747 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_95_object_5630577.png
Page 95 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
di Trento anche dopo il 1816. II XX secolo portö con se profondi mutamenti nella configurazione politica del la zona centrale del le Alpi; alla fine del la I guerra mondiale, il sud del Tirolo fu ceduto all'ltalia insieme alle zone di lingua italiana dell'lmpero Asburgico. L'importanza assunta nel frattempo dai confini per una vera delimitazione di territori e genti, e testimoniata dal fatto che ora risultava quasi impossibile amministrare una diocesi posta al di fuori dei confini statali. I confini

diocesani dovevano, corrispondere a quelli politici: cosi mezzo secolo piü tardi, nell'anno 1964, la parte tedesca del la diocesi di Trento, cui apparteneva anche Lagundo, fu assegnata alla neo-costituita diocesi di Bressanone e Bolzano. Ma torniamo ancora una volta al primo Medioevo. Nella cristianizzazione e nella germanizzazione abbiamo individuato le premesse del la storia medievale. Questi due fattori sono in stretto rapporto con la nascita del feudalesimo, quell'aspetto eco- nomico-politico che

Lxg'undo primA di LAgundo Un tempo il „Bischofskofel" (cima del vesco- vo), sul monte San Vigilio, segnava i confini tra le diocesi di Coira e di Trento. Qui oggi confinano i comuni di Lagundo, Parcines, Lana e Marlengo, le cui iniziali sono stote incise intorno alla croce di demarcazione solo in epoca piü recente. metä del V secolo. II momento preciso, in cui la Venosta ed il Burgraviato entrarono a far parte di questa diocesi, come anche la storia politica, e ancora tema di discussione tra

Sabiona, originaria- mente parte del distretto ecclesiastico di Aquileia, dipendeva daIl'arcidiocesi di Salisburgo, divenendo cosi territorio del la chiesa regionale del la Baviera. Come abbiamo giä visto, la presenza bavarese nella nostra zona all'inizio del IX secolo era giä consistente. Si suppone, pertanto, che i Bavaresi abbiano tentato di annettere anche ecclesiasticamente il Burgraviato e la Venosta alla loro sfera culturale. Coira, che fino ad allora apparteneva alla provincia ecclesiastica

di Milano, iniziö, ad orientarsi proprio in quest'epoca verso l'occidente franco, e nel corso del IX secolo venne assegnata alla provincia ecclesiastica di Magonza. 39 Qualunque fosse la situazione, a partire dall'inizio del IX secolo la diocesi di Coira giungeva fino a Merano, dove confinava con la diocesi di Trento. Ancora oggi sul monte San Vigilio si trova una pietra di demarcazione che porta eloquentemente il nome di "Bischofskofel" (dosso del vescovo); essa separa i comuni di Lana, Marlengo

1
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_552_object_5631034.png
Page 552 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
il commissario civile che il loro comportamento era perfettamente in linea con l'ordinanza del commissariato civile di Merano del 28 maggio e con le disposizioni del comando di divisione di Bolzano. La stessa piccola bandiera del la corpo- razione degli sbandieratori di Lagundo non era rosso-bianca, ma a strisce lilla e bianche, simile aH'"Union Jack" degli stati Uniti d'America. Poiche nessun altro Stato del mondo possiede una bandiera con questi colori, non si tratta di una bandiera politica, bensl di una

in base a questa argomentazione assolutamente logica, i convocati sono tornati a casa convinti che il colloquio con il commissario civile avesse risolto la questione! Ma i conti erano stati fatti senza i Carabinieri di Quarazze! II 4 luglio, in occasione del concerto del la banda musicale a Foresta, furono nuovamente invitati ad esibirsi gli sbandieratori Wolf e Hölzl. Mentre si recava al concerto di Foresta con la bandiera arrotolata, Wolf fu fermato al ponte di Foresta da tre Carabinieri del

la caserma di Quarazze insieme al loro interprete, un anziano gendarme austriaco in pensione. Essi confiscarono immediata- mente la bandiera che il commissariato civile di Merano aveva permesso. Wolf protesto con tutta calma e si appellö al giudizio del commissariato civile di Merano che aveva dichiarato lecita l'esibizione degli sbandieratori, ma ogni obiezione fu vana. E ben strano come dei subordinati possano ignorare la decisione dei propri superiori! Si spera che il comando civile dia delucidazioni

all'intervento dei maggiorenti del comune di Lagundo, il 5 corrente mese, e la stessa e stata riconsegnata ad Hölzl a Lagundo. La popolazione ha accolto con gioia il comportamento comprensivo del commissariato civile di Merano. I Carabinieri, un po' troppo zelanti, dovrebbero ricordarsi che l'esperienza insegna che "Io zelo cieco procura solamente guai". "Der Burggräfler", martedl 27.7.1920 Pessimo surrogato di carne. Qualche giorno fa al maso Stücklwieser si e pre- sentato un vecchietto per chiedere

"Der Burggräfler", giovedi 8.7.1920 Cosa si permettono i Carabinieri di Quarazze. II 24 giugno il noto sbandiera- tore Wolf e altre 16 persone di Lagundo eranostati invitati a com pari re davanti al commissariato civile di Merano: Wolf, per essersi esibito pubblicamente il 6 giugno dopo la processione a Maria Steinach, gli altri perche avevano esposto bandiere bianco-rosse durante quel giorno processione. Con una interessante discussionedurata due ore, i convocati sono riusciti a convincere

2
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_87_object_5630569.png
Page 87 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
del la Raetia Curiensis franca e del la diocesi di Coira. Ora siamo in possesso del primo punto di riferimento sicuro per delimitare i confini nella conca di Merano. In effetti in essa si individuano facilmente i confini tra le diocesi di Trento e di Coira, cosi come rimasero fino al 1807. Ma se, giunti a questo punto, diamo un breve sguardo al passato, dobbiamo

conto ai Franchi. Anche in questo caso, come in molti altri, i pareri degli storici sono discordanti. 6 Riguardo alla situazione politica dopo il 591, sappiamo con certezza solo che i Baiuvari dominavano la zona di Bolzano nella seconda metä del VII secolo, dunque quasi ioo anni piü tardi. DaIla biografia di San Corbiniano apprendiamo, inoltre, che nell'anno 710 essi possedevano anche il castrum Maiense, l'odierno castello di San Zeno, e che in quegli anni la Venosta era frequentata da "funzionari

Arbeo, vescovo di Freising, nativo di Maia, trasferi a Freising le spoglie di San Corbiniano, suo predecessore la val d'Adige faceva nuovamente parte del ducato dei Baiuvari. Questo cambio di potere, che nell'VIII secolo gettö la popolazione del territorio meranese nell'incertezza e nella miseria, non sarebbe certo stato l’ultimo. I Franchi che, guidati da una dinastia merovingia sempre piü debole, avevano rinunciato momentaneamente alla politica espansionistica, ripresero infatti vigore nel corso

