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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
ad optare per la Ger mania, di arrestare tutti gli ebrei. Con temporaneamente giunse a Merano Luis Schintlholzer, feroce comandan te di un gruppo selezionato che aveva già massacrato ebrei in vari stati del l’Europa occupata, per predisporre sotto il profilo operativo la deporta zione degli ebrei meranesi. Per descrivere questo crimine, lascia mo ora la parola a documenti e testi monianze: "La Comunità israelitica di Merano - di cui ufficialmente la circoscrizione comprendeva le province di Bolzano

nella loro dignità d’uomini, oppure anche intui rono subito in queste misure il presa gio per quanto di tragico sarebbe se guito, sa che preferirono lasciare su bito l’Italia. In non molti, che erano stati risparmiati dalle citate misure antisemite del 1938, comuni a tutto il Regno, furono a loro volta colpiti dalle speciali disposizioni emanate dalla provincia di Bolzano dopo il 1939 (anno degli accordi italo- tedeschi per le opzioni), le quali - die tro pressioni delle locali Commissioni naziste

della Arbeitsgemeinschaft der Optanten dal Brigadeführer delle SS Karl Brunner, furono dunque deportati li 16 settem bre. La loro prima destinazione fu i! lager di Reichenau, situato in aperta campagna, tra Innsbruck e Hall. Qui essi rimasero alcuni mesi, nel corso dei quali aieimi di essi morirono, e furono poi trasferiti ad Auschwitz, presumi bilmente il 7 marzo del 1944. lì lager di Bolzano 11 manifesto programmatico del fasci smo repubblicano, redatto da Musso lini, ed un decreto della

la Svizzera dove vengono internati. Ma 25 di loro cadono in mano alla Gestapo. I nazisti si erano messi im mediatamente all’opera: caccia all’uo mo, rastrellamenti, arresti, maltratta menti, perquisizioni requisizioni e sac cheggi, deportazioni degli infelici nei famigerati campi di concentramento germanici: e - con ogni probabilità, secondo fondate informazioni - l’epi logo della tragedia degli ebrei meranesi porta lo spaventoso nome di Au schwitz, il "campo di annientamento" nelle cui camere a gas essi

finirono massacrati. Gli arrestati, il mattino stesso del loro arresto, furono trasportati in uno stan zone al sottosuolo della "casa del Balilla", di via Ottone Huber. Per evi tare che trapelino grida e pianti le fi nestre vengono inchiodate. E’ una gior nata afosa, il caldo é dentro soffocan te. Puzzo infernale. Sono quasi tutti vecchi, molti vecchissimi. Molti infer mi. Tutto il giorno senza mangiare. Anche l’acqua é ri fiutata. Solo la sera si concede a qualche donna di recarsi al W.C

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 14 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
sizioni; lo zelo con cui singoli fun zionari o anche semplici impiegati, applicarono le direttive emanate, ri levato nei documenti qui presenta ti, non può essere imputato a sem plice automatismo burocratico, poiché spesso assume coloriture di vero e proprio antisemitismo. Inol tre, non pochi italiani, più o meno direttamente, concorsero alla diffu sione della prassi persecutoria. Essa non costituisce quindi un episodio 1 imitato e circoscritto ma una spe cifica dimensione della realtà italia

ne contro gli ebrei. L’avversione si concretizzò, infine, in pratiche spre gevoli come la delazione, fenome no diffuso particolarmente durante ia RS1, ma che trovò riscontro an che nel periodo 1940-1943, quan do gli ebrei venivano segnalati come ‘pericolosi’ alle autorità di pubblica sicurezza - e questo pote va significare l’internamento in ap positi campi - per meschine vendet te personali o motivazioni occasio nali. In questa sezione presentiamo alcuni documenti sulle manifesta zioni di intolleranza

, allo scoppio della seconda, guerra mon diale, fu esteso anche e soprattutto nei confronti di cittadini italiani ri tenuti pericolosi per le loro idee po litiche contrarie al regime. Il 17 set tembre 1940, infatti, con l’articolo l de! DL n. 1374 venne stabilito che, alle stesse misure previste per i residenti stranieri di stati nemici, potessero essere sottoposte le per sone ritenute pericolose per la si curezza pubblica, per le quali, era. prevista l’assegnazione al confino di polizia ai sensi

ven nero chiusi in concomitanza con l’avanzata delle truppe alleate, quelli dell’Italia centro-settentrio nale passarono sotto il controllo delle autorità militari naziste. Il 25 luglio 1943 erano residenti in Italia circa 40.000 ebrei, di cui 6.500 stranieri. La caduta della dit tatura fascista, avvenuta in questa data, non portò alcun mutamento al loro stato giuridico. Badoglio, per non inimicarsi i tedeschi, man tenne in vigore le nonne perse cutorie antiebraiche e, successiva mente

di Ve rona”, testo programmatico della Repubblica Sociale Italiana, die al punto 7 recitava: “Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengo no a nazionalità nemica”. Alla re voca della cittadinanza seguì poi l’ordine di polizia n. 5, datato 30 novembre 1943, con il quale il nuo vo Ministro degli Interni Buffarini- Guidi disponeva l’ internamento in campi di conceniramento di tutti gii ebrei residenti in Italia e la confi sca dei loro beni. In seguito ad esso

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 26 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
nelle città, nelle valla te, nelle montagna. Era un campo di transito (Durchgangslager) , tappa intermedia per un succes sivo avvio ai campi di sterminio di oltralpe. Ma molti degli internati di Bolzano e di Trento furo no tenuti a lungo nel cam po con il proposito di estorcere loro notizie sull’organizzazione clan destina locale. Una volta usciti sono rimasti spes so in silenzio. Ragione di fondo di questa ecces siva riservatezza dei su perstiti ex internati va individuata nella consa pevolezza

