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Category:
History
Year:
[ca. 1900]
Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
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Page 32 of 50
Author: Del Vai, Giorgio / [Giorgio Delvai]
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: I 101.891
Intern ID: 229904
'b) Procedura civile-criminale *(!)• - ' Da quel poco die fu detto si può'avere una sufficiente cognizione dell' amministrazione della giustizia civile-criminale dei Fiemmesi. (Ij La procedura • civile-criminale, di cui si parla nell’ intestato Capitolo, riguardava la .giurisdizione di Fiamme, da cui era escluso Castello, il quale formava una giurisdizione a parte con Stramentizzo, Capriana, Valfìoriana, ' parte del Forno e colle cosi dette «Case- Romane», appartenente ai Conti del Tirolo, che

ne in vestivano i signori di Enn (castello sopra Egna), loro feudatari, Castello tuttavia e le «Case Romane» in ri guardo economico facevano parte della Comunità e per tale riguardo ne godevano i vantaggi. Non così gli altri, i quali erano in tutto sudditi del conte, e posse devano le loro terre a titolo « enfitmtko », mentre quelle di Castello erano allodiali. Le Case-Romane erano al cune case o masserie disperse nella giurisdizione di Flemme (nel 1605 in numero di 15), le quali probabil mente traevano

giurisdizione di Castello tutta, e di quest’ultimo in particolare. ■ , ’■ '•Và'/-? liLfoi À'-S ■ “

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Category:
History
Year:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Page 184 of 258
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105, 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Location mark: II 102.578
Intern ID: 175828
quindi mi ristringerò unicamente a rammemorargli. _quei testi, che questo castello più da vicino riguardano. Dice Frontino (53), che Calulo cacciato da’Cimbri, e stretto per essi, che già occupavano la riva dell' Adige, dov’ egli passar lo voiea, ricorse allo stratagemma, e fece sembianza, come si ne’ prossimi colli piantar volesse i suoi accampamenti (54); ciocche vedendo i Barbari, far vollero altrettanto, e mentre per provvedersi di (pianto a tal uopo occorreva, si disper devano ne’prossimi

campi, Catulo colse 1’ opportunità, di scese e passò il fiume. Per questo movimento gli venne fal lo di poter convertire il fiume in sua difesa, come dice Plu tarco (55), di munirlo con trincee, d’unire le due sponde con un ponte, onde dar comunicazione dal castello al gran de accampamento, poter soccorrere ogni lato pel caso ohe i Cimbri riuscissero a superare i burroni e i passi, che i Romani presidiavano , e mantenersi la comunicazione colla Strada d Italia. Era questa posizione come dice

T. Divio (56) protetta da un castello elevato al fiume Adige, castellimi e* ditum adjlumen . Athesim, e come avvisa Ampelilo, in Al- pihus Tridentini ^. Consideri ora, chi ne fosse vago, la posi zione per me descritta del macigno elevato, del castello che lo coronava, dell' Adige, de’ colli e delle strette 0 de’ burro ni vicini, elevi l'occhio, .e vegga ne’lati gli alti molili e i (53) Stralag. I. i, eap. 5, (54) Pndhahilmente là dove appunta erano lespc ernie da me, indicate nella nota

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Year:
-1821
Memorie storiche della città e del territorio di Trento ; 1
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Page 128 of 157
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IX, 145 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.600/1
Intern ID: 176477
DELLA NAUNTA. V I J g da molti antichi documenti rilevasi * m a do poché ella fu spenta, i di lei feudi furon conferiti ai Baroni o Conti di Firmian. Ad essi apparteneva pure l’odierno Castel Mechel, ed in questo loro castello , il quale figura ha piuttosto di palazzo, solevano essi venire a soggiornare in tempo d' estate ; ma dacché il vendettero, pochi anni sono, ad altra fami glia , il castello e la terra di Mechel vennero a perdere 1' antico lor lustro. Sopra la villa di Nano in qualche emi

nenza trovasi il castello chiamato Castel Nano, che appartenne a titolo difendo alla cospicua famiglia Madrucci, finché estinta questa fami glia nel secolo decimosettimo esso ricadde insieme colle decime, e co' diritti annessivi all’ infeudante Principe Vescovo di Trento, Nella vita del Cardinale Cristoforo Madrucci si legge, che la famiglia Madrucci discesa dai Signori di Tolentino nel Piceno era an tichissima Signora rii Castel Nano , perchè un ramo di essa essendosi trasportato nel Trentino

