto Adige. Maturazione* Fine Luglio-Agosto. Vantaggi della varietà: Frutto da tavola c mercato di primo rango, perciò di prezzo alto. Sopporta bene il trasporto lungo. La pianta ha una vegetazione forte

nel vivaio cd al posto stabile, L‘ albero è di chioma assai grande e di vitalità prolungata. La fioritura resiste al freddo, La varietà riesce nei terreni argillosi e. sabbiosi. Svantaggi della varietà: E' molto colpita! dall* oidio in posti caldi ed asciutti, dove le frutta cadono per tempo. Nei terreni com- { patti ed in climi freddi la fruttificazione è ritardata. Non resiste bene in luoghi ventosi, I getti nuovi si infettano facilmente del l'afide lanigera. Osservazione per la coltura. Secondo

la sua provenienza il Gravenstein pretende le plaghe umide, si può quindi raccomandare per la pianura bassa come pure per la parte settentrionale della rnezzamontagna con terreni irrigui e per le vallate strette piut tosto ombreggiate, meno esposte al vento. Le lorme più usate sono m'ezzo-ed alto fusto. PEARMAIN D‘ ORO, Nomi locali e sinonimi; Pearmain d’oro inglese. Patria e diffusione: La varietà ha origine in Inghilterra ed è diffusa in tutti i paesi della zona viticola; la si smercia come frutta

estive, le quali raggiungono un prezzo relativamente alto. Maturazione: Agosto, in siti alti Settem bre-Ottobre. Vantaggi della varietà: Mela di bel colore, molto adatta per il trasporto. La pianta di fruttificazione: presta; ricca e regolare, di sviluppo vigoroso e bello nel vivaio, poco delicato durante la fioritura. Si presta per tutte le plaghe, E da raccomandare per col tura campestre e quella speciale, Svantaggi della varietà; Assai esigente al terreno e concimazione, patisce spesso dal

fusicladio, schizoneura e pidocchi delle foglie. Il frutto è sensibile al verme. L‘ al bero è di breve durata. Osservazione per la coltura: Richiede un terreno profondo, soffice e caldo, ricco di j sostanze nutritive e di umidità media, Di quando in quando necessità il ringiovani mento della corona esaurita, Pearmain d'oro s‘ impianta nei terreni alluviali di pianura come nei terreni di collina soleg giata, dove il frutto è primaticcio. In posi zioni alte è una mela invernale di lunga durata, BOEMO

18
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Page 196 of 692
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place: Meran
Physical description: 686 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Location mark: II Z 759/4(1963
Intern ID: 116798
Interventi sulla relazione Nella relazione del prof. Caramella il prof. UGO SPIRITO ha ammirato la capacità di sintesi. ” EgH ci hadato un quadro deíla sto- riografia fiiosofica contemporanea, della storiografia di questi ultimi venti anni, che non poteva essere piü completa e piu aderente allo spirito di coloro che sono stati da lui commentati e citati; direi anzi che questa aderenza, questo rispetto dei filosofi citati non gli ha con- sentito di porre poi in primo piano Ía sua persona, cioé

il criterio giudicante; perché egli si è voluto modestamente ritrarre dietro le tende per lasciare che parlassero gli autori piii ragguardevoli della storiografia filosofica contemporanea. Mentre Caramella partava, cercavo di spiare tra paroia e paroia il criterio informatore del suo giudizio, volevo cioe cercare di comprendere quale fosse il suo orientamento storiografico, che cosa egli pensi oggi della storia delia filosofia, quale crede che sia il criterio storíografico da seguire dopo Videalismo, dopo

la storiografia idealistica. Egii ci ha parlato della storiografia neo-empirista, ci ha parlato della storiografia spiri- tualista, delia stessa storiografia idealistica, ma non ci ha detto cosa pensa di queste tre correnti, quale sia la sua posizione tra queste scuole dominanti. lo cercavo di spiare, ripeto, e a poco a poco credo di aver individuato il criterio da lui preferito, quando a un certo punto egli ha detto che la storia della filosofia vive nel circolo di filosofia e storia della filosofia. Questa

frase è stata rivelatrice deila sua posizione, che, bisogna subito riconoscere esplicitamente, è posi- zione idealistica; dunque il criterio storiografico di Carameila è an- cora quello idealistico. Che cosa importa questo? Importa che è escluso un concetto di storia della filosofia come arte, e un concetto di storia della filosofia come scienza, Caramella ci ha parlato poi della storia della scienza. E la storia della scienza gli è apparsa in fondo un po’ separata dalla storia della filosofia

