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Subject heading: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; g.Gossensass <Region> ; f.Führer

Uebelthal Ferner, ,v. Malaval]e, Valdigiovo, ted. Jaufenfhal. Comune che com prende la valle omonima tra Vipiteno e il Passo. Capoluogo è Valdi giovo di dentro (ied. Jnner- Jauf enthal). Vedretta Pendent© {Rifugio 1 della), ted. Teplitzer Hütte. Nelle Alpi Breonie di ponente, in fondo a Val Ridanna, ai piedi della Vedretta omonima, a m. 2586. Vedretta Piana led. Ebener Ferner. Ghiacciaio in fondo a Val Ridanna, sotto quello d'i Ma laval le (Uebelthal Ferner). Vedretta Piana. (Rifugio' della

), fed. Grohmann Hütte. Nelle Alpi Breonie di ponente, in fondo a Val Ridanna, ai piedi della Vedretta omo nima, a m. 2249. Vipiteno, ied. Sterzing. Città capoluogo di man damento,^ centro naturale dell'alto Isarco, m. 949, È la città più settentrionale e più alta d'Italia, forse la più elevata d'Europa, Vipiteno (Piana di), led. Sterzinger Moos. Il territorio pianeggiante di Vipiteno una volta paludoso, ora bonificato. Vizze, ied. Pfitsch. Comune che comprende la media e alta valle omonima

(Pfitschtal). Vizze (Passo di), ted. Pfitscher loch. Valico nelle Alpi Breonie di levante a m. 2248 in fondo alla valle omonima, mette nella transalpina valle dello Ziller. Vizze (Rio dì), ied. Pfitscher Bach. Affluente delFIsarco, percorre la valle omonima e sbocca a Vipiteno. 'Vizze (Vaile di), ted. Pfitscher Thal. A. nord-est di Vipiteno.

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1925

Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)

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Vipiteno gode per il turismo di una posizione eccellente con delle buone vie di accesso; ha un clima sanissimo e dell'acqua potabile ot tima. L'illuminazione è fornita da una propria officina elettrica. Da un punto di vista antropogeografico Vipiteno si può nettamente classificare come una « città di strada », sia perchè Fattuale abitato è caratteristicamente disposto in buona parte lungo l'arteria principale che è la via del Brennero, sia perchè deve la sua ori gine a questa via come stazione

di fermata prima di valicare il celebre passo. Si sono già viste nella parte generale del presente lavoro le notizie più notevoli che riguardano il passato di questo luogo e qui se ne daranno alcune di particolari, Vipiteno all' epoca di Roma imperiale era certo una mansio importante : essa è la Vipitenum degli itinerari di Antonino Ca- racalla e Castorio (ni e tv secolo), distando 35 miglia romane da Sub! avi one (Chiusa) e 20 da Mal rei um (Matrei). Finora le ri cerche non hanno permesso di localizzare

l'antica stazione, ma è probabile essa fosse sulla destra dell'Isarco, sulla costa ai piedi del monte e non nella pianura, poiché tale era l'uso dei tempi; forse dove oggi v'è Tunes. Una leggenda, che del resto è comune a molte vallate alpine, narra di una grande città si tuata nella piana di Vipiteno, la quale fu sommersa e distrutta da un lago di sbarra mento, allora formatosi e precipitato poi, dalla confluente valle di Vizze, Del resto l'unico documento archeologico romano che possediamo

di Vipiteno è una

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1925

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. Schloss Moos, All'inizio della Valle di Vizze, ad oriente di Vipiteno. Castel Pietra, ted- Sprechenstein. A sud-est di Vipiteno. Castel Riva, ted. Reifeneck. All'inizio della Val Racines > sulla destra del torrente. Castel Tasso, ted. Reifenstein.. Castello a sud di Vipiteno presso il villaggio di Pruno (El- zenbaum). Castel Tono, ted. Thumburg. Castello presso la riva destra del Rio di Mareta a sud di Vipi teno, Cavallo {Monte), ted. Rosskopf. Vetta a nord ovest di Vipiteno e a sud-ovest di Colle

Isarco, m. 2176, con un al berghetto-rifugio. Geves, ted. Tschöfs. Comune ed abitato sulla riva destra dell'Isarcò a valle di Colle Isarco e a monte di Vipiteno, m, 1037. Colle Isarco, ted. Gossensass. Comune e borgata importante dell'alto Isarco a m. 1100; sta zione ferroviaria a 18 km. da Brennero e a 26 da Fortezza.