, nell'anno 784 il duca bavareseTassilo seppe difend- ersi, anche se per l'ultima volta, con successo a Bolzano, da un attacco del franco Hrodbert, allora duca di Trento. Ma quando, tre anni piü tardi, Pipino, re d'ltalia e figlio di Carlo Magno, giunse a Bolzano, il duca bavarese dovette sottomettersi al potere dei Franchi per terminare la sua vita in convento, come giä aveva fatto il re longobardo Desiderio. Cosi la zona centrale del le Alpi si trovö per la prima volta daIla fine dell'lmpero Romano

d'Occidente, sotto un unico dominio. Le associazioni politiche esistenti non vennero sciolte, ma continuarono ad esistere anche sotto il dominio dell'lmpero franco. Per la prima volta, dopo l'istituzione del le contee, nell'anno 806 si riescono a individuare confini territoriali ben precisi. Trento, che apparteneva al regno franco-longobardo, arrivava fino a Marlengo sul lato destro delI'Adige, mentre l'altro lato del la valle rimase al ducato bavarese; la conca di Merano fino al Passirio faceva ora parte

3
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_217_object_5630699.png
Page 217 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
di funzionari, cioe di messi comunali: „Weinmesser" (ispettori del vino), „Saltner"(guardie dei vigneti e dei campi) e guardie forestali. Ma, accanto alle incombenze di amministrazione interna, il comune fungeva anche da a nel Io di congiunzione tra la comunitä rurale e il primo gradino dell'istituzione politica, vale a di re, cioe il tribunale principesco. Abbia mo giä ricordato che i tribunali, un tempo, non solo si occupavano del la giurisdizione, ma assolvevano anche funzioni amministrative. I giudici

dovevano pertanto provvedere anche alla riscossione del le tasse, alla leva militare e a I l'a I logg io del le truppe di passaggio. Affinche i suoi ordini venissero eseguiti nei singoli villaggi, il giudice nominava tra la popolazione locale un Anwold (procura- tore) che operava in nome del tribunale e, accanto al capopaese, rappresen- tava la massima autoritä in paese. 286 A partire daIla seconda metä del XV secolo, abbiamo notizia di procuratori nel Burgraviato. 207 II primo procura- tore di Lagundo

a noi noto e Vilg Hörmann nel 1544, proprietario del maso Toller a Plars. 288 All'inizio i procuratori venivano nominati all'occorrenza, per la gestione di determinati affari legali, e solo daM'inizio del XVII secolo rimasero in carica permanente per un determinato periodo. 289 La prassi voleva che si ricorresse agli avvocati in qualitä di rappresentanti dei giudici, soprattutto nel disbrigo di affari di diritto civile quali testamen- ti, donazioni 0 compravendite. 290 Invece nei processi civili piü

importanti e negli affari di maleficio, cioe nei processi penali, competeva decidere al „Stadt- und Landrichter" (giudice del la cittä e del contado) di Merano. A questo scopo una volta l'anno, in ogni paese, si teneva un'assemblea chia- mata „Ding" oppure „Ehehafttaiding". AI tribunale di Merano facevano capo quattro comuni autorizzati a tenere assemblee di questo genere (Dingge meinden), che il giudice visitava quasi sempre d'estate, uno dopo l'altro,

ContAdini e mAsi di LAgundo all'ambizione politica dei conti del Tirolo (vedi sopra "Rio Lagundo e Novale L'intromissione di questi Ultimi nel processo di formazione dei comuni della zona, sembra essere stata all'ordine del giorno, constatazione in pieno accordo col fatto che i conti del Tirolo erano - come si e visto - titolari del baliato su alcuni comuni del Burgraviato. E dunque credibile che i conti, nel loro duplice ruolo di balivi del vescovo di Bressanone e del convento di Sankt Mang

4
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_671_object_5631153.png
Page 671 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
24 settembre 1945, archivio provinciale di Bolzano 15 Scritto del commissario straordinario all'ONAIR di Bolzano del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 16 Scritto dell'ONAIR di Bolzano all'ONAIR di Trento del 30 maggio 1946, archivio provinciale di Bolzano 17 Scritto del commissario straordinario dell'ONAIR al comune di Lagundo del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 18 Rapporto dell’ONAIR di Trento del 19 maggio 1947, archivio provinciale di Bolzano 19 Delibera del consiglio

comunale di Lagundo del 29.9.1949 20 Rapporto finale della maestra Marcoiina Perini Travanut, luglio 1956, archivio provinciale di Bolzano 21 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 7 ottobre 1 955- archivio provinciale di Bolzano 22 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 23 dicembre 1 953. archivio provinciale di Bolzano 23 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.6.1958, archivio comunale di Lagundo 24 Scritto del sindaco Gamper all'ONAIR di Trento del 26 agosto 1958

, archivio provinciale di Bolzano 25 Scritto del 27 giugno 1959 del presidente dell'ONAIR al comune di Lagundo, archivio provinciale di Bolzano 26 Scritto del 28 agosto 1959 dell'ONAIR di Trento alla direzione regionale dell'ONAIR, archivio provinciale di Bolzano 27 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.12.1962, archivio comunale di Lagundo 28 ibid. 29 Festschrift Schulzentrum Algund del 30.10.1983, senza impaginatura 30 »Dolomiten« 21./22.723.4.1973 n. 93 1 Schöne, 1969, pag. 8 2 Zieglauer

Moosbrugger, 1982, pag.io 3 »Der Burggräfler« 12.2.1921 n. 35 4 Bonfioli, Rita, direttrice del l'ufficio regionale dell'ONAIR, Trento, lettera del 11.10.1927 al segretario generale dell'ONAIR 668

di Lagundo 81 Chronik des Klosters Maria Steinach, parte 3, pag. 65 82 Delibera del podestä del 27 novembre 1931, archivio comunale di Lagundo 83 In un contratto del 1879 gli abitanti di Rio Lagundo si erano impegnati a fornire al curato 12 cataste di legna da ardere l'anno; per l'insegnamento scolastico il pane di uno staro di segale per ogni scolaro; per ogni giorno 1/2 litro di latte accordo tra il curato di Rio Lagundo, la parrocchia di Lagundo, il comune e i proprietari di Rio Lagundo, il 2 aprile

5
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_448_object_5630930.png
Page 448 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
venerdi del mese) e il giorno del Cuore di Maria (primo sabato del mese). Le sculture colorate che adornano oggi l'arca dell'altare, raffigurano la Regina del Rosario con, aIla destra, Santa Caterina da Siena in ginocchio, col capo circondato da spine, e San Domenico aIla sinistra. Le figure esterne del l'arca rappresentanoSant'Agostino con cuore fiammantea sinistra, e, a destra, San Tommaso D'Aquino, con libro e sole sul petto. Nella nicchia del fastigio e raffigurato il Padre Eterno come

