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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 372 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
popolazio ne 21 aprile 1936 - XIV, Volume II, Fascicolo 22: Provincia di Trento, Roma 1937. Istituto Centrale di Statistica, Elenco dei comuni al 30 giugno 1948 e loro popolazione, Roma 1948. Istituto Centrale di Statistica: IX censimento generale della popolazione 4 novembre 1951, Volume I, Fascicolo 17: Provincia di Bolzano, Roma 1953. Istituto Centrale di Statistica: X censimento generale della popolazione 15 ottobre 1961, Volume III, Fascicolo 21: Provincia di Bolzano, Roma 1964. Istituto Centrale

di Statistica: XI censimento generale della popolazione 24 ottobre 1971, Volume II, Fascicolo 17: Provincia di Bolzano, Roma 1973. Instituto Centrale di Statistica: XII censimento generale della popolazione 25 ottobre 1981, Volume II: Dati sullc caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni, Tomo I - Fascicoli provinciali 21: Bol zano-Bozen, Roma 1983. Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia: Catasto Agrario 1929 - VIII. Compartimento della Venezia Tridentina, Provincia

provincia di Trento, in: Economia Trentina 5/6 (1971), 17-38. Bettega, Adone: Soldati contro montagne. Cronache della Prima Guerra Mondiale dalla Val di Fiemme al Passo San Pellegrino, Primiero, Va- noi, Novale 1998. Borgese, G(iovanni) A(ntonio): L’Alto Adige contro l’Italia. Quattro let- tere da Bolzano con Aggiunti quattro programmi di Alto Adige auto- nomo, una nota e una carta, Milano 1921. Canavero, Alfredo: Gli anni della regione (1948-1962) (Storia contempora- nea, dir. di Ottavio Barie

Censimento generale della Popolazione del Regno, Tabella della popola- zione residente o legale, censita nei singoli comuni del Regno al 21 aprile 1931 - IX Roma, in: Supplemento ordinario alla Gazzetta Uffi- ciale N° 92 del 20 aprile 1932 - X. Handels-, Industrie-, Handwerks- und Landwirtschaftskammer Bozen: Der Obstbaumbestand in der Provinz Bozen (Ergebnisse einer ersten Erhebung), bearbeitet von Jakob Lezuo, Bozen 1966. Istituto Centrale di Statistica del Regno: VIII censimento della

di Trento, Fascicolo 21, Roma 1934 - XII. Istituto Centrale di Statistica: 1° censimento generale deH’agricoltura 15 aprile 1961. Dati provinciali su alcune principali caratteristiche strut turali delle aziende, Volume II, Fascicolo 21, Provincia di Bolzano, Roma 1962. Istituto Centrale di Statistica: 2° censimento generale dell’agricoltura 25 ottobre 1970. Dati sulle caratteristiche strutturali delle aziende, Volu me II, Fascicolo 17, Provincia di Bolzano, Dati provinciali e comuna- li, Roma 1972

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 695 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
Gli Ultimi 50 Anni Banchetto per il 2gesimo anniversario del sin- daco di Hans Gamper ne 1 1970. In primo piano: il Presidente della provincia Silvius Magnago. Sul lato sinistro della tavolata: Annelies e Hans Kiem, Bachguter; BurgI e il sindaco Hans Camper, Brunnermair; Franz Moser (co- perto); Anna e Sepp Silier, Trater; il reverendo Josef Chronst. Sul lato destro: il consigliere provinciale Franz Spögler. Inaugurazione della passerella di Foresta nel ig7i. II Presidente della provincia

in gran numero alla messa solenne. Seguono i festeggiamenti nell'albergo "Des Alpes", cui sono stati invitati rappresentan- ti del le varie associazioni e della vita politica del paese, oltre ad alcuni im portanti politici della provincia. II vicesindaco Franz Moser, oratore ufficiale, sottolinea la lungimiranza di Camper, che ha guidato e favorito la ripresa economica del paese dopo il fascismo e gli anni della guerra, governando con accortezza, creando le indispensabili infrastrutture, ma anche

Burgraviato, tra i quali anche Lagundo. 2 .5-i97i II giorno di San Floriano, dopo la messa, viene benedetta solennemente la passerella di Foresta, finanziata dai comuni di Lagundo e Marlengo, e progettata e costruita dal carpentiere di Foresta Luis Laimer. Sono presenti anche il presidente della provincia Silvius Magnago e la sua consorte, So phia. Sulla sponda sud suona la banda di Marlengo, su quella nord quella di Lagundo. 23-51971 Benedizione della nuova chiesa parrocchiale da parte del vescovo Josef

Silvius Ma gnago pronuncia il discorso ufficiale. Ladislao Läszloczky e il presidente dottor Josef Brandstätter, che ha pronun- ciato il discorso di circostanza. Per tre anni gli uffici sono stati provvisoria- mente sistemati in un prefabbricato in legno. L'aspetto esteriore della nuova costruzione raccoglie consensi unanimi. 22.2.1970 II vescovo Josef Cargitter inaugura le campane della nuova chiesa parroc- chiale. Tre del le campane appartengono alla vecchia chiesa parrocchiale, le altre tre sono

nuove e provengono dalla fonderia di Erding. Le note sono LA-DO-RE-MI-SOL-LA (tonalitä LA-) (vedi anche la costruzione della chiesa di Lagundo). Marzo 1970 II produttore di bibite "Nägele" lascia la sua sede di via Karl Wolf a Merano per occupare il nuovo stabilimento in via Weingartner 7 a Lagundo. Quella della famiglia Nägele e oggi una del le piü grandi e importanti aziende di Lagundo. 29.11.1970 Festa per Johann Camper, da 25 anni sindaco di Lagundo. La popolazione e le associazioni partecipano

