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Title A - Z
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Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 299 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
S37 v non si possa per debito civile personalmente gra- -, vare, od incarcerare-,. Gli ultimi capi discorrono dei morenti ab intestato delle successioni, dei te stamenti , delle tasse de' oberici, de’ fondi e delle proprietà de’ laici, de' rendiconto, e della dispensa delle rendite comunali, dell'immunità de' foresi che vogliono domiciliarsi in Trento, de’ pesi e delle funzioni da subirsi indiscriminate dai cittadini, del l'immunità di chi avrà 12 figli, de’ villani rifug gitisi nella città

in tempo di guerra, del capitano pe’ contrabbandi, de’ mercati, e del favore da con cedersi a’ mercatanti nella città, delle obbligazioni contratte nel gioco e in luoghi di dissipamento da contarsi per nulle, de’ notaj. e delle scritture da eseguirsi da loro. Finisce Io statuto de’ civili con una lunga appendice sulla qualità, e sull’officio de’ notai, che formavano nella città un corpo (l’almo gremìo notariléy privilegiato, cui giudizio di go verno piccino, e eom’oi* si dirla con parola di re cente

conio stazionario } ) i principi attestavano particolar deferenza. Prova ne sia fra l’altre la decisione della gara insorta fra i consoli e prov veditori della città ed il corpo notarile nel 1503, circa il diritto di elezione degli individui che do vessero nella processione del Corpus Domini por tare i bastoni del baldacchino del Sacramento. Odalrico 1Y aggiudicò in pregiudicio del corpo municipale questo rilevante diritto al notarile con sesso. II libro o statuto de’ criminali., il quale benché nel

3
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Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 296 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
. In questa si poteva interpor ricorso al consiglio del principe che in se raccoglieva la giurisdizione suprema del principato politica, e giudiària. Fu detto che il supremo tribunale delle appel lazioni era dal principe alla camera o dieta ger manica: e ciò in forza dell'essere per le concessio ni degli imperatori romano germani divenuto il ve scovo trentino, qual principe, lor feudatario, e la inarca trentina un principato d’esso impero romano- germanico. Ne’ tempi, e cominciano già col secolo XY, dell

La giurisdizione del podestà si estendeva alla pretura urbana (interna}, e alla suburbana (ester na}: essa era personale, .giacché per le querele degli assenti che avessero beni, in quanto riguar- davansi i beni stessi, erano tenuti a rispondere gli eventuali possessori nel luogo. La procedura divi- d e vasi in sommaria, cioè relativa alle tutele, e cu ratele, ed ai concorsi: ed ordinaria, cioè la con tenziosa: le cause minori e dell’acque e gli esperi menti di conciliazione erano però devolute

al corpo municipale, nelle quali cause minori egli formava prima istanza, il podestà o la pretura, seconda, il consiglio aulico la suprema. Nell’ altre cause civili, come pure nel criminale era prima istanza la pre tura, seconda il vescovo, terza (ma non ne’ primi tempi} la dieta germanica, o la camera imperiale. È pero da notarsi che in causa della minore giu risdizione civile competeva al corpo municipale il diritto di crearsi la seconda istanza, cioè i così detti giudici delle appellazioni

5
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Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 181 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
28 nuovo giudizio , Le Parti Fefti e Valentini oppofero dunque contro il Mandato fine ctaufula impetrato dalla Parte Mar zar. i 1 ’ eccezioni appunto fubreptioms , & obrcp « twnis , ed un nuovo giudizio quindi ebbe luogo tra le Fard. In questo fecondo giudizio fu portata li 26 Apri le 1787 dal prefato Supremo Tribunale una fentenza chiamata paritaria , colla quale furono giudicate irrele- levanti, e rigettate I 5 eccezioni opposte dalle Parti Fefti c Va] enti ni, e fu ordinata Y efecuzione del

