Andrea Palladio : 1508 - 1580 ; 1980 - Celebrazioni nel IV. centenario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 4 )
NOTA BIBLIOGRAFICA Sul problema delle fortifícazioni di Vicenza e, in senso piú largo, su alcuni spe- cifici aspetti della società vicentina tra Quattro e Cinquecento, si vedano F. ZU- LIANI, Le mura medioevali e L. PUPPI, Le fortificazioni della città agli inizi del ’500, in «AA.W., Vicenza illustrata», Vicenza, 1976, pp. 43-49 e 174-178, nonché U. SORAGNI, Vicenza nei Cinquecento, in «Storia della città», IV (1979), pp. 35-64: il tutto inquadrato entro alcune coordinate (pp. 429 sgg.) offerte
argenteo della città nel Santuario di Monte Berico, i rimandi, per ogni piü completo dettaglio, sono a F. BARBIERI, Lapiantaprospettica di Vicenza del 1580, Vicenza, 1973 e Modello della città di Vicenza, in «AA.VV., Oggetti sacri delsecolo XVInella Diocesi di Vicenza». Ca- talogo della Mostra a cura di E. Motterle, Milano, 1980, pp. 53-57 (scheda 84). Nel cit. Barbieri 1973, p. 48, sono appuntati i principali contributi alla questione del Palladio «urbanista» reperibili alla data; e vi si puó far capo
senza ripeterli, solo in- tegrandoli con due titoli li mancanti: M. TAFURI, Teatro e città nell’architettura palladiana e A. CORBOZ, Procedimenti dell’urbanistica palladiana, in «Bollettino del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio», X (1968), pp. 65-78 e XIV (1972), pp. 235-250. In seguito, poco o nulla è da aggiungere oltre a quanto contenuto sull’argomento nel citato contributo di U. Soragni, Vicenza nel Cinquecento, particolarmente da p. 48. Ma l’idea qui sostenuta
(p. 55), secondo la quale «Pazione urbanistica attribui- ta» al Palladio, spetterebbe, «a Vicenza, molto piu alle chiese, ai monasteri ed agli ospedali», che sarebbero stati «fondati numerosi verso la fine del secolo» XVI, in- tervenendo addirittura «con strumenti d’ordine gestionale di immediata inciden- za sull’organizzazione cittadina», non par sostenibile: sia sul piano effettivo della cronologia delle fabbriche, ecclesiali o comunque religiose vicentine del Cinque- cento, piuttosto rade e, in fondo