297 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_345_object_5191388.png
Page 345 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
30 prima, Isabella figlia di Enrico IV re di Francia, lo avea fatto padre di un’ unica figliuola, Maria Teresa, che nella pace dei Pirenei fu data in isposa a Luigi XIV, a patto però, eh’ ella e i suoi discendenti fossero per sempre esclusi dal trono di Spagna. Dalla seconda moglie, che fu Maria Anna d’Austria, ottenne Carlo, e Margherita Teresa, ch’ebbe a marito l’Imperatore Leopoldo 1 ; e per questi matriinonj, e per la morte del re Carlo s’ accese in Europa quella guerra, che fu detta della

successione di Spagna, e durò dieci anni a spese della misera umanità per la cupidigia di due famiglie intente a disputarsi il dominio del mondo. Gli uomini politici ve 1 ’ aveano preveduta sino dai prìmordj del regno di Carlo. Era costui un uomo debile di corpo e di spirito, circondato da preti e da frati, da congiunti e da ufficiali, tutti intenti a cavare profitto dalla sua debilezza, Il re di Francia,. sino dall’anno 1667 si proponeva di divìderne 1’eredità, e faceva pratiche con l’Inghilterra

e l’Olanda; tua gli Spaglinoli, benché miseri e malati, spingevano il loro re a fare testamento. E il testamento fu fatto, prima in favore del giovane principe di Baviera ; e morto questo, in favore di Filippo d’ Anjou (20 ottobre 1700), secondogenito del Delfino, con la condizione, che mancando lui, fosse erede 1 ’ arciduca Carlo, e in mancanza anche di questo passasse 1’ eredità a Vittorio Amadeo, duca di Savoja. C era però sempre la condizione, che alla corona di Spagna non s’ aggiungesse quella

d’ un altro regno. Ma alla morte di Carlo, Filippo fu proclamato a Fontainebleu (16 no vembre) re di Spagna, e Luigi XIV, non sapendo contenere la pro pria ambizione, dichiarava pubblicamente, che al nuovo re intendeva di mantenere i diritti alla successione del trono di Francia. La cosa tendeva ad annullare la principale condizione del testamento di Carlo II, e l’Imperatore non volle assoggettarsene. Trasse a se l'Inghilterra e 1 ’ Olanda, e, protestando contro 1 ’ avvenuta proclamazione, appog giato

at patti di famiglia stipolati tra Carlo V e Ferdinando I, e. al testamento di Filippo IV, che a Carlo sostituiva i figli di lui, inco minciò la guerra; la quale si fece in Italia allo scopo di distaccare dalla grande eredità gli Stati ivi posseduti dalla Spagna. Vi manda il principe Eugenio di Savoja ; il quale sceso dal Tiralo, giunge- a Rovereto la sera del 20 maggio 1701 accompagnato dal principe di Commercy *), e vi pone il suo quartiere generale. Il principe Eugenio discendeva per padre, in terzo

7
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_551_object_5191594.png
Page 551 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Trieste. — 1584 Vincenzo Mainoldi Cremonese. — 1586 Orazio Mainoldi Cremonese. — 1588 Giorgio Savoni di Riva. — 1590 Alessandro Alberti Trentino. — 1591 Giorgio Savoni di Riva. — 1593 Cristo- foro Campi di Cles. — 1595 Girolamo Pilati Trentino. — 1597 Ant. Leone di Gorizia. — 1599 Biagio Rith di Gradisca. — 1601 Carlo Rusca di Pergine. — 1603 Livio Pompeati Trentino, e Cristoforo Frizzi Vice podestà. — 1605 Giulio Maggi Cremonese. — 1607 Pier Frane. Noceti Pontremolese. — 1611 Gio. Paolo Dodo

di Tortona. — 1654 Girolamo Araldo di Casal maggiore. — 1659 Simon Pietro Barbi di Cembra, — 1664 Stefano Maraffi Pontremolese. — 1667 Francesco Maria Noceti Pontremolese. — 1670 Carlo Spadazza di Fusignano. — 1672 Stefano Marachi Pontremonese, e Giorgio Betta dal Toìdo Vice podestà. — 1686 Giovanni Mantegazza Milanese. — 1688 Zaccaria Serati Pontremolese. — 1694 Gio. Carlo Salvadori di Riva. — 1698 Francesco Tranquillini di Mori. — 1701 Gio. Carlo Medici Modenese, e Gio. Frane. Martinelli Vice podestà

