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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 23 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
Federico Steinhaus Il 12 settembre del 1943, dopo soli quattro giorni dall’assunzione dei pie ni poteri da parte dei nazisti a seguito dell’armistizio firmato dall’Italia, il Brigadefùhrer delle SS Karl Brunner, inviato in Alto Adige da Himmler già nel 1939 quale massimo responsabile delle SS, per coordinare l’opera dei nazisti nel periodo delle opzioni, ordinò ai responsabili locali della Arbeits- gemeinschaft Deutscher Optanten, l’organizzazione che operava per in durre i sudtirolesi

"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei

presenti a Merano dovettero lasciare l’Italia, perché ebrei stranieri. Altri divennero "stranieri", perché, in forza delle stesse disposizioni, perdettero la cittadinanza italiana, avendola acquisita "solo dopo il 1919" (né avrebbero potuto, come nessun al tro altoatesino, acquisirla prima di quella data, in cui questa provincia fu annessa all’Italia!). Molti, pur non direttamente colpiti dal decreto di espulsione, furono tuttavia 0 talmente privati delle possibilità di lavoro, o feriti moralmente

nella loro dignità d’uomini, oppure anche intui rono subito in queste misure il presa gio per quanto di tragico sarebbe se guito, sa che preferirono lasciare su bito l’Italia. In non molti, che erano stati risparmiati dalle citate misure antisemite del 1938, comuni a tutto il Regno, furono a loro volta colpiti dalle speciali disposizioni emanate dalla provincia di Bolzano dopo il 1939 (anno degli accordi italo- tedeschi per le opzioni), le quali - die tro pressioni delle locali Commissioni naziste

- proibirono il soggiorno in Alto Adige agli ebrei stranieri, a quelli cui era stata abrogata la cittadinanza ed altre categorie ancora (persino italiani di vecchie province, non appartenenti alla "razza ariana", furono colpiti da speciali limitazioni o divieti di soggior no nella provincia). Nel 1940 parecchi ebrei vennero arre stati, poi, dopo qualche giorno, rila sciati. Si vede, da quanto si é creduto utile tratteggiare, come il numero de gli individui di "razza ebraica" presenti a Merano si fosse

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 14 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
sizioni; lo zelo con cui singoli fun zionari o anche semplici impiegati, applicarono le direttive emanate, ri levato nei documenti qui presenta ti, non può essere imputato a sem plice automatismo burocratico, poiché spesso assume coloriture di vero e proprio antisemitismo. Inol tre, non pochi italiani, più o meno direttamente, concorsero alla diffu sione della prassi persecutoria. Essa non costituisce quindi un episodio 1 imitato e circoscritto ma una spe cifica dimensione della realtà italia

valutare in quale misura, tali incidenti siano il prodotto di un reale antisemitismo diffuso tra la popolazione o se deb bano attribuirsi essenzialmente ad azioni di fanatici 'fascisti.. Certo è il carattere capii lare assunto dalla di scriminazione antiebraica., che ar rivò a coinvolgere ampi settori delia società civile predisponendo la po polazione all’accettazione della persecuzione, se non addirittura ai consenso e alia partecipazione at tiva. Da numerose testimonianze dell’epoca è possibile

antisemita per petrate ne! periodo 1938-1943, poi ché molto più complesso sarebbe stato fornire testimonianze materiali delle razzie e degli eccidi compiuti, durante il governo della. RSI e l’oc cupazione tedesca. Centinaia sono infatti gli ebrei che trovarono la morte in circostanze diverse dalla deportazione in Italia a causa della oppressione antisemita, uccisi da fa scisti o tedeschi; ci riferiamo ai ca duti nelle stragi di Ferrara, del Lago Maggiore, delle Fosse Ardeatine, di Forlì, di Cuneo - per

citare solo le più note - ma anche alle persone che si diedero la morte per non ca dere nelle mani dei persecutori e agli ebrei deceduti perché non fu rono in grado di affrontare la detenzione o la vita clandestina: 303 ulteriori vittime deila per secuzione antiebraica. L’istituto dell’internamento è un provvedimento restrittivo della li bertà personale, una misura di si curezza. interna e militare, che, in caso di conflitto, ogni stato ha il potere di attuare nei confronti di cittadini di nazioni

, allo scoppio della seconda, guerra mon diale, fu esteso anche e soprattutto nei confronti di cittadini italiani ri tenuti pericolosi per le loro idee po litiche contrarie al regime. Il 17 set tembre 1940, infatti, con l’articolo l de! DL n. 1374 venne stabilito che, alle stesse misure previste per i residenti stranieri di stati nemici, potessero essere sottoposte le per sone ritenute pericolose per la si curezza pubblica, per le quali, era. prevista l’assegnazione al confino di polizia ai sensi

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 637 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
2 giugno per il referendum e Pelezione della Costituente. A favore della Repubblica vengono espressi 542 voti; 184 per la Monarchia 80 ; Egna, con il 25,34% e piü monarchica del Trentino dove il voto pro- monarchia non supero il 15%, ma il Trentino si rivelö la provincia piü repubblicana dTtalia. Questo invece il voto di Egna per Pelezione della Costituente: DC, 412; socialisti 212; comunisti 37; Concentrazione azionisti repubblicani 54; liberali 16, ma la SVP non aveva presentato la propria lista

in parte perche in ogni caso si votava solo nella Bassa Atesina e non nel resto dell’Alto Adige e in parte come riserva sul futuro assetto della provincia che verrä deciso solo con Paccordo Degasperi-Gruber del successivo settem- bre. Pure il sindaco Giacomuzzi, invitando «tutta la popolazione indistintamente a voler partecipare alle elezioni del 2 giugno» ricordava che il «Governo si impegna a non dare peso alcuno all'esercizio del voto agli effetti del futuro assetto della zona o della sua annessione

alla Provincia di Bolzano piuttosto che a quella di Trento». 81 Per «Padesione alla Provincia di Bolzano» Anton Pernter da Villa aveva organizzato una raccolta di firme giä nell’estate del 1945 con una «lettera della Prefettura di Bolza no, (lettera) rilasciata in quei primi giorni di disorientamento, in buona fede, che lo auto- rizzava». 82 La storia pare ripetersi. Come nel 1921 - il 6 marzo di quell’anno, abbiamo visto, 3/4000 cittadini si erano riuniti in piazza Stazione per chiedere di far

gio Carlo Ranzi, notaio, viene nominato sindaco dall'AMG (e la stessa sigla GMA, ma in inglese: Allied Military Government) ma la consegna del comune e dell’Eca da parte di Longo era avvenuta il 14; prosindaco e Graziano Raggi, membri della consulta Adol- fo (Adolf) Baisi, Alfonso (Alfons von) de Vilas, Angelo Boscheri; «secretary with im- mediate effect» e Umberto Bonazza. In data 20 luglio il Prefetto di Trento, sempre di nomina CLN, Ottolini, nomina a sua volta come sindaco il notaio Ranzi

e della giunta, la presa di possesso della Casa del fascio, l’affissione delle norme generali, la sorveglianza della consegna delle armi della SOD al Comando alleato, il mantenimento - fino al ritorno dei C. C. - dell'ordine pubblico. Una delle prime preoccupazioni - vedasi telegramma di Ottolini del 21 febbraio 1946 - e il rispetto della bilinguitä. Raggi, trasferito a Bolzano, si dimette il 1 aprile del 1946. Egna e la Bassa Atesina, a differenza del resto delf Alto Adige, partecipano al voto del

