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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 79 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
dollari 7 . Questo é il prezzo che il governo americano ri tiene appropriato per ripagare della morte di un non cittadino. Si calcola che attualmente siano presenti in territorio statunitense circa 8,5 milioni di messicani di cui 5,5 milio ni rispondono con i requisiti legali per la permanenza ed i restanti 3 milioni sono indocumentati, quindi a rischio di deportazione o incarceramento ad oltranza; inoltre si stima che ogni anno emigrino temporaneamente circa 610 mila messicani la cui maggioranza non

dell'Associated Press USA, afferma che in ame- rica muore un lavoratore messicano al giorno. Sebbene sia aumentata la sicurezza sui posti di dall'ingresso dei Messico nel mercato globale il salario minimo nazionale ha perso il 20% del suo valore d acquisto, la classe politica messi cana non ha saputo affrontare e risolvere il pro- blema della rn mcanza ai posti di lavoro , ea e costante ia uomamcia di mano a opera nei setto ri aericeli, industriali e dei servizi da parte de- c / i gli Stati Uniti a America

, monsicle o inoltre la differenza salariale che sussiste tra le due eco nomìe, non stupisce che il fenomeno migrato rio messicano verso il piu ricco vicino del nord sia in costante crescita e che 1,3 milioni di fa miglie dipendano direttamente dalle rimesse economiche provenienti dagli USA 10 , lavoro, le quantità di morti messicane aumen tano: 30% a metà degli anni '90; 80% nel 2003. Gli stessi ufficiali della pubblica sicurezza si spiegano il fenomeno considerando che i mes sicani, dato il loro status

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 26 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
di Bolzano-Bressanone, e il Commissario del Governo per la Provincia Bol- zano, Prefetto Giustino Di Santo. Abbiamo messaggi del Presidente On. Sergio Mattarella e della Presidente del Consiglio provinciale, Alessandra Zendron. Ha inviato i saluti TAssessore Provinciale Luisa Gnecchi, qui rappre- sentata dal suo Segretario e le siamo grati. II Rettore dell’Università di Trento. Prof. Massimo Egidi ha inviato come rappresentante la Dott.ssa Luzzi. DalTUniversità di Trento è presente il Prof. Antonio

Scaglia, Preside della Facoltà di Sociologia. UUniversità di Verona è rappresentata dal Prof. Agostino Portera. Saluto il dottore Werner Stuflesser, Presidente delTAccademia Euro- pea di Bolzano, che ha una nuova sede in un edificio bellissimo e persegue obiettivi di rieerca di grande rilevanza; riteniamo che TAccademia Europea sia importante per la Provincia di Bolzano e quindi sono lieto e, non lo nascondo, che la piú piccola e modesta, anch’essa ambiziosa, Accademia di Studi di Merano collabori

LUIGI VITTORIO FERRARIS PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA Vorrei salutare loro tutti e accennare ai numerosi messaggi di saluto che ci sono pervenuti: tutti attestano come TAccademia di studi di Merano sia conosciuta - conosciuta nel mondo. Abbiamo una lettera a nome della Pre- sidenza della Repubblica che leggo soltanto in parte, “TAccademia svolge un’attività di cui il Signor Presidente della Repubblica è stato informato; il prossimo convegno si presenta interessante, ben strutturato e sono certo che

spesso con la piu grande Accademia Europea di Bolzano. Entrambe hanno obiettivi in comune: quello delle due Culture che devono essere rappresentate e valorizzate in questa Provincia. 2

