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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Page 555 of 756
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Merano
Publisher: Hauger
Physical description: XXII, 728 S.
Language: Deutsch
Notations: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Location mark: II 172.117
Intern ID: 201519
provinciale 1° giugno 1983, n. 13, Promozione del servi- zio-giovani nella Provincia di Bolzano, la legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40, Ordinamento della formazione professionale. 4 Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 301. 5 Cfr. G. D’ORAZIO, Quorum regio (. . . seu provincia), eorum religio? (Costi- tuzione ed insegnamento della religione nelle Province autonome), in Giuris- prudenza costituzionale, 1988, 1315 - 1335. 6 A1 riguardo mi si consenta il rinvio a A. LAMPIS

, Recenti sviluppi dello spe- ciale ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in "Rivista giuridica della scuola”, 1997, 23 s. e a A. LAMPIS, La recente “dinamica” dell’autonomia altoatesina, in Informator - Rivista giuridico-amministrativa della Regione Trentino-Alto Adige, 1996, 4/96, 10-41. Cfr. inoltre M. COSSETTO, Stato e istituzioni delle minoranze linguistiche: la scuola in Alto Adige-Siidtirol, in Prassi e teoria, II, 6, 1980, 173 - 190; P. CARROZZA, I diritti culturali e linguistici delle

comunità linguistiche autoctone e degli immigrati europei ed extraeuropei, Relazione al convegno “Diritti linguistici e diritti culturali nelle regioni d’Europa”, svoltosi a Girano nei giorni 23 e 24 aprile 1994; M. CA- SOTTO, Ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in Commentario delle norme di attuazione dello statuto speciale di autonomia, Trento, 1995, 533 s.; C. DANIELE, L’ istituzione di scuole nelle province dell’Alto-Adige (nota a C. cost. 6-12 dicembre 1984, n. 279), in Rivista

giuridica della scuola, 25 (1986), II, 109 - 115.; G. F. FERRARÍ, Sperimentazione didattica e competenze delle province autonome (nota a Corte cost. 22 dicembre 1988, n. 1133), in Regioni, 1990, 660 - 666; A. ROCCELLA, Autonomia scolastica della provincia di Bolzano e circoli didattici (nota a Corte costituzionale 8 giugno 1988, n. 630), in Regioni, 1989, 661 - 670; A. RÖCCELLA, Riforma degli ordinamenti universitari e competenze scolastiche della Provincia di Bolzano (nota a ord. Corte Cost. 28.1. 1991

n.186,), in Regioni, 1992,2, 558 - 581; G. TASSINARI G. GUERRIERI M. GIUSTI, Scuola e multiculturalismo, Firenze, 1992. 7 II Teatro stabile di Bolzano vanta ormai una tradizione cinquantennale. Esso gode del sostegno statale, comunale e provinciale. La Provincia agisce sulla base della legge 17 marzo 1992, n. 9 recante Adesione della Provincia autono- ma di Botzano all’ ente autonomo “Teatro Stabile di Bolzano”. 8 Un discorso a parte meriterebbe il sistema delle biblioteche, da vedere ormai sempre

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 148 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
fu l’unico funzionario fa- scista della provincia di Bolzano che si dimise, dato il cambiamento radicale della situazione po- litica, mentre tutti gli altri rimasero in carica co me se non fosse successo nulla. Fu sostituito da Alessandro Dal Ri, nato il 4 ottobre 1897 a Pavullo di Tassullo in provincia di Trento, direttore dell’Istituto Professionale Agra- rio di Laives. Dopo appena due settimane dal suo insediamento Thalia capitolö e T8 settembre 1943 le truppe tedesche invasero il paese e poi con

Domenico Trifoni, nato il 24 gennaio 1898 a Roseto degli Abruzzi, in guerra tenente degli Alpini, sposato e con un figlio. Era podestä del Renon, rna clovette lasciare la carica per ragioni disciplinari, essendosi reso colpevole di irregola- ritä finanziarie quäle amministratore della locale azienda di soggiorno. Poiche perö pote mobilita- re potenti intercessori e sua moglie era dirigente provinciale clelle donne fasciste, fu insediato temporaneamente a Laives. Nel novembre 1939 Trifoni fu richiamato

al servizio militare e man- dato in Africa Orientale. Gli succedette il maggiore in congedo Salva- tore Navarra, nato nel 1890 a Catania, reduce di guerra, sposato e padre di tre figli. Essendo retri- buito come maggiore, clovette accontentarsi di un’indennitä di 550 lire; all’inizio di maggio del 1940 fu richiamato e mandato anche lui in Africa Orientale. Il podestä successivo fu Antonio Filippi, nato il 13 giugno 1899 a Campoduro in provincia di Padova, sposato e con due figli. Aveva parteci- pato alla

Marcia su Roma ed a Laives faceva l’agricoltore, esercitando l’ufficio gratuitamente. Benche avesse conseguito solo la licenza ele mentare, la prefettura gli riconobbe doti e co- noscenze superiori al suo grado d’istruzione. Fi lippi resse le sorti dei Comuni di Laives e Va dena negli anni clifficili della seconda guerra mondiale. Sotto certi aspetti fu senz’altro una personalitä d’eccezione: quanclo il 25 luglio 1943 il governo di Benito Mussolini fu rovesciato ed il fascismo cadde, Filippi

le province di Bolzano, Trento e Belluno crearono la «Zona di Operazioni Alpenvorland». In questa zona i germanici abolirono completa- mente gli uffici statali italiani ed occuparono tut- te le posizioni chiave. L’amministrazione del Sudtirolo passö agli originari e divenne bilingue, ma sotto il controllo dei nazisti. Nei Comuni sudtirolesi gli amministratori ita liani furono sostituiti con tedeschi del luogo. Da metä settembre in poi fu affiancato a Dal Ri quä le reggente commissariale Alfred Gerber

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 47 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
. - L’economia industriale della Regione Trentino-Alto Adige, Parte terza: Monografie, v. I, pp. 93-148, diagrammi, 1 carta, Saturnia, Trento. Gemeinde Leifers-Comue di Laives: Zwischengemeindlicher Be bauungsplan. - Senza numerazione di pagine, senza data. Gemeide Leifers-Comune di Laives: Generalbebauungsplan. - Senza numerazione di pagine, senza data. Gredler, P. V., 1879: Der Steinehandel Tyrols längs der Brenner bahn. - Andreas Hofer - Wochenblatt für das Tyroler Volk, IP annata, Nr. 21, pp. 202-203

dell’Adige nella provincia di Trento. - 34 pp., Trento. Perna, G., 1972: II Porfido - Economia Trentina, anno XX, n. 5-6, pp. 5-32, 35 figg-, Trento. Pfaff, W., 1933: Die Eislöcher in Überetsch, ihre Vegetationsver hältnisse und ihre Flora. - Schlern-Schriften 24, pp. 1-72, 5 ill., Wagner, Innsbruck. Rittmann, A., 1963: Erklärungsversuch zum Mechanismus der Ignimbritausbrüche. - Geol. Rundschau, v. 52 (1962), pp. 853-861, 3 figg., Stuttgart. Stacul, P., 1979: Wildbachverbauung in Südtirol gestern und heu

