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Books
Category:
Law, Politics
Year:
1929
¬Die¬ Ehe in Italien nach den Bestimmungen des Konkordates : praktische Winke für die Seelsorge
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Page 149 of 156
Author: Pompanin, Alois / von Alois Pompanin
Place: Bressanone
Publisher: Weger
Physical description: VIII, 148 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Italien;s.Eherecht;t.Lateranverträge
Location mark: II 97.928
Intern ID: 239322
pure il matrimonio civile da vanti all'Ufficiale di Stato Civile del Comune di ... . Il matrimonio religioso della sottoscritta col Sigr. N. N. venne di chiarato nullo (man füge hier den Gr und für die Ungültigkeitser klärung ein, z. B. a causa del „timore grave' subito dalla sposa) con sentenza del Tribunale Ecclesiastico di . . . .in data . . . , } sentenza che ebbe l'approvazione del Supremo Tribunale della Signa tura, di cui si allega il rispettivo decreto. La nullità del matrimonio re ligioso

causa ammessa anche nel Codice civile deliberare che la sentenza del Tribunale Ecclesiastico produce il suo effetto anche riguardo al matrimonio civile celebrato dai mede simi sposi davanti all'Ufficiale dello Stato civile del Comune di . in data . ... ordinare l'annotazione della sentenza di nullità suesposta e del provvedimento della Corte Ecc.ma a margine dell'atto del matrimonio civile surriferrito nei registri di Stato Civile del Comune di ... . . . , li (Unterschrift der Partei)

essendo stata. pronunziata per una causa ammessa anche dal Codice Civile (bei obigem Beispiele: mancanza del libero consenso, art. 105), la sentenza produce a norma dell'art. 22 della legge sul matri monio del 27 maggio 1929 il suo effetto anche riguardo al matrimonio civile. Ciò permesso: piaccia alla Corte Ecc.ma, visti gli art. 22 e 17 della legge surriferita accertare che la nullità del matrimonio religioso celebrato da N. N. e N. N. avanti il Parroco di . . . .in data .... fu pronun ziata per una

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Category:
Law, Politics
Year:
1929
¬Die¬ Ehe in Italien nach den Bestimmungen des Konkordates : praktische Winke für die Seelsorge
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Page 137 of 156
Author: Pompanin, Alois / von Alois Pompanin
Place: Bressanone
Publisher: Weger
Physical description: VIII, 148 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Italien;s.Eherecht;t.Lateranverträge
Location mark: II 97.928
Intern ID: 239322
Formular C) RtzkmZ an das Tribunal gegen die Verweigerung der Registrierung. (Nach dem Trimter Diözescmblatt. — Siehe oben, Kap. II, Art. II. § 1. Iii, 4., Seite 33.) AI Tribunale Civile e Penale di Bolzano {oder Trento). Illustrissimi Signori! I sottoscritti N. N., figlio 'di. . . . ed N. N. figlia di. . . . espongono : I ricorrenti, (premesse tutte le formalità di legge — falls das nulla osta ausgestellt wurde, sonst bleibt dieser Satz weg) hanno celebrato fra loro matrimonio il giorno

). I ricorrenti chiedono pertanto: Piaccia al Tribunale II Imo, ogni eccezione rimossa, deliberare, mandarsi all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di. . . . di procedere alla trascrizione dell'atto di matrimonio celebratosi tra i ri correnti, il... . avanti il Parroco di.... li ' • • (Unterschrift der Eheleute)

. . . . avanti il Parroco di, Uno degli originali dell'atto di matrimonio, compilato a sensi del' l'art. 8 della legge 27 maggio 1929. fu dal Rev. Parroco trasmesso al l'ufficiale dello Stato Civile del Comune di. . . . per la trascri zione del matrimonio agli effetti civili. Senonchè l'Ufficiale dello Stato Civile (come risulta dal certificato rilasciato dallo stesso., e che al presente ricorso si allega) non riteneva di procedere alla chiesta trascrizione, eccependo che (hier wird der Grund der Weigerung

angegeben und die Gegengründe angeführt, z. ß, il Rev. Parroco non si era procurato il certificato di cui all'art. 7 della legge suindicata e che gli sposi non si erano procurata Ja dispensa dal-, l'impedimento di cui all'art. 59, e , 2° del Codice Civile [Schwägerschaft im ersten' Grad der Seitenlinie]. Queste eccezioni sono però destituite di fondamento giuridico essendo gli unici motivi per cui le legge consente il diniego della tra scrizione quelli enumerati all'art. 12 della legge citata