Giudice Universale; sotto di lui si libra Io Spirito Santo in sembianze di colomba. AIlineati da destra a sinistra nella zona del tabernacolo vediamo Santa Rosa di Lima con corona di spine, Sant'Antonio da Firenze col dito suIle labbra, San Vincenzo Ferrer con la tromba e Sant'Agnese con l'agnelIo. I due altari laterali e il pulpito di questa chiesa vennero, invece, progettati da Michael Stolz e realizzati da Gasser Roli di Merano. Furono montati nel 1862 e decorati nel 1867. 74 Anche la chiesa

di Riolagundo, costruita nel 1890, venne dotata di una mensa con colonne e rilievi dei quattro evange- listi e di un tabernacolo con lavori ad intaglio dorati e fasce istoriate, il tutto finanziato dal deputato imperiale Franz von Zallinger. 75 Nel 188g Rohregger e Schwienbacher rinnovarono e arricchirono di ornamenti l'altare barocco nella cappella laterale del la vecchia chiesa parrocchiale. 76 Tra le statue singole di Lagundo va ricordata la statua di San Giovanni sul tonte battesimale del la vecchia

chiesa parrocchiale, decorata da Rohregger, e una statua di Gesü Risorto per la quäle vennero pagati 65 fiorini, decora- zione compresa. 77 Nella sacrestia del la vecchia chiesa parrocchiale troviamo, inoltre, una statua neogotica del Sacro Cuore scolpita dal gardenese Ca- jus Perathoner, due medaglioni col Sacro Guore e il Guore di Maria, e una Maria con Bambino su lla luna falcata con serpente. Nella sacrestia del la nuova chiesa parrocchiale ci sono invece una statua da processione di un angelo

custode che protegge un ragazzo in calzoni di pelle, e una Sant'Anna Madre con la piccola Maria. Entrambe le sculture potrebbero essere opera del Io stesso artista. Anche una Santa Notburga con vestiti in stoffa, che nella mano levata regge una falce, viene usata come statua da processione. Un'elegante Immacolata e sistemata nel Wohnhofer-Bildstöckl che venne posto sull'angolo dell'edificio quando venne costruita la latteria sociale nel igoo; 78 la statua e presumibilmente di origine gardenese

6
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_342_object_5630824.png
Page 342 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
ni del XVIII secolo. I busti dorati, dell'altezza di 40 - 50 cm, furono trafugati nell'aprile dehg36. 87 Nel maso Nutzö\ Lagundo vieneconservata ancora oggi una statua in Stile barocco scolpita nel legno, raffigurante il Padre Eterno e proveniente, con ogni probabilitä, dalla diroccata chiesa di San Cass/ano. La „Himmelskönigin" (Regina Coeli) nella nicchia del maso Huber unterm Baum (oggi restaurata in Stile neogotico) potrebbe avere la stessa provenienza. In quell'epoca fu costruito anche

un nuovo altare per la chiesa di Sankt Ulrich a Plars. Questo altar maggiore, che per Io Stile dev'essere opera di un artista formatosi in Germania meridionale, 88 presenta una struttura neobarocca con l'impiego di elementi piü antichi. L'altare potrebbe essere stato costruito nel 1730, poiche, secondo la contabilitä del la chiesa, documentata nella cronaca parrocchiale," nel 1730 vennero spesi a Plars 223 fiorini e 40 kreuzer per la costruzione del la chiesa e per un nuovo altar maggiore, e, nel 1738

, altri ng fiorini e 57 kreuzer.” 89 Cuore dell'altare e la pala del pittore Josef Wen- genmair, raffigurante Sant'Ulrico davanti aIla Madonna, mentre sulle ancone laterali sono collocate due preziose sculture, una del Santo Franz Xaver che battezza uno schiavo di colore, l'altra del Santo Magnus che combatte col drago. Entrambe le statue, scolpite nel 1745, sono di Johann Baptist Förster di Meßkirch, che nel 1740 divenne cittadino di Merano dove mori nel 1748. 90 Anche nella chiesa del convento

di Steinach esistevano, prima della sua chiusura, quattro altari barocchi: l'altar maggiore sulla parete est, due altari laterali sulla parete nord ed un altro sulla parete sud; un quinto altare si trovava nella cappella dei defunti. 91 Nel 1848, aIla riapertura del convento, „gli altari erano ormai distrutti e le pietre vennero utilizzate per costruire stufe e cucine”. 92 Nel Io stesso anno, il convento ebbe in dono da Sebastian Verdroß i tre altari ancora esistenti della chiesa di Monte San Giuseppe

in bianco-alabastro, in uso nella vaIle dell'lnn dal 1760, proveniente daIle accademie, non ha invece incontrato fortuna nel Burgraviato. 95 L'altare della cappella del maso Mair im Korn, dell'anno 174g, con un pilastro laterale e due colonne che termina con una trabeazione spezzata,con la parte superiore formata da sezioni di timpano arricciate, e anch'esso in bianco- alabastro ed oro. Altre due statue di questo tipo, quelle di San Martino e San Vigilio con palma e libro, si trovano ancora oggi sulla

7
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_214_object_5630696.png
Page 214 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
non passarono al maso Mair-im- Korn. 272 II fatto che, sia il maso che la carica di capopaese rientrassero nella sfera d'influenza brissinese, rafforza, dunque, il sospetto che il Vescovato abbia avuto la sua parte nella genesi del comune rurale di Lagundo. Supponendo, ora, che Bressanone, quäle signore fondiario, sia stata la molla motrice del la formazione del nostro comune, non dobbiamo tuttavia dimenti- care che il comune di Lagundo non comprende solo le zone anticamente sog- gette

". 277 Non lasciamoci nemmeno trarre in inganno dal titolo di „syndicus von Plars", 278 che e testimoniato nella prima metä del XV secolo e che si riferiva, evidentemente, aIla carica di pre- vosto (Kirchpropst) del la chiesa di St. Ulrich di Plars. 279 Relativamente a ciö, ancora nel XIX secolo l'insieme degli appartenenti aIla chiesa di Plars veniva chiamato „Gemeinde Plars" (comunitä di Plars). 280 Tuttavia, il dualismo di cui sopra deve, comunque, risalire alle origini piü lon- tane del nostro

sopra nominate. 281 Ancora piü eloquente e uno scritto del 1696: quando, dopo una controversia sui diritti e sugli obblighi deH'amministrazione del paese, si giunse ad un confronto tra gli abitanti di Lagundo da un lato, e quelli di Plars e di Dritl 282 dall'altra, agli ultimi venne imposto di designareogni anno tre membri delia giunta. Riguardo aIla carica di capopaese, invece, venne espressamente sot- II maso Schellebauer (oggi Thalguter; intorno al 1940), in cui abitava il messo del tribunale

venivano chiamati Schergenlehen - piü tardi Schellebauer, oggi Thalguter denominazione che richiama un'altra figura deH'amministrazione comunale del tempo, piü precisamente il „Fronbote" o „Gerichtsdiener", detto appunto anche „Scherge" (messo comunale). 271 Anche se, dopotutto, il rapporto tra proprietä e ufficio rimane da chiarire definitivamente, per noi e significativo sapere che la casa e il terreno succitati in origine erano un feudo del Vesco- vato di Bressanone finche i diritti fondiari

all'influsso del vescovo di Bressanone (il paese e le frazioni, Riomolino e Velloi), ma anche il cono di deiezione di Plars sul quäle, a quanto ci risulta, il Vescovato non avanzava alcun diritto fondiario. 273 Da questo punto di vista, acquista significato il fatto che nelle fonti si riscontra spesso una netta distinzione tra le parti di Lagundo e Plars. In un atto di donazione in favore del monastero Marienberg del 1164, si distingue tra le proprietä in loco Al- gund e quelle in loco Flairs , 274 Anche