. —■ 1705 Frane. Tranquillini di Mori. — 1710 Francesco Ettori Imolese. — ■— 1714 Giovanni Sebast. Vespignani Imolese. — 17*9 Giovanni Carlo Salvadori di Riva e Melchior Partini Vice podestà. — 1720 Carlo Andrea Giordani Mantovano. — 1724 Gio. Sebast. Vespignani. — 1729 Giuseppe Finali Milanese. — 1732 Cesare Tommaso dalla Porta Milanese. — 1738 Antonio Loria Mantovano, e Francesco An tonio degli Orefici Vice podestà, e Giambattista Tabarelli Vice podestà. — 1745 Domenico Ant. Nocker da Borgo. — 1752

Felice Chiusole da Chiusole. — 1755 Pietro Moneta Fiorentino. — 1755 Dom. An tonio Nocker da Borgo Amministratore, poi nel 1756 Pretore. — 1761 Claudio Panzoni Mantovano, e Giambatt. Tabarelli de Fatis, Amministratore. Giovanni Ferdinando degli Orefici Vice pretore. — 1771 Francesco Antonio Romano Nocker da Borgo. — 1777 Carlo Mauri Mantovano, e Giovanni Antonio de Chiusole Vice pretore. — 1779 Giovanni Ferdinando Besenella di Pressano. Girolamo de Heimb Roveretano Vice pretore. — 1784 Gio. Pompeo

8
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_29_object_5191072.png
Page 29 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
29 divenuti impotenti a mantenerla. Ai papi frullava in capo la mede sima idea, ma a realizzarla era uopo, che 1’ ambizione del principe si trovasse identificata colla loro politica, vale a dire, che 1’ unità dell’ Impero potesse risorgere e fare dì nuovo la sua comparsa sulla scena del mondo. Carlo Magno era allora occupato nella guerra contro i Sassoni, che rappresentavano il paganesimo Germanico. Papa Adriano I lo felicitava con lettere per le ottenute vittorie, e ad un tempo lo sol lecitava

a venire in Italia per non lasciarlo solo ed esposto alle pre tese de' suoi nemici di Toscana e dei paesi meridionali, e tardando a venire, gli mandava nuove lettere e rimbrotti. N’era impaziente, ma Carlo era affaccendato in guerre sanguinose di religione, che volea condurre a termine, e nel frattempo era passato anche in Ispagna contro gli Arabi, onde non potè acconsentire all’ invito del pontefice prima dell’anno 781. E vi venne accompagnato dalla moglie e da due figliuoli, il papa lo accolse con

molte feste, e per renderselo favorevole consacra Carlomanno, primogenito di Carlo, in re d’Italia, e nel battesimo gli dà il nome di Pippino; al secondogenito, Lodo- vico, gli conferisce il titolo di re d’Aquitania, e poi s’impegna di toglierlo dalle molestie che gli procurava il cugino Tassilone, duca di Baviera. Ma a vincere costui ci volle la forza : fu sordo alla voce del pontefice, e sordo alla scomunica, prima che si lanciasse da Roma per motivi politici, e solo in faccia a due eserciti potè

dire : son vinto. Carlo ne fece partire uno da Vormazia alla volta di Augusta, Pip- pino ne condusse un altro per Trento a Bolzano (787), e il duca, preso tra due fuochi, non ebbe più speranza dì salvezza. Rimase prigioniero di Carlo, e così ogni questione fu tolta. Il Trentino avea già cessato a quest’ ora di essere un ducato dipendente dai re longobardi ; e sembra che ciò possa essere avve nuto nell’anno 774*), nel quale Carlo Magno, giunto sotto Verona, vi snidò Adelchi, figlio di Desiderio

, e pose fine al domìnio dei Lon gobardi in Italia. A questo stesso anno si dovrebbe altresì riferire la tradizione, confermata da fra’ Bartolomeo da Trento 2 ), che Carlo Magno avesse donato alla chiesa trentina, allora governata dal vescovo Orso, Riva con le Giudicane e la Rendena. Nessun documento però prova questa donazione 3 ) ; e tutto che abbiamo intorno ad essa, e circa il passaggio di quel re per le valli occidentali del Trentino, *) Maffei: Verona illustrata , Parte I, pag. 296 . 2 ) Epilogus