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 181 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
figura cessö cosi di esistere. A quell'epoca oramai il Magistrato cittadino, dopo Tin- cendio di Branzoll del 1671, risiedeva nella Citta Alta, nella cosiddetta Casa Neideg ger ( Neidegger'sche Behausung ), che dal XIX secolo divenne sede del Tribunale con 11 nome di "Gerichtshaus”. Se nella "Residenzstadt” del Principato di Bressanone l’influenza dell'autoritä ve- scovile e del Capitolo del Duomo continuö ad esercitarsi con forza sulle istituzio- ni cittadine, 307 a Chiusa si assiste giä all’inizio

”. 307 A Bressanone gli statuti giuridici vennero codificati nello Stadtbuch del 1380 (cfr. Archivio vescovile di Bressanone, cassa 84, 1 D, edito da J.Mutschlechner, Alte Brixner Stadtrechte, Schlern-Schriften 26, Wagner, Innsbruck 1935): "Oltre al potere legislativo, l'amministra- zione della citta e della giustizia rimase alle dipendenze del principe vescovo ... E da notare che la giurisdizione civile spettava non solo al giudice eletto dal vescovo a tempo inde- terminato, ma anche al Capitolo dei

Branzoll. A lui, quäle massimo rappresentante del governo brissinese, sottostavano non solo la fortezza di Sabiona e lo "Stadtgericht Klausen”, il Giudizio cittadino di Chiusa, ma anche i Distretti di Lazfons e di Verdignes; per cui il suo potere includeva verso sud il territorio dal rio Tinne, frontiera con il Giudizio di Villandro, e verso est quello al di qua del fiume Isarco, al confine con il Giudizio di Gudon, quest'ultimo facente parte dei domini della Contea del Tirolo. 304 Poco dopo

il 1300, non a caso in concomitanza con le prime menzioni di Chiusa come "citta” e con la sua massima espansione edilizia, viene istituita la figura del- 10 "Stadtrichter", del Giudice civico. 305 Sebbene anche riguardo a questa carica la nomina spettasse al vescovo, molti Giudici venivano scelti tra i cittadini piü in vi- sta di Chiusa. Anzi, gli Statuti civici del 1428 e del 1485 praticamente imposero al Principe-vescovo questa consuetudine, l’elezione mit rat der burger ; 306 riservando alla

cittadinanza il diritto di presentare eventuali rimostranze contro funzionari non graditi. Il diretto superiore del "Klausner Stadtrichter” era il Capitano di Sabiona al quäle pure spettava il compito di presentare al popolo il nuovo eletto. Nonostante il Giudice dovesse rispetto al Capitano, l'esercizio del suo ufficio aweniva in maniera autonoma, quasi slegata dall’influenza del superiore; tanto che a metä del '600 le mansioni del Giudice civico vennero ad includere anche quelle del Capitano, la cui

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 182 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
-vescovile nel 1803. 310 Secondo lo Statuto civico del 1428 era incluso tra i cittadini effettivi di Chiusa chi, dopo un periodo di residenza stabile in cittä, venisse riconosciuto tale durante una delle as semblee pubbliche dello Ehehaft Taiding. Da un documento del 1446 (Archivio di Stato Bolzano, 97/9 A, documento de dato 13 settembre 1446) apprendiamo che tra i requisiti richiesti per la cittadinanza vi erano "il matrimonio, la libertä personale, l’integritä civile e penale nonche una residenza

, pp. 86-95). 311 Sebbene dopo il 1208 i diritti parrocchiali fossero confluiti nella dotazione della chiesa- ospizio dei Ss. Apostoli, la cittadinanza chiusana continuö a curare l'amministrazione del patrimonio di S. Andrea affidandola, appunto, ai "Kirchpröpste" comunali. A conferma dei forti sentimenti civici dei Chiusani nei confronti della "loro” chiesa, dal 1381 si effettuaro- no donazioni per la recita perenne di messe mattutine in S. Andrea che, dal 1397, per con- cessione del vescovo Ulrich e del

sull'ordine pubblico, riscuotere tasse e dare applicazione alle norme edilizie. Tuttavia i primi funzionari comunali ad essere impiegati furono nel 1342 i due "Kir- chpröpste", amministratori laici incaricati del mantenimento della Chiesa di S. An drea. 311 Accanto a loro appaiono, nello Statuto del 1485, anche dei "prevosti” alla strazione comunale assunse accanto a quella vescovile contorni piü definiti” (Kustatscher 2007, p. 43, Tr.d.A.). 308 F.H.Hye, Die Städte Tirols am Ausgang des Mittelalters