Solo due parole Come redattori di questo numero di skolast abbiamo volutamente evitato di scrivere qualsiasi editoriale o presentazione. Due cose però vogliamo dirle a questo punto del giornale. L'ultima parte di Skolast è lasciata interamente ad alcune testimonianze di sopravvissuti al lager di Bolzano e vogliamo spiegare perchè. Più di 11.000 persone sono transitate dai campo di con centramento di via Resia. Erano ebrei, antifascisti, soldati italiani allo sbando: gente comune di ogni

estrazione ed età. Persone accomunate da un unico destino: il trasferimento in Germania. La città di Bolzano ha voluto dimenticarsi di quelle atroci sofferenze eliminando di fatto nel dopoguerra ogni segno di quanto è accaduto. Oggi non esiste che un piccolo ceppo a ricordare che lì c'era un campo di con cent ra mento. I giovanissimi neanche immaginano che dalla zona industriale, da via Pacinotti, partivano i convogli per Au schwitz, Mauthausen, Dachau. Per questo motivo riteniamo opportuno - anche

se forse usciamo un po’dal tema centrale della mostra - chiudere con le parole di chi ha tanto sofferto e vissuto quei giorni terribili. E' banale dirlo, ma la difesa della memoria rimane l'unico modo per evitare che su tutto cada l'oblio. Luca Fregona, Barbara Rottensteiner e1 campo di con ce ntramento di Bolzano si è det to e scritto poco. Eppure vi sono stati internati migliaia e migliaia di uo mini , di dorme, resisten ti per la maggior parte, catturati dai nazisti e dai fascisti repubblichini

hanno fatto conoscere le loro drammatiche esperienze in un campo di concentramen to nazista. Il campo di concenti’amento di via Re sia fu aperto nel lu glio 1944, dopo la chiu- Ee Ila lasca sura del campo di Bossoli, nel modenese. Furono uti lizzati capannoni del ge nio militare italiano, ab bandonati dopo 1 ’ 8 set tembre e trasformati in “blocchi” - grandi cameroni con file di gia cigli a castello - in cui via via venivano stipati a centinaia, nel susse guirsi di spedizioni nei campi d ’ oltralpe

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 12 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
cazione ideologica di tipo razzista e la pratica di conquista, di assoggettamento, che è arrivata fino ai ‘genocidio’. Per questo si è deciso di documen tare di seguito alcuni episodi del co lonialismo fascista che, per la loro particolare gravità, si sono iscritti in maniera indelebile nella doloro sa memoria storica delle popolazio ni sottomesse. In questi documenti le componenti razziste non sono presenti in forma ‘pura’, ma risultano combinate di volta in volta a esigenze di ordine pubblico

, di sfruttamento economi co, di dominio, delia sua giustifica zione ideologica. Al visitatore il compito di in dividuare tali c o m p o n e n t i senza tradire la c o ni p 1 e s s i t à degli avveni menti. La deportazio ne di 100.000 persone dal Gebcl libico e la loro reclu sione in 15 mi cidiali campi di eoncentramen- to; l’uso anni chimiche (proibite dalla convenzione di Ginevra) per a li in e nla re capacità, ster minatrice del l’esercito ita liano durante la guerra di ag gressione a l’Etiopia, ma anche

indigena. La seconda parte illustra 1’“apar theid italiano”, la progressiva or ganizzazione dei più svariati aspet ti della vita sociale nelle colonie attorno al nuovo principio delia segregazione tra italiani-bianchi e africani-neri. La terza parte infine mostra le ri cadute del nuovo corso razzista 'sugli africani presenti in quegli anni in Italia: dal censimento dei sudditi coloniali presenti nella pe nisola (estate 1938), ai provvedi menti di rimpatrio o di persecu zione giuridica adottati nei loro

i s la ti vo ari I i e bra i co, poi, affidandosi di volta in volta a. leggi, ma più spesso a circolari e a disposizioni amministrative, si pre cisò progressivamente, articolando si nei corso dei tempo in modo sem pre più violento. Un altro aspetto che può fornire elementi taliala de lincare la reale portata delia legi slazione persecutoria è dato dal numero di individui e dal ruolo da loro svolto nella emanazione prima e nella applicazione poi delle dispo-

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 24 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
a Bolzano fu attuata, in quel periodo, la prassi comune nei territori occupati dai nazisti di impiegare "schiavi" come manodopera da sfruttare. (4) Happachcr Luciano, autore de "fi Lager di Bolzano”, Comitato provin ciale per il XXX anniversario della Resistenza e della Liberazione, Trento (5) Liliana Picciotto Largìon, autrice de "Il libro della memoria - Gli ebrei deportati dall’ Italia 1943-45", Mursia (6) 59 di loro superarono la prima se lezione per le camere a gas, ma sola mente 17 tornarono

soché completata un decreto della Re pubblica Sociale si incaricò di far con fiscare tutti i beni agli ebrei(2), ed un ordine emanato dal capo della polizia Tamburini portò allo scioglimento delle Comunità Israelitiche ed al sequestro delle loro proprietà, in quanto consi derate "associazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica". Un successivo progetto di decreto legisla tivo propose la seguente definizione del cittadino di sangue italiano: "Sono di sangue italiano i cittadini