9
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_557_object_5191600.png
Page 557 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Girolamo Graziadei di Trento. — 1625 e 1626 Bartolomeo Bellini di Casti glione delle Stiviere. — 1628 Giovanni Rigotti. — 1629 Roberto Malfatti. — 1633 Annibale Borri. — 1634 Andrea Madruzzi. — 1637 Giambattista Busetti di Trento, — 1687 Nicola Pasotti della Naunia. — 1643 Gio. Maria Vescovi. — 1654 Carlo Gervasio Alberti di Trento. — 1654 e 1658 Michele Torresani di Cles. — 1662 Carlo Benassuti Rigotti. — 1666 Francesco Maria Villari. — 1668 Giam battista Passerini di Rovereto. — 1674 Carlo Polacchi

di Pergine. — 1675 Francesco Moscardini, castellano della Rocca. — 1679 e 1681 Giacomo Antonio Trentini di Trento. — 1682 Carlo Benassuti Rigotti. — 1685 Carlo Lorenzo Ferrari. — 1685 Francesco Ferrari, vice pod. — 1685 Francesco Tranquillini. — 1710 Antonio di Monte 'Galliano. — 1710 Antonio Dodi di Pontremoli. — 1714 Giambat tista de Angelis di Croviana. — .... Giansebastiano Vespignani d Imola. — 173° Francesco Antonio Orefici di Rovereto, che lasciò l'ufficio nominato capitano di Brentonico. — 1730

Francesco Giro lamo Brocchetti delle Giudicarle. - - 1736 Alberto Cesari di Trento. —- 1748 Pietro Tamanini da Catdonazzo. —■ 1747 Geremia Baldas- sare eav. de Montfort. — 1751 Gian Lodovico de Lutti da Poja, — 1758 Gian Eleuterio Maccari da Cles. — 1762 Carlo Marcabrunì da Arco. — 1768 Alberto degli Alberti da Poja, cav. e consigliere aulico. — 1770 Luigi Cavezzani da Avio. — 1777 Andrea Bassetti da Trento. — 1782 Francesco Antonio Romano Nocker da Borgo. — 1784 Alfonso de’ Marini Mantovano. :— 1789

10
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_311_object_5191354.png
Page 311 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
E fu nel corso di . queste premure, che arrivò in Trento (22 gennaio' 1622) la duchessa Eleonora, figlia del duca Vincenzo di Mantova. Ci venne nell’ occasione del suo matrimonio con l’impera tore Ferdinando II, e 1 ’ accompagnavano il fratello, Caterina de’ Medici sua futura cognata, ed altri illustri personaggi. Fu accolta pomposa mente da Carlo Emanuele, dal Clero e dalla nobiltà trentina ; e con dotta in Castello, e fattavi corte bandita, vi si incominciarono le feste, che poi s'estesero

necessaria allo sviluppo delle facoltà umane. Del cardinale Carlo Madruzzo si ricorda una costituzione pub blicata li 28 novembre 1625, che fu detta carolina e riguarda la tassa delle mercedi e degli onorari dovuti ai pretori di Trento; e poi (6 maggio 1627) sono ricordati certi patti e transazioni seguite tra lui e il decano Girolamo di Roccabruna da fina parte e l’ arciduca Leopoldo, novello Conte del Tirolo dall’ altra. Morto V arciduca Mas similiano (1618), Ferdinando II ve lo avea nominato

governatore, ed egli di Vescovo di Passavia e Strasburgo, si rendeva al secolo, pren dendo in moglie Claudia de’ Medici, vedova di Federico Ubaldo Della Rovere mancato a’ vivi l’anno 1623, e figlia di Ferdinando Granduca di Toscana, che fu cardinale e sposò Cristina figliuola di Carlo III duca di Lorena. Ella lo rese padre di cinque figli : due maschi, Fer dinando Carlo, e Sigismondo Francesco, e tre femmine, Maria Eleonora, Isabella Clara e Maria Leopoldina. Era piena di spirito, intelligente, molto