, in W.Rausch (a cura di), Die Stadt am Ausgang des Mittelalters (Beiträge zur Geschichte der Städte Mitteleuropas 3), Linz 1974, p. 164. 309 Questi "Taidinge” ("giudizi”, "placiti"), ossia le assemblee plenarie della cittadinanza, si tenevano nello spiazzo intermurale tra l'odierna Porta Bressanone e la Torre della Porta Superiore ("Turm vor dem oberen Tor”): i Chiusani vi sedevano a giudizio, per consultarsi su questioni di utilitä comune e per ascoltare le ordinanze del Principe o dellTmperatore. Anche

gli abitanti di Verdignes, Pradello e di Leitach/Coste tenevano i loro giudizi presso la torre, ma probabilmente all'esterno del portone superiore, situato piü a nord dell’attuale e quindi sul proprio territorio, oltre il confine della cittä. 1 cittadini, sotto minaccia di puni- zione, erano obbligati a presenziare a queste assemblee che si tenevano almeno due volte l'anno, il 29 settembre ( Michaelitag ) e in Quaresima (dopo il 1548, in luglio e in dicembre) (Pernthaler 1905

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 184 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
Essere cittadini di Chiusa nel Medioevo Dal XIV secolo nella cittadina sull'lsarco cresce considerevolmente la mobilitä sociale. Erika Ku- statscher, nel suo voluminoso Studio sulle Cittä del Principato di Bressanone nel Tardo Medioevo (Studien Verlag, 2007,1 volume), analizza il fenomeno in questi termini:"La popolazione cittadina non va considerata nel tempo come una massa omogenea, poiche nelle cittä oltre ai cittadini vivevano numerose persone il cui Status era comunque difficile

, mentre nella cittä stessa sussistevano riserve. (...) Sia potenti commercianti come Jakob Jenner, un "Sophoyer" (un sabaudo, un latino ) - costoro neH'immaginario comune non godevano di buona fama poiche co- stituivano motivo di concorrenza per i commercianti locali, mentre si credeva che offrissero merce di scarsa qualitä - sia richiedenti appartenenti a Strati sociali inferiori, nel loro sforzo di ottenere il diritto di cittadinanza a Chiusa potevano contare sull'appoggio della Corte vescovile. Del

sul piano giuridico che su quello tecnico-amministrativo e vegliava sulla giusta ripartizione tra Principe territoriale e Principe ecclesiastico degli introiti pro- venienti dalle cave del Monte di Villandro. Ben presto I’illustre famiglia degli Jenner acquistö un ruolo di primo piano nell'im- prenditoria legata allo sfruttamento minerario, monopolizzandone di fatto l'ammi- nistrazione. Anzi, dopo che Oswald Jenner ebbe fatto edificare il palazzo di Seebegg nella zona di Griesbruck

al di lä dell’Isarco, un salone dello stesso, il cosiddetto Knappensaal ("Sala dei Minatori”), divenne sede del Tribunale Minerario, cosicche dal XVII secolo il Giudice venne a denominarsi “Griesbrucker Bergrichter ”. 316 316 Stifter 1984; anche Krismer 2008, p. 24.

la quota di cittadi ni fosse assai minore che nei tempi successivi potrebbe intendersi come l'espressione di un carat- tere di esclusivitä per questo Status. (.. .) Dalla fine del XV secolo a Chiusa ci si attendeva da parte dei candidati che essi non fossero coinvolti in faide familiari e fossero affrancati da servitü agricole. (...) A Chiusa ci sono documentazioni del tardo Quattrocento e del Cinquecento che dimostrano quanto la signoria civica tentasse di favorire l'accoglienza di nuovi cittadini

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 335 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
to tiene nella mano sinistra il globo terrestre e, con la destra sollevata, benedice la Vergine Madre che, con la corona regale sul capo, incrocia le braccia sul petto in segno di dol- cissima devozione: le due statue dovevano trovarsi all’interno dello scrigno dell'altare, mentre le figu- re deH’Annunciazione sarebbero quanto resta della predella. Pro- babilmente nel corso dell’edifica- zione del nuovo ottagono barocco a metä del Seicento, con la parziale distruzione della precedente cap pella

mariana andö dispersa anche una consistente parte del retablo gotico. II gruppo dell'Incoronazio- ne, sfuggito all'oblio, per un certo tempo fu collocato nella cappella al pianterreno della torre di S. Cas- siano, successivamente verso la metä del XX secolo venne trasferito nella Parrocchiale cittadina. L’angelo e la Vergine Annunziata invece furono sistemati aH’interno di uno scrigno neogotico nella chiesa degli Apostoli, quindi spostati nella loro attuale collocazione in S. Andrea. Scultore tra

