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Title A - Z
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 66 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
meno che il corpo di santa Masseria, fatto trasportare da Majano. Ed è pur detto, come è dimostrato, eh’ egli avesse con tribuito alla fondazione della Prepositura dei Canonici Regolari di san Michele all’Adige 2 ), Inoltre abbiamo di lui una carta (1124), con la quale concede ai Rivani d’erigere un castello vicino al lago di Garda per la loro difesa e sicurezza 3 ), e un’ altra, in cui sen tenzia sopra certe controversie sorte tra i Sindaci delle comunità di Riva e di Arco 4 ). Riva era città

di non lieve importanza; vi risie devano sino dal 1124 due vicedomini della Chiesa trentina, allora un Bertaldo ed un Enrico, e nel 1144 v’ era sindaco certo Riprando Calzabusa. E però la più antica notizia, che si abbia di quella sim patica terra, non va più in là dell’ anno 98 3, del quale è il diploma segnato dall’ imperatore Ottone II, che dice di Riva {Ripa) come appartenente al vescovo di Verona, e come coriis regia ö ) o unione di più poderi con palazzo o castello tenuto dal re. Del suo nome

è chiara la provenienza : indica la sua postura m riva al lago, e non già il rivo di sangue d’un fatto non constatato dalla storia, e che Flavio Biondo 6 ) seppe imaginare, rifacendosi erroneamente sopra una notizia tolta dal libro di Paolo Diacono 7 ). Quando poi, e come fosse pas sata Riva al vescovo di Trento non si può precisare; ma è certo, che al tempo del vescovo'Altemanno essa apparteneva alla chiesa trentina. Morto Lotario, la corona di Germania tornava ad essere di sputata, e vinse in fine

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 305 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
nel 1584 da Girolamo Savioli veneto 3 ). Il gelso incominciava ad essere coltivato nel Trentino ; vuoisi che il primo fosse stato piantato nella valle di Lagaro l’anno 1416 4 ) ; nel 1523 si fa menzione di gelsi già adulti nel tenere di Ala ■') ; su quel di Riva la coltivazione del gelso si trova già estesa sino dal 1550 6 ), ed è pur detto, che i gelsi nel territorio di Rovereto erano molti, 'e:.che il Magistrato s’ adoperava nel promuovere e nel divulgarne la coltura. • All’industria serica

s’univano nel Trentino altre industrie: si trovà, a mo’ d’esempio, che in Riva nel 1468 c’erano fabbriche di catrame e di ragia '), e che intorno a quel tempo era pure floridis sima in quella città l’arte di conciare le pelli, non meno che quella di fare la carta. Fabbriche di carta se ne contavano parecchie, ed è detto, che la carta di Riva si spacciava sino dal 1550 non solo nel Trentino, ma in Italia, a Smirne e in altre città della Turchia 8 ). Riva, la gentile città del Garda, godeva in quel tempo

fiere di Bolzano, su quella del Bosco che si teneva tra Carciato t) Bonelli Monumenta etc. pag. 169. .-. 2 ) Segala: La pubblica beneficenza in Trento, pag. 17 e seg. 3 ) CoBELLi D.r Ruggero: Cenni storici e statistici sulla bachicoltura nel Trentino, pag. 4. 4) Pizzini Mons. Francesco: Notizie sull” arte serica in Ala, pag. 8. Pizzini citato, pag. 10. ®) Peder zolli Giov anni : Il commercio di Riva antico e moderno , pag. 35. 7 ) Peder zolli : Opuscolo citato , pag. 17, 8 ) Pederzolli citato, pag

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 551 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Trieste. — 1584 Vincenzo Mainoldi Cremonese. — 1586 Orazio Mainoldi Cremonese. — 1588 Giorgio Savoni di Riva. — 1590 Alessandro Alberti Trentino. — 1591 Giorgio Savoni di Riva. — 1593 Cristo- foro Campi di Cles. — 1595 Girolamo Pilati Trentino. — 1597 Ant. Leone di Gorizia. — 1599 Biagio Rith di Gradisca. — 1601 Carlo Rusca di Pergine. — 1603 Livio Pompeati Trentino, e Cristoforo Frizzi Vice podestà. — 1605 Giulio Maggi Cremonese. — 1607 Pier Frane. Noceti Pontremolese. — 1611 Gio. Paolo Dodo

di Tortona. — 1654 Girolamo Araldo di Casal maggiore. — 1659 Simon Pietro Barbi di Cembra, — 1664 Stefano Maraffi Pontremolese. — 1667 Francesco Maria Noceti Pontremolese. — 1670 Carlo Spadazza di Fusignano. — 1672 Stefano Marachi Pontremonese, e Giorgio Betta dal Toìdo Vice podestà. — 1686 Giovanni Mantegazza Milanese. — 1688 Zaccaria Serati Pontremolese. — 1694 Gio. Carlo Salvadori di Riva. — 1698 Francesco Tranquillini di Mori. — 1701 Gio. Carlo Medici Modenese, e Gio. Frane. Martinelli Vice podestà