accorta, e morto il marito (14 settembre 1632), tenne le redini del governo durante la mihorità del figlio Ferdinando Carlo, vale a dire, sino all'anno 1646. L’arciduca Leopoldo avea conseguito l’assoluto dominio della Contea nel 1626, nell’ anno stesso, ■ nel quale l’Imperatore vinceva J protestanti nell’alta Germania, mercè il valore de’ suoi generali. Papa Gregorio XV avea cessato di vivere il giorno 8 luglio 1623, ed era stato portato alla tiara Maffeo Barberini fiorentino (6 agosto), che prese

il nome di Urbano Vili. Il cardinale Madruzzo era tuttora assente dalla sua diocesi, e Carlo Emanuele vi teneva le sue veci, i) Mariani: Opera citata, pag. 370 e seg.

11
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_220_object_5191263.png
Page 220 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Lodovico XII (1498), il quale pretendeva pure, e a Milano come discendente di Valentina Visconti sua ava, e a Napoli come succes sore degli Angioini. Non era avventato come il suo antecessore ; ma vedeva di compiere i proprj disegni con opportune misure e molta destrezza. Fece lega con i Veneziani che prima s’ eran sollevati contro Carlo Vili, e conseguita Genova e il Milanese (ottobre 1499), fece accordi e convenzioni con Ferdinando il cattolico re d’Aragona, con Alessandro VI e con

Massimiliano re de’ Romani allo scopo di age volarsi la via alla conquista di Napoli. Al re de’ Romani che non avea figli maschi, propose di dare Claudia sua figliuola maggiore in isposa a Carlo di lui nipote, che fu poi Carlo V imperatore. Ne fu rogato il trattato degli sponsali a Lione (5 agosto 1501 *) prima ancora che fosse decisa la sorte di Napoli, e poi tratta con lui di pace e di alleanza, quando i ladri si disputavano per le spoglie del Regno. Massimiliano era in quel tempo a Trento ; e quivi, nel

palazzo episcopale fu conchiuso (l3 ottobre 1501) con Giorgio cardinale d’Amboise, noto anche con il nome di Cardinale di Roano, luogo tenente generale del re di Francia, il trattato conseguente alle av venute negoziazioni. Rimase con ciò firmato, che Carlo figlio del- 1’ arciduca Filippo avrebbe in moglie Claudia, e il Delfino, una figlia dell’Arciduca, e che 1’ Imperatore accorderebbe al re Lodovico Fili- vestitura del ducato di Milano, e il Re soccorrerebbe l’Imperatore contro i Turchi

però non seppe imitare il tristo esempio. 1) De Leva: Storia documentata di Carlo V, I, pag. 71. 2 ) Du Mont : Corps universel diplomatique du droit des gens qpa IV, P., 1, pag. 16, 3) Alberti : Annali citati , pag. 407,

12
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_30_object_5191073.png
Page 30 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
non ha appoggio, fuori della voce del popolo ripetuta per il corso di parecchi secoli. La leggenda di Carisolo, quasi identica a quella di monte Cala *), Comune di Lovere in Lombardia, ci parla dei ca- stelli guerreggiati, delle chiese edificate e delle conversioni operate da Carlo, non meno che della via da lui battuta per scendere a Verona. Si vuole che una parte del suo esercito fosse venuto per il Tonale a Pelizzano, a Campiglio e in valle di Rendena 2 ); ma la cosa va detta con molta

titolo, ricevendo quello di prima Marca italiana 4 ), e come tale si estendeva sino a poco sopra Bolzano, già scemato dai Bavari di Tas- silone, che aveano occupato e germanizzato il paese di qua dal Brenner, e dai Curiensi, ai quali Carlo Magno, nella persona del vescovo Costanzio, avea data con investitura la Venosta. Primo Marchese di Trento fu certo Ruperto, che nel 784 com battè contro Govinio e Idvinio conti bavaresi, e cadde ucciso nel combattimento, donde la sollevazione che poi fu punita

in Tassilone, e mosse Carlo a trasferire la Bavaria ad altro duca, a Geroldo. Morto papa Adriano (795), non mutò la politica papale. A lui successe Leone III, tutto dedito ai Franchi, nemico agli amici del- ‘ 1’ unità ed indipendenza italiana,, e smanioso dì ristabilire l’Impero, che da quattro secoli avea disertato l’Occidente. Carlo Magno avea allora combattute le guerre per la causa del cattolicismo, e padrone della Francia, della Germania dal Reno all’Oder, di due terzi d’Italia e d’ una parte della