Bibliografia Alto Adige del 3- 1. 1971 Anonimo, 1881: Steingewinnung und Steinindustrie im deutschen Südtirol. - Statistischer Bericht der Handels- und Gewerbe kammer in Bozen für das Jahr 1880, pp. 124-140, Ferrari, Bozen. Atzeni, F., 1933: Le cave di porfido della Venezia Tridentina. - Relaz. Serv. Min. nell’anno 1931, pp. CCCV-CCCXXXVI, 16 tav., 1 diagramma, Roma. Bergmeister, A., 1854: Physisch-statistische Topographie der Stadt Bozen mit den drei Landgemeinden Zwölf Malgreien, Gries

und Laifers oder des ehemaligen Magistratbezirkes Bozen, pp. IV + 277, Bozen. Bericht des Adjuncten der Venediger k. u. k. Oberbau-Direction Florian Pasetti über die Etschregulierung, pp. 121. 14 carte, Wien 1845. Brondi, A. et alteri, 1976: Commento al foglio geologico 027, Bolzano 1:50.000 (ecl. 1973). - St. Trent. Sc. Nat., Sez. A, v. 53, fase. 6, pp. 109-218, 26 figg., 1 carta, Trento. Coltorti, M., Dal Ri, L., 1985: 8. The Human Impact on die Land scape: Some Exemples from the Adige Valley. - B.A.R

. - Pa- gine 243 - Papers in Italian Archeology IV, Part i: The Hu man Landscape, pp. 105-143, 12 figg., Oxford. Currö Dossi, A., 1966: Metodi di abbattimento e cenni sulla la- vorazione del porfido nel Trentino-Alto Adige. — Atti del Symposium Internazionale sui Giacimenti Minerari delle Al- pi, v. 4, pp. 1085-1104, 19 figg-, Saturnia, Trento. Dolomiten Nr. 211 del 15. 9- 1976, p. 7 Nr. 212 del 15. 9. 1976, p. 7 Nr. 229 del 6. 10. 1976, p. 5 Nr. 185 del 7. 8. 1982, p. 6 Nr. 205 del 3. 9. 1982, p. 5 Fliri

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 91 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
in pegno per tre anni il castello, impegnandosi an- che a versargli per gli stessi tre anni 60 marche clalle entrate della dogana di Trento. 177 Infine nel 1470 Balthasar e documentato quäle capitano della cittä di Trento. 178 Dal suo matrimonio con Dorothea von Fuchsberg nacque Paul von Liechtenstein, sen- z’altro il piü noto personaggio della stirpe. 179 Nel 1482 Paul entrö al servizio dell’arciduca Sigis mondo del Tirolo, diventando suo maresciallo di corte nel 1489; dal 1490 in poi fu maresciallo

ai Liechtenstein come feudo ereditario fino all’estinzione della linea tirolese alla metä del XVIII secolo. 182 Estintisi i signori di Castelbarco-Castelnuovo, il 23 settembre 1499 Paul ottenne in feudo dal suo parente Ulrich IV von Liechtenstein-Karneid, principe vescovo di Trento, la signoria di Castel- corno presso Rovereto; il 29 settembre successi- vo Massimiliano gli diede l’investitura di altri feu-

capitano di Castel Beseno presso Calliano 175 , rocca concessa in feudo a Sigismondo nel 1460 dal vescovo di Trento. 176 In quegli anni Balthasar, insieme al capitano di Trento Leonhard von Velseck, era uno dei funzionari tirolesi piü importanti del principato. Il 21 giugno 1468 il vescovo di Trento Johannes gli concesse in feudo Castelpietra a sud di Callia no, con tre masi, riservandosi «il diritto alla porta aperta»; contro un prestito di mille marche di moneta meranese, il 6 ottobre 1469 gli diede

di corte di Massimiliano d’Asburgo che lo stimava molto, apprezzando le sue doti. 180 In seguito alle riforme nell’amministrazione nei paesi ereditari degli Asburgo, nel 1499 Massimiliano I nominö Paul maresciallo del Governo di Innsbruck; poi gli affidö missioni diplomatiche e presto anche il dicastero delle finanze. Paul diresse le clifficili trattative con i rappre- sentanti degli Stati Generali dei paesi ereditari, specialmente con quelli del Tirolo; attraverso mutui assicurö il finanziamento della

guerra del 1508 contro Venezia ed ebbe una parte di rilievo nella stesura del «Landlibell», della costituzione ti rolese del 1511. Negli anni seguenti i suoi rap- porti con la corte si cleteriorarono a causa degli sperperi dell’imperatore; tuttavia Paul rimase al la direzione delle finanze tirolesi fino alla sua morte, awenuta ad Augsburg nel giugno 1513- La stima di Massimiliano per Paul von Liechten stein si esternö fra l’altro nel 1505 con la nomina a cavaliere dell’Ordine del Vello d’Oro, onorifi

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 92 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
di giä dei Castelbarco. 183 Nel 1505 l’imperatore gli affido in pegno il castello, il giudizio ed il capita- nato della cittä di Rattenberg. Nel 1511 Paul ac- quistö ad Innsbruck il palazzo di Veit Jakob Tänzl, Friedrichstrasse n. 3, diventato poi «vecchio palazzo del governo». 184 Giä cinque anni prima, il 28 giugno 1506, da Vienna l’imperatore aveva elevato Paul von Liechtenstein al rango di barone ereditario, col predicato «de Castelcor- no». 183 Il figlio di Paolo, Christoph Philipp

- Castelnuovo rimasero a Christoph Philipp solo in parte; in conseguenza di un accordo fra il nuovo im- peratore Ferdinando I e Bernarclo di Cles, il 18 marzo 1535 il barone dovette restituire al princi pe vescovo di Trento i Quattro Vicariati (Ala, Avio, Mori, Brentönico); restarono perö in pos sesso dei Liechtenstein i paesi di Corniano, No- mesino e Manzano, che furono assegnati a Ca stelcorno. 187 Grazie a suo padre, il barone aveva facil- mente accesso alla corte di Innsbruck e divenne consigliere

per lui l’ufficio di mag- giordomo dell'Alsazia, trasmessogli il 16 otto- bre». 188 Ancora nel 1544 avanzö a vicegovernato- re dei paesi dell’Austria Superiore ad Inns bruck. 189 Giä il 19 marzo 1538 aveva acquistato da Christoph e Georg von Brandis Castel Run kelstein presso Bolzano, feuclo del vescovato di Trento, che rimase nelle mani del casato fino al 1754. 190 Il suo pronipote Johann Christoph conte Liechtenstein-Castelcorno (1591-1643) scelse la carriera ecclesiastica. 191 Dopo aver

studiato ad Innsbruck e dal 1607 al 1612 al Collegium Ger- manicum a Roma, divenne canonico a Passau e dal 1616 a Salisburgo, ove l’arcivescovo Marx Sit tich von Hohenems lo nominö nel 1617 primo tesoriere. Il 2 giugno 1624 l’arcivescovo Paris von Loclron lo consacrö vescovo di Chiemsee, ove restö in carica negli anni difficili della guerra dei trent’anni fino alla sua morte, awenuta il pri mo dicembre 1643. Durante il suo pontificato fa- vori i Gesuiti e riformö la cura d’anime secondo le direttive

della controriforma cattolica; nel 1636 pose la prima pietra della chiesa della Madonna di Loreto a Salisburgo. c) I conti Liechtenstein-Castelcorno in Moravia ed in Slesia Dopo la battaglia al Weisser Berg/Bilä Hora pres so Praga (8 novembre 1620), che soffocö la ri- bellione della nobiltä boema protestante, sotto gli Asburgo ridiventati sovrani assoluti della Boe- mia e della Moravia si verificö un’ondata impo- nente di confische dei possedimenti della nobiltä locale ritenuta poco affidabile