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 644 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
Note ' Relazione sulle vicende dell’economia della provincia di Trento, 1937-1939, manoscritto, Archivio Camera di agricoltura, commercio, industria e turismo di Trento (d’ora innanzi, CCIA, Trento). Al censimento agricolo del 1990 la consistenza del bestiame nell’intero comune era di 72 bovini, 3 ovini, 6 caprini, 8 equini, 12 suini, 75 co- nigli e 3000 avicoli. 2 cfr. Catasto dei Comuni in «Archivio per l’Alto Adige» (d’ora innanzi, AAA), 1919, pagg. 210 et segg.; delibera commisssario

prefettizio Giovanni Lorenzi in Archivio Comune Egna (d’ora innanzi, ACE) Categoria I, anno 1936; Elenco statistico delle localitä abitate della provincia di Bolzano, Astat, Bolzano, 1989. La superficie del territorio comunale era di 23,66 km 2 nel 1921, di 23,67 nel 1981. 2 vedi lettere del decano di Caldaro in data 12. 5. 1921 e del decano di Egna 8. 3. 1926 in «Acta Episcolalia Endri- ci», Archivio Curia Trento (d’ora innanzi Acta Endrici). 4 cfr. gli Annuari per il 1910 delle rispettive Leghe e «Pro

che riguarda le comunicazioni con Fiemme, il tardivo intervento di Egna, di sistemazione della strada da Villa a Montagna, quando oramai tutto il traffico era stato dirottato su Ora. La prima autocorriera dell’impero austriaco presto tuttavia servizio sulla Egna-Predazzo nel 1907. 8 Anche nel 1989 a Villa e stata organizzata una raccolta di 250 firme contro il traffico per Fiemme. 9 cfr. Relazione sulTeconomia della provincia di Trento per il 1931, manoscritto, CCIA Trento. 10 «Il Brennero» (d’ora

Cultura», Trento, 1910. 5 Negli atti della visita di Bernardo Clesio, pubblicati in Giovanni Cristoforetti, La visita pastorale del Cardinal B. Clesio alla diocesi di Trento 1537-1538, Edizioni Dehoniane, Bologna, 1989, pag. 362 si legge infatti «In Novo- foro est ecclesia S. Nicolai etc.». 6 AAA, 1911, pag. 52. 7 cfr. Emil Pasolli, Geschichtliche Notizen und Beiträge zu Neumarkts Vergangenheit, in «Schiern», 1948, pp. 11-16. Pasolli ricorda altresi i gravi danni da peronospora nel 1885 e, per quel

«La scuola italiana della Lega Nazionale in Vadena funzionava regolarmente con un maestro assegnato dal Governatorato». La scuola di Vadena, con annesso giardino infantile, era l’unica scuola italiana in Alto Adige ed era «stata soppressa appena scoppiata la prima guerra mondiale», come si legge nelTallegato 42 alla relazione 1 maggio-31 luglio 1919. Se- condo Guido Canali, in La scuola di Vadena e di Piccolungo pubblicato in «Atesia Augusta» nov.-dic. 1942, la scuola italiana di Vadena era sorta tra

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 601 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
la gestione del centro stesso. Dopo sei mesi di pazienti ed estenuanti trattative la Provincia Autonoma di Bolzano riconsegnö ufficial- mente il Centro Polifunzionale compresa la biblioteca al presidente in carica del- l’U.D.A.E., Camillo Casera durante una cerimonia che ebbe luogo il 6 marzo 1983. Da questa data Pincarico di gestire la biblioteca fu assegnato all’insegnante Giuseppe Della- giacoma che ad essa dedicö molta parte del suo tempo libero. Un’altro passo importante per una gestione razionale

della struttura bibliotecaria fu compiuto il giorno 18 ottobre 1984 quanto si costitui ufficialmente il Consiglio di Bi blioteca e si nominö, secondo i termini di legge, il rappresentante legale. Nel maggio 1984 e successivamente nell’aprile 1985 giunsero altre due notevoli forniture di libri da parte della provincia cosi da raggiungere un consistente patrimonio librario, pari a 2130 volumi di vario genere (enciclopedie, narrativa moderna, classici, libri per bambini, sag- gi). Altri ancora, circa

300, vennero consegnati alla biblioteca nell’estate 1985; questi volumi non furono piü registrati nelPinventario della Provincia, come era avvenuto per i precedenti, bensi in quello dell’U.D.A.E. essendo essi di sua proprietä. Da quel momen- to l’U.D.A.E. cominciö a provvedere direttamente all’acquisto dei libri utilizzando natu ralmente i finanziamenti provinciali. Nel gennaio 1986 il bibliotecario Giuseppe Dellagiacoma abbandonö il suo incarico a causa di un cambiamento di residenza. A lui

dell’anno 1982 vennero aggiunti altri 205 libri in dotazione alla Direzione Didattica del Circolo di Egna. Tali libri furono successivamente ritirati dalla Direzione stessa, poiche la biblioteca rimase a lungo chiusa in quanto il Provveditorato agli Studi non intendeva piü retribuire un’insegnante con 1’incarico di bibliotecario. Anche il Centro Polifunzio- nale attraversö un periodo di anarchia e di caos a causa del disaccordo tra le varie asso- ciazioni cui la Provincia aveva affidato

provvisoria (precarietä del personale, orario di apertura ridotto, scarsi finanziamenti) e durata alcuni anni durante i quali l’attivitä non si e svi- luppata in modo sufficiente. Con il passaggio della gestione all’U.D.A.E. le cose sono migliorate: Porario e stato ampliato, i finanziamenti provinciali sono aumentati di anno in anno ed a questi si sono aggiunti quelli del Comune di Egna. La biblioteca ha comin- ciato a dotarsi di un numero sempre maggiore di libri e delle prime riviste. Lo scopo non era

