Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
195 si facesse portare di peso a Riva, dove successivamente s’ unirono i fuggitivi 1 ). Di là scende a Verona, e se ne impossessa (lónov.). Lo Sforza informato dell’ avvenuto, levò allora il campo di Tenno, e unito col Gattamelata riprende quella città (20 novembre), e poi si dispone a sottrarre Brescia dalle desolanti scorrerie del Piccinino. Rientra nel Trentino, e con alcune compagnie de’ suoi armati investe Arco, e ne manda altre in Giudicane, perchè si trasportassero sul Bresciano
un primo soccorso per la via del lago di Garda e Tignale. La Repubblica te neva ini armata nel lago, ora accresciuta da tre galere e da molti altri legni di trasporto. I soccorsi doveano succedersi prontamente ; ma il Taliano, come seppe che qualche grano era stato introdotto ih Brescia, incominciò a corseggiare sul lago. Pose guardia a Tignale, scese da Riva a Salò, e con la flotta comandata dal Cav. Biagio Assereto, capitano genovese, si teneva di fronte ai Veneziani, impe dendo i veneti trasporti
, e vegliando ad un tempo, che Riva non mancasse di viveri. Stefano Contarini comandava alla flotta veneta, quando a dì IO aprile 1440, stanchi i Veneziani di tollerare gl’in sulti del nemico, muovono i loro legni, e vi s’impegna un sanguinoso combattimento,, che durò tre ore, e rese la vittoria al Contarini. Il feroce Taliano n è ferito e trasportato a Riva, dove non rimane, temendo d esservi rinchiuso 3 ). E in vero i vincitori non esitano di 1 ) Gobio • Historia di Milano. Venegia, 1554, pag. 338