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 80 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
ne. 36 Si puö presumere che qui perdurassero di- ritti derivanti da un primo matrimonio con un ministeriale clel vescovato di Trento, dal quäle potrebbe essere nato il figlio Heinrich. 37 L’investitura della «wardia et custodia castri de Liehthenstaine» avvenne nella forma di feudo ereditario perpetuo (ad rectum feodum habere et detinere debeat in perpetuum). Nel documen- to non si nomina l’obbligo della residenza; viene invece espressamente ribadito il diritto del ve- scovo, quäle signore

, il Capitolo del duomo, il conte Alberto di Tirolo in qualitä di «advocatus», i ministeriali ed i nobili del principa to ed il Comune di Trento (macinata totius epi- scopatus et capitanei et vavasores et comunitas Triclenti) s’impegnano ad agire per il bene della diocesi e della cittä di Trento ed a favorire l’ele- zione di un buon presule, essendo la sede va- cante a causa della rinuncia del vescovo Kon- rad. 48 Il 9 luglio 1211 troviamo «dominus Henricus de Liatstain» al primo posto fra i ministeriali

ed infeudante 38 , alla «porta aperta»; i vassalli «erano tenuti ad accogliere il vescovo con il suo seguito o una guarnigione da lui inviata». 39 «I vassalli non ricevettero l’intero castello, che rimaneva di proprietä cliretta del vescovo, ma solo un’abitazione, una casa o una torre». 40 In effetti i Liechtenstein possedevano «al di fuori dell’ambito della rocca una propria residenza, detta nel 1276 «castmm inferius», da localizzare ai piedi del colle, nell’attuale Pensione Pfleg." Quel «castello

Reif, clove i tronchi venivano preparati per poi farli fluitare in zattere sull'Adi- ge.‘ 3 Infine i castellani ottennero forse anche i di- ritti dei burgravi, cioe la bassa giurisdizione sui sei'vi nel circondario della rocca." Nel Regno il cosiddetto castello signorile, «fulcro e centro di cristallizzazione di una stirpe» (K. Schmid), dal XII secolo in poi era il segno vi- sibile di una evoluzione che si andava compien- do progressivamente nell’esercizio del potere e che si manifestava fra

l’altro con l’ascesa dei mi- nisteriali. Attraverso il servizio militare il Cavalie re (miles) insediato nel castello partecipava all’e- sercizio del potere pubblico; la rocca affidatagli segnava il suo ingresso nella sfera della nobiltä, la cui prerogativa peculiare era il dominio. 45 b) Heinrich I von Liechtenstein Dopo l'investitura Adelheid non e piü menziona- ta; suo marito Otto mantiene la denominazione «von Weineck»; 46 il figlio Heinrich invece viene giä chiamato regolarmente

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 297 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
Pergamena con sigil lo, conservata nell’ar- chivio parrocchiale di Laives, datata 19 maggio 1386. Grego- rio, vicario generale del vescovo di Trento Albert von Ortenburg, concede indulgenze ai visitatori della cap pella dei santi Sigis- mondo, Nicolö ed Antonio, eretta da Heinrich von Liech tenstein. La chiesa dei ss. Nicolö e Antonio abate La prima notizia scritta sulla chiesa di Laives la da un documento del 1386.' Laives, 19 maggio 1386 Gregorio, vescovo di Alessio/Ljesh (Albania), vi cario

del vescovo di Trento Alberto conte von Or tenburg, elargisce l’indulgenza di 40 giorni a tutti i visitatori della chiesa dei ss. Sigismondo, Nicolö e Antonio in Laives, filiale della pieve di s. Maria di Bolzano, edificata dal nobile signor Heinrich von F * r ^' ■’§’ ‘sftrrf). t ‘'FHA tmunifr funn-.vilra'ui™^» mm ^ U -nn i -wyl lVpirrfeP ‘xftJiJfijii,# <X 'ypnfrenffll _T rt) fy*t£ c £crßr cttyizvnt ctyy aP Jhmttn.tiA Je rt V-o coIa(x<& '»tunwd 'Wrnmt' dPmAvrt» ^ 1 ^t\ tW)^n^ n ■ /fletn* ,rlimtr2

von Liechtenstein - l’e- dificatore della chiesa - era uno dei maggiori mi- nisteriali clel principe-vescovo di Trento. Per maggiori informazioni su di lui, vedere il capito- 10 di Gustav Pfeifer sui Liechtenstein. Trento, 1386 maggio 28 11 principe-vescovo di Trento Alberto conte von Ortenburg, concede ai visitatori della chiesa di Laives 40 giorni di indulgenza. 2 Nella motivazio- ne si dice testualmente: Cupientes igitur, ut ca pella sanctorum Sigismondi Regis et Martyris, Ni colai pontificis et confessoris

.9- nyfr ^ io' ..V.ra Ar ~Vi tt-Vetter • ^onr -^Ttry - r J ***^ l ~—•- * 9- fv4i>ß»' &• r "T" «SS tCtfL pt.'ftt p «Pj» Liechtenstein. Il documento recita testualmente: ecclesia sive capella sanctorum Sigismondi, Nico lai et Antoni de Leyvers sancte Marie de Bolcano. L’indulgenza si lucrava visitando la chiesa nelle seguenti ricorrenze: Natale, Pasqua, Ascensione, Pentecoste, feste della Vergine, degli apostoli e degli evangelisti, e nel giorno anniversario della consacrazione della chiesa e dell’altare

et Antonii confesso- ris in Leuvers diocesis nostra dedicata congruis honoribus veneretur, e cioe: desideriamo che la chiesa dei santi Sigismondo re e martire, Nicolö vescovo e confessore, Antonio confessore in Laives, diocesi di Trento, venga debitamente ve nera ta. Il culto di s. Sigismondo re dei Burgundi e martire (t 524) ebbe a quel tempo un grantle propugnatore nella persona di Sigismondo di Lussemburgo, divenuto in seguito imperatore.

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 46 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
Dr. Ludwig Nössing, direttore del Laboratorio Pro- ve Materiali della Provincia Autonoma di Bolzano a Carda- no. 28 Questo valore e espresso in nuove unitä SI e corrisponde ad una pressione di 2 x 102 kp/cm 2 del vecchio sistema. 29 Le informazioni relative alle «glacere« o «buche di ghiaccio», all’utilizzo dell’acqua e ai mulini della zona di Seit/La Costa mi furono comunicate dal Dr. Anton Gadner che qui ringra- zio; al Dr. Georg Tengler sono grato per la notizia sulla «cel- la» del Buhler. 30 Leeg

deriva dal tardo latino liga = lega. 31 Archen e il termine un tempo usato nel Tirolo per designa- re opere di arginamento di qualsiasi tipo. 32 Nonostante il gentile interessamento del Dr. Kurt Springer, segretario generale della Camera di Commercio di Bolzano, degli Uffici Minerari delle Province Autonome di Bolzano e Trento e della Biblioteca del Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, non fu purtroppo possibile ricostruire in maniera sufficientemente esauriente la storia dellattivitä estrattiva