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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 105 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Sono millenni che la Fran cia è meta di migrazioni prove nienti da Oriente ed Occiden te, da nord e da sud. Greci, ro mani, franchi, longobardi, van dali, goti, bretoni, vichinghi, germani, arabi, polacchi, por toghesi (l'elenco potrebbe con tinuare a lungo) in diverse epo che storiche e per diverse ra gioni sono passati sul suolo francese, si sono fermati ed hanno contribuito a creare il paese che oggi conosciamo. As sodato che le migrazioni non sono una peculiarità della nostra epoca

ma un fatto vecchio di mil lenni, il mio obiettivo in questa sede è di parlare del fenomeno migrato rio dell'età contemporanea e di spie gare come sia stata organizzata la con vivenza tra culture diverse. , Avendo assunto la forma di uno sta to nazionale molto prima dell'Italia e della Germania, la Francia ha una tradizione di cen tralismo molto accentuato. „L'etat c'est moi" soleva dire il Re sole, oggi a cinque secoli di dis tanza Parigi continua ad essere il fulcro della vita del paese. Ciò non

significa che non esista no minoranze, il paese ne è pieno: baschi, cata lani, occitani, bretoni, tedeschi, italiani. Nel corso della storia lo stato centrale è però riusci to a vincere i poteri regionali e ad imporre la propria sovranità. Le cose cominciano a cambi are a partire dalla rivoluzione del 1789 quando con la pro clamazio ne della dichi arazione universa le dei diritti dell'uomo e del cittadino, la Francia di

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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 106 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
principi che ancor oggi vengono considerati patrimonio comune di tutte le forze politiche dell'esagono, tanto delia destra quanto della sinistra. Le idee della rivoluzione si diffon deranno in tutto il mondo, in parti colare nelle colonie francesi, ed il principio deH'uguaglianza dei citta dini guiderà i rivoluzionari di molti paesi, dall'Africa all'America La tina. Il colonialismo francese dif ferisce notevolmente da quello britannico, se l'Inghilterra cer cherà di sfruttare a proprio van taggio

le strutture sociali e politi che già esistenti, la Francia inves tirà molto nella scuola puntando a creare una nuova classe di citta dini francesi. Ed. è proprio nelle scuole che verranno trasmesse le idee della rivoluzione e che ispi reranno i movimenti indipenden tisti protagonisti del processo di decolonizzazione. L'altro principio cardine della re pubblica è la laicità dello stato, da se coli è considerato patrimonio comune su tutto il territorio nazionale. La legge che regola il settore delle

associazioni senza scopo di lucro, chiese comprese, data 1901. Ad ispirare la normativa è il prin cipio della neutralità dello stato che non deve favorire né penalizzare alcuna confessione reli giosa. Tanto la destra quanto la sinistra france se hanno fatto proprio tale principio, tanto che proprio il partito di Chirac ha ideato la contes tatissima legge che proibisce il velo nelle scuo le. La promulgazione della legge ha suscitato un vespaio di polemiche che hanno diviso in due la società francese. Credo

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 19 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Immwrants, nota della redazione) ne abbiamo parlato, e l'idea ci è piaciuta. All'inizio, cioè a ottobre 2002, eravamo tre, quattro persone, e faceva mo le riunioni in un bar. Abbi amo registrato 1 associazione a Sì. Quando facevo il corso di italiano avevo amici e compa gni di classe di diversi paesi, ma ho visto che fuori dalla classe non c'è quel rap porto di amicizia. C'erano tan te associazioni, ma ognuna faceva le cose solo per la sua comunità. Allora ho detto "Facciamo qualcosa di nuovo, qualcosa

che non esiste già". Adesso siamo sedici paesi, con un nome inglese, "The Immig- rants". Questo nome è per tut- ti gli immigrati. C'è gente dell'America del Sud, dell'Asia, del Bangladesh, del Pakistan, del Peru, della Co lombia, della Polonia, della Russia, dell'India. In questi gi orni arriverà gente della Pales tina e dell'Afghanistan, ci han no contattato anche ragazzi della Bolivia, del Ghana, del Senegal. Ho detto "Venite, gu ardate, sentite cosa vogliamo fare, e se vi piace collaborate

!". Ancora non siamo iscritti all'albo d'associazione, ci vuo le un armo di attività. La quota attuale è di 10 euro all'anno, uno accesso siamo aO persone. Abbiamo fatto tre feste: una festa di inaugurazione, una per il giorno d'indipendenza della Colombia, e adesso questa fes ta per il giorno della madrelin gua. Il comune per quest'ultima ci ha dato la sala, prima abbiamo pagato dalle nostre tasche. L'idea era anche che dobbiamo conoscere le culture dei diver si paesi. Perché quando uno conosce una

