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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
History
Year:
1904
Storia di Rovereto
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Page 136 of 226
Author: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte
Location mark: II A-582
Intern ID: 102507
Il Trentino allTtaiià. ( 1810 ). Veniamo perciò difilati alla applicazione dell’Articolo 111 del Trattato di Parigi, de’ 20 Febbraio 1810, col quale tutto il Tren tino venne ceduto al Regno d’Italia; ai 10 di Giugno sorse defi nitivamente il nuovo'Dipartimento dell’alto Adige con un prefetto a Trento, e 4 sotto prefetti, a Rovereto, e a Volgiamo, Riva, e Cles. 1! prefetto di Verona, barone Antonio Smancini fu tosto in caricato della organizzazione del novello dipartimento: e col I di Settembre

tutto era già italianamente ordinato. U barone Alessan dro Agucchi bolognese fu il primo nostro prefetto ed il sig. Cesare Sertoli il primo presidente della corte di giustizia, e Giovanni Berrà r. procuratore. Fissati i confini sino alla Chiusa di Bressa none, tutto il dipartimento fu spartito in cinque distretti, presieduti dal prefetto, per Trento, e da vice-prefetti, come si disse, a Ro vereto, a Riva, a Cles, a Bolgiano : ogni distretto suddìvidevasi in cantoni, ciascuno con un proprio giudice

di pace, ed ogni can tone distinguevasi ih riparti. 11 distretto di Rovereto avea tre cantoni: Rovereto, Ala, Mori con tre giudicature di pace: nove riparti avea Rovereto, tre Ala, e quattro Mori e tutto il distretto di Rovereto sommava a 47.700 abitanti, di cui 29.800 spettavano al cantone di Rovereto, il resto agli altri due ; e tutto il dipartimento dell’alto Adige contava al lora 265.160 abitanti. Rovereto e, Bolgiano, ebbero per di più un tribunale di commercio, di cui, a Rovereto fu presidente

il citta dino Gaetano Tacchi. Gli affari di tutto il dipartimento erano trat tati in un consigliò di'trenta deputati, che riunivansi a Trento in epoche determinate, e l’ordine pubblico era mantenuto da tre de legati politici risiedenti a Trento, a Rovereto, a Bolgiano. Anche alla pubblica istruzione si provvide opportunamente: in ogni cantone, e possibilmente in ogni riparto si dovette aprire una scuola popolare, che nelle sedi principali avea più classi ; Rovereto riaprì regolarmente il suo ginnàsio

, ritenendo alcunché della scuola reale bavarese, ed il liceo ebbe confermata la sua sede in Trento. Con questi ordinamenti, rapidamente attuati, e

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 12 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
e. POSTINO KR — IL CASTELLO J)RL BUON CONSIGLIO (217) 11 Bibliografia, Nelle opere degli scrittori dei secoli XVI, XVII e XVili, che trattano della storia del principato di Trento, trovansi co piose notizie riguardanti il Castello. Primo fra tutti è il D.r Pietro Andrea Mattioli, botanico e medico sanese che fece una descrizione minuziosa del Castello, la quale però per l’am mirazione soverchia da cui 1' autore era compreso, riuscì al quanto esagerata. È scritta in ottava rima e fu stampata dal

Marcolini in Venezia sotto il titolo : // Magno Palazzo dei Car dinal di Trento, i) Pur troppo di quest’opera non restano che due soli esemplari custoditi 1’ uno a Venezia, l'altro a Parigi. Nel 1858 Tomaso Gar, bibliotecarico civico di Trento ne curò una ristampa dal Monauni in Trento, abbreviando l’ampollosa introduzione dell’originale. Anche questa nuova edizione è or mai esaurita. Merita poi menzione il vecchio maestro di scuola in Trento Magister Johanes Pyrrhus Pincius di Mantova, che nell’anno