14 Fessure o diaclasi sono fratture i cui labbri non hanno subi to spostamenti. Esse sono classificabili secondo posizione, frequenza, estensione e sviluppo. 15 La tettonica studia la struttura della crosta terrestre e ne de- duce i movimenti subiti dalle masse rocciose, le forze che le hanno determinate e le deformazioni. Si distingue una tetto nica a carattere clastico in caso di frattura delle rocce, e ciö denota rigiditä del materiale; tettonica a carattere plastico si ha nel caso di pieghe

magmatica e la zona entro la crosta o entro il mantello superiore dove awiene la fusione delle rocce. 18 Lo stadio geosinclinale costituisce la premessa dell’orogene- si in senso stretto. E caratterizzato dalla formazione di mari allungati e poco profondi, dal fondale in lento abbassamen- to, che si colmano di sedimenti dello spessore di vari chilo- metri, che inglobano anche vulcaniti basiche. 19 II mare della geosinclinale posta fra Eurasia e Africa, viene designato con il nome Tetide. Esso

si articolava in vari set- tori con diversificate condizioni sedimentali. Nel settore in cui vennero a formarsi le Dolomiti e la catena della Mendo- la si clepositö una serie varia e potente di rocce databili dal permiano medio fino al terziario inferiore: l’arenaria di Val Gardena del permiano medio, costituita da sabbie traslatate della piattaforma porfirica; sedimenti di regione costiera, del permiano superiore e del triassico inferiore, con ingloba- menti lagunari; sedimenti chimici e organici di mare

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 78 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
famiglia di Udalschalk col vescovato. Il vescovo di Bressanone Richer cede al vescovo di Trento Salomon una ministeriale della sua Chiesa «fi- liam Odalscalci de Liehtenstain, cum omni jure ministerialium» e riceve in cambio alle stesse condizioni Gisla, ministeriale di Trento. 24 Presu mibilmente lo scambio delle due donne sta in relazione con un matrimonio fra membri delle rispettive «familiae» e serviva alla preventiva re- golazione di diritti contrastanti che potevano sorgere riguardo

tazione verso la Val d’Adige e detta perciö «pietra chiara», che si eleva in alto sopra Laives allo sbocco della Vallarsa. Dopo la erezione della chiesetta declicata a san Pietro, la rupe fu poi de- nominata Peterköfele. Secondo Otto Stolz, Liech tenstein sarebbe il piü antico toponimo cono- sciuto della zona. 14 Nelle prime pergamene ed imbreviature notarili il nome si trova scritto ge neralmente col dittongo bavarese «ie» (Liehten- stain) o «ia» (Liachtenstein); 15 perciö nel presente saggio

sono attestati con sicurezza negli anni indicati (1127, 1140, 1151) o vanno messi in rapporto con famiglie nobili bavaresi». 18 A causa del gran numero dei Liechtenstein nominati pri ma del 1189, si suppone che derivino da fami glie diverse non distinguibili. In questa prima fa se possiamo individuare tre gruppi di persone. a) Un primo gruppo si presenta tra il 1162 e il 1167 con «Odelschalch de Liehtenstaine», men zionato nella lista dei testimoni ad una donazio- ne a favore della prepositura dei

Premostratensi di Schäftlarn in Baviera. 19 Al primo posto dell’e- lenco sta il conte «Perhtoldus de Tirol», «advoca- tus» del vescovo di Trento; Udalschalk e inserito fra i ministeriali del conte. Udalschalk von Liechtenstein mori nei primi mesi del 1176. In un documento notarile del 29 maggio 1176 20 , stilato nella chiesa di san Lorenzo alle porte di Trento, il suo «servus Vitalis», per in- carico del defunto, cede al convento dei Bene- clettini un maso a «Nova» (Deutschnofen/Nova Ponente), che Udalschalk

aveva destinato alla fabbriceria del monastero per la salvezza della sua anima, maso amministrato da un sacerdote. 21 Rilevante nel contratto e sia la capacitä giuridica di Vitale, sia il fatto che il maso viene ceduto «ju re proprietario nomine»; quincli Udalschalk pote- va disporne quäle libero proprietario, senza pre- ventivo permesso del signore. 22 Una terza citazione nel «liber traditionum» del vescovato di Bressanone, databile fra l’ago- sto 1177 ed il giugno 1178, rivela legami della

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 298 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
Il sigillo rotondo di cera, pendente dalla per- gamena con nastro di seta, riporta lo stemma degli Ortenburg e la scritta: S(igillum) comitis Al- berti de Ortenburg. Trento, 1390 gennaio 10 Filippo di Allencon, vescovo di Ostia, concede ai visitatori della chiesa dei santi Sigismondo, Anto nio e Nicolö in Leyvirs 40 giorni di indulgenza. Il sigillo e andato perduto. Benche queste siano le prime menzioni c’e motivo per ritenere che la chiesa di Laives sia anche piü antica e che in quel torno

chiesa. Fu il vescovo Alessanclro di Trento a benedire il primo cimitero presso la chiesa di Laives in data 11 ottobre 1440, come informa il relativo documento. Trento, 1440 ottobre 11 Alessanclro, patriarca di Aquileia, commendatario dei vescovato di Trento e duca di Mazovia, con- sacra il nuovo cimitero di Laives. La popolazione clel luogo lamentö, nella sua supplica, la grande distanza dal cimitero della pieve di Bolzano, ed espose che nella villa di Laives esiste fin dall’an- tichitä una cappella

della pieve di Bolza no su decime e altri introiti, non dovevano co- munque in alcun modo essere pregiudicati. Dal documento pende un cordoncino di seta con sigillo episcopale di cera riproducente l’a- quila di Trento, la mitria e la scritta: S. Alexandri epi(scopi) Tridenti et ducis Mazovied Nel 1497 la chiesa ebbe un altare laterale cle- dicato a s. Floriano. Laives, 1497 aprile 27 Francesco Della Chiesa, vescovo vicario di Tren to, consacra Laltare eretto in onore di s. Floriano

, nell’am- bito dei campanile e sotto il pavimento della sacristia, furono rinvenuti resti di scheletri uma- ni, e ciö lascia presumere che i primi Liechten stein siano stati inumati nella loro chiesa. La chiesa di Laives clipendeva dalla par- rocchia dei duomo di Bolzano. I morti dovevano essere portati nel cimitero della cittä per la se- poltura; la cosa era estremamente gravosa per gli abitanti che inoltrarono una supplica all’autorita ecclesiastica per avere un camposanto sul sagra- to della propria

e a commemorazione clelle anime sante, assieme alla campana grande cui e stato dato il nome di Tessere bianche e nere di un mosaico, trovate negli scaui sotto il coro della chiesa dei santi Antonio e Nicolö

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Vom Dorf zur Stadt Leifers : Anfänge - Entwicklung - Chancen
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Page 48 of 483
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Mit Beitr. von Maria Luise Kiem ...
Place: Leifers
Publisher: Raiffeisenkasse Leifers
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.176
Intern ID: 142348
im Bozner Unterland. - Der Schiern, Jg. 43, Heft 7, S. 313-318, Bozen. Miliani L., 1937: Le piene dei fiumi veneti e i prowedimenti di di- fesa. L'Adige. — 360 S., 12 Taf., 134 Abb., Firenze. Mitteilungen der Handels-, Industrie- und Landwirtschaftskammer Bozen. — Jahrgänge 1948 bis I960, Bozen. Mittempergher G., 1926: Deila sistemazione idraulica del bacino delf Adige nella provincia di Trento. - 34 S., Trento. Perna G., 1972: 11 Porfido - Economia Trentina, anno XX, n. 5-6, S. 5-32, 35 Abb., Trento

in Trentino-Alto Adige. - L’industria mineraria nel Trentino-Alto Adige, S. 305-321, 8 Abb., Saturnia, Trento. Vuillermin F., 1966: 11 giacimento fluoritico «Vallarsa Sud» nella Vallarsa di Laives (Bolzano). - Atti del Symposium Inter- nazionale sui Giacimenti Minerari delle Alpi, vol. 2, S. 505—516, 3 Taf., 13 Abb., Saturnia, Trento. Vuillermin F., 1970: Possibilitä e limitazione della prospezione ge- oelettrica applicata ad alcuni problenti di geologia generale e tecnica. - Economia Trentina, anno XIX