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 81 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
il duro morso della politica liberista, dove le risorse naturali e culturali, ricchissime nel territorio, sono facile preda di grandi compagnie trans nazionali, ma dove la resistenza quotidi ana dei popoli indigeni é l'unica vera diga contro l'invasione dell'omologazione tar gata Coca Cola. In questo scenario dì lot ta si afferma il fenomeno migratorio die, da diligente figlio del sistema liberista, impone l'esilio e la criminalizzazione dell'esule. Dopo gli attentati dell'11 Settemb re, gli Stati

Uniti hanno inasprito e di molto la loro politica nei confronti dello straniero trasformandolo di per se in un poten ziale „terrorista". La paura stillata negli animi della gente permette e giustìfica il comporta mento congiunto del governo e delle grandi corporazioni che, in nome di una sicurezza na zionale sempre più indefinita e sempre più ri chiamata dai discorsi ufficiali, mantengono il legale la condizione del migrante. Così facendo impediscono che lo stesso aquisisca e goda dei diritti che

la criminalizzazione del fuggitivo, il fomento delle stesse cause che hanno portato alla migrazione, si sta oggi confrontando con un'altro modello che sorge dalla stessa terra chiapaneca. Il movimento zapatista fa della so lidarietà e della tradizione indigena i suoi pun ti di forza e risponde alle minacce di morte dei liberismo con un progetto di autonomia comu nitaria che risulta essere la possibile soluzione nei confronti di un barbaro mercato intemazio nale che fa della mancanza di regole la sua uni ca regola

violazioni ai diritti umani dei migranti, in re lata, cominciano anche prima di superare la frontiera, vedi tra gli altri il documento presentato alla Commissi one di Diritti Umani dell'ONU dalla Relatrice Speciale sg.ra Gabriiela Rodriguez Pizarro, E/CN.4/2002/94,15. feb. 2002 . 3 Bullettin of Atomic Scientist, Michael Flynn, 8-7-2002, vedi www.thebulletin.org 1 Foro Parlamentario Euro-Mexicauo sabre Migration , dichiarazione del presidente delia Commissione dei Diritti Umani del Senato della Repubblica

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 46 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
è die i criminali qui da noi piovano musica, teatro, computer... Per gli stranieri c'è poi un nuovo corso, che abbiamo chiamato „analisi dei bisogni e conoscenza del territorio". Di che si tratta? E' una specie di seminario in cui raccogliamo le informazi oni che eli stessi detenuti - extracomunitari ci danno sui bisogni, i disagi, le difficoltà che lo straniero trova arrivan do in Italia. Insieme a me lavorano a questo progetto il dottor Fernando Biague, psicologo della Guinea Bis- sau, un suo collega italiano

e un mediatore culturale dall'alto, come la sabbia del . : Sarah,,Non stupisce allora. : che di quest'isola, nel cuore della città si parli pochissi mo, Il carcere. non organizza : ,,conferenze stampa; le infor- delbarea magrebina, Driss Rashdaoui. Coi dati raccolti allestiremo uno studio sui fattori che portano lo stranie ro a finire in carcere. mozioni non escono e i gior- Certo. Una delle cause princi- nalisti non entrano, Per saperne qualcosa non resta b allora che affidarsi alla voce- di chi vi entra

, per lavoro, come Franca Berti, la psico ioga che si occupa di coordi nare le attività didattico- culturali del carcere. Dottoressa Berti quali sono le attività che organizza nel carcere di Bolzano? Abbiamo delle lezioni penile completamento della scuola dell'obbligo e dei corsi prò- A fessionali per diventare : ? A elettricisti e commis di cuci-;t pali è l'interruzione del percorso migratorio, causata : dalla mancanza di una casa o d.un lavoro. L'altro fattore è ? la loro visibilità, che rende