1546 scrisse il suo Cronicon Tridentinum, che è la storia dei Vescovi di Trento, fino ai suoi tempi. * 2 3 ) Verso la fine del secolo XVI venne il sassone Lorenzo Schrader a visitare la nostra sede vescovile già dovunque famosa per la esuberanza degli ornamenti e per la sua magnificenza. DÌ essa egli scrive nel suo libro: Menu mentori! m Itaìiae quae nostro saeculo a Chrìstianis posita sunt, libri quatuor. Heìm- stadii 1592: « Arx pulcherrima a Bernardo Clesio Cardinale ad ornamentum magis

et splendorem, quam ad tuendam urbem aedificata. » Per la cognizione del Castello servono assai le opere storiche del Prato , ;! ) éeWIppoIiti, *) del Manci, "') del ') Ambrosi Franorsoo •. Note biografiche, di P. A. Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino. — Tronto, Marietti, 1882. 2 ) Fu tradotta in italiano sotto il titolo: Annali, omero Croniche di Trento, e stampata in Trento nel 1648. 3 ) (nnochn'/o Prato (1045-1615) Historia triti enti nan ci vitati». Ms. ■*) Baldkssakiv Hippomti : Compendio

della storia del ducato trim tino sotto i re d’Italia, Longobardi, Franchi c Germani ; o: Compen dium rerum Tridenti ex archi vii.s (lesa in pi a rum. Ms. Sioismondo Manci: Annali di Trento fino al 1804. Ms.

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 13 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
12 (218) C. POSTINGER — IL CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Mariani l ) e del minorità Benedetto Boneifi , 2 ) nonché le Miscel lanee raccolte in sette follanti dal Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758-1762) che contengono le copie di docu menti e di altri atti, tratte dall’antico Archivio vescovile. Un po’prima dell’occupazione francese venne a Trento il bolognese Francesco Bartoii che visitò pure il Castello. La descrizione de! suo viaggio data alle stampe nel 1780 col ti tolo : Le pitture

ed architetture della città di Trento e di pochi altri luoghi dei suo Principato t è interessante perchè ci dà una chiara idea della disposizione di ogni parte del Castello e perchè ci dimostra il periodo di decadenza cui ormai si andava incontro, li Bartoii è una delle ultime fonti donde si possa attingere prima della vandalica occupazione francese ; dopo di lui dobbiamo unicamente attenerci ai Diari! del Conte Gra- ziadei e del Pietrapiana che ci narrano con onesta sincerità gli avvenimenti dal 1796 al 1824

. La Biblioteca civica di Trento, che di buon grado si apre alle ricerche degli studiosi, possiede altri lavori di scrittori an tichi e moderni, che trattano del Castello e della città di Trento ; ma di massima importanza sono i documenti originali che ri guardano la fabbrica del palazzo, e gli inventari che fanno parte dell’antico Archivio vescovile, custodito ora nell'Archivio di Stato dell’ 1. R. Luogotenenza in Innsbruck, Avendo otte nuta la liberale licenza di esaminarli, ho potuto accennare in questo

lavoro a molte circostanze finora poco note. Le due vedute più antiche del Castello disegnate da Al berto Dtìrer (Durrero) si conservano nell' I. R. Biblioteca di Corte a Vienna (una si riproduce alla Tav. I), e rappresen tano il Castel vecchio con le loggia prospettanti la città. Fuor della cinta delle mura, dove oggi sta il bastione di mezzo, sorgeva in quel tempo una torre rotonda, robusta e bassa che fiancheggiava V ingresso al primo cortile. Un* altra veduta del *) Michelangelo Mariani ; Trento

con il sacro Concilio oc! altri notabili. — Trento, 1673, 1. voi. ') Bknkortto Bgnblli* Monumenta ccclcsìae indentiti ae. — Trento, 1760-1768, 4 voi, in 4,®

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 36 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
i . l'i i>tiN i• r.i; — u. > astki.i.u I»I-'.I. ui'un eu.NsKU.in successori non ismentirono la fiducia in essi riposta, restarono sempre fedeli alia causa ghibellina, accompagnarono l’Impera tore nei suoi viaggi a Roma, e ne ebbero in compenso mai sempre la grazia e la protezione imperiale. Nel 1220 il Vescovo Alberto III di Ravenstein accompagnò a Roma Federico II, lasciando intanto l’amministrazione temporale del vescovado, durante la sua assenza, all’avvocato della Chiesa di Trento, il Conte