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 766 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
Dopo la fine della guerra nel maggio del 1945 la Bassa Atesina cd i comuni marginali di lingua tedesca delle Valli di Fiemme e di Non prima tornarono a far parte della provincia di Trento poi, nel 1948, questi territori passarono alla pro vincia di Bolzano. Con l’abolizione dei commissari comuna- li del periodo di Hofer, a Trodena Andreas Stuppner sostitui Nikolaus Pernter. Alle elezioni comunali del 1947 Simon Thaler subentrö a Stuppner, che nel 1952 ridiventö sindaco. Poi fu la volta del

il denaro della Comunitä Generale di Fiemme e piü tardi quello della Provincia, quando l’autonomia sudti- rolese entrö in essere. Solo agli inizi degli anni Sessanta an che a Trodena fu introdotta una tassa comunale. Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale si diede mano al mi- glioramento della rete viaria e alla canalizzazione, portate a termine negli anni Cinquanta. Negli anni Settanta, come in tutta la Provincia, si registrö una crescita economica. Tra i progetti che il Comune si accingeva

della guerra nel 1945, a Trodena conquistö il primato fino dalle prime elezioni nella primavera del 1948; analogo fu anche il risulta- to delle elezioni provinciali. Nel periodo preso in esame (1948-1968) la maggior parte della popolazione italiana, re sidente soprattutto a San Lugano, votö per la Democrazia Cristiana. In confronto ad altri comuni Trodena, grazie al suo pa- trimonio boschivo, godette sempre di una buona situazio- ne economica. Alla realizzazione di alcuni progetti contri- bui anche

a realizzare c’erano la costruzione di un nuovo acquedotto e il rinnovo delle prese delle sorgenti, l’ampliamento e l’asfaltatura della strada Trodena - Molini, la costruzione di una fognatura, di un campo sportivo e la trasformazione della Casa del Fascio in un edificio polifunzionale per le associazioni, cosi come l’ampliamento della zona artigianale e la destinazione di al- cune zone all’edilizia abitativa. Trodena e essenzialmente rimasto un paese rurale di montagna, anche se il numero delle aziende

agricole e in di- minuzione (nel 1961: 147 aziende; nel 1990: 114). Il Comu ne vedeva con favore l’insediamento di nuove aziende, con- siderando la scomparsa di molti posti di lavoro a causa della meccanizzazione dell’agricoltura; in localitä “Luganer Bö den” sorse una piccola zona industriale - artigianale. Circa 100 abitanti di Trodena fanno giornalmente i pendolari a Bolzano, nella Val di Fiemme o nella Bassa Atesina. Il Set tore alberghiero anche a Trodena, come quasi dappertutto, oggi si affida

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 84 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
fondamento. 3 L’unico riferimento sicuro sarebbe il fatto che nelI' anno 536, dunque ben 2 secoli piü tardi, dopo la conquista dei Franchi, Venosta e Burgraviato appartenevano al la Rezia di Coira. Mancando, altre informazioni, sarebbe piü ovvio e corretto cercare da un punto di vista storico il confine tra le neo-costituite province Raetia I e Raetia II, lä dove esso, separavagiä nel primo periodo imperiale i distretti chiamati Raetia eVindelicia, all'interno della provincia della Raetia, e cioe daIIo

stretto passaggio che porta il nome di Finstermünz , seguendo la linea del Io spartiacque tra Inn e Adige, fino ai passi del Forno e del Bernina. Secondo Heuberger, la Venosta e il Burgraviato appartennero al la provincia romana Raetia II fino al 536. Fine dell'lmpero RomAno d'Occidente: gli Ostrogoti e il Rosengarten Questa era la situazione politico-istituzionale della nostra zona prima della fine dell'lmpero romano. Riguardo alle linee di confine, poco cambiö, almeno inizialmente, dopo la caduta

II BurgTAviAto e i tempi remoti, ti*A RxetiA I e Rxetix II. Per meglio comprendere le dinamiche dei confini del primo Medioevo, occorre fare un passo indietro. Come giä s'e detto, dopo la conquista del le Alpi da parte dei Romani nel 15 a.C., i territori assoggettati furono suddivisi in unitä militari e amministrative: la nuova provincia del la Rezia, che aveva il suo centro in Augusta Vindelicorum (Augusta), giungeva fino a Tel. A sud di essa, la val d'Adige apparteneva aIla provincia Venetia

et Histria, amministrata da Trento. 1 Quando, aIla fine del III secolo d.C., mediante profonde riforme, l'imperatore Diocleziano cercö di rinnovare l'lmpero romano, divenuto ormai un goffo colosso, anche la regione alpina fu suddivisa nuovamente. La zona del la Rezia divenne, cosi, una provincia del la diocesi politica Italia. Questa provincia venne poi suddivisa nel le due unitä Raetia I, con centro a Coira, e Raetia II, amministrata da Augusta. 2 Incerta e, tuttavia, la linea di confine tra le due

regioni. Facendo riferi- mento alle successive suddivisioni in diocesi da parte del la Chiesa, secondo cui l'intera Venosta, fino al Passirio, faceva parte della diocesi di Coira, si ritenne che questo confine risalisse al periodo dell'lmpero romano. All'inizio del IV secolo, la Venosta e il Burgraviato sarebbero, perciö, appartenute giä aIla Raetia I. Ma Richard Heuberger, col quäle oggi concorda la maggior parte degli storici, sottolineö nel 1932 che tale conclusione mancava di un qualsiasi

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 623 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
, in proporzione, ben poco la popolazione di lingua tedesca, per altro verso, alla trasformazione dei tessuto economico realizzatasi di conseguenza, va riconosciuto il merito di aver posto le premesse dei successivo, nonche dell'attuale benessere economico della provincia di Bolzano. Se si tiene conto che „alla fine della prima guerra mondiale la comunitä italiana in provincia di Bolzano era verosimilmente intorno alle 8.000 unitä, mentre nel 1943 era diventata di 104 mila unitä, non fa meraviglia il fatto che

la relativa liquidazione dagli Enti autorizzati dallo Stato italiano. DaI 1940 aIIa fine dei secondo conflitto mondiAle nel 1945 Ne durante gli anni di guerra a fianco dell'alleato tedesco, ne nei 45 giorni trascorsi tra il 25 luglio (caduta dei fascismo) e l'8 settembre 1943 (armi- stizio italiano), in Alto Adige vennero adottate misure che potessero com- promettere in qualche modo i rapporti sociali e l'attivitä economica generale della provincia. Certo, alla caduta dei fascismo, ebbero modo

cittadini italiani, il rapporto numerico fra i due gruppi etnici e precisamente quella di agevolare una massiccia immigrazione diforzelavorative orig i na riedeile diverse zone della penisolacon la„creazione", a spese della nazione tutta, di una consistente zona industriale (Bolzano e Merano-Sinigo), con l'incentivazione degli investimenti privati attraverso concessioni particolari, ancora piü ampie di quelle estese con le barriere protezionistiche a tutta l'industria italiana. Sorsero cosi numerose