13
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_33_object_5191076.png
Page 33 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
coi fratelli, e fu stabilito, che Lotario conservasse il titolo d’impe ratore, tenendo le provineie eh’ erano tra il Reno e il Rodano, la Saona, la Mosa e la Schelda, nonché il regno d’Italia. A Lodovico fu assegnata la Germania con qualche città della sinistra del Reno, tra cuì Magonza, ed a Carlo, che si disse il Calvo, la Neustria che equivale alla moderna Francia. Alla Germania fu pure aggiunta la Rezia, nella quale era compresa la Venosta ; ed è probabile, che il confine tra l’Italia

di Lotario (855) divenne solo imperatore. Il padre, prima di morire, avea dato a suo figlio omonimo i paesi compresi tra la Svizzera ed il Belgio, che poi si dissero Lotaringia, e a Carlo, le terre che erano tra il Rodano, le Alpi e il Mediterraneo col titolo di Provenza. L’Italia rimase a Lodovico, secondo imperatore di questo nome, il quale se ne dimostrò tanto affezionato da riuscire un re più italiano degli altri. Avea da difendere il regno da molti hemici ; e, per ciò che riguarda il Trentino, c’è

. I due re, Carlo il Calvo , e Lo dovico di Germania, pretendevano all’ Impero, e gli ottimati italiani volevano un re che non avesse da disturbare i loro interessi. Basilio, imperatore d’ Oriente, faceva inutili sforzi per dare un figlio ad Er- mengarda unica figlia di Lodovico, e papa Adriano II levava pretese per disporre da sè della corona imperiale. Scriveva a Carlo il Calvo, e gli prometteva di consacrarlo nel caso che PImperatore avesse da morire. E mentre si facevano queste brighe, Lodovico

14
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_219_object_5191262.png
Page 219 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
ad incontrarlo, e gli promette di farlo più grande che non fu giammai Carlo Magno, e in questo mentre moriva Giangaleazzo (20 ottobre). Egli ne coglieva 1 ’ eredità insieme con il titolo e le insegne di duca ; Carlo proseguiva nell’incoraggiata impresa, ed alle sue armi fu pro spera la fortuna. A Sarzana Pier de Medici era venuto a chiedergli grazia, Alfonso II re di Napoli intimorito da lui, lasciava vilmente la corona a suo figlio Ferdinando II (24 gennaio 1495), e costui, non meno spaventato

del padre, abbandonava il regno. Carlo entra nella capitale (24 febbraio), e vi si ferma oziando tra feste, tornei e comparse imperiali ; ma la conquista era troppo grande, perchè vi potesse starsi lungamente in pace. Tutti i grandi d’ Italia e di mezza Europa sono presi da serj timori ; e in Venezia ( 3 l marzo) si strin gono in lega contro i Francesi. Ci entrano, oltre i Veneziani, il Papa, il re de’ Romani, quello di Castiglia e il duca di Milano, che non avea più a conquistare, ma a difendere

, 1 ' Italia tornava ad essere travagliata dalle armi francesi. A Carlo Vili era succeduto 9 Alberti : Annali citati , pag. 395. 9 Alberti : Annali citati. pag. 398, 3 ) Alberti : Annali citati, pag. 403,

15
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_364_object_5191407.png
Page 364 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
toccati agli Austriaci; la Francia ne seguì l’esempio, e si pose alla testa della lega destinata a spogliare 1 ’ erede di Carlo VI, che prima avea riconosciuta; l’elettore di Sassonia re di Polonia, ritornò alle pretese già formalmente rinunciate; e la Spagna strinse la mano ai pretendenti, che a Nymphenburg (18 maggio 1741) decisero di di videre l’Austria. Un esercito franco-bavarese invadeva l’Austria su periore e la Boemia; l’elettore di Baviera, presa Praga, vi si faceva incoronare

re (19 decembre), e poco dopo veniva eletto imperatore (24 gennaio 1742), con il nome di Carlo VII. Maria Teresa n’ era atterrita, ed a rincuorarla valse il prestigio da lei esercitato sugli Ungheresi, quand’ ella si presentò alla dieta di Presburgo in abito di gramaglia, e con in braccio il bimbo che fu poi Giuseppe II. E dietro a questo fatto, si ridestarono le simpatie de’ popoli a lei soggetti, e per queste, e per l’antica alleanza della sua Casa con l’Inghilterra, ' e pél trattato da lei conchiuso con