sentenza pGf ItOì t& ' vengono l&l$ • oqim& ivfctètJQtiti 1’ èccezi-o-fòi pofte dalle Parti Fefti e Valentini, travolge con un bre ve giuoco' di mano, e cambia 1' eccezioni fubrepiionii -& obrepmnis y delle quali fole trattali nella detta semen- za, nelle eccezioni riguardanti la nullità del leftamento quafi che quefte follerò quelle, che colla sentenza yen» -nero rigettate, quando rigettate furono fola le prime .cioè quelle, che riguardavano la furrczwne , o r dnrzi 0 . ne del Mandato Jìne ctaufula

precedente Decreto 0 Mandato, come consta dal Documento pro dotto dalla Parte av ver fari a fono il n.® 3. Contro q Ue . fta sentenza le Parti Fefti e Valentini intentarono uri nuovo giudizio chiamato di Revifione, nel quale fb prò. nunzi-ara $ Lebbra jo 1793 nuova sentenza, con cui confermata fu la precedente sentenza paritaria , come codia dal documento! prodotto dalla Parte avversaria fot» 10 il n.° io. -Qtiefro è ciò che rifulta dai documenti predetti; rna lo Scintole a vverfano trovando , che nella

concernente il poste sto . La verità di tutto ciò che abbiamo detto, appari, sce lucidamente da tutti gli atti della cauta feguiti innan zi al prefato Supremo Dicastero, che ora trovanti intera mente presto quefto Regio Tribunale.; Dopo che-dun que lo Scrittore avversario ha tentato, di sconvolgere in à mà Tede \ ^ Th 1 ^ 1 ' 6 T VCrÌlà C ° Ìk PÌÙ à- ' :x I tede, e nondimeno egli osa attribuire a noi c dice a Comico Romano mila psrfam d’ un Imbf h , gtio.

6
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Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 276 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
5 11) più non ricoverasi là investitura, forzando il mar chese Ludovico a chiederne per legati la rinnova- f ' xione. Successe a lui Giovanni In.lerhacchio, dotto tedesco, molto innanzi nella grazia dell’imperatore Federigo III e dell’arciduca Sigismondo, il quale non prima però fu contento di rinunciare a lui l’am ministrazione civile del principato, alla quale era stato delegato dal defunto Giorgio, che il vescovo gli concedesse oltre la ratificazione dei patti del 1454, il diritto

dì elezione del capitano della cit tà. Nell’atto della qual concessione si rammenta va: dovess’ essere il capitano persona accetta al vescovo, e prestare a questo il giuro di fedeltà, prender parte nel consiglio vescovile alla tratta zioni d’agni affare, comandare il presidio di caste! grande, e ripetere dai soldati del detto presidio giuramento d’obbedienza, custodir le chiavi delle porte della città, e queste guarnire di gente a pia cer suo, come più stimasse opportuno.. Un’altra concessione ottenne

l’arciduca dal papa (8iste. IV), che cioè dei canonici del capitolo trentino due terzi avessero! ad esser tedeschi, perchè in una città ita liana non era dicevo! cosa che i canonici fossero tutti italiani.' Introdusse pure Sigismondo nel prin cipato trentino le imposte della sua contea di Tiralo, e più volte, ma invano, tentò pure introdurvi il tiro lese statuto. Per le quali continue vessazioni dicesi essere tra lui ed il vescovo, durato tanto sospetto, che ogniqualvolta quest’ultimo dal principato

si fo nava nella contea, noi face a senza un salvocon-

7
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 205 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
420 toìo trentino, respinte le accuse del vescovo, s’ap pellava ad un secondo giudizio di Roma. Delegato a ciò il vescovo di Curia, questi suddelegò in pro pria vece il decano di Bressanone, Corrado, ma perchè Egenone si rifiutava di comparire a quel tribunale men degno di lui, fu dannato il giugno del 1268 in contumacia, ed il conte assolto della scomunica,. Nel vegnente 1269 stabiliva«! pace : restituiva Mail)ardo da città ad Egenone, dicbiara- vasi della sua chiesa proteggitore: il vescovo

