¬La¬ conversione dell'Anaunia al cristianesimo : trilogia compilata pel XV centenario dei SS. MM. anauniesi Sisinio, Martirio ed Alessandro
Ris. E* meglio che tu, Mario, ci versi-da bere,.. Vedremo' noi... qoà, Ossicino... Oss. lo?... (con esitanza) Io ? ma io non sono venuto per questi affari... {con forza). Non si capisce che pasticcio sia questo ! Vengo e sono vituperato da chi ni' invita... vengo e devo fare il' facchino. .. io il sommo sacerdote di Saturno., io Ü magistrato del pago insigne, di Oes ì Già- bisto, intendo che qui non sono al mio posto e però... (in atto dì andare...) Ris, {trattenendolo) Via, via, io non voleva
offender nessuno... {e con impeto rovescia il sas so da salo.) . . ßfar , Ecco, ecco la bestia,., (tutti guardano). Glab. E 5 un rospo ! L' ho detto io che sono imbecilli !... I rospi, le vipere, i serpenti, sono rettili tutti di prospera apparizione. Ris, Senza dubbio. Mar. Così ì Io noi sapeva. Glab. Ebbene, lo saprai da qui innanzi, asi- J naccio che sei! Intanto versa da bere, (Mario ver- J sa nel calice). Su tutti, libiamo agli dei, ognuno al suo,, chè debbo comunicarvi cose gravissime., j che