i piü significativi del gotico tirolese, Meister Leonhard realizza in queste sculture dell'ex altare di Sabiona figure voluminöse appena mosse dalle linee delle pieghe, a metä tra l’innovazione (rappresentata dal "realismo drammatico" di Hans Multscher e dalla plasticitä di Michael Pacher) e la dipendenza dai moduli cortesi del "dolce Stile” stiriano e del gotico internazionale dei primi decenni del '400: "La massiccia corpositä, nella quäle le pieghe fortemente gualcite, tipiche del periodo intorno

al 1450, e il drappeggio delle Stoffe rawolte alla base verso un lato rawivano solo la superficie senza penetrare nella figura, la passivitä ed i volti realisticamente sobri conferiscono alle statue un carattere popolaresco, a dimostrazione del fatto che Leonardo non fosse l'artista delle alte aspirazioni vescovili, quanto piuttosto del clero semplice e delle comunitä contadine" 640 . pittorici (come quello del chiostro del Duomo), Meister Leonhard realizzö anche diversi altari a portelle, tra i quali

i due per la "Marienkirche” di Sabiona e per la chiesa di Sarnes. "Leonardo e un narratore di storie che egli sa arricchire di dettagli, di quell'aura fiabesca e popolaresca che parlava alla massa dei fedeli" (Egg 1985, p. 89, Tr.d.A.). Tale fu la fortuna della sua bottega brissinese che l'influenza dello Stile di Maestro Leonardo continuö a tro- vare emuli fino agli anni '90 del secolo XV. 640 Egg 1985, p. 87, Tr.d.A. L"'lmmacolata" di Josef Schöpf, sull'altare di sinistra (fine del 700)

8
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2010
Sterzing : Geschichte und Porträt einer Stadt
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Page 164 of 176
Author: Perini, Alberto / Alberto Perini
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 165 S. : zahlr. Ill., Kt.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 154 - 163
Subject heading: g.Sterzing ; z.Geschichte<br>g.Sterzing ; s.Heimatkunde
Location mark: III 291.499
Intern ID: 536915
T., II dipartimento dell'Alto Adige, in: La Venezia Tridentina nel Regno Italico (1810-1814), Roma 1919. DELLE DONNE G„ Gli anni della Grande guerra. II distacco dell’Alto Adi ge dal Tirolo e dall’Austria. L’occupazione italiana, il governatorato militare, il Commissariato civile, la Provincia unica di Trento, in: In contri sulla storia dell’Alto Adige (a cura di G. Delle Donne), Bolzano 1994. FAUSTINI G., Gli anni del regime fascista: italianizzazione dei sudtirolesi e fascistizzazione degli italiani

, in: Incontri sulla storia dell’Alto Adi ge (a cura di G. Delle Donne), Bolzano 1994. FERRANDI M., Ettore Tolomei. L’uomo che inventö l’Alto Adige, Trento 1986. IL LIBRO VERDE. Documenti e note sulla denuncia del trattato d’alleanza fra l'ltalia e 1’Austria-üngheria, Edizioni di "Pagine Libere", Milano 1915. KÜHEBACHER E., Das „Prontuario dei nomi locali dell’Alto Adige" von Ettore Tolomei, in: Der Schiern, Heft 4,1978, S. 191-207. KÜHEBACHER E., Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, Bd.1, Bozen 1991

. NOGGLER J., Sterzing im 1. Weltkrieg. Eine Zeitgenössische Chronik von Schulleiter Josef Noggler, Hrsg, vom Assessorat für Schule und Kul tur der Stadtgemeinde Sterzing, 1992. RAMPOLD G., Sterzing seit 1920, in: Sterzinger Heimatbuch (Schlern- Schriften 232), Innsbruck 1965. RIZZI B. (a cura di), La Venezia Tridentina nel periodo armistiziale. Re- lazione del primo governatore (1919) ampliata di note ed allegati, Comitato Trentino Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Trento 1963

PERINI A., Una planimetria di Sterzing di etä napoleonica, in: Der Erker. Vipiteno 1/2005, pp. 58-59. SCHOBER R., La patente sovrana del 24 marzo 1816 e la nuova Lan desordnung. II centralismo di Vienna. La Dieta, sua composizione ed attivitä, in: Incontri sulla storia dell'Alto Adige (a cura di G. Delle Donne), Bolzano 1994. SPARBER K.-H., Sterzing im 17. und 18. Jahrhundert mit einem tabellari schen Anhang, Diplomarbeit, Innsbruck 1990. Das Ende einer Epoche: Die Erste Weltkrieg

und der Faschismus AA.VV., La prima guerra mondiale, in: Didascalie, n. 3,. Rivista della scuola trentina, Prov. Auton. di Trento, aprile 1998. AA.VV., Problemi della toponomastica italiana in Alto Adige, Atti della tavola rotonda a Villa Celimontana in Roma, il 25 ottobre 1985 (a cura di Ernesto Massi), Societä Geografica Italiana, Roma 1985. AA.VV., Ettore Tolomei (1865-1952) - Un nazionalista di confine - Die Grenzen des Nationalismus, Michael Gaismair Gesellschaft Bozen, Museo Storico in Trento 1998. CASINI