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 2 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
, Trieste BibliotecaCornunale dell ’Archi- ginnasio, Bologna Biblioteca Comunale Palazzo Sorniani, Milano Biblioteca. Comunale, Udine Biblioteca Comunale, Varese Biblioteca della Camera dei Depu tati, Roma Biblioteca della Cassa di Risparmio, Bologna Biblioteca Marucelliana, Firenze Biblioteca Nazionale Braidense, Milano Biblioteca Nazionale Centrale, Fi renze Biblioteca Statale e Civica, Cre mona Biblioteca Statale e Civica, Gorizia Biblioteca Universitaria, Bologna Biblioteca Universitaria, Genova

to di Liberazione, Mi Istituto Regionale “Parri”, Bologna Istituto Scienze Religiose, Bologna Istituto Storia del Movimento di Li berazione, Ts Istituto Storico della Resistenza, Cuneo Istituto Storico della Resistenza, Modena Istituto Storico della Resistenza, Novara Ministero degli Affari Esteri, Roma Museo del Risorgimento, Bologna Museo del Risorgimento, Milano Museo del Risorgimento, Trento Museo dell’Illustrazione, Ferrara Museo Storico della Radio, Bolo gna istituto per i beni artistici culturali

e naturali della Regione Emilia- Romagna Soprintendenza per i beni librari e documentari Regione Emilia-Romagna Assessorato alla cultura Comitato Regionale per le Celebra zioni del 50° della Resistenza e della Liberazione Con la collaborazione di Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Centro di Documentazione Ebrai ca Contemporanea di Milano Istituto Regionale per la Storia della Resistenza “.Ferruccio Parri” di Bologna Organizzazione Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione

Emilia- Romagna Soprintendenza per i beni librari e documentari Giovanni Serpe, coordinamento Isabella Fabbri, ufficio stampa Valeria Cicala, ufficio stampa Antonietta Menetti, servizi tecnici Zeno Orlandi, allestimenti e tra sporti Progetto grafico della mostra Andrea Rauch, Firenze Ditte fornitrici STUDIO 72 di Firenze, realizzazio ne dei pannelli C.P.M. Sistemi di Firenze, struttu re M&M Illuminotecnica di Cesena, forex Ferramenta Rossi di Molinella (Bo), accessori Odes Zerbini di Molinella

. il Re Imperatore per ottenere l’autorizzazione a sposare l’indige na o almeno a convivere con lei”. I giudici speravano che il carcere servisse “a snebbiare il cervello del- Titaliano” ed a separarlo de finitivamente dalla dorma che egli aveva osato “elevare al rango di compagna di vita”. Questa la sintesi di uno delie centi naia di documenti della mostra, or ganizzata dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna e dal Centro “Furio Jesi” di Bologna, la prima edizione

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 12 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
La memoria pubblica in Italia ha sempre negato e spesso continua a negare il carattere barbaro della propria impresa coloniale africana, sentita e presentata come diversa, umana, ‘■bonaria’. Per comprendere invece il feno meno delPimperialismo nel suo complesso (e il colonialismo italia no rientra pienamente in questa ca tegoria, almeno per quanto riguar da gli effetti sulle popolazioni do minate), è indispensabile liberarsi dai pregiudizi assolutori, conside rando come inseparabili la giustifi

prima e dopo di essa; le rappresagl ic squadristichc compiute dai civili italiani di Addis contro la popolazione indigena, in seguito all’attentato al viceré Oraziani; le condizioni di vita nei campi, di concentramento per op positori in Somalia; questi i quat tro avvenimenti che si è scelto di documentare. Non ci pare casuale che il ricono scimento della gravità di questi eventi, in Italia, incontri ancora oggi forti resistenze. IL RAZZISMO COLONIALE DI STATO In questa sezione è documentata

la nuova fase del razzismo coloniale fascista, varata a partire dalla con quista dell’Etiopia (1935-1936) e dalla proclamazione dell’impero. Nel corso di questi anni viene in fatti applicata (e proposta come ‘coscienza nazionale’) una ‘politi ca della razza’ che avrebbe impo sto una netta separazione tra la co munità bianca e quella di colore, condotta sul piano legislativo, giu ridico, urbanistico, fino alle pieghe più minute della vita sociale, del la voro e del tempo libero. Anche il colonialismo

dellTtalia ‘li berale’ e dei primi anni de! fasci smo non era rimasto immune dalle pratiche razziste. Ma la codificazione del 1936-1941 rappresenta una svolta profonda nei confronti del precedente periodo, un salto di qualità attraverso cui il razzismo implicito nella pratica di ogni colonialismo diviene legge dello stato e cardine per la costru zione di una ‘nuova, società colo niale’, fondata programmatica mente sul discrimine di razza. Sulla scorta della esigua, biblio grafia esistente e in seguito

a. talune verifiche d’archivio, si è scelto di suddividere la sezione in tre parti, ben sintetizzate dalle tre copertine tratte da La Difesa del la Razza. La prima mostra l’offensiva del. re gime contro le ‘unioni miste’ (così venivano definite le unioni tra ita liani e africani) e contro i ‘metic ci’ nati da tali unioni (quello che allora fu definito “Il problema del meticciato”). Il meticcio divenne simbolo nega tivo della promiscuità tra bianchi e neri e come tale osteggiato e nsospinto nella società

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 10 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
tesi di dottrina della razza, uscita all’inizio del 1941, 111 letta nell’ago sto successivo da Mussolini, il qua le, colpito dalle idee espresse in quel testo, sembrò destinare ad esso un ruolo guida, un nuovo punto di ri ferimento per il razzismo italiano. Fra gli obiettivi politici che il grup po di Evola e di Preziosi si propo nevano i più importanti riguarda vano: 1 )una revisione del manifesto del la razza del 1938; 2) un unico ufficio razza che unifi casse tutti gli organismi al momen

to suddivisi fra vari ministeri (del- l’inierno, della cultura popolare) sotto il controllo di un ’autorità politica; 3) 1 ’insegnamento delle dottrine razziste nella università; 4) leggi più severe e criteri più ri gorosi nei confronti degli ebrei, ’meticci’, ‘sanguemisti ’. La rivista che si faceva portavoce di questi punti programmatici era la Vita Italiana, da sempre impegna ta in una feroce lotta antiebraica. Fra le pubblicazioni editoriali pro mosse da questa corrente, si segna lano le diverse

edizioni dei Proto colli dei Savi Anziani di Sion, il celebre falso che tratta del “mito della cospirazione mondiale ebrai ca”. In questo periodo diversi organismi sembrano contribuire alle iniziati ve di questo gruppo come la Scuo la di Mistica Fascista di Milano, sorta nel 1930 ecfora legata ad Evola e come i Centri per lo Stu dio de! Problema Ebraico nati fra il 1941 e il 1943 strettamente connes si con Luchini e Preziosi. Un parziale compimento di alcuni punti de! programma polìtico della corrente