-Industrie in Südtirol. - Schriftenreihe des Sticltiroler Wirtschafts- und Sozialinstituts, Band 54, 93 S., Innsbruck. Vardabasso S.. 1928: La linea della Vallarsa (Brantental). - Atti Acc. Ven. Trentino - Istriana, S. 3a, S. 5-11, 2 Abb., Padova. Venzo G. A.. 1979: Glaziale Übertiefung und postglaziale Talver schüttung im Etschtal im Raum von Trient (Italien). - Eiszeit und Gegenwait, Band 29, S. 115-121, 3 Abb., Hannover. Vuillermin F., 1964: Note preliminari su alcuni filoni quarzoso- fluoritici

, n. 1, S. 5-14, Trento. Vuillermin F., 1970: 11 bacino del Rio di Vallarsa di Laives (Bolza no). Studio idrogeologico. - St. Trent. Sc. Nat., Sez. A, vol. XLVII, N. 1, S. 39-74, 9 Abb., Trento. Weber Ritter von Ebenhof A., 1892: Der Gebirgs-Wasserbau (Flußregulierung und Hauptschlucht-Verbauung) im alpinen Etsch-Becken und seine Beziehungen zum Flußbau des oberitalienischen Schwemmlandes. - XVIII u. 421 S., 59 Taf., 81 Abb., Wien. Wolff F. v., 1909: Beiträge zur Petrographie und Geologie des »Bozner Quarzporphyrs

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Books
Category:
History , Law, Politics , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Fortezza : la fortificazione ; la ferrovia ; il paese = Franzensfeste
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Page 1 of 100
Author: Schimenti, Flavio ; Facchinelli, Laura / Flavio Schimenti ; Laura Facchinelli
Place: Fortezza
Publisher: Comune di Fortezza
Physical description: 98 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Franzensfeste ; s.Heimatkunde<br>g.Franzensfeste ; s.Festung ; z.Geschichte
Location mark: III 162.307 ; III 157.466 ; III A-23.878
Intern ID: 147270
Tribunale di Bolzano in qualitä di peri- to per i beni culturali, storici ed architettonici. Dal 1979 in veste di critico e storico dell’ar te e collaboratore con il quotidiano "ALTO ADIGE”, ha collaborato altresi anche con il quotidiano "AWENIRE" di Milano e "L’ADI- GE" di Trento. Sempre in tale veste ha prestato la propria collaborazione con le riviste : "BENI CULTU- RALI" di Roma , 'TURRIS BABEL" di Bolzano nonche la redazione della sede RAI locale. Presidente dell’Associazione Studiosi d’Arte

, organizza corsi per la conoscenza e la salvaguardia del l'arte,- ha proweduto alla valorizzazione di numerose opere artistiche ed architettoniche in tutta la provincia, fra le quali la chiesa di S.Giovanni in Villa, il Palazzo di Massimiliano, Io stadio Druso, l’ex G.i.l. di Bolzano e la Venere di Malles. Ha pubblicato: • "L’ex-G.i.l. di Bolzano", con D'Ambrogio e Lucchin., Bolzano 1988. • "La problematica della conservazione del patrimonio artistico in Alto Adige", Bolzano 1988. • "Fortezza: 150 anni

Tafuri dal titolo : "Antonio da Pordenone e l’architet- tura cappuccina nel Veneto, Tirolo e Baviera nel XVII sec.". Conseguita l’abilitazione professionale nel 1986, collabora con diversi studi di architet tura ed ingegneria . Ottiene la cattedra dell’insegnamento in sto- ria dell’arte e di architettura in diversi Istituti Medi Superiori di Bolzano e Provincia, non- che in Istituti ed Agenzie di Educazione Permanente di Bolzano e Provincia. Dal 1986 e iscritto all’albo dei Consulenti Tec- nici del

attraverso la storia della fortificazione di Francesco I", Bolzano 1988. • "Oltre il quotidiano - dipinti di Marcello Gentili", Milano 1991. • "Venti secoli d’arte in Alto Adige" con Benedetto Schimenti, Bolzano 1997. Am 11. Mai 1958 geboren, lebt und arbei tet er in Bozen. Nach dem Besuch der Oberschule De Lai in Bozen inskribiert er an der Fakultät für Architektur der Universität Venedig mit der Studienrichtung .Architektonische Planung" und „Kritische und historische Analyse der Architektur

. Er hat sich in Südtirol um die Aufwertung zahlreicher Kunst- und Architekturwerke verdient gemacht. Veröffentlichungen: • „L’ex.G.i.l. di Bolzano”, mit D’Ambriogio und Lucchin, Bozen 1988. • „La problematica della conservazione del patrimonio artistico in Alto Adige”, Bozen 1988. • „Franzensfeste: 150 Jahre Festung Kaiser Franz I", Bozen 1988. • „Oltre il quotidiano - dipinti di Marcello Gentili", Mailand 1991. • „Venti secoli d’arte in Alto Adige" mit Benedetto Schimenti, Bozen 1997.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 81 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
18 aprile 1189: Corrado, vesco vo eletto di Trento, investe Adel- heit von Kastelruth, suofiglio Heinrich e suo marito Otto von Weineck con la «wardia et cu stodia» di Gastel Liechtenstein. (Trento , Archivio di Stato, Ar chivier Principesco Vescovile, Codex Wangianus minor, fol. 68r, Parere n. 106, 8 giugno 1993) Nel maggio 1220 il vescovo eletto cli Trento Albert von Rafenstein, in quanto rappresentante della Chiesa imperiale e fautore delPimpero, convocö i feudatari del principato per

l’ultima volta in un atto notarile redatto nel palazzo del princi pe vescovo (in pallacio episcopali); «dominus Henricus de Liatenstain» e il secondo testimone subito dopo il nobile «dominus Bertoldus de Wanga». 54 Heinrich I von Liechtenstein mori in uno degli anni seguenti, comunque prima dell’a- gosto 1237 A c) Cittä Quando Federico II sospese in toto i poteri seco- lari dei vescovi di Trento assumendoli diretta- mente, l’amministrazione delle regalie e della giustizia fu assunta nel 1236

da governatori im- periali e nel 1238 dal meridionale Sodeger de Ti to, che si stabil! durevolmente in cittä come po- destä e pote permanervi fino al 1255, anche per- che sostenuto dai ministeriali del principato. 56 Al piü tardi negli anni trenta di quel secolo i Liechtenstein trasferirono il centro della loro atti- vitä a Bolzano. Dopo il 1237 troviamo Wilhelm e Heinrich II, figli di Heinrich I, in numerose im- breviature notarili di Bolzano; da quella data in poi viene menzionata ripetutamente anche una

casa del loro padre defunto (domus filiorum condam domini H. de Liatenstain), casa che al- meno in paite era abitata da terzi 57 , ma che non e localizzabile a causa delle indicazioni insuffi- cienti. Dopoche i conti di Tirolo divennero «awoca- ti» del principato ecclesiastico di Trento, la cittä di Bolzano fondata dai vescovi ecl il borgo di Gries costituivano una specie di condominio dei due poteri; giä verso gli anni tra il 1190 e il 1208 la giustizia veniva amministrata da un unico giu- dice

comune; perö l’alta giurisdizione, per i cri- mini per cui era prevista la pena di morte, resta- va riservata al conte. 58 Sodeger de Tito riusci molto presto ad im- porsi nel principato di Trento e quindi anche a Bolzano contro il vescovo Alderich. Giä nel mar- zo 1239 Sodeger stesso (potestas tocius episco- patus Triclenti) fungeva da presidente in un pro- cesso a Bolzano. Nel 1242 accanto ai giudici no- minati dal conte di Tirol sedevano in tribunale solo «justiciarii» designati da Sodeger, mentre