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— I 77 — Stilfes, v. Stil ves. Stilfser loch, i. SliJves (Cima di). Stilves, ted. Stilfes. Comune ed abitato a sud di Vipiteno sulla destra di Val dTsarco. Stilves (Cima di), ted. Stilfser loch o Zinseler. Vetta dei Monti Sarentini a mezzodì di Vipi teno, m. 2422. Strassberg, v. Castel di Strada. Stua (Rifugio della), ted. Magdeburger Hütte. Nelle Alpi Breonie di ponente, in fondo alla Valle di Fl eres, sotto il Monte della Neve, a m. 2422. Telfer Weissen, v. Te Ivos (Cime Bianche dì). Telf

cs, Te Ives. T elves, tad. Te If es. Comune ed abitato ad occi- . dente di Vipiteno all'inizio di Val Ridanna, m. 1234. Telves {Cime Bianche di), ted. Telfer Weissen. Vette a nord-ovest di Vipiteno, m. 2589. Teplitzer Hütte, v. Vedretta Pendente (Rifugio- albergo). Thuins, v. Tunes. Thumburg, v. Castel Tono. Trens, Comune ed abitato in Val d'Isarco a sud-est di Vipiteno, m. 993, sulla strada grande. Tribulàun, ted, Pflerscher Tribulaun. Vetta delle Alpi Breonie di ponente, a settentrione di Flores

, m. 3102. Tschöfs, v. Ceves. Tunes, ted. Tini ins. Comune ed abitato in pros simità di Vipiteno, a sud-ovest, sulla via per Telves, a m. 1068.

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Prati dl Viaze, ted. Wiesen. Comune ed abitato allo sbócco delia Val dì Vizze in quella del l'Isa reo, a est di Vipiteno, m. 948. Pruno» ted. Elzenbaum. Frazione di Stilves a mezzodì di Vipiteno. Punta Alta» ied. Hoch Spit/e. Vetta tra Val Kacines e Val Ridanna, m. 2426, Racines, ied. Ratschings. Comune compren dente la valle omonima. Capoluogo Racines di dentro (Inner-Ratschings) a m. 13C0. Ratschin^s, v. Racines. Reifeneck, v. Castel Riva. Reifenstein, ■». Castel. Tasso. Ridanna, ied. Ridnaun

. Comune e località com prendente la valle omonima ad occidente di Vipiteno. Ridanna (Rio di), ted. Ridnaun Bach. Affluente deirisarco, percorre la valle omonima, sbocca a Vipiteno. Ridanne (Valle di), ted. Ridnaunthaì. Àd ovest di Vipiteno. Ridnaun Bach, </. Ridanna (Rio di). Ridnaun Thai, r. Ridanna (Valle di). Ried, v. Novale. Rolle (Cima der, ted. Rollspitze. Vetta ad est di Colle Isarco, m. 2800. Rollspitze, v. Rolle (Cima di). Rosskopf, v, Cavallo (Monte).. San. Giacomo di Vizze, ied. Sankt

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estate e d'inverno di 23° Celsio con proprietà radio-attive, contenendo calcio, magnesia ed altro; particolarmente indicate per cura in convalescenza di artriti e reumatismi, malattie nervose e del ricambio. La fonte salutare, forse nota ai Romani {proprio accanto alla sorgente si rinvennero due monete di bronzo dell'Impero), ricordata già in documenti del 1400, al principio del '600 fu raccolta e difesa dalla famiglia patrizia Geizkofler di Vipiteno. Nell'albergo più vi cino alla fonte che

porta tutt'ora il nome dei Geizkofler, si conserva una lapide fregiata di doppio stemma che ricorda appunto in latino l'opera poderosa fatta da Uri e] e e Zacaria Geizkofler. Da questa famiglia i bagni con lo stabili mento (nove camere e 20 tinozze) furono affidati con atto del 25 aprile 1608 alla tutela della città di Vipiteno, che col 1731 ne entrò in effettivo possesso. Le terme erano abba stanza conosciute nella regione e anche fuori: i bagnanti nel xvm secolo si aggiravano sul centinaio ogni