." La soluzione finale dei problema etnico nell'Alto Adige parve al Coverno Fascista sul punto di essere finalmente conseguita, quando, dopo la stipula- zione dei Trattato che diede luogo al cosiddetto „Asse Roma-Berlino", Hitler dichiarö di rinunciare definitivamente al Sudtirolo. L'accordo sulle opzioni che ne segui si risolse in una specie di plebiscito ostile all'ltalia: l'86 % della popolazione autoctona optö, infatti per l'accettazione della cittadinanza germanica e il trasferimento nei territori dei

Terzo Reich. Sta di fatto, perö, che alla vigilia dell'8 settembre e quindi dell'annessione sostanziale, anche se non formale, dell'Alpenvorland (Venezia Tridentina e provincia di Belluno) al Reich,solo una parte deglioptanti, 74.000 circa, emigraronoeffettivamente. L'esodo di possessori di beni immobili e di titolari di aziende e di imprese in attesa di definizione delle pratiche di cessione dei loro beni, era deliberata- mente frenato daIle lente, faticose procedure necessarie per ottenere

5
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 699 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
di Lagundo. T5n1975 Inaugurazione dell'edificio Raiffeisen lungo la vecchia strada maestra. Presente aIla manifestazione un gran numero di personalitä dell'ambiente economico e politico sia del comune che del circondario, oltre a numerosi cittadini di Lagundo. Tra gli altri, hanno parlato anche il presidente della provincia Silvius Magnago e l'assessore regionale per ii Credito dott. Erich Müller. II cittadino onorario Matthias Kiem, Stickler ( 1905 - 1998 ). (ritratto di Markus Fellin) 1975-1977

II 2.4.1970 era giä stata fondata la cooperativa per l'edilizia abitativa "St. Josef”, con l'obbiettivo di ottenere prestiti per il finanziamento delle case private dei soci. Dal 1975 al 1977, il gruppo E della cooperativa (36 soci) costruisce i suoi appartamenti e le case a schiera nella zona di edilizia abi tativa Peter Thalguter Est (via Etzenricht). Contemporaneamente, un gruppo minore di io soci costruisce degli appartamenti finanziati daIla Provincia in via Steinach (oggi via Matthias Ladurner

guarta zona (Peter Thalguter Est II) in cui stanno costruendo attualmente committenti privati e l'istituto per l'edilizia abitativa della Provincia di Bolzano. Benedizione dell'edificio della Raika, ampliato nel 1975. 5/6.1.1976 II gruppo localedel KVW ha festeggiato il 25esimoanniversario della fondazio- ne. Sabato si e tenuta una bei la festa natalizia. Domenica, dopo la messa solenne, vi e stata la festa vera e propria con i rappresentanti provinciali del KVW, delle associazioni locali

Gli Ultimi 50 Anni 8.10.1975 Matthias Kiem, Stickler, viene nominato cittadino onorario di Lagundo per la sua attivitä nel Consigiio e nella Ciunta Comunale, nonche nella commissione edilizia. Dopo la fine della guerra aveva contribuito in modo determinante aIla nascita delle varie associazioni. Per anni presidente della banda musicale, deirHeimatschutzverein e di altre associazioni, si e prodi- gato per la conservazione delle tradizioni, della musica e deH'immagine ca- ratteristica del paese

e dell'arnministrazione comunale. Nei discorsi ufficiali si e sottolineato l'instancabile zelo dell'assistente sociale Franz Dis- sertori (vedi anche Le associazioni di Lagundo). 1976 Costruzione del tratto daIla strada per Velloi al maso Ebeneicher. Marzo 1976 Con decreto del Presidente della Ciunta Provinciale di Bolzano del 15.3.1976 n. 5, viene dichiarato parco naturale il Gruppo del Tessa che, con i suoi 33.000 ettari di superficie, comprende, tra l'altro, lezone a monte dell'abitato II centro residenziale „Etzenricht

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 705 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
Casa della Cultura, terminata dopo quattro anni di lavori. Per l'aspetto esteriore, l'edificio si accorda con la nuova chiesa parrocchiale. La "Vereinshausgenossenschaft" (cooperativa per la costruzione della Casa della Cultura), presieduta da Heinrich Schwellensattel, aveva dovuto superare non poche difficoltä durante le varie fasi della costruzione. AI finanziamento contribuirono anche il comune e la Raiffeisenkasse. II discorso inaugurale viene pronunciato dal presidente della Provincia Magnago

e il capo distrettuale Jörg Pichler. II giorno dopo, il parroco Franz Pixner benedice la seconda bandiera della compagnia, realizzata per l'occasione. Dopo la sfilata degli Schützen nel cor- tile della scuola viene aperta con un discorso inaugurale del vice-capo della Provincia dott. Bruno Hosp, la festa sulla piazza antistante la Casa della Cultura. 10.9.1983 Inaugurazione del nuovo campo sportivo. Le delegazioni e le squadre del Io S.C. (Sportclub) Lagundo sfilano daIla scuola media al campo sportivo

Gli Ultimi 50 Anni Dal 1983, anno della sua inaugurazione, nel- la Vereinshaus di Lagundo sono state organiz- zate numerose manifestazioni. Nella foto: la sala Raiffeisen il giorno 12.6.2002 durante la celebrazione ufficiale del comune per il millennio. Per l'occasione fu consegnata a 16 cittadini di Lagundo la medaglia al merito; alla signora Margarethe Fuchs e all'architetto Willy Cutweniger fu con- ferita la cittadinanza onoraria. 28.5- 5.6.1983 Settimana di festa per l'inaugurazione della

, nel corso del le celebrazioni del 2g maggio. La "Vereinshaus'' che, accanto all'Associazione Turistica ospita anche la biblioteca, un caffe, due saloni per le feste e diversi locali per le associazioni di Lagundo, viene intito- lata a Peter Thalguter di Lagundo, combattente per la libertä nel 1809. 26.6.1983 Elezione della Camera dei Deputati Votanti: 2584 Affluenza alle urne: 92,4% Risultati elettorali a Lagundo: SVP: 1.895; DC: 125; PCI: 91; PSDI: 22; PSI: 50; MSI: 30; PRI: 48; PLI: 9; Partito

Radicale: 22; Dem. Proietaria: 15; Wahlver band der Südtiroler: 114; PPTT: 29; Lista per Trieste: i. In funzione gia dal 1977, il campo sportivo di Lagundo fu inaugurato solo nell'anno 1983. 20.8.1983 La compagnia degli Schützen di Lagundo festeggia il 25esimo anniversa- rio della fondazione. Sabato, dopo la cerimonia commemorativa davanti al monumento dei caduti, ha luogo la festa nella sala civica della Casa della Cultura, nel corso della quäle tiene il suo discorso il vice comandante regio nale

