622 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_185_object_5750351.png
Page 185 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
400 no generale dei Veronesi venisse in potere della repubblica di Verona, la quale vi mandasse gover natori Antonio Nògarola, e Pace Lazize suoi citta dini. Air incontro in documenti trentini non solo non trovasi indizio di questo avvenimento, ina Be nedetto Bonelli produsse autorità comprovanti, aver nel detto anno Alberto IV tenuto pacificamente il ducato, giacché trovatasi nella sua euria trentina, riceveva omaggio da parecchi vassalli, e tacca ri storare il borgo di Egri a. Con altri

documenti alla mano dimostrò il Bonelli non essere nel 1225 sta ta la Lagarina occupata dai Veronesi, ma da Ja copo di Lizana vassallo della chiesa di Trento, e che nel 1222 Ripa ubbidiva pure ad Alberto. Che che ne sia di queste attestazioni, non è improbabi le che o nemici esterni o domestici ab bini o costret to a fuggir del ducato, mentre sappiamo di certo essersi lui rammingando recato a Capita appo Fe derigo II nel 1223, ed in questo forzato o sponta-- neo esiglio essere lui morto lo stesso anno

. Ad Alberto successe Gerardo cremonese, ar- eidiano del capitolo tridentino , ed a quanto asse riscono, con sedato da Onorio III, Resse fino al 1232, e fu f epoca del suo vescovado contrasse- guata da funestissimo incendio che nel 1226 ri dusse in cenere buona parte della città. Così in Trento le cose. Era intahto nella cat tedra brissinese a Corrado succeduto Bertoldo, ed a Bertoldo Arrigo prima arcidiacono d’Àquileja, il quale prodotte pacificamente le cose fino all’anno 1229 venne finalmente dalla

rapacità di Alberto

4
Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/186614/186614_93_object_5404226.png
Page 93 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
! rispose la giovane, lo sapete già ! Egli ci avea promesso di volerci mantenere e di non separarsi più da noi ; ma poi ci ha abbandonate, e ci lascia morir di fame. Un’ altra mi ha rubato il suo amore ! Mamma, mamma ! Se mi ritornano le forze, voglio andare a cercarli e ucciderò quei due traditori. — Senti, gridò a un.tratto la vecchia, non viene qualcuno su per le scale? Forse un pietoso ci porta del pane! In questo momento s’ apri violentemente la porta. Il compagno Alberto, il medico a noi noto

, comparve nella stanza e domandò ansiosamente: — Dov’ è mia moglie? La mia Giovanna non fu da voi? — Qui non vi fu nessuno, compagno Alberto, rispose la giovane. E come mai dovrebbe tua moglie trovarsi con noi? - ■ . — Dio onnipotente! esclamò Alberto disperato. E uscita verso sera con un mezzo pane per portarlo a voi, e non è ancor ritornata. Ella si è sicuramente perduta nel fi ori-ore di questa notte! 0 mio Dio, abbi pietà di lei! E così dicendo si precipitò fuori della stanza. La carestia era

generale, e si faceva sentire specialmente in città, dove mancava fino un filo di erba. S’era sparsa la voce che per saziare la fame alcuni cittadini avessero mangiato carne umana!../ Sarà stata verità?— Il fatto è che il compagno Alberto dopo essere corso disperatamente di contrada in contrada,

5
Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_193_object_5750956.png
Page 193 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
la sua sede vescovile, per 1' autorevole interposizione dell’ impe ratore e per le calde insistenze del Pontefice. Presto dopo ei mori e nel principato vescovile gli succedette Alberto li di Ortenburgo (1363 - 1390), al quale tenne dietro Giorgio I dì Lichtenstein (1390- 1419), durante il governo de’ quali, nella seconda metà dpi secolo XIV, i rapporti loro coi Conti del Ti- rolo furono abbastanza amichevoli. Frattanto la seconda linea, che diremo Goriziana, dei Conti del Tirolo si era venuta