, alla quale il detenuto può essere destinato con l'introduzione della pena alternativa dell'affidamento ai servizi sociali. Poi abbiamo corsi di lingue, dall'italiano per stranieri, all'inglese e al tedesco finalizzato al patenti no. E poi ancora corsi di ri, ordinandoli da una ditta esterna. L'ignoranza delle nostre procedure giudiziarie può essere fonte d'angoscia per questi detenuti stranieri? Senz'altro. Il funzionamento : della: gilistigia è complicato '1; ancheijpep,noi, figuriamoci ;; per

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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 78 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
La storia della migrazione messicana ver so gli Stati Uniti d'America si può' far risalire al 1880 quando due imprese ferroviarie, la Southern Pacific e la Santa Fé, cominciarono ad „importare" forza lavoro a basso costo in mag gioranza indigena Yaqui, Cora e O'otam, dal vicino del Sud, Fino al 1910 circa 20,000 messi cani all'anno erano reclutati dagli agenti delle compagnie ferroviarie. Durante la Prima Guer ra Mondiale i lavoratori messicani giocarono un ruolo centrale nello sviluppo

dell'economia sta tunitense 1 , ma la usuale gratitudine del gover no Nordamericano non tardò a presentarsi sotto forma della più feroce ondata di violenza xeno fobica di cui il popolo messicano sia mai stato vittima. Mentre i veterani di guerra attaccava no i lavoratori e le lavoratrici „alieni" nei posti di lavoro, bruciando le loro case e rubando i loro averi, le imprese agricole, ferroviarie, e la sempre più presente industria automobilistica, continuavano a contrattare i messicani ner un x salario

la capacità di sindacare le scelte economiche imposte dal trat tato. Da quel momento la contraddizione che si legge nella politica migratoria dei due paesi piu ricchi si fa di giorno in giorno più strìdente. Uno studio del United States General Accounting Office (GAO) del 2001 segnala che, nonostante la spesa per la sicurezza della frontiera sud de gli Stati Uniti sia aumentata negli ultimi sette anni, il flusso migratorio non é diminuito; come conseguenza si é avuto solo un aumento delle morti nel tratto

di frontiera dovuto allo sposta mento delle rotte abituali che, ora, risultano es sere passaggi più pericolosi ed insiemi. Il Cen tro di Ricerca sull'immigrazione dell'Università di Houston, Texas, stima che tra il 1995 ed il 1998, il numero di morti per ipotermia ed inso lazione é aumentato di tre volte rispetto ai livelli degli anni '80 3 . Nel 2003, secondo la Commissi one di Diritti Umani del Senato della Repubbli ca Federale del Messico, sono stati calcolati cir ca 400 morti sul tratto nord del

Messico 4 . Se da un lato quindi si assiste ad un inasprimento della politica nord-americana nei confronti delle persone che tentano di attraversare il confine, dall'altro si nota una massiccia presenza di la voratori e lavoratrici messicani clandestini e non, che ormai rives tono un ruolo fonda- mentale per la prospe rità dell'economia sta tunitense 5 . La stessa teoria neoliberista spiega che acce lerando e garantendo la mobilità del capita le e facilitando anche l'intervento del capi tale estero

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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 107 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Innanzitutto occorre precisare che la legge che proibisce i simboli religiosi a scuola ha ottenu to diversi consensi anche a sinistra. Le Monde diplomatique, uno dei mensili più autorevoli della sinistra cosmopolita francese, ha deciso di non prendere posizione sulla questione limitan dosi a riportare le posizioni di entrambi gii schieramenti, La legge nasce dal lavoro di una commissione, Commission Stasi, che dopo centinaia di audi zioni - sono intervenuti politici di tutti gli schieramenti