anno. L'era moderna delle Terme si può dire incominci alla metà del secolo scorso; nel 1852 la casa fa ampliata, nel 1866 s'ebbero 515 bagnanti a lunga dimora e nel 1867, compiuta la ferrovia, il Bagno in cominciò a fiorire. Nel 1872 fu costruito un albergo con 60 camere (Vipiteno); negli ultimi anni gli altri e il grande stabilimento. La città di Vipiteno ha poi ceduto l'azienda ad una so cietà con sede a Bressanone. Prima della guerra le Terme del Brennero erano molto frequentate e nei mesi

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CLIMA Tenuto conto dell'elevazione altimetri ca, nonché della posizione interna quasi continen tale, l'alto bacino dell'Isarco gode di condi zioni climatiche relativamente favorevoli. In fatti le principali località» come Vipiteno e Colle Is arco, poste sul fondo valle, hanno una temperatura media annua superiore ai 5 0 C., con una isoterma che si chiude attorno alla conca di Vipiteno e zona adiacente. Il clima ha caratteristiche di passaggio a quello continentale, transalpino, causato dalla

posizione interna e dai venti freddi che pe netrano da nord perii passo del Brennero; cioè d'inverno è rigido, mentre l'estate è abba stanza caldo. Ad esempio le medie di Vipiteno (948 m.) sono gennaio -4°. 4, luglio ió °,3, escursione an nua assai ampia di 20°. 7; Colle Isarco(io7o ni.) con gennaio -4 0 .6, luglio 14°$, escursione an nua di 190.5, gli è pressocchè simile. La temperatura mèdia dei tre mesi estivi giugno, luglio e agosto, è a Vipiteno di I5°.6, a Colle Isarco di 14°. 2, Questi dati

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ai custodi o alle famiglie che vi abitano; della loro storia e delle loro cose più interessanti si è già parlato nel capi tolo Da Fortezza a Vipiteno, al quale rimet tiamo il lettore. Da Castel Pietra (Sprechenstein), cui si sale in pochi minuti dalla rotabile del Brennero, un ameno sentiero attraverso il bosco, verso set tentrione, porta in mezz'oca all'abitato di Prati di Vizze (rn. 948), donde una bella strada riporta in breve a Vipiteno. Ancora da Castel Pietra (m. 1073) si può scendere in un'ora

verso sud per un sentiero fino al paese di Trens (ni. 993). Lontane, in direzione di Fortezza, si vedono al cune vette delle Dolomiti. Da Vipiteno a Campo di Trens (Freienfeld) per la rotabile ore 1 ,15; da Campo di Trens a Stilves quindici minuti, ai bagni di Medres altri quindici minuti. Dalla stazione ferroviaria al paese di Trens un quarto d'ora; per salire per questa via a Castel Pietra circa due ore. Anche Mules, Castel Guelfo (Weifenstein) e altre piccole località possono essere facili mete

di piccole escursioni a piedi (da compiersi pre feribilmente in mattinata) e per il ritorno si può comodamente servirsi della ferrovia per le fer mate di Mules e di Campo di Trens (Freienfeld). Verso mattina (Valle di Vizze) una strada rego lare pianeggiante da Vipiteno stazione conduce a Prati (Wiesen) in circa mezz'ora. È un ahi-

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inaila, ammettendo una assai antica conoscenza delle miniere- d'argento, o dal nome personale romano di Stertinius, o, come crede lo Steub, dal nome tedesco Starzo o da Sterz (giunco) che si riferirebbe alla natura paludosa del terreno, Rimane tuttavia il latto indiscutibile che il nome originario latino è Vipiteno; quindi la sua recente riesumazione nella topono mastica nostra è una restaurazione giustis sima e felicissima del passato romano di questa città. Col secolo XIII essa ebbe, col