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 134 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
II diavolo nella Torre dei Signori Si narra di un povero contadino di Lajon che, trovandosi un giorno a far legna nel bosco, incontrö un misterioso cacciatore con una strana boccetta tra le mani. Questa conteneva un minuscolo ca- pro, eretto suile zampe posteriori e con lunghe corna d'oro. L'inquietante visitatore offri la boccetta al giovanotto e gli promise grandi guadagni se egli, ogni volta che le corna del capro arrivavano al collo della bottiglia, le avesse limate e ne avesse venduto

nelle antiche rappresentazioni - si estendeva un tempo per tutta l’ampiezza del pianoro da est ad ovest e, lungo di esso, correva il camminamento di ronda: nella faccia interna si scorge ancora oggi la risega che lo accoglieva. Nella cinta muraria si apre un portale a tutto sesto orlato di pietre a sbalzo che im- mette dentro il primitivo forzatore dove, alla sinistra, si trova il caseggiato della fat-

poiche essa era incredibilmente pesante! Solo dopo averle legato intorno la medaglietta di S.Benedetto la bottiglietta pote essere presa in mano dal sacerdote, il quäle la nascose nella cantina della torre dopo aver confessato ed as- solto il contadino dal suo peccato. Ogni notte gli inservienti erano destati dai terribili rumori che provenivano dal basso ed ognuno aveva terrore di scendere nella cantina. Qualche giorno dopo finalmente il vescovo sali a Sabiona per una festa e padre Roman pote

mostrargli il demoniaco oggetto. Si deliberö allora di gettare la boccetta in un rogo benedetto preparato fuori delle mura presso il Torgglhof, il maso vinicolo del convento sotto Pradello. Cos! si fece. Ma la maledizione del demone continuö giorni dopo quando un violento temporale flagellö l'area di Sabiona, e questo per intere settimane. II padre allora usci con il crocifisso a benedire il cielo, ma un terribile lampo Io sbalzö in terra in- sieme ai ministranti, mentre un grosso pezzo del portale della

chiesa veniva scaraventato contro il coro delle suore in preghiera, senza che alcuna ne subisse danno. Era l'l 1 giugno, S.Barnaba aveva protetto il convento! II terribile maltempo tuttavia non terminö e procurö altri danni. II guardiano dei Cappuccini di Bressanone, p. Wolfgang Hofbichler, consigliö allora di far erigere quattro croci temporali ai quattro angoli delle mura del convento e di farle benedire dal vescovo. Cosl fu e, da quel momento, l'ira del Maligno non pote piü nulla contro la Croce

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 242 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
l'ultima volta il 20 dicembre del 1803. Chiusa stessa divenne capoluogo di un "Gerichtsbezirk”, ossia di un distretto giudi- ziario molto vasto che abbracciava tutta la bassa Valle dell'Isarco, la Gardena e, per qualche tempo, persino i comuni della Val di Fassa. La sede del Tribunale era la Casa Neidegg, nella Cittä Alta, la cui destinazione e rimasta tale anche nei tempi successi- vi: fino agli anni Ottanta del secolo scorso, infatti, ha ospitato la Pretura con annesso carcere ed attualmente

vi si trovano gli uffici del Giudice di Pace. 451 Forcher 1984, pp. 205 ss. 452 Lo spirito della „legge provvisoria per i Comuni dellAustria" del 1849 era riassunto nella sua prima affermazione: "Il fondamento dello Stato libero e il libero Comune".