7
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 383 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
. 6.6, 157. 512 Volksbote Nr. 20 vom 16. Mai 1946: Wie zu Faschios und Tolo- meis Zeiten. 513 Istituto Centrale di Statistica, Elenco dei comuni al 30 giugno 1948 e loro popolazione residente, 22. 514 Istituto Centrale di Statistica, IX° censimento generale della popo lazione 4 novembre 1951, Vol. 1, Fase. 17, Provincia di Bolzano, 14 und 26. 515 Istituto Centrale di Statistica, X° censimento generale della popo lazione 15 ottobre 1961, Vol. III, Fase. 21: Provincia di Bolzano, 31,35, 88. 516

Istituto Centrale di Statistica, XI° censimento generale della popo lazione 24 ottobre 1971, Vol. I, Fase. 17: Provincia di Bolzano, 156. 517 Istituto Centrale di Statistica, XII° censimento 25 ottobre 1981, Vol. II, Tomo I, Fascicoli provinciali: Bolzano-Bozen, 160, 212; Autonome Provinz Bozen, Landesamt für Statistik, Statistisches Jahrbuch für Südtirol 1986, 69. 518 Autonome Provinz Bozen, Landesinstitut für Statistik, Südtirol in Zahlen, 16; dasselbe, 13. Allgemeine Volkszählung 1991, 291. 519

Nr. 41 vom 19. Februar 1975 Aufschluss. 484 Dolomiten Nr. 274 vom 6./7./8. Dezember 1975: Gemeinsam geht es doch besser. 485 GAT, Bericht zum Haushaltsvoranschlag für den Zeitraum 2002-2004. 486 Istituto centrale di Statistica, 2° censimento generale dell’agricoltura, Vol. II, Fase. 17: Provincia di Bolzano, Tab. 19, 34. 487 Amt für Statistik und Studien der Autonomen Provinz Bo zen-Südtirol, Landwirtschaftszählung 1982, Tab. 46, 175. 488 Autonome Provinz Bozen, Landesinstitut für Statistik, 4. Land

wirtschaftszählung 1990, Tab. 8.29, 307. 489 Amt für Statistik und Studien der Autonomen Provinz Bo zen-Südtirol, Landwirtschaftszählung 1982,191; Autonome Pro vinz Bozen, Landesinstitut für Statistik, 4. Landwirtschaftszäh lung 1990, Tab. 8.33, 321. 490 Istituto Centrale di Statistica, 1° censimento generale dell’agricoltura, Vol. II, Fase. 21: Provincia di Bolzano, Tab. 11, 40. 491 Istituto Centrale di Statistica, 2° censimento generale dell’agricoltura, Tab., 17, 25. 492 Der Vollerwerbsbauer

8
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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2005
Freiräume = Spazi liberi.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2005, 1)
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Page 119 of 131
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: [66] Bl. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/2005,1
Intern ID: 403599
Cosa sarebbe l’obiettivo di un’università in antagonismo al pensi ero utilitaristico? L’obiettivo è la costruzione di socialità e luoghi d’incontro che sfugge alla sfida posizionale e dall’illusione di sviluppo della soci età moderna. Se uno/a vuole uscire a livello individuale è fottuto/a, deve essere se mai una decisione di tutti/e. Uscire da soli non servirebbe a nulla e per questo una crescita della socialità sarebbe l’unico modo di rompere con la vecchia prassi neoliberalistica della sfida

posizionale. Una decisione individuale comporterebbe un „sui cidio sociale“. La ricerca della socialità è la ricerca di un interesse comune. La ricerca di spazi liberi dipende dalla salvaguardia di un interesse esistente comune. È questo che dobbiamo capire ed è questo che dobbiamo promuovere anche tramite un’università libera. Uno spazio creato tramite un’occupazione? Può avere successo. Com’è avvenuto nell’occupazione della facoltà di scienze politiche, dove in una domenica alle 18 si é trovato un’aula

di potere che salvaguardano con cautela la spartizione della torta. La torta del potere. In futuro l’università per sopravvivere si aprirà. Anche e soprattutto con l’aiuto degli/delle studenti/esse che fanno valere le loro idee. risposte: alberto tarozzi: insegna socologia dello sviluppo presso l’università di bologna. andi gschleier

9
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 477 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
LAgundo nel XIX sccolo Nel lgyg fu ampliato l'edificio della Raika (nella foto) lungo la vecchla strada maestra, successivamente abbottuto e sostituito do uno nuovo nel 2003/04. solo la Provincia, ma anche le Raiffeisen locali. Se le associazioni di risparmio e prestitoerano natecomesostegnoallecooperativeagricole.orasi resero neces- sari finanziamenti anche nel settore del commercio e del turismo in espan- sione, nonche nell'ambito abitativo privato. La stessa Raiffeisenkasse Algund fece

costruire una nuova sede nell'anno 1959. L'edificio sulla Strada Vecchia, di fronte aIla sede occupata fino ad allora venne progettato dall'ingegner Luis Plattner. Ben 4 dipendenti vi sbrigavano il lavoro in costante crescita. In effetti, il settore del risparmio e del prestito era in piena fioritura. Per decenni la Raiffeisenkasse Algund fu una del le piu grandi della pro vincia; all'inizio degli anni '80 fu addirittura al primo posto. La sua crescita e il suo successo si devono, non per ultimo

, a Franz Ladurner e Karl Mayrhofer - il primo, presidente, il secondo, direttore della banca inqueglianni-aiqualisi deve anche l'espansione logistica dell'istituto. Nel maggio del 1972 fu aper- ta, in via Laurin, la filiale di Quarazze, progettata dagli architetti Willy e Lilly Gutweniger, che doveva facilitare ai soci della zona il disbrigo del le operazio- ni finanziarie. Anche la sede centrale divenne ben presto troppo piccola per le esigenze della banca, tanto che si decise di ampliare l'edificio

esistente. Nel novembre del 1975 fu solennemente inaugurato l'edificio della banca, ampliato secondo il progetto di Willy e Lilly Gutweniger. Nonostante le calcolatrici fossero giä da lungo tempo in uso nel mondo ban- cario, crebbe, di pari passo con l'aumento del fatturato, anche il fabbisogno di collaboratori. Nel 1981, i dipendenti della Raika Algund erano 40, oggi sono 67. Con l'apertura nel 1991 della filiale Lackner, fu presentato, infine, un nuovo concetto bancario che non sostituisce