ri nunciava ad ogni querela contro di lui, e d’ognl anatema lo scioglieva. Ma di durevole quiete tron cava ben presto ogni speranza il rapace Mainardo: appropriarsi i feudi che all’estinzione delle fami glie che n andavano rivestite, ricadevano legal mente e direttamente nella Mensa vescovile, esi gere fin la metà delle rendite dell’episcopato, torre ogni voce al vescovo nelle cose spettanti alla più stretta amministrazion della diocesi, furono l’arti sue. Egenone in sulle prime a pregare, quindi

a protestare, a reclamare, ma invano: la servitù era nel popolo già passata in natura. Fastidito di tan ta umiliazione e della doppia viltà, per la terza volta ritiravasi a Belvedere. Ma perchè ivi pure il vigile occhio dell’usurpatore lo teneva assediato, e le quasi presenti infamie della vicina città l’altero animo tormentavano di continua angoscia, abban donata la sua chiesa per sempre, riparava esule in Padova, ove trapassava nel 1273. L’anno se guente venia la sua salma trasportata in Trento

, e sepolta nella cattedrale.

8
Books
Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 72 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
275 }> del popolo instantemente chiediamo per conse- j) erario (1) Dalla conclusione di questa lettera abbastanza oscura, perchè vi si tace il nome del domandato, si rileva che Arnaldo dovea avere quandochesia date alla Chiesa di Trento anteriori prove delle belle doti che gli ascriveva Rad aldo. Del vescovo al tro non è noto se non che protrasse la vita oltre il 97'1. A lui tenea dietro Rainoardo, che go vernava oltre il 1000, e che da taluno si preten de, però senza sufficiente fondamento

, essere stato dei trentini signori di Caldesio nella vai del Sole. Di questi tempi moriva pure Riporto, e gli succe deva Alburno. Alh epoca di questi vescovi appartengono le replicate calate pel Trentino di Ottone II, (961. 967"). e quella d’Ottone III (976). D’un avve nimento riferibile all’ anno 1000 è narratore Giro lamo Bertondelli, non sicuro perchè solo e recente, e non curante di citarne la fonte. Secondo lui erano l’anno 1000 retti i Trentini da un duca Rudolfo, che con 200 militi prendea

parte alla guerra civile insorta pella signoria di Vicenza fra i due vicentini Mario e Felice Emiliano (2). In tanto periva dopo le fallite imprese il giovine Ot tone. ed il suo cadavere venia con funebre pompa trasportato in Aquisgrana pel Trentino e pella Baviera (1002). (1) Mabill, Mas. Ital. Tom. I. par. II. pag. s4o.- ( 2 ) Stona di Feltre, Ediz. venet. del i6jd. pag Ab. 4"J-,

9
Books
Category:
History
Year:
(1840)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1
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Page 161 of 179
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 199 S.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Location mark: II 102.297/1
Intern ID: 319140
p & y* 181 pur a. decretarne l’esilio, dopo scttantacinqne an ni di soggiorno in Italia riceveva codesta legge: ;t Se alcuno avrà ucciso un uomo per cotnan- do del re, per nulla sia colpabile giacché ; 3 se crediamo che il cuore del re sia nella mano di Dio, non è possibile eh’uomo possa giustifi- care chi il re comandò s’uccidesse (O -, ! .pe oni iar costume religioso de' settentrionali era il duello, costume non proveniente, come scrittori asseriscono, da ferità: ma da buona fede religio

, accollarono agli Itali. Due scrittori italiani più il lustri per dottrina che per libertà d’ingegno, Pie tro Diannone (3) e Carlo Deniria (4) credet tero, o roller far credere che la spartizione dei terreni italici fra i Goti di Teodorico fosse ac- (i) In Rotar, c. a. (a) In Luitprand. a 63. (3j Stona Civile del regno (4) Ri voi. d'ltal. y. 5. di Napoli. III. 3 .