Carlo Emanuele II di Sardegna (1 febbraio 1743), si trova rassicurata. SÌ chiedono soccorsi, la città di Trento n’ è pure ricercata per mezzo del barone di Firmian. Volea costui che ci mettesse 24 mila fiorini; ma il Magistrato se ne scansa, adducendo in iscusa i gravi pesi sopportati nelle guerre antecedenti, dimostrando, che solo per la guerra del 1700 ne ebbe a sborsare più di 150 mila, che 50 mila ne versò per la guerra franco-sarda, e 40 mila pel defunto imperatore *). La guerra durò sino all

’ anno 1748, nel quale si fece la pace di Aquisgrana (18 ottobre). Nel frat tempo morì in Monaco Carlo VII (20 gennaio 1745), e fu eletto imperatore Francesco di Lorena (31 settembre); il quale, o per meglio dire, l’Imperatrice Regina, anima dell’Impero, firmata la pace, pose ogni cura nel ristabilire F armonia tra Ì membri del corpo germanico, e nel riparare ai danni cagionati dalla guerra, malgrado che la pace non si potesse dire durevole, non avendo essa provveduto in favore * degli interessi dell

16
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_34_object_5191077.png
Page 34 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
nevento, si scoraggia, e si ritira dai pubblici affari : adotta Carlomanno, figlio maggiore del re di Germania, e lo fa sposo ad Ermengarda, e poi a Verona s’abbocca eon.il padre dello stesso (874), e nel l’anno susseguente, a dì 13 agosto, muore in una villa del Bresciano. I due fratelli non tardano a rinnovare le loro pretese sull’ Italia, © sull’Impero. Lodovico, già vecchio di sessantacinque anni, avea man dati nella penisola i suoi figliuoli Carlo e Carlomanno*, e v' accorre anche Carlo

il ducato dì Milano, ripassa in Germania. Il Papa ritorna allora alle macchinazioni : propone a Carlomanno la corona dell’Impero, e tenta di passare in Francia per comporre una nuova combinazione a danno dei diritti regi. Tratta con Bosone, e scrive a Carlo il Grosso, fratello di Car lomanno, per renderselo favorevole nell’ idea concepita di fare adottare Bosone come figlio, e porlo alla testa degli affari d’Italia. A Pavia non riesce a fare eleggere Bosone, e, costretto ad avvicinarsi a Car lomanno

, non cessava di corrispondere segretamente con il conte di Provenza. E in fine Carlo, associatosi col fratello (879), ritorna i n Italia col suo esercito. A Milano è proclamato re (6 gennaio 880) presente 1 Arcivescovo, e senza che il Papa ri’ avesse avuta parte.

17
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_318_object_5191361.png
Page 318 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
L’ultimo Madruzzo e la stregoneria nel Trentino. (1629 — 1658) Carlo Emanuele Madruzzo avea treni' anni di età quando suc cedette allo zio Cardinale. Era nato nel castello d’ Issogne a dì 5 novembre 1599 0 da Emanuele Renato, figlio di Gianfederico Ma druzzo, e da Filiberta dei marchesi di Chambre, una delle più co spicue famiglie di Savoja, imparentata con molti principi savoiardi e francesi 2 ). Da nove anni Fu trasportato a Riva di Trento presso il cugino colonnello Giangaudenzio Madruzzo

. Avea incontrate relazioni e promesse con la figlia di Lodovico Parti- cella di nome Claudia, giovinetta di belle doti, cui amava grandemente e designava di sposare ; ma lo zio Carlo Gaudenzio, allora vescovo e principe di Trento, seguendo la politica de’ suoi antecessori lo de stinava al sacerdozio per averlo poi successore nell’ alta dignità da lui occupata. A questo fine, nel tòt8, dispose che il nipote venisse aggregato al collegio dei canonici delle cattedrali di Bressanone e di Trento