8
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_446_object_5630928.png
Page 446 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
Wassler, gli fu affidato l'incarico di allestire l'altare di Veltoi con la rappre- sentazione della Trinitä (1894/95); ü guadagno gli permise di frequentare l'accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. 69 Sia il gruppo della Trinitä, con i due angeli e i due apostoli ai lati, dai colori carichi suIIo sfondo blu, che la Pieta nella nicchia della mensa, evidenziano le caratteristiche stilistiche dell'artista: „la padronanza del materiale, l'eccellente perizia artigianale, il senso della misura

e del le proporzioni." 70 Nel 1906 Mayrhofer ha scolpito la statua della Madonna di Lourdes nella cappelletta Gasser 71 (oggi proprietä privata) e nel ig15, la statua del Sacro Cuore con le braccia allargate, per la chiesa di Velloi. Allo stesso artista po- tremmo attribuire sia il rilievo raffigurante la Madre di Dio col Bambino, nella cappelletta presso il maso Lausenberger, che il Gesü Bambino in piedi, realizzato in Stile neogotico, oggi nella sacrestia della vecchia chiesa parroc- chiale

. Un Gesü Bambino in gesso, quasi identico, che reca la firma „Mayr hofer 1906", si trova nella chiesa di Velloi. Piü avanti Mayrhofer si accostö ad un'espressione artistica piü moderna, come testimoniano le sue successive opere del XX secolo a Lagundo (vedi „L'arte a Lagundo nel XX secolo"). II terzo autore del le decorazioni della chiesa di Velloi e Alois Schmider. Nato nel maso Kienegger a Velloi, frequentö intorno al 1900, la scuola per l'industria del legno a Bolzano e, dal 1903 al 1907

, la Kunstgewerbeschule des k.k. Österr. Museums für Kunst und Industrie (scuola d'arte imperiale del museo per l'arte e l'industria) di Vienna. Per la chiesa di Velloi ha creato, intorno al 18 g 5, il rilievo del Io „Stabat Mater" e / relievi del pulpito. Schmider e uno degli artisti rimasti fedeli al Io Stile neogotico fino nel XX secolo inol- trato. Prima e dopo il 1900, ha realizzato la statua del Sacro Cuore nella cappelletta Bachguter, il rilievo della Sacra Famiglia nella Zenzn-Kapelle, la Pieta nella

cappelletta del Gruberhof, un piccolo altare domestico (privato) intorno al 1906, l'lmmacolata nella cappelletta Nußschaler, il Cristo suIla colonna del martirio presso il maso Freienfelder, il Gruppo del Rosario nella Pinthof-Kapelle e l’arcangelo Michele nel cimitero nuovo, oltre a diverse altre A Lagundo sono presenti diverse opere dello scultore Alois Schmider, del maso Kienegger, ad esempio la croce missionaria nel nuovo camposanto, la statua di Maria nella chiesa di Velloi 0 la Pieta con un rilievo

9
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_728_object_5631210.png
Page 728 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
il prato di Rosa Fliri, nata Kiem 37.000.000 Totale 319.841.860 Contributi Stato 49.250.000 Provincia 15.775.000 Totale 65.025.000 Nel frattempo ci si dovette occupare anche dell'aspetto burocratico. Quando, nella primavera del 1959, Chronst si rivolse al Vicariato generale di Trento, si accorse, con grande sorpresa, che il progetto di Lagundo non era stato anco- ra inviato a Roma, poiche si trovava all'ultimo posto nella graduatoria delle chiese da costruire nella diocesi di Trento. I progetti

per le chiese della peri- feria di Bolzano e di Merano avevano la precedenza. Tutto quello che Chronst riusci a riportare a casa da Trento, per sottoporlo al comitato, fu il pacchetto di progetti di Otto Linder. La successiva visita aIla chiesa parrocchiale di Prato aIIo Stelvio, costruita da Linder, del tutto simile a quella progettata per Lagundo, deluse tutti profondamente poiche la costruzione, disadorna e di dimensioni ridotte, non corrispondeva certo all'idea di chiesa moderna e centrale

trarre ispirazione. Di ritorno a Lagundo, Cutweniger si mise al lavoro con grande entusiasmo. Non fu mai stipulato un contratto scritto: l'unico accordo fu che l'architetto avrebbe collaborato strettamente con il parroco nella stesura del progetto. Ogni elemento costruttivo doveva avere un senso, doveva cioe rispondere ad una precisa funzione liturgica. II parroco Chronst trascorse molte ore nel Io Studio di Willi Cutweniger, e il direttivo del comitato passö molti lunedi sera nel retrobottega del

vagheggiata da Chronst e dal suo comitato. Dopo lunghe riflessioni, incoraggiato anche dal padre tedesco Urban Rapp, un esperto nel campo degli edifici ecclesiastici, il comitato decise all'unanimitä di abbandonare il progetto di Linder, anche se aIl'architetto andava un cospicuo indennizzo. „Penso che mai denaro sia stato speso tanto bene per la costruzione del la chiesa, come queste 500.000 Lire, con cui ci siamo liberati di questo pro getto [del l'a rch itetto Otto Linder]." 35 Si decise, dunque

, di rivolgersi ad un architetto del la zona. Hans Kiem, Bach guter, propose Willi Cutweniger, un giovane architetto meranese che aveva giä realizzato per lui e per i suoi soci in affari, il magazzino frigorifero di Mera no. L'architetto aveva al suo fianco una competente consulente, l'architetto d'interni di Lagundo, Lilly Stingl, sua moglie. Al la fine di novembre del 1960, il comitato e gli architetti si recarono al Brennero, ad Innsbruck e a Monaco di Baviera pervisitare alcune chiese moderne da cui

10
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_742_object_5631224.png
Page 742 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
, si giunse a I la posa del la prima pietra, il i° maggio 1966 . l6 La costruzione fu affidata aIla ditta S.I.C.C.I di Merano, la direzione dei lavori all'ingegnere Carlo Deflorian. Nella chiesa si celebrö per la prima volta la messa 17 II 23.5.1971 e il 13.3.1977 ebbe luogo la solenne cerimonia di inaugurazione col vescovo diocesano Josef Cargitter. 18 Nella nuova chiesa parrocchiale, Cutweniger inseri elementi architettonici appartenenti aIla storia sacra e segui un ordine iconologico e liturgico

su vari Iivelli, con il sostegno di padre Jean Jegge di Strasburgo, nonche del parroco Chronst e del comitato stesso. Determinante nella scelta del la pianta del la chiesa fu non solo la volontä creativa, ma anche il simbolismo morfologico: l'architetto trasformö in esagono la forma base del cerchio. Ovunque nella chiesa si ritrova questa forma esagonale, tipica del favo dell'ape (simbolo di operositä, di unione e di tenacia): nella penitenzieria, nel vano del fonte bat- tesimale, nella navata e nella

sagrestia. II motivo verrä ripreso piü tardi nella canonica e nella Casa del la Cultura. La chiesa e costruita su una collinetta artificiale (in posizione elevata, piü vicina a Dio); sette gradini semicirco- lari (i sette Sacramenti) portano aIla torre dell'orologio (simbolo del tempo), dove si trova il portale d'ingresso. La torre dell'orologio, di pianta quadrata (simbolo di protezione e difesa), si inserisce tra la penitenzieria ad ovest e la cappella battesimale ad est. Queste tre parti

presupposti per la sua costruzione furono creati solo dopo il 1945, dal parroco Hermann von Stenizer. A seguito del referendum di positivo, del 1957, il parroco Josef Chronst costitui un comitato per la costruzione del la chiesa. Questo organo, costituito da 20 membri, aveva scelto inizialmente l'architetto Otto Linder, ma poi mutö parere affidando l'incarico a Willy Cut weniger, giovane architetto residente a Lagundo. Una volta superati gli osta- coli burocratici e ottenuto il terreno

si sovrappongono in modo da creare aH'interno un'unica zona cen trale, a forma di triangolo (l'occhio divino). La penitenzieria (destinata alla catarsi interiore e alla riflessione) in calcestruzzo a vista, e coperta dal tetto esagonale a piramide che si incunea nel lato nord del la torre del l'orolog io. Esagonale e anche il tetto del la cappella battesimale. All'interno di questo vano vi e una vasca battesimale cui si giunge scendendo tre gradini bianchi (il Ciordano, fonte di vita). II corpo del la navata