cate gorie razziali. 11 16 aprile del 1945, quando l’Italia era. ormai da conside rare liberata, nel corso dell’ultima se duta del Consiglio dei Ministri della repubblica sociale fu ordinato anche lo scioglimento dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. Nella prima metà di luglio 1944, a Bolzano, in via Resia, fu istituito un campo di concentramento - o meglio un campo di transito, se consideriamo la funzione alla quale avrebbe dovuto assolvere. Nei dieci mesi in cui rimase attivo

caserma di Maia Bassa, i reclusi erano circa 400, a Cer tosa 50. 11 21 luglio 1944 furono tra sferiti a Bolzano da Fessoli circa 80 tra prigionieri politici ed ebrei, ma la prima immatricolazione di Bolzano documentata é la nr. 81. dell’8 agosto. In seguito furono portati a Bolzano, con gli autobus dell’Azienda Munici pale Milanese, anche gli ebrei lombardi, piemontesi e liguri. Testimonianze Scrive Enrico Zamatto: "Giungemmo nella notte al Campo di concentramen to di Bolzano e dopo l’appello noi

lavori leggeri 250 grammi, e quel li che facevano lavori pesanti 350 grammi. Talvolta la punizione si esten deva al cibo, che veniva dimezzato per 1-3 giorni, ed una volta un blocco di uomini rimase senza cibo e fu sotto posto ad una adunata di 12 ore nel mese di dicembre ... 1 malati venivano curati prevalente mente nei loro blocchi da prigionieri medici, sotto la guida di un medico te desco. Vi era una piccolissima infer meria, nella quale si accettavano sola mente ì casi più gravi, e mai ebrei

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 27 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
» E rivedo quel giorno del novembre del ’44.Mi tro vai circondato da una fol la di uomini armati, che riconobbi per tedeschi e italiani » repubblichini » che mi condussero a Mez~ j z olombardo » a Bolzano» a Mauthausen» e sempre in terrogatori a tutti che vogliono sapere dei com pagni» di franco, di Cor si. Mori vogliono credere che io non sono al cor- r e n t e di niente. Se c o n d o loro .mentisco. E per far mi parlare mi tolgono il fiato con una cintura chiodata e mi stupidiscono con carieh e e1e

adesso i canta esequie e litanie : “Hei1ig es Judenschwein ora prò nobis, zu:m Teufe 1 Sehwcinerei ora prò nobis . Questi versi sono stati scritti cla Egidio Meneghelti. Figura di spicco dell'antifascismo italiano, Meneghelti è stalo arrestalo a Padova PS gennaio 1945 e internalo nel ìager di Bolzano. Nel dopoguerra è stato rettore delU'Universìtà di Padova. Vogliono che racconti. Ai re t illesamente » sottoline ando il mio racconto con sospiri» con espressioni di compatimento. E non sanno» non sanno

11 rie he. I tedeschi. Tu11 o i ie de - schi. Sono raffinati; io non ci avivo mai pensato a far soffrire un uomo co si. loro sembrava che fos sero stati a scuola. Tre interrogatori. L’ultimo di 14 ore Ma non seppero nulla da me. I compagni salvi Ero riuscito a man tenere fede alla parola data. Morire» ma non par lare. Si può anche non morire. Ma non rinunziare a viverre. Non è vero, non è vero che sia possibile rinunziare a vivere. Ten tai di fuggire. Quante volte durante il viaggio. Almeno due. Non

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 28 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
pericolosi che per punizione venivano appunto allogati in quel in quel piccolo inferno. Quel che si svolse nelle tragiche celle non ha nulla da in vidiare alle infamie com messe dai nazisti nei loro lager, sebbene, quantitativamente, in mi sura ridotta, llon dimen tichiamo che il campo di Bolzano era riservato allo smistamento e al eonvogliamento nei campi di eliminazione “specia lizzati” di Lachau e di Mauthausen . Ben poco pos siamo dire di quello che avvenne nel blocco infame dal giorno della costitu

testimonianza è stala scrina nel 1946 per la pubblicazione deIVAMPI dì Bolzano PERCHE'. Testimonianza comparsa sulla pub blicazione PERCHE' edita dall'- ANPI provinciale nel 1946. Questa definizione si ri feriva ad una lunga e bas sa costruzione posta al campo di concentramento di Bolzano, nel luogo più sorvegliato e perciò più sicuro. Potrebbe far sorridere l’idea di un luogo di pu- Dizione in un lager te desco ove tutto è puni zione e terrore. Eppure è cosi; il blocco celle era riservato agli elementi più

crea tura; la sua agonia era la nostra agonia. E non siamo diventati paz zi nemmeno quando “Otto”, la belva numero uno, pas sava uscendo dalla cella della morte, davanti alle nostre cantando e fi schiando per andare a la varsi le mani intrise di sangue. Ci si chiedeva perché uc cidevano . Eon occorreva un perché, bastava essere antipati- ci a qualcuno di loro , bastava essere un ebreo od un partigiano, bastava un sospetto formulato come accadde per due poveri partigiani emiliani accu sati di essere