Tanto che l'assoggettamento dei due Hochstifte airamministrazione asburgica del Tirolo non rappresentö di fatto un trauma insanabile, giacche ormai da secoli sussi- stevano consuetudini comuni e intrecci non solo culturali tra i Principati vescovili e la Contea tirolese. 451 Analogamente, anche gli abitanti di Chiusa e dintorni non subirono particolari con- traccolpi nel passaggio da un governo all'altro. Le novitä, soprattutto amministra- tive e legislative, riguardarono infatti la cittä

e i villaggi di Lazfons e Verdignes, dal momento che Gudon era da sempre appartenuta al territorio tirolese. Ovviamente la forma di governo sotto gli Asburgo risentiva degli sviluppi illuministici della fine del 700, con una suddivisione dei poteri tra i diversi organismi statali e locali ed una maggiore autonomia dei parlamenti regionali. L'istituzione comunale, dopo il 1803, divenne anche nel Brissinese un’entitä amministrativamente autonoma e dotata di competenze specifiche. 452 II rinnovato Comune

di Chiusa conobbe una riorganiz- zazione del suo territorio, circoscritto alla mappa catastale, ossia alla cittä storica compresa tra la Porta Bressanone e il torrente Tinne; a loro volta i paesi circonvicini acquisirono il rango di comuni e la loro nuova suddivisione territoriale (Laion e Gu don oltre l'Isarco, Lazfons fuori della Porta Bressanone, Villandro al di lä del Tinne) permase fino al 1929. Naturalmente anche i poteri amministrativi, giuridici e di polizia vennero assunti da nuove figure

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 317 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
inferiore spesso allagata e maleodorante a causa dell'umiditä. Anche a motivo di ciö l’altare maggiore ed il battistero, agli inizi del Quattrocento, vennero tempora- neamente spostati nella galleria superiore mentre - come sappiamo - il popolo di Chiusa premeva perche la Parrocchia venisse trasferita in cittä. Perciö, dopo il 1384 l'Ospitalario Konrad von Schellenberg si preoccupö di far alzare argini a difesa dai flutti, 595 e il 24 aprile del 1397 un suo successore, Hanns von Sengen

, acquistava una casa nella Cittä Alta per trovarvi riparo nei periodi di inondazione. Nel 1426 e l’Ospi- talario Andreas Brunner 596 a registrare nella sua Cronica che "il luogo dove si trovano i suddetti letti pergli ammalati e simile ad un lago e ad una pozza, che ne in estate ne in inverno si prosciuga ...". 597 Nel 1442 egli investi del problema perfino i padri conciliari a Basilea, lamentandosi del fatto che fosse ormai impossibile svolgere le normali funzioni liturgico-pastorali in quelle condizioni

nell'estrema zona nord di Chiusa a ridosso delle mura. All’architetto Jörg fu affidata la costruzione della nuova chiesa gotica dei SS. Apostoli che, inaugurata dopo il 1471, divenne temporaneamente Par rocchia cittadina in attesa del completamento dei lavori alla chiesa di S. Andrea. Negli stessi anni si intrapresero gli interventi nella vecchia chiesa dell’Ospizio: si posö il pavimento nella chiesa superiore, che rimase l'unico ambiente accessibile, mentre la chiesa inferiore venne praticamente

. Il Concilio decretö allora che il Capitolo di Bressanone istituisse entro le mura cittadine un secondo ricovero in grado di supplire ai compiti del pri- mo, ormai reso inutilizzabile dalla furia del fiume. Impediti di fatto neH'adempimento dei loro compiti pastorali, gli Ospitalari abban- donarono vieppiü la cripta al suo destino e favorirono essi stessi il trasferimento delle attivitä pastorali in cittä. Il passo decisivo lo compi nel 1467 il Parroco e Ospi- talario Konrad Zoppolt, comprando tre edifici

abbandonata e gradualmente ostrui- ta dai cumuli di detriti. Intorno al 1487 l'Ospitalario Wolfgang Rohrbeck fece costru- ire il portale gotico e asportare dalle monofore gli archi acuti; al termine dei restauri, la chiesa superiore, ormai l’unica rimasta, secondo una prassi diffusa alla fine del XV secolo fu ridedicata al martire S. Sebastiano, protettore degli appestati e dei malati infettivi. Cosi, mentre nel 1495 la rinnovata chiesa di S. Andrea diveniva finalmente Parrocchia della cittä

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 205 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
("Fron") o di scambio ("Wechsel"): nei primo caso, ogni dieci carichi di minerale estratto uno apparteneva al Principe, nei secondo invece il tributo con- sisteva nella consegna di argento fuso. L'armonia nella gestione delle miniere si avvalse - come giä ricordato - anche dell’istituzione, proprio a Chiusa, di un „Berggericht”, di un Tribunale minerario la cui giurisdizione raggiungeva i giacimenti di ferro di Colle S. Lucia, nei Livinallongo. In questo piü pacifico regime amministrativo si ebbe

la vera fioritura delle miniere del Monte Fondoli ed il conseguente sviluppo imprenditoriale nella vicina Chiusa.