, rappresentanti del mondo della scuola, delle forze dell'ordine, dei servizi socia li, personalità religiose nonché numerosi intel lettuali e scrittori- ha pubblicato un rapporto che invita il governo ad intervenire per garantire la laicità nelle scuole. La decisione del governo di intervenire proiben do il velo ed altri simboli religiosi ha suscitato una levata di scudi di numerose associazioni e movimenti che hanno chiesto all'esecutivo di ritirare la norma. I favorevoli alla norma Dar- lano di un emergenza

musulmane che portano l'hijaab, che escluse dagli istituti pubblici finirebbero per frequentare esclusivamente istituti privati o - in altre parole - scuole islamiche. Un tale esodo di massa dalla scuola pubblica rischierebbe di mettere in crisi il già difficile processo d'integrazio n e tra le varie ani me della società francese. La scuola pubblica, garantendo un i nsegn a m e n t o uguale per tutti, è uno dei luoghi dove maggior mente si incon trano le varie culture e si fon dono dando vita a quel

„metissage" che è ormai diven tato una delle peculiarità della Francia. Naturalmente la presenza di tante culture di verse crea anche una serie di pro blemi, soprat tutto nelle gran di città. Le banlieues di Parigi, Lione, Lille, Marsiglia, St. Etienne come di molte altre città francesi sono giganteschi quartieri dormitorio senza servizi, qui sono concentrati gli HLM, al loggi ad affitto controllato, alloggi sociali dove abitano soprattutto immigrati e giovani disoc cupati. Ed è in questi ambienti che

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Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 42 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
ranza si fa più costoso e le „rondinelle", i brac cianti stagionali, spariscono. Gli stati dell'America Latina restano comunque quelli in cui gli italiani si integrano meglio e dove pos sono raggiungere i vertici della scala sociale. Le relazioni diplomatiche fra Italia e Argentina si sono nei frattempo incrinate, dato che questa ha aderito alle sanzioni che la Società delle na zioni ha affibbiato a Mussolini per l'invasione dell'Etiopia. Con la seconda guerra mondiale l'Italia finirà per

trovarsi sul fronte opposto a quello di tutti questi paesi latino-americani. Con il regime fascista l'indifferenza della poli tica nei confronti del fenomeno migratorio si trasforma in sfacciata negazione. Nei fatti però Mussolini si interesserà del fenomeno più dei suoi predecessori e sostituirà il loro laissez faire con una strategia di emigrazione pilotata. Uno dei suoi strumenti sarà l'Icle, Istituto di credito per il lavoro italiano all'estero. Tutto questo però ad una condizione: „bisogna abolire

chiudono e il corpo diplomati co viene rimpatriato. A salvare dall'intemamento la popolazione italiana sarà la commissione Tolan. La motivazione ufficiale dello sconto fatto alla popolazione italiana è una vera assurdità: italiani e tedeschi essendo di razza caucasico hanno facce che permettono di distinguere i buoni dai cattivi, al contrario dei giapponesi. Tutto cambia però nell'ottobre del '42, quando il ministro della giustizia Biddle annuncia: „Gli italiani non sono più nemici". „Riprendete le vie

del mondo". Con questo in vito del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi riparte nel dopoguerra il flusso migra torio italiano. Dalle sue parole traspare l'idea dell'emigrazione come rimedio alla povertà e soprattutto alla disoccupazione a lungo termi ne del dopoguerra. A non avere un posto è il 6,7% della forza lavoro in Lombardia, i'8,4% in Veneto e un'uguale percentuale nel Friuli Ve nezia Giulia. La popolazione migrante si indirizzerà verso il Canada, l'Australia' e alcuni paesi europei

i confini solo con un contratto di lavoro in mano. I numeri sono nuovamente impressionanti: dal '46 al '72 lasciano l'Italia sette milioni di perso ne. Ancora una volta gli italiani all'estero finan ziano lo sviluppo, in questo caso il boom, eco nomico del proprio paese. L'ondata continua fino al '70. Poi ci sarà un altro brusco calo e solo cinque anni dopo i rimpatri supereranno gli espatri. Curiosamente il '75 è proprio Tanno della 1° Conferenza nazionale sull'emigrazione. Ancora una volta la politica