11
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_353_object_5630835.png
Page 353 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
fonti, non offre purtroppo indicazioni suIIa fondazione del Ia banda musicale di Lagundo. E probabile che si sia attenuto aIIa tradizione verbale in quanto Ia storia del Ia fondazione non trova riscontro ne nella cronaca parrocchiale ne nella letteratura piü antica (Anton Martin, Egen, e Peter Brunner, Winkler, furono i garanti per Lagundo da lui spesso citati e stimati). Forse Ladurner-Parthanes ha assunto le informazioni dalle annotazioni di Franz Ladurner, del maso Hofer am Bach,, che fu „Obmann

" della banda musi cale negli anni 1911-1928. 318 Egg/Pfaundler, 1979, pag. 68, pag. 78. A Parcines, dove fu fondata Ia prima banda musicale della nostra zona, i primi strumenti furono procurati non dal comune , ma dal generoso Franz Ferdinand von Goldegg, e cosl fu possibile esibirsi per Ia prima volta giä nel 18i8 nella processione del Corpus Domini (7 75 Jahre Musikkapelle Partschins, 7 993, pagg. 9-10; Egg/ Pfaundler, 1979, pag. 74) 319 La prima occasione "mondana" in cui Ia nostra banda musicale

suonö in pubblico, fu Ia visita dell'Arciduca Giovanni a Merano nel 1845. II cronista della nostra banda annota: „La banda suonava perö in prevalenza durante le processioni in occasione delle feste religiöse ricorrenti" (Ladurner-Parthanes/ Kiem-Stickler, 1987, I parte, pag. 10-n) 320 Oggi nell'archivio scolastico di Lagundo, 11/8 321 ad esempio nella contabilitä dell'ufficio del sindaco degli anni 1789,1820/21 e 1826/27 (presso il maso Mair-im-Korn). L'accompagnamento musicale delle processioni

degli anni 1830/31,1833/34,1834/35 un „Solarium" annuale di 21 fiiorini per i musicisti, somma che corrisponde esattamente aIIa quietanza del 1836 di cui sopra. 324 Merano..., 1928, pag. 38 (Questo articolo offre un sunto della relazione di Johann Anton Jordan dell'anno 1836. II manoscritto redatto da Jordan si trova attualmente al museo civico di Merano) 325 Hye, 1986, pag. 73 326 Ladurner-Parthanes, 1987, pag. 142. Secondo Luis Camper nella Familienchronik des Lasarushofes in Algund, manoscritto

Le diriAstie di Lagundo anche„Hirschenwirt" oppure „Oberwirt" (Dariz, 1983, pag. 286). Nel marzo dei 1818 - dunque dopo l'insurrezione del 1809 - Leiter acquistö il vicino Löwenwirt (ibid., pag. 290). Nel ritratto eseguito nel 1837, Balthasar Leiter viene chiamato oste del Löwenwirt. (cfr. anche l'elenco dei Dorfmeister in Hye, 1986, pagg. 52-53: Dorfmeister degli anni 1808/09: Balthasar Leiter, Hirschenwirt, Dorfmeister negli anni 1831/32: Balthasar Leiter, Löwenwirt). 290 Stampfer, 1889, pag

12
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_592_object_5631074.png
Page 592 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
"Dolomiten", 1.7.1936 Ricorrenza al convento di Steinach a Lagundo. II giorno dei Santi Pietro e Paolo il convento di Steinach a Lagundo e stato teatro di una straordinaria ricorrenza. Suor Petronilla Corazza ha festeggiato in piena salute il cinquantenario della sua entrata nell'ordine e, al contempo, il sessantesimo anno di attivitä come insegnante. In onore di questa suora del convento, la messa principale e stata celebrata anziche nella parrocchia di Lagundo, nella chiesa di Steinach

, da un padre domenicano che ha tenuto una solenne e toccante predica. Dopo la santa messa, l'onorata sorella, che ha giä compiuto 82 anni, ha rinnovato la sua promessa a Dio. Al la cerimonia hanno partecipato numerose ex allieve di questa degna sorella e maestra. "Dolomiten", 11.7.1936 Lo straripamento dei Grabbach a Lagundo. Ora si puö vedere nella sua totalitä il disastro arrecato dal Grabbach: straripato mercoledi poco dopo le 8 di sera, in seguito ad un forte temporale scatenatosi sul versante sud del

Gruppo di Tessa, ha portato a vaIle enormi macigni e un'incredibile quantitä di detriti,fangoeterriccioche hanno invasostradeeterreni del comune di Lagun do. La frana si e staccata nella zona che porta il nome di Taufen - come si vede chiaramente da I la larga striscia di terriccio marrone - eil suo camino lungo il ripido avvallamento, ha incontrato e trascinato a vaIle, con gran fragore, blocchi di roccia e parte del sottobosco. Presso il maso Locher ha divelto entrambi i ponti e distrutto anche

Reichstrasse di Foresta fino aIl'ospedale civile e alla stazione di Merano. Le corse del tram da Merano a Foresta sono state sospese anche il giorno successivo, fino allo sgombero del le rotaie. I soccorsi ai masi e alle persone in pericolo sono iniziati immediatamente grazie alla spontanea collaborazione tra vigili del fuoco e abitanti del luogo, ma nulla si e potuto fare contro la furia degli elementi. Un servo agricolo che si era avventuratoincautamentetra i fl utti, e sca m pato a I la morteperpoco

la conduttura dell'acqua. Sorte analoga stava per toccare anche al ponte presso il vecchio ospizio, nonostante il letto delfiume,cheinquel puntoestatoimbrigIiato,sia profondoalcuni metri. I piloni sono stati trascinati via da 11 a frana, ma il ponte stesso ha retto. Presso il ponte delI'Egen, dove il letto del torrente diventa meno profondo, si e accumulata una massa di terra e pietre lunga circa cento metri e alta tre. La frana si e abbattuta a sinistra e a destra della strada dal maso Egen, seppellendo

