Natura ed artificio in prospettiva europea : atti del 25. Convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 15-17 ottobre 2001
e racconti, edizione diretta da C. MILANINI, vol. II, Milano, Mondadori, 1992, p. 1096. 4) Grande Dizionario della lingua italiana, XI : Moto - Orac, Torino, UTET, 1981, p. 225. Vale uno sguardo particolare, tra tante altre, la definizione della parola “naturale”: “L’aggettivo ,naturale‘ ha uno spettro di significati ancora maggiore, essendo usato anche per caratterizzare stati di coscienza, oppure per introdurre valutazioni come quelle di conformità al buon senso, di semplicità, legittimità
ed Arti, vol: XXIV: Mu-Nore, Roma 1951, p. 305. 11) Ibid., p.305. 12) La piú tipica espressione di questa illuministica religione della natura è fornita dalTatteggiamento del Rousseau, che nella natura delTuomo, identificata con la sua indole primitiva e originaria, vede ogni perfezione morale, e pone quindi alTeducazione il compito di restaurare la freschezza spontanea di tale natura liberandola dalle deformazioni del costume. Creatore di un nuovo concetto della natura fu E. Kant. La Critica delle
ragion pura stabilisce che il problema metafisico della natura si risolve in quello gnoseologico della conoscenza na- turalistica. ... E come la natura non è tanto una realtà quanto un modo neces- sario in cui il pensiero conforma, conoscendo, Toriginario reale, cosi neppure esaurisce la vita dello spirito: àl di là della necessità causale è la libertà, pos- tulata dalla coscienza morale e rivelante cosi nelTuomo una realtà superiore a quella della natura. Cf. Enciclopedia italiana, op. cit., p. 305
. Con riguardo alla rivelazione accennata sopra conviene sottolineare il ruolo che la letteratura giocava, particolarmente nel Settecento, in questo processo debordando oltre i confini del ragionare filosoficamente. “Si ricorse nel Settecento all’idea di una pura, straordinaria, intempestiva forza (energia sarà il termine preferito di Madame de Stael, prima di divenire il centro della poetica di Stendhal) data dalla natura alTimmaginazione. Un’immaginazione che non solo invade i com- piti delle
regole, del gusto, della civiltà; ma anche, come è evidente, i territori della ragione, della filosofia e della verità. È piú amata dai poeti che dai filosofi quest’immaginazione che sa di piú della ragione, questa sapienza che 376