. Il pontefice Io nominò abbate commendatore di s. Cristoforo di Nizza Monferrato ; e avuta questa nomina lo zio il trasse a sè e gli conferì la progettata coadiutoria (1622). Carlo Emanuele contava ventitré anni di età, e per tutte queste promozioni ad ecclesiastiche dignità non provava la minima compiacenza, N’ era dolentissimo; ma non osava resistere alla volontà dello zio; e, sperando che il tempo J ) Bonelli Monumenta etc. pag. 226. 2 ) Perini Carlo : Cenni storici e biografici scelti dai manoscritti

19
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_28_object_5191071.png
Page 28 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
longobardo a quella del principe degli Apostoli ') ; e la cosa ottenne più tardi il suo effetto. Morto Liutprando (744) j la sorte di quel regno non ebbe più chi la rilevasse. Corrono quindici anni da Rachis a Desiderio e ad Adelgiso o Adelchi, e questi non presentano che la triste scena d’un cadavere in dissoluzione. La Corte romana non cessava di mirare alla Francia, e in fine papa Stefano II riesce a far bandire da Carlo Magno, vincitore de Sassoni, la guerra contro i Longobardi, a scen dere

al sacro fonte Adaloaldo, figlio della regina Teodolinda, ed è uno scrittore d’ una breve storia de’ Longobardi (succinta de Langobardorum gestis Histo riola) 3 ), che non pervenne sino a noi, e della quale Paolo Diacono ebbe a servirsi per le notizie che risguardano in ispecie le cose av venute nel nostro paese durante 1 ’ epoca longobarda. CAPO VI. I Franchi di Carlo Magno. (760 — 887 ) Ai Longobardi successero in Italia i Franchi di, Carlo Magno; ma questi non v’ebbero miglior sorte dei Goti, che

male s’apposero, volendo realizzare un’ idea combattuta dalla stessa natura dei barbari : 1* idea di universalità nuovamente entrata nello spirito de’ principi, vogliosi di far rivivere l Impero. Carlo Magno volle farsene conti nuatore, ma, come Teodorico, che diede un regno dì corta durata, la sua monarchia non tardò a morire strozzata dai suoi successori *) Germi! Cajetani Monumenta Dominationis Pontificia ?, Sive Codex Caroli et. Romae, 1760, I, pag. 22. 2) BoNELLi : Notizie istorico-critiche

20
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_483_object_5191526.png
Page 483 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
il Trentino. 11 colonnello svizzero Allemandi, che n’ avea il comando generale, chiedeva a Carlo Alberto due battaglioni e quattro pezzi d’ artiglieria per appoggiare i movimenti de suoi vo lontari; ma il Re era di soverchio impegnato nelle operazioni inco minciate al Mincio. Vani gli erano riusciti i tentativi contro Peschiera e Mantova, ed ora passava a guadagnare i colli che da Valeggio dann per Sommacampagna e Sona all’Adige. A Pastrengo riusciva a vincere gli Austriaci (30 aprile); ma nel frattempo

il generale au striaco Nugent s' era mosso contro Palmanova. Avea costretta Udine ad arrendersi, e passati il Tagliamento e la Livenza si trovava in pochi giorni a Conegliano poco lungi dalla Piave (3 maggio). Carlo Alberto permetteva allora al generale Durando di condursi con tutte- le sue forze in aiuto delle minacciate provinole venete; ma troppo tardi. Li pose il suo alloggiamento a Montebelluua in riva alla Piave con lo scopo d’ impedire al Nugent di congiungere le sue truppe a quelle dell’esercito

ottenne ascolto, onde ' a Cornuda (9 maggio) dopo gagliarda resistenza dovette abbandonare il campo e ritirarsi a Mestre. Carlo Alberto per mezzo del generale Bava avea fatti assalire i tre luoghi fortificati di Verona, santa Lucia, san Massimo e Crocebianca ; ma occupata santa Lucìa (6 maggio), non risposero, coni egli sperava, ì Veronesi con segni dì rivolta, nè seguirono altre conquiste. Radetzky rimase in Verona, e il Re ordinò la ritirata, la quale si fece protetta dalla brigata Cuneo, a cui

21