13
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_444_object_5630926.png
Page 444 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
secchio d'acqua e, a sinistra, dal giovane S. Ippolito dei Sol- dati con la lancia (primo patrono del la chiesa). Nella predella a sinistra ve- diamo San Giovanni Nepomuceno in abito da parroco con rocchetto e stola, e San Vigilio (patrono di Trento) in veste di vescovo con pastorale e zoccolo di legno. A destra del tabernacolo figurano San Cassiano con la lavagna sco- lastica (il piü antico patrono di Bressanone) e Giuseppe con il giglio. Davanti al tabernacolo e posto il Crocifisso. Sulla mensa sono

e composizione unitaria. 63 Tema del l'altare la terale slnistro e la Nascita, un motivo natalizio in cui un angelo fluttuante con cartiglio chiude la scena in alto. Sulla predella dell'aItare sono raffigu- rati anche gli strumenti del martirio. Ai lati dell'altare troviamo San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista. l'altare laterale destro mostra la scena del „Cristo risorto che appare alla Madre " 64 Nella cronaca parrocchiale, in- vece, nel 1874, il tema iconografico dell'altare viene riferito come

furono decorati da Rohregger. 59 Gli altari laterali, del costo di 1800 fiorini e finanziati da benefattori di Lagundo, 60 furono benedetti dal vescovo Haller il 13 agosto del 1879: in quell'occasione vennero cresimati quattrocento giovani. 61 Stilisticamente parlando, la costruzione dei tre altari senza pale coniuga il neoromanticismo col neogotico, mentre il motivo del la tappezzeria sulla pa- rete posteriore e sul tabernacolo e una decorazione tipica del XIX secolo. Anche Atz e del parere

che nella rappresentazione figurativa Wassler si sia ispirato ai vecchi maestri gotici: „egIi creö figure abbinate a ornamenti com- posti con arte per la Germania, dove e molto stimato per la sua capacitä di cogliere e comprendere profondamente gli antichi stili." 62 La struttura sim- metrica dell'aItarmaggiore si rifä, per certi versi, all'altare di Michael Pacher nella vecchia chiesa parrocchiale di Gries/Bolzano. Analogo e anche il tema dell'incoronazione di Maria, anche se a Lagundo gli angeli

con le trombe sono spostati al centro dell'arco a tutto sesto in cui, inoltre, compaiono di verse altre piccole statue di santi. Nell'arco, a destra, sono raffigurate Santa Elisabetta di Turingia con coppa e pane, Santa Barbara col calice e Santa Caterina con la spada. I santi maschili sulla sinistra sono Erhard, secondo pa- trono del la chiesa, con gli occhi posati sul libro, San Martino con l'oca e San Lucio di Coira (patrono di Coira) con la spada. L'altare e fiancheggiato da san Floriano col

14
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_729_object_5631211.png
Page 729 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
le prioritä; nel frattempo lavoro febbrilmente per terminare i progetti prima del 30.3.1963, termine ultimo per la presentazio- ne. I primi due uffici statali, l'ufficio del Genio Civile di Bolzano e il Provvedi- torato alle Opere Pubbliche di Trento, approvarono il progetto senza grandi difficoltä. Piü volte il corpulento parroco si recö a Trento con la sua Vespa, nell'intento di accelerare personalmente Liter burocratico. Ma questa corsa ad ostacoli si interruppe definitivamente a Roma: nel periodo

, nell'aprile 1962 una nuova legge edilizia riguardante le chiese, che prevedeva una sovvenzione sotto forma di contributo interessi a lungo termine, fece nuovamente sperare nel necessario contributo statale. Un caso fortunato volle che all'epoca il vescovo di Bressanone, dott. Josef Gargitter, che Chronst conosceva bene, fosse nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Trento. Chronst riusci a convincere il vescovo Cargitter a porre il progetto di Lagundo al primo posto nel la lista del

Gli Ultimi 50 Anni cielo, e ben visibile da lontano (per la simbologia della chiesa, vedi il capi- tolo suIla storia dell'arte). Mentre Cutweniger arricchiva il progetto con la sua creativitä e con i riferimenti storico-culturali, Josef Chronst si preoccu- pava di trasmettere Io spirito del Concilio Vaticano Secondo, che si tenne nel periodo in cui la nuova chiesa di Lagundo veniva progettata (ottobre 1962 - dicembre 1965). „Giä negli anni in cui ero studente, facevo parte del movimento

giovanile cattolico con Josef Ferrari e Karl Ruepp del Tirolo del nord, [e fui] influenzato dal Movimento Biblico e dal Movimento Liturgico, anticipatori del Concilio, e piu tardi dal Concilio stesso." 36 Di conseguenza il coinvolgimento dei laici nel la funzione religiosa era particolarmente sentito da Chronst. La vicinanza dei fedeli all'altare venne espressa con le quattro brevi file di banchi al posto del le tradizionali due lunghe file. Mentre a Lagundo ferveva il lavoro di progettazione

dell'Avvento del 1964, il Ministero per le Opere Pubbliche rifiutö il progetto. Grazie all'intervento del Parlamentäre dell'SVP dott. Mitterdorfer, Chronst si recö a Roma col direttore dei lavori, l'ing. Carlo Deflorian, e, per fortuna, furono chiariti tutti i punti dubbi. Fiducia in Dio, tenacia e arguzia furono le virtü con cui il parroco Chronst superö questi ed altri ostacoli. Esemplare e l'avvenimento dell'anno 1975, quando Chronst, poco dopo esser stato nel la Basilica di Santa Maria Mag giore, cercö

15
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_331_object_5630813.png
Page 331 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
Le dinAstie di Lxgundo In occasione deI restauro della chiesa nel 1978/79, e stata scoperta questa iscrizione sul timpono della vecchia chiesa parroc- chiale; in essa Franz-Heinz Hye riconobbe la firma de! suo costruttore: "Mag(ister) F(rancis)cus L(ucche)sius. Soli deo honor et gloria". L'altare laterale di sinistra a Plars. Dopo la chiusura del convento di Maria Steinach, i due altari laterali dl Johann Patsch furono trasferiti nella chiesa dl Sankt Ulrich a Plars. vescovo Johannes

di Bressanone. 14 Le fondamenta di una delle cripte (3x2 metri) vennero aIla luce nella primavera del 2002, durante 1 lavori presso il vecchio cimitero. Oltre a questi interventi nella vecchia chiesa, va ricor- data anche la costruzione del Mesnerhaus a Lagundo-Paese, nel 1648. 15 Presumibilmente intorno al 1650 fu costruita anche la piccola Blumenthaler- Kapelle, ridipinta nel 190g. 16 Purtroppo l'opera e andata irrimediabilmente distrutta di recente. La scultura Nel Burgraviato, all'attivitä edilizia

laica si contrappone il nuovo arredo del le chiesecon altari escultu re commissionatee pagateda comunitä, confraternite e nobili. Dall'iniziodelXVII secolosi affermöa Meranouna nuova tradizione nel campo della scultura, 17 anche se nel Meranese, contrariamente a quanto acca- deva a Bolzano, harte si ispirava aIla Germania meridionale. 18 Da 11630 circa, incontriamo nella nostra zona, quäle precursore del primo barocco tedesco, Johann Patsch, originario dell'alta va Ile dell'lnn, formatosi nella

l'altare laterale sinistro e stato donato nel 1640 dal parroco Windögger. Sopra un'alta predella sono poste quattro colonne su cui poggia la trabeazione spezzata. Nella parte superiore, il timpano dell'altare mostra lateralmente del le arricciature con degli angeli e, fra di essi, del le erme che incorniciano un'immagine raffigurante il Sacro Cuore di Gesü. In alto, l'altare termina con un timpano centrale triangolare, sormontato dal la statua di Santa Barbara. La figura principale che rappresenta