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Category:
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Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 30 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
Questa lettera, venne scritta il 2 aprile 1945, da Ermenegilda Rocco di Belluno e da Mariangela Moltini di Genova, Risucirono ad evadere dal campo ai primi di mar zo, grazie all ’organizzazione clan destina di Bolzano. Compagni che siete liberi e che combattete, voglia mo sappiate come si vive nel campo di concentra- mento, perché si accresca il vostro odio contro que ste belve infami, che strappano i figli alle madri, le mogli ai mari ti, che cacciano qui a morire e a marcire nel su diciume

mi , pazzi, persone affette dalle peggiori malattie che vivono fra noi senza particolare assistenza. Fon fu curato neppure un giovane giunto a Bolzano in una cassa con entrambi i piedi b ruciati dalle torture. Egli rimase fino alla morte in una cella orribile resa fetida dal la sua carne in putrefazione. E se questi disgraziati sopravvivono non evitano le partenze per la Germania, ma sono buttati con gli altri in vagoni lerci senza man giare né bere per più. giorni. Ile donne hanno un trattamento

e una misera pa gnotta al giorno » Ilei po chi minuti di libertà nel cortile essi si slanciano contro i reticolati senza curarsi della frusta del sorvegliante, per avere dai più fortunati qualche boccone di pane avanzato ai tedeschi o qualche pa nino regalato da un auda ce passante» E veramente audaci sono alcuni ita liani di Bolzano prima fra tutti una donna che, per corsa e buttata a terra da un soldato, sebbene incinta, per aver dato del pane ai detenuti, riuscì a strappargli la frusta

e a colpirlo a sua volta» Stanchi di tale vita i. prigionieri di un blocco scavarono una galleria che portava all’esterno del campo. Una spia riferì ogni cosa al comando e il castigo venne tremendo. Otto uomini si presenta rono spontaneamente come responsabili per evitare i 1 castigo collettivo. Essi furono bastonati e frustrati a sangue dal maresciallo tedesco che non pago di ciò rovesciò a terra con un calcio le barelle con cui i feriti venivano portati all’in fermeria . Ma le loro sofferenze era

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Year:
1997
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
. il Re Imperatore per ottenere l’autorizzazione a sposare l’indige na o almeno a convivere con lei”. I giudici speravano che il carcere servisse “a snebbiare il cervello del- Titaliano” ed a separarlo de finitivamente dalla dorma che egli aveva osato “elevare al rango di compagna di vita”. Questa la sintesi di uno delie centi naia di documenti della mostra, or ganizzata dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna e dal Centro “Furio Jesi” di Bologna, la prima edizione

ché allora si è scelta la forma di. mostra? Certamente per rispondere ad esi genze di diffusione, congiunte però al desiderio di presentare materiali concreti, per offrire una co noscenza so documenti d’epoca, di un capitolo inquietante del la storia italiana, quasi to talmente rimosso, e che troppo spesso i giovani ignorano. La mostra è nata con un intento in primo luo go documentario, nella convinzione che la verifica in chiave storica di cosa sia stato il razzismo fascista e del suo impatto

sulla socie tà italiana dell’epoca serva a superare un antirazzismo retorico e moralistico quan to generico, nella direzio ne di una più complessa e corretta comprensione de fenomeno. principali documenti del regime in campo razzista (.manifesto sulla raz za, leggi razziali, circolari, disposi zioni governative), gii effetti nel campo della cultura (espulsione di professori ebrei da scuole ed uni versità, disposizioni sulla, stampa ebraica), le limitazioni, m campo so ciale ed economico, le violenze

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Category:
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Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
infelice reduce delle camere di tortura del Corpo d ’ Armata, di giuno da giorni, chie deva implorando un po’ d’acqua per spegnere la sete terribile che se guiva i cosiddetti in terrogatori. I due compari, gli SS Mann Otto Seit e Mischia Seilart, ucraini, ba stardi di origine tede sca, come indica chia ramente il loro nome, erano stati fin dal di cembre del ’44 detenuti nelle celle ove doveva no scontare una condan na di quattro anni in flitta loro dal tribu nale per ubriachezza, violenza e stupro

. Questo era il loro passa to e costituiva il miglior titolo di merito per il nuovo incarico che furono chiamati ad assolvere, naturalmente godevano del l’alta stima del coman dante del campo Hager e di quella ben più autore vole del padrone, il bie co maggiore Schiller. Soprusi 9 infamie I due ucraini erano riu sciti a passare dal ruolo di detenuti a quello di guardiani, ruolo che eser citarono talmente bene che in ultimo essi avevano potere di vita e di morte nel blocco celle. 1.1 titolare Cologna

no letteralmente coperte di ghiaccio, gli indumen ti insufficienti, la. nu trizione più che scarsa: e in quell’inferno esseri umani erano abbandonati a morire tutti i giorni un poco . Un detenuto morì, altri ebbero i piedi congelati mentre gli sporchi assi stevano ridendo alle no stre agonie. Periodicamente venivano prelevati dei detenuti per essere inviati in Germa nia ; essi partivano con vinti, nella maggior par te di. andare incontro ad un destino migliore : Li- sgraziati! sappiamo ora. quale fu il loro

destino. dici italiani, detenuti essi stessi per strappar ci alla fine sicura, era accanto a loro, e alla n o s t r a d. o 11; o 2 ' e s s a x 1 dottor Pii; schiller bolsa nino il quale fece più di quanto era in suo potere per 8.1 le vi are le soffe renze fisiche degli in- t e rnati. E Ira i buoni i pochi buoni che ricordiamo non pos siamo non annovera, re il buon Pete.r che ci allun gava di soppiatto un me™ s t o 1 o s u p p 1 e ra e n t a r e d i, m i n e s t r a a c c o rnp a g n a n d o questo suo