esoterico-tradizionalista sembra verificarsi nella Repubblica Sociale, quando Preziosi unificò i due uffici dedicati alla razza in un unico ‘Ispettorato’, ma le vicende belliche impedirono fortunatamen te, la piena realizzazione delie ini ziative concrete. SCUOLA M MISTICA FASCI STA Fondata a Milano nel 1930, la Scuola di Mistica Fascista si distin se per la sua posizione antigentilia- na. Alla fine degli anni Trenta diventò uno degli attori di quella organizza zione totalitaria della vita sociale a cui

puntò il Regime per garantirsi il consenso. La politica razzista trovò i compo nenti della Scuola pronti a farsi pro motori di numerose iniziative sui temi della razza: corsi per insegnan ti, convegni sui problemi razziali dell’Impero, concorsi per una mo nografia sul tema “la mistica del razzismo fascista”. Oltre a numerose pubblicazioni, la Scuola diffondeva un periodico dai titolo Dottrina fascista fra i cui re dattori in materia di ‘razzismo fa scista’ si distinse Julius Evola, la cui influenza

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 8 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
d’Italia col titolo II fasci smo e i problemi deila razza. Comparso inizialmente anonimo e poi successivamente attribuito ad un gruppo di dieci ‘scienziati’, era stato in realtà concepito dallo stes so Mussolini che fin dal febbraio 1938 si era valso della collabora zione del giovane antropologo Gui do Landra, mentre gli altri, firmatari diedero il loro avallo scientifico, condividendo peraltro la responsa bilità etica e politica dell’intera ope razione. E proprio partendo dalie afferma zioni contenute

Abiurante, lo scrittore Guido (fogni, il medico Lino Businco. L’organo di questo gruppo e por tavoce delle sue teorizzazioni era la. rivista La. Difesa della Razza, il periodico più celebre del razzismo italiano che iniziò a uscire il 5 ago sto 1938. A livello istituzionale, l’appoggio a queste iniziative era garantito dal l’Ufficio Razza del Ministero della Cultura Popolare, creato nell’ago sto del 1938 e affidato alla direzio ne di Guido Landra, che conservò fino al febbraio del 1.939. IL NAZIQNAL

-RAZZISMO 11 gruppo nazional-razzista, inne standosi su una tradizione intrisa di nazionalismo e di eugenetica pre sente già da lungo tempo in Italia, insiste sulla valorizzazione della ‘razza italiana’ sia dal punto di vi sta teorico, rivendicando il legarne degli italiani contemporanei con le genti protagoniste di un nobile pas sato che trovava il suo culmine nella Roma imperiale; sia nella pratica, proponendo la realizzazione di pra tiche igienico-sanitarie intese al miglioramento della ‘stirpe

’, termi ne che di solito veniva utilizzato a preferenza di ‘razza.’. 1.1 suo esponente teorico più noto fu probabilmente Giacomo Acerbo, la cui pubblicazione piu importan te, nel 1940, potè fregiarsi del tito lo I fondamenti della dottrina fasci sta della, razza. Altri importanti esponenti di que sto grappo furono Vincenzo Maz ze!, professore di Scienze Politiche a Roma e Aldo Capasse, uno dei più decisi sostenitori dell’identifi cazione fra nazione e razza. Molto influenti erano due dei firmatari del

“Manifesto razzista”, Nicola Pende e Sabato Visco, fra i più attivi a dare impulso a questa coll'ente. Fra le.istituzioni che sostennero e favorirono la. proposte di questo gruppo si può indicare anche la fa mosa Demorazza, che al di là del funzionamento amministrativo del la persecuzione, esprimeva anche dei concetti teorici, per mezzo di Lorenzo La Via che dall’agosto del 1942 ne assunse la direzione, so stituendo Antonio Le Pera. Nel corso del tempo, almeno dal 1940 in poi, gli uffici della Demorazza

9
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 654 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
blica. Nel marzo del 1988 venne assunta, dapprima provvisoriamente, Sibylle Terzer co- me collaboratrice e nell’aprile dello stesso anno il dott. Roland Zwerger come direttore. Ambedue poterono mantenere regolarmente la loro carica dopo il concorso pubblico. (Nel 1993 perö il posto di collaboratrice venne occupato da Petra Kettner). Sede del- la biblioteca rimase per intanto la casa Steiner sotto i portici. Per rispondere perö alle nuove esigenze la Provincia acquistö dalla Regione i locali

, ex sede del catasto, di una grandezza di circa 200 metri quadrati e situati nel Centro di Cultura e di Amministrazio- ne di fronte al municipio. NeH’inverno fra il 1988 ed il 1989 li fece adattare secondo il progetto delParch. Wilfried Moroder. Il trasferimento ebbe luogo nel febbraio del 1989. La biblioteca rimase chiusa ai let- tori per soli tre giorni. Il 9 febbraio la biblioteca ritornö in funzione. L’inaugurazione della Biblioteca tedesca della Bassa Atesina situata nel Largo Muni cipio n. 6 ebbe

luogo il 29 aprile 1989 venendo cosi a coincidere con l’anniversario della fondazione di Egna nel 1189. Nel 1991 venne assegnata alla frazione Laghetti di Egna una biblioteca circolante piccola ma funzionale, dipendente dal punto di vista amministrativo dalla biblioteca te desca della Bassa Atesina. Il Comune di Laghetti mise a disposizione a questo scopo un locale accanto alla sala polifunzionale del centro scolastico e lo fece arredare con la stes- sa cura della biblioteca di Egna. Il prestito

viene organizzato da Maria Moser, membro del consiglio amministrativo della biblioteca. Quest’ultima mette a disposizione i libri giä pronti per il prestito e ne tiene lo schedario. Per molto tempo il patrimonio dei libri di Egna era costituito principalmente dalla letteratura infantile e giovanile e nel campo della belletristica da alcuni romanzi leggeri, fino a quando il dott. Josef Fontana, presi- dente del consiglio d’amministrazione della biblioteca, acquistö, in considerazione della nuova

funzione della biblioteca, una base di letteratura specialistica, soprattutto nei rami della storia, della storia dell’arte e della storia della letteratura. Alla fine del 1987 i lettori di Egna avevano a disposizione piü di 4300 volumi, ma giä nel primo anno della biblioteca si poteva registrare un aumento di 2500 unitä. A questo riguardo la donazione da parte della fiera del libro austriaca nel 1988, rap- presentö un importante passo avanti. A consegnarla venne personalmente ad Egna il mi- nistro

