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Title A - Z
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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 247 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
tutta l’Europa centrale : un preludio a quella lega di Cambrai, che poco più d’un secolo dopo, invano, dalla coalizione papale, imperiale, monarchica e signo rile fu opposta alla fortuna ognor trionfante di Venezia. E fu quella la famosa guerra detta di Chioggia. Genova fu la prima a rompere le ostilità. La sua flotta, comandata da Luciano D’Oria, risali l’Adriatico: sconfisse la flotta veneta a Pola c si impadroni di una parte della riva istriana, fino ad Umago. Parve ai Triestini quello il momento

buono per scuotere il giogo che li opprimeva: e sollevatisi, mentre infieriva la sfortuna veneta nell’Istria, cacciarono di nuovo governatore e presidio veneziani, e distrussero i forti che questi avevano eretto. Venezia tenace non abban donò la preda, che già cominciava a costarle cara: e sebbene Trieste si fosse di nuovo data ai patriarchi d’Aquileja, sperandone aiuto, appena potè avere un istante di miglior fortuna mandò con navi e soldati Domenico Micheli, che bloccò la città, disperse le truppe

che mai la fortuna di Venezia. Il trionfo di Chioggia, ed altre vicende fortunate per le armi veneziane, sgominarono gli alleati che cominciarono ad intavolare pratiche pacifiche, chiamando per intermediario ed-arbitro Amedeo VI di Savoia, il conte Verde, il quale con un' lodo emanato il 24 agosto 1381 in Torino, e rimasto famoso nella storia per l’importanza sua, definì le questioni che fin allora avevano tenuto in armi Venezia e gli alleati suoi nemici, stabilendo, fra Taltre cose, che

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 22 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
le navi, pel lago e per un canale • ora interrato che-metteva al Po ed all’Adige, salivano a lei dall’Adriatico o vi scendevano in cerca di più avventurosa fortuna. ; -Ma quei pochi cimelii d’un tempo irrevocabile, e la tradizione trasfusasi attraverso i secoli nel'sangue de’suoi abitatori, bastano per tener vivo nella popolazione rivese il ricordo e l’or goglio d’esser stata un tempo parte ed anima .della tribù Fabia; basta, perchè essa non tra lasci occasione di gettare come una ceffata sul volto

, al tedesco dominatore dell’oggi, il fasto della propria origine romana! - . ... Vedremo in seguitò, di ciò, più d’un esempio. Nelle vicendé medioevali Riva subì la sorte di tutte le piccole terre che-chiuse fra signori potenti e rivali furon soggette all’àlternarsi della fortuna di quelli. Cosi, or la vediamo preda de’ Veronesi- e degli Scaligeri — ora dei Vescovi, principi di Trento': poi vi passano più d’una volta Tedeschi e Bresciani: i Veneziani vi si spingono e vi stanno per mojto tempo-. Indi

, declinata la fortuna di Venezia, il principato vescovi^ di Trento ricupera Riva, e della Rocca, oggi caserma _e prigione in piena trasformazione, ne fa uno de’suoi migliori propugnacoli: ^ • • ; . ■ un rifugio in tempo di pericolo: un luogo di sverno, di ristoro, quando nella gran valle dell’Adige soffiano troppo algidi i venti del nord. ■ *

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