sa, illimitata nelle fantasie de' popoli eroici. Ep pure entrati in Italia con questa massima, dopo un secolo e mezo confessavano i Longobardi »ch’empia era quella consuetudine, perché del » giudizio di Dio siamo incerti (2}, » e colla stessa legge con cui dichiarava«! empia, si sog giungeva che per l’inveterata usanza s* era però costretti a patirla. Del resto unica cura de’ Barbari nell’Italia fu rono Farmi: i lavori tutti eh’essi servili riputava no, dell'opere pubbliche, dei traffichi, delle terre

10
Books
Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 203 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
del fatto f che egli fa a quitto Supremo Tribunale, racconta bensì che il' Teftatore ha voluto trasmettere tutti I Limi beni al giovine Lorenzo Marzani j ma egli ciò racconta , perchè così appariva dalla cedola, che il defunto aveva lasciata . Egli narra inoltre, che il Teftatore non volle, che que lla fua volontà, qualunque ne fotte la cagione, diveniffo palefe; ma egli ciò narra; perchè il Teftatore tenne real mente fenipre celata quella fua volontà fino che vifle . Il Prete non dice già

10 „ dùm cognoscebatur, fi fe pfaedivitis patrimonii domi* „ num scirei t in vicium fleiìeretur, fi ve alia, quacnmque „ de causa, ita cum Leviro Sacerdote, ciijtis ipfi fìdes „ perspefta erat, secreto convenir, ut haeres ex tettameli- „ to eflet ipse, ea vero exequeretur omnia, quse in me* 5, morata privata schedula pi’aescribcrentnr " . Noi vegliamo qui, che il Prete Marzani■ confeiTan* do innanzi al Configlio Imperiale la convenzione, che tri lui ed il Tettatole era seguita, nella narrazióne

in quello Tuo racconto, che il Te* (latore abbia al tempo del suo tettamento manifeftata adì tffo la volontà fai' di trafmettere i Tuoì-'bs»»-. «l-eioiòin^ Lorenzo Marzani, nè'che ad elio abbia "'detto" di voler te nere occulta quella fua volontà , ma egli narra folo le co. fe suddette, perchè così appariva dalla cedola lasciata dal Teftatore, e dal file tizio, che egli aveva Tempre fèrbato y-<i»e-:«HcrfiTiiiar voleva fuo' erede Quati^ do parla di ciò che il Teftatore a lui manifestò, eg?i di ce folo

d’avere fecreramente con etto convenuto, ch’egij fotte bensì erede ex tejìamento , ma che poi eseguir do vette tutto ciò, che gli verrebbe prescritto nella cedola. Quefto, e non altro è ciò, eh' egli dice eflergli flato or dinato vocalmente, ed ingiunto dal Teftatore. Cònfeft^ egli dunque chiaramente, ch'egli non fu incaricato dal Ttftatpre di dare l'eredità al giovine Lorenzo Marzani * pu-eliè .dice -folo, che fu incaricato di eseguire in tutto * e per tutto la di lui ultima volontà fecondo ciò che

ap parirebbe scritto nella cedola, eh’è quanto dire, che fot inca%

11
Books
Category:
History
Year:
[ca. 1900]
Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
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Page 32 of 50
Author: Del Vai, Giorgio / [Giorgio Delvai]
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: I 101.891
Intern ID: 229904
'b) Procedura civile-criminale *(!)• - ' Da quel poco die fu detto si può'avere una sufficiente cognizione dell' amministrazione della giustizia civile-criminale dei Fiemmesi. (Ij La procedura • civile-criminale, di cui si parla nell’ intestato Capitolo, riguardava la .giurisdizione di Fiamme, da cui era escluso Castello, il quale formava una giurisdizione a parte con Stramentizzo, Capriana, Valfìoriana, ' parte del Forno e colle cosi dette «Case- Romane», appartenente ai Conti del Tirolo, che

ne in vestivano i signori di Enn (castello sopra Egna), loro feudatari, Castello tuttavia e le «Case Romane» in ri guardo economico facevano parte della Comunità e per tale riguardo ne godevano i vantaggi. Non così gli altri, i quali erano in tutto sudditi del conte, e posse devano le loro terre a titolo « enfitmtko », mentre quelle di Castello erano allodiali. Le Case-Romane erano al cune case o masserie disperse nella giurisdizione di Flemme (nel 1605 in numero di 15), le quali probabil mente traevano