Gristo sul Monte degli Ulivi, proviene, daIla vecchia cappella dell'orto del convento di Steinach dopo la sua chiusura. 21 L'altare destro del 1641 non si presenta nella sua forma originale: la pala (1x1,5 metri) con l'Assunzione di Maria in Cielo e le due statue rappresentanti Santa Caterina e i'apostolo Paolo furono trafugate nel 1973. AI suo posto e stata collocata la pala col martirio di S. Cassiano. Questo altare e sorretto da due colonne su cui poggia la trabeazione spezzata; il timpano, due

16
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_558_object_5631040.png
Page 558 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
politica encomiabile! Nel numero dell'otto maggio del Corriere, Barzini aveva avanzato l'ipotesi che, se nella circoscrizione elettorale di Bolzano si organizzasse un referendum libero, indipendente e non platonico, in cui si chiedesse se questa terra dovesse rimanere ancora sotto l'ltalia o essere annessa immediatamente al nord tedesco, avrebbero probabilmente una grande sorpresa. Per i Tedeschi noi accettiamo la proposta. Facciamo questo referendum ed entrambe le parti saranno soddisfatte

sistemati i premi. La cosa fu notata dai Carabinieri di Parcines i quali, con sommo senso del dovere, denunciarono immediatamente il fatto al Commissariato civile di Merano. II12 maggio ci fu un'udienza a carico del l'oste davanti al signor Claudio C ra nel Io (non sono in grado di fornire il titolo ufficiale di questo signore, visto che neppure la targa dell'ufficio di Merano ne indica il titolo, ma solo il nome). L'oste declinö ogni responsabilitä, in quanto non lui, ma la banda musicale che aveva

affittato il locale, si era occupata dell'allestimento. Fu tutto inutile e aIl'oste venne comminata una pena pecuniaria di 15 Lire per concorso di colpa. II 13 maggio, davanti al commissario civile in persona, si giunse al dibattimento giudiziario a carico del direttore del la banda musicale. II direttore del la banda si assunse la piena responsabilitä di questo crimine di Stato e, una volta esposti i dovuti chiarimenti, fu immediatamente scagionato. Venne cos! a crearsi una situazione giuridica che

vedeva il responsabile scagionato e un estraneo all'accaduto penalizzato con una multa pecuniaria. Neil'ufficio del Commissariato civile di Merano sembra vigano principi giuridici diversi da quelli dell'anticamera dell'ufficio stesso. Se dovessero prevalere i principi del signor Granello, sarebbe consigliabile ai proprietari di casa di vietare percontrattoai propri inquilini l'usodi fazzoletti bianchi in caso di sangue al naso, per non correre il rischio di esser colti in faIIo dai Carabinieri, con

. "Der Burggräfler", mercoledi 1.6.1921 Una strana situazione legale. Come succede spesso oggi, anche per la festa del Corpus Domini ci sono stati problemi. Intorno alle due del pomeriggio si sono presentati in parrocchia due Carabinieri con l'incarico di fartogliere le bandiere papali (...) issate sul campanile e sulla facciata del la chiesa: "adesso e terminata la festa" e stata la motivazione di questa strana richiesta del le forze dell'ordine. A quanto si dice, e stato loro spiegato che la festa del Corpus

17
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_734_object_5631216.png
Page 734 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
del 1975, il parroco, i cooperatori, la perpetua e l'organista traslocarono nella nuova canonica. Al termine di tutto ciö il parroco Chronst venne trasferito nella primavera del 1976, dopo ben 21 anni di cura del le anime di Lagundo. Di buon grado egli accolse la sua nomina di decano di Termeno, anche se la separazione da Lagundo non fu facile ne per il parroco ne per i parrocchiani. II 21 agosto 1976, durante la festa di commiato tenuta nella Stube del maso Zenz, egli promise: „tornerö, 0 vivo

e Johann Kiem, Bachguter, le due persone piü importanti nella costruzione della chiesa, erano stati nominati cittadini onorari di Lagundo. La mattina successiva Inaugurazione dell'organo il 12.7.1975. II prof. Peter Hölzl suona le prime note solenni. Festa d'addio per il parroco Josef Chronst il 21.8.1976, nella "stube" del maso Zenz. L'assessore Franz Moser consegna al festeg- giato un dono di commiato a nome della popolazione di Lagundo. 731 Gli ultimi 50 xnnl

aspettava con impazienza di potervi celebrare la prima funzione. Man- cando, tuttavia, alcuni elementi indispensabiii, quali l'organo e il riscal- damento, si decise di rimandare l'inaugurazione solenne e di impartire una semplice benedizione. II 23 maggio 1971, in un'atmosfera di festa, fu accolto ancora una volta a Lagundo il vescovo diocesano Josef Cargitter, che benedisse la nuova chiesa e che, in tale occasione, imparti la cresima. Nel pomeriggio fu anche battezzato nella nuova chiesa

il primo neonato. Giä dopo poche settimane il parroco Chronst verificö con soddisfazione che la chiesa produceva un effetto aggregante, come aveva sperato: „Nel giro di tre domeniche, tre quarti degli abitanti di Lagundo, che per la messa domenicale solevano recarsi a Merano (nella chiesa dei Cappuccini 0 al Duomo), sono venuti nella nostra nuova chiesa parrocchiale e continuano a tornarci." 45 Quello che ora mancava per rendere completa l'opera era l'organo. Per il finanziamento si pote utilizzare

il contributo dell'Ufficio per le Opere Pub bliche. Sotto la consulenza esperta di padre Kolumban Cschwendt, direttore della commissione diocesana per gli organi, e del Prof. Peter Hölzl, il comi- tato decise di affidare l'incarico al costruttore di organi Reinisch-Pirchner di Steinach am Brenner, il cui eccellente lavoro convince ancora oggi. Questa ditta era legata a Lagundo, essendo la madre del titolare Hans Pirchner origi- naria del maso Oberkofler di Foresta. Ih2 luglio 1975, l'organo fu inaugurato

18
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_282_object_5630764.png
Page 282 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
I'avvio ai lavori definitivi, fatta eccezione per alcuni interventi provvisori. 182 Nell'autunno del 1920, alla fine della guerra, i lavori pianificati vennero ripresi dietro insistente richiesta di diversi membri della Etschgenossen schaft. I lavori di sistemazione, che ora venivano eseguiti sotto la supervi- sione e la direzione del Genio Civile, si protrassero fino al 1930, quando, per la manutenzione ed il controllo, il tratto passö alla Etschgenossenschaft Töll- Passermündung (Cooperativa

dell'Adige Tel - foce del Passirio). 183 Da allora questo tratto dell'Adige sembra esser stato domato, anche se e da considerarsi tutt'altro che innocuo, vista la rottura degli argini e l'acqua alta degli anni 1940,1960,1965,1983,1987,1991,199g. 184 I lavori di risistemazione sono stati, dunque, periodicamente ripresi, l'ultima volta negli anni iggi/g2 e 2001/02. II primo gennaio del 2000 la competenza del Genio Civile del Io Stato e passata al Dipartimento Bacini Montani della Provincia di Bolzano

di nuove parrocchie e curazie si potevano seguire meglio i fedeli nella cura del le anime. Inoltre si sistemarono in modo razionale le irregolaritä venutesi a creare nelle parrocchie nel corso della storia. Sette masi di Plars di Mezzo (Platter, Bogner, Leiter am Waal, Haas, Wohnhof, Torggler, Baumgartner), piü 0 meno al centro del territorio parrocchiale di Lagundo, ed il maso Gruber a Velmau appartenevano, a memoria d'uomo, alla parrocchia di San Pietro. Data la loro posizione, essi passarono alla