. —■ 1705 Frane. Tranquillini di Mori. — 1710 Francesco Ettori Imolese. — ■— 1714 Giovanni Sebast. Vespignani Imolese. — 17*9 Giovanni Carlo Salvadori di Riva e Melchior Partini Vice podestà. — 1720 Carlo Andrea Giordani Mantovano. — 1724 Gio. Sebast. Vespignani. — 1729 Giuseppe Finali Milanese. — 1732 Cesare Tommaso dalla Porta Milanese. — 1738 Antonio Loria Mantovano, e Francesco An tonio degli Orefici Vice podestà, e Giambattista Tabarelli Vice podestà. — 1745 Domenico Ant. Nocker da Borgo. — 1752

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 195 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
195 si facesse portare di peso a Riva, dove successivamente s’ unirono i fuggitivi 1 ). Di là scende a Verona, e se ne impossessa (lónov.). Lo Sforza informato dell’ avvenuto, levò allora il campo di Tenno, e unito col Gattamelata riprende quella città (20 novembre), e poi si dispone a sottrarre Brescia dalle desolanti scorrerie del Piccinino. Rientra nel Trentino, e con alcune compagnie de’ suoi armati investe Arco, e ne manda altre in Giudicane, perchè si trasportassero sul Bresciano

un primo soccorso per la via del lago di Garda e Tignale. La Repubblica te neva ini armata nel lago, ora accresciuta da tre galere e da molti altri legni di trasporto. I soccorsi doveano succedersi prontamente ; ma il Taliano, come seppe che qualche grano era stato introdotto ih Brescia, incominciò a corseggiare sul lago. Pose guardia a Tignale, scese da Riva a Salò, e con la flotta comandata dal Cav. Biagio Assereto, capitano genovese, si teneva di fronte ai Veneziani, impe dendo i veneti trasporti

, e vegliando ad un tempo, che Riva non mancasse di viveri. Stefano Contarini comandava alla flotta veneta, quando a dì IO aprile 1440, stanchi i Veneziani di tollerare gl’in sulti del nemico, muovono i loro legni, e vi s’impegna un sanguinoso combattimento,, che durò tre ore, e rese la vittoria al Contarini. Il feroce Taliano n è ferito e trasportato a Riva, dove non rimane, temendo d esservi rinchiuso 3 ). E in vero i vincitori non esitano di 1 ) Gobio • Historia di Milano. Venegia, 1554, pag. 338

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 295 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
s’imparentò con Pio IV, e con 1’ arcivescovo Borromeo, prendendo in moglie Orsola d’Altemps, nipote al primo e cugina al secondo 3 ). Egli, come abbiamo veduto, fu in Giudicane, ed ora si disponeva a riprendere l’ufficio di capitano di Riva. Nell’anno 1588 si trovava a quel posto 3 ); e fu per Riva un anno sconcertato da uno di quegli avvenimenti luttuosi, non rari alla storia di que’ tempi, e sempre de testabili, perchè derivanti da una imperdonabile prepotenza. Il conte Ottavio Avogadro, un bandito

della Veneziana Repubblica che vivea da Bandito 4 ), nella sera del 9 novembre sbarca presso la porta del castello di Riva con cento e più uomini. Viene al palazzo del Po destà e fa uccidere un tale eh’ era di sotto ai portici. Il Podestà che vide la cosa, fa suonare la campana a stormo, e manda ì suoi uf ficiali a vedere che cosa facesse quella gente; ma giunti alla torre furono rincacciati a forza di archibugiate. Il Conte con i suoi bravi volge* allora alla rocca, e nell’andarvi incontra Bastiano

Marchiano ,*) Bonelli Monumenta etc. pag, 215. 2 ) Perini: I Castelli del Tiralo, II, pag. 55. 3 ) Gar : Statuti della città di Riva, pag. 234. 4 ) FulTiIn : Ballettino bibliografico dell’Archivio Veneto , 1881, p. 92.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 124 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
in una sola persona il diritto al duplice potere nelle cose divine ed umane. Dopo Egnone la Chiesa trentina rimase vacante cinque mesi circa, ed infine nella state del 1274 papa Gregorio X nominava vescovo di Trento Arrigo II 1), un frate dell’ Ordine teutonico e protonotarìo della Corte imperiale. Nulla si conosce del suo casato, nè della sua nazione, e } suoi primi atti, come vescovo principe, furono', la conferma dello Statuto di Riva, il più vecchio corpo di leggi statutarie del nostro paese

a cacciare da più luoghi i presidj nemici ; se non che otto giorni passati dal suo ingresso nel principato c. fatto- prigione. Se ne libera (25 gennaio 1275), e non si sa come; ma è costretto a vìvere nell’ esiglio per lo spazio di 10 mesi e 12 giorni, vale a dire sino ai 4 decembre 4 ). Nella fuga scomunicò 1’ usurpatore e sottopose all’interdetto tutta la diocesi. A, Riva il dì 3 febbraio di detto anno, volendo esternare la sua soddisfazione a Panceria d’Areo, che avea ben custoditi e restaurati

la torrè ed il palazzo vescovili, gli concede di poterli abitare sino che fosse in grado d’indenizzarlo altrimenti 3 ). Indi ottiene, che Riva facesse la designazione dei feudi riconosciuti dalla Chiesa trentina; e rimastovi alcun tempo, mosse poi in cerca dell’ Imperatore. Lo trova in Augusta, e da lui ottenne un diploma (18 maggio), in forza d.el quale S. M. ordinava una tregua, 1) Egger: Geschichte Tirols, I, pag. 307. 2) Gau : Statuti della città di Riva , pag. VII e seg. 3) Alberti : Annali citati

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