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Category:
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Year:
2004
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Page 41 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
". L'ondata migratoria di questo periodo, che seg na la fine della preistoria dell'emigrazione ita liana, ha il suo culmine in un momento in cui molti paesi hanno già eretto alcune barriere più o meno robuste contro chi arriva dal mare. In alcuni casi sembra proprio di vedere nelle fati che degli emigranti italiani quelle di africani e albanesi di oggi. „L'odissea degli emigranti d'Italia è terribile" scrive il console italiano a San Paolo Rozwadowski, „in generale sono vit time degli agenti di trasporto

, credono per esempio di recarsi a Santa Caterina dove sono stati chiamati, mentre invece, sbarcati a Rio, sono portati a San Paolo dove, dopo essere stati otto giorni nell'Asilo dell'emigrazione devono adattarsi a qualunque lavoro pur di campare la vita". Molti di questi braccianti veneti o cala bresi sono partiti dall'Italia alla volta dell'America Latina con in testa il mito della terra: davanti ai loro occhi si sarebbe steso un continente selvaggio da domare e far proprio a forza di aratro. Ma solo

scoppio della prima guerra mondiale arrestano bruscamente il flusso migratorio. Nel 1913 gli emigranti italiani sono 422 mila; nel giro di tre anni c'è stata una dimi nuzione del 90%. Ma non c'è soltanto la guerra di mezzo. Nel 1917 gli Usa vietano l'ingresso agli analfabeti e più tardi introdurranno delle quote massime di immigrati per nazionalità. Gli italiani risulteranno meno graditi della popola zione nordeuropea. Il sogno americano asso miglia per qualcuno sempre di più ad un incu bo. Una forte

crisi d'identità e il bisogno di rea gire al razzismo diffuso fa sì che molti italiani vedano nel fascismo la via del riscatto naziona le e personale. Anche nelle campagne del Sud America la situ azione si fa critica. Una ricerca dell'epoca rivela che su 700 mila immigrati italiani presenti a San Paolo, 250 mila „sono affetti contemporanea mente da anchilostoma, tracoma e malaria". Nel frattempo anche il prezzo del viaggio della spe-

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Social sciences
Year:
2004
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Page 137 of 139
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Physical description: 139 S. : Ill.
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Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
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Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
l'autore sviluppa e mette alia prova il modello teorico già elaborato nel saggio „L'invenzione delle razze", che individua il dispositivo fondamentale del razzismo nella traduzione in chiave naturalistica delle identità storiche, ricostruendone lo sviluppo nel corso degli ultimi secoli. Attraverso questo modello, vengono letti e interpretati episodi, processi e figure della storia recente, delle idee correnti e dell'attualità polìtica. STEYERL Hito, RODRIGUEZ GUTIERREZ Encamacion (Hg.): Spricht

(Hg.): Wir, die Zugvögel; Drava 2002. Nach fast vierzig Jahren der Wirtschaftsmigration nach Westeuropa wurde mit diesem Buch den jenigen Menschen, die in den 60er Jahren nach Wien gekommen sind, erstmals die Gelegenheit gegeben, über ihre „Migrationsgeschichte" in ihren Muttersprachen zu sprechen. MEZZADRA Sandro, Petrillo Agostino (eds.): I confini della globalizzazione. Lavoro, culture, cittadinanza; Manifestolibri 2000. Non si può dire che l'ideologia „globalista" non contenga robusti nuclei di verità. Quel che

però non convince è che in essa il processo della globalizzazione economica viene presentato come un dato naturale e ineluttabile, e dunque in ultima istanza ideologicamente. I testi che compongono questo volume insistono invece sulla contraddittorietà delle dinamiche di globalizzazione in corso: non ne predetermenano gli esiti e puntano a costruire un'analisi che rilevi le novità del nostro tempo senza indulgere né l'apologià nè il catastrofismo, e che sottolinei la crescente interconnessione tra