ad estinguere. Lodovico di Brandeburgo morì il 18 settembre del 1361. La contessa Margherita non aveva avuto da lui che un unico figliuolo, Mainando 111. Questi, giovinetto poco più che ventenne, prese in moglie una figliuola di Alberto Duca d’Austria, ma pre sto dopo mori, il 13 gennaio del 1363, senza lasciare figliuoli. La madre allora, rimasta sola, senza più speranza di successione diretta, cedette i suoi diritti sulla contea del Tirolo ai cognati di suo figlio, i tre fratelli Alberto, Rodolfo

di Brandeburgo e il gio vinetto figlio dì lui Mai nardo III, 1’ astuto Duca Rodolfo d’Austria era 1 entrato, il 9 ottobre del 1357, in trattative segrete col conte Alberto di Ortenburgo in Lubiana, promettendo a lui di adoperarsi presso il pontefice per fargli ottenere la nomina alla sede vescovile di Trento, se egli dal canto suo s’impegnasse di governare il princi pato in tutto secondo i voleri del Duca.-*). Rodolfo infatti seppe così fi v. Au'hons IIuber, Geschichte der Vereinìgung Ttrols rnìt Oester

6
Books
Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/133974/133974_118_object_5380283.png
Page 118 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
Vien, crude!, vieni, e vedi la pressura de’ tuoi gentili (i), e cura lor magagne, e vedrai' Santafior com ! è sicura! Vieni a veder la tua Roma che piagne, vedova e sola, e di e notte chiama: Cesare mio, perchè non m’ accompagne ? Vieni a veder la gente quanto s’ ama; e se nulla di noi pietà ti move, a vergognar ti vien della tua fama, [Pnrg, VI, 97-n 8). .Che una delle cause prossime di tanta ira contro -Alberto sia stata la invasione della Boemia si desume anche dal fatto che il Poeta

in altro luogo mostra di non aver dimenticato i principali attori di quell’impresa. La bella e fantasiosa aquila del Paradiso che rimpro vera cosi energicamente i principi malvagi dell' epoca dantesca, si esprime a punto così : Lì (2) si vedrà tra 1 ’ opere d’ Alberto quella che tosto moverà la penna per che il regno di Praga fia deserto; (Par. XIX, 118 - 121). e, poco dopo, a proposito di Venceslao ; {1) Se per « la pressura.de’ tuoi gentili » (altri hanno: « 1’ op pressura »1 si vuole intendere

i soprusi d’ogni genere che, in nome dell’ autorità imperiale, commettevano i « conti e marchesi et nitri gentili omini d’Italia» {Buli), in questo caso anche i tirannelli c si gnorotti trentini non sarebber qui esclusi per nulla; die se per gentili si vuole intendere le 'genti imparentate con Alberto, — ed a me co sì pare — il Poeta qui avrebbe alluso specialmente a qualche conte del Tiralo. • • (2) Li Nel libro delia Giustizia.

8
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_137_object_5750303.png
Page 137 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Z47 ni. che Alberto non contento dell’opere di difesa con cui avea cercato di tutelarsi, spingeva ora in campo i vassalli di Val del Brenta , i Fortini vero nesi chiamava a’ stipendi, la somma delle cose affidava a Federigo d’Arco, ed a Bertoldo di Ti ralo spediva per celeri ajuti. Pe’ quali provvedi menti i Ghibellini che la maggior parte tenevano del superiore Trentino poterono impedire l’arrivo de’ guelfi rinforzi, ai quali parendo ornai espediente d’aspettar la parte avversaria

ne’ tu ti ssi mi luoghi del basso Adige, bisognò lasciar compiere agli im periali l’impresa di Bauzano, e l’assoggettamento degli alpigiani. Non paghi dell’esito 'di quella fa zione, e non vedendo movimento per parte de’ Guelfi, traevano i Ghibellini verso la vai Lagarina: cruna gii imperiali di Trento, i valligiani sudditi della chiesa, i mercenari veronesi, una inano di sgherri del conte Bertoldo, e d’altri Germani co mandati da Federigo «l’Arco: col grosso marciava 10 stesso Alberto. Tenevano i Guelfi