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 149 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
. I cittadini, la gente ed i vicini ci hanno assicurato e parecchi dei piü vecchi e dei migliori hanno giurato di aver goduto fin dai tempi antichi dei diritti, delle libertä, grazie e consuetudini descritte e che le pergamene ed i sigilli che avevano ricevuto dai nostri antenati conti e signori di Tirolo sono bruciati insieme ad altri documenti nel recente grande incendio di Egna. Perciö in nome di nostro fratello e nostro rinnoviamo e confer- miamo espressamente i detti diritti, libertä, privilegi e buone

consuetudini con questo documento per noi e per i nostri eredi, cosicche essi ed i loro discendenti vi si possano attenere conformemente a questo scritto. Inoltre per grazia speciale rinnoviamo e confer- miamo pure tutti gli altri diritti e privilegi, le libertä e buone consuetudini in uso dai tem pi antichi, senza restrizioni. Nostro fratello, noi ed i nostri eredi garantiamo di rispettare e tutelare i diritti qui elencati, consegnando loro questo documento autenticato con il no stro grande sigillo

principesco. Dato a Salorno il mercoledi prima di Natale del 1372 dalla nascita di Cristo.» Il documento e assai informativo. Grazie ai privilegi concessi, il potere del giudice viene limitato; egli non puo ne imprigionare a piacimento ne stabilire egli stesso la pena. I giurati vanno considerati un organo cittadino 47 ; Egna sta per acquistare le caratteristi- che costituzionali di una cittä; ma poi Pevoluzione si fermö a mezza strada. I documenti rilasciati ai cittadini precedentemente andarono perduti

in un incendio che secondo Brandis (Geschichte der Landeshauptleute, p. 60) sarebbe scoppiato nella notte di san Gallo durante il primo sonno ed avrebbe incenerito Egna completamente. Ciö prova che gli scritti ed i documenti venivano custoditi nel borgo in un edificio che dev’esser stato sede del tribunale e legato alla funzione dei giurati. Al diritto di eleggere i giurati si aggiunse presto il diritto del Comune di proporre i candidati per l’ufficio di giudice e di scrivano. Giä nel 1530 e testimoniato

un giudice eletto dai cittadini; infatti il prefetto Hans Baumgartner manda il neoeletto giudice Zwen Terzago, cittadino di Egna, ad Innsbruck a ricevere dal governo il potere di vita e di morte; lä dunque il sovrano ratificava la nomina e trasmetteva l’alta giurisdizio- ne. 4ii Nel 1553 i detentori del distretto signori di Yöls giunsero ad un'intesa coi borgo- mastri e col Consiglio di Egna riguardo all’assegnazione della carica di giudice: la co- munitä presentava tre persone adatte dalle quali

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 295 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
abbazie, funzionavano certamente anche piccole officine di copisti che dovevano fornire messali, codici, bibbie alle chiese plebane. I manoscritti rimasti, specialmente quelli piü splendidamente miniati e artisticamente scritti, cominciano a docu- mentare e illustrere la presenza e l’attivitä di scriptoria con una loro tipologia stilistica e con una loro area di in- fluenza e di espansione. Nella nostra regione e ben documentata la produzione di manoscritti a Novacella anche se soltanto dal XIV secolo

(H. LOTA- RII, Constitutiones Olonnenses, A. 825, Mon. Germ. hist, leges, II, pp. 248-250); Lotario lamentava che «lo Stu dio delle lettere, per colpa e dappocaggine dei ministri sacri e profani e affatto estinto in Italia e pero d’aver depu- tato maestri che insegnino le lettere, con raccomandar loro di usare tutta la premura possibile affinche i giovani ne cavino profitto» e stabiliva che gli studenti trentini confluissero a Verona. Parte dei vescovi di Sabiona-Bressanone hanno avuto la loro

di Bressanone e aveva studiato anche all’Universitä di Bologna «und dort die Würde eines Magisters erworben» (v. Sparber, Die Brixner Fürstbischöfe ..., p. 68). Altro vescovo che era stato Scholastikus fu Corrado von Roden eck (1200-1216) il quäle «... genoß die Ausbildung sicherlich an der Domschule in Brixen» (p. 74). La stessa co- sa vale per altri vescovi piü tardivi (v. Sparber, pp. 79, 86 ecc.). 3 II Petrucci ricava dai documenti francesi un totale di 138 sottoscrittori di cui 101 eseguono di propria

mano l’in- tera sottoscrizione. Tra i 37 analfabeti non compare alcun ecclesiastico ma, invece, due donne. Fra i 101 alfabetiz- zati, figurano 53 laici, 37 ecclesiastici, 9 di qualifica incerta e 2 donne. 4 Dalle 988 sottoscrizioni raccolte da documenti tosco-lombardi originali dei periodo fra il 720 e il 774 di cui 633 di laici e 355 di religiosi, sono stati rilevati 93 autografi di laici (cioe il 9 % dei totale e il 14 % dei laici) e 230 auto- grafi di ecclesiastici (cioe il 23 % dei totale

la loro firma e dovettero ricorrere al collega Swarat perche «des Schreibens un kundig» (v. Sinnacher, Beiträge, VI, p. 64). 7 Un elenco di tali norme si trova ultimamente con le relative fonti in OSTI GIUSEPPE, La scuola popolare altoa- tesina dalle origini alla riforma di Maria Teresa, I, in «Civis Studi e Testi», XV (1991), pp. 41-43. 8 Cfr. quanto asserisce SESTAN E. (La scuola nell’occidente latino, I, pp. 26 e 27): «Ma la scuola per eccellenza era quella monastica, scevra da interessi mondani