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 28 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
i cui strumenti dovevamo essere proprio noi. Eoi ad uccidere noi stessi, a soffocare con la faccia immersa in un secchio d’acqua il fratello, il compagno. E tutti i giorni dai for ni crematori si levavano spirali di fumo? erano i nostri compagn8i decedu ti sotto le frustate, de ceduti di sfinimento, mor ti ai piedi della scala della morte. Questa scala. Si doveva con un pesante masso sulle spalle salie re, cinque , dieci volte, finché non cadevamo esau sti. Ed era la morte, al lora. Scavata nella

riempita zeppa di carne nostra ancora vivente e poi lasciata andare a fra cassarsi in fondo al fos sato, da dove partiva la scala della morte. Ma sono ancora vivo. Con la vista annebbiata, le ossa ricoperte di pel le, il cervello spento arrivammo al 5 maggio. Golpi di cannone, confu sione nel campo. Qualcuno impazzi. Gli americani. Yi ringrazio ° vi ringra zio di una sola cosa. Quando sento dire che il sacrificio dei morti e degli scampati all’inferno dei vivi no è stato, non sarà vano. Questa

pericolosi che per punizione venivano appunto allogati in quel in quel piccolo inferno. Quel che si svolse nelle tragiche celle non ha nulla da in vidiare alle infamie com messe dai nazisti nei loro lager, sebbene, quantitativamente, in mi sura ridotta, llon dimen tichiamo che il campo di Bolzano era riservato allo smistamento e al eonvogliamento nei campi di eliminazione “specia lizzati” di Lachau e di Mauthausen . Ben poco pos siamo dire di quello che avvenne nel blocco infame dal giorno della costitu

zione del campo, fino al nostro arrivo avvenuto nel dicembre del 1944. Coloro che non furono assegnati alle celle furono avviati alla volta della Germania ove sopravvissero nella .ridotta misura del 10 per cento. Possiamo però ben dire ad alta voce quello che abbiamo visto, udito, sofferto, noi sopravvis suti che avemmo la sorte di essere liberati dopo cinque mesi di cella iso lata, possiamo ben dire ad alta voce l’orrore di quei 14 assassinii com piuti nelle celle nel modo più infame e di cui fummo

crea tura; la sua agonia era la nostra agonia. E non siamo diventati paz zi nemmeno quando “Otto”, la belva numero uno, pas sava uscendo dalla cella della morte, davanti alle nostre cantando e fi schiando per andare a la varsi le mani intrise di sangue. Ci si chiedeva perché uc cidevano . Eon occorreva un perché, bastava essere antipati- ci a qualcuno di loro , bastava essere un ebreo od un partigiano, bastava un sospetto formulato come accadde per due poveri partigiani emiliani accu sati di essere

11
Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 24 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
soché completata un decreto della Re pubblica Sociale si incaricò di far con fiscare tutti i beni agli ebrei(2), ed un ordine emanato dal capo della polizia Tamburini portò allo scioglimento delle Comunità Israelitiche ed al sequestro delle loro proprietà, in quanto consi derate "associazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica". Un successivo progetto di decreto legisla tivo propose la seguente definizione del cittadino di sangue italiano: "Sono di sangue italiano i cittadini

cate gorie razziali. 11 16 aprile del 1945, quando l’Italia era. ormai da conside rare liberata, nel corso dell’ultima se duta del Consiglio dei Ministri della repubblica sociale fu ordinato anche lo scioglimento dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. Nella prima metà di luglio 1944, a Bolzano, in via Resia, fu istituito un campo di concentramento - o meglio un campo di transito, se consideriamo la funzione alla quale avrebbe dovuto assolvere. Nei dieci mesi in cui rimase attivo

, vi transitarono 1 1.1 16 fra ebrei, avversari politici, zingari, partigiani, militari italiani, prigionieri, sbandati, disertori, ostaggi, indiziati di reati co muni 2. Fin dal marzo del 1943 il co mandante del Lager di Reichenau, Moti, aveva compiuto alcune ispezio ni per predisporre l’apertura, e la località era stata prescelta dal capo della Sicherheitspolizei e del Sicher- heitsdienst in Italia, Wilhelm Harster. Esso fu allestito in due capannoni del l’esercito abbandonati dopo l’8 settem bre; oltre

. La pulizia, le li ste dei lavori interni ed esterni e l’or dinaria gestione erano affidate al capo campo cd ai capi-blocco scelti fra gli internati. Vi erano anche dei campi-satellite, nei quali i prigionieri lavoravano e sog giornavano: a Sarentino, Merano, Cer tosa, Vipiteno, Campo Tures, Colle 1 sarco, Bressanone, Moso. 11 campo satellite di Sarentino era comandato da un sottufficiale della Wehrmacht, le guardie erano trentine ed SS tedesche e bolzanino, i reclusi erano circa 200; a Merano, in una

ce li avevano tolti a Milano San Vittore) per le strade della città; qualche santa donna ci affiancava e cercava di darci delle mele che poi si dividevano alla sera al rientro; la cosa riusciva se chi conduceva era della Wehrmacht (con le SS no!); ricordo anzi che qualche volta se la guardia era Austriaca que sto erano umani e ci permettevano di entrare in qualche negozietto a com prare qualcosa...Nel campo vi era una piccola costruzione, il carcere; questo era il terrore di ognuno di noi, infatti chi

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 26 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
se forse usciamo un po’dal tema centrale della mostra - chiudere con le parole di chi ha tanto sofferto e vissuto quei giorni terribili. E' banale dirlo, ma la difesa della memoria rimane l'unico modo per evitare che su tutto cada l'oblio. Luca Fregona, Barbara Rottensteiner e1 campo di con ce ntramento di Bolzano si è det to e scritto poco. Eppure vi sono stati internati migliaia e migliaia di uo mini , di dorme, resisten ti per la maggior parte, catturati dai nazisti e dai fascisti repubblichini

, sorta alla li berazione , di una situa zione oggettivamente com plessa , che aveva messo a dura prova le forze poli tiche di richiamo demo cratico , di fronte ai pro blemi fortemente emergenti della minoranza etnica, delie riparazioni da por re in atto, della convi venza . la preoccupazione di fondo che ci animò fu quella di saper inquadra re fatti, esperienze, si tuazioni in un contesto storico che ne chiarisse i rapporti di causa-ef fetto, le rendesse poli ticamente intelligibili. tlon ho dunque

temente sottoposti agli indescrivibili interroga tori nel palazzo del Cor po d’Armata , adibito a sede della G-estapo, e alle torture dei sotterranei. Anch’io non voglio dire le torture che furono pra ticate - tra i compagni di prigionia che più ri cordo - a Rinaldo Del Fab bro , a Ferdinando Visco Gilardi, dirigenti della resistenza a Bolzano, a tanti altri. Io non sono stata torturata : mi hanno solo rotto un timpano nel corso di un a semplice ba stonatura . Mi si consenta di dedicare un semplice

ricordo ai miei più stret ti compagni di campo • Lui gi Emer (Avio), supersti te vivente a Bolzano (*), squassato nel corpo dal- l’esplosione di una bomba in Yal di Flemme , an ch’egli torturato ; Enri co Pedrotti (chi non co nosce il “suo” coro della Sat ) , composto e dignito so senza mai un cedimen to; Senio, di eccezionale forza d’animo e caratte re ; Quintino Corradini di Molina di Flemme, ferito in combattimento, con una gamba spezzata, che gli fasciavo alla meglio quan do lo potevo incontrare