, organiz- zazioni e sanitä, sono oggetto di generosi contributi e Offerte. Ricordiamo per esempio la sala del le riunioni nell'ed ificio della Raiffeisenkasse che dal 195g venne messa a disposizione del le associazioni, e la cui frequente uti- lizzazione ha spinto la direzione della Raiffeisen a finanziare, nel 1977, la grande sala Raiffeisen nella casa della cultura „Peter Thalguter". Nell'anno del primo centenario della Raiffeisen Algund, e stata inaugurata il 31-10-1996 la filiale „Aq u i la Rossa

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2005
Freiräume = Spazi liberi.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2005, 1)
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Page 69 of 131
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: [66] Bl. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/2005,1
Intern ID: 403599
Questo si spiega durante e dopo la guerra, tuttavia quella situazi one è andata avanti per molto ancora? Guarda che non si e mai fermato questo fenomeno. Dopo la guerra, con i bombardamenti ecc., fu molto grande: sfollati, re duci della guerra, ecc. Poi la gente che veniva qui per lavorare, e dopo un po’ facevano venire la famiglia: per un periodo di tempo erano costretti ad affittare cantine, soffitte. A via Genova esisteva una baraccopoli, a via Udine c’era una baracca all’ingresso di una

quello a cui di solito pensiamo se pensiamo a case, appartamenti ecc. Penso sia interessante in relazione al tema di questo giornale: spazi non statici, “liberi”, “freiraeume”. Saresti d’accordo che c’è sempre una parte della città che forma uno spazio non statico, “libero” precario per necessità, non per scelta? Sicuramente sì. Ancora oggi delle famiglie vivono in spazi che magari una volta erano una cantina e adesso sono stati rimessi a nuovo e danno l’impressione di essere un’abitazione. Questo

fenomeno esiste da sempre e continua ad esistere ma non se ne parla tanto in questi giorni. Racconta un po’ dell’azione delle famiglie occupanti, che sembra parta da una situazione precaria e poi come risposta conduce all’occupazione? Le famiglie che occuparono queste case vivevano in una situazi one del genere, erano parenti di operai o operai stessi della zona industriale, oppure persone che facevano lavori saltuari. Quando si decise che le semirurali dovevano essere demolite per costru ire nuovi

viveva con i quattro figli in piazza Erbe in un ap partamento di una signora che l’aiutava. Siccome lavorava alla mensa della Lancia, ebbe la soffiata che c’erano delle case nelle semirurali vuote e quindi andò ad occuparne una.

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2005
Freiräume = Spazi liberi.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2005, 1)
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Page 70 of 131
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: [66] Bl. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/2005,1
Intern ID: 403599
Cominciò una battaglia legale contro l’Ipea -l’ipes dell’epoca- por tata avanti da un avvocato di Lotta Continua, Gianni Lanzinger. Lanzinger faceva parte del gruppo di Lotta Continua all’epoca, con una serie di persone tra cui un sindacalista della CGIL scuo la, Benito Mazzucato, che era forse il più vicino al gruppo degli occupanti e per questo motivo fu anche espulso dal sindacato. Alla fine questa signora vinse la battaglia perché c’era ovviamente una condizione di necessità. Essendo stata

la stagione politica, i valori della lotta er ano molto forti: gli operai che difendevano le famiglie contro lo sgombero, gli studenti che li appoggiavano, poi c’era una forte solidarietà di quartiere. Lotta Continua era il gruppo politico più attivo. Poi c’erano i sin dacalisti che ruotavano attorno al movimento degli occupanti, an che se il sindacato era ostile accusandolo di rallentare il processo di cambiamento del quartiere, un giudizio fasullo a mio avviso. Tutto questo mi sembra formare un capitolo

interessantissimo e allo stesso tempo trascurato della storia di Bolzano. Forse anche difficile da raccontare? Ebbeh. Quando ho iniziato a fare ricerche ho scritto una lettera ad una serie di famiglie. Un paio mi hanno risposto, ma tante mi hanno detto che non avevano voglia di raccontare e di ricordare. Perché chiaramente non è facile raccontare la povertà, soprat tutto per chi I’ ha vissuta. Grazie per l’intervista Emmanuele e in bocca al lupo per il film! Domande: Pepe pepe egger

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 755 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
costante espansione di Trodena, San Lugano e Fontane fredde. Lo Statuto d’Autonomia del 1972 trasferi alla Pro- vincia e ai Comuni la competenza di creare i propri piani regolatori e piani urbanistici, cosi come di prevedere nel bi- lancio della Provincia le risorse per l’edilizia agevolata. A metä degli anni Settanta fece sentire i suoi effetti il cambia- mento strutturale dell’economia, caratterizzato dalla cre scente motorizzazione, dal miglioramento della rete viaria e dall’aumento dei pendolari

la sopravvivenza nella societä agraria, e per questo regolati con precisione, erano i diritti che i membri a pieno titolo della Comunitä, i cosiddetti vicini, avevano sull’utilizzo dei pascoli e dei boschi (almenda). Appartenendo alla Comunitä Generale di Fiemme, Trodena non era autonoma in tutte le attivitä del Comune; per quanto riguardava la gestione dei diritti d’uso comune, doveva attenersi agli statuti della Comunitä. Nel XII e XIII secolo, in seguito ad accordi con il principe-vescovo di Trento

, la Comunitä Generale considerö come proprietä an- che i pascoli suH’odierno territorio comunale di Trodena, che erano stati ricavati dal dissodamento dei boschi e dati in feudo in cambio di un determinato censo. Nel periodo suc- cessivo sorsero molti masi, come nel caso di Pausa, Pezza o Rungganö. Nel registro delle tasse del 1780 sono intavolate dieci case di soggiorno estivo, per lo piü con poco terreno, i cui proprietari provenivano dai comuni vicini, e 1 registri dei battezzati della chiesa di San