, e nella Falle di Non erasi radi cato nel suddetto Castello di Nano già ca pitale di Tal di Non. Nelle più antiche in vesti ture feudali i Signori di Madruzzo ven gono chiamati Domini de Castro Nani et Castro Madrutiiy'il che dimostra, che prima furono signori di Castel Nano, e poi diven nero signori anche di Castel Madruzzo. All' à- naunia dunque appartiene origina riamente que sta famiglia’. É assai verisimile ? che questo

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Year:
-1821
Memorie storiche della città e del territorio di Trento ; 1
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Page 127 of 157
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IX, 145 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.600/1
Intern ID: 176477
Il6 MEMORIE STORICHE vestigi a d’ un antico castello detto il Castel-* laccio , che apparteneva ai Signori di Cagno, de’ quali sì trovan memorie dell' undecimo e decimoterzo secolo* Estinta questa famiglia i feudi, ch’ella possedeva, pervennero ai Conti di Thunn. Poco lontano dal borgo di Cles capo luogo dell’ Ànaunia, in latino Ole slum giace il Castello di Cles posto in eminenza, vasto e grande, con colonne e ponici. La famiglia de' Signori o Baroni di questo nome è pure Originaria dell

' Ànaunia, ed in essa ebbe sem pre costantemente in tutti i tempi, come ha anche oggidì , la sua sede. In due documenti cioè 1 ' uno dell' anno 1144 viene rammentato Vitale di Cles, ed in un altro del ii83 se guito avanti il Vescovo di Trento Salomone viene nominato Arpone di Cles. Essi diven nero poscia Baroni, e conseguirono la dignità di camerieri ereditar] del Contado del Tirolo* Nel Castello di Cles nacque il celebre Car dinale-Bemardo desio Vescovo Principe di Trento, che piti d’ ogni altro

illustrò la sua famiglia e la sua patria, e fu uno de’ più grandi personaggi del suo secolo. Sopra il borgo di Cles v' è il villaggio di Meckel , in cui era un antico castello chia mato Castrum Sancii Hippolyti 7 che fu sman tellato insieme cogli altri due castelli di Tue no, ed Àìtaguarcla nella insurrezione popolare dell' anno 1407. Fiorì ne’ secoli di mezzo e figurò pur molto una famiglia di tal nome, come

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Category:
History
Year:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Page 226 of 322
Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV S., S. [200] - 556
Language: Italienisch
Location mark: II 102.297/2
Intern ID: 319142
il vescovo Filippo dalla santa sede F assoluzione a’ conti ed al paese dalle scomuniche e dall’interdet to. Mestassero'il castello di Buon Consiglio e la torre Vanga in mano di Sigi(rido come di persona egualmente accetta ad ambe le parti 5 la città ve nisse in temporalibus retta dal capitano dei conti, in apirilualibus dal vescovo e dal suo vicario. Re stituissero i conti tutto l’usurpato alla chiesa tren tina, tanto in diritti (4) che in beni: questi ultimi però venissero dal mediator

Sigifrido amministrati per mezo di suoi capitani. Colle rendite vescovili "si stipendiassero i presidj del castello di Buon Con siglio, delia toipre Vanga, di ca.stel Trento, e delle porte della città, ed i capitani di essa. Dovesse il vescovo rendere a scelti arbitri annualmente ragio ne dei frutti pereetti dai beni della sua chiesa: le sentenze date dai detti conti, dopo la morte del padre loro fino alla stipulazione dell’accordo, sem brassero giuste o no, ratificasse: perdonasse ogni eccesso

n 7 preti per cui avessero ad intercedere i conti, investisse i prefati conti de’ feudi aviti, ed i loro partigiani de? feudi acquistati dai conti mede simi, ove lo potesse de jure: non potendolo , con ferisse loro ì detti feudi, cosi che per tale oggetto non gli fosse più lecita vita durante di muover que rela iv conti od a’ seguaci loro. Le parti del ter ritorio trentino possedute dal vescovo all’atto del la pace venissero a lui quietamente lasciate frui re: cosi pure le pretese dei conti sul castello

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