in quota, come ad esempio la Venosta, considerata a lungo il granaio del Tirolo. Anche Lagundo, con le due frazioni montane di Velloi e Rio Lagundo, possedeva terreni adatti aIla coltivazione del grano. Nonostante questi due paesi in origine fossero dediti prevalentemente aH'allevamento del bestiame, sembra che in quei masi di montagna la coltivazione del grano abbia ben presto ricoperto un ruolo altrettanto importante. L'alto valore del grano di questi masi e dimostrato dai tributi dovuti
ai signori fondiari. Accanto al tributo in denaro che si riferiva ai ricavi dell'allevamento, i contadini erano tenuti a consegnare anche prodotti naturali, piü precisamente granaglie che - analogamente ai tributi in vino del le zone piü basse - non vennero mai convertiti in denaro. Tra questi tributi in granaglie, il primo posto e occupato da quello di „Korn" (segale), seguito poi daIl'orzo, ma anche dal „Futter" (avena), piü raramente dal frumento . 18 II grano saraceno, coltivato nei campi di grano
come secondo raccolto, sembra venisse lasciato al contadino stesso. II fatto che, piü tardi, anche i ricchi contadini del la va Ile acquisissero tributi da masi in posizione piü alta per procurarsi il proprio pane, dimostra, una volta di piü, quanto fosse indispensabile il grano dei contadini di montagna, ma chiarisce anche come l'ag ricoltu ra del monte e della va Ile si integrassero reciprocamente . 19 Anche se prevaleva la viticoltura, in passato non era d'uso la monocoltura, ma l'agricoltura
mlsta. Tra i filari delle viti, e piü tardi tra gli alberi da frutto, si coltivavano cereali e pa- tate. (Aratura presso il maso Egen intorno al 1930, falciatura del grano al Gasser ne! 1941, aratura allo Stickler nel 1936, mietitura del grano intorno al 1940). L'Agricoltura a Velloi „Qui il tempo della semina della segale comincia a fine aprile, all'inizio di maggio quella per le patate, il mais, i fagioli, le barbabietole di foraggio, il cavolo e per i comuni ortaggi. Prima della metä di giugno
mietiamo il fieno, aIla fine di luglio tagliamo la segale e seminiamo subito il grano saraceno e le rape per fare crauti. AI la fine di settembre raccogliamo il grano saraceno, le patate, le castagne, il mais, le mele, le pere, le noci e neila seconda metä di ottobre seminiamo il grano primaverile che fino a San Martino deve germo- gliare un po', prima dell'inizio della ,Cefrist‘ (periodo in cui il terreno rimane gelato) per evitare che si spezzino i gambi teneri. La seconda fienagione av- viene prima