la destra del l’Adige dal confine veronese fino a Mario , ed era 11 loro campo formato di fuorusciti trentini, de 5 mi liti dei comuni, de’ soccorsi di quel di Verona, du ci i Castrabarci. I quali intesa la marcia degli avversari, levate le stanze, e passato l’Adige a Banano ne, movendo in battaglia fin a Roboreto, trovativi i Ghibellini, v’appiccarono atroce certa me, ch’ebbe a finire con i strage di questi, e colla morte del principe Alberto. Dicono che scortisi nella mischia il vescovo ed Azo

9
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_200_object_5750366.png
Page 200 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
dichiarò nulle perchè estorte le concessioni fatte a Ma inardo. Il relativo documento, come quello che la infelice situazione del vescovo e della citta mette in luce, si reca qui per esteso. « L’anno Domini 1356, li 2 Maggio in una stanza del Castel nuovo di inesser Egenone per ì) la dio grazia vescovo di Trento, alla presenza di «j Giovanni giudice, di messer Qdelrico ed Alberto * di Sejario, d’Arnoldo notajo trentino e d’altri, messer Odelrico decano, Odelrico arcidiacono, ;; Corrado

secretarlo, messer Bonoino, Alberto, «Gozalcuso, e Bonifacio canonici trentini fecero «la infrascritta protestazione, e dissero per se e « per tutti gli altri canonici, pel capitolo e pel cle- ?» io, pe’ nobili, vassalli, e ministeriali e pel popo- « lo della città e della diocesi trentina e del loro „ distretto, volere ed intendere d’esser tenuti e al }} presente ed in avvenire alla detta protestazione; che ciò è avendo Ài derigo, vescovo dell’avvoca tala e d’altri feudi spontaneamente e liberamente

«investito Alberto conte di Tirolo.... di fatto, non « di diritto, e con danno e pregiudieio massimo del- « la chiesa e del capitolo trentino, avendo spreza- « to quest’ultimo e non richiestolo, quando senza ì> incommodo se lo poteva e di diritto doveva ri- « chiedere in sì grande ed ardua bisogna, special- n mente per la ragione che il detto feudo di cui fu ;; investito per se per la moglie 6 pe 5 figli, d’ambi «i sessi il prefato conte, mutata la prima forma « d’investitura fatta dai vescovi

10
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/319142/319142_129_object_5750295.png
Page 129 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
Z39 (1160), cominciarono ad accennar chiaramente ove sarebbero riusciti. Fu quindi celerissimamente in armi l’intera provìncia, ed erano ordinati i par titi per questo modo. Per lo imperatore Bertoldo di Tiro lo, che solo era restato al governo delle sue usurpazioni, giacché il fratello Adalberto se guito uvea il Barbarossa nella calata, il vescovo principe Alberto di Trento, Gundibaldo di castel Porgine, i conti d’Arco profughi bavaresi raccolti già da Altemanno e da lui infeudati di qualche

parte della giurisdizione su quel comune, le valli •dell 5 A visio. del Noce, e i contadi d’Aia, di Mori, e di Naco coeredi per la presenza ed instanza de’ gastaldioni del vescovo Alberto. Pel papa e per la libertà i signori d’Appiano, Trento, tutti i co muni . eccetto i sopramentovati, e gli antesignani della trentina libertà, i Castrobarci. Da qua! parte Ripa ed Arco abbiano inclinato non si può con- ghiettarare per mancanza di documenti: santo Er manno di Brissina lunge egualmente da ogni fiero

proposito, e solo anelante a volare ove fosse stato luogo ad opera di pace e di carità, tenevasi quasi angelo mediatore fra le creature ed il cielo. Presago della tempesta il vescovo Alberto, sollecito, per se e per le cose del suo signore, mu niva affrettatamente castel Belvedere antica rocca fra Montagnaga e Vigo., che fronteggiava il Per- ginese e gran parte dell’agro urbano, i castelli di Madruccio, di 8 tonico d’Enne a fidatissimi vas salli raccomandava, ragguagliava Federigo del l’operato