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 653 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
li fece adattare ed arredare. Con la delibera del consiglio comu- nale n. 8 del 27 gennaio 1988, l’Istituto Culturale del Sudtirolo aveva assunto la gestione della biblioteca pubblica di Egna, che non si vide nelle condizioni di finanziare una bi- blioteca centro sistema. Per lo stesso motivo del resto la biblioteca Tessmann era stata affidata alla provincia. Nello stesso momento il Consiglio comunale approvö il suo am- pliamento a biblioteca centro sistema. Il comitato provinciale attribui

Roland Zwerger La Biblioteca tedesca della Bassa Atesina una biblioteca centro sistema La legge provinciale del 7 novembre 1983, n. 41, riguardo alle normative sulla for- mazione postscolastica e sulle biblioteche pubbliche, prevedeva giä le cosiddette biblio- teche centro sistema nei distretti dell’Alto Adige. Passarono anni perö prima della sua effettiva realizzazione e ancora adesso non e avvenuta dappertutto. In linea di principio si poteva pensare anche ad un’altra sede nella Bassa Atesina

libri sia in merito alle attivitä della biblioteca. Abbondantemente presente era in realtä solo Pidealismo di tutti coloro che lavorava- no per la biblioteca al servizio dei cittadini. Che il lavoro venisse svolto a titolo onorifi- co era sottinteso, solo negli Ultimi tempi venne prevista una ricompensa per due collabo- ratrici. La legge sudtirolese del 1983 riguardante le biblioteche aveva disposto quindi delle condizioni piü favorevoli, soprattutto per quello che concerne il finanziamento. Questo

comprendeva, nel caso delle biblioteche centro sistema, anche le spese del perso nale per almeno due dipendenti fissi. In cambio perö il titolare della biblioteca aveva l’obbligo di destinare una somma per l’acquisto di libri e di altro materiale, che corri- spondesse almeno ad un terzo delle spese per il personale. Secondo l’emendamento di legge del 1993 parte di questa somma puö venire destinata a manifestazioni finalizzate a promuovere la lettura. La realizzazione della biblioteca di Egna fu possibile

grazie all’interessamento del dott. Josef Fontana, direttore amministrativo deh’Istituto Culturale del Sudtirolo e natio di Egna, insieme ah’assessore alla cultura del Comune, Luis Walter. Questi Ultimi insie- me al direttore dott. Martin Sölva e al biblioteconomista dott. J. Franz Berger riuscirono a dissipare le perplessitä da parte del Comune riguardo al finanziamento. Nel 1987 la Provincia acquistö dalla Regione i locali svuotatisi in seguito al trasferimento del catasto e fra il 1988 ed il 1989

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 6 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
della sua strategia propagandistica: la creazione di s t e re o t i p i i co nogra fi c i so c i a 1 men te riconosciuti doveva far associare in modo initiesso pregiudizi c reazioni di paura e ripulsa alla sola vista dei ‘non-ariani’. Scelte che si inserì va no non solo ne!l’ideologia razzista ufficializzata ne! 1938, ma anche nelle linee-guida d’ima tecnica manipolatoria che coll’avanzare del conflitto puntava sempre più sulla presa emotiva, irrazionale, nel ten tativo, coerente con certe premes

, sia fisici (la tradizionale ‘masche ra’ fisionomica tipica delle carica ture antìsemite) che morali (avari zia, avidità, doppiezza, crudeltà et'c.f Invece alla collettività degli ebrei viene sistematicamente attri buita l’abilità ‘ancestrale’ nell’ac cumulazione dell’oro, il controllo della finanza, la. volontà di domina re il mondo con il complotto, (sono frequenti le allusioni o il reimpiego drammatico dei Protocolli dei Savi di Sion) che ordiscono con alleati eterogenei, per lo più il Bolscevi

smo e l’Anticristo. Non manca il tradizionale tema dei deicidio: mol te di queste opere risentono del l’ideologia cattolico-reazionaria se condo la quale gli ebrei, agenti del la modernità, corrompono una si tuazione ideale che somiglia più ad una teocrazia cattolica che al pur celebrato fascismo. Insieme ai prodotti della letterami ra popolare italiana ed alle tradu zioni, troviamo opere che danno conto delia ’evoluzione’ antisemita e razzista di Giovanni Papini, allo ra autore di successo

, soprattutto come punto di riferimento etico ed intellettuale per una parte consi stente del mondo cattolico. Nelle sue opere le rappresentazioni raz ziste di neri ed ebrei, incarnano ri spettivamente barbarie e corruzio ne in una concezione reazionaria del inondo moderno. Tutti i personaggi, di questi roman zi rientrano in una ripartizione ge rarchica che distribuisce differenti ruoli, descrizioni e psicologie a se conda della ‘razza’ d’origine. In questa scala gli italiani sovrastano tutte le ‘razze’ non

co adulto che ‘traducono’ per l’in fanzia atteggiamenti razzisti della loro produzione ‘maggiore’, trovia mo qui alcune opere inserite per fascistizzare la diffusa collana. Salali! “Biblioteca dei miei ragaz zi”, spesso sulla base di dettagliate richieste del MinCulPop. L’autore che più si prestò a questo compito fu Gino Chelazzi, giornalista e nar ratore per l’infanzia, cattolico rea zionario, violento antisemita e dal razzismo paternalistico. Per opera sua e di U. Scotti Beimi, l'uccisio

15
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 640 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
provincia di Bolzano, che chiesero ed ottennero nei primi mesi del 1946 il trasferimento alla provincia di Bolzano della responsabilitä scolastico-amministrativa dei comuni della zona mistilingue subatesina. L’iniziativa del provveditorato fu invece approvata dalle autoritä dell’AMG: fra l’altro un responsabile della Sezione educativa dell’AMG, il maggiore Gregory, effettuö una serie di visite nella zona mistilingue, d’intesa col provveditorato». Secondo Gozzer sarebbe stato probabilmente difficile