13
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 87 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
IV la conferma dei feudi di Karneid, Steinegg e Nova Levante/Welschnofen 128 ; il 7 giugno succes- sivo la proroga per Castel Haselburg dato in pegno 129 ; il 17 agosto 1397 il vescovo di Trento Georg conferi loro l’investitura tradizionale di Castel Liechtenstein e delle decime di Anteri- vo/Altrei 130 ed il 15 luglio 1402 li investi di diver se decime nelle valli di Cavedine e Rendena, nella parte ovest del principato. 131 All'inizio del 1403 si assicurarono l’ereclitä della loro madre Dorothea: i di lei

so alla lega e, vincolandone alla sua persona esponenti influenti, riusci dapprima ad indebolir- la. 142 Hans von Liechtenstein era consigliere del duca nelle trattative col vescovo di Trento Georg (von Liechtenstein-Nikolsburg) nel 1407 143 , ed ancora il 23 febbraio 1408 insieme a Christoph Fuchs 144 ; ma quando il conflitto fra il Rottenburg e Federico, covante da tempo sotto la cenere, di- vampö apertamente 145 , Hans prese posizione contro il duca. Nel corso della lotta, alla fine del 1409, Hans

polto nel cimitero della chiesa parrocchiale di Bolzano, accanto al muro della vecchia chiesa di san Nicolö, sotto un mausoleo owero una lapicle su cui sono scolpiti l’antico stemma dei Liechten stein sormontato dall’elmo e l’iscrizione: «Nell’an- no del Signore millesimo trecentesimo LXXXXV mori il signor Heinrich von Liechtenstein». 127 I figli di Heinrich IV: Hans e Wilhelm senior von Liechtenstein Dopo la morte del padre, il 31 maggio 1396 i fi gli Hans e Wilhelm ottennero dal duca Leopoldo

IV infeu- dö Wilhelm von Liechtenstein della rocca di Tschengels riservandosi «il diritto alla porta aper- ta» 134 ; il 27 ottobre 1415 l’investitura fu conferma- ta dall’arciduca Ernesto. 133 L'ereditä toccö loro effettivamente appena nel 1421 alla morte degli zii; in seguito e fino al XVIII secolo il castello fu proprietä comune dei Liechtenstein e dei signori von Fuchs 136 ; nel 1430 la parte spettante ai Liechtenstein, con tutti i pos- sedimenti in Val Venosta, fu ulteriormente divisa, tirando

a sorte fra Wilhelm senior ed i due figli di Hans, i suoi nipoti Heinrich e Wilhelm junior, quindi fra le due linee della casata. 137 Al piü tardi nel maggio 1402 Hans fu insigni- to, primo della sua Stirpe, del titolo onorifico di «Ritter», cavaliere 138 , assurgendo in breve tempo al la classe dirigente della regione. Negli anni se- guenti Hans entrö nella cerchia ristretta di nobili seguaci del potente maggiordomo del Tirolo Heinrich von Rottenburg. 139 Gia il 2 dicembre 1403, insieme al Rottenburg

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 112 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
zung im Mittelalter (Schlern-Schrifte 7), Innsbruck 1924-25, 369- Francesco Felice degli ALBERTI/Tommaso GAR. Anna- li del Principato Ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540, Trento 1860, 392-408; Severino VARESCHI, Lichtenstein- Karneid (Cornedo), Ulrich von, in: Erwin GATZ (a cura di), Die Bischöfe des Heiligen Römischen Reiches 1448 bis 1648. Ein biographisches Lexikon, Berlin 1996, 423-425. 161 Matteo Bartolomeo von Castelbarco-Castelnuovo cadde il 22 luglio 1499 nella battaglia di Dörnach

. Vedi Gian Maria VARANINI, I Castelbarco dal Duecento al Quattrocento. Punti fermi e problemi aperti, in: Enrico CASTELNUOVO, Castellum Ava, Trento 1987, 19, tavola IV. 162 Su Bartholomäus vedi Gustav PFEIFER, Bertremi von Liech- tenstein-Karneid, in: Raphael de SMEDT (a cura di), Les Chevaliers de l’Ordre de la Toison d’or au XVe siede. Noti- ces bio-bibliographiques (Kieler Werkstücke D/3), Frankfurt a. M. 1994, 170 seg. 163 STOLZ, Landesbeschreibung Südtirols, 194. 164 Handbuch der historischen

Geschichte l6l = Beiträge zur Sozial- und Verfassungsgeschichte des Alten Reiches 13), Mainz 1998, passim; ÄUSSERER, Castelcorno, 46-55. 180 II vicedomino dell’Austria Inferiore Saurer lo defini «il mi- glior uomo della contea del Tirolo» e persino il veneziano Pietro Bembo espresse cosi il suo apprezzamento: «uomo prudente, diritto e temperato, il quäle era di molta autoritä presso Massimiliano» (WIESFLECKER, Maximilian 5, 248 e 714, nota 248.2). 181 SLA, Archiv Gandegg, Urkunde 230 (1497 III 18). 182

ÄUSSERER, Castelcorno, 47 e Oswald TRAPP, Tiroler Bur genbuch 2. Burggrafenamt, Bozen 1980, 158-160. 183 ÄUSSERER. Castelcorno, 48; Aldo GORFER. I castelli del Trentino 4. Rovereto e la Valle Lagarina, Trento 1994, 437—476; VOLTELINI. Das welsche Südtirol, 206: «L'incerta situazione giuridica di Castelcorno [seil, feudo di Trento o del Tirolo?] fu regolata da Ferdinando I, che Lll gennaio del 1531 ordinö ai Liechtenstein di accettarne l’investitura solo da Trento». 184 Nell’autunno del 1569

i Liechtenstein vendettero il palazzo all’arciduca Ferdinando II del Tirolo che vi sistemö la sede del suo governo. Vedi Johanna FELMAYER (a cura di). Die profanen Kunstdenkmäler der Stadt Innsbruck. Altstadt - Stadterweiterungen bis zur Mitte des 19- Jahrhunderts (Oesterreichische Kunsttopographie XXXVIII/1), Wien 1972, 82 seg. 185 TLA, Codex 74, fol. lr-2v. 186 ÄUSSERER, Castelcorno, 55-60. 187 VOLTELINI, Das welsche Südtirol, 206 e 210-212. Sull’am- ministrazione della signoria d’Isera-Castelcorno nel XVII