Alberto III del Tirolo. Ben presto la benevolenza imperiale piegò, per i vescovi di Trento, alla peggio. Ritornato che fu Federico II dalla cro ciata nel 1228, si riaccesero le lotte con le città lombarde. All’Imperatore premeva che i valichi delle Alpi, tanto necessari per le calate dalla Germania, fossero aperti ed affidati ad una mano forte e fedele. Aldrighetto di Castel Campo in Giudicane, eletto Vescovo nei 1232, era uomo energico ed ancora devoto al partito imperiale, ma si temeva già che

la prossima ele zione avesse potuto dare un’altra piega alle convinzioni poli tiche del successore. Si veniva ormai formando una corrente contraria alla sovranità territoriale del Vescovo, certamente per gli influssi di Ezzelino da Romano, e forse anche del Conte del Tirolo che procurandosi di continuo infeudazioni nei vesco vadi di Bressanone e di Trento, era divenuto un potente dinasta, ed avvocato arrogante insieme anzicchè sommesso, dei Principi Vescovi. Cosi avvenne che Federico li nell’Aprile del

1236 nomina Governatore imperiale a Trento il Conte del Tirolo, ed ai 12 di Agosto di quell’ anno stesso nega al Vescovo in presenza dei fratelli Ezzelino ed Alberico da Romano e di Alberto Conte del Tirolo il diritto di infeudare, vendere o di mettere a pegno i beni del Principato, <) stacca il principato di Trento dall’Im pero germanico e lo incorpora con la Marca Trivigìana. Nel 1237 venne come giudice imperiale a Trento un tal Rolando, nel 1238 gli sussegui Lazzaro de Lucca, e nel 1239

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 9 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
8 (214) C, POSTINOER — II- CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Quell’ombra di poter temporale che ancora restava si di leguò del tutto all’ingresso in Trento dì Napoleone I, nel Set tembre del 1796, dopo che l’ultimo dei Principi e Vescovi di Trento, Pietro Vigilio dei Conti di Thun, nella notte dei 20 Maggio di quell’anno, era fuggito a Passavia. I vincitori sban darono per la città e per il castello, nel quale si piantò il quartier generale francese: si penetrò in ogni canto dell’edificio mettendo

i Francesi; Trento cadeva così in potere or dell’una or dell’altra fazione, finché poi nel 1803 in appendice alla pace di Lune vii! e (1801), tutto il Vescovato venne secolarizzato ed incorporato alla Contea del Tirolo. 3 ) L’ archivio vescovile ri posto in 16 casse venne trasportato nel Luglio del 1803 a innsbruck. 4 ) La guerra fu indi ripresa, ma già nel Dicembre del 1805 si venne alla pace di Presburgo per la quale il Tirolo ') Le argenterie, proprietà del Vescovo, erano già state messe al sicuro

ai primi di Giugno del 1796 dalla Reggenza insediata du rante l’assenza del Vescovo. Tuttavia in Castello era ancor rimasta qualche suppellettile d*argento che ì Francesi assieme ad altri og getti di valore trasportarono a Verona. (Vedi Diario del Piotrapiana 3 Luglio e fi Settembre 1796. Ms. Biblioteca C. T.) -) Vi grande interesse per la storia di Trento durante le guerre francesi sono le Memorie storiche, o Cronaca della città di Trento dal 1796 al 1824 del O.tc Girolamo Grazi a, lei che fu Podestà

di Trento dal 1810 al 1812. 3 ) Convenzione tra l’ Imperatore Francesco I e la Repubblica francese del 6 Dicembre 1802. (Nota del Traduttore), '•) Per le ulteriori vicende dell' Archivio veggasi : Schonhcrr D.r Davide: Die Archi ve von Tyrol, nelle Mittheilungoo der k. k. Centralcommission, Vienna, Anno XI, 1885.

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 35 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
34 (240) C. POSTINGER — ir, CASTELLO del buon consiglio dopo la regolazione dell’Adige venne a trovarsi sulla sponda sinistra, mentre ancora nel secolo scorso a ragione si poteva dire vicino al Doss Trento. Fin verso la metà del secolo XIII non vi è documento attendibile che accenni ad un Castello sulla riva sinistra del l’Adige; appena nel 1250 si ha una investitura con cui il podestà Sodegerio de Tito « tanquam Rector et Provìsor Epi- scopatus Tridenti, in Domo nova Domini Imperatoria