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 10 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
, Il Problema Ebraico, diretto da Aniceto Del Massa. Oltre alla loro attività di propagan da ferocemente antisemita, questi organismi, in collaborazione con le questure e le prefetture locali, s’im pegnarono in un’imponente raccol ta di dati riguardanti la popolazio ne ebraica. La loro opera di delazione raggiun se esiti particolarmente nefasti du rante la Repubblica Sociale, quan do i loro elenchi furono utilizzati dai nazisti e dai repubblichini al fine della deportazione e dello stermi nio degli ebrei

di Giovanni Preziosi e di FER (Umberto Beni gni), quest’ultima pubblicata sulla rivista degli integralisti cattolici Fede e Ragione. Le edizioni a cura di Preziosi co nobbero la loro massima fortuna dopo il 1937, quando si sussegui rono una all’altra diffondendo an che in Italia in decine di migliaia di esemplari la celebre falsificazione. Nel frattempo, altre edizioni vide ro la luce: nel 1938, a Milano, uscì un’edizione tradotta direttamente dal testo russo e nel 1943 un’altra edizione a cura del Centro

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 3 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
, zwischen Rassengesetzen und De portation, sichtbar. Diskriminierung druck desselben menschenverach tenden Weltbildes. Questo numero speciale di Skolast esce in occasione dell’allestimento a Bolzano della Mostra "LA MENZOGNA DELLA RAZZA". I testi d’introduzione alla mostra (pg2-pgl5) sono stati curati dal Centro "Furio Jesi". La traduzione in lingua tedesca è di Jochen Pichler. Da pag. 16 a pag 17 i etsti riprodotti ssono stati estratti dalle seguenti pubblicazioni: stiirzfliige Nr 15716, Mai/August '86; skolast

3/4 1995; Alto Adige 25.4.1995; PERCHE',, pubblicazione dell’AN PI di Bolzano, 1946; La Meritoria e la storia, pubblicazione dell’ANPT di Bolzano, 1991; Sotto gli occhi della Morte, di Aldo Pantozzi, 1946. L’ASUS-SH ringrazia per la preziosa collaborazione la Comunità Ebraica di Merano, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, la Sovrintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna. In particolare si ringraziano per la pazienza e la disponibilità: Andrea e Nella Mascagni

, barbara rottensteiner; satz, layout: bzl999, lauben/portici 49, 39100 bolzano/bozen; druck/stanipa: gegraf (bertinoro): gratisversand ari milglicder, spedizione gratuita per soci/e - mitgliedsbeitrag, quota soci: lire 10.000 jährlich, annuale; abonnement für nicht-milglicder. abbonamento per i non soci/e: lire 15.000; südtiroler Sparkasse bozen, cassa di risparmio, agentur/agenzia I, k/k, ce: ! 14000 - als zahlungsgrund bitte „skolast“ angeben; con la causale „skolast“; eintragung landesgerichl bozen

14
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 316 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
Formato Municipio di Egna li 29. 10. 1812. Carlo Makowitz anziano, per il sindaco (A. St. BZ, Capitanato Bz, 1812, mazzo n. 139). 274 Cecila Kofler era moglie del maestro Drexler (cfr. APBZ, Capitanato BZ, mazzo n. 139). 275 II 15. 1. 1812 il sindaco di Egna, Pardatscher riferisce al Viceprefetto di Bolzano che «in tutta questa comune (co- me e notorio) non s’arritrova persona a cui sian note entrambe le lingue» e, anche se si trovasse, il sindaco si chie- deva come pagarla

al Viceprefetto protocollo della se- duta comunale del 6. 6. 1812 che attribuiva uno stipendio di 600 f. a don Concini; 1’ 11. 7 il Prefetto di Trento non approva pero lo stipendio giudicato troppo alto, cosi il 21. 08. 1812 don Concini limita a 400 f le proprie pretese e il 28. 8. il sindaco accetta definitivamente a nome del comune (cfr. AStBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 276 Cfr. AStBz, Atti del Capitanato Bolzano, mazzo n. 139. 277 In un prospetto compilato a cura del Viceprefetto di Bolzano

il 28. 3. 1811 (mazzo n. 139) su «Lo stato indicativo le circostanze delle pubbliche scuole elementari nelle comuni del distretto di Bolzano», figurano i seguenti dati biografici del maestro di Egna Drexl Anton il quäle era maestro patentato dal governo austriaco, insegnava in una scuola di lingua tedesca per cinque ore al di «giusta il sistema bavaro», a ben 90 scolari e scolare; aveva 54 anni d’etä, 36 di servizio, capacitä «sufficienti», godeva di moralitä «buona», fungeva anche da sagrestano; riceveva

274 f e 30 dalla chiesa, dalF ospedale, dal fondo scuola. In una comunicazione al Viceprefetto di Bolzano, datata 24. 11. 1812, il sindaco Pardatscher elenca i maestri del comune di Egna; a Egna c’era ancora Anton Drexler della Svevia, sagrestano, di 56 anni, approvato dal governo austriaco, mentre a Montan c’era Michele Silier, da Montan, organista, di 48 anni, non diplomato; a Aldino c’era Giovanni Wieser di Aldino, di 33 anni, non diplomato (cfr. AstBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 278

Maria Zezilia Kofler in Dräxl da assicurazione con casa sua n. civ. 25 detta «al chiaro di Iuna» per i 300 fiorini di cauzione che la «Lotto Direktion in Wien» pretende dai «Collecteurs» e «will für ihren Eheherrn Anton Drexl Lotto Collecteur für die 300 Fl. dergestalten Caution einstellen ...» (cfr. APBz, Libri di Archiv., 16. 3. 1805, Fol. 231). 279 Cfr. APB, Libri Archiviazione, 1817, Fol. 397. L’ortografia del nome del maestro e, come al solito, fluttuante; ma nei documenti locali e, per lo piü