origine da terre con Ari mani apparte nenti ab antiquo ai Dinasti di Eppan e del Tirolo; e sembra che sieno-state quelle case che si dicevano di « Conta » (di Contea;, che por gente non soggetta alla giurisdìzion del Conte e che vi si fosse rifuggita go devano il privilegio d’immunità. Dessa giurisdizione di'Castello aveva ciò non per tanto una costituzione e codice liberali e modellali su quelli di Flemme,'.benché non colle libertà o diritti di questa, e non formati dal popolo, ma dati dal conte

12
Books
Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 14 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
Marzani confessan do innanzi al Tribunale Imperiale la convenzione, che tra lui, ed il Teftatore era fegtiita, nella narrazione del fatto, che egli fa al prefato Supremo Tribunale, rac conta bensì, che il Telia ture ha voluto trasmettere tutti i Tuoi beni al giovine Lorenzo Marzani ; ma egli ciò racconta , perchè così appariva dalla cedola , che il De funto aveva lasciata. Egli narra inoltre, che il Teftato- re non volle, che quefta fua volontà, qualunque ne fof- fe la cagione, divenisse palese

; ma egli ciò racconti ; perchè il Teftatore tenne fempre celata quella liia volon tà, fino che vifiè■*•■■Il ’-Prète non "dice' '-"già • nel fuo raccon to , che il Teftatore abbia al tempo del tefiamento mani- feflata ad elio la volontà fua di trasmettere i fuoi beni al giovine Lorenzo Marzani, nè che ad esso abbia detto di voler tenere occulta quefta fua volontà, ma egli narra fola le cole suddette, perchè tali apparivano dalla cedola lasciata dal Teftatore, e dal filenzio, che egli aveva Tem pre

13
Books
Category:
History
Year:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Page 93 of 258
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105, 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Location mark: II 102.578
Intern ID: 175828
C O N G L U S ì 0 N'E. cu ,ÌLj qui siamo al teina ine di questa nobilissima iscrizio ne, dalla quale, quand’ anco altri argomenti ci mancassero,, fi. conosce, qual fosse questa città nel Romano impero fino al cominciare del terzo secolo dell' era volgare. L' aggregazione a Tribù bastava allora per conseguire la intera cittadinanza di Roma. Te desi Trento assegnato alla Tapina; cosi, quand’ anco non si sapesse aver questa, città avuta Colonia Romana, questa sola circostanza dell® iscrizioni

di C. Val, Marnilo indicherebbe la condizione de suo; abitanti: e il veder poi la Tribù stessa nelle iscri zioni delle valli vicine e il sapersi, che per antico istituto nell ordine civile d’Italia ogni città fu capo del suo distret to. avvisa, clf ella area un vasto territorio, il die è d al tronde abbastanza indicalo dal nome delle alpi die la cir condano, die Trentine sono dette dagli Storici tulli. E che questi sotto lai denominazione comprendano tutte 1' dpi Re* zui. ne prova 1' aulico suo prunaio

, forse i! suo dominio. Colonia Romana ebbe Trento: lo fanno presentire là storie dei falli d Italia, l’iscrizione di C. Valerio lo prova. Rbe questa Colonia faceva numero con le Venete, lo indi ca la sua situazione, lo indicano le sue dire vie Romane, che: palano da due parti nella Venezia, io dice Plinio, lo 'prova la descrizione di Tolomeo quantunque posteriore, ma re golala secondo la divisione d'Augusto, con cui questo Prui- fijie difede anche al Trentino uu determinalo ordine e rati*