II problema fu risolto secondo una linea che parve giusta, rispettosa dei diritti del gruppo e obiettiva; ma che irritö i rappresentanti politici della collettivitä tedesca altoatesina. Per assicurare alle famiglie insegnanti in grado di assolvere il loro compito, visto che quasi nessuno di quelli assunti aveva le qualificazioni minime, il provveditorato nominö una piccola Commissione composta unicamente di professori di lingua tedesca, apparte- nenti al gruppo etnico tedesco, con il compito

di rilasciare un diploma provvisorio agli insegnanti in servizio nelle scuole tedesche che desiderassero continuarvi il loro inse- gnamento. Ovviamente, per rispetto alla loro stessa cultura, i membri della Commissio ne per il rilascio del diploma provvisorio, vollero assicurarsi che i richiedenti posscdes- sero realmente i requisiti minimi di conoscenza della lingua tedesca (la prova si riferiva alla sola lingua tedesca scritta e orale). Ma l'iniziativa suscito dure reazioni nei gruppi politici della

docenti delle scuole italiane e in vece pendolare e non puö pertanto incidere sulla vita quotidiana. Andrebbero aggiunte le osservazioni svolte sul bilinguismo tra gli scolari di Egna da Kurt Egger. 86 Lo sludioso segnala nei 1978 una marcata percentuale di figli di matrimoni che per comoditä chiama misti. «E impressionante - aggiungeva Egger - quanto poco i bambini italiani leggano il tedesco al di fuori della scuola: soltanto 5 su 91.» Altro dato, sempre riferito a quegli anni: un 48% di bambini

16
Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 3 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
, zwischen Rassengesetzen und De portation, sichtbar. Diskriminierung druck desselben menschenverach tenden Weltbildes. Questo numero speciale di Skolast esce in occasione dell’allestimento a Bolzano della Mostra "LA MENZOGNA DELLA RAZZA". I testi d’introduzione alla mostra (pg2-pgl5) sono stati curati dal Centro "Furio Jesi". La traduzione in lingua tedesca è di Jochen Pichler. Da pag. 16 a pag 17 i etsti riprodotti ssono stati estratti dalle seguenti pubblicazioni: stiirzfliige Nr 15716, Mai/August '86; skolast

3/4 1995; Alto Adige 25.4.1995; PERCHE',, pubblicazione dell’AN PI di Bolzano, 1946; La Meritoria e la storia, pubblicazione dell’ANPT di Bolzano, 1991; Sotto gli occhi della Morte, di Aldo Pantozzi, 1946. L’ASUS-SH ringrazia per la preziosa collaborazione la Comunità Ebraica di Merano, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, la Sovrintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna. In particolare si ringraziano per la pazienza e la disponibilità: Andrea e Nella Mascagni

17
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 646 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
e in data 27 febbraio; la bozza della supplica al S. Padre del 7. 3. 1926, in Acta Endrici, 1926/31. A proposito della famiglia Giacomuzzi, IB dell'8. 2. 1939 pubblica una lunga cronaca dei funerali di Zeno Giaco- muzzi, presenti operai dei vari stabilimenti della ditta Giacomuzzi in provincia di Trento e di Bolzano; seguivano il feretro una quarantina di ghirlande. 65 II Sindacato era stato costituito nel 1924, primo segretario Alberto Silvestri, vice Giuseppe Pernter, membri Ar- cangelo Carbonezzi

o versione, Isti- tuto di studi per F Alto Adige, Bolzano, 1936 54 cfr. vari documenti in ACE e IB, 12. 5. 1935 55 Le cifre sono tratte dalle relazioni manoscritte citate in CCIA Trento. 56 Nota inviata il 15. 10. 1935 al Consiglio provinciale della economia corporativa di Trento, in ACE, Categoria I, 1935. La relazione per il 1931, «anno di raccolto scarso» accreditava ad Egna 3500 quintali di uva bianca da vino e 3700 quintali di uva nera sempre da vino. Scarsa la produzione di legno: 50 mc. di legna

da ardere, 45 mc. di legname da costruzione «tutto utilizzato in loco». 57 IB, 17. 8. 1926 58 IB, 20. 8. 1935 Cesare Amadori risulta segretario della Federazione agricoltori della zona; delegato podestarile il cav. Napoleone Farina. 59 in ACE, Categoria I, 1935 60 in ACE, Categoria I, 1936. Relazione in data 9. 7. Nella busta 1936 e conservata anche la relazione sulle condizio- ni economiche del Comune per l’anno 1932. 61 IB, 1.5. 1924 62 IB, 1 e4. 6. 1926 63 IB, 12. 5. 1935 64 La lettera del decano

, Enrico Masera, Gennaro Jost. In IB, 13. 3. 1924. 66 II documento e stato pubblicato da Paolo Piccoli, Lo Stato totalitario, in AA. VV. Storia del Trentino contempora- neo. Verifiche, Trento, 1978. Per parte sua la societä «Dante Alighieri» assegnava premi agli scolari piü meritevoli nello Studio delFitaliano. Quarantotto premi, ad esempio, vengono assegnati il 28 ottobre 1939 (anniversario della marcia su Roma). Cfr. «Studi trentini di scienze storiche», 1939, n. 4. Del documento, rinvenuto

da Piccoli, tra- scriviamo la parte III: «Qui si vogliono indicare succintamente solo alcuni aspetti, di non dubbia importanza nazionale, della situazione del nostro <Tratto atesino>, ben lungi dalFesaurirli. La conquista della terra: Dell’importanza di tale argomento si disse giä nelle premesse. Ora, non sembra che i movimenti della proprietä immobiliare, avvenuti in questi Ultimi anni nella zona predetta, nel loro complesso abbiano prodotto modifiche ri- levanti, dal punto di vista della nazionalitä

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 30 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
famiglie intere, dai bambini che appena sanno muovere i primi pas si ai vecchi ormai sul l'orlo della tomba. A noi non importano le privazioni, la prigionia ma fremiamo di sdegno al vedere le sofferenze dei nostri compagni. Ci sono madri che rischiano fru state per portare al fi glio affamato un boccone di pane ; ci sono ammalati privi di ogni cura, co stretti a interminabili adunate anche col tempo cattivo, mentre bruciano dalla febbre e i compagni vicini lì sostengono. Gi sono ciechi, monchi, sce

e una misera pa gnotta al giorno » Ilei po chi minuti di libertà nel cortile essi si slanciano contro i reticolati senza curarsi della frusta del sorvegliante, per avere dai più fortunati qualche boccone di pane avanzato ai tedeschi o qualche pa nino regalato da un auda ce passante» E veramente audaci sono alcuni ita liani di Bolzano prima fra tutti una donna che, per corsa e buttata a terra da un soldato, sebbene incinta, per aver dato del pane ai detenuti, riuscì a strappargli la frusta