All'epoca come si lavorava in miniera? Alla fine del Medioevo nelle miniere non si faceva ancora uso della polvere pirica; ogni galleria veniva aperta con grande fatica a colpi di martello e di scalpello, tanto che un minatore riusciva a scavarne all'incirca 4 cm al giorno. All'opera dell'uomo si opponevano poi alcuni ineluttabili fat- tori naturali, quali l'umiditä, la scarsa areazione dei cunicoli ed il buio. Ma, giacche all'epoca non esistevano tecnologie avanzate, i sistemi di areazione

„arrostito" veniva quindi portato a Chiusa lungo lo„Erzweg" la via dei minatori, e trattato ulteriormente nei deposito del Fraghes. Di li sacchi pieni di pietre venivano poi trasportati su carri („Gratei") fino alla fucina di Sulferbruck all'ingresso della Val di Funes, dove erano attivi sei forni a colata per l'estrazione del metallo. Per avere un'idea dell'attivitä dei forni minerari di Chiusa, basti pensare che all'anno si lavoravano mediamente 16 tonnellate di minerali di rame e 100 kg di argento

. con continue nuove misurazioni del territorio e conseguente posa di cippi terminali. La tensione era acuita dal fatto che il confine in piü punti attraversava il territorio delle ambite miniere metallifere, per cui ogni ritrovamento di nuove vene generava discordie e contese. Probabilmente anche l’erezione del castel Garnstein in un luogo cosi isolato ed inospitale, lontano dalle principab vie di comunicazione si puö ascri- vere aH’interminabile situazione di conflitto tra le due Signorie

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Books
Category:
Law, Politics
Year:
1929
¬Die¬ Ehe in Italien nach den Bestimmungen des Konkordates : praktische Winke für die Seelsorge
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Page 135 of 156
Author: Pompanin, Alois / von Alois Pompanin
Place: Bressanone
Publisher: Weger
Physical description: VIII, 148 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Italien;s.Eherecht;t.Lateranverträge
Location mark: II 97.928
Intern ID: 239322
wegen nicht erfolgter Registrierung. (Aus dem Trienter Diözesanblatt. — Vergi, oben Kap. II, Art. I. § 5, III, Seite 25.) Arcìdiocesi di Trento Parrocchia di All'Ufficiale di Stato Civile del Comune di Con foglio in data . , rimettevo all S. V. uno degli atti originali del matrimonio celebrato il . . . . imi an zi a me sottoscritto ( oder innanzi al M. Rev.. ........ da me delegato) dal Sigr colla Sign. affinchè fòsse trascritto nei registri di Stato Civile di questo Comune, per tutti gli effetti

Formular A) Anmerkung der erfolgten Registrierung im Traunugsbuche. (Siehe Kap. II, Art. I, § 5, III, Seite 25.) Come risulta dalla notificazione dell'Ufficiale di Stato Civile in data. . . . ri . . . . . di protocollo, questo matrimonio fu trascritto agli effetti civili nei registri dello Stato Civile del Comune di il.... . Il Parroco Anmerkung. Da auf den vorliegenden Formularen am Rand kein Platz für diesen Vermerk ist. wird man ihn am besten auf der Rückseite anbringen. Formular B) Mahnung

civili. Poiché sono trascorse oltre 48 ore (oder 12 giorni; wenn es sich um Ehen handelt, die vorher staatlich nicht verkündet waren) e non mi è ancora pervenuta dalla S. V. notizia della eseguita trascrizione del l'atto del matrimonio surriferito, notizia che la S. V. doveva parte ciparmi nei termini di cui all'art. 10 della legge 27 maggio 1929; sono a pregare la S. V. 111.ma a voler cortesemente compiacersi a darmi pronta comunicazione dell'eseguita trascrizione nei registri dì Stato Civile

di questo Comune dell'originale atto del .matrimonio di cui sopra. , H Il Parroco

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 142 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
spersa. Del trittico di Maestro Leonardo si conserva attualmente nella parrocchiale di Chiusa il gruppo superstite di Maria incoronata e Cristo benedicente. Di questo scrive Andergassen: "Leonhard nell’altare di Sabiona fece tesoro dell'altare di Pa cher a Gries (= la vecchia Parrocchiale di Gries, a Bolzano, n.d.A.'], gli influssi sono gia evidenti nel panneggio e nelle vesti drappeggiate fin oltre il plinto". 183 Nel 1651 rampliamento gotico venne demolito per far posto ad una nuova chiesa