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Books
Category:
Philosophy, Psychology
Year:
2004
Immanuel Kant (1724 - 1804) nel 200° anniversario della morte = Immanuel Kant (1724 - 1804) zur 200. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 25 )
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Page 310 of 648
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Kant, Immanuel [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (25 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIII, 619 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Kant, Immanuel ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.268
Intern ID: 611988
biblica assume un valore strumentale, giacché la sequenza utilizzata da Kant - il progressivo passaggio dell’uomo dagli istinti naturali (nutri- zione, generazione) al govemo dellaragione e aH’attesa dell’awenire- ha come obiettivo di dimostrare che soltanto con la ragione l’uomo è in grado di superare i confini dell’animalità e che il vero scopo della desti- nazione umana è quello della socialità (Geselligkeit). Solo la ragione, infatti, puó indurre l’uomo a ritrovare in se stesso

la possibilità di sce- gliere un sistema di vita (.Lebensweise), di sottrarsi, cioé, all’obbligo di sottostare, come l’animale, ad un unico modello di vita. È in questa libertà dettata e guidata dalle mosse della ragione che stanno, come è ben noto ai lettori di Kant, l’origine del lavoro e la genesi del conflitto sociale, cioé i luoghi maggiormente visibili della costitutiva esperienza storica dell’uomo, della sua genesi awiata dai naturali istinti della con- servazione, della nutrizione e della

procreazione, del suo progressivo volgersi, con I’ausilio della ragione, a stadi sempre piú affinati della civiltà, fino a compiere l’ultimo decisivo passo (quello nel quale il sen- so della continuità della specie si intreccia con il senso della storia); la “consapevole attesa dell’avvenire” (Erwartung des Kiinftigen) 28 . Ma, come si è detto innanzi, il discorso kantiano si svolge lungo un doppio binario: quello della filosofia della storia (che è poi quello della evoluzione della cultura umana dalla

naturalità alla razionalità dispiegata) e quello della conoscenza storica 29 . Se si assume la possibilità della elaborazione di congetture sulle origini della storia, di ipotesi che ser- vano a colmare i vuoti e le lacune della narrazione, in un quadro, per cosi dire, procedurale e metodico e, dunque, non ai fini di una giustifi- cazione a posteriori della verità della rivelazione divina, allora il di- scorso mitico-fantastico sulle origini puó servire da supporto compara- tivo all’indagine scientifica

della storia. La coscienza storica delle ori- gini puó, allora, anch’essa essere misurata e valutata alla luce del pro- cedimento critico della ragione. Da questo punto di vista, se si guarda alla filosofia della storia - tanto sul versante della genesi, quanto su quello del futuro e dell’attesa dell’awenire, utilizzando anche lo stru- mento critico della congettura, allora si puó ben dire che la riflessione kantiana sulla storia non è estranea al canone criticistico, né alla costitutiva bipolarità

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Category:
Philosophy, Psychology
Year:
2004
Immanuel Kant (1724 - 1804) nel 200° anniversario della morte = Immanuel Kant (1724 - 1804) zur 200. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 25 )
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Page 22 of 648
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Kant, Immanuel [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (25 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIII, 619 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Kant, Immanuel ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.268
Intern ID: 611988
PREFAZIONE Su iniziativa dell’Accademia di Studi Italo-tedeschi di Merano e della cattedra di Storia della Filosofia II della Facoltà di Lettere e Filo- sofia dell Università di Trento, si è tenuto a Merano, in occasione della ricorrenza della morte di Kant, un seminario internazionale di studi intitolato a “Kant tra sapere scientifico e formazione umanistica. Co- noscenza filosofica, pratica e Critica del Giudizio ”. Ilavori si sono svolti dal 10 al 12 Marzo 2004 con la partecipazio

- ne di relatori provenienti dalla Germania, dall’Austria e dall’Italia, davanti ad un pubblico attento di studiosi, di collaboratori e di studenti del Corso di laurea in Filosofia dell’Università di Trento e delle istitu- zioni culturali, dellaformazione e della scuola dellaprovincia di Bolzano. Ha introdotto i lavori, alla presenza dell ’ambasciatore prof Luigi Vittorio Ferraris, il prof. Mario Signore dell’Università di Lecce, con una articolata relazione Alle radici del ‘pensare’. Kant e la domanda Che cos