» investe d’un pezzo di terra il Magister et Physicus Spinello. <) Fabbrica del Castello del Buon Consiglio. Da un documento redatto quattro anni dopo, cioè ai 2 di Gennaio dei 1254, nel quale Sodegerio de Tito viene dalla città di Trento investito per sè ed eredi della casa nuova sul Dosso del Malconsiglio, -) si può argomentare che questa sia la domus nova Imperatoria ; tuttavia non è lecito di escludere ogni dubbio. Una sola cosa è certa, che cioè la casa di Sode gerio, descritta nella investitura

del 1254 come domus nova in ci vi tate Tridenti, in contratti S. Martini super Dossum po sila juxta murum civitatis, qui vocatur Dossus de Mai Consilio, è il Castello del Buon Consìglio. Per viemmeglio comprendere la personalità di Sodegerio de Tito, ed il suo titolo fastoso, mi sia lecito di scorrere suc cintamente la storia del Principato di Trento. L’Imperatore Corrado II, separata la Contea di Trento dalla Marca di Verona, l’aveva data al fedele e valoroso Udal- rico II Vescovo di Trento (1027

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Books
Category:
History
Year:
1904
Storia di Rovereto
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Page 47 of 226
Author: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte
Location mark: II A-582
Intern ID: 102507
castello e dei signorotti, che erano il vero flagello di queste povere terre. In questo frattempo venia sulla sede vescovile di Trento l’illustre Bernardo Clesio, del quale anche noi sentimmo allora la prudenza, la sapienza, la decantata magnanimità. Travagli e fermezza nei Rovereti ni (1520). Per ben apprezzare gli avvenimenti che seguono, è mestieri qui richiamarsi la condizione dei nostri paesi a quei tempi. Ab biamo veduto come s’introdusse presso di noi la famiglia Castel- barco, che a poco a poco

ebbe in poter suo tutta la Valle Laga- rina. La donazione de! Trentino fatta daH’imperatnre Corrado al vescovo di Trento, venne a fondare un nuovo principato, e vedemmo come ad onta di molti contrasti, tutti i castellani lagarini e i Ca- stelbarco stessi vennero a riconoscere l’alto dominio del principe vescovo di Trento, accettando da lui le investiture delle lor terre e castelli. Vedemmo come qui s’introdussero poscia i Veneziani, e '.come tutta la Valle Lagarina con altre adiacenze fino a Riva

co stituisse un distretto veneziano distinto dal principato di Trento. Non è facile precisare, nè molto- importa al nostro racconto, quali fossero ! confini settentrionali di questo principato, ma importa assai il sapere, che oltre a questi confini sorse un altro Stato (dell’impero romano-germanico) che è la contea del Tirolo. Forse era precisa la frase di Dante, che la Germania cominciasse «sovra Tiralli ». Caduto, come fu raccontato, il dominio veneto-lagarino, il vescovo di Trento rimise in campo

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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 40 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
c. posTingur — 11 castello pel fi don consìglio (24 d) 39 di questi due scrittori. Si è già prima accennato a quello che fece Giovanni de Hinderbach per abbellirlo. II Palazzo desiano. Come lo dice il nome, è sorto per opera del Principe Ve scovo e Cardinale Bernardo 11 desio, uomo geniale ed appas sionato dell’arte, il quale dopo la morte di Giorgio di Neudeck (1505-1514) fu dal Capitolo eletto Vescovo di Trento ai 12 di Giugno 1514, ed immesso nel potere temporale dall’ Impera tore

Massimiliano quale Conte del Tiro lo, dopo di aver rinno vate le Compattate. Bernardo era dell’Anaunia, dove tuttora trovasi il Castello degli avi suoi, il padre suo Àliprando fu prode guerriero ai servigi dei duchi d’Austria e morì di peste nel 1509 come Capitano di Trento. Disposato a Dorotea Fuchs, ne ebbe sette figliuoli, i quali vissero sempre in perfetta ar monia ed a questo vincolo volle alludere Bernardo, il mezzano dei sette, scegliendo per sua impresa un fascio di sette verghe che egli fece poi

collocare ovunque, sulle sue fabbriche, e sugli arredi da lui commessi. >) Bernardo desìo. lì nuovo Vescovo aveva 29 anni, ed era dottore in teologia ed in diritto romano, Consigliere dell’Imperatore Massimiliano e Protonotario apostolico. Fece il suo solenne ingresso a Trento in mezzo ad elette festività che furono descritte dal Pincio nel libro 9 dei suoi Annali. Quantunque Vescovo, Bernardo desio accudì pur sempre agli affari di Stato presso la Corte impe riale. Nel 1518 intervenne alla Dieta

d* Augusta, e dopo la morte di Massimiliano I fu membro della Reggenza fino all'ar rivo dei nipoti imperiali Carlo e Ferdinando. Alla Dieta di Fran coforte appoggiò calorosamente la elezione di Carlo Imperatore e nel 1527 presenziò come Presidente del Consiglio segreto ') Pinci us : Annali ovvero Croniche di Trento, I. 8, p. 182.