, a testimonianza delle preoccupazioni di molti cattolici in un periodo di difficile coesistenza tra la Chiesa e lo Stato. Il bell'altare neogotico di Knabl era caratterizzato da figure delicate e lineari nell’in- taglio, poste a corona dell’elegante statua della Madonna delle Grazie, e doveva par- lare di una Chiesa salda nella fede, nella testimonianza dei suoi Santi e nella potente intercessione della Madonna: ai lati della Vergine due angeli impetravano l'unitä del la Chiesa, accompagnati dai Santi Patroni

Cassiano, Ingenuino, Alboino e Vigilio di Trento (alla cui diocesi Sabiona apparteneva in quegli anni). Al di sotto angeli oranti si alternavano a sei figure di Santi Martiri dell’epoca di Cassiano, mentre il rilievo della predella mostrava l’Adorazione dei Magi. Di tutta la composizione oggigiorno possiamo ammirare lo Stile di Knabl solo nella predella, poiche tutte le altre statue sono state trafugate tra il 1966 ed il 1973, rimpiazzate nel 1986 da copie eseguite dall’intagliatore Otto Schrott

ba- rocca a pianta centrale che, tramite alcune aggiunte, fu collegata alla Cappella delle Grazie, ridotta in lunghezza. La rinascita della devozione mariana nella seconda metä dell'800 ebbe come con- seguenza un generale adeguamento della Cappella delle Grazie, nel 1863, al gusto neogotico dell'epoca. Tra l’altro fu posto nell'abside un altare ligneo dellAccademico di Monaco Josef Knabl, altare che nel 1864 il Principe-vescovo Vinzenz Gasser con- sacrö alla Beata Vergine Maria della Vittoria

di Chiusa. Anche l'effigie della Madonna nella nicchia centrale e una copia di Schrott, trovandosi l'originale all’interno dei Convento, per timore di furti. Dal 1986 il coro e separato dalla navatella per mezzo di una grata bronzea, mirabile opera dell'artista chiusano Heiner Gschwendt. Sulla parete sinistra della navata si ammira una serie di tavolette votive che testimoniano, con vivace semplicitä, la pieta e la devozione popolare di almeno quattro secoli. La Säbener Gnadenmutter, la Madre delle

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 90 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
Di tesori fatati e spettrali custodi Nella tradizione popolare locale si incontrano diverse leggende che parlano di tesori nascosti dagli antichi abitanti di Sabiona; e la cupa forra del torrenteTinne e, senz'altro, uno dei luoghi prescelti del mistero. La saga piü celebre, ideata forse agli inizi del XV secolo, parla di un mitico re dei Reti, Arostage che, intorno al 220 a.C., avrebbe governato dall'alto di Sabiona un regno esteso "dalla chiusa diColma fino a quella di Rio Pusteria

due fratelli traditori contro cui i Romani mossero di nuovo guerra! I traditori si diedero alla fuga, ma i vincitori non riuscirono a trovare traccia alcuna dell'oro segreto di Arostage. I leggendari tesori, perciö, resterebbero celati nelle viscere della montagna, "fiorendo"- apparendo cioe alla superficie - ogni anno nella notte della tragica morte di Arostage. Allora "nericorvigrac- chiano intorno alle scure pareti rocciose, da! fondo della volle del Tinne rimbomba Io strepito della bat taglia

dell'imperatore Gordiano, mentre nel 1860, in occasione dei lavori di restauro della Via Crucis che sale da Chiusa, emergono svariate monete romane di epoche diverse. Ritrovamenti simili awengono ancora nella seconda parte del decennio successivo. 87 87 Tutte queste notizie ed altre piü avanti sono tratte da Lunz 2005, pp.291 ss.

, da Großstein (Le Cave?) fmo alle pallide cime d'Oriente"{ Fink 1983). Arosta ge in anni di scorribande nei territori del Sud aveva accumulato ingenti ricchezze, da lui nascoste nelle profonditä recondite della rupe. I suoi invidiosi ed avidi fratelli si allearono allora con i Romani contro di lui: Io scontro fra gli eserciti fu feroce e sanguinoso. Alla fine Arostage cadde in battaglia e i conquistatori romani, contro la parola data, decisero di portarsi via i tesori del re. Ciö provocö la ribellione dei

. I guerrieri cavalcano nell'aria su destrieri di fuoco, reclamando vendetta. Gli spiriti di coloro che tradirono Arostage errano per le rupi! Ma un drago infocato sorveglia l'ingresso ai forzieri dei Reti. Serpi velenose attendono in agguato su vie e sentieri, ad ammonire i cacciatori di tesori: questi ritorneranno a casa almattino con icapelli incanutiti. .."(Fl.Fink). Fuochi notturni ed improvvise fioriture di gigli tra le fessure rocciose rivelano l'accesso alle camere del tesoro a quei coraggiosi che

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