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 108 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
17 AStTn, APV, Codex Wangianus minor, fol. 68r. 18 BITSCHNAU, Burg und Adel. 329- 19 WEISSTHANNER, Traditionen Schäftlarn, Nr. 127. 20 Trento, Archivio capitolare, sezione prepositura, tomo 4, n. 48, pubblicato da HÜTER, TUB 1/1, Nr. 347 e da Sonia GENTILINI, Le pergamene dell’archivio della prepositura di Trento fino al 1266, tesi di laurea dattiloscritta, Trento 1991/92, n. 3. 21 Sulla pergamena assai logorata il passo difficilmente decifra- bile e linguisticamente scorretto suona: «hoc est

ad feudum et dat III libras insuper fictum de ip so sub millesimo CCLVIII») non consente una localizzazione precisa del maso. Su una ipotetica origine del gruppo di per- sone legate ad Udalschalk da tal maso, vedi PFEIFER, Die Liechtensteiner 183-185. 22 Per l’alienazione di beni ad estranei alla «familia» occorreva di regola quäle presupposto giuridico il consenso del Signo re feudale. Vedi la norma fissata in seguito da Ottone IV nel la sentenza di risposta ad un quesito del vescovo Federico di Trento

zur Verfassungsgeschichte des Mittelalters (Aus Forschung und Kunst 2), Klagenfurt 1969, 74 seg. 23 HÜTER, TUB 1/1, Nr.356; Oswald REDLICH, Die Traditions bücher des Hochstiftes Brixen (Acta Tirolensia 1), Innsbruck 1886, Nr. 512. 24 JÄGER, Landständische Verfassung, 442 con nota 2. 25 ZIBOCK, Genealogia, 25. Anche il «Bozner Geschlechter buch», della seconda metä del XVIII secolo, cita il matrimo- nio con una donna della famiglia Cles: Franz Sylvester WE BER (a cura di), Das Bozner Geschlechterbuch. Hundert Stammfolgen aus dem Jahre

sussistono cantine in perfetto stato di conservazione; «fra le falde regolari di pietre degli antichi muri si vedono ancora nella calcina i segni di cazzuola». Se condo il dott. Martin Bitschnau, che ha compiuto un sopral- luogo nel 1989, tale tecnica risale al primo XIII secolo. 42 II centro amministrativo dei Liechtenstein per la zona di Bolzano era il «liechtensteinisches Amtshaus», documentato dalla fine del medioevo in Piazza della Mostra al posto dell’attuale albergo «Kaiserkrone». Vedi Josef

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Page 548 of 756
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Merano
Publisher: Hauger
Physical description: XXII, 728 S.
Language: Deutsch
Notations: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Location mark: II 172.117
Intern ID: 201519
nella provincia. Neir ambito culturale, formativo, della promozione del bilingui- smo, della cultura giovanile, dell’ orientamento scolastico si sono poi sviluppate normative che spesso hanno costituito la traccia per ana- loghe iniziative di altre regioni e che in questi ultimi mesi vengono in parte riprese da proposte di nuove leggi-quadro dello Stato. Altrettan- to avanzata puó dirsi la normativa suil’educazione permanente, che risente della fortunata esperienza del mondo germanico

Provincia autonoma, come vi ricade ancor piu attualmente, disponendo essa sia della competenza legislativa in ma- teria di programmi ed esami, sia di quella sugli organi e sul personale delle scuole, quest’ultimo facente capo al sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana e ai due intendenti per le scuole tedesca 522

linguistiche delle scuole, Piscrizione di un alunno alla scuola dell’altro gruppo puó essere negata, in caso la sua presenza minacci di compromettere l’efficacia dell’azione didattica nella lingua della scuola prescelta. (4) Per questo è previsto una sorta di esame da parte di una specifica commissione. Altra peculiare caratteristica della scuola altoatesina è il mantenimento della facoltà di rinuncia all’insegnamento della religio- ne, cosi come avveniva nel restante territorio nazionale sino alla revi

- sione del Concordato del 1984, invece della scelta volontaria di tale insegnamento. (5) L’insieme di norme successivamente stratificatesi ha organizzato il sistema scolastico all’impronta del cosiddetto “separa- tismo linguistico” posto all’art. 19 dello statuto di autonomia. L’amministrazione della scuola come configurata dalle norme di attuazione riassunte nel decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89. (6) , ricadeva già, per gran parte, nell’ambito di competenza della

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 84 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
da Agnes, vedova di Kaloch von Liechtenstein, 30 lire per beni venduti 90 e nel 1302 altre 25 lire. 91 Infine nel 1309 Heinrich, con il consenso di sua moglie Margarethe, vendette il castello inferiore, feudo di Trento, che possecle- va pro incliviso col clefunto Kaloch, ad un «domi- no Petro» non meglio specificato. 92 A causa della svenclita di molti possedimenti, il rarno di Heinrich II subi la decadenza sociale e si estinse in linea maschile prima del 1312 con la morte di Heinrich III. 93 Invece

guenze della politica di Mainardo, tendente a sbarazzarsi dei suoi oppositori: subi la distruzio- ne, quanto meno parziale, di Castel Liechten stein ed il dissesto economico. Dal 1278 in poi assistiamo ad una serie di cessioni e vendite a suo nipote Kaloch ed allo stesso conte clel Tiro- lo; nel 1284 Heinrich trasmise tutti i suoi cliritti sulla rocca alta, sul colle di Liechtenstein, sul Franzensberg fino a Bronzolo, a Kaloch von Liechtenstein per 300 lire (omnes suas iurisdic- tiones

il figlio di Wil helm, Kaloch con la sua famiglia, riusci a stabi- lizzare la sua posizione, probabilmente trovando un accomodamento col conte del Tirolo 94 , e per- sino a consolidare la sua base economica me- diante acquisti. 95 L’ascesa vera e propria della stirpe, l’ingresso nel ceto dominante del Tirolo ed in seguito l’elevazione aH’aristocrazia regiona le, si profilarono nella seconda metä del XIV se- colo con Heinrich IV, nipote di Kaloch. Heinrich IV von Liechtenstein Heinrich IV nacque alla

fine degli anni venti del XIV secolo, secondo figlio legittimo di Wilhelm II e di sua moglie Wairad von Griesingen 96 ; fra il 1334 ed il 1343 era ancora sotto tutela. 97 Appena divenne maggiorenne, Heinrich IV von Liechten stein iniziö 1’attivitä politica. Durante la guerra per la successione nel Ti rolo si schierö con il gruppo di nobili capeggiato clai signori von Vilanders e von Greifenstein, fau- tori di Carlo IV di Lussemburgo e del vescovo di Trento Nikolaus von Brünn, da lui nominato

, ma morto nel 1347. Nello stesso anno Carlo IV do- vette cedere di fronte al marchese Ludwig von Brandenburg. Nel 1348 anche Heinrich, assedia- to con altri associati a Castel Burgstall, dopo la cacluta della rocca fu fatto prigioniero dal duca Konrad von Teck, condottiero di Ludwig. 98 Il 9 dicembre 1348 i difensori di Burgstall giurarono di non intraprendere piü nulla contro il marche se ed i suoi fautori"; nello stesso giorno Ludwig garanti ai vinti che non li avrebbe aggrediti per la clurata