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Books
Category:
History
Year:
1904
Storia di Rovereto
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Page 96 of 226
Author: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte
Location mark: II A-582
Intern ID: 102507
Ritorno dei francesi. Rivincita degli imperiali. La fermata dell’armi fu probabilmente giustificata dal bisogno di provvedere al nuovo governo dei paesi riconquistatile il prov vedimento si fece per tutto il Trentino dal consigliere Filippo Baroni Cavalcabò in nome del sovrano protettore della Chiesa di Trento per il giudiziale e-l’amministrativo ; quando pel militare e pel trattamento degli eserciti imperiali provvedeva il commissario aulico barone di Moli. Nulla di memorabile avvenne

in questa momentanea riordinazione ; ma grosse vicende doveano fra poco rinnovar movimenti assai gravi. Mentre Davidovich consultava coi suoi a Rovereto, i! gene rale Alvinzi sostituito a Wurmser, or chiuso in Mantova, correva dal Brenta verso Verona contro i repubblicani, e strepitosi fatti succedevano e favorevoli e contrarii : i francesi corsero estremi pericoli, ma Caldiero ed Arcoli segnarono vittoria per loro disfatta per gli imperiali ed Alvinzi pel Brenta retrocedeva coi suoi per salire a Trento

, riunirsi a Davidovich e tentar la fortuna nella valle dell’Adige : ma questi aveva perduto il tempo, e quando finalmente calò a Rioli e respinse verso il Mincio i francesi, trovò laggiù la sventura ; chè Napoleone ormai vincitore gli fu addosso, e lo costrinse a risalire precipitosamente l’Adige, e ripararsi in Ala, mentre a Trento arrivava l’Alvinzi. Ricomposta l’armata, e presi a Rovereto i definitivi provve dimenti, scesero gli imperiali, e dopo molti svariatissimi e sangui nosissimi accidenti

e Vucassovich eransi raccolti a Lavìs ; i repubbli cani a Rovereto e a Trento; e nel breve intervallo di tregua, si

14
Books
Category:
History
Year:
1904
Storia di Rovereto
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Page 13 of 226
Author: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte
Location mark: II A-582
Intern ID: 102507
che Rovereto come stazione può avere 18 secoli, e come borgata quasi 10. Fra gli avvenimenti locali, abbiamo una tragedia della quale daremo la tradizionale narrazione. I diversi castelli della Valle Lagarina erano tenuti da parti colari Signori, che governavano con propri Gastaldioni le terre adiacenti, con qualche dipendenza da Trento, come città princi pale in questi paesi. Fra gli altri signori c’ erano i Castelbarco, che sembrano venuti dalla Boemia, e spettanti alla famiglia reale. Si crede

fabbricato da loro qualche nuovo castello, ma è di fatto che presto divennero padroni quasi di tutti. Quando nel 1027 l'imperatore di Germania Corrado il Salico diede al vescovo di Trento in proprietà la città medesima, e tutto il territorio fino ai confini d’Italia, i Castellani della Valle Lagarina cominciarono quali sudditi a ricevere la feudale investitura dei loro castelli, e territori da' vescovi di Trento. Anche i Castelbarco dunque rice vettero tale investitura per ciascuno dei loro castelli

. Insorta la lotta fra i papi e gli imperatori, i vescovi di Trento come vas salli fedeli stavano coll’impero, ma i feudatari Lagarini, che poco armonizzavano coi vescovi, tennero il partito contrario, forse uni camente per avversare il vescovo. Quindi le continue quistioni fra i dinasti Lagarini, che mal soffrivano di ricevere investiture dai vescovi e i vescovi che esigevano i loro diritti, e per di più avrebbero voluto spegnere affatto la dominazione dinastica in que-

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