è l Illumismo . Subito dopo sono intervenuti magistralmente il prof. Manfred Baum, presidente della Deutsche Kant-Gesellschaft, con una relazione sul tema “Kant e ilDe Officiis di Cicerone ”, e ilprof. Silvestro Marcucci, presidente della Società Italiana di Studi Kantiani, con una relazione dal titolo “Kant e la scienza moderna ”. Sviluppando con ricchissimi contributi questa duplice direzione morale e teoretica, hanno parlato sul tema Kant nel Novecento trafilo- sofia analitica, neokantismo e nichilismo

e svolte intorno a tracce e segmenti critici che prendevano in considera- zione testi e contesti storico-speculativi della riflessione kantiana. Sul senso della storia nel confronto tra Kant e altri autori, italiani e tedeschi, nellafilosofia del Settecento, sull ’immagine di Kant nelpen- XX

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Category:
Philosophy, Psychology
Year:
2004
Immanuel Kant (1724 - 1804) nel 200° anniversario della morte = Immanuel Kant (1724 - 1804) zur 200. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 25 )
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Page 300 of 648
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Kant, Immanuel [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (25 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIII, 619 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: p.Kant, Immanuel ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.268
Intern ID: 611988
della consapevolezza che il “mondo civile” è stato fatto certamente dal- l’uomo. Ma non si tratta di una mera constatazione. II fatto che il mon- do della storia sia prodotto dalPuomo significa che se ne possono ritro- vare i principi dentro le modificazioni stesse della mente umana. Dun- que del mondo civile, del mondo morale, del mondo della storia, l’uo- mo non si limita soltanto ad avere percezione ed esperienza, ma anche e soprattutto conoscenza e scienza. Stanno qui le fondate ragioni

a ritene- re Vico l’iniziatore della moderna rivoluzione metodologica e gnoseologica volta a costituire un autonomo sapere della storia, dotato di propri principi conoscitivi, di propri metodi, di propri contenuti. Ac- canto e prima di Kant, Vico annuncia la rivoluzione copernicana della centralità del mondo umano finalmente liberato dai vincoli sistematici di una metafisica onnicomprensiva e di una cosmologia universalistica. In tale contesto speculativo generale si inseriscono le linee direttri

- ci della filosofia civile di Vico. Essa è imperniata non solo su una teoria generale della conoscenza (la relazione verum/factum), ma su una filo- sofia “pratica” della giurisprudenza che tenta consapevolmente di co- niugare la ragione e l’autorità, il vero della filosofia e il certo della storia 7 . Ciò che però domina la scena è ancora una volta la libertà e l’autonomia della natura umana, la quale, pur sotto la guida della Prov- videnza, è in grado di trasformare le passioni individuali in utilità

col- lettive, di guidare il lento processo di civilizzazione dalla ferinità primi- tiva alla socializzazione e alla comunità politica. Uno dei principali aspetti che aiutano a capire meglio la dimensio- ne “pratica” della filosofia vichiana é, indubbiamente, quello connesso alla finalità che viene assegnata alla storia. Anche se lo schema ciclico del movimento storico prevede sempre la possibilità della decadenza e della barbarie, tuttavia la vita delle nazioni è tendenzialmente orientata

a realizzare l’epoca della razionalità pienamente dispiegata, di una ra- gione, al tempo stesso, come principio di conoscenza e come principio di equità civile. Anche se, come è ben noto, Vico attribuisce alle epoche del senso e della fantasia, dei bestioni e degli eroi, una propria autono- ma capacità di interpretare il mondo e di fame la storia, è nelEepoca della ragione, nell’epoca degli uomini, che diventa possibile avvicinar- si quanto piú possibile allo stabilimento della verità e della giustizia

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