11
Books
Category:
History
Year:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/272018/272018_163_object_5750926.png
Page 163 of 377
Author: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Location mark: II 102.606
Intern ID: 272018
l'antica grandezza, era già vicina a spegnersi. Egnone, persi stette nelle ingenue illusioni del suo antecessore, cercò lui pure ugni suo appoggio nel Conte Alberto, e con una insipienza che non trova nè spiegazione nè scusa, venne aumentandone sempre pii: il potere, non solo col riconfermarlo nel possesso do' feudi che già teneva dalla chiesa di Trento, ma coll' aggiungerne molti di nuovi. Fra questi v’ebbero pure quelli dell'antica famiglia dei Conti d’ITten, die erano una diramazione della

sua propria di Eppan, venutasi ora ad estinguere. Con atto solenne del 15 Lu glio 1253, steso in Castello Ti nolo, il vescovo a lui li concesse pel compenso di lire cinquemila veronesi '). L'anno stesso il Conte Alberto mori e con lui si spense l'antica linea originaria dei Conti del Tirolo. Lasciò morendo due figliuole, Elisabetta ed Adelaide. La. prima aveva sposato in primi voti Ottone 11 deh Conti di Andeek. e rimasta vedova era andata sposa a Codardo Conte di 11 irseb be rg (Monte-cervo

stoltezza o per vile timore, rin novò al nuovo Conte tutte le investiture feudali che nel terri torio della sua chiesa aveva goduto il Conto Alberto (28 Lu glio 1254) e aggiunse pur quelli della propria famiglia, che colla morte ile' Conti Ud airi co, Giorgio e Federico d' Eppan era ve nuta allora ad estinguersi. Tali investiture il vescovo continuava a fare come sovrano, quantunque realmente egli più non lo fosse, giacché il princi pato dipendeva in effetto da Ezelino da Formino, od era governalo dal

15
Books
Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165420/165420_49_object_5420413.png
Page 49 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
restituito al nuovo vescovo Alberto di Grtenburgo, ma con tali restrizioni, die il Principato sembrava secolarizzato. Fu durante questo tempo delle vessazioni del Brandeùbur- ghese che la giurisdizione di Mezo Corona tornò sotto il dominio dei Conti del Tirolo, non comparendoci più come giurisdicente il Principe Vescovo, ma solo come supremo Signore del noto feudo comunale, e dei feudi vescovili che il casato dei Mez e poi Mezo- corona, Cronmetz o Schenk aveva ab antico. Così si trova (Codice desiano

, II, p. 2), che nel 1363 Alberto di Ortenburgo investì il nobile uomo Leonardo del fu Svicherio di Mete-corona per sé e posteri (sono nominati : Jost, Tegen et Herardus) dei loro feudi e delle decime in Mays, Ep- piano, Termeno, Cor taccia, Magrè, in durone “ alla preda in Cortina, Grumès, Faedo, Cembra, Bugnana (presso Caldaro, come di sopra all’ anno 1256), Caorla, in Grimo, pievato di Metzio, in Metzio s. Pietro, in Metzio Corona, in Baselga di Livo sotto Alta- guardia. in Corano ecc. Lo stesso fa nel 1365

del feudo comunale, alla cui inve stitura si richiama poi quella fatta posteriormente dal vescovo Giorgio nel 1391 (ivi, II, p. 16). Lo stesso vescovo Alberto diede nel 1385 al noh. Federico di Grifenstein (sic), parente del fu Enrico di Sennano, ed a Gia- nessino Starehenbergen in enfiteusi una scaria posta in villa Mecij de Corona (scaria già riscontrata) con tutti i beni, terre, viti, prati e boschi annessi, verso un annuo pagamento di 130 àia di spelta a misura trentina. Detto Enrico era morto

16