Biagio a Trodena annove- rano “bambini nati in villeggiatura” giä agli inizi del XVII secolo. In queste case estive i proprietari con le loro fami- glie spesso sfuggivano alla calura estiva e all’afa della Val d’Adige. Nel 1857 tra i quasi 100 proprietari di case regi- strati, dieci erano “esterni”, 30 erano contadini, altrettanti erano lavoratori a giornata e 20 erano artigiani. La costruzione della ferrovia del Brennero, e soprattut- to della strada della Val di Fiemme intorno alla metä del XIX

secolo, diede inizio a Trodena ad una nuova epoca, che a lungo termine portö alla trasformazione da paese ru rale di montagna a localitä turistica e, come conseguenza, sorse anche l’insediamento di Fontanefredde. Nel 1919, con l’annessione del Tirolo meridionale al re- gno dTtalia, furono ridefinite le condizioni politiche gene rali per lo sviluppo della Regione e dei suoi Comuni, e l’ap- partenenza di Trodena alla Magnifica Comunitä di Fiemme fu talora vantaggiosa. Nel 1924 Trodena fu raggiunta

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 777 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
rolo. Nel 1978 le competenze per il corpo dei vigili del fuo co passarono alla Provincia. Nel 1959 il Comune di Trode na decise l’istituzione di una propria sezione per San Luga no, che alla sua fondazione contava dieci uomini. Dal 1966 venne data sempre maggiore importanza alla formazione e all’addestramento. Vengono tenute anche esercitazioni in collegamento con le istituzioni della protezione civile (Croce Bianca, Soccorso Alpino). Da molti anni ci sono inoltre esercitazioni comuni con i corpi

del diritto di ab- battimento del legname e del pascolo e si sorteggiava chi doveva andare in guerra. Un luogo mitico e il “Hucketa Stoan”, un sasso monumentale sul bordo estremo di una torbiera, che e uno dei tre posti delle streghe di Trodena. Carico di storia e l’antico tiglio di circa 600 anni presso la chiesa. Gli “Schlundlöcher” (forre, gole) al di sopra della frazione di Molim, con i profondi baratri e il Lago Nero, che si trova ad una mezz’ora di cammino dalla malga Horn, sono tra i luoghi

piü misteriosi della zona di Trodena. Un punto con vista meravigliosa porta il macabro nome di “Totenwald” [il bosco dei morti, n.d.t.]: esso indica il luogo di sepoltura di sette persone morte di colera nel 1855. Pres so il “Goldbrunnen” [fontana d’oro, n.d.t.] l’escursionista trova solo un semplice trogolo in legno. Il nome deriva probabilmente dalla bellezza e dall’assoluto silenzio di questo luogo. Michael Pernter L’associazionismo Sintesi L’associazione Freiwillige Feuerwehr Truden (vigili

del fuoco volontari) e stata probabilmente fondata nel 1898, anche se una prima documentazione scritta della sua esi- stenza risale al 1899. Dal 1881 i vigili del fuoco erano nel Ti- rolo un’istituzione comunale e venivano controllati da ispettori regionali. Nel 1914 la squadra di Trodena com- prendeva 43 uomini, ma la prima guerra mondiale fece an che nelle file dei vigili del fuoco di Trodena numerose vitti- me; la fine del conflitto significö una cesura nella storia dei vigili del fuoco

volontari a sud del Brennero. Durante il fa- scismo essi furono sciolti nel 1925 e sostituiti da servizi sta- tali regolamentari. Nel 1935 tutti i servizi dei vigili del fuo co con le attrezzature passarono agli ordini dei vigili del fu oco provinciali. Dopo l’entrata delle truppe tedesche nel 1943 i corpi dei vigili del fuoco volontari del Sudtirolo fu rono nuovamente investiti di tutti i loro diritti e dal 1944 si- stematicamente ripristinati. Dopo la fine della guerra nel 1945 essi furono cooptati

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 574 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
guotidiani locali dell'Alto Adige, tra cui anche "Der Burggräfler" e "Meraner Zeitung", viene sospesa in seguito aH'/nasprimento della polltica fascista. Su intervento del Vaticano, si continuano a pubblicare gli stampati della casa editrice Vogelweider (piü tardi Athesia). A guesto editore appartiene il guotidiano "Der Tiroler", che esce dal 1923 col nome "Der Landsmann" e dal 1923 come “Dolomiten". 1927 II giorno 1.1.1927 nasce, nel Tarn bito della ri forma territoriale italiana, Tattuale Provincia

dl Bolzano (la Bassa Atesina viene assegnata alla provincia di Trento) quäle nuova unitä amministrativa. A capo della Provincia troviamo il Prefetto, che ha numerosi poteri; tra le altre cose, egli sorveglia i Podestä e le loro decisioni. "Dolomiten", mercoledi 9.3.1927 IIMittfastenmarktdiLagundo, chequest’anno ha avuto luogo il 26 del corrente mese, ha fatto registrare un'affluenza di pubblico di gran lunga superiore a quella degli anni passati. Vi sono stati portati 303 capi di bestiame grosso

nostra zona; ovunque circolano grandi carri con cassette per l'uva vuote e carri guidati con la dovuta cautela, carichi della squisita merce giä imballata. Quest'anno quasi tutti i masi spediscono la loro uva. A causa della persi stente siccitä, la maturazione e letteralmente bloccata e, di conseguenza, la vendemmia e ritardata di molto. La richiesta e il pagamento dell'amata uva meranese sono piü che soddisfacenti, contrariamente al vino che e meno richiesto; sarä pertanto superiore

l'esportazione dell'uva da tavola. "Der Burggräfler", venerdi 24.9.1926 Dal 1926 al 1943, nel tlmbro deI comune di Lagundo, compare il fascio littore accanto allo stemma de! comune. Camicie nere nella piazza comunale di Lagundo. Quarto da sinistra, il Podestä Torguato Contadini Lunedi e stata consegnata al la redazione, quäle esemplare da pubblicare, una splendida mela Calville del peso di 0,57 kg proveniente dal maso del signor Franz Theiner del castello di Plars La pubblicazione della maggior parte dei