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 4 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
campionatura è stata sud divisa in tre sottosezioni. Nella pri ma, Insulti al nemico, si può notare la. presenza di sentimenti razzisti in aggiunta al consueto scherno del nemico in tempo di guerra, che si realizzano per mezzo di una paro dia grossolana del trattamento che i fascisti imponevano ai loro oppo sitori politici e attraverso crudi ri ferimenti ai supposti legami tra gli africani e il mondo animale. Il tema della “missione civilizzatrice”, ostentato motivo per giustificare l’invasione

confronti dei rapporti fra bianchi e nere (nei aprile 1937 fu promulgato il decre to contro le unioni miste), innume revoli cartoline diffondono l’imma gine di un Etiopia che promette “donne e vittorie facili”: un luogo dove femmine esotiche si offrono per avventure erotiche come pre mio per il disinvolto e glorioso massacro dei loro uomini. Un disegnatore suggerisce persino che per compiere queste stragi “Tarma più opportuna” sarebbe Tinsetticida. SÜSS, L’EBREO Questo film, tratto da una rielabo

ad un comando ministeriale del presunto fruitore: ai bambini come quello citato. In questi casi piccoli vengono presentate brevi pregiudizio e propaganda si intrec- storie comiche centrate attorno a ciano, uno è i! servo delFaltro; an- pochi personaggi; mentre i loro che la propaganda più bieca, gioca fratelli maggiori divorano compii si.li pregiudìzi del suo pubblico, che carissimi racconti d’avventura che gli. permettono di ‘decodificare’ e possono durare anche otto o nove capire il suo messaggio, che

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 203 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
, un’altra si atteneva al comando evangelico di aiutare ge nerosamente il prossimo. 52 Possiamo seguire l’attivitä dei loro predicatori dal Cantone dei Grigioni alla Venosta, da Bolzano all'Oltradige ed alla Bassa Atesina, ove Michael Kürschner, Jörg Blaurock 53 e Hans Langecker, della corrente moderata, diffusero la nuo- va dottrina; nel 1527 si confiscarono ivi beni di anabattisti giustiziati o fuggiti. 54 Ad Egna gli anabattisti sono menzionati la prima volta in una lettera del 17 novem- bre 1529

ostinati e consegnarli al tribunale penale. Se a causa della sua salute precaria non era in grado di svolgere il processo, doveva farsi aiutare dal giudice di Appiano Hans Starff; poi interrogare i fede- li per sapere i nomi degli anabattisti, il loro domicilio e cosa facevano in segreto alle riunioni della setta. 56 Otto giorni dopo il governo ribadi lo stesso ordine, consigliando a Jörg Tschander di far venire ai processi una coppia di giurati da Merano, Bolzano, Appiano e Termeno. 57 Gli anabattisti

Plattner detto Roll. 59 Da una lettera del governo del 23 gennaio 1530 al vescovo di Trento Bernardo di Cles apprendiamo che parecchi anabattisti erano stati imprigionati ed impiccati. 60 Nel giugno del 1531 i giudici di Bolzano, Egna, Caldaro ed Altenburg furono mandati ad aiutare il giudice di Nova Ponente per compiere lä una retata di circa 40 anabattisti. 61 Dalle fonti risulta che spesso erano le donne ad accogliere la dottrina anabattista ed a diffonderla con grande zelo. Fra loro Agnese

; il giudice locale Jörg Tschander scrive ad Innsbruck deplorando la loro attivitä nel borgo e segnala i discorsi sediziosi tenuti da Zacharias Hilier e Lazarus Zeiger. 55 Nel- la pronta risposta del governo si prescrivevano severe misure da applicare contro gli apostati. Bisognava arrestarli, farli ravvedere da un prete dotto ed abile e comunicare ad Innsbruck i nomi di coloro che non volevano convertirsi. Il giudice doveva far confer- mare, se necessario usando anche la tortura, le dichiarazioni degli

catturati a Vill ed il loro compaesano Philipp Kotier, arrestato a Caldaro o Cornedo, furono condannati a morte e giustiziati ad Appiano. 5S Ancora in di- cembre furono arrestati nel distretto di Egna altri sette anabattisti; i capi Martin Nocker di Nova Ponente e Benedikt Gamper di Braitenberg presso Laives furono sottoposti a tortura e processati. Poiche il giudice di Egna, debole e malato, non era in grado di pre- siedere l’azione penale, il governo nominö suo sostituto il giudice di Salorno Hans

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 6 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
meticci vie ne rappresentata come disomo genea, contraddittoria, non senza c o nsegue nze d ra rumati c h e, sp ec i e quando le due inconciliabili appar tenenze razziali conducono a lace ranti scissioni dagli esiti tragici o perversi. In alcune opere l’origine etnica, spesso ossessivamente metaforizzata dal ‘sangue’, rappre senta un Destino die determina in diversa misura i destini dei singoli, contro i loro senti menti. Oltre ai. romanzi di Cipolla e Mila nesi, autori famosi presso il pubbli

co adulto che ‘traducono’ per l’in fanzia atteggiamenti razzisti della loro produzione ‘maggiore’, trovia mo qui alcune opere inserite per fascistizzare la diffusa collana. Salali! “Biblioteca dei miei ragaz zi”, spesso sulla base di dettagliate richieste del MinCulPop. L’autore che più si prestò a questo compito fu Gino Chelazzi, giornalista e nar ratore per l’infanzia, cattolico rea zionario, violento antisemita e dal razzismo paternalistico. Per opera sua e di U. Scotti Beimi, l'uccisio