, fu mandata a mori re in cella perché la sua tosse non disturbasse una spia tedesca. Ma più straziante fu il caso della famiglia Vogherà: una figlia fu messa a morire in cella perché guercia e rachiti ca non piaceva alla sor vegliante. Fu lasciata senza coperte seminuda di gennaio e le fu versato addosso un secchio di ac qua gelida e siccome tar dava a morire , sebbene avesse un ascesso in gola fu infine strozzata da un tedesco. Quando finalmente morì si chiamò la vecchia madre a godere lo spetta colo

. Poi aneli 'essa ìu lasciata morire di fame. Scene dì tal genere devo no accadere di frequente nelle celle dove uomini e donne sono lasciate in balìa di due ucraini ar restati per aver violato e seviziato una donna, in una notte di ubriachezza. Ma tutta la verità non si sa e forse non si saprà mai perché i pochi che riescono a uscire da quel le tombe non possono rac contare che di urli e di rantoli uditi nella oscu rità della notte. Compagni, pensate a que ste agonie che durano set timane e mesi

, a queste torture che si accrescono ogni giorno e siate spro nati più che mai all’azio ne . Dite alle nostri madri, ai nostri fratelli, alle nostre mogli, ai nostri figli che non ci piango no , ma che prendano il nostro posto perché il nostro maggior dolore e di non poter essere al vo stro fianco sui monti, nelle città, dovunque si combatte contro i tede schi . Compagni, non compiange teci, noi sopportiamo tut to volentieri perché sia mo certi della vittoria che si avvicina col ritmo travolgente delle

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 18 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
L’autore ci parla poi della vita della Comunitä, diretta dal borgomastro e dal Consi- glio Comunale, dai capiquartiere; ci parla poi del commercio, del transito delle merci trasportate a turno per via di terra e d’acqua, e cita i singoli gruppi di mestieranti. L’eco- nomia del borgo profittava pure dei due mercati annuali (primo settembre e 16 ottobre, questo di San Gallo per il bestiame ed i pagamenti) e di un mercato del legname il 20 gennaio. Nel 1490 l’imperatore Massimiliano I istitui

un regolare servizio postale da Innsbruck a Milano, ed Egna ottenne una stazione postale diretta da un membro della fa- miglia Taxis di Bergamo, a cui era affidato l’inoltro della corrispondenza. Elisabeth von LUTTEROTTI-WELSER descrive le fasi principali della storia eccle- siastica di Egna, dai missionari del tardo impero romano fino al presente. Le prime eure d’anime furono istituite nelle «curtes» longobarde e quindi il loro territorio coincideva con quello delle pievanie madri; la nostra comprendeva

Bronzolo, Ora, Montagna, Egna, Villa, Aldino, Redagno. Nel XIII secolo la sede parrocchiale fu trasferita dalla chiesa della Madonna di Villa ad Ora, mantenendo la denominazione ufficiale «Plebatus Egnae». Rilevante per gli abitanti fu l’incorporazione della pieve al convento benedettino di San Lorenzo a Trento nel XII secolo, perche da allora in poi il parroco veniva nominato dall’abate. Quando nel XV secolo il vescovo soppresse il convento devolvendone i beni al Capitolo del duomo, il diritto

i diritti del parroco di Ora. Infine grazie a petizioni del Comune ed all’appoggio del governo tirolese e del Kai ser Ferdinando I, la curazia fu elevata a parrocchia il 22 gennaio 1841 dal vescovo Johann Nepomuk von Tschiderer; essa (sostituendo Salorno) divenne nel 1893 sede di decanato rurale comprendente le eure d’anime di Egna, Ora, Salorno, Caona, Pochi, Laghetti, Montagna, Trodena, Aldino, Redagno, San Lugano. Quando 1'8 agosto 1964 la parte dell’archidiocesi di Trento inclusa nella provincia

di Bolzano fu aggregata alla dio- cesi di Bressanone-Bolzano, Egna cambiö diocesi per la prima volta nella sua lunga sto ria ecclesiastica. L’autrice si interessa pure alla situazione interna p. es. alla diffusione della riforma protestante nel XVI secolo (luterani, anabattisti) ed al rinnovamento e consolidamento della vita religiosa indotto dalla controriforma sia attraverso le confraternite sia per me- rito delle missioni al popolo tenute dai gesuiti nel XVIII secolo. Infine il saggio ci presenta

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 273 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
II nuovo Ordinamento prevede esplicitamente il riutilizzo del personale giä prece- dentemente in servizio attivo (questo sarä il caso pure di Egna, corne vedremo): «i mae- stri delle cittä, borghi e villaggi, che non sono ancor con un decreto autorizzati, si por- teranno nel prossimo estate nella scuola normale, o almeno principale della provincia, per essere istruiti del uso dei libri e corae hanno da tener registro». 244 La difficoltä di reperire personale insegnante adatto era determinata

dagli stipendi di fame che costringevano i maestri, a scapito della loro salute, cultura e dignitä a oberarsi di altri lavori umilianti come barbiere, becchino, guardia notturna, suonatore prezzolato. Il Regolamento, consapevole del problema, permette «alli maestri che unito al officio delle scuole possino esercitare qualche altra arte onorevole ... vogliamo tuttavia e co- mandiamo che non possino fare li osti o bettolieri sotto pena della totale perdita dell’of- ficio. Parimenti non permettiamo che

li maestri sonino qualche instromento nelle oster- ie ...; il che tutto per 1’avvenire sarä proibito sotto la pena della perdita dell’officio». 245 Ma vediamo ora quando e come il nuovo sistema scolastico venne adottato a Egna. Reduce da Vienna nell’ottobre 1774, dove aveva partecipato alla formulazione della legge, il direttore della Scuola Normale di Innsbruck e ispettore scolastico, Philipp Ja kob Tanggl, visitö nelle ferie autunnali del 1775, le scuole dell’Unterland proprio con l’intendimento

comune di Egna per rendere possibile l’inaugurazione della Scuola Normale in paese puö servire un’annotazione lasciata al margine del protocollo comunale redatto il 30 ot- tobre 1784 che si occupö, secondo le disposizioni giuseppine, dell’amministrazione del le confraternite. Vi si afferma infatti che «secondo quanto ricordava l’ex sindaco Anton Pardatscher, si erano utilizzati 300 fiorini della confraternita di S. Isidoro a Villa per la costruzione di una nuova aula scolastica a Egna e si erano

imposti da pagare come salario del maestro normale 3 fiorini alla confraternita del Corpus Domini, 21 fiorini alla confraternita di S. Isidoro e 2 fiorini alla confraternita della morte piü 15 fiorini annuali a beneficio della maestra della scuola industriale». 247 Tuttavia, anche le inadempienze del comune furono fino dall’inizio frequenti, se si leggono le numerose lagnanze dei maestri di Egna (1788, 1789), di Montagna (1789), di Aldino al Capitanato Circolare il quäle, a sua volta, fu costretto

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