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 399 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
e difficile dei tempi attuali non e la piu indicata per la celebrazione di anniversari. Non fosse cosi, il signor Hans Fuchs, proprietario della birreria, avrebbe oggi ottimi motivi per festeggiare. Sono infatti tra- scorsi 50 anni da quando gli ex-locandieri dell'Hirschenwirt di Laces, geni- tori dell'attuale proprietario della birreria, oggi la piü grande della nostra provincia, rilevarono il piccolo ,Bräuhäusl' portandolo ad alti livelli per quei tempi. Grazie alle capacitä imprenditoriali

e alle ottime conoscenze specifiche dell'attuale proprietario, la .Brauhaus Forst-Meran' (birreria Forst Merano) e divenuta una delle maggiori aziende industriali della provincia. Auguriamo aIla Birreria Forst un costante progresso anche per il futuro." »Der Burggräfler« 26.8.1914 Nel 1974 il comune di Lagundo fu, dunque, ben disposto ad accogliere la frazione di Foresta. Nell'aprile del 1973, 144 abitanti di Foresta, primi tra tutti i promotori e portavoce Hans Holzknecht e Luis Gamper, manifestarono

dich nicht durch verleumderische und unfaire Propaganda gewisser Elemente, die mit Forst überhaupt nichts zu tun haben, beeinflussen. Bekenne Dich klar zur Angliederung an Algund! Bekenne Dich klar zur Unterschrift und wähle JA Hans Holzknecht Luis Gamper Quando, neI 1974, gli abitanti di Marlengo e di Foresta furono invitati al referendum per l'annessione di Foresta a Lagundo, divampö una vivace battaglia elettorale. Anniversario deila Birreria Forst, da 50 anni proprietä della famiglia Fuchs. „La situazione seria

. Se ora, con l'annessione di Foresta a Lagundo, la birreria Forst diventava uno dei maggiori datori di lavoro presenti nel territorio co- munale di Lagundo, va precisato che il legame tra la birreria e Lagundo e, per tradizione, ben anteriore agli anni 1971 0 1974. Fin dai tempi in cui la „Nationalkapelle'' (espressione del tempo che significa banda musicale) di Lagundo soleva organizzare le sue feste e i suoi concerti, molto amati dal pubblico, nel giardino della birreria Forst, la famiglia Fuchs

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 758 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
va per lungo tempo la Pieta ora collocata nella navata della chiesa di S. Biagio, che risale alla fine del XIV secolo. II mo- desto altare della cappella cimiteriale risale al XVIII secolo. La cappella di Maria Ausiliatrice a Pausa, dedicata alla Madonna, e una costruzione semplice della metä del XVIII secolo, con una navata a pianta rettangolare, alla quäle si addossa un coro di poco piü stretto. L’altare della cappella mostra una rappresentazione un po’ grossolana e recente- mente ridipinta

dell’Assunzione al cielo di Maria, secondo un modello di Bartolome Esteban Murillo (f 1682). Note- voli sono le stazioni barocche della Via crucis del XVIII se colo, che perö sono state installate solo nel 1890. Di modesto valore artistico e anche l’arredo della chiesa di S. Giuseppe a Fontanefredde, eretta nel 1938/39 e bene- detta nel 1940. II dipinto parietale del vano dell’altare fu re- ahzzato dal padre eucanstino Franz Seilemond di Veltur- no, un fratello del parroco di allora, Georg Seilemond. La sua

vasta produzione, oggi distribuita in particolare tra le varie case della Congregazione degli Eucaristini, e del tutto legata all’orientamento spirituale dell’Ordine. La vetrata con la raffigurazione del santo Josef Freinademetz e opera dell’artista di Trodena Gotthard Bonell. Una chiesetta sul Passo di San Lugano e attestata giä nel XIII secolo. Secondo la leggenda il patrono della chiesa, il santo vescovo di Sabiona Lucanus, deve essersi rifugiato in Val di Fiemme nel corso della fuga dai suoi

. Il di pinto dell’altare, che fa riferimento al santo patrono della chiesa, fu realizzato nel 1801 dal pittore Antonio Longo, nativo di Varena, che si era formato artisticamente a Roma presso il pittore fiemmano Cristoforo Unterperger. L’alta re maggiore di una volta era stato realizzato nel 1902 dal maestro scalpellino Pietro Demartin di Predazzo. Ai due altari laterali del primo Barocco, intagliati e dorati, proba- bilmente realizzati dal fiemmano Giovanni Battista Grober il Vecchio, mancano le pale

originali. Al loro posto sono state collocate una Madonna di Lourdes ed una statua di S. Giuseppe. Negli ultimi anni la chiesa e stata ampiamente restaurata. Il nuovo organo e stato costruito da Paolo Cire- sa nel 1997. Nel campamle furono installate, in aggiunta alle due campane del XVI secolo, altre due campane della fonderia Grassmayr di Innsbruck. Nel corso dei piü recenti lavori di restauro anche il cimitero e stato ampliato e com- pletato con la costruzione della cappella di Lourdes. Hans

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 666 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
della provincia, superato Io Stile storicistico, si esprimevano in modo del tutto nuovo. Joseph Wassler, Io scultore piü significativo del XIX secolo a Lagundo, mori giä nel 1908. Alois Schmider continuö a produrre in Stile neogotico, secondo la tradizione e seguendo l'esempio del suo maestro Hermann Klotz, fino aIla morte nel 1946. Solo alcune del le sue opere minori sono in Stile liberty. Le opere del Io scultore Blasius Mayrhofer subirono, invece, un'evoluzione: in gioventü seguf Io Stile

linee diritte e superfici piane, Io Stile dell'edificio rispondeva alle forme del- la tarda Art Nouveau. A Lagundo Zorzi costrui numerosi edifici, tra i quali la casa Lang nel 1925 e la casa d'abitazione al maso Ploner, nel 1932. Tra i piü rinomati costruttori dell'epoca va ricordato Pietro Delugan, originario della val di Non, deve la sua fama soprattutto aIla costruzione del Kaiserhofe del l'Hotel Palace a Merano nonche della chiesa parrocchiale di Marlengo. 14 II magazzino per la centrale

elettrica vicino al cimitero di Merano, da lui progettato nel 1928, e una costruzione funzionale che dimostra il suo approccio alle nuove tendenze razionalistiche. Per gli edifici industriali va ricordato il capannone del pioniere della tecnica Hans Trojer (1905-1992). La gamma di prodotti, pressoche illimitata della sua azienda, andava dalla singola vite a brevettati impianti di risalita. La costruzione della sua prima officina risale al XIX secolo (1883). 15 Negli anni '30 Trojer costrui il suo

storicistico, mentre piü avanti tentö un avvicinamento all'arte moderna. A Lagundo esiste una sola scultura attribuibile con certezza aIIo scultore accademico Othmar Schrott Vorst, di Foresta. Nel corso del XX secolo, fino al 1946, anno in cui mori, Io scultore Alois Schmider nativo di Velloi, creö, dopo le sue opere scultoree del XIX secolo (vedi "Arte nel XIX secolo), i seguenti lavori: il ritratto (rilievo) dell'ing. Hans Fuchs (1920), il rilievo della Madonna Addolorata (1921) che si trova a Caines