. È probabile che a questo titolo sia stata elevata dal conte Mainardo II del Tirolo (1258-1295) che vi ebbe a soggiornare più volte. Verso la fine del medioevo Vipiteno si svi luppò come centro commerciale di primissimo ordine sulla via del Brennero ed ebbe dai vari prìncipi privilegi e protezioni particolari. Cu rioso quello del Duca Ottone di Garin zi a, del 1304 che obbligava i viaggiatori a pernottare proprio a Vipiteno nel transito attraverso le Alpi. Speciale importanza ha il latto che il cam-

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alla piana di Vipiteno. E posta tra Val d'Isarco ad occidente e Val di Vizze a oriente; culmina nella Cima di Rolle (Rollspitze) a 2806 metri. La più nota e più visitata è però la Cima Gallina /'Hülmerspiel o Amthorspitze) a 27^9 metri, posta proprio a mattina eli Colle Isarco. Da questa stazione si raggiunge per una mulattiera ben magnata attraverso il bosco, in ore 2.30, il Rifugio di Cima Gallina (Ari 1 ti 1 or Hütte) a 1830 metri, fi una costruzione in muratura a due piani con 14 Ietti

anche diretta mente da Vipiteno' per un buon sentiero' in parte nel bosco, segnato in rosso fin quasi, alla cima, in ore 5-6. Da Vipiteno a Smudres (Schmudres), ore 1; di lì al Monte Sommo (Saun) a 2086 m., ore 2; seguendo la cresta delta Punta Bianca ( Weiss- spitze) con tracciato non segnato, altre ore 3 .30. Da Smudres alla Cima Gallina, per sentiero a mezzo costa nel bosco marcato in rosso, ore 3.

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che a Vipiteno possano avere comodamente a - * leggio circa 5-600 persone. Per curare e migliorare l'ambiente del fore stiere esìste da molti anni una locale Società di Abbellimento I a città conta pure una propria banda e un Club di sciatori. Per l'alpinismo, entra nella sfera d'azione della Sezione di Bres sanone del Club Alpino Italiano. Ci sono tre medici e una farmacìa (Kofier presso la Torre); bagni all'albergo Stotter alla Stazione, L'Ospedale civico è, come si è detto, presso

la parrocchiale. Tra le specialità di Vipiteno meritano men zione gli oggetti in corno ed osso lavorati ed or nati con figure, disegni originali. Bellissimi certi pettini e tabacchiere di fattura antica. Più co muni sono le posate da tavola e per l'insalata, le scatolette portagioielli, i portasigarette e portafiammìferi e simili. 1 principali depositi di questi simpatici lavori sono tenuti da Giuseppe Oberretl e dalla vedova Gir tier, nella parte nuova della, città. Gli stessi hanno anche oggetti antichi

. Ha filiale a Vipiteno, per le più comuni opera zioni finanziarie, la Banca Cooperativa di Trento; esiste inoltre una civica Cassa di Risparmio. L'Ufficio postale (nel vicolo del Municipio), con telegrafo e telefono, fa servizio per tutta la zona ed ha collegamento quotidiano con gli uffici e collettorie delle valli vicine. Noleggio vetture: G. Strickner. Articoli fotografici: F. D elfauro.

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Vipiteno fu assai minacciata per il passato dalla furia dei torrenti irrompenti nella pia nura ed ebbe a subire nelle varie epoche in- nondazioni e danni. La statua di S. Giovanni Nepomuceno presso il Municipio fu appunto eretta quale voto, nel 1739.. per lo scampato pericolo. Un lavoro di grande mole e vantaggio in sieme per la città, fu la bonifica della pianura circostante, prima palude malsana, compiuta con poderosi lavori di canalizzazione dello Isarco e degli altri torrenti nel 1876

-77: così si guadagnarono alle colture molti ettari d'ot timo terreno alluvionale. Verso quell'epoca si riprese anche Fattività delle miniere di Monte Nevoso e si iniziò la lavorazione della pietra di 'Racines, con buoni risultati. Negli ultimi decenni Vipiteno di venne un notevole centro di attività turistiche, anche per l'apertura della strada automobi listica per Merano attraverso il Passo di Giovo, avvenuta nel 1912. Il legname delle valli vi cine, trovato un facile sbocco nella pianura padana