15
Books
Category:
History
Year:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Page 93 of 108
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 89.156/1
Intern ID: 175827
9« CONCLUSIONE. E qui siamo al termine di questa nobilissima ^scrizio ne, dalla quale, quand’ anco altri argomenti ci mancassero, si conosce, qual fosse questa città nel Romano impero lino al cominciare del terzo secolo dell? era voìgarfe, L’aggregazione a Tribù bastava allora per conseguire la intera cittadinanza di Roma. - Vederi Trento assegnata alla Papiria ; così, quand’ anco non si sapesse aver questa città avuta Colonia Romana, questa sola circostanza delle iscrizioni di 6. Val. Mariano

indicherebbe la condizione de’suoi abitanti; e il veder poi la Tribù stessa nelle iscri zioni delie valli vicine e il sapersi, che per antico istituto nell’ ordine civile d’Italia ogni città fu capo del suo distret to, avvisa, eh’ ella uvea un vasto territorio, il che è d’al tronde abbastanza indicato dal nome delle alpi che la cir condano, che Trentine sono dette dagli Storici tutti. E che questi sotto tal denominazione comprendano tutte l’alpi Re- zie, ne prova 1’ antico suo primato, forse il suo dominio

. Colonia Romana ebbe Trento: lo fanno presentire le storie dei fatti d’Italia, l’iscrizione di C. Valerio lo prova. Che questa Colonia faceva numero con le Venete, lo indi ca la sua situazione, Io indicano le sue due vie Romane, dm calano da due parti nella Venezia, lo dice Plinio, lo {prova la descrizione di Tolomeo quantunque posteriore, ma re golata secondo la divisione d Augusto, con cui questo Prin cipe diede anche al Trentino un determinato ordine e rati-

16
Books
Category:
History
Year:
[ca. 1900]
Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
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Page 35 of 50
Author: Del Vai, Giorgio / [Giorgio Delvai]
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: I 101.891
Intern ID: 229904
C/rim,), Ài quali Boario e Giurati incombeva -controllare Fazione del Vicario ed osservar che non agisse illegalmente od abusivamente, mas sime contro le consuetudini e prerogative della Valle, Voto decisivo nel merito della causa di regola essi non lo avevano, ma quando nelle cause civili e nei processi criminali una delle parti domandava, oltre che V intervento dello Scario e Giurati di Banco, anche di que’ di Consiglio, il che formava un tribunale chiamato Consiglio dilla Valle (1), in tal

caso Bearlo e Giurati avevano voto decisivo, ed il Vicario nella sentenza doveva uniformarsi al loro voto. Ecco in proposito il Capo 52 de Civ. : „ Del modo che si osserva in sentenziare , con il Consiglio della Falle ", Cap. 52. „E stato osservato e si osserva che dopo .'„•che-è addimandata la sentenza con il Consiglio „del Scario e Giurati..... il Giudice sopra le cose '„predette dice e propone al Consiglio il suo /„parere, © sopra di ciò e delle cose processate „detto Giudice addimanda al Boario

e Giurati „del Banco il suo parere incominciando prima é a dimandare al Scario, e poi alti Giurati più „vecchi e intelligenti, seguitando di mano in „mano, e secondo le più voci e maggior voto (1) I Capitoli trattanti del «Consiglio della Valle» non sono ben chiari, e sembrerebbe che in via ec cezionale esso abbia potuto costituirsi anche col solo 'Scario s i Giurati di Banco. i 3

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Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 88 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
eia a lungo falla proprietà della lingua alemanna. Nói non intendiamo punto quella lingua , ma chi è perito in efla ci affi cura } che la traduzione e ben fatta, rd è efat. tamente conforme al testo del!' articolo italiano - Ma fia ella ben fatta, o non ben fatta , noi anderemo perfetta* mente d’accordo con lui, allorché d : ~°, che il nostro Tejìatore ha fcritto in italiano, e non in tedefeo , nè in la tino , che abbiamo la cedala fua originale , e che qnejla è £ unica, /opra cut- il Tribunale