. L'imbrigliamento del pericoloso tratto da Tel alla confluenza con il Passirio, sarebbe stato, invece, concluso solo negli anni '30 (foto: regolazione dell'Adige dopo Tinondazione del T992)- Lc riforme ecclesixstiche di Giuseppe II Ma torniamo al tempo in cui la "moderna macchina del Io Stato venne ap- plicata all'antica e tradizionale vita del popolo" come Cölestin Stampfer, cronista della cittä di Merano, definisce il governo di Maria Teresa e di Giuseppe II. 185 Le riforme volute per il benessere della

popolazione e del Io Stato non incontrarono sempre il favore della gente, che talvolta addirittura vi si oppose, vista la mancanza di rispetto del governo per le condizioni e le tradizioni locali nell'attuazione del le proprie idee. Le riforme avviate da Maria Teresa vennero portate avanti dal figlio Giuseppe II, del quäle il Tirolo conserva un ricordo poco felice, date le sue impopolari riforme religiöse. La regolamentazione del le parrocchie, tuttavia, fu accolta favorevol- mente. 186 Con l'istituzione

19
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_50_object_5630532.png
Page 50 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
di buona lena per guadagnare tempo, visto che nella grande calura, l'animale da tiro soffriva per le punture dei tafani. Nella fretta lasciammo il prato in disordine, felici di raggiungere al piü pres to la strada. Alle ore 13 il lavoro era terminato e la pietra nume ro IV era sistemata nella cantina del maso Stickler dove trovo la sua prima dimora circondata da gigantesche botti." MATTHIAS LADURNER-PARTHANES, Die Algunder Menhire, in »Der Schiern« 1952 (26), pagg. 310-325 Per la datazione dei menhir

e senz'altro utile osservare il percorso culturale presumibilmente seguito da questa tipologia per giungere nella nostra zona. II culto dei menhir, che affonda le sue radici nel Paleolitico, si diffuse daIla Francia nord-occidentale aIl'lnghiIterra meri- dionale, all'lrlanda, aIla Francia meridionale e aIla Spag- na del nord. 24 Anche in Germania, nella Stiria orientale e in Romania (Siebenbürgen e Dobrudscha) si sono fatti ritro- vamenti isolati. I menhir di Lagundo, di Termeno, di Tötschling

, di Lengstein-Santa Verena, di Velturno, di Laion e di Laces, presentano caratteristiche autonome, da un punto di vista morfologico anche se la loro derivazione culturale dall'area della Francia meridionale e innegabile. Partendo dalla Francia meridionale questa forma di culto si diffuse attraverso la vaIle del Rodano nella Svizzera meridional e - attraverso Liguria, Piemonte e Val d'Aosta - nella zona dei laghi dell'ltalia settentrioale (soprattutto in Valtellina e Valcamonica), da dove e giunta fino a noi

a quelli altoatesini, poiche i due gruppi dimostrano differenze sostanziali nella disposizione e nella scelta delle decorazioni. I confronti stilistici con i menhir svizzeri per un verso, e per l'altro con le pitture rupestri e i menhir del „Gruppo Valtellina - Valcamonica", con- siglierebbero una collocazione dei menhir di casa nostra nel l'etä del Rame ''A -ifVL II menhir IV nella posizione in cui fu trovato. 47 LAgundo prirnA di LAgundo

. Per decenni gli archeologi hanno dato giudizi contrastanti riguardo aIla determinazione cronologica dei menhir di Lagun do. I sostenitori di una datazione tardiva, tra essi Pia Laviosa-Zambotti, 26 Leonhard Franz e Karl Mayr, 27 hanno voluto ridurre il piü possibile l'etä delle statue-stele. Al la fine si impose, tuttavia, la collocazione nel l'etä del Rame, proposta giä nel 1933 da Raffael Io Battaglia. 28 Le Stele antropomorfe di „Petit Chasseur" presso Sion (vaIle del Rodano/Svizzera

20
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/609844/609844_268_object_5630750.png
Page 268 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
, e, nella seconda metä del XIX secolo, esisteva un Kuen Rabeiner. Anche il maso Unterbachgütl, di Plars di Sopra, fu proprietä dei Kuen fino agli anni tra le due guerre, ma e il Saxner, loro maso originario, ad ospitare da sempre la comunitä dei Kuen a Lagundo. Dopo questi esempi di simbiosi tra famiglia e maso, il percorso seguito daIla dinastia degli Unterweger e una chiara dimostrazione del la mobilitä dei contadini del Burgraviato. 104 Dopo che, aIla fine del XV secolo, un certo Matthias aveva

ottenuto i diritti di coltivazione del maso Niederwegerhof a Quadrato, il figlio Hans, chiamato Unterweger dal nomedel maso d'orig ine, acquistö il Widmair a Plars. II nipote omonimo di quest'ultimo si cimentö nella professione di oste a Merano. Nella prima metä del XVII secolo, Kaspar, suo figlio, si ritirö in campagna nel maso Gramegg a Quadrato. Christian, figlio di Kaspar, acquistö infine il vicino maso Obereben, dove la famiglia visse pertre generazioni. In seguito al matrimonio, Joseph Unterweger

nome di battesimo ad una del le figlie. Hedwig Ladurner, figlia del maso Gasser, sposö nel 1913 Martin Ladurnerdel masoGruberdi Velloi. La figlia omonima Hedwig divenne contadina del maso Kienegger e, nella generazione successiva, troviamo nuovamente una figlia di nome Hedwig, oggi contadina dell'Auhof a Marlengo. Analoga mente Kunigunde Kohl mann, figlia del maso Supper, che aveva sposato Joseph Egg del maso Steinhuber nella seconda metä del XIX secolo, impose il proprio nome aIla figlia Kunigunde

entrö al maso Schnalshuber a Plars, al la fine del XVIII secolo, dando inizio a un legame duraturo tra questo maso e la famiglia Unterweger. Da aMora, sei generazioni di Unterweger gestirono il maso Schnalshuber dal quäle, nel corso del XIX secolo, la famiglia passö anche all'Öhler e al Zenz. In quest'ultimo troviamo ancora oggi dei membri di questa famiglia. Verso la fine del XIX secolo un Unterweger possedette, anche se per breve tempo, il maso Ziegelbauer ed anche il Platter, a Plars di Mezzo

, divenne proprietä di un Unterweger, i cui discendenti ci vivono ancora oggi. Se finora abbiamo seguito il destino di alcune famiglie di Lagundo, non dobbiamo dimenticare che la cessione del nome della famiglia avviene solo da parte dei maschi, mentre la successione passa completamente in secondo piano per quanto riguarda le femmine. Se pur meno evidenti, incon- triamo anche tracce di successione femminile. Infatti spesso la madre, non potendo tramandare il proprio nome di famiglia, dava almeno il suo

21