, confluì a Vipiteno come stazione di carico. La cittadina, che fino a poco fa aveva man tenuto quasi inalterata la sua estensione e la sua fisionomia di trecento anni addietro, per quanto si è detto, ora, con nuove costruzioni, accenna ad ingrandirsi e a svilupparsi, pur mantenendo certe graziose caratteristiche. Essa nel 1768 contava 1271 abitanti, cento anni dopo ne aveva 1279; oggi consta di 220 case con circa 2000 cittadini. Come si può ve dere, l'aumento in questo tempo non è stato molto rilevante

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(Alriss Bach.). Domina invece tanto Vipiteno che Colle Isarco, il Monte Cavallo (Rosskopf) a 2191 m. f vetta molto facile e bella» raggiungibile da tutti per vari lati con sentieri marcati. Poco sotto la cima a 1880 m. c'è il Rifugi© di Monte Cavallo (Rosskopf Hütte) di proprietà privata (Signor Rodolfo Hutter di Vipiteno). È una costruzione in muratura a due piani con 12 letti. Dal luglio al settembre è gestito dal proprietario con servizio di alberghetto. Vi si accede da Vipiteno, sia passando dal

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si è fatto per Vipiteno, le passeggiate più facili ed i dintorni raggiungibili da qualsiasi persona, senza fatica notevole, ri mandando per le escursioni in montagna al ca pitolo di fondo sulle salite alpine. Verso mezzogiorno, la strada nazionale che porta a Vipiteno è di per sé stessa una magnifica passeggiata, oggi per il pedone forse un pochino guastata dall 'intenso movimento automobi listico dei mesi estivi. In discesa Vipiteno si raggiunge in meno di un'ora: raccomandabile nelle ore della mattina.

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Isarco: da Vipiteno ore una e un quarto, se si vuole anche per un sentiero che segue sempre a ritroso la sinistra dell'Isarco. La via del Brennero, invece, corre sul fondo valle incassata fra le rocce erose e il torrente mugghiante e si innalza rapidamente solo nel suo ultimo tratto. Da Vipiteno a Colle Isarco si impiega a percorrere i sei chilometri un'ora e poco più; passando per Novale e Castel di Strada ore una e mezza. Per il ritorno, più consigliabile a chi voglia evitare la salita

(da farsi in ferrovia) e godere invece la discesa, bastano circa qua rantacinque minuti. Da Vipiteno verso sera numerose sono le pas seggiate per le vallette che. s'aprono a ventaglio. In tutta prossimità della città (trenta minuti), posto sul pendio, è l'ameno paesetto di Tunes (Thuins) a m. 1068, cui conducono due facili stradette tra i prati ed i campi ed una, in alto, fra il bosco. Bella la vista su tutta la piana e sulle vette nevate delle Breonie di levante. In tutta prossimità è anche

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LA VAL RIDANNA Chi dalla chiesa parrocchiale di Vipiteno guarda verso occidente la vede nettamente aprirsi verde e abbastanza larga, coronata nello sfondo dal grande ghiacciaio di Mala- valle, Si prende la strada del Giovo che si segue fino a Gasatela, quindi si continua per Stanga nel piano alluvionale del torrente la mediocre rotabile che in due ore circa termina a Mareta, oasi bianca in mezzo a boschi e prati. Un viottolo però vi conduce anche direttamente lungo la riva sinistra del Rio

. ilAEETA (Mareit) a 1039 metri e a 9 .5 Km. da Vipiteno è posta su di una piccola altura mentre troneggia con la mole massiccia del suo castello. È sede di comune cori chiesa e scuola ; ha due modesti ma buoni al berghi frequentati per soggiorno estivo, Stella (Stern) e All'Uva (Traube): congiunzione con Vipiteno con servizio messaggeria a ca valli. Il paesello è sparso: verso mezzodì ci sono i depositi del minerale di zinco» dai quali sale una funicolare che si raccorda con una rotabile proveniente