espréflfò ciò che disegnava di esprimervi, e di ordinarvi. Qual è dunque il coraggio della Parte Marzani di spacciare come contenente 1' ultima e fuprema volontà del Defunto, e come compiuta e perfetta una carta, contro la quale non folo stanno tante prudve, che la - dimostrano folo incominciata, e non finita, ma nella quale veggiamo inoltre, che il Teftatore non finì neppure nell' ultimo ar ticolo l’orazione, che aveva cominciata, e; la lasciò -rròd- Ca e imperfetta ? Le ragioni e le pruove, che

fiffar dee la fua attenzione* Si confideri pur dunque la fola cedola italiana ed origi nale ; e poi fi giudichi, fe 1’ articolo ) di cui trattiamo fia flato dal Te fiato re ultimato e condotto a fine. Per conoscere, che il discorfo del Testatore non è finito, basta quel lento naturale e comune, che hanno tutti gli Uomini, quando non fieno della, più rozza, ed ignoran te plebe > e-tutti diranno, che 1’ orazione, di cui fi trat® ta,.è fenza verbo, e fenza fenfo, e che il Teftatore non ha in efia

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Year:
1809
Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale
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Page 105 of 314
Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286
Location mark: II 102.286
Intern ID: 342599
Marzani. Ma ciò che reode la cola più chiara del giorno, fi è, che tofto dopo cioè nella quinta fu'ffeguénte ri «a, o nel bel principio della cedola medefima egli dice, d/es- fa era quella, che aveva detto di voler lasciare SCRIT* Td , E SOTTOSCRITTA DI SUO PROPRIO CA„ MATTARE . In vino qui dunque fi disputa, fe le .pa role: Sovvenendo s me Dottor Paride Loremo Marzani pos, sano tener luogo di fottoscrizione, poiché il Teftatora medefimo dichiara , che non poflan tenerlo. Egli fàpeva d avere folo

cinque righe prima scritto il * «illiiy 1 MIO!Ur i Iti ALbciltl -» . , ** pò egli dichiara apertamente la mente e volontà sua dt fct»scrife^ le '-parole fono chiare 5 abbiati» già detto,;- che vane fono le foffstichene ed i cavilli - poiché le parole fono il teftimonio più certo della volati! tà- wniMv- Quefto e .ciò che infégnano .tutti i .. Mae Uri della civile giurisprudenza, e ciò che ut legnano tutti j Maeftri del naturale diritto, tra i quali ballerà citarne un folo , cioè il Wolfio: Standum

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Category:
History
Year:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Page 196 of 258
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105, 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Location mark: II 102.578
Intern ID: 175828
% e dal lago Eclrìno alle fonti del Brenta non fosse stato ca pace di somministrare il sulFicicnte nutrimento per una le gione e gli ausiliari suoi*, un luogo d’ importanza come que sto avrebbe pur meritalo, cbe le provvigioni mancanti gli ve nissero condotte dai magazzini della fertile Italia. In fatti sappiamo dagli scrittori di quo’ tempi, cbc cosi fu provveduto nella stazione (T una centuria della■ coorte prima dei Figili di cittadini ingenui in San Floriano in Valpu- lice Ila. Iin

il ripartimenlo militare , in quanto ai teiTi- torj municipali o colonici , non può essere stato di verso dal civile , o almeno non si può esser esteso iti una sola parte del territorio d'ima città, mentre T al tra parte era soggetta ad altro legalo; il che a punto sarebbe stato , qualora la vaile Puliceìla fosse stata una parte del territorio della città di ì'erana, e ere-

centurione di coorte , per nomo Cajo Lìgurio eresse ivi un monumento onorario e dcdicollo ul Idee legata della Rezia, Vindelicia e Val Perlina t Cecilia Cisia- ca , che pare sia stato il suo immediato superiore. ( Maffel M. V. png. 11 3 , 2. ) Bici mio Discorso eco. a pan. Ao c seho indicato un Inolino della Legione III Italica nella stazione di Tronto , venutovi appunto dalla coorte prima de 1 Vigi li di cittadini Romani ingeniti , in cui aneli' esso era stato Centurione: e poiché dai Legati

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