, Nicola Pen de tiene alla radio una conversazio ne che celebra il nuovo sodalizio tra eugenetica e stato etico fascista. Fino allo scoppio del conflitto mon diale, la propaganda antisemita alla radio non è sistematica, sporadici ma efficaci sono gli interventi dei commentatori del regime: fra loro Mario Appelius, che là del “com plotto p! uto-giiida ieo-massonico- boiscevìco” il proprio principale bersaglio. Nel 1941, l’Ispettorato per la radiodiffusione in accordo con LUfficio Studi e Propaganda

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/135678/135678_204_object_5488841.png
Page 204 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
trovö una nuova patria per i suoi seguaci in Moravia, dato che nel Tirolo essi veniva- no perseguitati ferocemente. Avendo finalmente un luogo in cui potevano professare liberamente la loro fede e realizzare la loro societä ideale, molte migliaia di anabattisti emigrarono, rifugiandosi in Moravia. La loro comunitä mandava nel Tirolo messi, sollecitando gli aderenti a rag- giungerla. L’ondata degli emigranti continuö senza posa fino agli anni ottanta del XVI secolo; ma non si sa quanto grande

fu il numero di coloro che abbandonarono effettiva- mente la loro patria, talvolta la loro famiglia, a causa della loro fede, per iniziare una nuova vita nelle comunitä degli Hutteriti. Ma poi l'espatrio perdette attrattivita sia per contrasti sorti alPinterno del movimento, sia per il decreto del 17 settembre 1622 col quäle Pimperatore Ferdinando II estromise dalla Moravia gli Hutteriti; inoltre iniziava un serio rinnovamento della Chiesa cattolica «di nuovo in grado di offrire al popolo una risposta

soddisfacente alle sue aspirazioni religiöse». 65 Perciö il movimento declinö; tut- tavia ancora in quel tardo periodo furono giustiziati ad Egna nove anabattisti, come si legge nell’elenco dei loro martiri. 66 Non minor successo degli anabattisti ebbero i predicatori luterani venuti dalla Ger mania a diffondere la loro dottrina nel Tirolo. Il pievano di Ora Hieronymus de Hierony- mis in una lunga lettera al vescovo di Trento, cardinale Bernardo di Cles, si lamentava degli egnesi che gli ricusavano

Pobbedienza e le sovvenzioni per i servizi prestati, erano non piü praticanti o negligenti nell’adempiere i doveri religiosi. Ciö era causato dal le «attivitä sovversive dei luterani, evidenti sempre piü di giorno in giorno». Gli egnesi la- sciavano morire i loro cari senza confessione, viatico ed olio santo e li seppellivano sen za sacerdote. Avevano abolito arbitrariamente la festa dei santi Giorgio, Vito e Modesto e le devozioni relative; i fabbricieri tralasciavano di presentare il rendiconto annuale

(in- fatti mancano i loro conti dal 1521 al 1530) e distribuivano i terreni della chiesa di pro- pria testa. Infine voleva tacere della persecuzione e dell’ostilitä dimostrate da certi lu terani del borgo verso di lui ed i suoi cappellani; quel morbo contagioso si diffondeva nei dintorni. 67 I parroci dovevano denunciare alle autoritä le persone che non adempivano ai doveri religiosi. Nel 1539 il pievano di Ora Hieronymus, giä citato sopra, riferi che l’oste «am Stern» di Egna non si accostava alla

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 18 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
le chiese di Egna, partendo dalla loro prima citazione nei documenti e seguendo le varie fasi della costruzione, degli ampliamenti e dei restauri fi no al presente. (La chiesa della Madonna di Villa fu chiusa al culto nel XIX secolo ed adibita a magazzino, ospedale militare; la chiesa di San Nicolö dedicata in origine a San Gallo ed ubicata all’uscita dei portici e quella parrocchiale; la terza e la chiesa di San Michele a Mazzon.) Istrultive sono pure le notizie raccolte da Vigilio MATTEVI, che

un regolare servizio postale da Innsbruck a Milano, ed Egna ottenne una stazione postale diretta da un membro della fa- miglia Taxis di Bergamo, a cui era affidato l’inoltro della corrispondenza. Elisabeth von LUTTEROTTI-WELSER descrive le fasi principali della storia eccle- siastica di Egna, dai missionari del tardo impero romano fino al presente. Le prime eure d’anime furono istituite nelle «curtes» longobarde e quindi il loro territorio coincideva con quello delle pievanie madri; la nostra comprendeva

di patronato passö ai canonici. L’ultimo abate Bene- detto II pote ancora favorire Egna, installando il 22 aprile 1455 un prete che celebrasse una messa quotidiana nella chiesa di San Nicolö. Quel cappellano dipendeva dal parroco di Ora; ma poteva pernottare ad Egna, ammi- nistrare il battesimo ed altri sacramenti ed in tal modo gli abitanti avevano quasi rag- giunto lo scopo di avere un proprio curato, concesso loro ufficialmente perö solo col contratto del 20 febbraio 1631, senza pregiudizio per

di Bolzano fu aggregata alla dio- cesi di Bressanone-Bolzano, Egna cambiö diocesi per la prima volta nella sua lunga sto ria ecclesiastica. L’autrice si interessa pure alla situazione interna p. es. alla diffusione della riforma protestante nel XVI secolo (luterani, anabattisti) ed al rinnovamento e consolidamento della vita religiosa indotto dalla controriforma sia attraverso le confraternite sia per me- rito delle missioni al popolo tenute dai gesuiti nel XVIII secolo. Infine il saggio ci presenta

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