, proprio perché, avendo egii accettato il circolo di fdosofia e storia delia fâosofa, in questo circolo la storia della scienza non poteva entrare, senza che la scienza stessa si risolvesse in filosofia, il che Caramella non credo voglia sostenere. E ailora si puó oggi davvero dire che la storia della filosofia sla identica alla filosofia, che viva Ín questo circolo, o dobbiamo Ínvece pensare che il concetto di storia della filosofia vada riveduto proprio in funzione di un rinnovato concetto di scien

19
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Page 264 of 554
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XLIX, 498 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Location mark: II Z 759/19(1985)
Intern ID: 62155
delle scienze cosi come è andato delineandosi nel corso della storia occidentale. Complessità di cui lavori come quelli non solo (e non tanto) di Borkenau, ma di Merton, di Fleck e, in primo luogo, pro- prio di Mach erano consapevoli perché coscienti delle interazioni tra il piano delle strutturazioni scientifiche e quello delle forme biologiche, sociologiche, psicologiche dell’evolversi della specie umana, ma nondimeno convinti della infondatezza d’ogni tesi so- stenitrice della esistenza

di uno «scarto», di una «differenza» della natura nei confronti della razionalità. Le «operazioni culturali» tentate sul piano della storiografia filosofica da quel settore del di- battito filosofico Ítaliano che è stato ed è piü simpatetico con la «cultura della crisi», della «epocalità» della «transizione» mostra- no cioé, proprio per la sostanziale latitanza sul piano della storio- grafia dei loro promotori, di non riuseire a confrontarsi seriamente con il problema storiografico della valutazione

del succedersi e del coesistere di forme di razionalità. In ogni caso, ciò che è dato rile- varne come tratto intivo è la confusione tra la tesi della dinamica evolutiva della razionalità e la tesi della sua assenza di fondamento, della sua risoluzione in pura e semplice «immagine del mondo»: l’immaginazione scientifica mostra di fare qualcosa di piú che ab- bandonarsi alla fantasia ed elaborare post festum teorie giustifica- trici «rasserenanti». 6. Sappiamo bene che in questo modo è assai forte

il risehio di ab- bandonare il terreno che ci è stato assegnato. Ma ci sembra in ogni caso necessario tenere presente questo intreccio di punti di vista e di prospettive di lavoro per mettere in evidenza la direzione fecon- da in cui, a nostro parere, potrebbe muovere il lavoro della storio- grafia filosofica italiana proprio reagendo alle semplificazioni che - ci limitiamo owiamente a considerare i rapporti di tale lavoro con il dibattito delle «scienze umane» - un uso fortemente strumentale e spesso

anche ingenuo dell’indagine storiografica ha prodotto nel corso del dibattito filosofico degli ultimi quindici anni circa. Ci sembra cosi del tutto ovvio che la storiografia filosofica ita- liana debba saldarsi - e non piu in una posizione che a volte rischia di essere solo amplificatrice e «propagandistica» - con quella inter- nazionale nel muovere al sondaggio della formazione e della evolu- zione della indagine scientifica considerata nel dato di fatto della 212

20
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 26 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
di Bolzano-Bressanone, e il Commissario del Governo per la Provincia Bol- zano, Prefetto Giustino Di Santo. Abbiamo messaggi del Presidente On. Sergio Mattarella e della Presidente del Consiglio provinciale, Alessandra Zendron. Ha inviato i saluti TAssessore Provinciale Luisa Gnecchi, qui rappre- sentata dal suo Segretario e le siamo grati. II Rettore dell’Università di Trento. Prof. Massimo Egidi ha inviato come rappresentante la Dott.ssa Luzzi. DalTUniversità di Trento è presente il Prof. Antonio

Scaglia, Preside della Facoltà di Sociologia. UUniversità di Verona è rappresentata dal Prof. Agostino Portera. Saluto il dottore Werner Stuflesser, Presidente delTAccademia Euro- pea di Bolzano, che ha una nuova sede in un edificio bellissimo e persegue obiettivi di rieerca di grande rilevanza; riteniamo che TAccademia Europea sia importante per la Provincia di Bolzano e quindi sono lieto e, non lo nascondo, che la piú piccola e modesta, anch’essa ambiziosa, Accademia di Studi di Merano collabori

LUIGI VITTORIO FERRARIS PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA Vorrei salutare loro tutti e accennare ai numerosi messaggi di saluto che ci sono pervenuti: tutti attestano come TAccademia di studi di Merano sia conosciuta - conosciuta nel mondo. Abbiamo una lettera a nome della Pre- sidenza della Repubblica che leggo soltanto in parte, “TAccademia svolge un’attività di cui il Signor Presidente della Repubblica è stato informato; il prossimo convegno si presenta interessante, ben strutturato e sono certo che

spesso con la piu grande Accademia Europea di Bolzano. Entrambe hanno obiettivi in comune: quello delle due Culture che devono essere rappresentate e valorizzate in questa Provincia. 2

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