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DINTORNI E PASSEGGIATE Assai bella è la fitta pineta che si estende nei pressi settentrionali della città, meta preferita di chi ama la quiete e l'aria pregna degli odori aromatici delle selve. Piccoli sentieri e stradicciole si intrecciano e salgono sulle pendici del monte a ridosso, mu niti di opportuni segnavia: vi si possono com piere belle e divertenti passeggiate. Tutti i dintorni di Vipiteno si prestano assai a piccole, facilissime escursioni e meritano di essere visitati per la varietà

del paesaggio.e dei panorami. Rimandiano, per escursioni in mon tagna ed itinerari più vasti» al capitolo di fondo sulle salite alpine e sui gruppi montuosi, mentre nel presente intendiamo elencare solo gli im mediati dintorni della città raggiungibili da qualsia,si persona senza fatica. Verso mezzogiorno due strade solcano la piana di Vipiteno'. Una, la rotabile principale detta la via del Brennero o Strada d'Italia, arrivata al dirupo di Castel Pietra (Sprechenstein) continua per Trens sulla

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all'aperto a Pontegiovo (Jaufensteg) presso la cava di marmo. Si può ritornare di lì portandosi sulla strada del Giovo. La visita al l'orrido è bellissima e dà degli spettacoli ma gnifici; sconsigliabile a persone che soffrono di vertigini o di emozioni. Chi continua la via a Casateia in due ore o poco più da Vipiteno giunge a Mareta (m. 1039), caratteristica per la sua chiesa dal campanile aguzzo e per il castello con le due torri basse e massiccie. Di qui ha inizio la Val Ridanna; i ghiacciai riempiono

l'alta valle. Si vede benis simo tutto il plesso di Malavalle con le vette del Montarso, della C: oda Mera e del Capro. Da Vipiteno si può vedere la Val Mareta por tandosi un po' più in alto da Tunes (Thuins) e raggiungendo il paese di Telves (Telfes) a m. 1234 che rimane di fronte a Stanga sulla costa settentrionale (ore una e quarantacinque). Bella la vista sul Passo di Giovo e le vallette vi cine. In un'altra ora si può scendere a Mareta. Queste le principali passeggiate negli imme diati' dintorni

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floridezza alle risorse delle vicine montagne, per cui divenne un vero villaggio di minatori. Le miniere principali erano quelle di Val Ridanna e quelle di Monte Nevoso (Schnee- berg) che pér quanto in parte poste sul ver sante di Val Passi ri a, avevano il loro centro in Vipiteno, e quelle della Val di Flexes in tutta prossimità a Colle Isarco. I principali materiali estratti erano il piombo, il solfuro di zinco, il granato, ma il primo fra tutti era l'argento che presentandosi in ricchi

essi inizi are no la costruzione della cappella dedicata a Santa Barbara, patrona dell'arte mineraria. Vipiteno nel XV e XVI secolo ebbe dalle vicine miniare grande prosperità e in quell'e poca s'arricchì di belle costruzioni, di case patrizie e di chiese. La parte nuova della città data da quel periodo, nel quale avvenne anche una notevole immigrazione di elementi fo restieri in conseguenza delle imprese mine rari e. t Tra le famiglie che in breve si distinsero ed ebbero poi parte notevolissima

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pietra sepolcrale dedicata a Postumia Victo rina trovata nel 1497 nel costruire l'attuale chiesa parrocchiale nel mezzo della pianura: questa ubicazione della lapide lascia qualche dubbio sulla località esatta dove sorgeva la Vipiteno romana. Circa il nome, che tanto ha affaticato gli studiosi di storia e di toponomastica, mentre qualcuno crede di potervi trovare una radice preromana, è certo che esso suonò per moltis simi secoli « Vipitenum » o «Vepitenum ». Nel documento detto di Quartino

la denominazione di « Vip thai », cioè Valle Vipitena, con la quale i tedeschi chiamano il tratto da Vipiteno ad Innsbruck, comprendendo la valle transal pina della Sili. Sulla base geografica noi non possiamo chiamare valle i due versanti di un passo alto e rilevante come il Brennero e quindi per Valle Vipitena intendiamo il bacino della città e la valle superiore delFIsarco fino al valico, ma non più oltre. Da che cosa derivi il nome Sterzing non è affatto chiaro. Si sono avanzate varie ipotesi, tra le quali

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