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 258 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
Georg Tengler CONTRIBUTI ALLA STORIA DI LAIVES Laives localitä di confine II vuoto di potere seguito nella nostra regione al- la caduta del dominio romano, fu colmato in modo duraturo solo dopo il 568 con la creazione del ducato longobardo di Trento. In quell’anno la stirpe germanica dei Longobardi era penetrata in Italia attraverso il Friuli conquistando gran parte della penisola. Verso nord il regno longo bardo confinava con le Zone di influenza dei Franchi e dei Baiuvari. Nel 575 il duca

franco Chramnichis della dina- stia merovingia, penetrö nella valle dell’Adige giungendo fino a Trento; venne tuttavia respinto e a Salomo, sulla via della ritirata, fu ucciso dal duca longobardo di Trento Ewin. In tal modo i Longobardi consolidarono il loro dominio fino al confine settentrionale clellex regione rorna- na Venetia et Histria, e perciö fino a Merano e - Chiusa. 1 I Franchi tentarono a piü riprese ancora di conquistare la valle dell’Adige, come nel 590 quando, con un grande esercito

si ritirarono ancora al di lä dei vecchi confini. Nel 679 si venne alla guerra fra il re longo bardo e il suo duca Alahis di Trento. In quel tempo risiedeva a Bolzano un contes baivari- orum, ossia un conte baiuvaro, che si schierö dalla parte del re longobardo inimicandosi quin- cli con Alahis 3 . Quest’ultimo ebbe poi a distrug- gere numerosi villaggi fortificati lungo la valle dell’Adige. Ma tutto ciö non lascia ancora desu- mere con certezza che nel secolo settimo esistes- se una contea baiuvara

di Bolzano. Heuberger argomenta: «Che verso la fine del settimo secolo sia esistita una contea di Bolzano e che questa cittä sia stata la sede del suo conte non si puö dedurla come cosa owia dalla menzione in Pao lo Diacono di un conte baiuvaro che governava Bauzanum et reliqua castella, e che venne scon- fitto dal duca Alahis di Trento» 4 . Studi piü recenti invece interpretano tale menzione con il fatto che nel secolo settimo i Baiuvari abbiano respin to verso sud i Longobardi e che quindi la cittä

, «al piü tardi sul finire del secolo, si sia trovata in mano baiuvara» 5 . Verosimilmente la battaglia presso Laives, della quäle parla nella sua «Bozner Chronik» Fer dinand Troyer, si riferisce proprio a questi com- battimenti fra Baiuvari da una parte e Longobar di (= Romani) dall’altra. Troyer scrive nel quarto capitolo del suo libro 6 : La cittä di Bolzano venne distrutta per la prima volta nellänno 515; i Ro-

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 300 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
italiani sotto do- minio francese.) I primi decenni del secolo scorso videro au- mentare non soltanto le schiere dei pellegrini, ma anche il numero della popolazione residen te. Ogni anno, il 26 giugno, l’anniversario della traslazione della Madonna all’altare maggiore, veniva celebrato con una processione. Pergamena conser- vata nell’archivio parrocchiale di Laives, datata Trento, 11 ottobre 1440. Appeso ad una cor- dicella serica il sigillo tondo in cera con la scritta «S.ALEXANDR1 EPI TRID ETDUC1S

MAZOWIE», con l’aquila di Trento e la mitra episcopale. Vedi in proposito il saggio sulla chiesa. Sinistra: cartolina con Vinterno della chiesa di Laives e con det- taglio dell’altare

sa era ormai pronta per la traslazione della ve- nerata immagine - con licenza clei superiori - dalla cappella sotto il campanile all’altar mag- giore. Della solenne celebrazione - testimoniata da un grande clipinto ad olio - si parla in altro capitolo. Stanclo a tale dipinto la chiesa aveva facciata barocca, portale con timpano e cimasa ad arco spezzato, finestra trilobata, e, ai lati, due nicchie con i ss. patroni Antonio e Nicolö. Addossata al campanile sorgeva la cappella della Madonna

. Un inventario della chiesa, delfanno 1807, informa che, oltre l’altar maggiore con la Mater Dolorosa, il sacro edificio era dotato di due alta ri laterali in legno, uno recante l’icona della Cro- cifissione, l’altro, la Deposizione del Cristo nel sepolcro. Nel 1788 la chiesa acquistö i vecchi banchi della cappella di s. Andrea di Bolzano, chiusa al culto nel 1785. Giä nel 1761 la cantoria era stata fornita di organo, opera dell’organaro Ignatz Wörndle. Lo strumento era stato concesso alla chiesa a titolo

di prestito da parte del capitano di Karneid/Cor- neclo, e si trattava forse dell’organo della cappel la di quello stesso castello. Nel 1803 la chiesa di Laives subi un furto sacrilego; tra le altre cose venne rubato un pre- zioso ostensorio, come si rileva da una lista di oggetti mancanti, presentata dal curato clell’epo- ca all’autoritä di polizia. (Veclere riproduzione da STAB, Ufficio Circondariale, Bolzano; la zona a sud della cittä, dopo l’armistizio del 16 gennaio 1801, venne annessa ai territori

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Page 107 of 482
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Place: Laives
Publisher: Cassa Rurale
Physical description: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 473 - 475
Subject heading: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Location mark: II 156.177
Intern ID: 142349
Annotazioni * Le note ai primi capitoli sono ridotte all’essenziale. Per la ci- tazione dettagliata delle fonti e della hibliografia rimando ai miei due saggi: Die Liechtensteiner. Ein Beitrag zur Ge schichte der Ministerialität des Hochstiftes Trient im 12. und 13- Jahrhundert, in: Geschichte und Region/Storia e regione 4 (1995), 155-190 e «Nobilis vir dominus Henricus de Liech- tenstain». Spätmittelalterlicher Niederadel im Spannungsfeld zwischen Trient, Tirol und Brixen, in: MIöG 105 (1997

), in corso di pubblicazione. ABBREVIAZIONI qui usate: AöG = Archiv für österreichische Geschichte. AStTn, APV = Archivio di Stato di Trento, Archivio Principes- co Vescovile. FRA = Fontes Rerum Austriacarum. MGM = Monumenta Germaniae Historica. HHStA, AUR = Oesterreichisches Staatsarchiv, Abt. Haus-, Hof und Staatsarchiv, Allgemeine Urkundenreihe. TLA = Tiroler Landesarchiv. MIöG = Mitteilungen des Instituts für österreichische Ge schichtsforschung. MPIG = Veröffentlichungen des Max-Planck-Instituts

für Ge schichte. QEBG N.F. = Quellen und Erörterungen zur bayerischen Ge schichte, Neue Folge. SLA = Südtiroler Landesarchiv Bozen. TUB = Tiroler Urkundenbuch. TLMF = Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum. 1 Josef RIEDMANN, Das Mittelalter, in: Josef FONTANA, Geschichte des Landes Tirol 1, Bozen 1990, 293-698, qui 325-328. 2 RIEDMANN, op. cit., 325 seg.; Igino ROGGER, I principati ecclesiastici di Trento e d> Bressanone dalle origini alla seco- larizzazione del 1236. in: Carlo Guido MOR/Heinrich SCHMI- DINGER

, I poteri temporali dei vescovi in Italia e in Germa nia nel medioevo (Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento, quaderno 3). Bologna 1979, 177-223, qui 200 seg. 3 Max WEBER, Wirtschaft und Gesellschaft. Grundriß der ver stehenden Soziologie, Tübingen 1985, 594. 4 Per i «ministeriali» in generale vedi John B. FREED, The Ori- gins of the European Nobility: The Problem of the Ministern als, in: Viator 3 (1976), 211-241; Thomas ZOTZ, Die Formie rung der Ministerialität, in: Stefan WEINFURTNER

(a cura di), Die Salier und das Reich 3, Sigmaringen 1991, 3-50; Knut SCHULZ. Ministerialität, Ministerialen, in: Lexikon des Mittel alters 6, München-Zürich 1993, col. 636-639- 5 Per i «ministeriali” del principato di Trento vedi Albert JÄ GER, Geschichte der landständischen Verfassung Tirols 1, Innsbruck 1881, 449 segg.; Hans von VOLTELINI, Immunität, grund- und leibherrliche Gerichtsbarkeit in Südtirol, in: AöG 94 (1907), 409 segg.; Emil WERUNSKY, Oesterreichische Reichs- und Rechtsgeschichte, Wien

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