, la statua del Sacro Cuore nel la cappella Trater/Bucher/Dorner (anni '20), la Sacra Farn iglia nel la cappella Obermair (1927), San Giovanni Nepomuceno nel la cappella Hannesmair (1927), la Mater Dolorosa per la tomba della fam iglia Kienegger (1928), la Pietä nel la cappella del maso Taserhof a Seena (1930), la statua del Sacro Cuore nel la cappella del maso Hofer a Plars (1930), San Giuseppe e Maria nel coro della chiesa di Velloi (1930), Sant'Urbano per il maso Bogner (1935/37), Cristo sul Monte

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 757 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
Bolzano-Bressanone. La casa dell’officiante della messa prima di Trodena fu trasformata in canonica a metä degli anni Ottanta; la precedente canonica e da allora utilizzata come municipio. La prima testimonianza certa di una chiesa a San Luga no risale al 1225. Nel 1411, in occasione di una riconsacra- zione della chiesa, e citato anche un cimitero. Nel XV seco- lo avvenne la ricostruzione in Stile tardogotico. La zona del passo intorno a San Lugano una volta dipendeva ammini- strativamente

morte in un incidente automobilistico nel 1937, la sua famiglia e gli amici proseguirono nel proposito. Fu comprato un fondo della Comunitä Generale. La chiesa, progettata in Stile neo- gotico, fu invece costruita, su intervento del senatore Etto- re Tolomei, in “forma romanizzata” e fu consacrata nel 1940. Il patrono della chiesa e San Giuseppe. Nel 1988 fu realizzato un cimitero; nel 1999/2000 segui un risanamento generale della chiesa con un ampliamento tramite una cap pella cimiteriale. Nel maso

a Pausa e conservato ancora oggi un quadro mariano, su cui nel 1735 erano state viste delle gocce, che fu rono interpretate come le lacrime della madre di Dio. Secon- do le fonti, la bella cappella barocca a Pausa nel 1749 era de- dicata ai santi Pietro e Paolo e lo era ancora nel 1826; piü tar- di viene indicata come chiesa mtitolata a Maria Ausihatrice. Leo Andergassen Arte sacra a Trodena Sintesi La chiesa di S. Biagio a Trodena, che in base alle evidenze archeologiche si puö far risalire fino

al secolo XI, acquista la sua forma attuale nel XV/XVI secolo. Mancano informa- zioni precise, tuttavia il confronto con altre chiese delle piü immediate vicinanze consente una collocazione temporale approssimativa. Degni di nota appaiono il diverso sistema di articolazione ed il diverso linguaggio formale tra coro e navata, che fanno pensare ad un periodo di costruzione dif- ferenziato. Nel coro poligonale l’impiego del modellato plastico si richiama al tardo Gotico della Bassa Atesina (coro della

chiesa di Nostra Signora a Villa, S. Antonio a Caldaro). Cio rientra in un’evoluzione iniziata da maestri svevi con lo sviluppo del coro della chiesa parrocchiale di Bolzano intorno al 1400 e proseguita nella bottega di Konrad von Neumarkt nella Bassa Atesina. L’articolazione esterna della navata e affine a quella del santuario molto fre- quentato di Villa e a quella dell’antica chiesa parrocchiale di Ora; la struttura della volta corrisponde alla tipologia delle volte eseguite da maestri della zona

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
Truden
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Page 774 of 783
Author: Pernter, Michael [Red.] / hrsg. von der Gemeinde Truden. [Koordination: Michael Pernter]
Place: Lana
Publisher: Tappeiner
Physical description: 744 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturangaben. - Beil. 2 u.d.T.: Cronaca di Trodena
Subject heading: g.Truden ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Truden ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 242.329
Intern ID: 420970
nella valle venivano esercitate direttamente; a questo scopo il principe-vescovo due volte all’anno man- dava a Fiemme il suo “castaldo”. I fiemmesi da parte loro si impegnavano a consegnare al vescovo, a parte le spese legali e le tasse che gli spettavano in qualitä di signore territoriale, un’imposta fissata esattamente sul libero possesso delle ter- re. Essa corrispondeva alla spesa annuale per 24 soldati a cavallo. In cambio il principe-vescovo esentö gli abitanti della valle da tutte le altre

di Fiemme Sintesi La fondazione statutaria della Comunitä di valle di Fiemme avvenne nei 1111 sulla base di un contratto tra il principe- vescovo di Trento Gebardus e numerosi rappresentanti della Val di Fiemme. In questi cosiddetti “patti Ghebardi- ni”, costituiti da due atti, sono fissati in modo chiaro i con fini del territorio: tra la chiusa di Trodena nella Mühlener Tal ad ovest e il Ponte de la Costa presso Soraga (dietro Moena) ad est. Secondo i “patti Ghebardini” l’alta e la bassa giurisdizione

- to “Quadernollo”. Questo libro e articolato in tre parti e contiene tutti gli ulteriori privilegi concessi dal principe- vescovo di Trento dal tempo dei “patti Ghebardini”, un voluminoso registro dei pascoli e dei prati comuni (una specie di urbario) cosi come lo statuto vero e proprio della Comunitä di valle. Nei 1613 fu operata dagli uomini piü in vista della Comunitä, con la cooperazione di un rappresen- tante del vescovo, una rielaborazione degli statuti, il “Fibro delle Consuetudini della Valle di Fiemme

in- dipendcnza della Comunitä di Fiemme. F’istituzione della “Magnifica Comunitä di Fiemme” e perb rimasta fino ad oggi e con questa la proprietä dei terreni - se non apparte- nenti a privati o al Comune. Nei Fibro Fondiario essa e fis sata per iscritto come patrimonio comune di tutti i “vicini” appartenenti alla Comunitä. Di grande importanza e so prattutto il ricco patrimonio boschivo. Il ricavo netto del legname venduto viene ogni anno distribuito ai “vicini”, secondo l’antico diritto, come cosiddetto

legnatico. Fo scario presiede la Comunitä e la amministra nei Consiglio degli undici rappresentanti delle Regole (Consi- glio dei regolani), sopra quäle sta ancora il Comun Genera le (Große Talschaftsrat), da poco reintrodotto. Gli organi della Comunitä vengono nominati ogni quattro anni, i rap presentanti delle Regole e il Gran Consiglio con elezione diretta da parte dei capifamiglia, lo scario con votazione se- parata dagli undici rappresentanti delle Regole.

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